Dopo la batosta, la Dea riprende la corsa: Pescara travolto, si può sognare ancora!

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-PESCARA 3-0: PAPU-BIS E GRASSI, DISPIACERI A ZEMAN

Tre gol per ricominciare: l’Atalanta di Gasperini si mette così alle spalle la domenica da incubo contro l’Inter e batte il Pescara in una partita in cui Gomez e compagni piegano un avversario decisamente inferiore senza strafare: il match si sblocca al quarto d’ora con il gol di Gomez su assist dell’esordiente Hateboer, poi i nerazzurri sciupano diverse occasioni per raddoppiare fino al punto del 2-0 trovato da Grassi a metà ripresa. Finale in discesa con il Papu che trova gloria ancora segnando la doppietta personale (salendo a quota undici gol in stagione) a pochi secondi dal fischio finale. Atalanta che sale a quota cinquantacinque punti (record di punti nella storia nerazzurra) e resta in corsa per il sogno-europeo.

Bergamo: una vittoria per dimenticare, ma anche per continuare a sognare; questo è il doppio obiettivo di un’Atalanta che vuol provare a mettersi alle spalle le sette scoppole rimediate settimana scorsa in quel di San Siro contro l’Inter ma che dall’altra cerca i tre punti anche per continuare a cullare il sogno europeo cercando di rimettersi il Milan (che ha superato il Genoa ieri sera) alle spalle ed andare a prendere proprio la stessa Inter che ieri è stata fermata dal Toro nell’anticipo. Tutto questo Pescara permettendo, ovviamente: la squadra di Zeman è ultima con dodici punti, ma l’arrivo del Boemo ha portato subito una vittoria e poi sconfitta nei match successivi ma con una squadra che appare sempre viva.

ESORDIO PER GOLLINI E HATEBOER: forse come mai era capitato in questa stagione, mister Gasperini deve fare di necessità virtù in quanto negli ultimi giorni l’infermeria nerazzurra si è improvvisamente riempita e, oltre allo squalificato Kurtic, Conti, Kessie e pure il portiere Berisha si sono aggiunti alla lista degli indisponibili o non al top: spazio così a Gollini tra i pali e Hateboer in fascia (esordio per entrambi da titolare con la maglia atalantina) con Grassi e l’ex Cristante che vanno in mezzo oltre che a sostegno in avanti di Gomez e Petagna. Negli ospiti Zeman non recupera Caprari, alza dunque Zampano in attacco con Crescenzi inserito in difesa nel classico 4-3-3 del boemo con Zampano, Cerri e Benali in avanti; Verre, Muntari e Memushaj agiranno in mediana.

LA SBLOCCA IL PAPU: bellissima la coreografia della curva all’ingresso delle squadre in campo, a testimonianza del grande affetto intorno ai ragazzi del Gasp dopo una brutta sconfitta come quella di domenica scorsa, mentre il match inizia con i nerazzurri che provano a spingere sin dalle prime battute ed al quinto Gomez si mette in evidenza con una bella ripartenza entrando in area e concludendo in maniera potente ma con Bizzarri che è attento e respinge coi pugni. Prove generali del gol per il Papu che arriva a due minuti dal quarto d’ora quando Hateboer si inventa un bel cross potente e rasoterra che arriva tra i piedi dell’argentino che batte Bizzarri e sblocca così il match.

DEA IN CONTROLLO: sull’onda del vantaggio, l’Atalanta continua a spingere e sfiora subito il raddoppio al sedicesimo con una bellissima rovesciata di Toloi che chiama Bizzarri al colpo di reni e la deviazione in corner. Alla mezz’ora, bella azione in velocità di Spinazzola che offre la sfera a Petagna che si accentra e conclude peccando però di mira. Il Pescara si fa vivo nel finale della prima frazione con un tentativo di Zampano che finisce sopra la traversa con il ritmo che cala con il passare dei minuti non regalando più emozioni degne di nota sino all’intervallo che arriva senza recupero e con l’Atalanta avanti di un gol.

I nerazzurri esultano dopo il golBIZZARRI DICE NO: la ripresa prende il via con i medesimi ventidue della prima parte del match e con l’Atalanta che al terzo parte bene in contropiede con Petagna che apre benissimo per Grassi che, da buona posizione, conclude in porta e Bizzarri si supera ancora una volta e mette in calcio d’angolo.

GRASSI PER IL RADDOPPIO: non è contento mister Gasperini delle troppe occasioni sciupate dai suoi e decide così di cambiare dopo il quarto d’ora inserendo contemporaneamente Kessie (partito in panchina perchè non al meglio) e Paloschi al posto di Cristante e Petagna; ed il raddoppio arriva al minuto ventitre quando Gomez recupera un bel pallone ai limiti dell’area, entra e crossa rasoterra un pallone al bacio per l’accorrente Grassi che non sbaglia e segna il gol del 2-0: porta bene il Pescara al centrocampista atalantino, in gol contro gli adriatici anche in coppa Italia a fine novembre.

PALOSCHI, CHE SFORTUNA!: centrato il raddoppio il ritmo del match cala vistosamente anche se c’è tempo ancora per qualche bella giocata dei nerazzurri che sfiorano il terzo gol con Paloschi, tanto bravo a recuperare il pallone perso in uscita da Bizzarri quanto sfortunato a centrare una clamorosa traversa a porta praticamente sguarnita: immagine della stagione decisamente sfortunata per l’ex attaccante del Chievo. Ultimo cambio per mister Gasperini che inserisce nel finale Migliaccio al posto di un applauditissimo Grassi.

IL PAPU CALA IL TRIS: finale con il Pescara che, con l’innesto di ulteriori due punte da parte di Zeman, prova l’assalto alla ricerca del punto della bandiera ma sono i nerazzurri ad andare ancora a segno al terzo degli altrettanti minuti di recupero concessi grazie a Kessie che recupera in area un bel pallone che trasforma in un cioccolatino per l’accorrente Gomez che mette dentro il gol del definitivo 3-0 con il fischio finale che arriverà pochi secondi dopo.

RIPARTENZA RIUSCITA: missione compiuta quindi, per un’Atalanta che non ha incantato ma ha fatto il suo dovere riscattando al meglio la sconfitta di domenica scorsa con l’Inter: certo, la portata dell’avversario non era delle più insormontabili ma era importante ripartire e cogliere l’occasione per riprendere l’Inter in classifica e mettere di nuovo dietro il Milan. La volata è cominciata, mettiamoci comodi e godiamoci ciò che i nostri ragazzi sapranno fare: avanti tutta!!

IL TABELLINO

ATALANTA-PESCARA 3-0 (primo tempo 1-0)

RETI: al 13’ p.t. Gomez (A), al 24 s.t. Grassi (A), al 48’ s.t. Gomez (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante (dal 18’ s.t. Kessié), Freuler, Spinazzola; Grassi (dal 40’ s.t. Migliaccio), Petagna (dal 18’ s.t. Paloschi), Papu Gomez – A disposizione: Berisha, Bastoni, Melegoni, Raimondi, Mounier, D’Alessandro, Pesic, Rossi, Zukanovic – All.: Gasperini

PESCARA (4-3-3): Bizzarri, Crescenzi (dal 35’ s.t. Bahebeck), Bovo, Coda, Biraghi; Verre (dal 25’ s.t. Coulibaly), Muntari, Memushaj (dal 35’ s.t. Kastanos); Zampano, Cerri, Benali – A disposizione: Fornasier, Campagnaro, Muric, Mitrita, Milicevic, Brugman, Fiorillo, , Cuba – All.: Zeman

ARBITRO: Fabbri

NOTE: gara di andata: Pescara-Atalanta 0-1 – spettatori: 16mila circa – ammoniti Muntari (P), Masiello (A), Verre (P), Hateboer (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Il ciclone Inter si abbatte sull’Atalanta: disastro a Milano la Dea ne prende sette!

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 7-1: PIOVONO GOL SULLA DEA, INCUBO A SAN SIRO

Spaventosa sconfitta dei ragazzi del Gasp a San Siro, travolti dall’Inter che gli rifila sette gol, di cui cinque nel giro di una ventina di minuti del primo tempo, in una giornata veramente da dimenticare per una squadra che è scomparsa dal campo dopo il primo gol di Icardi al quarto d’ora che si ripeterà altre due volte e a cui seguiranno due gol di Banega in un primo tempo che si chiude col punto della bandiera siglato da Freuler. Ripresa in cui cambia davvero poco ma che segna altre due reti per la squadra di casa, con l’ex Gagliardini e ancora con Banega, autore così anch’esso di una tripletta. Il punteggio commenta da se una domenica da dimenticare per il popolo atalantino: ogni ulteriore commento risulterebbe superfluo.

Milano: luci a San Siro per un match che lo scorso agosto nemmeno il più ottimista degli atalatini avrebbe potuto pronosticato: l’Atalanta avanti di un punto dall’Inter ed in piena corsa per un posto in Europa sono il biglietto da visita dell’incredibile stagione sin qui messa in atto dalla ragazzi terribili di mister Gasperini che arrivano in quel del Meazza oggi pomeriggio consci di potersi giocare la partita con la testa libera e con la sconfitta di venerdì del Milan contro la Juve che, se da un lato aumenta l’appetito per poter allungare sui rossoneri in caso di risultato positivo, dall’altro tiene a distanza di due lunghezze i rossoneri anche se le cose non dovessero andar per il verso giusto. Già, perchè questa Inter dopo l’arrivo di Pioli ha perso in campionato solo con Juve e Roma ed ha avuto una risalita incredibile dopo la sciagurata gestione De Boer della prima parte di stagione.

LA DOPPIA PARTITA DEL “GAGLIA”: non bastassero i tanti motivi d’attenzione messi sul piatto per questo match in cui sono quasi sessantamila gli spettatori sugli spalti, la partita nella partita è quella del grande ex di giornata: quel Roberto Gagliardini che da ottobre a Natale ha trascinato l’Atalanta nella sua incredibile risalita per poi passare a gennaio in maniera a dir poco clamorosa quanto irrinunciabile (trenta i milioni di euro messi sul piatto per il giocatore alla società del presidente Percassi) alla sponda nerazzurra di Milano diventandone da subito titolare inamovibile a testimonianza delle grandissime qualità di questo ragazzo che oggi si troverà da avversario contro gli amici/ex compagni di squadra.

RIECCO KESSIE: con Masiello out per squalifica tocca a Zukanovic prendere il suo posto in difesa mentre in mezzo torna Kessie a dare ordine con Kurtic che va a sostegno della copppia inamovibile formata da Gomez e Petagna. Nell’Inter, Pioli schiera Banega trequartista, Perisic e Candreva gli esterni con l’intoccabile Icardi in attacco mentre Ansaldi e D’Ambrosio sono i terzini.

RITMI SUBITO ALTI: match che inizia a ritmi altissimi e con i ragazzi del Gasp che provano a farsi subito vedere in avvio, prima con una bella iniziativa di Spinazzola, poi con un diagonale di Gomez che esce sul fondo non di molto. La risposta della squadra di casa arriva in una iniziativa di Candreva che crossa in mezzo e Perisic non arriva di un nulla alla deviazione vincente in porta.

1…2…3…ICARDI: l’equilibrio in campo dura però solo poco più di un quarto d’ora quando l’Inter riesce a sbloccare il match sugli sviluppi di un calcio di punizione nato da un fallo subito ai limiti dell’area da Icardi che Perisic calcia in porta, la palla sbatte sulla barriera e finisce sui piedi di Icardi che mette in rete il gol che sblocca il match. E per l’Atalanta è questo l’inizio di un autentico incubo nei minuti successivi che vedrà ancora Icardi protagonista: prima si procura un calcio di rigore al minuto ventitre venendo atterrato da Berisha in area (contatto da rivedere alla moviola) e con l’argentino che va a realizzare con un pallonetto che spiazza il portiere nerazzurro; passano altri due minuti e per l’interista arriva il tris di testa sugli sviluppi di un corner con una difesa nerazzurra completamente in bambola.

GRANDINA SULLA DEA: sette minuti per metabolizzare lo schock e per la truppa del Gasp il peggio deve ancora arrivare quando alla mezz’ora l’Inter fa ancora ciò che vuole dalle parti di Berisha andando a segno altre due volte nell’arco di quattro minuti, al minuto trentatre con Banega, che raccoglie la conclusione di Candreva e segna il quarto gol, per poi ripetersi tre minuti dopo, ancora una volta su assist dell’ex laziale e metter in rete la doppietta personale: 5-0 e non son passati nemmeno trentacinque minuti, per la Dea è un vero e proprio incubo!

Il gol di FreulerFREULER PER LA STATISTICA: abbassa il ritmo l’Inter dopo aver travolto l’Atalanta in poco più di una ventina di minuti ed i ragazzi del Gasp provano almeno a metter fuori la testa e cercare di far vedere almeno qualche cosa e riescono a due minuti dalla fine del primo tempo anche a trovare la via del gol con un bel diagonale di Freuler dall’interno dell’area di rigore che batte Handanovic e regala almeno il gol della bandiera a Gomez e compagni in un primo tempo che va così in archivio, senza recupero, con il risultato di 5-1 che evita ogni possibile obiezione.

GAGLIARDINI, IL SESTO E’ DELL’EX…: la ripresa non cambia l’andamento terrificante del match per i ragazzi del Gasp che al sesto subiscono anche l’immancabile rete dell’ex, con Gagliardini che va a segno con una bella conclusione imparabile per Berisha e non esulta in rispetto per gli ex compagni che incassano così il punto del 6-1. Un paio di minuti dopo prova Gomez a concludere verso la porta interista ma Handanovic è bravissimo a deviare in corner l’ultima conclusione del Papu che di li a poco uscirà per lasciare spazio a Mounier insieme anche a un deludente Kessie che lascia spazio al baby Bastoni.

ANCORA BANEGA, E SONO SETTE: non c’è comunque pace per un’Atalanta che oggi imbarca gol da tutte le parti, e la sconfitta assume connotati epocali (come se già non bastasse) al minuto ventidue quando Banega confeziona la tripletta personale andando a realizzare una punizione precisa che Berisha può solamente guardare infilarsi nel sacco per la settima volta in questa giornata. Un’incubo infinito: 7-1. Una manciata di minuti ed è poi anche il turno di D’Alessandro che entra in campo al posto di Spinazzola.

VOLTARE IN FRETTA PAGINA: ancora una ventina di minuti abbondanti da giocare, in cui c’è spazio soprattutto per scrutare i volti dei ragazzi del Gasp in campo e in panchina, feriti da un risultato davvero inatteso quanto esagerato ma che certifica quella che si è rivelata una vera e propria giornataccia per un’Atalanta che deve ora trovare la forza di voltare pagina quanto prima e dimenticare alla svelta questo 7-1 davvero difficile da digerire ma che non pregiudica il sogno che sino ad oggi questi ragazzi ci hanno fatto vivere. Rialziamoci tutti insieme!

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 7-1 (primo tempo 5-1)

RETI: Icardi (I) al 17′, su rig. al 23′ e al 26′, Banega (I) al 31′ e al 34′, Freuler (A) al 42′ p.t.; Gagliardini (I) al 7′, Banega (I) al 22′ s.t.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Medel, Miranda, Ansaldi; Gagliardini, Kondogbia; Candreva, Banega (dal 25′ s.t. Joao Mario), Perisic (dal 37′ s.t. Eder); Icardi (dal 31′ s.t. Palacio) – A disposizione: Carrizo, Andreolli, Murillo, Nagatomo, Sainsbury, Santon, Biabiany, Brozovic, Gabigol – All.: Pioli.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Zukanovic; Conti, Kessie (dal 16′ s.t. Bastoni), Freuler, Spinazzola (dal 24′ s.t. D’Alessandro); Kurtic; Petagna, Gomez (dal 15′ s.t. Mounier) – A disposizione: Gollini, Rossi, Konko, Cabezas, Raimondi, Hateboer, Cristante, Grassi, Paloschi – All.: Gasperini

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: gara di andata: Atalanta-Inter 2-1 – spettatori: 60mila circa –  ammoniti Toloi (A), Berisha (A), Zukanovic (A), Icardi (I), Ansaldi (I), Kurtic (A), Gagliardini (I) per gioco scorretto – recuperi: 0′ p.t. e s.t.




Le pagelle di Napoli-Atalanta

SPINAZZOLA CHE FRECCIA, CALDARA SCRIVE LA STORIA

Partita praticamente perfetta dei nerazzurri, diretti con la solita maestria da mister Gasperini in panchina e trascinati da un Caldara straripante in difesa, ma anche in attacco con una doppietta pazzesca che difficilmente il ragazzo scorderà. Freuler in mezzo da sostanza mentre Papu Gomez nella ripresa si accende e Petagna, pur sprecando un gol già fatto è fondamentale nel gioco atalantino. Peccato per Kessie, la sua espulsione poteva davvero rovinar tutto.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 10: c-a-p-o-l-a-v-o-r-o! Eppure non è la prima volta che l’Atalanta vince a Napoli nella sua storia recente, però questa è da antologia: blocca l’avversario, lo fa sfogare quanto basta, lo colpisce; poi resta in inferiorità numerica ma poco importa, trova addirittura il raddoppio. Undici fenomeni in campo, ma in panchina c’è qualcuno che è forse superiore a loro. Grandissimo mister!!!

BERISHA 8: una parata-capolavoro su Mertens a fine primo tempo, poi una autentica sicurezza tra i pali. Nell’assalto finale del Napoli è su ogni pallone.

MASIELLO 8: partita perfetta, lascia le briciole per le bocche da fuoco del Napoli.

CALDARA 10: prima doppietta in serie A per lui, un futuro di assoluto valore per una partita veramente stratosferica per questo ragazzo. E se la Juve se lo è già assicurato da metà 2018 un motivo ci sarà… spaziale!

TOLOI 8: spavento incredibile per lui dopo un salvataggio fondamentale su un pallone che rischiava di finire agli attaccanti del Napoli: cade e sbatte la faccia sul terreno di gioco restando a terra. Nulla di grave, si rialza e lotta anche lui come un leone.

CONTI 8: partita perfetta anche per lui, con un ritmo impressionante e spirito di sacrificio quando si tratta soffrire un pochino nel finale quando il Napoli tenta l’assalto.

KURTIC 7: gran partita e tanto lavoro sporco per lui, nel finale lascia spazio a Cristante dopo aver dato tutto (CRISTANTE s.v.: dentro nel finale a rinforzar la in mezzo)

Mattia Caldara, l'eroe del San PaoloFREULER 8: prosegue la consacrazione di questo ragazzo che riesce a non farci rimpiangere quasi per nulla la partenza di Gagliardini. Gioco, qualità e quantità: lottatore vero!

KESSIE 5.5: due sciocchezze nel giro di pochi minuti che rischiano di costare tantissimo alla squadra e, invece, il tutto passa in secondo piano. Certo, deve imparare a saper gestire queste situazioni se vuol davvero diventare un grande giocatore a tutti gli effetti.

SPINAZZOLA 8: un pendolino sulla fascia inesauribile. Indisiossimo sin da subito, regala a Caldara l’assist al bacio che porta all’incredibile 2-0 che fa esplodere la panchina nerazzurra. Grandissimo!

GOMEZ 7.5: un pochino meno in palla del solito ma nella ripresa mette il turbo e diventa una insidia continua per la difesa partenopea. Ma anche quando lui non è al top, ci pensano i compagni a dare spettacolo. (GRASSI s.v.: passerella finale dell’ex che si gode la vittoria con i compagni al fischio finale).

PETAGNA 7.5: mezzo punto in meno per l’incredibile gol fallito in avvio di ripresa ma ennesimo elogio per l’impegno e per il suo ruolo fondamentale nella logica della macchina perfetta di mister Gasperini. Papu&Peta… che coppia!

TOP…

CALDARA: la definitiva consacrazione. Con una doppietta che scrive la storia recente di questa Atalanta che vola grazie anche alla forza di questi ragazzi straordinari, tanto forti quanto sfacciati quanto basta per reggere l’impatto emotivo di gare simili.

MISTER GASPERINI: ed eccolo, il condottiero. Incredibile pensare la grande topica clamorosa che avevamo un po’ tutti preso quando a inizio campionato le critiche verso di lui arrivavano a pioggia, anche dal sottoscritto. Eppure quest’uomo sta scrivendo la storia di questa squadra con un campionato incredibile a cui manca davvero, solo, la ciliegina finale… incrociamo le dita!

…& FLOP!

KESSIE: la serata perfetta rovinata da un “errore di gioventù” che poteva davvero costare caro alla squadra che stava sin li imbavagliando l’avversario. Se vorrà davvero crescere e diventare un grande campione deve imparare a contenere le emozioni e l’istinto; dalla sua ha che ha tutto il tempo a disposizione per farlo viste le sue doti tecniche mostruose.




Brindisi al Barbera con vista-Europa: l’Atalanta sbanca Palermo e continua a sognare!

SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

PALERMO-ATALANTA 1-3: CONTI, PAPU POI CRISTANTE PER IL TRIS

Importantissima vittoria per l’Atalanta di Gasperini, che vince a Palermo una gara per nulla facile e prosegue così la sua fantastica cavalcata verso il sogno chiamato Europa League. Nerazzurri determinati sin dalle prime battute e che passano poco dopo il quarto d’ora con un bel gol di testa di Conti; il raddoppio arriva a cinque minuti dalla mezz’ora con Gomez, che sfrutta al meglio un errore difensivo del Palermo e batte nuovamente Posavec. Il Palermo reagisce nel finale e trova la rete di Chocev con la complicità del portiere Berisha che dimezza lo svantaggio; nella ripresa Nestorovski fa venire i brividi ai tifosi nerazzurri in almeno un paio di occasioni sin quando Gomez non pesca con un pallone al bacio il neo entrato Cristante che mette dentro il punto dell’1-3 finale. Seconda vittoria consecutiva, la terza nelle ultime quattro gare per i ragazzi del Gasp nel giorno del ricordo per il ventennale dalla scomparsa del compianto Chicco Pisani.

Palermo: il Palermo, come punto d’incontro della storia nerazzurra: pare passata una eternità eppure, basta tornare indietro di qualche mese quando la sfida con i rosanero al Comunale pareva già un disperato scontro-salvezza tra due squadre che non ne volevano sapere di accendere il proprio campionato: e il gol nel finale dei siciliani, che diede loro il primo successo in stagione, pareva l’inizio di una lunga e complicata stagione per un’Atalanta che non si ritrovava ed aveva collezionato nelle prime cinque partita un successo e quattro sconfitte. Da allora però il cammino delle due squadre è radicalmente cambiato: l’Atalanta diede inizio dalla gara successiva al suo trionfale cammino, i siciliani invece ad una lenta agonia e quella di oggi è per la squadra di Lopez l’ultima chiamata per cercare di avvicinare l’Empoli nella corsa salvezza mentre i nerazzurri cercano punti pesanti per restare agganciati all’Inter quinta in classifica. La disperazione contro la concretezza di un gruppo, quello del Gasp, che non deve abbassar la concentrazione contro un avversario che nelle ultime due ha pareggiato a Napoli e battuto il Crotone tornando così a sperare in una miracolosa salvezza.

SQUADRA CONFERMATA: non cambia nulla il tecnico nerazzurro rispetto al successo sul Cagliari confermando i medesimi undici scesi in campo domenica scorsa e con la coppia d’attacco Gomez-Petagna assistita da Kurtic pronta a colpire; nei padroni di casa, che contano oggi anche sul discreto afflusso di pubblico per i prezzi popolari applicati in occasione del match contro i nerazzurri, il pericolo numero uno è Nestorovski che sarà assistito in avanti in avanti dal rientrante Trajkovski e da Embalo.

DEA SUBITO ARREMBANTE: avvio di gara subito all’assalto dei ragazzi di Gasperini che dopo nemmeno un minuto combinano benissimo con Petagna per Gomez che conclude e Posavec mette subito in corner la sfera; al sesto è ancora il Papu a calciare una punizione dal limite mandandola fuori di pochissimo, poi la coppia di attaccanti nerazzurri combina ancora al settimo con Petagna che stavolta conclude e Posavec che si supera e mette nuovamente in angolo.

CONTI TESTA VINCENTE: l’Atalanta capitalizza il suo avvio-sprint al diciottesimo, quando i ragazzi del Gasp sbloccano la gara attraverso la bella combinazione da Spinazzola per la testa vincente di Conti, che infila Posavec dopo che qualche minuto prima in occasione di un corner era andato a un passo dal gol deviando a lato di, sempre di testa; i nerazzurri passano così sull’1-0.

L'esultanza di Gomez dopo il golPAPU FIRMA IL 2-0: non basta il vantaggio ai ragazzi del Gasp, che proseguono il loro match come se nulla fosse successo ed al venticinquesimo trovano la via del raddoppio grazie anche ad un errato disimpegno difensivo dei palloni di casa, che regalano di fatto palla a Papu Gomez che si invola così verso l’area rosanero e batte Posavec con un preciso diagonale; l’Atalanta è già sul 2-0!

CHOCEV LA RIAPRE NEL FINALE: il Palermo ha spesso subito l’iniziativa dei nerazzurri ma non ha mai disdegnato di tentare sortite offensive anche se il raddoppio di Gomez pareva aver tagliato le gambe ai rosanero che, invece, nel finale rientrano in partita trovando il gol a quattro dalla fine del primo tempo grazie ad un colpo di testa di Chocev che è talmente angolato da sorprendere anche Berisha, che devia ma non basta ad evitare il punto dell’1-2. Ultimi istanti di primo tempo in cui i nerazzurri provano subito a ristabilire le distanze e, proprio a fil di sirena, Posavec interviene in area a salvare su un tentativo di Freuler nel momento esatto in cui il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi per l’intervallo di un match sin qui divertente e ben giocato dai ragazzi del Gasp che però sono avanti solo di un gol.

RIPRESA, CI PROVA IL PALERMO: il match riprende dopo l’intervallo con i medesimi ventidue della prima parte di gara e con i padroni di casa che provano sin dalle prime battute a giocarsi il tutto per tutto e al settimo Nestorovski prende e si gira dal limite dell’area ed il pallone esce fuori non di molto con i nerazzurri che paiono più decisi a voler tentar di conservare il risultato piuttosto che cercare l’affondo per provare a chiudere il match.

DEA BELLA MA SCIUPONA: al quarto d’ora Petagna ha la grande chance per provare ad allungare ricevendo in area un pallone spiovente che l’attaccante prova a colpire al volo mandando fuori, non di molto, un pallone che poteva esser capitalizzato al meglio. Poi è ancora Nestorovski a far venir qualche brivido ai nerazzurri quando, sugli sviluppi di un corner, conclude da fuori, potente ma centrale e Berisha para. Al ventiquattresimo, bella ripartenza di Petagna, che arriva in area e sbaglia il passaggio per Gomez che recupera e conclude su un difensore del Palermo con Spinazzola che arriva e conclude centrando in pieno la traversa.

CRISTANTE, CAMBIO VINCENTE: cambia mister Gasperini a venti dalla fine inserendo Cristante per uno stanchissimo Kurtic, ed il neo arrivato ricambia come meglio non potrebbe la fiducia del mister, dopo che i nerazzurri se l’erano vista brutta su un colpo di testa pericolosissimo del solito Nestorovski che era uscito di un soffio, andando a metter dentro il gol della sicurezza sfruttando al meglio un assist al bacio di Gomez per la testa dell’ex giocatore del Pescara che segna dopo aver già sfiorato il gol domenica scorsa contro il Cagliari.

VITTORIA PER CHICCO PISANI: il terzo gol nerazzurro taglia le gambe alla buona volontà di un Palermo che, a quel punto alza bandiera bianca contro un’Atalanta che nel finale gestisce il match con ordine, pur concedendo un’ultima occasione ai rosanero nel secondo dei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara quando Balog si coordina e tira centrando in pieno il palo con la sfera che poi viene raccolta da Berisha a pochi secondi dal triplice fischio del direttore di gara che consegna alla truppa di mister Gasperini altri tre punti importantissimi nella rincorsa al sogno Europeo in quella che per i colori nerazzurri non è una giornata come tutte le altre: oggi ricorre infatti il ventennale di quel nefasto 12 febbraio 1997 in cui persero la vita in un incidente stradale Chicco Pisani e la fidanzata Alessandra Midali. Non si poteva certo trovare miglior modo per onorare al meglio il ricordo di quella triste giornata dedicando a lui questa vittoria e, perchè no, anche la rincorsa ad un posto in Europa che sta facendo sognare una intera città: e lui da lassù sarà sicuramente felice di vedere questa Atalanta che stupisce di giornata in giornata. Avanti tutta!!!

IL TABELLINO

PALERMO-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-2)

RETI: 19’ p.t. Conti (A), 26’ p.t. Gomez (A), 42’ p.t. Chochev (P), 33’ s.t. Cristante (A)

PALERMO (4-3-3): Posavec; Rispoli, Goldaniga, Gonzalez, Pezzella; B. Henrique (dal 39’ st Balogh), Jajalo, Chochev (dal 29’ st Gazzi); Embalo, Nestorovski, Trajkovski (dal 10 st Diamanti) – A disposizione: Marson, Breza, Vitiello, Andelkovic, Cionek, Aleesami, Sallai, Sunjic, Morganella – All.: Lopez
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Kessie (dal 41’ st Grassi), Freuler, Spinazzola, Kurtic (dal 26’ st Cristante); Petagna, Gomez – A disposizione: Rossi, Gollini, Zukanovic, D’Alessandro, Pesic, Hateboer, Paloschi, Raimondi, Mounier, Bastoni
ARBITRO: Daniele Orsato di Schio.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Palermo 0-1 – spettatori: 13mila circa – ammoniti: Rispoli per simulazione, Gonzalez, Freuler, Goldaniga per gioco falloso – calci d’angolo: 6-3 per il Palermo – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Serie A, i risultati e la classifica dopo la 23a giornata

GIORNATA DI GOLEADE, LA JUVE RESTA IN TESTA

Turno numero ventitre del campionato di serie A che ha per protagonista i tanti gol segnati: addirittura sette quelli del Napoli rifilati al Bologna nell’anticipo di sabato e sei quelli della Lazio al malcapitato Pescara; non da meno anche la Roma, che vince netto 4-0 sulla Fiorentina e resta così seconda in classifica in scia di una Juve che, pur soffrendo, batte l’Inter e può allungare in settimana nel recupero della gara con il Crotone. Non sa più vincere il Milan, che viene sconfitto dalla Samp e arretra in classifica; in coda, torna a sperare il Palermo dopo lo scontro-salvezza vinto contro il Crotone. Ricapitoliamo ora quanto accaduto in questa giornata con tutti i risultati, marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

4/2
ore 20.45
Bologna-Napoli 1-7: 4′ Hamsik (N), 6′ Insigne (N), 33′ Mertens (N), 36′ Torosidis (B), 43′ Mertens (N), 70′ Hamsik (N), 74′ Hamsik (N), 89′ Mertens (N)

5/2
ore 12.30
Milan-Sampdoria 0-1: 72′ Muriel su rigore (S)

ore 15
Atalanta-Cagliari 2-0: 4′ Gomez (A), 16′ Gomez (A)

Chievo V.-Udinese 0-0

Genoa-Sassuolo 0-1: 26′ Pellegrini (S)

Pescara-Lazio 2-6: 10′ Parolo (L), 14′ Parolo (L), 29′ Benali (P), 41′ Brugman (P), 49′ Parolo (L), 57′ Keita Balde (L), 69′ Immobile (L), 77′ Parolo (L)

Empoli-Torino 1-1: 11′ Belotti (T), 47′ Pucciarelli (E)

ore 18
Palermo-Crotone 1-0: 27’ Nestorovski (P)

ore 20.45
Juventus-Inter 1-0: 44′ Quadrado (J)

7/2
ore 20.45
Roma-Fiorentina 4-0: 38′ Dzeko (R), 58′ Fazio (R), 75′ Nainggolan (R), 83′ Dzeko (R)

LA CLASSIFICA

Pos Squadra Punti G V N P GF GS Ultime giornate
1 Juventus 54 22 18 0 4 45 16
V V V P V
2 Roma 50 23 16 2 5 48 21
V P V V V
3 Napoli 48 23 14 6 3 55 26
V N V V V
4 Lazio 43 23 13 4 6 41 27
V P P V V
5 Inter 42 23 13 3 7 37 24
P V V V V
6 Atalanta 42 23 13 3 7 36 25
V N V P V
7 Milan 37 22 11 4 7 32 27
P P P N V
8 Fiorentina 37 23 10 7 6 38 33
P N V V V
9 Torino 32 23 8 8 7 40 33
NNPNN
10 Sampdoria 30 23 8 6 9 26 29
V V P N P
11 Chievo 29 23 8 5 10 22 30
NV P P P
12 Udinese 29 23 8 5 10 27 29
NV P P P
13 Bologna 27 22 7 6 9 22 33
P N V V P
14 Sassuolo 27 23 8 3 12 32 37
V P V VN
15 Cagliari 27 23 8 3 12 32 48
P N P V P
16 Genoa 25 23 6 7 10 27 33
P N N P P
17 Empoli 22 23 5 7 11 14 31
NP V N V
18 Palermo 14 23 3 5 15 19 42
V N P P P
19 Crotone 13 22 3 4 15 20 38
P V N P P
20 Pescara 9 23 1 6 16 19 50
P P P P P



L’Atalanta sistema il Cagliari in un quarto d’ora: SuperPapu porta la Dea al quinto posto

SERIE A, VENTITTREESIMA GIORNATA

ATALANTA-CAGLIARI 2-0: PAPU-SHOW IN SEDICI MINUTI

Quasi una formalità: dopo poco più di un quarto d’ora l’Atalanta aveva già archiviato la pratica-Cagliari andando a segno due volte col suo giocatore-simbolo: quel Papu Gomez che apre e chiude le marcature con due gol di cui il secondo una vera e propria perla; poi la squadra del Gasp deve vedersela con i tentativi di reazione di un Cagliari che risulterà però incapace di portare conclusioni degne di impensierire un Berisha oggi quasi spettatore non pagante. Nella ripresa cambia davvero poco e, nel finale, il neo acquisto Cristante sfiora un esordio con gol così come Petagna nel recupero sfiora il tris. Si vola a quota quarantadue punti agganciando l’Inter al quinto posto.

Bergamo: tre partite per capire davvero quanto potrà essere avvicinabile il “sogno” prima di un trittico di fuoco: l’Atalanta da il via oggi ad una serie di tre partite in cui dovrà cercare di incamerare più punti possibili per potersi così affacciare al successivo trittico che la vedrà opposta a Napoli, Fiorentina e Inter (la prima e la terza in trasferta) con le idee ancora più chiare. Si inizia dunque questo pomeriggio con il Cagliari, squadra da un rendimento non dei migliori lontano da casa ma che nelle ultime gare ha saputo render la vita difficile a Milan e Roma e che ha vinto l’unica gara sin qui in trasferta contro l’Inter a San Siro e che ha nell’ex Borriello il bomber che prepara la sfida con Petagna sul fronte opposto.

KESSIE TITOLARE: riprende posto in panchina mister Gasperini dopo la squalifica di due turni mentre in campo, dopo aver giocato solo uno spezzone nella gara pareggiata col Toro, torna titolare in mezzo Kessie dopo la sfortunata avventura in coppa D’Africa della sua Costa D’Avorio mentre in difesa si rivede Masiello con in avanti invece i “soliti” Petagna e Gomez supportati da Kurtic con i neo acquisti Cristante, Hateboer e Mounier che partono dalla panchina. Con la salvezza praticamente in tasca, il Cagliari arriva a Bergamo senza particolari assilli ma senza un altro grande ex-Padoin a casa con l’influenza; in avanti come già detto va Borriello con Barella e Dessena a supporto.

BUM-BUM GOMEZ: match che inizia sotto un diluvio torrenziale ma con una Atalanta che decide sin da subito di scatenarsi ed al quarto minuto passa in vantaggio con Papu Gomez che riceve un bel pallone rasoterra in area di Conti che trova completamente impreparata la difesa sarda e mette così dentro il gol che porta avanti i ragazzi del Gasp. Troppo racchiuso nella propria metà campo, il Cagliari subisce le continue iniziative di un’Atalanta che nel giro di dieci minuti passa ancora: gran pallone recuperato (con annesso avversario lasciato sul posto) di Petagna, che apre per Gomez ed il Papu stavolta regala una magia con un bel pallone a scendere imparabile per Rafael che fa saltare di gioia il Comunale: poco più di un quarto d’ora e la Dea è sul 2-0.

Festeggiano i nerazzurri dopo il golDEA IN CONTROLLO: un quarto d’ora con il turbo, poi il match perde inesorabilmente di intensità, con il Cagliari che guadagna metri e prova a portare qualche insidia dalle parti di Berisha e l’Atalanta che chiude con ordine senza soffrire più di tanto e cercando di ripartire per far male ancora: al trentanovesimo una punizione di Gomez arriva in area per Masiello che tocca per Petagna che non riesce a deviare quanto basta e la palla finisce sul fondo. Primo tempo che si trascina così fino all’intervallo che arriva senza alcun minuto aggiuntivo in un match sin qui dominato dalla squadra di Gasperini.

BERISHA C’E’: riprende il match dopo il riposo con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte di gara con gli ospiti che provano a spingere andando alla ricerca del gol per dimezzare lo svantaggio ma con i nerazzurri che non rinunciano a rendersi pericolosi, come al decimo quando Gomez prova a calciare una punizione in mezzo per la testa di Kurtic che manda alto; sempre su punizione la risposta dei sardi con il tentativo di Bruno Alves da buona posizione che finisce facile preda di Berisha. Prova a correre ai ripari mister Gasperini inserendo in difesa Zukanovic al posto di Masiello (ammonito).

PROVA DI MATURITA’: poche emozioni in un secondo tempo in cui la pioggia diminuisce di intensità ma non concede tregua e l’Atalanta che tiene in mano il match con i minuti che scorrono ed arriva anche il momento dell’esordio del neo arrivato Cristante a dieci dalla fine al posto di Kessie in mezzo al campo: e proprio il neo entrato a tre dalla fine viene lanciato in area da Spinazzola ma sciupa la facile occasione vedendosela respingere di pugni da Rafael, con Kurtic che prova a concludere dopo la respinta del portiere sardo trovando però solo calcio d’angolo. Spazio anche all’esordio di Mounier negli ultimi minuti al posto di un applauditissimo Gomez negli ultimi scampoli di un match in cui sfiora il gol anche Petagna nel secondo dei quattro minuti di recupero concessi: slalom in area e conclusione e Rafael che dice ancora di no. Pochi secondi ancora e l’ennesima gioia stagionale è li dietro l’angolo con il triplice fischio finale del direttore di gara che prioietta l’Atalanta a quota quarantadue punti in classifica per una squadra che oggi ha dimostrato anche di saper gestire un match che si era sin da subito messo in discesa con i due gol nel primo quarto d’ora e che, in altre circostanze, avrebbe potuto nascondere insidie o pericolosi cali di tensione che potevano rischiare di rovinare tutto. Non è stato invece così e questa squadra dimostra ancora oggi come, insieme a tutta una città, ci siano undici ragazzi in campo che continuano ad inseguire un sogno… crediamoci ragazzi!!!

IL TABELLINO:

ATALANTA-CAGLIARI 2-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 4′ e 17′ p.t. Gomez

ATALANTA (3-5-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello (17′ st Zukanovic); Conti, Kurtic, Kessie (36′ st Cristante), Freuler, Spinazzola; Petagna, Gomez (45′ st Mounier) – A disposizione: Bastoni, Paloschi, Rossi, Hateboer, Grassi, Gollini, Raimondi, Migliaccio, Pesic – Allenatore: Gasperini

CAGLIARI (4-3-2-1): Rafael; Pisacane, Ceppitelli (38′ st Ionita), Bruno Alves, Capuano (34′ st Serra); Isla, Tachtsidis, Dessena (25′ st Miangue); Di Gennaro, Barella; Borriello – A disposizione: Murru, Colombo, Gabriel, Sau, Salamon, Deiola – Allenatore: Rastelli

ARBITRO: Gavillucci di Latina.

NOTE: gara di andata: Cagliari-Atalanta 3-0 – giornata piovosa, terreno in discrete condizioni – spettatori 14mila circa – calci d’angolo: 5-4 per l’Atalanta – ammoniti: Ceppitelli, Barella, Masiello, Conti, Kurtic, Spinazzola – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.



Le pagelle di Torino-Atalanta

CALDARA CANCELLA BELOTTI, PETAGNA NON SI ARRENDE MAI

Partita decisamente positiva per i ragazzi del Gasp, che pur non trovando la vittoria dimostrano ancora una volta tutte le loro qualità: grandi le prestazioni di Caldara in difesa e Petagna in avanti. In mezzo Kurtic spreca tanto ma è anche suo l’assist che porta al pari mentre Gomez esplode nella ripresa diventando quasi imprendibile. Grassi sciupa l’ennesima occasione.

LE PAGELLE

ALL.: GRITTI 6.5 (GASPERINI squalificato): unico rammarico, un avvio di gara decisamente al di sotto, che ha consentito al Toro di passare in vantaggio e complicare un po’ tutto quanto; ma la reazione dei suoi è stata davvero di squadra di grande spessore, che poteva anche portarsi a casa una vittoria che sarebbe stata tutt’altro che demeritata.

BERISHA 6: incolpevole sul gol, poi la sua giornata è quasi da spettatore non pagante.

TOLOI 6.5: va vicino anche al gol con un colpo di testa che Hart salva coi pugni. Bene.

CALDARA 6.5: bene su Belotti, concede pochissimo all’ariete granata.

ZUKANOVIC 5.5: in occasione del gol si perde Falque, poi la sua gara prosegue senza ulteriori problemi.

Conti e Belotti durante il matchCONTI 6.5: si propone in avanti con continuità, nella ripresa sfonda ulteriormente sbagliando però a volte palloni elementari.

GRASSI 5.5: un tempo per lui, ma da la sensazione di non essere all’altezza in questo match. (KESSIE 6.5: rientro con personalità, dona ulteriore spessore al centrocampo nerazzurro. Al mercato mancano solo un paio di giorni, speriamo possa restare con noi fino a fine anno!).

FREULER 6: pronti-via e rimedia un giallo a tempo di record, poi cresce lentamente ma nella ripresa compensa un primo tempo così-così.

SPINAZZOLA 6.5: corsa e qualità per quella che diventa una spina nel fianco per la difesa granata. Bravo!

KURTIC 6.5: a corso di prendermi critiche ed antipatie; chiaro che le tre occasioni mancate sono un fardello pesante a suo sfavore, ma nel complesso della gara offre una marea di palloni interessanti in area, di cui uno decisivo al gol dell’1-1 di Petagna. Segnare non è il suo mestiere, e lo si è visto. Peccato.

PETAGNA 7: primo tempo un po’ così, poi nella ripresa sciupa una colossale occasioni che poteva demoralizzare anche un elefante ma non lui: pochi minuti dopo si riscatta con il punto del pari. Avanti tutta! (PESIC s.v.: ingiudicabile).

GOMEZ 7: anche per lui una prima parte di match a fiammate, di cui una che chiama Hart alla grande parata, nella ripresa prende velocità e continuità e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. (D’ALESSANDRO s.v.: pochi minuti nel finale per lui).

TOP…

PETAGNA: non si perde d’animo, segna infilando il suo secondo gol in tre partite. Gasperini aveva promesso che con il girone di ritorno avrebbe iniziato anche lui a trovar più facilmente la via del gol e sembra esser davvero così. Bravo!

CALDARA: cancella lo spauracchio-Belotti abbottonandosi a lui come un francobollo e lasciando solo le briciole al temuto attaccante del Toro. Un’ulteriore conferma delle grandi qualità di questo ragazzo.

& FLOP!

GRASSI: no, il suo primo tempo non è apparso per nulla all’altezza. Con l’arrivo di Cristante la in mezzo la concorrenza aumenta, lui vorrebbe restare ma la destinazione-Empoli pare sempre più probabile. Speriamo di no ma deve impegnarsi di più!