Le pagelle di Genoa-Atalanta

MURIEL SPACCA IL MATCH, ILICIC E GOMEZ COSI’ COSI’…

La sensazione più importante di questa partita è comunque la maggior solidità che la truppa del Gasp pare aver dimostrato in difesa, correndo anche molti rischi in meno rispetto alle precedenti due partite. Poi è inutile dilungarsi su Muriel e Zapata, potenzialmente un attacco capace di far invidia a tante big di Italia ed Europa ed anche oggi decisivo: il primo con il gol-partita, il secondo con l’ingresso in campo decisivo ed il rigore che sblocca il match.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: la sua Genova stavolta è dolcissima a differenza di un anno fa; la squadra pare più matura e capace di gestire anche situazioni di difficoltà quando il Genoa prova a spingere in avvio dei due tempi e nel finale. Bene così, adesso testa a Zagabria dove ci aspetta la storia.

GOLLINI 7: non molto impegnato ed incolpevole sul rigore di Criscito ma deciviso in avvio di ripresa con la bella parata su Kuame.

TOLOI 6.5: bene, recupera a tempo-record e riscatta anche la prova opaca di Parma contro il Toro di due settimane fa.

DJIMSITI 6: è protagonista suo malgrado dell’episodio del rigore, in realtà è innocente per tutti tranne il direttore di gara (e il Var guasto al momento dell’analisi dell’episodio) che vede il suo fallo su Kuame. Nel primo tempo invece un intervento decisivo importante per lui.

MASIELLO 6.5: bene, anche lui oggi pare aver aggiustato la misura e soffre decisamente meno che in altre occasioni.

HATEBOER 6.5: partenza a rilento per lui, poi nella ripresa riesce a crescere anche lui insieme ai compagni.

PASALIC 6: ha subito una grande occasione di testa che però sciupa abbastanza clamorosamente, poi per il resto non riesce ad incidere come gli riesce solitamente. Sostituito nella ripresa. (DE ROON 6.5: oggi a riposo inizialmente, poi con il suo ingresso in campo spinge e si rende utile c

FREULER 6.5: bene anche lui al rientro dopo la partita vissuta in panchina contro il Toro. Tiene botta in mezzo e spesso vince i contrasti con gli avversari.

GOSENS 6.5: qualche centimetro di troppo gli negano la gioia di un gol che avrebbe anche meritato. Comunque positiva la sua prova.

ILICIC 5.5: pochi spunti, idee intermittenti e meno in palla rispetto ad altre occasioni. Da rivedere oggi. (MURIEL 8: ancora una volta entra e spacca la partita: va e segna con freddezza il rigore del vantaggio. Si infortuna nel finale, speriamo non sia nulla di grave.)

GOMEZ 5.5: anche lui appare troppo spesso isolato e incapace di proporre qualche giocata in grado di accendere il match. Così così oggi…

ZAPATA 9: mostruoso il gol con cui cambia volto al match ed alla giornata di tutti noi tifosi per un pari che aveva davvero il sapore della beffa. Inoltre si procura il penalty che permette a Muriel di sbloccare la gara. Tanta roba davvero.

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L’Atalanta ha un Panteron last-minute: sbancata Marassi, Genoa K.O.!

SERIE A, TERZA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 1-2: ZAPATA AL 95′ FA GODERE LA DEA

Pareva un finale scritto, e invece l’Atalanta ha uno Zapata in più che tira fuori dal cilindro al minuto novantacinque una conclusione imprendibile per chiunque e consente ai nerazzurri di prendersi tre punti pesantissimi a Marassi e di arrivar con il morale a mille alla vigilia dello storico esordio in Champions League di mercoledì a Zagabria. Bella partita quella di Genova con i padroni di casa che non si tirano certo indietro e nel primo tempo la gara è molto equilibrata anche se nel finale la Dea pare crescere. Nella ripresa Gollini salva su Kuame in avvio poi il Var vede il rigore il contatto in area che il cugino Cristian commette su Duvan Zapata e il neo entrato Muriel timbra il gol del vantaggio nerazzurro. Dea che controlla comunque il match fino al finale che diventerà infuocato quando l’arbitro concede un altro rigore, stavolta molto dubbio al Genoa che Criscito realizza al primo dei cinque di recupero ma poi ecco Zapata con quel gioiello a pochi secondi dalla fine che rende giustizia, e tre punti, ai ragazzi del Gasp.

Genova: la Champions può attendere, c’è il Genoa. L’Atalanta riparte dopo la sosta di campionato e vuol subito invertire la rotta dopo lo stop interno contro il Toro di due settimane fa; nell’appuntamento dell’ora di pranzo c’è il Grifone per la Dea, squadra che con Andreazzoli in panchina e l’arrivo di diversi giocatori di buona qualità ha fermato la Roma e sconfitto la Fiorentina in questi due primi match di campionato, un avversario dunque da non sottovalutare, specie nel fortino di Marassi.

TOLOI ABILE E ARRUOLATO: il Gasp recupera in extremis Toloi e lo manda in campo con Masiello e Djimsiti in difesa mentre in mezzo torna Freuler ma non De Roon a cui è preferito Pasalic con il Papu, Ilicic e Zapata davanti. Nel Genoa, sfida in famiglia con il difensore Cristian Zapata che se la dovrà vedere con il cugino Duvan sul fronte opposto mentre davanti c’è Kuame insieme a Pinamonti.

AVVIO VIVACE, MEGLIO IL GENOA: l’avvio del match è favorevole ai padroni di casa che spingono ed al sesto Criscito crossa in area un pallone velenoso, la difesa atalantina mette provvidenzialmente in angolo. A ridosso del quarto d’ora si vede l’Atalanta con l’ottima combinazione da Ilicic per Pasalic all’interno dell’area con il croato che manca di un niente la deviazione a tu per tu con Radu. Al ventesimo poi  i nerazzurri iniziano a farsi vedere con più insistenza dalle parti di Radu con Djimsiti manca la deviazione di testa per un soffio.

DOPO LA MEZZ’ORA SI VEDE LA DEA: a due dalla mezz’ora Larager tira dal limite trovando però la fondamentale deviazione in corner di Djimisiti; da quel momento l’Atalanta inizia a uscir sempre più dal guscio ed a stringere le redini intorno all’area dei padroni di casa: Zapata con una percussione potente e veloce, fa tutto il campo e crossa in mezzo trovando però la difesa genoana pronta a deviare in angolo. Al trentottesimo bel triangolo in velocità tra Zapata-Ilicic e Pasalic che conclude ma Radu blocca il pallone per quello che è uno degli ultimi telegrammi di un primo tempo che va così in archivio con il risultato fermo sullo 0-0.

RIPRESA, VAR E MURIEL: DEA AVANTI!: la ripresa prende il via senza cambi da parte del Gasp e con un copione simile a quello del primo tempo, con i padroni di casa a spingere con insistenza e Gollini che al secondo è provvidenziale a metter in corner una conclusione potente di Kuame e salvar così i suoi. Poi l’Atalanta prova ad uscire dalle difficoltà un po’ come avvenuto in precedenza, all’ottavo Ilicic in area da buona posizione si fa anticipare da Radovanovic al momento di concludere. Il Gasp a quel punto inserisce a stretto giro De Roon per Pasalic e Muriel per Ilici con il match che svolta poco dopo il quarto d’ora quando l’arbitro è richiamato al Var dopo un intervento di Cristian Zapata sul cugino Duvan; l’arbitro rivede così la sua decisione iniziale con l’ausilio delle immagini video e concede il tiro dal dischetto ai nerazzurri: va proprio Luis Muriel dagli undici metri e segna con freddezza il gol del vantaggio della Dea.

FINALE INFUOCATO, ALTRO RIGORE E CRISCITO FA 1-1: acquisito il vantaggio, l’Atalanta sfiora anche il raddoppio poco dopo con Zapata lascia sul posto il suo omonimo e calcia con Radu che si supera mettendo in angolo. A otto dalla fine poi,  Gosens mette in rete ma la sua posizione è irregolare al momento della partenza; posizione di fuorigioco confermata anche dal Var. La Dea pare in controllo e invece l’episodio è dietro l’angolo all’inizio dei cinque di recupero concessi dall’arbitro quando Kuame è fermato in area di rigore al momento di concludere: episodio molto dubbio, non per il direttore di gara che non cambia la propria opinione. Criscito va dal dischetto e spiazza Gollini; è 1-1.

ZAPATA, TIRO DA TRE AL 95′, 2-1!: tutto finito? No, se in squadra hai giocatori come Duvan Zapata che, al quinto di recupero riesce ad inventarsi un gol pazzesco dal limite dell’area che sbatte sulla traversa e finisce alle spalle di Radu: è il delirio per i circa mille nerazzurri giunti in liguria, la Dea con il suo attacco pesante sbanca Marassi e riscatta al meglio il passo falso di due settimane fa contro il Toro salendo a sei punti in classifica. E adesso si, possiamo iniziare in maniera più che serena ad iniziare a pensare a mercoledì. La Champions ci attende, buon sogno a tutti!

IL TABELLINO

GENOA-ATALANTA 1-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 64′ rig. Muriel (A), 90′ rig. Criscito (G), 94′ Zapata (A)

GENOA (3-5-2): Radu; Romero, C. Zapata, Criscito; Ghiglione (82′ Ankersen), Schone, Radovanovic (70′ Saponara), Lerager, Barreca (82′ Pandev); Pinamonti, Kouamè – A disposizione: Marchetti, Jandrei, Goldaniga, Sanabria, El Yamiq, Biraschi, Jagiello, Favilli, Pajac – All.: Andreazzoli

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello; Hateboer, Freuler, Pasalic (56′ de Roon), Gosens; Gomez, Ilicic (60′ Muriel); D. Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Palomino, Arana, Malinovskyi, Castagne, Ibanez, Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri della sezione di Ravenna

NOTE: spettatori: 23mila circa – ammoniti: 31′ Romero, 44′ Masiello, 45’+2′ Ilicic, 48′ Hateboer, 63′ C. Zapata, 91′ Criscito – espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t. e 5′ s.t.




Atalanta, il Genoa all’ora di pranzo per cercare la ripartenza

GENOVA, ORE 12.30

OBIETTIVO RISCATTO, ASPETTANDO LA CHAMPIONS…

Riecco il campionato: dopo la pausa della scorsa settimana per gli impegni delle nazionali, la Serie A riprende il suo cammino e per l’Atalanta di Gasperini c’è l’impegno nella tana del Genoa prima di iniziare a concentrarsi sull’esordio di Champions League mercoledì prossimo a Zagabria. Partita importante per Gomez e compagni che vogliono riscattarsi dopo il passo falso interno con il Toro di due settimane fa e ricominciare a macinare punti preziosi per la classifica; non sarà facile tuttavia contro un Genoa ben organizzato da Andreazzoli e reduce da un ottimo avvio di stagione e dal successo sulla Fiorentina prima della sosta che conferma come il campo di Marassi sia ostico per chiunque.

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I DUBBI DEL GASP: con Palomino e Toloi recuperati in extremis, il primo pare indiziato a giocare mentre per il secondo è probabile un inizio dai box; in mezzo dovrebbe tornare Freuler al posto di Pasalic mentre in fascia toccherà ad Hateboer e Gosens con Ilicic e Zapata davanti con il Papu a supporto.

LE PROBABILI FORMAZIONI

GENOA (3-5-2): Radu; Romero, C. Zapata, Criscito; Ghiglione, Schone, Radovanovic, Lerager, Barreca; Pinamonti, Kouamé – All.: Andreazzoli

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Palomino, Djimsiti, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, D. Zapata – All.: Gasperini




Atalanta, sotto l’albero solo tanta amarezza: nerazzurri stesi dal Genoa

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 3-1: POMERIGGIO NERISSIMO PER LA DEA

Ci auguravamo un Natale diverso, e invece è forse il più nero degli ultimi anni: l’Atalanta a Marassi perde male una partita in cui ha avuto anche le chance per portarla dalla sua parte (sprecandola) e dovendo vedersela contro un Genoa combattivo (fin troppo!) che alla fine ha la meglio sui nerazzurri apparsi però a tratti troppo molli e imprecisi. Finisce 3-1, ed il numero tre è proprio protagonista: tre gol subiti, tre punti svaniti e altrettanti giocatori chiave fuori per la gara dell’anno contro la Juve del giorno di Santo Stefano. Già, perchè contro i bianconeri saranno assenti sicuramente Palomino e Toloi per squalifica oltre probabilmente a De Roon, steso dopo un minuto di gioco da Romero. L’Atalanta sciupa alla mezz’ora un rigore con Ilicic, poi il Genoa passa al sesto (sesto!) di recupero del primo tempo con un autogol di Toloi; nella ripresa Zapata pareggia i conti sempre dal dischetto ma poi la Dea esce di scena, così Lazovic e a Piatek la puniscono nuovamente. Più che Babbo Natale, è arrivato il Grinch…

Genova: il passato che torna a bussare sotto l’albero per Genoa e Atalanta che si ritrovano di fronte nella diciassettesima di serie A: mister Gasperini da una parte ha lasciato ricordi indelebili ed il cuore nella “sua” Genova rossoblu, e dall’altra Cesare Prandelli che da sole due partite è subentrato a Juric nel Grifone cercando di invertire la marcia negativa della squadra del presidente Preziosi che, dopo un buon avvio di stagione, è incappata in un momento di buio molto difficile che l’ex giocatore e tecnico atalantino deve provare a risolvere per evitare il peggio.

PALOMINO CE LA FA E GIOCA: con il recupero in extremis di Palomino, è praticamente la stessa formazione che ha vinto con la Lazio quella schierata dal Gasp con Mancini ancora una volta preferito a Masiello e davanti confermatissimo Zapata (quasi un derby per l’ex doriano oggi) con Ilicic ed il Papu. Nel Genoa il capocannoniere Piatek fa coppia con Kuame in avanti mentre Veloso viene preferito a Sandro in cabina di Regia.

SUBITO DE ROON K.O.: si comincia, e per la squadra del Gasp c’è subito la prima tegola dopo poco più di un minuto quando De Roon subisce un brutto fallo a centrocampo da Romero (poi ammonito) ed è costretto al forfait con Pessina che gli subentra in mezzo al campo. Partita tosta, e si vede per l’agonismo in campo: al diciannovesimo l’Atalanta sfiora il gol con una punizione di Ilicic, tocca Toloi e Radu si supera e mette in angolo.

VAR, E RIGORE… SCIUPATO: abbastanza noiosa fin la mezz’ora, la gara si accende al minuto trentuno dopo che Romero tocca in area con un braccio durante un contrasto in area con Mancini: l’arbitro lascia prima correre, poi viene richiamato dalla sala-Var e invitato a rivedere l’azione. Il replay porta al ripensamento del direttore di gara che indica il dischetto; va Ilicic dagli undici metri ma Radu ipnotizza il giocatore sloveno respingendo la sua conclusione.

RADU-SHOW E BEFFA NEL RECUPERO (DEL RECUPERO): nonostante l’occasione sprecata gioca meglio la squadra del Gasp nel finale, sfiorando il gol proprio al quarantacinquesimo quando il Papu riceve palla in area e conclude centrando il palo, poi sulla seconda conclusione dell’argentino è ancora Radu a dire no ai nerazzurri. Iniziano a quel punto i tre minuti di recupero, nuovamente interrotti per un controllo al Var per un presunto fallo di mano in area di Criscito proprio sull’azione del palo del Papu, ma stavolta l’arbitro decide di lasciar correre; il recupero così si allunga, e di molto, e per l’Atalanta diventa fatale: prima Berisha al quarantanove devia in corner un colpo di testa che pareva destinato in rete, poi al sesto di extra-time spunta Piatek su corner di testa (con deviazione decisiva di Toloi) mette dentro il gol del beffardo 1-0 per i rossoblu con un primo tempo che terminerà di li a poco con il medesimo risultato.

ALTRO RIGORE, VA ZAPATA: 1-1!: dopo l’intervallo, l’Atalanta prova ad iniziare con un piglio diverso la ripresa e al primo minuto Zapata riceve un bel pallone in area ma calcia fuori da buona posizione. All’ottavo però la Dea accelera di nuovo: Zapata inventa ai limiti dell’area trovando Freuler pronto a colpire ma steso da Criscito; altro rigore per i nerazzurri ma stavolta con un finale diverso rispetto al primo tempo con Zapata che mette alle spalle di Radu che intercetta ma nulla può stavolta: 1-1.

DEA MOLLE, LAZOVIC LA PUNISCE DI NUOVO: trovato il pareggio, l’Atalanta prova a gestir meglio la gara e mister Gasperini decide al diciassettesimo di inserire davanti anche Rigoni sostituendo Gomez ma la sostituzione non porta le sorti volute dal tecnico in quanto cinque minuti dopo il Genoa passa ancora: cross dalla destra, Hateboer non ci arriva di testa, e palla a Lazovic che fa partire un destro potente e imprendibile che riporta avanti gli uomini di Prandelli.

COME PERDERE TESTA, E PARTITA: per un risultato amaro, il finale diventa ancor peggiore per la squadra del Gasp che, dopo aver provato l’inserimento di Barrow al posto di Zapata, finisce per perdere non solo la partita, ma anche la testa, specie negli ultimi dieci minuti quando viene ammonito per la seconda volta Palomino e, di conseguenza, espulso. Con praterie a sua disposizione concesse dallo sbilanciamento alla caccia del pari, il Genoa trova ampio campo per il contropiede e Piatek prima fallisce il pallone del 3-1 al trentanove, ma poi lo trova a due dal novantesimo con una bella conclusione proprio all’ingresso dell’area di rigore che supera nuovamente Berisha. Nonostante la partita ormai alle ortiche, l’Atalanta decide di farsi male ancora in pieno recupero quando Toloi si fa espellere per fallo da ultimo uomo su Bessa: un fallo inutile, a gara già chiusa dove anche subire un altro gol non avrebbe cambiato nulla. Il fischio finale del direttore di gara è così la fine di un pomeriggio pre-natalizio da dimenticare per la squadra di Gasperini che perde partita e probabilmente tre uomini fondamentali in un colpo solo. Peggio di così? La Juventus mercoledì…. nonostante tutto, buon Natale a tutti i nostri tifosi-lettori!

IL TABELLINO

Genoa-Atalanta 3-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 51’ pt Piatek (G); 10’ st Zapata rig. (A), 22’ st Lazovic (G), 43′ st Piatek (G)

GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Romulo, Hiljemark, Veloso (1’ st Rolon), Bessa, Lazovic (37′ st Pereira); Kouamé (26’ st Sandro), Piatek – All.: Prandelli

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, de Roon (5’ pt Pessina), Freuler, Gosens; Gomez (18’ st Rigoni); Ilicic, Zapata (30’ st Barrow) – All.: Gasperini

ARBITRO: Doveri Danilo di Roma.

NOTE: spettatori: 18mila circa – al 35’ pt Radu (G) respinge un rigore a Ilicic (A) – ammoniti: 2’ pt Romero (G), 12’ pt Palomino (A); 9’ st Criscito (G), 26’ st Rolon (G) – espulsi: 36′ st Palomino (A) per doppia ammonizione, 48′ st Toloi (A) per fallo da ultimo uomo – recuperi: 6′ p.t. e 5′ s.t.




Le pagelle di Genoa-Atalanta

QUASI UNA CAPORETTO, SI SALVANO BERISHA E POCHI ALTRI

Giornata davvero negativa quella di Marassi per i nerazzurri, autori di una prova incolore e sottotono, al di la del risultato negativo finale. Incoraggiano però le belle parate di Berisha, e la discreta prova di Pessina al posto di De Roon oltre al solito Zapata, oggi ancora in gol.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: l’attenuante sta nel fatto che perde subito De Roon, ma ci sono dei cambi nella ripresa che non si è ben capito se siano stati fatti per preservar alcuni giocatori in vista di mercoledì o scelte tecniche abbastanza difficili da capire: su tutte l’uscita di Zapata per Barrow con la squadra sotto di un gol. Era deluso anche lui a fine partita, un po’ come tutti noi oggi.

BERISHA 7: ne prende tre, ma probabilmente ne evita almeno altri due nel corso del match. Tiene a galla i suoi finchè può, poi si deve arrendere anche lui.

TOLOI 4: una follia l’espulsione che va quasi a cercarsi a partita ormai compromessa e per cui un gol in più o in meno non avrebbe cambiato praticamente nulla. Assenza pesantissima anche la sua nel mercoledì contro Cristiano Ronaldo & C..

MANCINI 5.5: partecipa all’azione che porta al rigore poi sciupato da Ilicic ma poi spesso imposta male le ripartenze e sbaglia passaggi in maniera non da lui.

PALOMINO 5.5: con la sua espulsione scende definitivamente il sipario sul match; va anche detto che il secondo cartellino giallo appare molto fiscale. Ma anche lui contro la Juve non ci sarà.

GOSENS 5.5: 

FREULER 6: si conquista in avvio di ripresa il penalty dell’illusorio 1-1. Gara più “normale” del solito anche per lui tuttavia oggi.

DE ROON s.v.: il tempo nemmeno di iniziare a giocare e viene steso da Romero: la buona notizia è che non dovrebbe trattarsi di nulla di particolarmente grave. Forza Marten! (PESSINA 6: in una giornata grigia, la sua partita comunque non dispiace. Sbaglia alcuni passaggi ma complessivamente gioca una prova sufficiente dopo tanto tempo passato in panchina).

HATEBOER 5: viene scavalcato dal cross che poi finisce sui piedi di Lazovic e che vale il nuovo vantaggio per il Genoa. Oggi poco in partita anche lui.

GOMEZ 6: sfortunato quando la sua conclusione centra il palo e, sulla successiva ribattuta, Radu compie l’ennesima prodezza. Poi nella ripresa viene sostituito. (RIGONI 5.5: rileva il Papu in un momento delicato della gara, il nuovo vantaggio del Genoa poco dopo lo complica ulteriormente).

ILICIC 5: altra prova incolore, aggravata dall’errore dal dischetto sul penalty che poteva cambiare completamente la partita.

ZAPATA 6.5: trova ancora il gol, ma stavolta non basta. Tutto sommato è tra i pochissimi oggi a meritare qualcosa di più della sufficienza. (BARROW 5: ci si aspettava un cambio di passo con il suo innesto, si è visto praticamente solo fumo e poco arrosto).




Forza Atalanta, tre punti sotto l’albero per un Natale stellare!

GENOVA, ORE 15

GASP-PRANDELLI, EX CONTRO

Pochi giorni a Natale ed il campionato di serie A disputa oggi la giornata numero diciassette del campionato in cui l’Atalanta del Gasp prova a proseguire la sua striscia vincente nella sfida in casa del Genoa, da un paio di giornate allenato dall’ex nerazzurro Cesare Prandelli. Partita molto importante quindi per Gomez e compagni che vedono l’opportunità di poter confermare, se non migliorare, il sesto posto conquistato grazie al successo di lunedì sulla Lazio: occhio però al Grifone (che tanti bei ricordi evoca al Gasp) che è reduce da una immeritata sconfitta a Roma, frutto anche di decisioni arbitrali molto discutibili.

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LE ULTIME NOTIZIE: con Palomino non al meglio, il dubbio di Gasperini è tra Djimsiti in difesa e Masiello con il primo in vantaggio mentre poco cambia nel resto della formazione con davanti sempre l’intoccabile Zapata (oggi quasi un derby per lui) ed Ilicic e Gomez a supporto.

LE PROBABILI FORMAZIONI

GENOA (3-5-2): 97 Radu; 14 Biraschi, 17 Romero, 4 Criscito; 8 Romulo, 88Hiljemark, 30 Sandro, 24 Bessa, 22 Lazovic; 11 Kouame, 9 Piatek – A disp.: 1 Marchetti, 2 Spolli, 5 Lopez, 87 Zukanovic, 32 Pereira, 25 Vodisek, 26 Dalmonte, 44 Veloso, 40 Omeonga, 19 Pandev, 18 Rolon 39 Favilli – All.: Prandelli

ATALANTA (3-4-3): 1 Berisha; 2 Toloi, 19 Djimsiti, 23 Mancini; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 8 Gosens; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez. A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 21 Castagne, 5 Masiello, 6 Palomino, 20 Tumminello, 7 Reca, 88 Pasalic, 4 Valzania, 22 Pessina, 24 Rigoni, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Doveri di Roma 1




Ilicic inventa, Berisha da spettacolo: l’Atalanta sbanca Marassi, Genoa ribaltato

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 1-2: ILICIC E MASIELLO FIRMANO LA RIMONTA

Primo successo stagionale in campionato lontano dal Comunale per l’Atalanta di Gasperini che vince a Genova contro i rossoblu in una gara tutt’altro che semplice con i nerazzurri subito sotto in avvio dopo cinque minuti quando arriva la rete di Bertolacci a lanciare i padroni di casa. I ragazzi del Gasp faticano ma crescono col passare dei minuti e centrano la traversa con Freuler al quarto d’ora e poi sfiorano il pari con Toloi di testa: a un minuto dall’intervallo Ilicic trova il pari con un bellissimo gol in diagonale convalidato dopo il controllo del Var. Inizio di ripresa incredibile, con il Genoa che fallisce con Pandev il raddoppio per due volte in pochi secondi trovano la strepitosa opposizione di Berisha; superato lo spavanto, l’Atalanta la ribalta un minuto dopo con Masiello di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione: è la rete che vale il sorpasso e decide il match; tre punti fondamentali che proiettano i nerazzurri a quota ventitre in classifica restando in scia di Milan e Torino.

Genova: quella di Marassi è la sfida tra due squadre con due “zeri” in classifica da voler cancellare al più presto: il Genoa quello delle vittorie in casa, l’Atalanta del grande ex Gasperini quello dei successi lontano dal proprio stadio. Il posticipo del posticipo della sedicesima di serie A (previsto ieri, poi rinviato per maltempo a questa sera) mette di fronte due compagini che stanno pian piano trovando la loro fisionomia in campionato con i nerazzurri reduci dal bellissimo successo in coppa sul Lione (e dal sorteggio di ieri da brivido: nei sedicesimi la Dea se la vedrà col Borussia Dortmund) ed i rossoblu che hanno metabolizzato al meglio la cura-Ballardini dopo l’esonero di Juric conquistando due successi e un pari nelle ultime tre e risalendo da una situazione di classifica molto difficile.

GASP GIOCA IL CARICO: nell’Atalanta, mister Gasperini si affida al tre tenori la davanti con Petagna, Gomez e Ilicic in attacco con Cristante che arretra in mezzo mentre dietro c’è Caldara titolare vincendo il ballottaggio con Palomino; nel Genoa la coppia d’attacco è Taarabt-Pandev, con Lapadula in panchina, mentre Rosi e Laxalt agiranno sulle fasce.

BERTOLACCI LA SBLOCCA SUBITO: inizio di gara da dimenticare per i nerazzurri che subiscono subito l’avvio arrembante di un Genoa che al quarto minuto è già in vantaggio: bella azione orchestrata da Pandev e Taarabt, che effettua l’assist vincente a Bertolacci al limite dell’area: sinistro telecomandato sul primo palo che non lascia scampo a Berisha. Nervosa e disattenta, l’Atalanta non riesce a reagire e mostra un certo nervosismo in campo come testimonia l’ammonizione rimediata da Masiello pochi minuti dopo.

FREULER TROVA IL LEGNO: intorno al quarto d’ora i ragazzi del Gasp hanno la prima fiammata della loro partita e vanno ad un passo dal pari: Freuler si trova il pallone al limite dell’area dopo una respinta della difesa avversaria e calcia col destro al volo a foglia morta: la sfera si abbassa, ma colpisce la traversa. Il Genoa non sta a guardare e una manciata di minuti dopo sfiora il raddoppio: cross corto di Pandev, tentativo in rovesciata di Taarabt respinto dalla difesa nerazzurra, poi irrompe Laxalt col destro rasoterra mirato sul primo palo fuori di pochissimo.

ILICIC PESCA IL JOLLY: l’Atalanta insiste e, a cinque dalla mezz’ora, va ancora ad un passo dal pari: punizione di Gomez ai limiti dell’area, testa di Toloi e prodezza di Perin che respinge il pallone quando ormai il gol sembrava cosa fatta. Fa più possesso la Dea nel finale della prima frazione ma facendo molta fatica ad arrivare in area rossoblu fino all’ultimo minuto del primo tempo quando Petagna vince un contrasto a centrocampo ed offre un pallone che Ilicic tramuta in oro entrando in area e facendo partire un diagonale stavolta imparabile per il portiere del Genoa che riporta la squadra del Gasp in parità; il tempo della verifica con il Var da parte del direttore di gara e di due minuti di recupero ed il primo tempo si chiude con le due squadre ferme sull’1-1.

BERISHA DA URLO: la ripresa inizia sulla falsa riga della prima frazione con il Genoa a far subito la gara ed i nerazzurri che appaiono troppo insicuri ed intimoriti e, al terzo minuto, Berisha compie qualcosa di strepitoso andando a respingere con due parate formato gigante i tentativi di Pandev che si era involato verso l’area nerazzurra sul filo del fuorigioco; spettacolare il secondo intervento a mano aperta del portiere albanese; è rabbiosa la reazione di mister Gasperini verso i suoi, ne fa le spese Toloi, subito sostituito da Palomino.

E POI SPUNTA MASIELLO, 2-1!: che il calcio non è una scienza esatta lo sappiamo da tempo, e l’Atalanta ne da l’ennesima conferma un minuto dopo essere stata a un nulla dallo svantaggio; punizione dal limite sinistro dell’area di rigore del Genoa, pallone messo in area dal Papu per la testa tutta libera di Masiello che insacca senza problemi il gol che ribalta il match a favore dei nerazzurri.

PIU’ DEA CHE GENOA: trovato il vantaggio, Gasperini rinforza gli ormeggi in mezzo inserendo all’ottavo De Roon e sacrificando Petagna la davanti con il Genoa che a quel punto la mette più sulla confusione rispetto alla precisione e non riesce a rendersi pericoloso come in avvio; altro cambio per la panchina nerazzurra a venti dalla fine è il turno di Cornelius, che entra in campo al posto di Ilicic. Due minuti dopo è l’altro portiere, quello del Genoa a esser protagonista sugli sviluppi di un corner per i nerazzurri su cui svetta la testa di Palomino che pare vincente ma Perin si supera e nega il tris alla banda del Gasp.

FINALMENTE CORSARI!: minuti finali con il Genoa che prova il forcing ma senza riuscire, di fatto, a rendersi pericoloso in maniera concreta neppure nel lungo recupero di cinque minuti concesso dal direttore di gara: e il triplice fischio finale consegna ad un’Atalanta da battaglia la prima, preziosissima, vittoria in trasferta del suo campionato che le consente di rimanere in scia di Milan e Torino nella zona della classifica che vale qualcosa di una semplice salvezza. E allora chissà che questa stagione dei sogni non possa decollare ulteriormente dopo questa preziosa quanto sofferta vittoria.

IL TABELLINO