La nebbia di San Siro risveglia l’Atalanta: pari preziosissimo con il Milan

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 0-0: TANTE EMOZIONI, NESSUN GOL

Pari a reti bianche (il secondo di questa stagione) in casa del Milan per un’Atalanta determinata che interrompe la serie di due sconfitte consecutive strappando un punto prezioso contro i rossoneri. Primo tempo divertente ma con i nerazzurri che crescono, specie nel finale quando Gagliardini va ad un passo dal gol nel recupero ma sul capovolgimento di fronte Antonelli centra il palo. Ripresa più sofferta, con la squadra di Montella che cresce e Sportiello che mette qualche brivido ai suoi ma senza comunque subire in maniera netta il ritorno dei rossoneri: il risultato è un punto che proietta i nerazzurri a quota ventinove in classifica; martedì ultima partita dell’anno in casa contro l’Empoli per provare a regalarsi un Natale da sogno.

Milano: indipendentemente dal risultato, la sfida tra Milan e Atalanta è l’occasione che il calcio italiano non deve farsi sfuggire, perchè sono anni che due squadre non si giocano una partita di vertice con così tanti giovani in campo, buona parte di essi di nazionalità italiana o provenienti dai vivai delle due contendenti. Niente male per il nostro calcio che da tempo predica la necessità di avere giovani per una nazionale che vuole ritrovare la via per tornare grande: così rossoneri e nerazzurri mai così simili si sfidano oggi per cercare di restar lassù nella nebbia di San Siro, entrambe sconfitte lo scorso turno, incredibile davvero quella dei nerazzurri al Comunale contro l’Udinese.

FORMAZIONE INVARIATA: mister Gasperini conferma l’undici che ha perso domenica contro l’Udinese in maniera davvero rocambolesca dando fiducia a Petagna e Gomez in avanti con Toloi in difesa con Caldara e Masiello; nel Milan c’è il tridente con Suso, l’ex Bonaventura e Lapadula con un altro ex, Paletta, a guidare la difesa.

RITMI ALTI: la prima azione del match è nerazzurra, con la bella iniziativa di Petagna che si libera di due avversari e poi va al tiro con il pallone che supera la traversa. Partita decisamente gradevole con le due squadre che si affrontano a viso aperto e senza troppi fronzoli: al ventesimo Gomez scappa via ed entra in area mettendo in mezzo un bel pallone su cui nessuno è però pronto alla deviazione. Poi il Milan quattro minuti dopo prova a sfruttar un calcio di punizione lanciando Antonelli che crossa in area e Sportiello ci mette i pugni poi la difesa nerazzurra spazza via.

RECUPERO PIROTECNICO: è ancora la squadra del Gasp a rendersi pericolosa con una conclusione di Kurtic da fuori prima della mezz’ora che finisce alta e poi con un’altra bella giocata di Petagna, che dopo essersi liberato di due avversari entra in area e conclude mandando fuori di pochissimo. Ma l’adrenalina sale negli ultimi secondi del primo tempo, precisamente nel primo minuto di recupero quando, prima l’Atalanta va vicinissima al vantaggio con una punizione di Gomez che trova la testa di Gagliardini e la respinta decisiva di Donnarumma e, sulla ripartenza rossonera, è Antonelli a centrare il palo a Sportiello battuto per un primo tempo che va in archivio con le due squadre ferme sullo 0-0 ma con il divertimento che, nonostante la nebbia, non è assolutamente mancato!

DEA SUGLI SCUDI: ripresa che inizia con i medesimi ventidue della prima frazione e con l’ex Bonaventura protagonista in avvio di due tentativi, il primo in area e il secondo da fuori che mettono qualche brivido a Sportiello con mister Gasperini che al dodicesimo cambia in difesa sostituendo Masiello per Zukanovic con i rossoneri che insistono e l’Atalanta che vive il suo momento di difficoltà senza però rischiare veramente tanto. Proseguono nel frattempo i cambi in casa nerazzurra con Dramè e Freuler che entrano tra il diciannovesimo e il ventiquattresimo al posto di Kurtic e Spinazzola.

BRIVIDO SPORTIELLO: ancora emozioni intorno alla mezz’ora quando Gomez controlla un bel pallone e conclude ma peccando ampiamente di mira, ma i nerazzurri corrono un incredibile brivido alla mezz’ora quando Sportiello sbaglia l’uscita ai limiti dell’area e fortunatamente i rossoneri non ne approfittano per segnare. L’Atalanta risponde a undici dalla fine con una bella giocata di Kessie che conclude e sfera che finisce fuori.

PUNTO D’ORO!: nerazzurri che prendono fiato nel finale quando Gomez regala magie e offre di testa un bellissimo pallone per la testa di Toloi che chiama Donnarumma alla deviazione in corner; un minuto più tardi però Bacca appena entrato scatta sul filo del fuorigioco, supera Sportiello e colpisce la sfera trovando il grandissimo salvataggio di Conti sulla linea e con la sfera che finisce in corner. Finale con i rossoneri che aumentano ulteriormente la spinta ma iniziando a sentir anche loro la stanchezza e senza trovare azioni degne di nota nemmeno nei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Il pareggio è così inevitabile e lo 0-0 nella nebbia di San Siro ci restituisce un’Atalanta combattiva e determinata che spezza la serie di due sconfitte consecutive con un prezioso punto che muove la classifica e la proietta a quota ventinove punti in classifica: e qualcuno proverà magari a lamentarsi…

IL TABELLINO

MILAN-ATALANTA 0-0

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, Antonelli (dal 26’s.t. De Sciglio); Kucka, Bertolacci; Pasalic; Suso, Lapadula (dal 37′ s.t. Bacca), Bonaventura (dal 42′ s.t. Niang) – A disposizione: Gabriel, Plizzari, Gomez, Zapata, Honda, Locatelli, Poli, Sosa, Luiz Adriano – All.: Montella

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Caldara, Masiello (dal 13′ s.t. Zukanovic); Conti, Kessie, Gagliardini, Spinazzola (dal 25′ s.t. Freuler); Kurtic (dal 19′ s.t. Dramè); Petagna, Gomez – A disposizione: Bassi, Mazzini, D’Alessandro, Migliaccio, Pesic, Konko, Cabezas, Raimondi, Grassi – All.: Gasperini

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: spettatori: 45mila circa – ammoniti: Spinazzola, Bonaventura, Masiello, Bertolacci, Pasalic, Conti, Petagna, Gomez, Sportiello – espulsi: nessuno – calci d’angolo: 6-3 per il Milan – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Milan-Atalanta: la meglio gioventù scende in campo a San Siro

MILANO, ORE 18

LA BANDA DEL GASP ALLA SCALA DEL CALCIO

Il campionato di serie A apre i battenti della terz’ultima giornata del girone di andata proponendo nell’anticipo delle 18 la sfida in quel di San Siro tra i rossoneri di Montella ed i ragazzi di mister Gasperini: reduce dalle due sconfitte contro Juve e Udinese, l’Atalanta cerca il cambio di rotta contro i temibili rossoneri che, oltre agli ex, hanno diversi punti in comune con i nerazzurri in merito all’esplosione di giovani emergenti che hanno fatto le fortune di due squadre che si sfidano per restare ai piani nobili del campionato. Se la truppa del Gasp è esplosa negli ultimi due mesi dopo un avvio balbettante, quella di Montella è stata sin da subito una sorpresa, soprattutto per i tanti ragazzi messi in campo dall’ex tecnico di Samp e Fiorentina che hanno fatto le fortune dei rossoneri, oscurando i problemi dovuti alla cessione del club alla cordata cinese ancora oggi non del tutto formalizzata. Per Gomez e compagni una sfida importante da giocarsi in serenità per provare a stupire di nuovo dopo i due stop consecutivi, ultimo dei quali l’incredibile sconfitta interna di domenica con l’Udinese. Si gioca alle 18, non perdetevi il racconto del match di San Siro in diretta sulla nostra pagina Facebook e, al triplice fischio del direttore di gara, la cronaca (visibile oggi anche sul sito partner Atalantini.com) e le pagelle firmate Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

MILAN (4-3-3): 99 Donnarumma; 20 Abate, 29 Paletta, 13 Romagnoli, 2 De Sciglio; 33 Kucka, 91 Bertolacci, 80 Pasalic; 5 Bonaventura, 8 Suso, 9 Lapadula – A disp.: 1 Gabriel, 35 Plizzari, 17 Zapata, 15 Gomez, 31 Antonelli, 23 Sosa, 73 Locatelli, 10 Honda, 16 Poli, 7 Luiz Adriano, 11 Niang, 70 Bacca – All.: Montella

ATALANTA (3-4-1-2): 57 Sportiello; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 24 Conti, 4 Gagliardini, 19 Kessie, 37 Spinazzola; 27 Kurtic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 30 Bassi, 47 Mazzini, 6 Zukanovic, 88 Grassi, 25 Konko, 77 Raimondi, 93 Dramè, 52 Cabezas, 8 Migliaccio, 11 Freuler, 7 D’Alessandro, 9 Pesic – All.: Gasperini.

ARBITRO: Massa di Imperia




L’Atalanta fa la partita, l’Udinese i tre punti: da un 3-1 all’altro, nerazzurri K.O.

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 1-3: LO SGAMBETTO DELL’EX DEL NERI

Seconda sconfitta consecutiva per i nerazzurri, puniti oltremisura dall’Udinese dell’ex Del Neri in una gara dai risvolti davvero incredibili: primo tempo all’arrembaggio dei ragazzi del Gasp che sfiorano il gol in almeno cinque-sei occasioni e centrano una traversa clamorosa con Kurtic ma pagano carissimo un errore difensivo prima dell’intervallo che consente a Zapata di segnare l’1-0. La ripresa si apre con l’immediato pareggio di Kurtic di testa dopo un minuto ma con gli ospiti che tengono botta e sfiorano prima il gol con Perica e poi lo trovano nuovamente con una gran giocata di Fofana che sorprende la difesa nerazzurra (e Sportiello); finale all’assalto con Masiello che sbatte contro Karnezis sfiorando il pari e, sulla ripartenza, Thereau che chiude i giochi di un match davvero incredibile.

Bergamo: preparare il pronto riscatto e dimostrare che il bianconero non porta così sfortuna; l’Atalanta cerca di mettersi alle spalle la sconfitta di sabato scorso contro la Juve capolista affrontando i bianconeri friulani al Comunale chiedendo strada al grande ex Gigi Del Neri che dopo il suo arrivo in friuli al posto di Iachini ha saputo riportare equilibrio e risultati. Match quindi importante per capire come i ragazzi del Gasp reagiranno alla scoppola rimediata a Torino una settimana fa e per vedere se davvero questa squadra riesce a mantenersi nelle zone alte del campionato e puntare quindi a qualcosa di più della salvezza.

TORNA GAGLIARDINI: il tecnico nerazzurro ritrova Gagliardini dopo la squalifica e lo impiega subito in mezzo al posto di Freuler per un undici che cambia di un solo elemento rispetto a settimana scorsa con Gomez e Petagna in avanti con Kurtic ad ispirare; Del Neri torna dunque nella sua Bergamo dove porta con se il ricordo di due anni indimenticabili e conferma la difesa a quattro con Felipe e Danilo centrali mentre davanti tocca alla solita coppia offensiva Zapata-Thereau.

PAPU CI PROVA: match che inizia con qualche minuto di ritardo a causa di problemi riscontrati dal direttore di gara sulla maglia degli ospiti e con i padroni di casa che iniziano da subito a spingere ed al nono va vicinissima al vantaggio dopo un bello scambio tra Petagna e Gomez con il primo per il secondo che conclude e il portiere dell’Udinese che si distende e devia in corner.

KARNEZIS DICE NO…: col passare dei minuti aumenta la pressione nerazzurra che non lascia palla e spazi agli ospiti ed al quarto d’ora hanno una doppia incredibile occasione sugli sviluppi di un corner, prima un colpo di testa di Kurtic e poi Caldara a colpo sicuro trovano due volte l’intervento felino di Karnezis che salva la squadra di Del Neri. Due minuti dopo ancora l’estremo difensore friulano si oppone alla conclusione da fuori di Petagna, con la difesa che poi libera la minaccia.

…E ANCHE LA TRAVERSA!: non bastassero gli interventi del portiere ospite, ci si mette anche la traversa poco prima del ventesimo a negare il gol ai ragazzi del Gasp con il tiro a colpo quasi sicuro di Kurtic che centra il montante e torna in campo. Spinge meno ma mantiene sempre il possesso di palla la squadra nerazzurra e nel finale va ancora a un passo dal vantaggio quando su una conclusione di Petagna a colpo quasi sicuro Danilo si trova sulla traiettoria del pallone e devia senza nemmeno sapere come in corner dalla linea di porta.

ZAPATA SCHOCK: stranezza, bellezza e anche crudeltà del calcio in quello che succede a fil di sirena quando, dopo non aver praticamente mai tirato in porta, l’Udinese segna grazie a Zapata che riesce a sfruttare un contropiede dei suoi ed una disattenzione difensiva nerazzurra per arrivare in area e battere Sportiello da pochi passi. Epilogo amarissimo di un primo tempo letteralmente dominato dai nerazzurri, che vanno all’intervallo sotto incredibilmente di un gol dopo un minuto di recupero.

KURTIC USA BENE LA TESTA: nessun cambio dopo l’intervallo, il match riprende e l’Atalanta trova il pareggio dopo un minuto e spiccioli di gioco grazie ad un pallone crossato in area che trova la testa vincente di Kurtic, che batte Karnezis e fa subito esplodere il Comunale per il pareggio della squadra di Gasperini.

RIPRESA EQUILIBRATA: riequilibrato subito il match, l’Atalanta prova a controllare meglio il match senza cercar di strafare e provando a colpire con minor frenesia rispetto al primo tempo: al decimo Gomez riceve palla ai limiti dell’area e mette in mezzo un rasotera su cui arriva solo Conti in spaccata ma con poca precisione mandando fuori il pallone. A metà ripresa è invece l’Udinese a far paura in contropiede con la difesa nerazzurra anche stavolta non impeccabile e Perica che conclude dall’interno dell’area mandando fuori di un niente la sfera.

DEA STANCA, FOFANA LA PUNISCE: l’andazzo della gara è decisamente diverso dal primo tempo e l’Udinese è più pericolosa rispetto ai nerazzurri che ci mettono anche del loro con una fase difensiva piuttosto allegra oggi che consente a quattro dalla mezz’ora ai friulani di passare ancora grazie al bel gol di Fofana con un pallonetto che sorprende Sportiello e riporta avanti gli uomini di Del Neri.

IL SOLITO THEREAU CHIUDE I CONTI: appena dopo il gol subito, Gasperini inserisce Dramè in fascia al posto di Conti e, poco dopo, Freuler per Kurtic nel tentativo dell’assalto finale alla difesa friulana; spazio anche a Pesic negli ultimi minuti di match con il giovane attaccante che entra al posto di Spinazzola. Finale con i nerazzurri a testa bassa e che a tre dalla fine vivono il momento chiave, immagine di questa incredibile partita: sugli sviluppi di un corner Masiello gira in porta il pallone del possibile pari, Karnezis salva di nuovo e l’Udinese riparte con i nerazzurri sbilanciati in avanti e Thereau, (che non perde occasione per punire i nerazzurri) trova in contropiede il gol che chiude i giochi.

UOMO-GOL CERCASI: e il match si chiude dunque con il terzo gol dei bianconeri, che tagliano definitivamente le gambe ai ragazzi di Gasperini a cui non è bastato un primo tempo all’arrembaggio e con tantissime occasioni da gol sciupate e una ripresa in cui Kurtic trova subito il pari per portarsi via almeno un punto da un match che mai come oggi ci ha insegnato come il calcio sia, piaccia o meno, una scienza inesatta in cui non sempre chi gioca meglio e domina in lungo e in largo ne esca poi vincitore. Il secondo stop consecutivo dei ragazzi del Gasp invita anche a riflettere su un evidente elemento emerso durante questa gara: la mancanza di un uomo-gol la davanti capace di segnare al momento giusto. L’ex Del Neri si porta a casa così i tre punti, ai nerazzurri rimane il secondo 3-1 consecutivo subito: e ora chiamiamola pure “sindrome bianconera…”.

IL TABELLINO:

ATALANTA-UDINESE 1-3 (primo tempo 0-1)

RETI: al 45′ p.t. Zapata (U), al 2′ s.t. Kurtic (A), al 27′ s.t. Fofana (U), al 42′ s.t. Thereau (U)

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Caldara, Masiello; Conti (dal 29′ s.t. Drame’, Kessie, Gagliardini, Spinazzola (dal 35′ s.t. Pesic); Kurtic (dal 32′ s.t. Freuler); Petagna, Gomez – A disposizione: Bassi, Mazzini, Zukanovic, Raimondi, Migliaccio, Grassi, Capone, Latte Lath – All.: Gasperini.

UDINESE (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Samir; Badu, Kums (dal 38′ Jankto), Fofana; Hallfredsson (dal 7′ s.t. Perica); Thereau, Zapata (dal 20′ s.t. Matos) – A disposizione: Scuffet, Perisan, Angella, Adnan, Faraoni, Heurtaux, Wague, De Paul, Evangelista – All.: Del Neri

ARBITRO: Maresca di Napoli.

NOTE: cielo nuvoloso, terreno in cattive condizioni – spettatori: 15mila circa – ammoniti: Danilo, Gomez, Perica – calci d’angolo: 11-0 per l’Atalanta – recupero: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Voglia di ripartire: arriva l’Udinese, l’Atalanta prova a rialzarsi

BERGAMO, ORE 15

SFIDA ALL’EX DEL NERI PER RIPRENDERE IL CAMMINO

Il campionato di serie A giunge oggi alla sua sedicesima giornata e per i nerazzurri di Gasperini è tempo di voltare pagina dopo la sconfitta di sabato scorso in casa della Juventus: questo pomeriggio a Bergamo arriva l’Udinese dell’indimenticato ex Gigi Del Neri e per i nerazzurri è l’occasione per rialzarsi dopo aver visto interrompere in quel di Torino la serie strepitosa di otto vittorie e un pari nelle precedenti nove gare. Match importante, anche per verificare l’impatto che la sconfitta contro la capolista ha portato sui ragazzi di Gasperini e testarne così la voglia di ricominciare a correre e far punti: si gioca alle 15, non perdetevi l’appuntamento consueto con il racconto del match attraverso la nostra pagina Facebook e, al triplice fischio dell’arbitro, la cronaca e le pagelle sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 57 Sportiello; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 24 Conti, 4 Gagliardini, 19 Kessie, 37 Spinazzola; 27 Kurtic, 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 30 Bassi, 47 Mazzini, 6 Zukanovic, 95 Bastoni, 77 Raimondi, 93 Dramè, 8 Migliaccio, 11 Freuler, 88 Grassi, 99 Latte, 9 Pesic – All.: Gasperini

UDINESE (4-3-3): 1 Karnezis; 27 Widmer, 5 Danilo, 3 Samir, 30 Felipe; 6 Fofana, 26 Kums, 14 Jankto; 10 De Paul, 9 Zapata, 77 Thereau. A disp.: 22 Scuffet, 25 Perisan, 2 Wague, 37 Faraoni, 53 Ali Adnan, 4 Angella, 77 Heurtaux, 8 Badu, 23 Hallfredsson, 95 Evangelista, 19 Matos, 18 Perica – All.: Delneri

ARBITRO: Maresca di Napoli




Juve tosta, non c’è scampo per un’Atalanta sconfitta con l’onore delle armi

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 3-1: TRIS BIANCONERO, FREULER ACCORCIA

E prima o dopo doveva succedere: arriva a Torino la fine della serie positiva di un’Atalanta che aveva incantato e stupito nelle ultime nove giornate al termine di un match difficile contro i bianconeri di Allegri che riscattano al meglio il brutto scivolone di settimana scorsa a Genova. Match ad altissimo livello sin dalle prime battute coi ragazzi del Gasp che se la giocano a viso aperto e pagano a caro prezzo il black-out al quarto d’ora che consente ad Alex Sandro prima e Rugani poi di trovare il gol del doppio vantaggio. A quel punto una gara già di se difficile diventa una montagna insormontabile per i ragazzi del Gasp che nella ripresa prova anche a cambiare inserendo Grassi e Pesic ma rimediando il terzo gol bianconero segnato da Mandzukic; bravi i nerazzurri a non perdersi d’animo e trovare nel finale il gol della bandiera con Freuler. Voltiamo in fretta pagina senza però dimenticare quanto di incredibile fatto sin qui da questi ragazzi che meritano solo applausi.

Torino: loro per la normalità, noi per la storia. Poche parole per riassumere in maniera perfetta il significato di questo Juventus-Atalanta, anticipo della quindicesima di Serie A che porta in quel dello Stadium a Torino la truppa di mister Gasperini che arriva da otto vittorie (nove se si considera il successo in coppa di questa settimana sul Pescara) e un pari nelle ultime nove che ha consentito ai nerazzurri di sedersi al tavolo delle grandi del campionato presentandosi stasera a cinque punti dalla capolista bianconera. Gli occhi dell’Italia calcistica e non solo sui giovani del Gasp che cercano l’ennesimo miracolo per stupire ancora tutti: in caso di successo per i bianconeri si parlerà di normalità, ogni altro risultato porterà alla gloria la baby-gang atalantina.

FORMAZIONI PREVISTE: poche novità di formazione in casa atalantina con Freuler che va a prender il posto dello squalificato Gagliardini in mezzo e Sportiello di nuovo titolare dopo che Berisha è stato operato in settimana la ginocchio; in avanti Gomez e Petagna per far male ad una Juve che Allegri schiera affidandosi alla coppia Higuain-Mandzukic con Rugani titolare al posto di Benatia.

JUVE, UNO-DUE MICIDIALE: partita che inizia sul altissimi livelli e con le due squadre che ringhiano sul terreno di gioco ma in queste circostanze i bianconeri diventano letali, e così è dopo che Higuain all’undicesimo aveva chiamato Sportiello alla parata non difficile, i padroni di casa la sbloccano al quarto d’ora quando Alex Sandro supera Conti, arriva al limite dell’area e fa partire un sinistro su cui il portiere atalantino non è sicuramente impeccabile. Nemmeno il tempo di riprendersi per i nerazzurri che la Juve torna a fare la voce grossa andando a centrare il raddoppio con Rugani che incorna alla perfezione servito da calcio d’angolo e batte nuovamente Sportiello: 2-0 in quattro minuti e si fa davvero dura.

PIU’ DEA NEL FINALE: fa fatica la squadra del Gasp a farsi vedere di fronte ad un avversario davvero tosto, ma i nerazzurri provano a mettere il muso nel finale di gara, dopo la mezz’ora con Spinazzola che tenta un traversone dai limiti dell’are che però non trova nessuno pronto alla deviazione, e poi con Gomez che da segni di risveglio negli ultimi minuti e con lui anche la squadra. A tre dall’intervallo Mandzukic si oppone prima alla bomba di Freuler da fuori area, poi al destro piazzato del Papu Gomez che pareva destinato a miglior sorte. Segnali di ripresa atalantini in un finale di primo tempo che vede però i campioni d’Italia avanti di due gol all’intervallo.

IL GASP CAMBIA: ripresa che prende il via con ritmi ancora piuttosto elevati ed i padroni di casa che riescono a tenere in mano il pallino del gioco e mister Gasperini che prova a mischiar le carte inserendo dopo pochi minuti Grassi e Pesic al posto di Conti e Petagna per provar a dar una ulteriore scossa alla sua Atalanta che continua a fare molta fatica contro i colossi bianconeri.

MANDZUKIC CHIUDE I CONTI: quando i padroni di casa riprendono a macinare gioco per i nerazzurri diventano seri problemi: al diciottesimo Marchisio prova la botta da fuori e Sportiello è attento alla deviazione in corner sui cui sviluppi spunta la testa di un indemoniato Mandzukic che di testa segna il gol del 3-0 che manda in ghiaccio il match.

FREULER PER LA BANDIERA: i ragazzi del Gasp non ci stanno ad uscire però con un passivo così pesante e col passare dei minuti ritrovano spirito e coraggio, tant’è che a nove dalla fine impostano una bella azione sulla destra, arriva il cross al centro e bel tiro di Freuler che supera Buffon e segna il punto del 3-1.

L’ONORE DELLE ARMI: ultimi minuti di gara che scorrono via, con i bianconeri che riescono anche a centrare nuovamente un palo con Lemina a tre dalla fine e la squadra del Gasp che riesce a tener poi lontani i bianconeri dalla propria area negli ultimi giri d’orologio di un match che va in archivio dopo quattro minuti di recupero con il successo della Juventus per 3-1 e la contemporanea fine dell’imbattibilità di un’Atalanta che ferma la sua corsa a Torino con l’onore delle armi in una sfida che si annunciava proibitiva e lo è stato ma con i ragazzi bravi a volersela giocare comunque a viso aperto contro i fortissimi bianconeri. Peccato, ma che questa sia un punto di ripartenza per una squadra e dei ragazzi che hanno ancora tanta voglia di voler stupire. Nonostante tutto grazie per questa serata, ma soprattutto per quanto visto in questi ultimi due mesi e mezzo che ci hanno fatto sognare. Forza ragazzi!!!

IL TABELLINO

JUVENTUS-ATALANTA 3-1 (primo tempo 2-0)

RETI: 15′ p.t. Alex Sandro (J), 19′ p.t. Rugani (J), 19′ s.t. Mandzukic (J), 37′ s.t. Freuler (A)

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichststeiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (15′ st Lemina), Marchisio, Sturaro; Pjanic (32′ st Evra); Higuain, Mandzukic (29′ st Cuadrado) – A disposizione: Neto, Audero, Benatia, Asamoah, Kean, Hernanes – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-3): Sportiello; Toloi, Masiello, Caldara; Conti (9′ st Grassi), Kessie’, Spinazzola, Freuler; Kurtic (29′ st D’Alessandro), Petagna (9′ st Pesic), Gomez – A disposizione: Bassi, Mazzini, Drame’, Migliaccio, Raimondi, Bastoni, Capone – All.: Gasperini

ARBITRO: Irrati di Pistoia.

NOTE: serata fredda, terreno in ottime condizioni – osservato un minuto di silenzio in memoria dei giocatori del Chapecoense, scomparsi in settimana in un incidente aereo – ammoniti: Freuler (A), Kessie (A)’, Lichststeiner (J), Rugani (J), Sturaro (J) – calci d’angolo: 6-4 per la Juventus – recuperi: 1′ p.t., 4′ s.t.




L’Atalanta di scorta si diverte anche con il Pescara: 3-0, agli ottavi ecco la Juventus

TIM CUP, QUARTO TURNO ELIMINATORIO

ATALANTA-PESCARA 3-0: RAIMONDI, GRASSI E PESIC; TUTTO FACILE

Quasi una formalità: nonostante una formazione mix tra giovani e alcuni veterani sin qui poco impiegati in campionato, l’Atalanta supera senza problemi l’ostacolo-Pescara e accede agli ottavi di finale di coppa Italia dove a inizio gennaio incrocerà la Juventus. Pratica sbrigata già nel giro di mezz’ora dai ragazzi di Gasperini che segnano al sesto con Raimondi e trovano il raddoppio alla mezz’ora con Grassi dopo aver sciupato almeno altre due ghiotte occasioni. Ripresa che si apre con l’ingresso di un altro baby, Latte Lath e un match più lento ma con i nerazzurri sempre a far da padrone come testimoniano le due traverse colpite proprio da Latte e Raimondi. Nel finale il 3-0 in pieno recupero di Pesic coincide col triplice fischio finale. Juve, ci rivediamo (anche) a gennaio!

Bergamo: guadagnarsi la Juve aspettando… la Juve. Strano il gioco di parole ma il senso di questo match di coppa Italia per un’Atalanta che vuol continuare a volare è proprio questo: in attesa della partitissima di sabato contro i bianconeri campioni d’Italia, la sfida del quarto turno di Timcup contro il Pescara mette proprio in palio la sfida allo Stadium contro i bianconeri a metà gennaio negli ottavi di finale. Più di una motivazione dunque per un match di una competizione sempre più snobbata da tutti, che acquisisce valore solo con l’ingresso delle big del nostro campionato negli ultimi turni.

AMPIO TURNOVER: i due tecnici approfittano così per regalare ampio turnover in campo dando spazio a chi ha giocato meno sin qui in questa prima parte di stagione: nell’Atalanta spazio così a Pesic in attacco, Grassi in mezzo oltre ai giovanissimi Bastoni e Capone rispettivamente in difesa e attacco per scoprire un po’ questi nuovi piccoli gioielli del vivaio nerazzurro. Negli ospiti anche Oddo approfitta per dar spazio a chi a giocato meno, anche per via di una situazione di classifica molto deficitaria per gli abruzzesi che lascia i migliori fuori in vista del campionato.

IL RUGGITO DI CR77: i nerazzurri partono subito con la giusta determinazione mettendo gli avversari nella propria metà campo e sbloccando il match al sesto al termine di una bella azione che porta Grassi alla conclusione da fuori, la respinta del portiere Fiorillo e il tap-in vincente di Raimondi che porta in vantaggio i ragazzi del Gasp.

CAPONE SPRECA…: non smette di attaccare la squadra di Gasperini dopo esser andata in vantaggio ed al tredicesimo sfiora il raddoppio quando Freuler apre benissimo per Capone che conclude ma Fiorillo blocca la sfera salvando i suoi. Altra chance per i nerazzurri tre minuti dopo grazie a Pesic che smarca benissimo Freuler che, solo davanti a Fiorillo, calcia in bocca al portiere del Pescara.

Raimondi esulta dopo il golGRASSI RADDOPPIA: prove generali del roddoppio atalantino che arriva dopo mezz’ora di assoluto dominio nerazzurro grazie a Grassi che finalizza al meglio una bellissima azione sulla sinistra di Pesic che serve al centro un pallone d’oro al giovane nerazzurro che non sbaglia al minuto ventotto.

IL MATCH RALLENTA: gara che a quel punto rallenta di intensità, con gli ospiti che non riescono tuttavia a rendersi pericolosi negli ultimi frangenti di un primo tempo che va in archivio con la squadra di Gasperini avanti meritatamente di due gol all’intervallo.

LATTE LATH IN CAMPO: la ripresa porta subito la novità dell’ingresso del giovanissimo Latte al posto di Capone e il Pescara pericoloso in avvio con un velenoso diagonale in area che Sportiello controlla bene sul fondo. Poche le emozioni comunque in una ripresa decisamente più lenta rispetto alla prima frazione di gioco e i cambi a far da padrone con anche Masiello che trova spazio al quarto d’ora al posto di Freuler con Pesic che al diciottesimo riceve un bellissimo pallone in area da Gagliardini ma spreca tutto mandando il pallone alle stelle.

DOPPIA TRAVERSA: sono ancora quasi tutte a tinte nerazzurre le occasioni del secondo tempo, di queste anche due traverse clamorose colpite prima proprio dal baby Latte Lath in area al venticinquesimo e poi dal vero e proprio bolide di Raimondi da fuori che centra in pieno il montante e sulla respinta arriva ancora Latte Lath che di testa non riesce a segnare.

IL TRIS DI PESIC: ma l’Atalanta non è sazia e vuole chiudere al meglio il match e ci riesce grazie a Pesic, che corona al meglio la sua partita più che positiva fissando il risultato sul 3-0 al termine di una cavalcata solitaria e il diagonale vincente che batte Fiorillo per la terza volta in coincidenza proprio con il triplice fischio del direttore di gara che chiude il match e manda la baby-gang di mister Gasperini agli ottavi di finale di inizio gennaio da disputarsi in casa della Juventus campione e detentrice del trofeo. Un’altra occasione per affrontare la corazzata bianconera, ma prima pensiamo alla gara di sabato: c’è tanta curiosità per vedere all’opera questi ragazzi contro i campionissimi bianconeri. Comunque vada questi ragazzi meritano solo applausi!

IL TABELLINO

ATALANTA-PESCARA 3-0 (primo tempo 2-0)

RETI: 6′ p.t. Raimondi (A), 28′ p.t. Grassi (A), 48′ s.t. Pesic (A)

ATALANTA (4-3-1-2): Sportiello; Raimondi, Bastoni, Toloi, Dramè; D’Alessandro, Gagliardini, Freuler (dal 16’ Masiello); Grassi (dal 28’ s.t. Migliaccio); Capone (dal 1’ s.t. Latte), Pesic – A disposizione: Bassi, Mazzini, Caldara, Conti, Gomez, Spinazzola, Petagna, Melegoni – All.: Gasperini

PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo; Vitturini, Gyomber, Zuparic, Biraghi; Cristante, Bruno, Verre (dal 1’ s.t. Zampano); Muric (dal 14’ s.t. Memushaj), Mitrita (dal 24’ p.t. Manaj); Pettinari – A disposizione: Bizzarri, Maloku, Delli Carri, Forte, Mele, Battista – All.: Oddo

ARBITRO: La Penna

NOTE: spettatori 6.344 – ammoniti Cristante, Bruno, Zuparic e Raimondi per gioco scorretto – calci d’angolo: 5-2 per l’Atalanta – recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t.

TOP…

RAIMONDI: mancava in campo da diverso tempo, ma è quasi sembrato che le ultime partite le avesse giocate tutte da titolare; gol, traversa e lo smalto di un ragazzino. Decisamente una gran prova del nostro vecchietto terribile.

LATTE LATH: entra nella ripresa e dimostra subito di che pasta è fatto con almeno tre giocate di pregio e con quella traversa colpita che ancora trema: avesse segnato sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una gara davvero positiva.

PESIC: gli mancava solo il gol; assist a Grassi per il gol del raddoppio, belle giocate, e alla fine quasi tutto il campo fatto palla al piede e il diagonale vincente che firma il tris. Bene, avanti così!

…& FLOP

CAPONE: non parliamo di “bocciature”, per carità. Certo, fallisce subito una ghiotta occasione e poi si spegne lentamente col passare dei minuti, tant’è che il mister lo sostituisce subito a inizio ripresa. Da rivedere.

BASTONI: nel finale buca un pallone che poteva offrire al Pescara la palla del 2-1 che, fortunatamente, gli ospiti falliscono. Complessivamente una discreta prova, ma il ragazzo deve ancora crescere. C’è tempo.




La chiamano Dea… gioca da Dio!! Infinita Atalanta, ecco la sesta meraviglia!

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

BOLOGNA-ATALANTA 0-2: MASIELLO-KURTIC, SI RESTA IN ORBITA

Sesto successo consecutivo per la squadra di Gasperini, che vince e convince anche a Bologna e continua a sognare salendo a quota ventotto punti in classifica a cinque punti dalla Juve capolista e prossima avversaria dei nerazzurri sabato prossimo. Uno scenario inimmaginabile, specie dopo il brutto avvio di campionato che aveva fatto preoccupare i tifosi che oggi sognano ad occhi aperti con un terzo posto che fa venir sempre più le vertigini. Primo tempo con i padroni di casa che partono meglio ma con i nerazzurri che prima sfiorano il gol con Conti, poi passano con Masiello su assist di Gomez; il Bologna reagisce e centra una traversa su punizione con Masina con il primo tempo che si chiude sull’1-0. Nella ripresa Petagna sciupa subito una grande occasione, ma i nerazzurri controllano meglio la gara e trovano il raddoppio con Kurtic che chiude di fatto i giochi facendo esplodere i tifosi giunti in massa in Emilia. Settimana con l’impegno di coppa mercoledì con il Pescara e sabato fari puntati su Torino per la grande sfida ai bianconeri campioni d’Italia.

Bologna: esaurita l’ennesima settimana con Bergamo al centro del mondo calcistico per le imprese della ormai rinominata baby-gang di mister Gasperini, la testa torna al campo con la trasferta di Bologna che chiama i nerazzurri all’ennesima prova per capire sei questo sogno può davvero continuare a far volare una intera città e tutti i suoi tifosi. I felsinei di Donadoni sono l’avversario di oggi di un’Atalanta che cerca la sesta vittoria consecutiva: chiaro che l’ex Donadoni ci tiene a far bella figura contro la “sua” Atalanta che da giocatore lo portato alla ribalta nel mondo del calcio.

MIRANTE-SPORTIELLO, PORTE GIREVOLI: le principali novità di formazioni partono proprio dagli estremi difensori delle due squadre, con Mirante che dopo i problemi di salute che lo avevano costretto allo stop forzato può oggi tornare in campo e quello Sportiello dimenticato da questa estate che ha oggi la grandissima occasione di riscatto grazie anche allo stop di Berisha per infortunio; in campo invece Gasperini punta su Masiello al posto dello squalificato Toloi con Gagliardini che vince il ballottaggio con Freuler in mezzo e Gomez con Petagna in avanti. Nei padroni di casa Donadoni cerca anche lui continuità di risultati dopo la vittoria con il Palermo dopo sette gare di astinenza.

CONTI SPRECA, MASIELLO NO!: match che prende il via con i padroni di casa che sembrano più determinati in avvio andando anche a guadagnare un paio di corner creando anche qualche insidia alla retroguardia nerazzurra. Dal momento di difficoltà iniziale i ragazzi del Gasp ne escono alla grande andando a sfiorare il gol al tredicesimo con una bella azione che parte dal cross di Gomez e finisce con la colossale occasione fallita a tu per tu con Mirante da Conti che spedisce alle stelle. Prove generali del gol atalantino che arriva un minuto dopo su una azione simile a quella precedente, ma stavolta Masiello a ricevere il pallone e colpire al volo di precisione e battere Mirante per il gol del vantaggio atalantino.

OCCASIONE DEA, TRAVERSA BOLOGNA: nemmeno il tempo di esultare, e la squadra di Gasperini va ad un niente dal raddoppio, ancora una volta con un cross dai limiti dell’area con Kurtic che stavolta anticipa Conti di testa mandando sul fondo di un nulla la sfera. Colpito ai primi affondi, il Bologna prova a scuotersi approfittando anche di un sciocco errore di Kessiè in fase di disimpegno che costringe Gagliardini (ammonito, salterà la gara con la Juve di sabato prossimo) al fallo ai limiti dell’area concedendo a Viviani un calcio di punizione per il Bologna che va a stamparsi sulla traversa con Sportiello che era comunque sulla traiettoria.

LA DIFESA TIENE: il Bologna si fa apprezzare maggiormente nella seconda parte del primo tempo costringendo i nerazzurri a dover arretrare il proprio baricentro senza però creare clamorose occasioni con la retroguardia atalantina sempre attenta a concedere il minimo possibile ai rossoblu in un primo tempo che va così in archivio dopo un solo minuto di recupero con la squadra di Gasperini avanti di un gol.

RIPRESA, PETAGNA SCIUPONE: con il Bologna che inserisce l’ex Floccari il match ricomincia dopo l’intervallo e Petagna che al secondo minuto butta alle ortiche un gran pallone ricevuto in area calciando malamente e mandando sul fondo la possibile chance del raddoppio. Non cambia col passare dei minuti il tema del match con i padroni di casa in pressione ma i nerazzurri che non stanno a guardare e quando ripartono sono sempre insidiosi.

KURTIC, CON LA TESTA SI VOLA!: sorniona e rapace, l’Atalanta attende l’avversario per poi tessere la propria trama in ripartenza e guadagnando un paio di corner consecutivi, il secondo dei quali diventa decisivo per il raddoppio della squadra di Gasperini che va a colpire con Kurtic sugli sviluppi del tiro dalla bandierina battuto da Gomez su cui svetta la testa dell’ex Sassuolo e Fiorentina che batte per la seconda volta Mirante e fa esplodere di gioia il settore ospite riempito da circa millecinquecento tiosi giunti da Bergamo.

DEA, 6… BELLISSIMA!: il raddoppio dei ragazzi del Gasp rallenta visibilmente l’azione dei padroni di casa con il match che cala visibilmente di intensità ed il tecnico atalantino che a dieci dalla fine da fiato a Gomez inserendo D’Alessandro al suo posto. Scorrono i minuti e arrivano anche gli ultimi cambi in casa Atalanta con, nell’ordine, Freuler prima e Pesic poi che entrano in ruolo di Gagliardini e Petagna mentre i tifosi iniziano a cantare e festeggiare anche durante i quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara che diventano un sublime conto alla rovescia sino al triplice fischio finale del direttore di gara: vince l’Atalanta, ancora una volta, per la sesta di fila, l’ottava nelle ultime otto gare; nessuno come i ragazzi del Gasp in questa ultima parte di campionato con i nerazzurri che consolidano il loro terzo posto in classifica e continuano il loro sogno che sta portando questi ragazzi alla ribalta del calcio e sta mandando in delirio una intera città. E sabato ecco la trasferta nella tana della Juve: Signora, arriviamo!!!

IL TABELLINO:

BOLOGNA-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 15′ pt Masiello (A), 23′ st Kurtic (A)

BOLOGNA (4-3-3): Mirante; Torosidis, Maietta, Gastaldello, Masina; Dzemaili, Viviani (Orji dal 27′ st), Taider; Rizzo (Floccari dal 1′ st), Destro, Krejci (Mounier dal 39′ st). A disp. Sarr, Da Costa, Oikonomou, Krafth, Mbaye, Donsah, Ferrari, Nagy, Pulgar. All. Donadoni

ATALANTA (3-5-2): Sportiello; Masiello, Caldara, Zukanovic; Conti, Kessié, Gagliardini (Freuler dal 41′ st), Spinazzola, Kurtic; Petagna (Pesic dal 44′ st), Gomez (D’Alessandro dal 37′ st) – A disposizione: Bassi, Capone, Bastoni, Migliaccio, D’Alessandro, Dramè, Grassi, Mazzini, Raimondi – All.: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia

NOTE: spettatori: 17mila circa – ammoniti Gastaldello (B), Viviani (B), Masina (B), Kessiè (A), Gagliardini (A), Maietta (B), Torosidis (B) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.