Undici metri per sognare ancora: un rigore di Gomez tiene in orbita l’Atalanta

SERIE A, VENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-SAMPDORIA 1-0: PAPU DAL DISCHETTO, DORIA K.O.

L’Atalanta trova il pronto riscatto dopo la sconfitta con la Lazio trovando il successo di misura sulla Samp in una gara rognosa contro un avversario tutt’altro che facile da superare: decide un rigore di Gomez in avvio di ripresa dopo che qualche istante prima il portiere Puggioni era stato protagonista di un grande intervento proprio sullo stesso Papu che decide il match dal dischetto. Gara molto equilibrata, ospiti attenti e che in avvio ci provano in un paio di circostanze con Quagliarella e Schick; l’Atalanta cresce invece nel finale e nella ripresa legittima la superiorità con il gol che vale l’1-0 finale e tre punti importantissimi che consentono ai nerazzurri di scavalcare il Milan e tornare al sesto posto.

Bergamo: una settimana passata tra cartelli che invitavano ad andare tutti allo stadio e per questa prima uscita interna del 2017 il pubblico risponde come meglio poteva, ed il Comunale è una splendida cornice di tifosi, ma anche di tanti bambini per questo Atalanta-Sampdoria che i ragazzi del Gasp vogliono cogliere come immediata occasione per ritornare a salire la classifica, con l’occasione di sorpassare il Milan in caso di successo  su un avversario tutt’altro che semplice, ben messo sempre in campo dalla bravura del tecnico Giampaolo; insomma la strada per continuare a cullare il sogno Europeo non è semplice ma la voglia e lo spirito di questi ragazzi possono continuare a farci sperare e anche sognare.

Esordio in serie A positivo per MelegoniBASTONI E MELEGONI TITOLARI!: non ci va Gasperini in panchina (in virtù delle due giornate di squalifica rimediate nel match perso con la Lazio) ma il tecnico atalantino ci mette ancora una volta del sorprendente nell’undici titolare di un’Atalanta che propone altri due giovanissimi in rampa di lancio con i baby Bastoni e Melegoni che prendono posto rispettivamente in difesa (il primo) al posto di Zukanovic e di un Toloi non al meglio, ed in mezzo al posto di Grassi (in partenza per Empoli?) sempre attendendo il ritorno di Kessie dalla coppa d’Africa; in avanti invece poche novità con Gomez (recuperato) in coppia con Petagna e Kurtic dietro ad ispirare. Solo due punti nelle ultime cinque partite per una Samp che gioca comunque bene e Giampaolo che propone Quagliarella e Schick supportati da Bruno Fernandes in avanti mentre in mezzo tocca a Linnetty, Torreira e Praet.

OSPITI ATTENTI: match bloccato nelle prime battute con gli ospiti bravi ad impedire alla squadra nerazzurra quelle ripartenze veementi che sin qui hanno caratterizzato il campionato dei ragazzi del Gasp; al ventitreesimo la Samp è pericolosa con Quagliarella, che prova il gran colpo da fuori area, conclusione potente che fa la barba alla traversa. A ridosso della mezz’ora Bruno Fernandes scappa via a Masiello ed entra in area offrendo a Schick un buon pallone che è però sprecato dal giocatore ospite che manda alto da ottima posizione.

SI VEDE LA DEA: alla mezz’ora si vede l’Atalanta, con una bella iniziativa di Petagna che apre per Kurtic che mette un pallone in mezzo che la difesa ospite manda in corner; nerazzurri che crescono nel finale anche in virtù della variazione di modulo attuata in corsa da Gritti ma che però non riescono a creare occasioni veramente importanti in un primo tempo molto equilibrato ma povero di emozioni che va in archivio dopo un solo minuto di recupero.

HABEMUS PAPU!: ripresa che prende il via con l’ingresso di Grassi in mezzo per Melegoni e con la gara sulla falsa riga del finale della prima frazione con i nerazzurri che spingono ed all’ottavo vanno ad un passo dal vantaggio quando Puggioni è provvidenziale su un tiro dall’interno dell’area di Gomez che trova la grande parata del portiere della Samp. Ma il Papu avrà modo di rifarsi pochi istanti dopo quando Torreira ferma in malo modo Petagna in area e l’arbitro non ha dubbi nell’indicare il dischetto del rigore: e proprio il Papu va dagli undici metri e spiazza il portiere portando avanti l’Atalanta.

DIFESA SULL’ATTENTI: ospiti che non vogliono certo stare a guardare, e già prima del gol di Gomez la squadra di Giampaolo si era resa pericolosa con Bastoni che si è visto protagonista di un intervento decisivo ad evitare il peggio in area nerazzurra. Con l’innesto di Zukanovic per Conti, l’Atalanta rinforza ulteriormente il reparto difensivo che ha il suo da fare quando Schick scappa via verso l’area di rigore ma Masiello è fondamentale nel recuper sull’avanzata del giocatore e mettere il pallone out.

IL SOGNO CONTINUA!: negli ultimi minuti entra anche Toloi per concedere gli applausi del Comunale ad uno stanchissimo Gomez per un finale in cui i ragazzi del Gasp sono bravi a non correre più particolari se non per un altro (l’ennesimo) intervento provvidenziale di Masiello su Schick nel primo dei quattro minuti di recupero concessi; e così il triplice fischio del direttore di gara è l’ennesima apoteosi nerazzurra di un gruppo di ragazzi terribili che continua a coltivare il proprio sogno, ormai non tanto più nascosto, di un posto nell’Europa dei sogni: e a quota trent’otto punto ormai, nascondersi è impossibile. Forza ragazzi!!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-SAMPDORIA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETE: 10′ s.t. Gomez (A) su rig.

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Masiello, Caldara, Bastoni; Conti (16′ s.t. Zukanovic), Melegoni (1′ s.t. Grassi), Freuler, Spinazzola; Kurtic, Petagna, Gomez (43′ s.t. Toloi) – A disposizione: Gollini, Mazzini, D’Alessandro, Migliaccio, Pesic, Suagher, Paloschi, Raimondi – All.: Gritti (Gasperini squalificato)

SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Pedro Pereira, Silvestre, Skriniar, Pavlovic; Linetty (13′ s.t. Muriel), Torreira, Praet (6′ s.t. Djuricic); Bruno Fernandes (38′ s.t. Budimir); Schick, Quagliarella – A disposizione: Krapikas, Tozzo, Barreto, Palombo, Regini, Cigarini, Bereszynski – All.: Giampaolo

ARBITRO: Rizzoli di Bologna

NOTE: gara di andata: Sampdoria-Atalanta 2-1 – ammoniti Pereira (S), Djuricic (S) e Skriniar (S)




Si sblocca Petagna, ma la Lazio rimonta: l’Atalanta cade, l’Europa si allontana

SERIE A, VENTESIMA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 2-1: PECCATO, BIANCOCELESTI BESTIA NERA

Sconfitta in rimonta per la squadra di Gasperini, che torna a mani vuote dalla sfida dell’Olimpico contro la Lazio al termine di una gara giocata discretamente da Gomez e compagni, che passano con Petagna per primi dopo un avvio sofferto, ma vengono poi rimontati dalle reti di Savic a fine primo tempo e dal rigore di Immobile a metà ripresa dopo che proprio il secondo tempo era iniziato con il giusto piglio da parte degli uomini del Gasp. Sfuma quindi il sogno di sorpasso ai biancocelesti, e si ridimensiona probabilmente anche quello europeo nonostante la classifica assolutamente eccezionale. Peccato, ma guai ad abbattersi.

Roma: ritrovarsi, un girone dopo. Lazio e Atalanta iniziano la loro seconda parte di campionato e tante cose sono cambiate da quel match di fine agosto che fece grandinare gol sul Comunale con i biancazzurri di Simone Inzaghi che la spuntarono per 4-3 sulla prima Atalanta del Gasp che iniziò la stagione tra mille preoccupazioni: e chi l’avrebbe detto che a distanza di mesi queste due belle realtà del nostro calcio si giochino oggi una sfida che vale un’altra fetta di sogno europeo per Gomez e compagni che trovano i biancocelesti a soli due punti di distacco in una sfida inimmaginabile solo un paio di mesi fa. Eppure quest’Atalanta continua a stupire, e lo ha fatto anche mercoledì uscendo dalla coppa a testa altissima e facendo venir più di qualche grattacapo alla Juve dei campioni che la ha alla fine spuntata fermando la corsa dei nerazzurri agli ottavi di finale. Mister Gasperini sa quindi bene l’importanza di provare a far risultato oggi per cercar di restare li nel gruppo delle grandi e continuare a sognare.

SORPRESA KONKO: rispetto al match vincente in casa del Chievo mister Gasperini cambia qualcosa nel match contro i laziali con Caldara e Konko (dopo l’ottimo secondo tempo, con gol, in coppa Italia a Torino) che trovano posto nell’undici iniziale con Toloi e Grassi che partono dunque inizialmente dalla panchina mentre in avanti non cambia nulla con Kurtic a supporto del duo Gomez-Petagna. Nei padroni di casa, Inzaghi può contare su un centrocampo solido con Biglia e Lulic punti di forza e con un tridente davanti composto da Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Immobile.

LA LAZIO SPINGE…: il match prende il via con i padroni di casa che spingono sin dalle prime battute ed Immobile che al terzo ci prova da fuori mandando sul fondo non di molto il pallone; i nerazzurri rispondono al quarto con una bella combinazione tra Petagna per Gomez che entra in area e conclude in diagonale peccando però di precisione e rischiando anche di farsi male nell’occasione ma per fortuna senza solo uno spavento per il Papu. Gioca comunque meglio la squadra di Inzaghi, che al tredicesimo va vicina al vantaggio con Luiz Alberto, la cui conclusione in area è deviata in maniera decisiva da Berisha sul palo.

…MA SPUNTA PETAGNA!: l’Atalanta supera il suo momento di sofferenza e ne esce alla grande al ventesimo trovando l’azione giusta per sbloccare il match quando Freuler approfitta alla grande di un errato movimento della difesa laziale offrendo un pallone al bacio per Petagna che ha tempo di coordinarsi e battere a rete in maniera vincente: la squadra del Gasp è avanti all’Olimpico!

SAVIC NEL FINALE, 1-1: la partita cambia, con la Lazio che pare aver subito un po’ il contraccolpo del gol subito ed un’Atalanta che gestisce senza più soffrire come in avvio di gara ma deve rinunciare a Konko a ridosso della mezz’ora con Grassi che prende il suo posto in campo. Gara che resta piuttosto spezzettata e a tratti anche nervosa, ne testimonia su tutti l’espulsione del tecnico dei padroni di casa Simone Inzaghi a sei dalla fine per le eccessive proteste. La squadra del Gasp deve però arrendersi nel primo dei tre minuti di recupero concessi nel primo tempo quando la Lazio trova il gol del pari sugli sviluppi di un calcio di punizione con la testa di Milinkovic-Savic che batte Berisha per il punto dell’1-1: primo tempo che andrà così in archivio due minuti dopo con il match in equilibrio.

DUE OCCASIONI: ripresa che parte e l’Atalanta è subito pericolosa al quarto quando una disattenzione difensiva dei laziali concede un ghiotto pallone a Kurtic in area con la conclusione dell’ex giocatore della Fiorentina che finisce però sull’esterno della rete; poi Petagna al tredicesimo prova la gran botta da fuori con il pallone che scende appena sopra la traversa della porta di Marchetti.

IMMOBILE DI RIGORE, 2-1: in un secondo tempo sin qui poco emozionante, il lampo arriva più o meno a metà della seconda frazione quando Immobile scatta sul filo del fuorigioco e brucia la difesa nerazzurra andando a contrasto con Berisha: per l’arbitro è calcio di rigore che l’ex attaccante del Torino va sul dischetto e realizza per il gol che consente ai padroni di casa di ribaltare il match.

FINALE NERVOSO: con i suoi a dover rincorrere, mister Gasperini cambia volto alla squadra andando ad inserire prima Paloschi al posto di Kurtic e, pochi minuti dopo, D’Alessandro al posto di Zukanovic giocandosi il tutto per tutto in un finale particolarmente acceso dove anche il tecnico atalantino viene allontanato per proteste ma in cui la Lazio trova le giuste contromisure per arginare gli ultimi, vani tentativi di un’Atalanta che è costretta allo stop in quel dell’Olimpico, rallentando anche la sua corsa verso l’Europa che, con tutte le altre davanti che corrono a mille, diventa piuttosto complicata. Nulla comunque è perduto, anche perchè la squadra ha probabilmente anche risentito dell’impegno in settimana di coppa con la Juventus in cui hanno giocato buona parte dei titolari oggi in campo. Voltiamo pagina, questa classifica è ancora una meraviglia!

IL TABELLINO:

LAZIO-ATALANTA 2-1 (primo tempo 1-1)

RETI: Petagna al 21′ p.t., Milinkovic-Savic al 46′ p.t., Immobile (rig.) al 23′ s.t..

LAZIO (3-4-2-1): Marchetti; Bastos, de Vrij, Radu; Felipe Anderson (dal 36′ s.t. Wallace), Biglia, Parolo, Lulic; Milinkovic-Savic, Luis Alberto (dal 10′ s.t. Patric); Immobile (dal 41′ s.t. Djordjevic) – A disposizione: Strakosha, Vargic, Patric, Basta, Hoedt, Lukaku, Murgia, Leitner, Kishna, Lombardi – All.: Inzaghi

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Masiello, Caldara, Zukanovic (dal 33′ s.t. D’Alessandro); Conti, Konko (dal 28′ p.t. Grassi), Freuler, Spinazzola; Kurtic (dal 29′ s.t. Paloschi), Petagna, Gomez – A disposizione: Gollini, Mazzini, Toloi, Bastoni, Suagher, Melegoni, Migliaccio, Raimondi, Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Torino.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Lazio 3-4 – ammoniti Immobile (L), Parolo (L), Lulic (L), Biglia (L), Milinkovic-Savic (L), Conti (A) e Grassi (A) – espulsi gli allenatori Inzaghi (L) e Gasperini (A) – recuperi: 3′ p.t. e 4′ s.t.




La Juve scappa ma soffre il ritorno di un’Atalanta che sfiora l’impresa: fuori a testa altissima!

TIM CUP, OTTAVI DI FINALE

JUVENTUS-ATALANTA 3-2: KONKO E LATTE SPAVENTANO LA JUVE

Pronostico rispettato nel match degli ottavi di coppa Italia con la Juventus che supera l’Atalanta del Gasp che, dopo un primo tempo un po’ troppo timido, nella ripresa rende la vita complicata ai bianconeri che nel primo tempo erano avanti di due gol grazie Dybala e Mandzukic; poi la rete di Konko accende una prima volta le speranze atalantine che impattano però sul rigore di Pjanic che riporta la squadra di Allegri avanti di due reti ma, a dieci dalla fine, la rete del giovanissimo Latte Lath regala ai nerazzurri un finale di rincorsa dove i bianconeri riescono tuttavia a difendersi con ordine e non rischiare più. La Juventus va così agli ottavi, ai ragazzi del Gasp gli applausi e la consapevolezza di essere usciti dalla competizione a testa altissima!

Torino: nel gelo dello Stadium l’Atalanta ci riprova: ad un mesetto e qualcosina in più dal match contro la Juve in campionato, riecco i ragazzi del Gasp sul luogo dove la corsa si fermò, pur temporaneamente, contro la corazzata bianconera e che oggi si ripropone come sfida valida per gli ottavi di finale di coppa Italia: sfida secca con la meglio piazzata che ha il vantaggio di giocare in casa per via di un regolamento di Coppa Italia piuttosto curioso e tendente a favorire ovviamente i club più forti e blasonati. Toccherà a Petagna e compagni cercar di invertir un pronostico a dir poco proibitivo.

ALTRO CHE TURN-OVER: alla lettura delle formazioni iniziali, in barba alle indiscrezioni della vigilia, stupisce mister Gasperini con le sue scelte in un undici atalantino che è pressochè simile alla formazione titolare con la sola eccezione di Gomez non ancora del tutto recuperato da qualche colpo proibito durante il vittorioso match col Chievo; niente turnover quindi ma spazio a Caldara in difesa al rientro dopo l’influenza, con D’Alessandro e Kurtic nel tridente con Petagna. Nella Juve, detentrice del trofeo, Allegri davanti sceglie Dybala e Mandzukic mentre in mezzo Hernanes e il neoacquisto Rincon partono dal primo minuto con Asamaoh e Lichtsteiner sugli esterni.

AVVIO EQUILIBRATO: buon avvio di gara di un’Atalanta che appare determinata e che dopo un minuto va subito alla conclusione con una bella azione di Grassi, che entra in area e conclude però tra le braccia di Neto. Poi al decimo Petagna ci prova di testa in occasione di un corner ma con mira ampiamente alta. Alla prima offensiva, i padroni di casa sono subito pericolosissimi, complice anche un liscio incredibile di Caldara su un pallone vagante in area che finisce così sulla pancia di Mandzukic che colpisce il palo di pancia e la difesa poi devia in corner; due minuti dopo protesta Dybala per un contrasto in area con Toloi ma il direttore di gara lascia correre.

MISSILE-DYBALA, JUVE AVANTI: pur con diverse seconde linee in campo, lo spessore tecnico dei bianconeri si fa sentire col passare dei minuti sino al bel gol che sblocca il match di Dybala a metà primo tempo, che trova il jolly da fuori area con una gran conclusione che batter Berisha e porta avanti i bianconeri.

Andrea Conti in azioneMANDZUKIC, ANCORA LUI: con o senza titolari, la forza dei bianconeri a quel punto emerge, soprattutto nelle giocate del singolo che rovinano così i piani di un’Atalanta sin qui ordinata e ben messa in campo: e così Petagna ci prova da fuori area con un tiro però comodo tra le braccia di Neto ma i bianconeri al minuto trentaquattro piazzano ancora l’accelerazione vincente, ancora con Dybala, che stavolta apre per Mandzukic (che pare aver un conto in sospeso con noi) che si presenta davanti a Berisha e lo batte per la seconda volta: 2-0 e per i nerazzurri la scalata è sempre più ardua. Minuti finali in decisa difficoltà per i ragazzi del Gasp che paiono demotivati di fronte ai bianconeri che paiono davvero un avversario insormontabile in un match che fortunatamente arriva velocemente all’intervallo per aver modo di riordinare le idee su come provare nella ripresa a recuperare due gol ad una squadra che in casa le vince tutte da oltre un anno.

KONKO, CHE GOL!: via alla ripresa con Gasperini che cambia subito inserendo Konko per Kurtic e, pochi minuti dopo dando spazio anche al giovane Latte Lath al posto dell’ammonito Grassi con i nerazzurri che continuano a far girar il pallone e proporsi dalle parti di Neto senza esser però particolarmente pericolosa sin quando al ventiseiesimo è il neo entrato Konko ad inventar un gran bel gol dal limite dell’area che sorprende Neto e dimezza lo svantaggio.

PJANIC DAL DISCHETTO, 3-1: tempo nemmeno di godersi il meritato gol e l’Atalanta deve far i conti con l’immediata riscossa bianconera, complice anche un fallo piuttosto sciocco in area di D’Alessandro su Lichtsteiner che l’arbitro punisce col tiro dal dischetto che Pjanic va a realizzare con freddezza riportando la squadra di Allegri sopra di due gol.

LATTE LATH, LA DEA CI CREDE!: ma questa Atalanta ha la particolarità di non arrendersi mai e così i nerazzurri tornano a caricare a testa bassa e sfiorano poco dopo il gol gol con Konko che, ben servito da Petagna, manda fuori da buonissima posizione ma a dieci dalla fine Conti mette in mezzo un pallone al bacio per Latte Lath che segna il suo primo gol con la maglia nerazzurra e fa tornare a sperare il popolo nerazzurro.

LORO AVANTI, NOI ORGOGLIOSI!: finale a questo punto da fiato sospeso, con i circa cento tifosi atalantini giunti allo stadium che ci credono e mister Gasperini che butta nella mischia anche Papu Gomez (esce D’Alessandro) per tentare l’incredibile impresa anche se, nella sostanza, i nerazzurri proveranno a rendersi pericolosi in due occasioni con Petagna prima (tiro a lato) e con Freuler poi (anche per lui poca precisione) al cospetto di una Juventus che riesce, pur con qualche affanno, a portar in porto il successo che la qualifica agli ottavi di finale di coppa Italia al triplice fischio del direttore di gara arrivato dopo tre minuti di recupero. Ai nerazzurri resta l’orgoglio di aver reso la vita davvero difficile ai bianconeri che non subivano due gol in casa dalla gara di Champions dello scorso anno contro il Bayern Monaco: mica male come paragone per un gruppo che anche questa sera è riuscito a stupirci nonostante l’eliminazione da una coppa dal formato assolutamente da rivedere. Come non essere dunque orgogliosi di questi ragazzi???

IL TABELLINO

JUVENTUS-ATALANTA 3-2 (primo tempo 2-0)

RETI: 22′ p.t. Dybala (J), 34′ p.t. Mandzukic (J), 27′ s.t. Konko (A), 30′ s.t. (rig.) Pjanic (J), 36′ s.t. Latte Lath (A)

JUVENTUS (4-3-1-2): Neto; Lichtsteiner, Barzagli, Rugani, Asamoah; Rincon, Hernanes, Marchisio (1′ st Sturaro); Pjanic (37′ st Bonucci); Dybala (17′ st Pjaca), Mandzukic – A disposizione: Del Favero, Audero, Semprini, Khedira, Cuadrado, Higuain – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Grassi (15′ st Latte Lath), Freuler, Spinazzola; Kurtic (1′ st Konko); Petagna, D’Alessandro (37′ st Gomez) – A disposizione: Sportiello, Bassi, Gatti, Raimondi, Melegoni, Migliaccio, Pesic, Capone – All. : Gasperini

ARBITRO: Giacomelli di Trieste.

NOTE: serata fredda, terreno in ottime condizioni – ammoniti Grassi, Toloi, Latte Lath – calci d’angolo: 4-3 per l’Atalanta – recuperi: 2′ p.t. e  3′ s.t.




Anno nuovo, ma l’Atalanta fa ancora sognare: poker al Chievo, Dea straripante!

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

CHIEVO V.-ATALANTA 1-4: PAPU-BIS, CONTI E FREULER: DEA-SHOW

Spettacolare partita di un’Atalanta che inizia alla grande il 2017 andando a vincere in casa del Chievo con un sonoro 4-1 frutto di una gara praticamente perfetta che i nerazzurri conducono dall’inizio alla fine andando a segno subito al terzo con Gomez, che si ripete poi al ventiduesimo; partita già in ghiaccio a fine primo tempo quando Conti segna il punto che manda all’intervallo l’Atalanta sul 3-0. Nella ripresa, il Chievo accorcia con Pellissier (in posizione di fuorigioco) che approfitta di una uscita spericolata di Berisha ma i ragazzi del Gasp ristabiliscono poco dopo le distanze con la rete di Freuler che chiude definitivamente i giochi. La squadra nerazzurra chiude così il girone di andata a quota trentacinque punti, record storico per la società, ed in piena corsa per un posto in Europa, grande sogno di tutti i tifosi. Nemmeno le voci di mercato fermano la banda del Gasp! E mercoledì c’è la Juve negli ottavi di coppa Italia!

Verona: panettone e spumante ormai alle spalle, il 2017 del campionato di serie A offre oggi l’ultima giornata del girone di andata e per l’Atalanta di Gasperini c’è l’impegno sul campo del Chievo Verona per continuare a cullare il sogno che questo gruppo di ragazzi terribili si è costruito con i trentadue punti conquistati sin qui con la speranza che le tante, troppe voci (e non solo) di mercato non condizionino l’andamento di questa orchestra così ben governata dal Gasp: con Gagliardini ormai in partenza (destinazione Inter) e Kessiè alle prese con la coppa d’Africa mezzo centrocampo è di fatto da reinventare.

TORNA BERISHA: ripresosi dall’infortunio, l’unico in formazione per il Gasp arriva tra i pali con il rientro di Berisha tra i pali mentre in difesa la febbre ferma Caldara che parte dalla panchina e sostituito da Zukanovic mentre in mezzo Freuler e Grassi proveranno a non far rimpiangere Kessiè e Gagliardini con Gomez e Petagna duo fisso d’attacco. Nel Chievo c’è Frey al posto di Cacciatore, out per Maran anche Hetemaj mentre in attacco c’è Meggiorini al fianco di Pellissier.

GOMEZ ACCENDE IL 2017: nemmeno tre giri d’orologio e l’Atalanta trova subito il primo squillo del nuovo anno andando a segno con capitan Gomez che finalizza al meglio la bella azione, tutta di prima, iniziata da Petagna, finalizzata da Freuler per lo stesso Papu che da posizione invitante non sbaglia il gol che porta avanti la squadra di Gasperini.

ATALANTA DA CORSA: padrona assoluta del campo, l’Atalanta è un piacere a vedersi in questo avvio di partita con il Chievo che fa davvero fatica a contenere i nerazzurri che al dodicesimo sono ancora pericolosi con l’ncursione di Petagna per vie centrali, servito Conti che crossa al centro ma trova l’opposizione della difensa clivense e il tentativo di Freuler che finisce alto.

PAPU-BIS, CHE DEA!: prove generali del raddoppio nerazzurro che arriva al minuto ventidue: Spinazzola affonda come un coltello nel burro sulla fascia sinistra, cross perfetto per il Papu Gomez che si fa trovare pronto al centro dell’area e batte nuovamente Sorrentino per un’Atalanta che vola così sul 2-0. Continua il monologo nerazzurro con la squadra del Gasp che va vicinissima al tris poco dopo la mezz’ora con un’altra azione straripante di Gomez che offre un buon pallone a Kurtic che però spara alto. Poi a dieci dalla fine Petagna si porta mezza difesa del Chievo a spasso e conclude ma trova l’opposizione di Gamberini sul suo tiro; poi ci riprova Conti con un tiro-cross che finisce fuori di un niente!

L’ARBITRO NON VEDE…: tre minuti dopo c’è tempo anche per le proteste da parte dei nerazzurri per via di un clamoroso tocco in area di mano di Dainelli ma con il direttore di gara che non si avvede del fallo del difensore della squadra di casa e lascia correre con mister Gasperini visibilmente infuriato per la decisione.

Conti esulta dopo il terzo gol… CONTI SI’, ED E’ TRIS!: ma all’Atalanta di questo pomeriggio riesce davvero tutto ed a quattro dalla fine il terzo gol arriva lo stesso grazie a Conti, che devia facile facile in porta il doppio tentativo, prima di Petagna, poi di Gomez e firma il 3-0 di un’Atalanta da leccarsi i baffi in un primo tempo che va così in archivio, senza recupero, con la squadra del Gasp avanti di tre gol.

QUANTE OCCASIONI!: prende il via la ripresa e dopo un paio di discrete iniziative dei padroni di casa, l’Atalanta torna a caricar a testa bassa ed al dodicesimo gran numero di Freuler in area, Sorrentino evita il quarto gol dei nerazzurri; due minuti dopo Petagna improvvisa uno show al limite dell’area e mette il pallone in mezzo per Kurtic che butta alle stelle una ghiotta occasione per segnare ancora.

PELLISSIER ACCORCIA: poi il Chievo inizia a farsi vedere e va vicino al gol al sedicesimo con una conclusione in occasione di un corner su cui è fondamentale il salvataggio sulla linea di un difensore; il gol dei padroni di casa arriva però un minuto dopo quando Pellissier accorcia le distanze approfittando dell’uscita incerta di Berisha, partendo però in posizione irregolare.

FREULER FA POKER: la squadra di casa pare galvanizzata dal punto che riaccende la speranza e a quel punto mister Gasperini decide per il primo cambio inserendo Konko al posto di un Grassi autore di una buona prestazione in un’Atalanta che ristabilisce però subito le distanze andando a trovare il quarto gol al ventiquattresimo dopo l’ennesima galoppata di Petagna, che si fa circondare da tutti i difensori avversari poi libera Freuler con un tocco delizioso ed il centrocampista svizzero non sbaglia ristabilendo così le distanze: 4-1.

ANDATA DA RECORD!: minuti finali che diventano così pura accademia per la squadra di Gasperini che darà poi spazio negli ultimi minuti anche a D’Alessandro (per Gomez) e l’ex Paloschi (al posto di Petagna) mentre si incomincia a fare i conti di un girone di andata da record con trentacinque punti in diciannove partite, gran gioco, un Gomez trascinatore ma anche un gruppo capace di non arrendersi alle difficoltà iniziali ed alle scelte tecniche che parevano una follia e che si son trasformate invece in oro e punti importantissimi che hanno dato il via a quello che pareva un sogno e che pian piano sta trasformando sempre più questa Atalanta da favola ad autentica realtà di questo campionato: e noi tifosi continuiamo a chiedere solo una cosa… NON SVEGLIATECI!!! Grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO

CHIEVO VERONA-ATALANTA 1-4 (primo tempo: 0-3)

RETI: Gomez (A) al 4′ pt ed al 23′ pt, Conti (A) al 42′ pt, Pellissier (C) al 18′ st, Freuler (A) al 24′ st

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Dainelli, Gamberini, Gobbi; Castro, Radovanovic, De Guzman (Bastien dal 1′ st); Birsa (Kiyine dal 39′ st); Pellissier, Meggiorini (Floro Flores dal 1′ st) – A disposizione: Vignato, Depaoli, Confente, Bressan, Spolli, Cesar, Izco, Inglese – All.: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Masiello, Zukanovic; Conti, Grassi (23′ st Konko), Freuler, Spinazzola; Kurtic; Gomez (43′ st D’Alessandro), Petagna (45′ st Paloschi) – A disposizione: Sportiello, Bassi, Melegoni, Bastoni, Caldara, Gagliardini, Migliaccio, Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Federico La Penna

NOTE: spettatori: 6mila circa – ammoniti Grassi (A) e Frey (C) – recuperi: 2′ p.t. e 2′ s.t.




Il 2017 dell’Atalanta ricomincia da Verona: obiettivo, continuare a stupire!

VERONA, ORE 15

TESTA AL CAMPO, NONOSTANTE IL MERCATO…

Messe in soffitta le festività natalizie, anche il campionato di serie A riparte oggi con l’ultima giornata del girone di andata e per l’Atalanta di mister Gasperini il 2017 inizia in quel di Verona dove i nerazzurri se la vedranno con il Chievo di Maran: gara importante per Gomez e compagni per cercare di restare nelle zone alte del campionato nonostante assenze di peso e il mercato che già dai primi giorni del nuovo anno ha iniziato a condizionare le giornate dalle parti di Zingonia: è infatti tra i convocati, ma non giocherà, Gagliardini ormai promesso sposo all’Inter per una operazione che potrebbe portare liquidità importante nelle casse nerazzurre; non ci sarà nemmeno Kessiè impegnato in coppa d’Africa mentre la febbre tiene ai box temporaneamente Caldara con Zukanovic al suo posto in difesa. Tanti ancora i dubbi di mister Gasperini che verranno sciolti solo all’ultimo quindi; si gioca alle 15, non perdetevi come sempre l’appuntamento con il racconto del match in diretta sulla nostra pagina Facebook e, al triplice fischio del direttore di gara la cronaca (visibile oggi anche sul sito partner Atalantini.com) e le prime pagelle del 2017 firmate Mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): 70 Sorrentino; 2 Spolli, 3 Dainelli, 5 Gamberini, 21 Frey; 1 De Guzman, 8 Radovanovic, 19 Castro; 23 Birsa; 69 Meggiorini, 45 Inglese – A disp.: 32 Bressan, 98 Confente, 36 Costa, 18 Gobbi, 29 Cacciatore, 28 Bastien, 4 Rigoni, 83 Floro Flores, 27 Parigini, 31 Pellissier – All.: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 5 Masiello, 6 Zukanovic; 24 Conti, 88 Grassi, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 27 Kurtic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 57 Sportiello, 30 Bassi, 94 Melegoni, 95 Bastoni, 13 Caldara, 4 Gagliardini, 25 Konko, 8 Migliaccio, 43 Paloschi, 7 D’Alessandro, 9 Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: La Penna di Roma 1




D’Alessandro all’ultimo respiro: l’Atalanta ribalta l’Empoli per un Natale al sesto posto!

SERIE A, DICIOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-EMPOLI 2-1: IL RECUPERO PREMIA I GASP-BOY

Quando ormai tutto pareva scritto, quando nessuno sembrava più crederci, l’Atalanta pesca il jolly sotto l’albero con D’Alessandro e piega l’Empoli al termine di una gara che, per lunghi tratti, è parsa la fotocopia della sfortunata partita persa con l’Udinese. Un primo tempo all’assalto senza però trovare il guizzo vincente, la ripresa che si apre con il vantaggio-shock ospite al primo affondo firmato da Mchedlidze che disorienta inizialmente Gomez e compagni che rivedono lo spettro di un match ricco di sfortuna: scorrono i minuti e l’assalto riparte e Kessie trova, su assist di Gomez, il gol del pari poco prima della mezz’ora e centra anche una clamorosa traversa cinque minuti dopo. Finale all’assalto, Gagliardini sciupa due incredibili occasioni, pare la fine, ma a trenta secondi dalla fine la zampata di D’Alessandro fa volare i nerazzurri a quota trentadue punti in classifica, blindando così di fatto il sesto posto e con la salvezza praticamente in tasca. Un Natale così, solo due mesi fa, nemmeno nella più ottimistica delle menti atalantine sarebbe mai stato immaginato. Godiamocelo tutto, fino in fondo e continuiamo a sognare!

Bergamo: le feste dietro l’angolo e lo stadio Comunale che apre la strada alla penultima giornata di andata con l’Atalanta di mister Gasperini pronta ad ospitare l’Empoli nell’ultimo match di questo 2016 che per i nerazzurri è stato sicuramente un anno a dir poco indimenticabile: con una salvezza ottenuta in ampio anticipo a maggio, sino a questo campionato in cui l’avvio difficile (quattro sconfitte nelle prime cinque) aveva fatto temer guai seri e che invece sono sembrano lontani secoli se paragonati a questi due mesi in cui la squadra ha letteralmente volato sino a cercar stasera conferma di un sesto posto che sarebbe qualcosa di straordinario per la società del presidente Percassi. Occhio però all’Empoli che dopo il successo sul Cagliari si è staccato dalle ultime tre in classifica e può sicuramente giocare con maggior serenità con l’ex Marilungo ormai titolare inamovibile dell’attacco toscano.

La maglia per il Christmas Match che andrà messa all'asta per beneficienzaIL CHRISTMAS MATCH: come ormai d’abitudine dopo l’avvento della famiglia Percassi in società, quello di stasera è anche l’appuntamento con l’ormai consueto “Christmas Match” organizzato ogni anno nell’ultima gara interna prima delle feste: la maglia indossata dalla squadra atalantina è realizzata ad hoc per l’occasione e messa all’asta: tutto il ricavato viene devoluto al Fondo Atalanta aperto dalla Società presso la Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus e dedicato ad opere di beneficenza sul territorio.

GASP CAMBIA: un paio di cambi nell’undici di Gasperini rispetto al match di San Siro contro il Milan con Zukanovic al posto di Caldara in difesa e Freuler che da fiato a Kessie in mezzo al campo prendendosi i galloni da titolare; nell’Empoli la febbre ferma Saponara, e quindi Martuscello da spazio al quartetto Tello, Diousse, Buchel e Croce con in avanti spazio alla coppia Marilungo- Mchedlidze (autore di due gol sabato scorso contro il Cagliari).

LA DEA SPINGE: match che prende il via ed i nerazzurri fanno sin da subito la partita ed al dodicesimo va vicina al gol quando Gomez manda in mezzo un pallone rasoterra velenosissimo su cui però nessuno trova la deviazione; ancora il Papu tre minuti dopo controlla bene in area e conclude mandando però sull’esterno della rete. Rischia di combinarla grossa Sportiello al ventesimo quando si avventura troppo palla al piede e finisce per servire un giocatore toscano, fortunatamente al pasticcio rimedia la difesa che sbroglia la matassa prima che siano guai seri.

RITMO LENTO: a sei dalla mezz’ora ancora in avanti la squadra di casa con Gomez che conclude da fuori area, non trattiene Skorupski e Petagna si avventa sul pallone e cade ma l’arbitro tira dritto per una decisione che appare giusta. Gara nel complesso poco spettacolare, con i nerazzurri che provano a fare la partita ma i toscani che difendono bene e senza nemmeno soffrire più del dovuto. Ultimo sussulto del primo tempo al primo dei due minuti di recupero concessi quando Freuler manda in area una punizione concessa al limite destro un pallone per la testa di Zukanovic che manda alto. Titoli di coda di un primo tempo che va così in archivio con le due squadre inchiodate sullo 0-0.

DENTRO KESSIE: ripresa che prende il via con un cambio da parte di Gasperini che inserisce Kessie al posto di un Kurtic apparso non al top nella prima parte di gara e gli ospiti che si fanno vedere con una gran conclusione di Mchedlidze al primo minuto che finisce fuori di poco. L’Atalanta risponde subito con una bella iniziativa di Kessie che entra in area e conclude ma è attento il portiere ospite che blocca la sfera.

LA STORIA SI RIPETE…: un po’ come nel match interno con l’Udinese, l’Atalanta paga carissima la prima distrazione difensiva, e così al quinto gli ospiti passano grazie ad un calcio di punizione che trova pronto in area Mchedlidze a colpire, complice anche l’incredibile dormita di Kessie in marcatura. Doccia freddissima sul Comunale.

IN DIFFICOLTA’: prova a correre subito ai ripari Gasperini cambiando ancora all’undicesimo e inserendo la velocità di D’Alessandro in fascia al posto di Conti per cercare di cambiare l’andazzo di un match che punisce ancora oltremisura i suoi ragazzi: al sedicesimo Petagna entra in area e calcia ma il portiere ospite si supera e devia in corner. Minuti che scorrono ma l’Atalanta non trova la giusta lucidità per spingere come il solito e allora ecco l’ultima carta che si gioca il Gasp al venticinquesimo con l’uscita di Petagna e l’ingresso di Pesic in attacco.

KESSIE RIMEDIA: dopo lo svarione che aveva causato il gol toscano, Kessie rimedia all’errore commesso trovando il gol del pari che arriva un po’ all’improvviso al ventottesimo quando Gomez offre un bel pallone in area al centrocampista nerazzurro che mette dentro il pallone che porta il match sull’1-1.

DEA, CHE SFORTUNA!: il pari galvanizza l’Atalanta che si getta in attacco alla ricerca del gol che ribalterebbe il match ma deve far i conti ancora una volta con la sfortuna con la traversa che, a dieci dalla fine, nega la doppietta a Kessie con Pesic che poi fallisce di testa il facile tap-in. Tocca poi a Gagliardini in due occasioni aver prima sul piede, poi di testa il pallone che poteva valere il sorpasso ma, in entrambi i casi pecca di mira in maniera davvero incredibile.

BABBO NATALE D’ALESSANDRO!: ci crede ancora l’Atalanta, anche quando le energie paiono al lumicino e i quattro minuti di recupero sembrano il segnale dei titoli di coda di un match sfortunato che si trasforma in trionfo proprio a fil di sirena quando l’azione insistita dei nerazzurri si tramuta in un bellissimo regalo di Natale per tutti i tifosi nerazzurri: cross al centro di Kessié, respinta di Skourupski e zampata vincente di D’Alessandro che fa scoppiare la festa al Comunale: 2-1, il bunker dell’Empoli cade all’ultimo respiro.

BUONE FESTE A TUTTI!: ancora pochi secondi e il triplice finale libera la festa al Comunale che può festeggiare al meglio un’Atalanta che chiude al meglio questo incredibile 2016 con una classifica da sogno, un sesto posto blindato questa sera a quota trentadue punti, una salvezza praticamente in tasca e un sogno da portare con se nell’anno nuovo chiamato Europa a cui però, Babbo Natale, nella notte più magica dell’anno dovrà contribuire regalando a mister Gasperini qualcuno la davanti che sia in grado di finalizzare tutte le partite che questa squadra crea in ogni match e non riesce a concretizzare. Ma per ora fermiamoci qui, che queste festività portino a tutti voi salute, serenità e felicità e un nuovo anno da vivere al massimo insieme ai nostri ragazzi che, sotto l’albero, ci hanno regalato un sogno che non vogliamo smettere di cullare. Auguri di cuore a tutti!

IL TABELLINO

ATALANTA-EMPOLI 2-1 (Primo tempo 0-0)

RETI: Mchedlidze (E) al 6’, Kessie (A) al 29’, D’Alessandro (A) al 49 s.t.

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Masiello, Zukanovic; Conti (dal 12’ s.t. D’Alessandro), Gagliardini, Freuler, Spinazzola; Kurtic (dal 1’ s.t. Kessie); Petagna (dal 27’ s.t. Pesic), Gomez – A disposizione: Bassi, Mazzini, Caldara, Konko, Raimondi, Dramé, Migliaccio, Grassi, Cabezas – All. Gasperini

EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Cosic, Bellusci, A. Costa (dal 17’ p.t. Veseli), Dimarco; Tello, Diousse, Buchel; Croce; Mchedlidze (dal 28’ s.t. Gilardino), Marilungo (dal 22’ s.t. Pucciarelli) – A disposizione: Pelagotti, Pugliesi, Carradori, Seminara, Maiello, J. Mauri, Matheus, Giampà, Maccarone – All.: Martusciello

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

NOTE: spettatori: 13mila circa – ammoniti: Buchel (E), Marilungo, Kurtic (A) e Diousse (E) per gioco scorretto, Gomez per comportamento non regolamentare – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Arriva l’Empoli prima delle feste: forza Atalanta, regalaci un Natale stellare!

BERGAMO, ORE 20.45

TRE PUNTI SOTTO L’ALBERO PER SOGNARE, MA OCCHIO AI TOSCANI

La penultima giornata del girone di andata (e ultima di questo 2016) di serie A prende il via stasera con i nerazzurri di Gasperini che sfidano l’Empoli tra le mura amiche del Comunale. Grande occasione per Gomez e compagni per chiudere alla grandissima un 2016 a dir poco positivo, cercando quel successo che permetterebbe all’Atalanta di blindare il sesto posto prima delle festività natalizie e, soprattutto, di arrivare alla sosta a quota trentadue punti con la salvezza praticamente già in tasca: occhio però ad un Empoli reduce dal successo sul Cagliari che le ha consentito di allontanare le ultime tre della classe e che non sarà certo disposto a far da vittima sacrificale. A proposito di Natale, quello di stasera è anche l’appuntamento con l’ormai consueto “Christmas Match” che la società organizza ogni anno nell’ultima gara interna prima delle feste: la maglia indossata dalla squadra atalantina è realizzata ad hoc per l’occasione e messa all’asta: tutto il ricavato viene devoluto al Fondo Atalanta aperto dalla Società presso la Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus e dedicato ad opere di beneficenza sul territorio. Si gioca alle 20.45, non perdetevi l’ormai classico appuntamento con il racconto della gara sulla nostra pagina Facebook e, al termine del match, rivivete la cronaca e leggete le pagelle sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (4-3-1-2): 57 Sportiello; 5 Masiello, 13 Caldara, 6 Zukanovic; 24 Conti, 4 Gagliardini, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 27 Kurtic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 30 Bassi, 47 Mazzini, 3 Toloi, 25 Konko, 93 Dramè, 77 Raimondi, 8 Migliaccio, 19 Kessie, 88 Grassi, 7 D’Alessandro, 52 Cabezas, 9 Pesic – All.: Gasperini

EMPOLI (4-3-1-2): 28 Skorupski, 23 Cosic, 6 Bellusci, 15 Costa, 4 Dimarco; 88 Tello, 8 Diousse, 11 Croce; 10 Saponara; 7 Maccarone, 89 Marilungo – A disp.: 23 Pelagotti, 1 Pugliesi, 19 Barba, 77 Buchel, 17 Maiello, 5 Jose Mauri, 31 Pereira, 20 Pucciarelli, 18 Gilardino, 99 Mchedidze, 71 Carradori, 14 Seminara – All.: Martusciello

ARBITRO: Fabbri di Ravenna.