Le pagelle di Juventus-Atalanta

GOLLINI FENOMENALE, FREULER CHE BELLEZZA!

Molto buona la prova dei nerazzurri contro una delle formazioni più quotate in campionato: dopo un primo tempo un po’ timido (ma comunque con almeno un paio di ottime occasioni) nella ripresa la Dea cresce, trova un Freuler travolgente ma anche un Gollini fenomenale che salva la Dea in più occasioni e para un rigore a Ronaldo. Bene dietro Djimsiti e Romero.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7: a sprazzi si rivede l’Atalanta che piace e diverte, ma sa anche soffrire. Già, perchè i suoi non si scompongono anche quando devono subire l’iniziativa dei bianconeri e riescono a controllare quasi sempre con ordine, ringraziando anche Gollini per le grandi parate.

GOLLINI 9: tutto, o quasi in novanta minuti: almeno quattro interventi decisivi, un rigore parato a Cristiano Ronaldo (mica l’ultimo degli arrivati…), battuto solamente dal gran gesto tecnico di Chiesa nel primo tempo. La parata più bella, quella su Morata subito dopo l’1-1 di Freuler: impressionante!

DJIMSITI 7: partita attenta, a tratti sofferta ma da vero guerriero. Bene.

ROMERO 6.5: una distrazione in avvio, poi rimedia un cartellino giallo che lo condiziona un po’, rischia qualcosa nella ripresa ma complessivamente la sua prova è comunque più che sufficiente.

PALOMINO 6: si fa anticipare e beffare da Chiesa in occasione del vantaggio bianconero, però compie anche almeno un paio di interventi decisivi. Sufficiente.

HATEBOER 6.5: un ottimo secondo tempo in crescendo dopo un primo tempo un po’ timido.

DE ROON 7: molto bene anche oggi, attento e propositivo quando ha spazi. Fondamentale la in mezzo.

FREULER 8: non è la prima volta che seduce e castiga la Signora bianconera. Trova un gol bellissimo in un momento delicato per i suoi dando così la spinta ed il coraggio per provare anche a vincere il match: e ci è mancato davvero pochino. SupRemo!

GOSENS 7: spinta, corsa e muscoli. Cresce con il passare dei minuti, molto bene nel secondo tempo.

PESSINA 6: all’inizio perde un paio di palloni che potevano costar caro, poi offre un’ottima palla a Zapata. Non brillante come nelle ultime uscite ma comunque sufficiente. (GOMEZ 6.5: da quella spinta in più ai suoi che aiuta la squadra ad aver coraggio. Nulla di trascendentale ma comunque positivo).

MALINOVSKYI 6.5: meno decisivo rispetto a domenica scorsa, ma una punizione insidiosa parata dal portiere bianconero e un paio di buona giocate nella ripresa rendono la sua prova più che positiva. (MIRANCHUK 6: entra senza però lasciar molti segni di se sul terreno di gioco. Un paio di spunti e poco più).

ZAPATA 6: una ghiotta occasione che però si fa murare da Szczesny, poi fa il solito lavoro sporco ma senza riuscire a rendersi concretamente pericoloso. (MURIEL 6: poche volte in evidenza, non ha modo di poter incidere sul match).




Serie A, i risultati dopo la 12a giornata

DOPO JUVE E INTER DIETRO C’E’ IL VUOTO

Anche l’ultima giornata prima della sosta non regala sorprese in vetta dove Juve ed Inter proseguono la loro marcia grazie ai successi su Milan e Verona facendo il vuoto dietro. Il Parma dell’atalantino Kulusevski ferma la corsa della Roma mentre al terzo posto con la Lazio c’è il sorprendente Cagliari che ne fa cinque alla Fiorentina e continua a sognare. In coda, il Brescia ora è ultimo. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Sassuolo-Bologna 3-1: 34′, 75′ Caputo (S), 68′ Boga (S), 70′ Orsolini (B) – giocata venerdì 8 ore 20:45 

Brescia-Torino 0-4: 17′ rig., 26′ rig. Belotti, 75′, 80′ Berenguer – giocata sabato 9 ore 15:00 

Inter-Hellas Verona 2-1: 19′ rig. Verre (V), 63′ Vecino (I), 83′ Barella (I) – giocata sabato 9 ore 18:00

Napoli-Genoa 0-0 – giocata sabato 9 ore 20:45 

Cagliari-Fiorentina 5-2:
17′ Rog (C), 26′ Pisacane (C), 34′ Simeone (C), 54′ Joao Pedro (C), 65′
Nainggolan (C), 75′, 87′ Vlahovic (F) – giocata ore 12:30 

Lazio-Lecce 4-2: 30′, 80′ Correa (L), 40′ Lapadula (Le), 62′ Milinkovic-Savic (L), 78′ rig. Immobile (L), 85′ La Mantia (Le)

Sampdoria-Atalanta 0-0

Udinese-Spal 0-0

Parma-Roma 2-0: 68′ Sprocati, 93′ Cornelius – ore 18:00

Juventus-Milan 1-0: 77′ Dybala – ore 20.45

LA CLASSIFICA
Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 12 10 2 0 20 9 +11 32
2 Inter 12 10 1 1 26 12 +14 31
3 Lazio 12 7 3 2 28 13 +15 24
4 Cagliari 12 7 3 2 23 12 +11 24
5 Atalanta 12 6 4 2 30 18 +12 22
6 Roma 12 6 4 2 20 14 +6 22
7 SSC Napoli 12 5 4 3 21 15 +6 19
8 Parma 12 5 2 5 18 15 +3 17
9 Fiorentina 12 4 4 4 18 19 -1 16
10 Hellas Verona 12 4 3 5 10 11 -1 15
11 Torino 12 4 2 6 15 17 -2 14
12 Udinese 12 4 2 6 8 18 -10 14
13 Sassuolo 11 4 1 6 21 21 +0 13
14 Milan 12 4 1 7 11 16 -5 13
15 Bologna 12 3 3 6 16 20 -4 12
16 Lecce 12 2 4 6 15 25 -10 10
17 Genoa 12 2 3 7 14 26 -12 9
18 Sampdoria 12 2 3 7 7 19 -12 9
19 SPAL 12 2 2 8 7 18 -11 8
20 Brescia 11 2 1 8 10 20 -10 7



Le pagelle di Sampdoria-Atalanta

BENE LA DIFESA E PASALIC, GIU’ MURIEL E MALINOVSKYI

In una partita spesso spezzettata e priva di grandi emozioni, la Dea conferma il momento positivo del suo reparto arretrato che, dopo la bella prova col City oggi si conferma con una Samp comunque poco pericolosa. Bravo anche Pasalic in mezzo, tra i migliori del reparto centrale nerazzurro. Note dolenti infine per Muriel, apparso troppo lento ed isolato e Malinovskyi che, espulsione a parte, non incide sul match.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: fa quel che può con una squadra stanca e con diversi giocatori-chiave non in condizione oppure non disponibili. La sosta arriva al momento giusto per riordinare le idee e prepararsi per l’assalto finale prima di Natale.

GOLLINI 6.5: poco impegnato, ma sempre attento. Nella ripresa esce tempestivamente su Ekdal Lanciato a rete.

TOLOI 6.5: non che la Samp faccia cose trascendentali, ma lui è sempre attento e concede davvero poco.

PALOMINO 6.5: bravo, la super-partita con il City pare averlo galvanizzato e ritrovato. Ora la strada da seguire è questa.

DJIMSITI 6.5: rende nullo Quagliarella per tutto il tempo in cui resta in campo. Buona prova anche per lui.

HATEBOER 6: paga anche lui le fatiche di coppa. Partita che rasenta la sufficienza. Sostituito nella ripresa. (ARANA 6: nella mischia dopo qualche mese in naftalina, tutto sommato non dispiace. Benino).

DE ROON 5.5: qualche pallone di troppo perso in maniera sciocca. Ultimamente ha davvero le energie al limite e spesso non trova la giusta determinazione.

PASALIC 6.5: sicuramente tra i più positivi e propositivi, gioca una partita di spessore nonostante avesse addosso le fatiche di mercoledì. Bravo, crescita costante per il ragazzo.

CASTAGNE 6: svolge senza particolari acuti il suo compitino. Benino.

MALINOVSKYI 5: partita di per se non esaltante, condita infine dalla sciocca espulsione per doppia ammonizione rimediata nel finale. Una ingenuità che si poteva evitare.

GOMEZ 6: oggi il Gasp lo manda un po’ da tutte le parti, ma probabilmente risente sia della fatica di mercoledì che dell’assenza contemporanea di Ilicic e Zapata che non lo portano ad incidere.

MURIEL 5: vuoi che è risultato molto isolato la davanti, vuoi una condizione non certo brillante, ma la sua prova oggi è stata decisamente poco positiva (BARROW 6: non combina chissà quali cose, però trova l’azione in cui Ferrari commette fallo su di lui da espulsione e non da ammonizione).




La stanchezza della Dea, la paura della Samp: inevitabile 0-0 a Marassi

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 0-0: POCHE EMOZIONI AL FERRARIS

Benedetta sosta! Già, perchè questa volta la pausa per gli impegni delle nazionali (l’ultima di questo 2019 prima del rush finale fino a Natale) farà sorridere anche mister Gasperini dopo che la sua Atalanta con il fiatone si porta a casa uno 0-0 bruttino ma che comunque vale un punticino da non buttare contro una Samp che ha badato più a non perderla questa partita piuttosto che vincerla contro una Dea che, a sua volta, ha evidenziato di aver le pile un po’ scariche. Giusto così, insomma: se ne riparla dopo la sosta quando ci attenderà la Juve al Comunale.

Genova: con le fantastiche immagini della grande impresa di mercoledì con il City in coppa, l’Atalanta si rituffa nel campionato nell’ultimo appuntamento prima della sosta per gli impegni delle nazionali che mai come in questa occasione cadrà a fagiolo, consentendo di tirar il fiato ai ragazzi del Gasp. Prima però c’è la Samp a Marassi, ostacolo da non sottovalutare per la truppa atalantina che se vuol restare in alta quota dovrà portar a casa necessariamente punti contro i blucerchiati di Ranieri che arrivano dalla vittoria di Ferrara, magari non bellissima dal punto di vista del gioco ma fondamentale per ricaricare un gruppo a terra dopo il disastroso avvio di stagione unito ai problemi societari trascinati dall’estate.

GASP E LA DEA COI CEROTTI: con Ilicic out per squalifica e Zapata ancora ai box, mister Gasperini deve far i conti anche con Freuler, Gosens e Malinovskyi non al meglio con i primi due che partono dalla panchina e il terzo che stringe i denti e gioca alle spalle del Papu e Muriel in attacco mentre dietro c’è la difesa che ha fermato il City mercoledì. Nella Samp, Ranieri recupera Quagliarella, in attacco insieme a Bonazzoli mentre l’ex Rigoni parte dalla panchina.

PASALIC, SUBITO UNA OCCASIONE: buona la cornice di pubblico a Marassi, con circa milleduecento tifosi giunti da Bergamo a sostenere una Dea che inizia il match prendendo subito il possesso della sfera e sfiorando il gol con una conclusione di Pasalic al sesto che viene deviata all’ultimo e finisce sull’esterno della rete; la Samp però risponde un minuto dopo con una veloce ripartenza che manda palla in area ad Ekdal che prova anche lui il tiro con Gollini in uscita e la sfera va sul fondo. Partita tuttavia molto bloccata, con la Samp che attende per poi ripartire ma senza però rischiare nulla, e l’Atalanta che senza Ilicic e Zapata fa certamente più fatica del solito a rendersi pericolosa.

AUDERO FERMA MALINOVSKYI NEL FINALE: alla mezz’ora Toloi riceve palla appena fuori dall’area di rigore e prova a concludere con la sfera che sorvola l’incrocio dei pali e finisce sul fondo. Pochi davvero gli appunti per il cronista in un primo tempo che ha di marca atalantina l’ultimo sussulto nel primo dei tre minuti di recupero concessi quando Malinovskyi ci prova su punizione ma Audero è bravo a respingere la conclusione dell’ucraino in una prima parte di match che si chiude (inevitabilmente) con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, GARA SEMPRE BLOCCATA: senza cambi prende il via la ripresa a Marassi e Gollini deve subito intervenire dopo pochi secondi con una tempestiva e preziosa uscita su Jankto lanciato a rete. La Samp pare averne di più e allora i Gasp prova ad inventarsi qualcosa al quarto d’ora inserendo Arana al posto di Hateboer e, pochi minuti dopo, Barrow al posto di un poco convincente Muriel. La gara è sempre più spezzettata con il nervosismo in campo che sale con il passare dei minuti: a tre dalla mezz’ora Audero blocca con facilità una punizione di Malinovskyi conquistata da Barrow che subisce fallo da Ferrari quasi da ultimo uomo.

DEA IN DIECI NEL FINALE, MA POCO CAMBIA: al trentesimo Malinovskyi commette fallo e viene ammonito per la seconda volta lasciando così la Dea in dieci nell’ultimo quarto d’ora e coronando così una partita poco convincente. Tuttavia la Samp non vuole rischiare nonostante l’uomo in più e l’Atalanta ci prova a sua volta ma con le batterie ampiamente scariche. Ne esce un finale di gara specchio di una partita davvero bruttina e cui scaturisce il risultato più ovvio al termine dei quattro di recupero: uno 0-0 che consente all’Atalanta di arrivar comunque alla sosta da imbattuta in trasferta e che la mantiene in alto in classifica; e senza contemporaneamente Zapata ed Ilicic in campo e con diversi giocatori non al meglio, va più che bene così.

IL TABELLINO

SAMPDORIA-ATALANTA 0-0

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Murru; Depaoli, Ekdal, Vieira (dal 37′ s.t. Bertolacci), Jankto; Bonazzoli (dal 13′ p.t. Caprari), Quagliarella (dal 25′ s.t. Ramirez). A disposizione: Falcone, Augello, Chabot, Linetty, Barreto, Rigoni, Thorsby, Murillo, Gabbiadini. Allenatore: Ranieri.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer (dal 14′ s.t. Arana), de Roon, Pasalic, Castagne; Malinovskyi; Gomez, Muriel (dal 18′ s.t. Barrow). A disposizione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Masiello, Gosens, Freuler, Piccoli, Da Riva, Ibanez, Traoré. Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: spettatori: 25mila circa – ammoniti al 21′ p.t. Castagne, a 21′ s.t. Depaoli, al 22′ s.t. Gomez e al 27′ s.t. Ferrari – espulso al 29′ s.t. Malinovskyi – recuperi: 3′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, c’è la Samp: serve testa giusta e determinazione per riprendere il cammino

GENOVA, ORE 15

UNA DEA COI CEROTTI RITROVA L’EX RIGONI

L’ultima curva prima di una sosta mai così attesa: l’Atalanta dopo un tour de force di partite tra campionato e coppa si prepara oggi all’importante match di Genova contro la Sampdoria che precede l’ultima sosta dell’anno per gli impegni delle nazionali. Gara delicata per i ragazzi del Gasp quella di Marassi contro una Samp rivitalizzata dopo il successo all’ultimo respiro a Ferrara contro la Spal ed anch’essa affamata di punti per provar ad uscire il prima possibile dai bassifondi della classifica. Per la Dea invece, trovare punti ogni significherebbe puntellar ancora al meglio una classifica già prestigiosa e confermar ulteriormente (semmai ve ne fosse ancora bisogno) le ambizioni di alta classifica di Papu e compagni.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: il tecnico nerazzurro Gasperini deve far i conti con assenze forzate (Ilicic per squalifica) e giocatori non al top oltre che con le fatiche di coppa: Gosens è convocato ma partirà quasi sicuramente dalla panchina mentre Freuler e Malinoskyi stringeranno i denti e saranno quasi certamente in campo con l’ucraino avanzato ad ispirare il Papu e Murie la davanti. Dietro la difesa è la stessa che ha ben figurato con il City.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Depaoli, Ferrari, Colley, Murru; Rigoni, Ekdal, Bertolacci, Linetty; Quagliarella, Bonazzoli – Allenatore: Ranieri

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Malinovskyi, Gomez; Muriel – Allenatore: Gasperini




Serie A, i risultati dopo la 12a giornata

SOLO IL NAPOLI RESTA IN SCIA DELLA JUVE

Il crollo dell’Inter a Bergamo consente al Napoli di restare secondo in solitaria grazie al successo in casa del Genoa e di tentare l’inseguimento ad una Juve che, battendo anche il Milan a domicilio, si conferma sempre più regina del campionato. Sale la Roma, bene il Parma (successo in casa del Toro) mentre in coda il Chievo tocca quota zero punti grazie al pari con il Bologna mentre l’Empoli supera l’Udinese. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la nuova classifica.

I RISULTATI

Frosinone-Fiorentina 1-1: 47′ Benassi (T), 89′ Pinamonti (F) – giocata venerdì 9 ore 20:30 

Torino-Parma 1-2: 9′ Gervinho (P), 25′ Inglese (P), 37′ Baselli (T) – giocata sabato 10 ore 15:00 

Spal-Cagliari 2-2: 3′ Petagna (S), 71′ Antenucci (S), 73′ Pavoletti (C), 76′ Ionita (C) – giocata sabato 10 ore 18:00 

Genoa-Napoli 1-2: 20′ Kouame (G), 62′ Fabian Ruiz (N), 86′ aut. Biraschi (N) – giocata sabato 10 ore 20:30 

Atalanta-Inter 4-1: 9′ Hateboer (A), 47′ rig. Icardi (I), 62′ Mancini (A), 88′ Djimisti (A), 94′ Gomez (A) – giocata ore 12:30 

Chievo V.-Bologna 2-2: 5′ Santander (B), 20′ rig. Meggiorini (C), 45′ Obi (C), 56′ Orsolini (B) 

Empoli-Udinese 2-1: 41′ Zajc (C), 51′ Caputo (E), 81′ Pussetto (U)

Roma-Sampdoria 4-1: 19′ Juan Jesus (R), 59′ Schick (R), 72′, 93′ El Shaarawy (R), 90′ Defrel (S)

Sassuolo-Lazio 1-1: 7′ Parolo (L), 15′ Ferrari (S)- ore 18:00

Milan-Juventus 0-2: 8′ Mandzukic, 83′ Ronaldo – ore 20.30

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1 Juventus 34 12 11 1 0 26 8
2 Napoli 28 12 9 1 2 26 13
3 Inter 25 12 8 1 3 22 10
4 Lazio 22 12 7 1 4 18 14
5 Milan 21 12 6 3 3 21 16
6 Roma 19 12 5 4 3 22 15
7 Sassuolo 19 12 5 4 3 20 17
8 Atalanta 18 12 5 3 4 23 14
9 Fiorentina 17 12 4 5 3 18 10
10 Torino 17 12 4 5 3 17 15
11 Parma 17 12 5 2 5 12 15
12 Sampdoria 15 12 4 3 5 16 15
13 Cagliari 14 12 3 5 4 12 16
14 Genoa 14 12 4 2 6 17 26
15 Spal 13 12 4 1 7 11 19
16 Bologna 10 12 2 4 6 11 18
17 Udinese 9 12 2 3 7 11 18
18 Empoli 9 12 2 3 7 12 21
19 Frosinone 7 12 1 4 7 10 25
20 Chievo V. 0 12 0 3 9 10 30



L’ottava all’Inter la suona la Dea: una mostruosa Atalanta cala il poker, 4-1!

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

ATALANTA-INTER 4-1: DEA IRRESISTIBILE, BISCIONE AL TAPPETO

Se questo era un esame di maturità, lo si può considerare passato con il massimo dei voti: l’Atalanta batte, anzi travolge l’Inter con un sonoro 4-1 ed infila così la sua quarta vittoria di fila al termine di una partita che i ragazzi del Gasp dominano dal primo all’ultimo minuto, rischiano di complicarsi da soli ma poi dilagano e stravincono nel finale. Subito a segno la squadra del Gasp con Hateboer, nel corso del primo tempo il portiere ospite Handanovic è protagonista di almeno 4-5 parate pazzesche che evitano a Papu e compagni di chiudere avanti di diversi gol. Nella ripresa accade l’incredibile dopo venti secondi con un errato rinvio di Berisha che causa un fallo di Mancini: è rigore, che Icardi trasforma. L’1-1 però riaccende il fuoco dentro un’Atalanta che schiaccia e travolge l’Inter con le reti di Mancini poco dopo il quarto d’ora e nel finale con Djimsiti e la magia di Gomez nel recupero: finisce 4-1, con la festa del pubblico allo stadio e l’Atalanta che sale a diciotto punti in classifica. Questa Dea sembra essere tornata davvero.

Bergamo: se non sono le squadre del momento, poco ci manca. Atalanta ed Inter si ritrovano all’ora di pranzo al Comunale per l’anticipo della dodicesima di serie A: prima della sosta (l’ultima) per le nazionali, si ritrovano di fronte una squadra (quella del Gasp) che ha infilato tre vittorie consecutive in campionato ritrovano lo spirito di un tempo contro e vuol proseguire il suo percorso di risalita verso le zone nobili della classifica contro un’altra (i nerazzurri di Spalletti) che ne ha infilate ben sette, diventando seconda forza del torneo insieme al Napoli all’inseguimento dell’inarrivabile Juventus: c’è tutto, e anche di più, insomma per una gara dove Papu e compagni proveranno a cercare la grande impresa.

DEA COI CEROTTI IN DIFESA: senza Masiello e con Palomino assente dell’ultimo momento, Gasperini ha gli uomini contati dietro con Dijmsiti che torna così titolare insieme a Toloi (non al meglio) e Mancini mentre in mezzo e davanti non cambia nulla rispetto a Bologna con l’eccezione di Zapata nel trio d’attacco con il Papu ed Ilicic e non Barrow. Negli ospiti Spalletti punta su Icardi davanti con Vecino e Perisic a sostegno e con l’imprevedibilità di Brozovic in mezzo insieme all’ex Gagliardini.

PRONTI, VIA… HATEBOER: inizia la gara in una splendida cornice di pubblico e l’Atalanta mostra subito tutta la sua voglia di far bene al quarto quando Zapata viene ben servito da Gomez e conclude con Handanovic che respinge subito il pallone; cinque minuti dopo e la Dea passa: bella discesa di Gosens, pallone rasoterra per Hateboer che deve solo spingere nel sacco il gol che porta avanti la squadra del Gasp: 1-0.

PARTITA SENZA STORIA, CHE I NERAZZURRI DOMINANO E RISCHIANO TUTTAVIA DI COMPLICARSI DA SOLI

ATALANTA STRARIPANTE: la Dea è una macchina da occasioni, l’Inter è alle corde: un minuto dopo il gol, Gomez che crossa al centro , liscia Zapata, un difensore interista devia e la palla finisce sul palo e poi Handanovic salva ancora. Ancora Dea che spunta da tutte le parti al minuto dodici, arriva la terza occasione nel giro di pochi minuti: stavolta Zapata salta secco Skriniar e crossa al centro per Ilicic la deviazione dell’atalantino viene mandato in angolo da un difensore interista.

HANDANOVIC LE PRENDE TUTTE: la squadra del Gasp va ancora a un nulla dal raddoppio al ventiduesimo: cross di Zapata, e Mancini ed Ilicic fanno a gara a non prendere il pallone con lo sloveno che ci prova solo davanti alla porta ma liscia il pallone e va lui stesso a sbattere contro il palo. Dalla mezz’ora in avanti è ancora il portiere interista a rendersi autentico protagonista, salvando i suoi dalla nuova capitolazione: prima però anche l’Inter si vede parti di Berisha con Perisic che, ben servito da Brozovic, colpisce alto di testa da buona posizione; poi entra in scena l’estremo difensore interista: a due dall’intervallo, Gomez serve Ilicic che da due passi si fa parare da Handanovic la conclusione. Un minuto dopo, Gomez serve Toloi che in spaccata tira verso la porta ma c’è la saracinesca eretta da Handanovic; sul successivo corner Mancini di testa a fil di palo quella che è l’ultima occasione di un primo tempo che l’Atalanta chiude fra gli applausi di tutto il suo pubblico e avanti paradossalmente “solo” di un gol su un Inter si qui non pervenuta.

FOLLIA-BERISHA, ICARDI RINGRAZIA: nemmeno il tempo di fischiare l’inizio della ripresa e dopo venti secondi Berisha cicca clamorosamente un rinvio con il pallone che arriva in area a Mancini che commette fallo ad avviso dell’arbitro che concede il calcio di rigore: va Icardi dal dischetto e la doccia è gelatissima per i tifosi atalantini con l’argentino dell’Inter che non fallisce l’1-1 che gli ospiti si ritrovano incredibilmente regalato dalla squadra del Gasp.

BOMBER MANCINI, ANCORA LUI: 2-1!: all’ottavo altri problemi per il Gasp che si ritrova anche senza Toloi, che è costretto al cambio dopo una caduta in area ed al suo posto tocca a Castagne. Al diciassettesimo l’orgoglio atalantino ha un nuovo, grande sussulto che rimette la partita sul binario che sin qui Papu e compagni avevano meritato: punizione di Ilicic e spunta in area la testa vincente di Giancluca Mancini che batte Handanovic e va a prendersi l’urlo del Comunale che esplode nuovamente di gioia: l’Atalanta è di nuovo avanti, 2-1!

DIJMSITI-PAPU, DEA DA POKER: ti aspetti la reazione dell’Inter ed invece la squadra di Spalletti fa davvero una fatica incredibile ad arrivar in maniera insidiosa dalle parti di Berisha. Il Gasp inserisce Pasalic a venti dalla fine rilevando uno stremato Zapata: pare una scelta conservatrice, e invece la Dea straripa ancora nel finale spinta anche dal calore dello splendido pubblico del Comunale e mette al sicuro il risultato a due dal novantesimo con Dijmsiti che mette dentro di testa una precisa punizione battuta da Ilicic. Tutto finito? Nemmeno per sogno, nel secondo dei cinque di recupero il Papu mette anche la sua firma con un gol da strappare applausi con una parabola velenosissima che supera ancora una volta Handanovic e fissa il risultato sul 4-1 per i ragazzi del Gasp.

ATALANTA STELLARE: restano soltanto un paio di minuti di autentica goduria per il pubblico allo stadio che continua incessantemente a cantare e incitare i suoi fino all’esplosione di gioia al triplice fischio del direttore di gara. L’Atalanta supera alla grandissima il temuto esame di maturità contro un’Inter travolta in ogni reparto da questi ragazzi che oggi avevano un passo in più rispetto alla corazzata milanese che frana a Bergamo e ferma a sette la sua serie di vittorie consecutive; cala invece il poker di vittorie un’Atalanta che arriva alla sosta come meglio non poteva fare e con il morale sempre più alle stelle per provare tra due settimane ad Empoli a proseguire la risalita in una classifica che si fa sempre più interessante. GRAZIE RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-INTER 4-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 8′ Hateboer, 46′ Icardi, 62′ Mancini, 89′ Dijmsiti, 93′ Gomez

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi (55′ Castagne), Dijmsiti, Mancini; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata (70′ Pasalic) – Allenatore: Gasperini

INTER (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda (70′ Vrsaljko), Asamoah; Vecino (45′ Borja Valero), Brozovic, Gagliardini; Politano (65′ Keita), Icardi, Perisic – Allenatore: Spalletti

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE: spettatori: 20mila circa – ammoniti: Vecino, Brozovic, Skriniar, Hateboer, Gagliardini, De Roon, Gomez – Espulso: Brozovic al 47′ s.t. per doppia ammonizione – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.