Pari e patta: l’Atalanta scappa, la Roma la riprende. Buon punto della Dea nella capitale.

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

ROMA-ATALANTA 1-1: A KOOP RISPONDE DYBALA SU RIGORE

Roma: poteva essere un’occasione ghiotta per avvicinare la zona Champions, alla fine il pareggio non mette il sorriso, ma nemmeno il broncio ad una Atalanta che strappa comunque un punto prezioso all’Olimpico anche perchè, probabilmente, senza l’ingenuità di Ruggeri forse avrebbe gestito il vantaggio di Koopmeiners in modo più tranquillo, invece il pari dal dischetto di Dybala rimette in equilibrio il match sul finale di primo tempo e non cambierà più. L’Atalanta vira a quota trenta punti al termine del suo girone di andata e mercoledì prova a prendersi ai danni del Milan la semifinale di coppa Italia.

GASP CONFERMA CDK-MIRANCHUK: dopo l’ottima prova di coppa Italia, il Gasp da fiducia in avanti a CDK e Miranchuk con Koop alle loro spalle e conferma anche Holm sulla fascia mentre in mezzo ci sono Ederson e De Roon e tra i pali torna Carnesecchi. Nella Roma parta con Dybala e Lukaku il Mou mentre in difesa c’è l’ex Mancini ed in mezzo un altro ex nerazzurro, Cristante.

PRONTI, VIA LA SBLOCCA KOOP: gran colpo d’occhio all’Olimpico, sono poco meno di duecento i nerazzurri giunti nella capitale per sostenere i ragazzi del Gasp in questo match che inizia e al secondo Carnesecchi deve già uscire su Dybala e bloccare un pallone non facile. Poi, come mette il muso fuori, la squadra del Gas passa con il gol di Koopmeiners su cross al bacio di Miranchuk, con l’olandese di testa batte Rui Patricio e fa 1-0 per i nerazzurri.

CARNESECCHI PARA, CKD SFIORA IL BIS: prova subito a reagire la Roma, con Lukaku che tenta il blitz in area, ma Carnesecchi si oppone ancora in uscita. Poi ancora il belga è pericoloso in area con una conclusione che è respinta, stavolta con i piedi, da Carnesecchi che salva ancora i suoi. L’Atalanta aspetta e poi prova a colpire e ripartire e con la conclusione di De Ketelaere respinta da Rui Patricio in corner va a un nulla dal raddoppio.

DYBALA TROVA IL PARI DAL DISCHETTO: a dieci dalla fine la Roma si rende pericolosa dopo una avventata uscita di Carnesecchi, Karsdorp in anticipo su Ruggeri, ma Djimsiti salva la squadra del Gasp: il Var è però in agguato perchè Ruggeri nell’anticipo tocca Karsdorp con una gamba. Pochi dubbi per l’arbitro dopo averlo rivisto al monitor indica il dischetto a favore dei giallorossi; Dybala dagli undici metri non fallisce il punto dell’1-1. Poi il finale di prima frazione è più nervosismo che calcio e nonostante i sei di recupero concessi non succederà praticamente più nulla.

RIPRESA, ENTRA SCAMACCA: si riparte con subito Scamacca in campo al posto di CDK nello scacchiere del Gasp che prova a mettere peso in attacco per questa ripresa che inizia e con Scalvini che al quinto prova a bissare la rete che ha segnato proprio qui lo scorso campionato ma con scarsa precisione e palla sopra la traversa. Poi Scamacca al dodicesimo va anche a segno ma commettendo fallo sul proprio marcatore; tre minuti dopo anche Ederson si rende pericoloso con una bella azione personale con conclusione finale fuori misura. Altri due cambi per Gasp a ridosso della metà della ripresa con Zappacosta e Pasalic in campo per Ruggeri ed Ederson.

UN PUNTO A TESTA: aumentano gli errori da ambo le parti, cala l’intensità del match con le due squadre che iniziano anche a senrtire la stanchezza (entrambe hanno giocato in coppa Italia la scorsa settimana); a dodici dalla fine c’è spazio anche per Palomino che rileva uno stremato Kolasinac. A cinque dal novantesimo esordio per il neo acquisto Hien, difensore acquistato dal Verona la scorsa settimana, al posto di Scalvini. Nel finale vince solo il nervosismo ed il gioco frazionato nei cinque di recupero (poi diventati sei a causa dell’espulsione di Mourinho) non porta ad altro se non al fischio finale che sancisce il pareggio con cui Roma e Atalanta chiudono il loro girone d’andata. La Dea vira a trenta punti ed in piena corsa per un posto in Europa e mercoledì si giocherà a San Siro contro il Milan la semifinale di coppa Italia. Con lo spirito visto stasera chissà…




Si Atalanta, l’esame è superato: la Dea tiene testa anche alla Juve con uno spettacolare 3-3!

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 3-3: QUANTE EMOZIONI, LOOKMAN NE FA DUE

Torino: la Dea supera l’esame bianconero. Bella partita e 3-3 spettacolare allo Stadium contro la Signora bianconera con i nerazzurri che partono subito forte con Lookman che fa 1-0 dopo quattro minuti, poi il pareggio Juve su rigore con Di Maria seguito dal grande gol di Milik su azione avviata da Di Maria e rifinita da Fagioli con un bel cross. Pare una montagna da scalare, ma non per questa Dea che a inizio ripresa pareggia con Lookman che serve a Maehle la palla del 2-2, poi ancora e l’inglese che fa doppietta personale ridicolizza Alex Sandro sullo stacco di testa e segna il 2-3. Il pari della Juve arriva su punizione di Danilo che fissa il punteggio sul defintivo 3-3: la squadra del Gasp sale a quota trentacinque in classifica e resta quinta da sola in attesa di vedere cosa farà la Lazio contro il Milan.

GASP COL TRIDENTE: poche novità per la formazione nerazzurra con la squadra del Gasp che si presenta a Torino con il tridente composto da Boga, Lookman e Hojlund mentre le novità sono in difesa con il recupero lampo di Scalvini e in mezzo dove Ederson gioca per lo squalificato Koopmeiners e Maehle vince il ballottaggio con Ruggeri sulla corsia esterna dove dall’altra parte c’è Hateboer. Nella Juve, pare più prudente Allegri in avvio di gara con Milik unica punta con alle sue spalle Di Maria e in mezzo Fagioli e non Chiesa con Rabiot invece che è recuperato e gioca dall’inizio.

LOOKMAN LA SBLOCCA SUBITO: non c’è il pienone allo Juventus Stadium per questo match ma la cornice di pubblico è comunque discreta con circa duecento atalantini arrivati a Torino a sostenere la Dea in questo match che inizia con i nerazzurri subito pimpanti, tant’è che al quinto sbloccano la sfida con una autentica fucilata di Lookman, servito da Boga sulla sinistra. Il portiere bianconero cerca la respinta, ma non riesce a deviare e la palla va in rete.

DI MARIA TROVA IL PARI DAL DISCHETTO: la Juve però non ci sta, e prova a reagire subito e al settimo protesta dopo contatto tra Palomino e Milik nell’area dell’Atalanta ma per l’arbitro si gioca; lo stesso Palomino pochi minuti dopo deve uscire per un problema muscolare con Demiral che entra al suo posto. Al ventiquattresimo tocco di Ederson su Fagioli in area con il Var che richiama l’arbitro che aveva inizialmente lasciato correre ma poi assegna calcio di rigore per la Juve che Di Maria dagli undici metri non sbaglia: 1-1.

MILIK FIRMA IL SORPASSO: momento complicato per la Dea che ora deve subire il ritorno dei bianconeri che spingono con forza per ribaltare il match: cosa che agli uomini di Allegri riesce a dieci dall’intervallo quando Lookman perde un pallone insanguinato in mezzo al campo, Di Maria sulla destra apre per Fagioli che crossa verso l’area dove si fa trovare Milik che in girata batte Musso e firma il 2-1. A quel punto l’Atalanta deve rincorrere e, nel finale di primo tempo, torna a spingere per cercare il pari con un paio di discrete iniziative di Boga e Lookman ma dopo quattro di recupero si va al riposo con i bianconeri avanti di un gol.

RIPRESA, RIBALTONE DEA IN SETTE MINUTI!: si riparte senza cambi ma con un’Atalanta che combina qualcosa di straordinario nel giro di sette minuti: al primo minuto Lookman in posizione centrale, smarca sulla sinistra Maehle dell’area e il diagonale del danese batte il portiere bianconero rimettendo subito in equilibrio il match. Tempo altri cinque minuti e la Dea mette addirittura la freccia con ancora una bella combinazione delle sue due frecce in attacco: Boga sul fondo, dalla sinistra mette al centro per Lookman che stacca di testa e mette in rete il 3-2 atalantino.

DANILO SU PUNIZIONE FA 3-3: uno-due micidiale della squadra del Gasp che ammutolisce lo Stadium bianconero e si ritrova così in vantaggio nuovamente e con una Juve che schiuma rabbia e va di nuovo a testa bassa a caccia del pari che la squadra di Allegri riesce a trovare al ventunesimo sugli sviluppi di un calcio di punizione (fallo molto dubbio) da ottima posizione con il rasoterra di Danilo che oltrepassa la barriera atalantina e finisce in rete: emozioni infinite, è 3-3.

ESAME SUPERATO PER LA DEA: subito dopo il gol del pari bianconero, il Gasp corre ai ripari inserendo Pasalic per Boga, poi qualche minuto dopo una botta da fuori di Toloi, impegna Szczesny che vola e para in corner. Poi la Juve va ad un passo dal nuovo sorpasso dopo un clamoroso liscio di Demiral che perde palla e poi Miretti grazia la Dea con un anticipo fondamentale di De Roon. Nel finale entrano anche Muriel, Djimsiti e Ruggeri per Højlund, Ederson e Maehle. L’ultima fiammata è di marca bianconera con una conclusione dal limite di Cuadrado, ma il tiro potente va alto sopra la porta. Poi altri quattro minuti di recupero in cui però succede davvero ben poco e l’Atalanta arriva al traguardo con una partita di grande spessore contro un avversario importante che la mantiene imbattuta in questo 2023 e conferma come questa nuova Dea, sbocciata un po’ all’improvviso, possa starci benissimo la nelle zone alte della classifica.




Serie A, i risultati dopo la 19a giornata

I RISULTATI:

Martedì 21 dicembre

Udinese-Salernitana rinviata
Juventus-Cagliari 2-0:
40′ Kean, 83′ Bernardeschi
Genoa-Atalanta 0-0

Mercoledì 22 dicembre 

Sassuolo-Bologna 0-3: 36′ Orsolini, 44′ Hickey, 94′ Santander
Venezia-Lazio 1-3:
3′ Pedro, 30′ Forte, 48′ Acerbi, 95′ Luis Alberto
Inter-Torino 1-0:
30′ Dumfries
Roma-Sampdoria 1-1:
73′ Shomurodov, 80′ Gabbiadini
Hellas Verona-Fiorentina 1-1:
17′ Lasagna, 81′ Castrovilli
Empoli-Milan 2-4:
12′, 42′ Kessie, 18′ Bajrami, 63′ Florenzi, 69′ Hernandez, 84′ rig. Pinamonti
Napoli-Spezia 0-1:
38′ aut. Juan Jesus

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 19 14 4 1 49 15 +34 46
2 AC Milan 19 13 3 3 40 22 +18 42
3 SSC Napoli 19 12 3 4 35 14 +21 39
4 Atalanta 19 11 5 3 38 24 +14 38
5 Juventus 19 10 4 5 27 17 +10 34
6 Roma 19 10 2 7 31 21 +10 32
7 Fiorentina 19 10 2 7 34 25 +9 32
8 Lazio 19 9 4 6 39 34 +5 31
9 Empoli 19 8 3 8 30 34 -4 27
10 Bologna 19 8 3 8 27 31 -4 27
11 Torino 19 7 4 8 23 19 +4 25
12 Verona 19 6 6 7 34 32 +2 24
13 Sassuolo 19 6 6 7 30 31 -1 24
14 Udinese 18 4 8 6 26 28 -2 20
15 Sampdoria 19 5 5 9 27 35 -8 20
16 Venezia 19 4 5 10 18 34 -16 17
17 Spezia 19 4 4 11 19 39 -20 16
18 Genoa 19 1 8 10 19 37 -18 11
19 Cagliari 19 1 7 11 17 40 -23 10
20 Salernitana 18 2 2 14 11 42 -31 8



Un brodino per Natale: l’Atalanta con le pile scariche viene fermata anche dal Genoa

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 0-0: ZERO IN TUTTO, DEA COL FIATONE

Genova: un Natale in chiaroscuro. Da sorriso a settecento denti guardando la classifica, il quarto posto ed il record di punti nel girone d’andata dall’inizio dell’era-Gasp, al mezzo broncio delle ultime due partite dove la Dea si deve accontentar di un misero punticino conquistato questa sera a Marassi al termine di una gara davvero bruttina: un pari che ridimensiona un po’ i sogni in grande di Gasperini, tradito anche dall’infortunio muscolare di Zapata sul finire del primo tempo. Tegola pesante: l’Atalanta ha perso l’unico attaccante che con la sua fisicità poteva scardinare il muro granitico del Genoa. E il sostituto di Duvan, Muriel, ha dimostrato ancora una volta di essere lontano anni luce dai livelli notevoli dell’anno scorso.

C’E’ SPORTIELLO IN PORTA: qualche novità da parte del Gasp rispetto al match di sabato con la Roma a cominciare dai pali dove gioca Sportiello e non Musso poi in difesa Demiral concede riposo a Toloi mentre in mezzo c’è Koopmeiners con Freuler e davanti Miranchuk e Malinovskyi a supporto di bomber Zapata. Nel Genoa di Shevchenko c’è Destro in attacco con Ekuban mentre in mezzo di affida all’esperienza di Badelj e Portanova.

POCHE EMOZIONI, ZAPATA VA K.O.: non c’è il pubblico delle grandi occasioni a Marassi ma sicuramente c’è una buona presenza di tifosi nerazzurri giunti da Bergamo per un match che inizia e al sesto la Dea è pericolosa, Sirigu respinge una conclusione di Zapata che era stato servito da Miranchuk; al tredici ancora Zapata che cerca di girarsi dal limite ma la palla va molto alta sopra la traversa. La squadra del Gasp comanda le operazioni ma non è precisa nelle sue azioni: Miranchuk al ventesimo è anticipato in angolo da un difensore mentre cercava di girarsi in area e alla mezz’ora ancora il russo apre per Koopmeiners ma il suo diagonale è un tiro cross che si spegne sul fondo. Nel finale ci sono problemi per Zapata, che accusa un dolorino all’inguine e chiede subito il cambio con Muriel pronto a prendere il suo posto a ridosso dell’inizio dei due minuti di recupero di un primo tempo piuttosto bruttino che va inevitabilmente in archivio con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, IL COPIONE NON CAMBIA: si riparte con un altro cambio nell’undici atalantino: dentro De Roon al posto di Freuler con la gara che riparte e al quarto Miranchuk scalda i guantoni a Sirigu con una conclusione da fuori che il portiere di casa respinge corto ma senza che Malinovskyi riesca a deviar poi a sua volta in rete. La partita continua però a non decollare e il Gasp si affida così a Pasalic ed Ilicic al ventesimo che prendono il posto di Miranchuk e Malinovskyi.

UN PUNTO E NIENTE PIU’: non si sblocca la gara, ma alla mezz’ora Demiral manda alto di testa da buona posizione un bel cross in area di Muriel; proprio il colombiano ci prova poi dalla distanza a dieci dalla fine. Si gioca il tutto per tutto il Gasp nel finale inserendo Piccoli in avanti al posto di Koopmeiners. Cambia davvero poco però da li alla fine di un match ormai segnato: quattro minuti di recupero dopo il novantesimo e il 2021 di Genoa ed Atalanta finisce con un pareggio. Per la Dea il girone di andata va in archivio con un quarto posto certo indipendentemente dai risultati delle gare di domani, trentotto punti (record dell’era Gasperini) ma anche con una frenata finale nelle ultime due partite che fa capire come i ragazzi del Gasp siano arrivati davvero con le pile scariche dopo essere andati a mille negli ultimi due mesi. Che le festività imminenti siano l’occasione per far il pieno di energie ed iniziare il nuovo anno con il piede giusto. A voi tutti, nel frattempo, tanti auguri (ovviamente nerazzurri)!

IL TABELLINO:

GENOA-ATALANTA 0-0

GENOA (3-5-2): Sirigu; Bani, Vasquez, Criscito (dal 23′ st Ghiglione); Biraschi, Sturaro (dal 42′ st Hernani), Badelj, Portanova (dal 42′ st Melegoni), Cambiaso; Destro (dal 26′ st), Ekuban – A disposizione: Serpe, Masiello, Sabelli, Galdames, Toure, Bianchi, Andrenacci, Semper – Allenatore: Shevchenko

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Djimsiti, Demiral, Palomino; Hateboer, Freuler, Koopmeiners (dal 39′ st Piccoli), Zappacosta; Malinovskyi (dal 20′ st Ilicic), Miranchuk (dal 20′ st Pasalic); Zapata – A disposizione: Lovato, Pezzella, Scalvini, De Roon, Pessina, Musso, Rossi – Allenatore: Gasperini

NOTE: spettatori: 7mila circa – Ammoniti: Sturaro, Freuler, Badelj – calci d’angolo: 8-3 per l’Atalanta – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Genoa-Atalanta

ALL.: GASPERINI 5.5: chiude l’anno col fiatone la sua Dea, oggi poco convincente e praticamente mai pericolosa. Quasi una notizia il solo gol segnato nelle ultime due.

SPORTIELLO s.v.: praticamente mai impegnato dagli avversari.

PALOMINO 7: impeccabile come sempre la sua partita la dietro. Poco impegnato, ma sempre attento.

DEMIRAL 6.5: chiude bene tutti gli spazi. Promosso.

DJIMSITI 6.5: svolge bene il compito richiesto contro un avversario abbastanza rinunciatario.

HATEBOER 5: impalpabile da quella parte, non si vede quasi mai.

FREULER 5.5: un po’ stanco anche lui oltre che nervoso; nel finale viene ammonito e sarà poi sostituito (DE ROON 6: qualcosa meglio rispetto a quanto fatto vedere dal suo compagno di reparto).

KOOPMEINERS 5.5: troppi lanci, tanti di questi a vuoto. Oggi anche lui fuorigiri (PICCOLI s.v.: entra nel finale).

ZAPPACOSTA 5.5: anche lui con le batterie che segnano la riserva. Poco rapido, troppe impreicisioni.

MALINOVSKYI 5.5: parte bene, poi col passare dei minuti inizia a sbagliar troppo ed uscire dal gioco (ILICIC 6: spessore tecnico superiore, ma non riesce a trovar la giocata che spacca il match).

MIRANCHUK 5.5: dopo alcune gare in cui ha fatto ben sperare, oggi è tornato un po’ troppo timido (PASALIC 5.5: il suo ingresso non cambia di molto le cose).

ZAPATA 5.5: l’unico a crearsi almeno mezza occasione ma, sul più bello, si infortuna. Speriamo non sia nulla di grave! (MURIEL 5.5: dovrebbe dar la sveglia la davanti, invece pare addormentarsi anche lui…).




Serie A, i risultati dopo la 19a giornata

I RISULTATI DELLA DICIANNOVESIMA GIORNATA:

22/01
ore 20.45
BENEVENTO-TORINO 2-2: 31′ Viola rig, 49′ Lapadula, 51′, 93′ Zaza

23/01
ore 15
ROMA-SPEZIA 4-3: 17′, 52′ Mayoral, 24′ Piccoli, 55′ Karsdorp, 59′ Farias, 90′ Verde, 92′ Pellegrini

ore 18
MILAN-ATALANTA 0-3: 26′ Romero, 53′ Ilicic rig., 77′ Zapata

UDINESE-INTER 0-0

ore 20.45
FIORENTINA-CROTONE 2-1: 20′ Bonaventura, 31′ Vlahovic, 66′ Simy

24/01
ore 12.30
JUVENTUS-BOLOGNA 2-0: 15′ Arthur, 71′ McKennie

ore 15
GENOA-CAGLIARI 1-0: 10′ Destro

VERONA-NAPOLI 3-1: 1′ Lozano, 34′ Dimarco, 62′ Barak, 79′ Zaccagni

ore 18
LAZIO-SASSUOLO 2-1: 6′ Caputo, 25′ Milinkovic-Savic, 71′ Immobile

ore 20.45
PARMA-SAMPDORIA 0-2: 25′ Yoshida, 34′ Keita

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 19 13 4 2 39 22 +17 43
2 Inter 19 12 5 2 45 23 +22 41
3 Roma 19 11 4 4 41 32 +9 37
4 Juventus 18 10 6 2 37 18 +19 36
5 Atalanta 19 10 6 3 44 23 +21 36
6 SSC Napoli 18 11 1 6 41 19 +22 34
7 Lazio 19 10 4 5 32 26 +6 34
8 Hellas Verona 19 8 6 5 25 18 +7 30
9 Sassuolo 19 8 6 5 32 29 +3 30
10 Sampdoria 19 8 2 9 30 29 +1 26
11 Benevento 19 6 4 9 23 36 -13 22
12 Fiorentina 19 5 6 8 20 30 -10 21
13 Bologna 19 5 5 9 24 33 -9 20
14 Udinese 19 4 6 9 20 28 -8 18
15 Spezia 19 4 6 9 26 36 -10 18
16 Genoa 19 4 6 9 19 30 -11 18
17 Torino 19 2 8 9 28 37 -9 14
18 Cagliari 19 3 5 11 23 37 -14 14
19 Parma 19 2 7 10 14 36 -22 13
20 Crotone 19 3 3 13 22 43 -21 12



Grande, grande, grande! Atalanta, un vero capolavoro: il Milan capolista si inchina alla Dea!

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 0-3: LUCI A SAN SIRO, LA DEA ASFALTA I ROSSONERI

A vederla così, la vera capolista parrebbe l’Atalanta. Scherzi a parte, la Dea compie una grandissima impresa e conquista San Siro vincendo in casa della capolista Milan con una prestazione superlativa, con i rossoneri in palese difficoltà affondati dalle reti di Romero nel primo tempo e da quelle di Ilicic (su rigore) e Zapata (che centra anche un palo) nella ripresa. Nerazzurri padroni del campo in un match incredibilmente senza storia con la banda del Gasp che, guidata da un Ilicic stellare, fa a fette tutte le certezze rossonere. Un 3-0 che proietta Zapata e soci al quarto posto in attesa delle partite di domani.

Milano: belle allo specchio. Milan ed Atalanta, una partita difficile per entrambe perchè i rossoneri puntano al titolo d’inverno e la Dea vuole chiudere in bellezza il girone di andata dopo aver un po’ rallentato con gli ultimi due pari con Genoa ed Udinese. Un match che sicuramente regalerà sicuramente emozioni e gol con i nerazzurri che dovranno ritrovar però la giusta concentrazione e determinazione se vogliono crear difficoltà ai rossoneri sin qui praticamente perfetti in questa prima parte di stagione.

IN CAMPO I MIGLIORI: il Gasp si affida ai titolarissimi per la sfida ai rossoneri: spazio quindi dietro al rientro di Romero e quello di Freuler ed Hateboer in mezzo con Pessina (un ex) avanzato a sostegno di Ilicic e Zapata (preferito a Muriel) in avanti. Nel Milan, recuperato dalla positività al Covid, Theo Hernandez torna subito titolare con Pioli che conta sull’ex Kessie in mezzo e davanti ovviamente all’eterno Ibrahimovic.

MOLTO BENE LA DEA IN AVVIO: c’è sempre un po’ di tristezza nel vedere uno stadio come San Siro vuoto, l’augurio è che presto si possa tornar tutti a tifare dal vivo per la propria squadra del cuore. Il match inizia con un paio di iniziative interessanti dei rossoneri che la difesa nerazzurra chiude senza affanni; poi la Dea inizia a crescere ed a chiudere i rossoneri nella propria metà campo: al tredicesimo Hateboer conclude al termine di una bella azione e Donnarumma manda in corner. Sempre il portiere rossonero si ripete pochi minuti dopo ancora sull’olandese, stavolta con una respinta di pugni nuovamente decisiva.

ROMERO SBUCA DAL NULLA E FA 1-0: altra chance per i nerazzurri al diciassette quando Ilicic prova il colpo da biliardo da fuori e la sfera che esce di pochissimo. Al venticinque però i ragazzi del Gasp passano: cross in area di Gosens e Romero, quasi da terra, colpisce di testa e supera Donnarumma portando in vantaggio l’Atalanta. Molto bene la Dea anche dopo il vantaggio con i nerazzurri che al trentasettesimo sfiora il bis quando Iicic dribbla due avversari che lo mettono giù al limite dell’area e dalla seguente punizione centrale sempre dello sloveno, respinge con i pugni ancora Donnarumma. Ultimi sussulti di un ottimo primo tempo dei ragazzi del Gasp che chiudono con merito avanti per 1-0.

RIPRESA, ILICIC RADDOPPIA DAL DISCHETTO: la ripresa prende il via con nessun cambio in casa nerazzurra e con i ragazzi del Gasp sempre concentrati e determinati: al sesto Ilicic viene steso in area con un colpo dall’ex Kessie e l’arbitro, a pochi passi dall’azione, non ha dubbi ed indica il calcio di rigore per la Dea. Dal dischetto va proprio lo sloveno e segna il raddoppio.

MILAN IN TILT, DEA PADRONA: il Milan non ne viene a capo e l’Atalanta è autentica padrona del campo a San Siro: al quarto d’ora Ilicic crossa perfetto per la testa di Zapata che in tuffo di testa spara alta sciupando la grande chance per firmare il terzo gol. Poi Hateboer accusa qualche problemino ed il Gasp lo sostituisce con Mahele. Solo Atalanta in campo, al vetidue Ilicic sale in cattedra ed è imprendibile, dribbla chiunque e poi lascia partire un diagonale, fuori di pochissimo.

ZAPATA PRIMA IL PALO POI IL GOL, 3-0!: alla mezz’ora altra colossale occasione per l’Atalanta in occasione di un corner, Zapata spizzica di testa e centra il palo interno, poi spazza via la difesa rossonera in affanno. Però il colombiano si riscatta pochi minuti dopo: bellissima ripartenza nerazzurra da Ilicic per Romero che tocca fino a Zapata dopo il palo si riscatta e mette alle spalle di Donnarumma firmando il meraviglioso tris nerazzurro a San Siro.

ASFALTATA LA CAPOLISTA!: nel finale il Milan le prova un po’ tutte per cercar almeno il gol della bandiera ma la squadra del Gasp è attenta e pronta a ripartire: spazio ai cambi con Muriel che entra per Ilicic e, prima dei sei minuti di recupero concessi, anche Caldara, Palomino e Malinovskyi per Djimsiti, Gosens e Pessina. Ingressi solo per la statistica ma comunque da sottolineare in un gruppo che ha tirato fuori il meglio di se dopo un paio di passaggi a rilento con Genoa ed Udinese. La Dea rifila una lezione di calcio al Milan capolista che frena oggi forse nella maniera più brusca ed inattesa pur laureandosi campione d’inverno. Ma questa Atalanta non fa sconti a nessuno, ed oggi lo si è visto. Applausi per i nostri ragazzi. Da domani testa alla doppia sfida con la Lazio di settimana prossima, una varrà tre punti (domenica) e l’altra la semifinale di coppa Italia. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

MILAN-ATALANTA 0-3 (primo tempo 0-1)

RETI: 26′ Romero (A), 8′ st Ilicic (A, su rig.), 32′ st Zapata (A)

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kalulu (12′ st Musacchio), Kjaer, Hernandez; Tonali, Kessie; Castillejo (25′ st Mandzukic), Meité, Leao (25′ st Rebic); Ibrahimovic – A disposizione: Colombo, Dalot, Diaz, A. Donnarumma, Hauge, Krunic, Maldini, Tatarusanu, Tomori – Allenatore: Pioli.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti (46′ st Caldara); Hateboer (22′ st Maehle), De Roon, Freuler, Gosens (46′ st Palomino); Pessina (45′ st Malinovskyi); Ilicic (37′ st Muriel), Zapata – A disposizione: Depaoli, Lammers, Miranchuk, Rossi, Ruggeri, Sportiello, Sutalo – Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Mariani di Aprilia.

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti Hernandez, Kessie (M); Gosens (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 6′ s.t.