Dai Atalanta, scriviamo un’altra pagina di storia. Contro l’Ajax a caccia degli ottavi di Champions League!

AMSTERDAM ORE 18.55

PAROLA AL CAMPO, DAI DEA CONTINUIAMO A SOGNARE INSIEME!

Il gran giorno è arrivato: la Dea è questa sera ad un nuovo bivio della sua recente storia europea che la vede protagonista da due stagioni in Champions League. Ad Amsterdam c’è in palio il pass per gli ottavi di finale della coppa dalle grandi orecchie ed i ragazzi del Gasp vogliono provare a centrarli per il secondo anno di fila. Dopo la grande impresa di Kharkiv di dodici mesi fa, stavolta i nerazzurri possono contare addirittura su due risultati su tre per centrare l’impresa: con un pari o una vittoria la Dea difatti si qualificherebbe tra le migliori sedici d’Europa anche per questa edizione. Non sarà tuttavia facile in casa dell’Ajax che già all’andata ha creato più di un problema alla truppa del Gasp che riprese i lancieri nella ripresa grazie ad una doppietta di Zapata. Una partita che si annuncia quindi tiratissima ma che la Dea deve giocare con la sua consueta serenità e consapevolezza che ultimamente è un po’ mancata e che speriamo Papu e compagni ritrovino questa sera per un’Atalanta che, comunque vada, giocherà nuovamente in Europa a febbraio, nella peggiore delle ipotesi ai sedicesimi di Europa League in caso di sconfitta.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: alla fine Gosens parte con la squadra in direzione Amsterdam dopo la positività di venerdì scorso al Covid ed il successivo tampone negativo. Solo in giornata il tecnico nerazzurro capirà se potrà utilizzarlo questa sera; in alternativa è pronto Ruggeri. Davanti dovrebbero esserci il Papu ed Ilicic da capire se con Zapata, oppure con una formula più prudente che prevede Pessina a centrocampo. Tra i pali dovrebbe tornare Gollini.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

AJAX (4-3-3): Onana; Klaiber, Schuurs, Daley Blind, Tagliafico; Klaassen, E. Alvarez, Gravenberch; Tadic, L. Traoré, Antony – Allenatore: Erik Ten Hag

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, C. Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; A. Gomez; Ilicic, D. Zapata – Allenatore: Gasperini




Ajax-Atalanta: voglia un po’ di Amsterdam

AJAX ATALANTA AMSTERDAM– Non si tratta della stesse voglia della canzone di Gianni Togni, ma anche in questo caso pensieri e parole si intrecciano per trasformare un sogno in qualcosa di tangibile.

Per la seconda volta consecutiva, l’Atalanta si ritrova a giocarsi la qualificazione agli ottavi di Champions all’ultima giornata. Contro lAjax un punto può bastare, ma scommetto che Gasperini inculcherà nella testa dei giocatori l’obbligo della vittoria, perché a volte basta fare bottino pieno per ritrovare se stessi.

Già perché l’andamento lento in campionato e le presunte crepe interne  raccontate con toni sensazionalistici dai media hanno suscitato nervosismo nel tecnico nerazzurro, che ora lo vuole convertire in pura energia da spremere contro gli olandesi.

Ajax-Atalanta: benedetto il diluvio di Udine

Il diluvio universale sceso alla Dacia Arena creerà sicuramente qualche problema a livello di calendario, ma nel breve certamente può rappresentare una benedizione. Un giorno in più per tutti di riposo (anche se alla fine comunque i convocati si sono allenati), con il tempo questa volta alleato.

C’era curiosità nel vedere la Dea cavarsela senza i due suoi leader tecnici Gomez e Ilicic, perché una reazione convincente contro i friulani avrebbe sicuramente riacceso il motore nerazzurro. Ciò che però preme i tifosi a questo punto è assistere ad un replay del match di Kharkiv, dove lo scorso 11 dicembre la Dea ha concluso la sua prima parte della cavalcata europea con un glorioso 0-3.

Mai come in questo momento la vicinanza del popolo nerazzurro sarebbe di capitale importanza. Nei momenti bui i tifosi hanno sempre risposto presente e supportato la squadra verso nuovi trionfi e record.

Tempi duri ci hanno costretto a rinunciare a tante sfide importanti, come questa di Amsterdam, dove la voglia di prendere e imbucarsi in qualche valigia è tanta. Si spera che il solo pensiero unificato delle migliaia di tifosi atalantini possa infondere quello spirito guerriero visto ad Anfield, ma soprattutto in Ucraina, dove la Dea ha incominciato a far parlar di sé alle sue compagne universitarie (Percassi dixit). E di certo non ha intenzione di smettere proprio adesso.




Atalanta Midtjylland: anche il Papu è umano

ATALANTA MIDTJYLLAND PAPU- Rispetto alla sfida contro il Verona, questa volta c’è stata la reazione, ma cinismo e lucidità stentano a farsi vive tra i vari attaccanti nerazzurri.

 Abbiamo capito che la flessione vertiginosa dei colombiani è causa soprattutto delle Nazionali (non l’unica a questo punto). ma c’è un altro sudamericano che dopo la sosta sembra aver perso quell’allure quasi divina: Papu Gomez.

Gasperini neanche sotto tortura rinuncerebbe  al suo diez, e già in passato lo ha costretto a tour de force al limite del proibitivo. Tra botte e acciacchi, l’argentino ha sempre risposto presente in campo, sfornando prestazioni convincenti e instillando pure il dubbio che fosse un cyborg, data la sua notevole velocità di recupero dell’energie. A smentire però questa tesi ci ha pensato in conferenza stampa lo stesso Gasp, che alla domanda sull’uscita anticipata del Papu nel secondo tempo ha risposto “Non mi è piaciuto”.

Un pensiero che in molti hanno condiviso, ma in confronto ai suoi compagni sudamericani ancora una volta il Papu non si era tirato indietro dal provare ad illuminare i suoi compagni.

Atalanta Midtjylland: Papu è stanco

Sia chiaro, per Gasp il Papu rimane sempre imprescindibile. A questo punto forse la sua “intangibilità” dovrebbe essere rivista, alla luce di una condizione psicofisica non esaltante.

In estate si è parlato molto del vice Ilicic, ma forse Gasp avrebbe dovuto anche inventarsi qualche stratagemma tattico per concedere il meritato riposo al guerriero argentino.

Come il Papu non c’è nessuno, sia a livello tecnico e tattico. Trovare un sostituto di ruolo pare impresa complicata, ma le soluzioni offensive non mancano per garantire estrema pericolosa ed equilibrio in avanti.

Un discorso da rinviare a data da destinarsi, non solo perché Gasp difficilmente non rinuncerà così facilmente al suo leader tecnico-tattico, ma perché al momento tra covid e infortuni in attacco le scelte sembrano obbligate.

Testa bassa e pedalare” aveva scritto in post il Papu, e come sempre sarà lui a dare il buon esempio.




Le pagelle di Atalanta-Midtjylland

ZAPATA-MURIEL, SERATACCIA. BENE PESSINA

In una serata non certo brillante, l’attacco nerazzurro in continua involuzione è l’aspetto che più da nell’occhio. La Dea oggi è salvata da un gran gol di Romero (un difensore) mentre davanti continua a sciupare ottime occasioni con gli attaccanti che paiono incapaci di incidere in maniera decisiva: serata decisamente amara per Zapata e Muriel, mentre Gomez non brilla ed Ilicic va a sprazzi.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: il pari trovato nella ripresa lo salva da una ennesima prova al di sotto delle attese dei suoi, che non riescono ad uscire dal momento difficile. Con un pari ad Amsterdam si va agli ottavi di Champions, ma bisogna andar in Olanda con ben altro spirito rispetto a stasera. E, prima, domenica c’è l’Udinese in campionato.

SPORTIELLO 6: incolpevole sul bel gol ospite, poi non viene più molto impegnato.

DJIMSITI 6: un fallo piuttosto cattivo che poteva costargli caro e poi per il resto poco da segnalare.

ROMERO 8: importantissimo quel gol che tiene in vita i suoi ed evita probabilmente alla Dea quella che sarebbe stata una mezza figuraccia europea. Va più in alto di tutti e segna il pari che vale oro.

PALOMINO 6.5: partita discreta, si fa vedere anche in avanti senza successo (TOLOI 6: il suo ingresso non cambia di molto l’andazzo).

HATEBOER 7: primo tempo un po’ così, meglio nella ripresa dove si inventa l’assist che porta al pareggio.

PESSINA 7: bravo anche lui, il Gasp sta puntando sul ragazzo che ricambia con un’altra buona prestazione.

FREULER 6: in difficoltà nel primo tempo, nella ripresa meglio anche se poi viene sostituito (DE ROON 6.5: prova a guidare l’assalto nel finale per cercare la vittoria, ma senza riuscirci).

GOSENS 5.5: un po’ in ombra stasera, fa fatica a trovare spunti giusti ed entrare in area. (RUGGERI s.v.: dentro nel finale).

GOMEZ 5.5: anche lui trova qualche spunto nel primo tempo, ma non riesce a sorprendere gli avversari. Sostituito nell’intervallo. (ILICIC 6.5: buon impatto sul match, dispensa anche qualche pallone davvero interessante).

MURIEL 5: serata difficile. Parte pure benino offrendo un ottimo assist sprecato poi da Zapata, poi solo tanta imprecisione e palloni buttati al vento. (DIALLO 6.5: che numeri il ragazzo! Costringe il portiere ospite ad almeno due parate decisive, preludio al crescendo della squadra che poi trova il pari).

ZAPATA 5: polveri bagnate anche per lui. Stanco, lento e sprecone. Non è il Duvan che tutti quanti conosciamo.




Brutta Atalanta ma punto pesantissimo: la Dea rischia grosso con i Danesi, la salva Romero

CHAMPIONS LEAGUE, QUINTA GIORNATA

ATALANTA-MIDTJYLLAND 1-1: IL PICCOLETTO ROMERO RIPRENDE I DANESI

Non giriamoci intorno: è andata di lusso. Una Atalanta spenta ed a tratti inguardabile, trova il pari nella ripresa contro i danesi del Midtjylland grazie al bel gol di testa di Romero che consente oltretutto ai nerazzurri di scavalcare l’Ajax al secondo posto del girone e partire da posizione di vantaggio nello scontro decisivo di Amsterdam la prossima settimana. Ma servirà ben altra Atalanta. Quella di oggi ha rischiato grosso contro un avversario già fuori dai giochi che ha fatto la sua onesta partita ed ha rischiato di portar a casa l’intera posta in palio. La Dea ha invece costruito poco e non ha saputo sfruttar al meglio le poche occasioni create dovendo ringraziare il piccoletto difensore argentino. Prosegue il momento poco felice della squadra del Gasp che stasera può però sorridere guardando la classifica del girone.

Bergamo: caccia ad un altro tassello da inserire nel mosaico che potrà completarsi cercando tra una settimana ad Amsterdam il pass per gli ottavi di Champions. L’Atalanta prova a mettersi alle spalle l’andamento ballerino di campionato e va a caccia di una vittoria europea che le consentirebbe di preparar al meglio la sfida decisiva con l’Ajax. Nel mentre però c’è da superare il Midtjylland e per farlo servirà una Dea concentrata e attenta senza sottovalutare nessuno.

PESSINA E MURIEL TITOLARI: con Gollini out torna Sportiello tra i pali con il Gasp che ritrova però Gosens in fascia e Romero dietro con Pessina al posto di De Roon e davanti con il Papu e Zapata c’è Muriel. Nei danesi, già eliminati, il tecnico Priske propone in mezzo Dreyer, Mabil e Kraev a supporto dell’unica punta Kaba.

SCHOLZ, DOCCIA GELATA: match che inizia con i danesi subito determinati e compatti ed una Dea che invece è più distratta del previsto ma sfiora il gol all’ottavo con Zapata che, ben servito da Muriel, manda alto da ottima posizione; lo stesso numero novantuno nerazzurro viene lanciato poco dopo sul filo del fuorigioco ma calcia addosso al portiere ospite. Il Midtjylland se la gioca, pressa e a ridosso del quarto d’ora passa con Sholz che conclude dal limite dell’area tira di potenza e supera Sportiello segnando l’1-0 ospite.

DEA SVOGLIATA, NON CI SIAMO: il gol ospite scompiglia i piani della Dea che non riesce a trovare la giusta reazione e rendersi veramente pericolosa: Gomez prova qualche accelerata ma senza successo ed i due colombiani davanti paiono l’ombra di loro stessi perdendo palloni in maniera a tratti sorprendente. Al trentanovesimo ci prova Muriel, pericoloso in area, il suo tiro viene deviato dalla difesa danese, poi è Zapata a due dall’intervallo che, servito da Gomez, calcia di prima, ma troppo sul portiere avversario. Davvero poco per dar fastidio alla compagine danese che, ordinata e senza rischiar nemmeno troppo chiude avanti il primo tempo per 1-0.

RIPRESA, ECCO ILICIC: cambia subito il Gasp ad inizio ripresa inserendo Ilicic al posto del Papu confidando nello sloveno per provare a cambiare l’andazzo di un match sin qui molto complicato di cui la Dea non riesce a capirci molto anche grazie alla bravura degli ospiti che non concedono davvero nulla.

ROMERO VOLA IN CIELO E PAREGGIA: al ventiduesimo altri tre cambi per il Gasp che butta in campo Toloi, De Roon e Diallo al posto di Palomino, Freuler e Muriel per provare a cambiar l’andazzo del match. Ed è Diallo a provar a tirar su il morale alla Dea con subito due conclusioni su cui Hansen si supera ed evita il pari ad un’Atalanta che però cresce e trova l’1-1 con un colpo di testa del piccolo Romero che va più in alto di tutti e butta la palla alle spalle del portiere danese a dieci dalla fine.

BRUTTO PARI, MA PUNTO D’ORO: nel finale c’è spazio anche per Ruggeri che da fiato a Gosens con i nerazzurri che a questo punto provano anche a vincerla ma senza però esser più seriamente pericolosi. Solo al quarto di recupero proprio Ruggeri mette in mezzo ancora per Romero che però stavolta non ci arriva. Finisce 1-1, un pareggio che alla luce della sconfitta dell’Ajax in casa del Liverpool consegna il momentaneo secondo posto alla squadra del Gasp in vista della decisiva sfida di settimana prossima ad Amsterdam dove, ce lo auguriamo, servirà un’Atalanta ben diversa da quella vista questa sera.

IL TABELLINO:

ATALANTA-MIDTJYLLAND 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 13′ p.t. Scholz (M), 34′ s.t. Romero (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Djimsiti, Romero, Palomino (23′ s.t. Toloi); Hateboer, Pessina, Freuler (23′ s.t. de Roon), Gosens (41′ s.t. Ruggeri); Gomez (1′ s.t. Ilicic); Muriel (23′ s.t. Diallo), Zapata – All.: Gasperini

MIDTJYLLAND (4-1-4-1): Hansen; Andersson, James, Scholz, Paulinho; Dreyer (37′ s.t. Isaksen), Anderson, Hoegh, Onyeka, Mabil (22′ s.t. Vibe); Kaba (37′ s.t. Madsen) – All.: Priske

ARBITRO: Tasos Sidiropoulos (GRE)

NOTE: match disputato a porte chiuse – gara di andata: Midtjylland-Atalanta 0-4 – recuperi: 0′ p.t. e 5′ s.t.




Le pagelle di Liverpool-Atalanta

PAPU SALE IN CATTEDRA, ROMERO E’ INSUPERABILE

Lodi per tutti dopo una serata del genere in casa nerazzurra, ma sicuramente il Papu rimane il faro di questa squadra che alla fine ruota in gran parte intorno al suo estro e quello di un Ilicic che pare ritrovato. Dietro la difesa regge alla grande contro i campioni inglesi guidati dalla qualità di un Romero sempre più leader.

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI:

ALL.: GASPERINI 10: l’ha fatto davvero! Rimbalza al mittente i possibili mugugni di una formazione apparsa prudente dando scacco matto ai campioni inglesi. Controlla a suo piacimento la gara, la gestisce e poi colpisce due volte in cinque minuti mandando al tappeto l’avversario senza consentirgli nemmeno di reagire. E’ forse questa la vittoria tatticamente più bella della sua esperienza sin qui sulla panchina nerazzurra. Bella, e anche pesantissima in ottica del sogno di qualificazione agli ottavi.

GOLLINI s.v.: fa quasi sorridere vero? Invece è davvero così. Una gara per lui quasi da spettatore non pagante: pochissimi interventi e, tutti, di facilità estrema. Chi l’avrebbe mai detto di vivere una serata da disoccupato ad Anfield?

TOLOI 8: impressionante, fenomenale. Blocca le offensive avversarie e nel giro di poco lo vedevi in avanti: da non credere. Applausi.

ROMERO 9: una roccia, prende per meno la difesa e la guida ad una prestazione superlativa. Ormai è davvero un caposaldo del reparto arretrato del Gasp. Pazzesco.

DJIMSITI 8: alcuni interventi sono importantissimi, lui li fa sembrare quasi normali. Anche per lui questa sera davvero tanta tanta roba.

HATEBOER 8: galoppa come un matto sulla fascia, oggi pare davvero essere tornato il “cavallo pazzo” che tutti conoscevamo. Bravissimo!

FREULER 9: mamma mia, incredibile. Li in mezzo lui e De Roon sono una autentica diga che argina ogni tentativo di avanzata dei Reds.

DE ROON 9: vedi sopra, vero che lui il calcio inglese lo conosceva, ma questa sera ancora una volta dimostra quanto sia fondamentale in questa squadra.

PESSINA 8: buona anche la seconda! Si ritrova titolare in champions in una gara tutt’altro che facile e dimostra nuovamente tutto il suo valore. (MIRANCHUK s.v.: ultimi cinque minuti abbondanti di match per lui)

GOSENS 9: fa le prove generali del gol nel primo tempo dove chiama Alisson alla parata deviando in corner la sua conclusione ma nella ripresa non sbaglia e segna un gol che resterà nella storia dell’Atalanta. (MOJICA 6.5: minuti finali giocati con attenzione ed ottimo approccio in campo).

GOMEZ 10: alla fine il migliore è sempre lui. Primo tempo un po’ nascosto poi sale in cattedra nella ripresa e non ce ne è per nessuno mettendoci lo zampino sul primo gol (assist) e finalizzando l’azione del secondo

ILICIC 9: che bello, è tornato davvero! Non solo per il gol, importantissimo e storico a sua volta, ma anche per la prestazione convincente e concreta. Ripaga come meglio non poteva la fiducia del mister nelle ultime partite che pure aveva suscitato qualche mugugno… rispedito al mittente! (ZAPATA 6.5: pochi palloni giocabili per lui, aiuta i compagni e prova ad andar al tiro in una occasione).




Oh yes, Atalanta questa è una impresa storica: la Dea sbanca Liverpool, che lezione ai campioni!

CHAMPIONS LEAGUE, QUARTA GIORNATA

LIVERPOOL-ATALANTA 0-2: ILICIC E GOSENS MANDANO IN TILT I REDS

C’erano riuscite, prima di stasera, solo cinque italiane a vincere qui: l’Atalanta dalle 23 di oggi è la sesta. Non è uno scherzo, la Dea vince ad Anfield contro i Reds e resta prepotentemente in corsa per accedere agli ottavi di champions (ed è già certa che, nella peggiore delle ipotesi, finirà giocherà almeno in Europa League). Una bellissima Atalanta strega il Liverpool e lo abbatte con le reti nella ripresa di Ilicic (che ritrova il gol dopo le difficoltà vissute in estate) e di Gosens nel giro di pochi minuti. Un uno-due che non concede scampi ai Reds di Klopp, che inserisce tutti i big ma non riesce a trovar contromisure ad una Atalanta meravigliosa che si prende i tre punti e sale a quota sette in classifica. Giù il cappello, per l’ennesima volta, di fronte alla grandissima impresa di questi ragazzi.

Liverpool (Inghilterra): nella notte in cui il calcio ha da poco appreso la notizia della scomparsa di Diego Armando Maradona, per l’Atalanta è tempo di sentir risuonare nuovamente la musichetta della Champions League che risuona in quel di Anfield dove la Dea si confronta di nuovo con il Liverpool nella prima sfida del gironcino di ritorno che ci dirà nel giro di qualche settimana il destino Europeo dei nerazzurri che vanno a caccia del secondo, storico pass per gli ottavi di Coppa.

GASP SENZA PUNTA: il tecnico Gasperini decide di iniziare il match affidandosi davanti ad Ilicic e Gomez ma senza Zapata, rinunciando quindi ad una vera punta di ruolo ed inserendo a sorpresa Pessina che si posiziona a supporto del duo davanti mentre Romero è confermato al centro della difesa con Gollini che torna tra i pali. Nel Liverpool, Klopp rinuncia inizialmente a Jota (tripletta all’andata) ma punta su gente come Salah e Manè davanti che sicuramente non sono da meno.

DEA PROPOSITIVA E ATTENTA: il deserto di Anfield fa da cornice al minuto di silenzio in ricordo di Maradona che precede il fischio di inizio di un match che i nerazzurri iniziano col piglio giusto con una conclusione di Ilicic fuori misura al terzo, poi con Gosens all’ottavo che impegna Alisson alla respinta coi pugni in corner e al nono con un diagonale del Papu però fuori misura.

PRIMO TEMPO SENZA ACUTI: i Reds contengono comunque senza troppe difficoltà le iniziative atalantine ma non riescono a farsi comunque vedere seriamente dalle parti di Gollini: solo al quarantatreesimo Salah prova una conclusione al volo all’interno dell’area nerazzurra ma con palla ampiamente sopra la traversa. Poco altro da dire di un primo tempo disputato davvero egregiamente dalla banda del Gasp e che si chiude dopo un minuto di recupero con il risultato inchiodato sullo 0-0.

RIPRESA, ILICIC LA SBLOCCA!: nessun cambio da parte del Gasp durante l’intervallo e il match riprende con i medesimi ventidue della prima parte di partita con l’andazzo che non cambia in campo, Klopp vede i Reds sempre troppo molli e lenti mentre la Dea continua la sua partita e al quarto d’ora passa ad Anfield e ritro allo stesso tempo il gol di Ilicic che mette dentro un perfetto cross di Gomez dalla fascia.

PANZER GOSENS FA BIS: CHE ATALANTA!: andato sotto, il Liverpool prova a scuotersi e Klopp ne cambia addirittura quattro in un colpo solo, ma la Dea non cambia, affatto e i ragazzi del Gasp arrivano addirittura al raddoppio: cross di Gomez, sponda di testa di Hateboer e colpo al volo di Gosens che insacca alle spalle di Alisson. Un sogno!

GASP CAMBIA, I REDS NON PUNGONO: con il doppio vantaggio in tasca, anche mister Gasperini decide di cambiare qualcosa in cambio, dentro quindi forze fresche con Zapata che da spazio ad un grandissimo Ilicic e poi Mojica per uno stremato Gosens alla mezz’ora. Proprio Zapata a nove dalla fine prova la conclusione dall’interno dell’area ma senza fortuna. Il Liverpool non riesce proprio a pungere, tant’è che Gollini rimarrà quasi inoperoso per tutto il match.

IMMENSA DEA, IMPRESA STORICA: c’è spazio anche per Miranchuk negli ultimi cinque di gara con Pessina che esce al termine anche lui di una ottima partita. Il tempo scorre e nulla stavolta si inserisce tra l’Atalanta e la sua rincorsa verso un sogno meraviglioso che diventa realtà dopo i due minuti di recupero concessi dal direttore di gara. La Dea vince a Liverpool, non stiamo scherzando, lo fa con una prova sontuosa e vendicando così la brutta sconfitta di qualche settimana fa che aveva fatto vedere le streghe in vista di oggi. Ma il calcio, e questa squadra, oggi ci insegnano nuovamente che in questo sport nulla va mai dato per scontato. Stasera lo ha capito il Liverpool, ma lo abbiamo capito e imparato sopratutto noi. GRANDISSIMI!

IL TABELLINO:

LIVERPOOL-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 15′ st Ilicic, 19′ st Gosens

LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; N. Williams, R. Williams, Matip (40′ st Minamino), Tsimikas (16′ st Robertson); Jones, Wijnaldum (16′ st Fabinho), Milner; Salah (16′ st Firmino), Origi (16′ st Diogo Jota), Mané. A disposizione: Adrian, Kelleher, Cain, Clarkson, Koumetio. Allenatore: Klopp

ATALANTA (3-5-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pessina (39′ st Miranchuk), Freuler, Gosens (30′ st Mojica); Ilicic (25′ st Zapata), Gomez. A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Lammers, Muriel, Piccini, Ruggeri, Scalvini, Panada. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna)

NOTE: match disputato a porte chiuse – gara di andata: Atalanta-Liverpool 0-5 – ammoniti: Tsimikas (L), De Roon (A). Recupero: 1′ e 2′