Le pagelle di Real Madrid-Atalanta

ZAPATA ENTRA TARDI, MURIEL SEGNA UN BEL GOL

Pagelle non certo delle migliori questa sera, ma va riconosciuto impegno e cuore dei nostri ragazzi contro un avversario nettamente più forte. Purtroppo l’errore di Sportiello pesa, ma probabilmente si sarebbe perso lo stesso; bene Zapata con il suo ingresso in campo, meno bene Ilicic che perde il pallone che avvia l’azione del raddoppio del Real.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6: se la gioca con le armi a disposizione, ma la sensazione comunque è che stasera ai suoi manchi quel qualcosa in più per provare almeno a dar maggior fastidio ad un Real che gioca “da Atalanta” aspettando e poi colpendo la Dea al primo errore. Peccato, ma ci sarà occasione per rifarsi tuffandosi ora nel finale di stagione tra campionato e finale di Coppa Italia.

SPORTIELLO 5: dispiace davvero, ma va anche detto che (probabilmente) senza il suo errore probabilmente la Dea avrebbe comunque perso questa partita alla distanza. Certo lui agevola il compito ai padroni di casa con quel rinvio sbilenco che finisce sui piedi sbagliati: e con il Real queste leggerezze non te le puoi permettere o sono dolori…

TOLOI 5.5: partita complicata anche per lui, è poi anche protagonista dell’episodio del calcio di rigore che spiana definitivamente la strada al Real (PALOMINO s.v.: entra negli ultimi momenti del match).

ROMERO 6: tiene bene botta per buona parte del primo tempo, nella ripresa un po’ in affanno anche lui ma prova tutto sommato sufficiente la sua.

DJIMSITI 6: gara non facile, ma anche lui riesce comunque a strappare la sufficienza.

MAEHLE 5.5: va spesso in difficoltà quando deve coprire, per il resto è meno preciso rispetto ad altre occasioni.

DE ROON 6: dura anche per lui oggi, ma nonostante tutto non sfigura di fronte ad avversari decisamente superiori.

PESSINA 6: in un ruolo non certo più consono a lui, fa più fatica del solito ma ha anche una discreta opportunità nella ripresa. (CALDARA s.v.: dentro negli ultimi istanti di gara).

GOSENS 5.5: più occupato a contenere che proporre oggi, si vede pochino e nella ripresa è costretto ad uscire per un guaio muscolare. Speriamo non sia nulla di grave (ILICIC 5: ahimè si presenta con un errato passaggio dopo pochi minuti dal suo ingresso che spiana la strada al raddoppio Blancos. Non bene).

PASALIC 5: più palloni persi che giocate interessanti. Non bene. (ZAPATA 6.5: ottimo impatto sul match, ha due ottime occasioni che però il portiere di casa salva con altrettante ottime parate. Peccato).

MALINOVSKYI 6: a ritmo un po’ alternato ma comunque merita la sufficienza. Qualche pallone perso di troppo ma anche qualche buona iniziativa che non lo fanno sfigurare.

MURIEL 6.5: il gol che vale un pezzetto di storia almeno lui lo segna. Bellissima la punizione che firma il momentaneo 2-1; peccato venga fermato lanciato a rete al fischio finale del primo tempo (MIRANCHUK s.v.: vale quanto detto per Caldara. Ingiudicabile).




Il Real non perdona: Atalanta, non basta un cuore grande così. Finisce a Madrid l’avventura in Champions League.

CHAMPIONS LEAGUE, RITORNO OTTAVI DI FINALE

REAL MADRID-ATALANTA 3-1: MURIEL SEGNA IL GOL DELLA BANDIERA PER LA DEA

Adios! Scherziamoci un po’ su, ma alla fine sapevamo tutti di quanto sarebbe stata difficile tentare l’impresa contro il Real: non ci è riuscita l’Atalanta che, pur tenendo testa ai Blancos paga pegno ed esce sconfitta da Madrid 3-1 e saluta così la Champions agli ottavi di finale. Un grazie a tutti quanti per questo ennesimo e meraviglioso viaggio europeo che i nostri ragazzi ci hanno regalato portandoci fin qui, a confrontarci con una squadra che sarebbe troppo anche per un top-team italiano ben più quotato dei nerazzurri. La gara è decisa dalle reti di Benzema a fine primo tempo dopo un pasticcio di Sportiello, poi nella ripresa raddoppia Ramos su rigore e, nel finale, Muriel segna il gol della bandiera su punizione e Asensio allunga subito dopo firmando il 3-1.

Madrid: si chiama Champions League, si legge qualità. Troppa quella del Real Madrid, per cui la coppa è una gustosa abitudine, se confrontata con la cifra di talento della pur volenterosa Atalanta. Così, se all’andata c’era il rimpianto per l’espulsione di Freuler e una partita condizionata da un episodio arrivato troppo presto la ventosa serata di Valdebebas promuove i blancos che vincono 3-1 contro i nerazzurri che mostrano volontà e determinazione ma pagano carissimo certi tipi di errori che, a questi livelli, sono imperdonabili.

GASP CON MALINOVKYI E MURIEL: sorpresa nell’undici iniziale del Gasp che vara una Dea più prudente con il solo Muriel davanti e la sorpresa Malinovskyi ad agire insieme a Pasalic a suo supporto mentre in mezzo c’è Pessina per lo squalificato Freuler. Nel Real, recupera Ramos in difesa e Benzema davanti che già da soli sono due pezzi da novanta per i Blancos che ripresentano Mendy in mezzo, autore del gol-partita all’andata.

GOSENS CI PROVA, LA DEA TIENE BOTTA: c’è vento forte su Valdebebas, si gioca qui nella periferia di Madrid data l’indisponibilità del Bernabeu questo match storico per la Dea che comincia bene il match con una bella iniziativa di Muriel al secondo minuto, palla per Gosens che colpisce però debolmente e Curtois blocca senza problemi. Il Real fa possesso, l’Atalanta ci prova ma la partita rimane molto molto equilibrata: i padroni di casa sono pericolosi al ventisette quando Benzema dialoga con Vinicius, il cui tiro è respinto da Djimsiti che si butta letteralmente a terra e respinge il pallone.

PASTICCIO-SPORTIELLO, BENZEMA SEGNA: purtroppo la Dea, a questi livelli non ci si può permettere la minima distrazione come al trentaquattro quando Sportiello sbaglia nel rinvio regalando palla a Modric che serve Benzema che da solo non può sbagliare il gol che porta avanti il Real. Pagano davvero a caro prezzo la prima ed unica distrazione del primo tempo i nerazzurri a cui comunque, il gol subito cambia poco ai fini dell’obiettivo finale: per passare servono due gol nella ripresa dato che il primo tempo si chiude sull’1-0 per i Blancos e con l’arbitro che fischia la fine proprio su un passaggio filtrante per Muriel che si sarebbe trovato a tu per tu con il portiere del Real.

RIPRESA, RIGORE-REAL RAMOS RADDOPPIA: dopo l’intervallo tocca subito a Zapata che il Gasp inserisce in campo al posto di Pasalic nel tentativo di riportar in partita la Dea in questa ripresa dove in avvio Vinicius prova lo slalom gigante tra i difensori nerazzurri e mandando fuori praticamente. Qualche problema per Gosens che all’undicesimo chiede il cambio con Ilicic che entra al suo posto e, nostro malgrado, lascia subito il segno perdendo un pallone che lancia in campo aperto Vinicius che viene steso appena dentro l’area di rigore da Toloi: rigore per il direttore di gara che Sergio Ramos non fallisce dagli undici metri. 2-0 per i padroni di casa.

DUE VOLTE COURTOIS SU ZAPATA: incassato il 2-0 il Gasp opta per un cambio dietro inserendo Palomino al posto di Toloi con i nerazzurri che comunque vogliono provare a trovar almeno il gol della bandiera: ci prova Pessina (diagonale fuori), poi al ventidue Zapata viene servito sul filo del fuorigioco, si fa respingere il tiro dal portiere. Sul capovolgimento di fronte Sportiello salva su colpo di testa di Benzema che poi sulla respinta manda di testa sul palo. E il portiere di casa si ripete nuovamente alla mezz’ora, sempre su Zapata, stavolta respingendo con il piede il possibile gol della bandiera per la Dea.

MURIEL ACCORCIA, ASENSIO RI-ALLUNGA: l’Atalanta però il gol della bandiera lo trova, con pieno merito a sette dalla fine con una bellissima punizione di Muriel che non lascia stavolta scampo a Courtois e che dimezza lo svantaggio; tuttavia nemmeno il tempo di godersi il gol e gli ingressi di Caldara e Miranchuk per Pessina e lo stesso Muriel che il Real ha subito una micidiale ripartenza che Asensio chiude superando di nuovo Sportiello: 3-1.

E’ STATO COMUNQUE BELLO, GRAZIE RAGAZZI: negli ultimi minuti e con il risultato ormai acquisito da tempo succede veramente poco con i cinque minuti di recupero concessi che servono solamente alla statistica. Vince il Real, il viaggio dell’Atalanta in Champions League si ferma in quel di Madrid dove la Dea saluta alla sua seconda, storica partecipazione nella coppa dalle grandi orecchie. Poco da doversi rimproverare contro un avversario che si è comunque rivelato superiore ai ragazzi del Gasp che hanno comunque dato tutto fino all’ultimo. Ed era quello che noi volevamo. La speranza è di poter tornare in Europa la prossima stagione, magari tutti insieme stavolta a poter tifare dal vivo i nostri ragazzi a cui stasera va il nostro ennesimo ed infinito grazie.

IL TABELLINO:

REAL MADRID-ATALANTA 3-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 34′ Benzema (R), 59′ su rig Ramos (R), 82′ Muriel (A), 85′ Asensio (R)

REAL MADRID (3-5-2): Courtois; Varane, Sergio Ramos (64′ Militao), Nacho; Lucas Vazquez, Kroos, Valverde (81′ Asensio), Modric, Mendy; Vinicius (68′ Rodrygo), Benzema – A disposizione: Isco, Altube, Duro, Lunin, Marcelo – Allenatore: Zidane

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi (61′ Palomino), Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Pessina (83′ Caldara), Gosens (57ì Ilicic); Pasalic (46′ Zapata), Malinovskyi; Muriel (83′ Miranchuk) – A disposizione: Ghislandi, Gollini, Lammers, Rossi, Ruggeri – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Makkelie (Olanda)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Real Madrid 0-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Valverde, Mendy, Nacho, Kroos (R); Toloi (A) – recuperi: 0′ p.t. e 5′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Real Madrid

Romero insuperabile, Ilicic ma cosa combini?

Una partita che lascia da una parte amarezza, ma dall’altra la consapevolezza di potercela giocare a Madrid, specie se la difesa si dimostrerà attenta ed ordinata come questa sera, guidata da un Romero superlativo e se davanti si riesce ad essere più concreti. Date tutte le attenuanti del caso a Zapata (uscito infortunato) e Muriel, l’ingresso di Ilicic non è piaciuto al mister al punto tale di doverlo cambiare a cinque dalla fine: molto molto male.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7: alla fine se la gioca nel migliore dei modi, e per poco riesce quasi nell’impresa di strappare uno 0-0 in inferiorità numerica che sarebbe stato oro colato. L’1-0 è comunque un risultato che tiene vivo il discorso qualificazione. Certo, fa un po’ ridere pensare di dover vincere a Madrid, ma perchè non provarci?

GOLLINI 6.5: attento su una conclusione a fine primo tempo respinta da due passi, poi quasi inoperoso fino al gol di Mendy.

TOLOI 7: partita praticamente perfetta. Spesso lanciato anche in avanti ma con poche armi a disposizione della Dea per colpire stasera.

ROMERO 8: altra partita MOSTRUOSA per lui. Mette il bavaglio un po’ a tutti, non concede praticamente nulla alle bocche da fuoco del Madrid. Bravissimo!

DJIMISITI 7: anche per lui solo applausi. Una partita di grande sacrificio per la squadra. Bravo.

MAEHLE 7: li in fascia ormai prendendo sempre più confidenza nel ruolo e lo dimostra anche al cospetto di un avversario di assoluto valore. Molto bene!

DE ROON 6.5: una prova di quantità e sacrificio in mezzo specie dopo l’espulsione del suo alter-ego Freuler.

FREULER s.v.: come poter valutare la sua prova? Espulso dopo un quarto d’ora per un fallo che, visto e rivisto, ancora ora non ci spieghiamo come possa esser stato valutato da cartellino rosso. Fallo si, ammonizione anche, ma punire un fallo del genere con una esplulsione significa solo una cosa: rovinare una partita che si annunciava bellissima.

GOSENS 7: che bravo anche lui, lotta su ogni pallone e non si tira mai indietro. Un vero peccato si sia dovuto poi limitare a compiti più difensivi che offensivi.

PESSINA 6.5: buona anche la sua gara, perde un po’ di giri nel secondo tempo ma complessivamente resta sempre sul pezzo.

MURIEL 5.5: generoso come sempre, ma quando i piani tattici cambiano e Zapata è costretto ad uscire non trova modo di potersi rendere pericoloso. (ILICIC 4.5: entra e riesce nella grande impresa di far arrabbiare il Gasp a tal punto che lo sostituirà a cinque dalla fine; MALINOVSKYI s.v.: sfortunato, entra e poco dopo il Real trova il gol).

ZAPATA 5.5: sfortunato, resta subito isolato e poi si fa anche male. Che sfortuna, speriamo non sia nulla di male. (PASALIC 6: messo in mezzo al campo svolge il suo compitino e poco altro).




Con l’uomo in meno per oltre un’ora, cede solo nel finale: eroica Atalanta, battuta 1-0 ma non ancora sconfitta!

CHAMPIONS LEAGUE ANDATA OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-REAL MADRID 0-1: MENDY NEL FINALE STENDE UNA DEA IN DIECI DAL QUARTO D’ORA

Che rabbia! Quasi una partita intera disputata in inferiorità numerica per una (a dir poco ingiusta) espulsione al quarto d’ora di gioco, una eroica resistenza contro una delle squadre più forti al mondo e poi, ecco la beffa a quattro dalla fine. Il primo round degli ottavi di Champions va al Real, che vince a Bergamo grazie alla rete di Mendy nel finale e così parte decisamente avvantaggiato in vista del ritorno di Madrid a metà marzo: favorito si, ma contro questa Atalanta mai dire mai. I ragazzi del Gasp non hanno, di fatto, avuto modo di poter dire la loro per via di quell’espulsione di Freuler a dir poco severa che ha costretto a cambiare completamente i piani di gioco al tecnico nerazzurro ed ai suoi in campo. Ne è comunque uscita una gara ordinata e difensiva di una Atalanta che ha purtroppo dovuto arrendersi solo alla prodezza del singolo ma che al ritorno sarà sicuramente pronta a dare battaglia.

Bergamo: una serata meravigliosa per Bergamo, l’Atalanta e la sua gente: la sfida della Dea al Real Madrid in questo incredibile ottavo di finale di Champions League è una festa per tutta la città ed i suoi tifosi che, costretti a casa, cercheranno lo stesso di far sentire la propria vicinanza ai propri beniamini. Atalanta-Real è anche la sintesi esatta di come, talvolta, i sogni possono diventare realtà per una squadra che, fino qualche annetto fa, poteva solamente immaginare questa sfida alla Playstation nei videogame; invece, questa sera, è tutto vero.

FORMAZIONE CONFERMATA: mister Gasperini conferma in toto la squadra che ha battuto domenica il Napoli con Zapata e Muriel davanti assistiti da Pessina e con Maehle sulla fascia con Gosens dalla parte opposta e Romero a guidare la difesa. Nel Real, Zidane davanti propone Isco insieme ad Asensio ed il giovane Vinicius mentre in mezzo ci sono nomi da paura come Modrid e Kroos con tra i pali Courtois.

FREULER ESPULSO, DECISIONE INSPIEGABILE: viene osservato un minuto di silenzio prima dell’inizio del match per ricordare la tragica scomparsa dell’ex primavera nerazzurro Willy Ta Bi che un brutto male si è portato via a soli ventun anni poi il match può iniziare con l’equilibrio a regnare sovrano e le due squadre che si studiano reciprocamente. Al quindicesimo però c’è subito un episodio abbastanza incredibile nel match: Freuler mette giù Mendy al limite dell’area, l’arbitro estrae il cartellino rosso diretto tra la sorpresa generale: il fallo pare essrci, ma l’espulsione sembra proprio esagerata.

PARTITA COMUNQUE EQUILIBRATA: nonostante l’uomo in meno, i ragazzi del Gasp non si scompongono e provano a ribattere colpo su colpo agli spagnoli:  al ventunesimo Maehle spreca bella azione corale. Alla mezz’ora c’è un’altra tegola per il tecnico nerazzurro quando Zapata zoppica, e quindi la Dea è costretta al cambio che vede Pasalic entrare in campo al suo posto. Nel finale ecco il Real farsi vedere al trentanove con Isco che si libera in area il suo tiro è deviato in angolo, poi un minuto dopo Vinicius conclude alto dalla distanza. L’Atalanta risponde con Muriel dal limite ma il suo tiro rasoterra finisce fuori di poco; ultimo acuto però è di marca ospite con Gollini che salva su colpo di testa ravvicinato in occasione di un corner per un primo tempo che va così in archivio dopo tre di recupero e col risultato fermo sullo 0-0.

RIPRESA, BRIVIDO-MODRIC: si riparte dopo l’intervallo ed al terzo minuto il Real è pericolosissimo con una conclusione di Modric, deviata da Maehle che sfila sul fondo di un niente con Gollini immobile. Al decimo ecco Ilicic pronto ad entrare con un sin qui generosissimo ma poco servito Muriel che gli lascia il posto in campo.

MENDY LA SBLOCCA A QUATTRO DALLA FINE: gli ospiti mantengono costantemente l’iniziativa ma l’Atalanta è brava a contenere le offensive dei Blancos e tentar anche qualche timida iniziativa in ripartenza affidandosi a qualche lampo di Ilicic. La squadra del Gasp resiste quasi clamorosamente senza troppi affanni sino a cinque dalla fine: il tempo di inserire Malinovskyi per un Ilicic che non è per niente piaciuto al mister e Palomino per Maehle che, ecco, il Real pescare il jolly all’improvviso con Mendy, che da fuori con una conclusione precisa punisce i nerazzurri che sin li avevano eroicamente resistito.  

PRIMO ROUND A LORO, MA TUTTO E’ ANCORA POSSIBILE: dal gol ospite al fischio finale manca davvero poco e l’Atalanta non ha più le energie necessarie per provare almeno il guizzo per tentare di creare qualche situazione pericolosa in area spagnola. Così i tre minuti di recupero non regaleranno altre emozioni di un match che vede imporsi gli ospiti nel primo round di una partita in cui il vero protagonista probabilmente non giocava in nessuna delle due squadre in campo stasera. L’Atalanta cede il passo ad un Real che ha dovuto davvero sudarsi una vittoria ottenuta sui titoli di coda e con un avversario in dieci dopo un quarto d’ora di gara. La Dea esce sconfitta dal campo, ma con la consapevolezza di poter ancora dire la sua nella gara di ritorno prevista a Madrid a metà marzo. Chi crede che sia già finita non conosce bene i nostri ragazzi, che stasera meritano solo applausi.

IL TABELLINO:

ATALANTA-REAL MADRID 0-1 (primo tempo 0-0)

RETE: 43′ s.t. Mendy

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle (41′ st Palomino), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Muriel (11′ st Ilicic, 42′ st Malinovskyi), Zapata (31′ st Pasalic) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Sutalo, Lammers, Caldara, Ruggeri, Miranchuk. Allenatore: Gasperini

REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Vazquez, Varane, Nacho, Mendy; Casemiro, Kroos, Modric; Vinicius (14′ st Mariano Diaz), Isco (32′ st Hugo Duro), Asensio (31′ st Arribas) – A disposizione: Lunin, Altube, Blanco, Chust, Gutierrez – Allenatore: Zidane

ARBITRO: Stieler (Ger)

NOTE: match disputato a porte chiuse – espulso Freuler (A) al 17′ pt. – ammoniti: Gosens (A); Casemiro, Mendy (R) – recuperi: 3′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta non è uno scherzo, c’è il Real Madrid stasera a Bergamo: scriviamo insieme una nuova pagina di storia!

BERGAMO, ORE 21: UNA SFIDA GALATTICA!

LA FAVOLA DELLA DEA SFIDA I GIGANTI SPAGNOLI

Che emozione! Il gran giorno è finalmente arrivato e l’Atalanta è pronta a vivere insieme ai suoi tifosi un’altra serata di quelle che, comunque vada, sarà sicuramente indimenticabile: si alza il sipario sugli ottavi di Champions League e per i nerazzurri ecco arrivare a Bergamo il Real Madrid di Zidane. La squadra spagnola, tra le più titolate al mondo è questa sera ospite del Gewiss Stadium dove Zapata e compagni cercheranno l’impresa storica nel primo del doppio incontro con gli spagnoli che mette in palio il pass per i quarti di Champions. Una partita che certamente si annuncia molto complicata per i nerazzurri nonostante le tante assenze tra i Blancos ma che mister Gasperini proverà a preparar al meglio per cercare di tendere una trappola giusta agli spagnoli e provar a tener aperto il discorso-qualificazione in vista del ritorno a Madrid di metà marzo.

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA FANTASTICA SFIDA DI QUESTA SERA TRA LA DEA E IL REAL A PARTIRE DALLE 21 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: il tecnico nerazzurro Gasperini va verso la conferma dell’undici che ha vinto domenica con il Napoli. Davanti quindi ci sono Muriel e Zapata con Pessina a loro supporto mentre sulle fasce spazio a Gosens e Maehle (vista l’indisponibilità di Hateboer). Dietro c’è Romero al centro della difesa.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Muriel, D. Zapata – All.: Gasperini

REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Vazquez, Varane, Nacho, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Asensio, Mariano, Vinicius Junior – All.: Zidane




Le pagelle di Ajax-Atalanta

GOLLINI DECISIVO, DE ROON E FREULER FORMANO UNA DIGA

Ottima prova dei ragazzi del Gasp che, dopo un primo tempo attento ed ordinato, nella ripresa osano di più, rischiano ma portano a casa un successo che vale una storica qualificazione. Gollini salva tutto con una paratissima nella ripresa, poi Muriel entra e fa il suo dovere ipotecando gli ottavi. In mezzo grande prova di De Roon e Freuler, senza dimenticarci di un Pessina sempre utile alla causa.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 8: scaccia via tutte le voci del caso confezionando l’ennesima, incredibile impresa. La squadra lo segue, è con lui e lo dimostra con i fatti sul campo conquistando una vittoria che, unita al passaggio del turno, scrive di nuovo la storia atalantina.

GOLLINI 8: decisivo, quando va a prendere il tiro di Classen che poteva cambiare tutto e lo manda in calcio d’angolo salvando i suoi. Da li poi cambia tutto, l’espulsione per i padroni di casa e la rete di Muriel. Ma lui mette la pietra che sta alla base dell’impresa.

TOLOI 7: poche sbavature, tanta attenzione. Bene.

ROMERO 7.5: sempre più autentico leader della difesa con qualche comparsata pericolosa anche in attacco.

DJIMSITI 6: tutto bene alla fine, ma che brivido quel retropassaggio quasi suicida che rischia di complicare di molto le cose ai nostri. Che spavento!

HETEBOER 7: come corre cavallo pazzo! Nella poi spesso riesce a scappar via agli avversari e portare insidie nell’area olandese.

DE ROON 7.5: fa da diga la in mezzo lasciando davvero le briciole ai lancieri che, di fatto, non si rendono praticamente mai pericolosi.

FREULER 7.5: assist perfetto che vale il gol partita che consente ai compagni di vivere un finale tranquillo. SupRemo!

GOSENS 6.5: finisce stremato una partita in cui non riesce a giocare come sa ma da tutto fino a quando rimane in campo (PALOMINO s.v.: dentro nell’ultima parte di match; si gode la festa con i compagni).

PESSINA 7.5: altra partita di gran spessore. Si sta sempre più ritagliando un posto sicuro in squadra con prove di questo genere che hanno convinto anche il mister.

GOMEZ 7.5: spazza via le critiche con una prova davvero di carattere e di qualità. Alterna cose semplici a belle giocate, guidando i suoi verso la vittoria. Che sia il segno di un ritorno al sereno al più presto per tutti.

ZAPATA 6.5: pochi palloni giocabili, ma riesce comunque a rendersi utile in copertura per la squadra e dare sempre il suo sostegno uscendo stremato dal campo. (MURIEL 8: pronti, via e scrive lui la storia per i nerazzurri. Segna un gol dei suoi partendo sul filo del fuorigioco e andando a mettere a sedere il portiere prima di metter la palla nel sacco. Determinante!)




Vedi Amsterdam e vai in paradiso: grande Atalanta, battuto anche l’Ajax. Siamo agli ottavi di Champions!

CHAMPIONS LEAGUE, SESTA GIORNATA

AJAX-ATALANTA 0-1: MURIEL ENTRA E DECIDE IL MATCH

Se serviva una risposta, eccola qua: l’Atalanta espugna Amsterdam e vola agli ottavi di Champions League. Alla Dea bastava anche un pareggio, ma non si è voluta accontentare la squadra del Gasp: dopo un primo tempo piuttosto noioso, nella ripresa i nerazzurri provano a spingere di più ma ringraziano Gollini che compie una gran parata su Classen. Poi entra Muriel per uno stanchissimo Zapata e decide la gara grazie al gol proprio del colombiano scattato sul filo del fuorigioco e che non fallisce il gol che vale un’altra pagina di storia nerazzurra. In mezzo alle big d’Europa ci siamo ancora anche noi!

Amsterdam (Olanda): il destino nelle proprie mani: due risultati su tre a disposizione per volare agli ottavi di Champions e, dovesse finire male, il “paracadute” dei sedicesimi di Europa League è comunque in cassaforte. L’Atalanta prova a far parlare il campo dopo giorni in cui si è parlato più di altro che di pallone e calcio giocato: l’occasione è davvero quella ghiotta per cercare di unire l’ennesimo, storico traguardo, al diffondersi di voci più o meno attendibili su giocatori e allenatore.

ZAPATA SI, ILICIC NO: alla fine il Gasp preferisce Zapata e Gomez davanti con Ilicic inizialmente in panchina e Pessina in mezzo mentre tra i pali rientra Gollini e Gosens è regolarmente in campo dopo la positività al tampone di sabato scorso. Negli olandesi, Ten Hag non recupera Blind e schiera Lisandro Martinez mentre al centro dell’attacco c’è il baby Brobbey in tandem con Antony e Tadic.

PRIMO TEMPO SOPORIFERO: la partita è sin da subito molto bloccata con i padroni di casa che provano a far la partita mantenendo il possesso della sfera e la Dea che attende per ripartire: al diciannovesimo De Roon prova la conclusione dal limite dell’area e la sfera però finisce a lato. L’Ajax dal canto mena le danze ma non riesce ad essere pericoloso grazie alla prova accorta della difesa nerazzurra che non concede spazi ed il risultato dopo metà match e tre di recupero è inevitabilmente inchiodato sullo 0-0.

RIPRESA, BELLO SPUNTO DI PESSINA: nessun cambio durante l’intervallo e il match riprende così dopo il riposo e l’andazzo in campo non cambia di molto anche se la Dea pare un po’ più propositiva: al ventesimo bella discesa di Pessina che salta un avversario, arriva in area e crossa per Zapata che però è anticipato in angolo da un difensore.

GOLLINI SALVA TUTTO SU CLASSEN: al ventitreesimo l’Atalanta rischia però di combinarla davvero grossa quando Djimsiti è autore di un retropassaggio quasi suicida su Gollini, arriva Freuler stende in area Huntelaar con l’arbitro che lascia correre e non interviene nemmeno la Var (per fortuna!). Poi la Dea deve ringraziare al ventinove Gollini, che si supera su Classen che si era ritrovato praticamente a tu per tu con il portiere nerazzurro.

ENTRA MURIEL, ESTASI DEA: ad undici dalla fine la squadra di casa resta in dieci quando Gravembergh rimedia il secondo giallo dopo un intervento scomposto sul Papu mentre in panchina il Gasp ha in precedenza sostituito Gosens con Palomino e uno stremato Zapata per Muriel. E proprio il neo entrato colombiano riceve al trentottesimo un gran pallone da Freuler che lo lancia sul filo del fuorigioco e mette dentro il gol che porta la Dea avanti ad Amsterdam.

QUI SI FA LA STORIA, SIAMO AGLI OTTAVI!: con due risultati su tre a disposizione, ora la Dea può gestire con meno ansia le ultime battute di un match in cui l’Ajax, in inferiorità numerica, non riesce davvero più a rendersi pericoloso. Quattro minuti di recupero ancora (poi diventati cinque per ulteriori cambi da parte dei padroni di casa durante l’extra-time) ed il triplice fischio finale fa partire l’estasi nerazzurra per il secondo pass per gli ottavi di finale di Champions League centrato nella storia di un’Atalanta che le ha vinte tutte e tre in trasferta portandosi a casa gli scalpi di Liverpool e, questa sera, dell’Ajax. La bella notizia è che l’Atalanta vola agli ottavi, ne aspettiamo anche altre nel corso del post partita: e che dal grigiore di Amsterdam torni a splendere il sereno sul cielo di Bergamo.

IL TABELLINO:

AJAX-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETE: al 39′ s.t. Muriel

AJAX (4-3-3): Onana; Mazraoui, Schuurs, Martinez (46′ st Timber), Tagliafico (18′ st Huntelaar); Klaassen, Labyad (19′ st Ekkelenkamp), Gravenberch; Tadic, Brobbey (1′ st Promes), Antony. A disposizione: Alvarez, Klaiber, Kotarski, Rensch, Stekelenburg. Allenatore: Ten Hag

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (34′ st Palomino); Pessina; Gomez, Zapata (33′ st Muriel). A disposizione: Depaoli, Ilicic, Lammers, Malinovskyi, Mojica, Panada, Piccini, Rossi, Ruggeri, Sportiello. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Ajax 2-2 – match disputato a porte chiuse – espulso Gravenberch (AJ) al 35′ st per doppia ammonizione – ammoniti: Hateboer, Freuler (AT) – recuperi: 3′ p.t. e 5′ s.t.