Le pagelle di Villareal-Atalanta

MUSSO UN FENOMENO, ILICIC ENTRA E CAMBIA LA PARTITA

Partita che ha vissuto di momenti a Villareal: quelli positivi della Dea in avvio di gara e nella ripresa, ma anche di punti bassi come il sofferto finale di primo tempo che ha portato al pari spagnolo e quell’errore nella ripresa che ha portato al momentaneo sorpasso. Musso si dimostra un portiere di caratura superiore con grandissime parate, almeno tre decisive, l’ultima pazzesca su Moreno. In mezzo Freuler bene per il gol, meno per l’erroraccio che spiana la strada al gol del 2-1. Bene invece Ilicic, suo il pallone che toccato anche da Miranchuk finisce a Gosens che fa 2-2.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7: la sua Atalanta tiene testa ai vincitori della scorsa Europa League pur non ancora al pieno delle sue forze e delle proprie capacità. Soliti errori a parte, il ritmo del motore nerazzurro a volte si abbassa troppo nei suoi giri e consente così agli avversari di prendere campo. Comunque bene per il prezioso punto portato a casa.

MUSSO 9: semplicemente mostruoso. Mantiene aperto il conto con Moreno parandogli praticamente tutto: due volte nel primo tempo e una, strepitosa, nel finale in pieno recupero che poteva veramente portare alla clamorosa beffa che lui ha invece evitato. Il migliore, per distacco.

TOLOI 6: sul primo gol subito qualche responsabilità anche da parte sua.

PALOMINO 7: si conferma ancora una volta insostituibile in questa fase della stagione.

DJIMSITI 6.5: bene, ma nel finele del primo tempo anche lui soffre parecchio insieme ai compagni (DEMIRAL 6: assaggia anche lui il campo con una ventina di minuti senza troppi errori).

ZAPPACOSTA 6.5: parte a razzo, poi però cala non avendo ancora il ritmo di una intera partita. Nella ripresa si vede molto meno infatti.

DE ROON 6: rientra dopo l’assenza forzata per squalifica in campionato. Luci ed ombre. (KOOPMEINERS 6.5: bene anche oggi per quel poco che lo si è visto in campo. La sensazione è che presto sarà titolare).

FREULER 6: bello il gol che apre la partita in avvio, ma poi grida vendetta quell’errore in uscita che regala palla al Villareal e porta allo svantaggio nerazzurro.

GOSENS 7: inesauribile come sempre, si trova al posto giusto e nel momento giusto per mandar dentro quel pallone che evita una sconfitta che sarebbe stata ingiusta.

MALINOVSKYI 6: a ritmi un po’ alternati, parte benissimo ma poi finisce a lungo andare per perdersi (PASALIC 6: non riesce a farsi notare molto nemmeno lui nel tempo che gli vien concesso in campo).

PESSINA 6.5: spreca un paio di palloni non da lui, ma complessivamente gioca una partita più che dignitosa. Bene. (MIRANCHUK 6.5: c’è il suo colpo di tacco nell’azione che smarca Gosens e lo manda in porta verso il definitivo pari).

ZAPATA 6.5: peccato per quella traversa colpita in avvio di ripresa che meritava sicuramente miglior fortuna. Fa da boa in occasione dell’azione dell’1-0 offrendo a Freuler la palla vincente (ILICIC 6.5: ingresso importante, che cambia la partita con le sue giocate, una delle quali da il via all’azione del pari).




Lampi e amnesie: l’Atalanta riparte in Champions con un pari con il Villareal e scopre le paratissime di Musso

CHAMPIONS LEAGUE, PRIMA GIORNATA

VILLAREAL-ATALANTA 2-2: DI FREULER E GOSENS I PRIMI DUE GOL EUROPEI DELLA DEA

Gol, sprazzi di bel gioco, ma ancora tante (troppe probabilmente) amnesie che a certi livelli si pagano a caro prezzo: l’Atalanta si porta a casa un preziosissimo 2-2 dalla tana del Villareal ed inizia con un pari il suo cammino in Champions League. Subito avanti con Freuler, la squadra del Gasp gioca una grande prima parte di match ma nel finale del primo tempo cede il passo al Villareal che pareggia con Trigueros. Nella ripresa il ritmo è più basso ma la Dea non rinuncia a proporre gioco anche se a dieci dalla fine un clamoroso pasticcio difensivo regala a Danjiuma la palla del sorpasso; pare finita, invece Gosens dopo dieci minuti pesca il gol del definitivo pareggio e, in pieno recupero, Musso compie una parata sensazionale su Moreno evitando la grande beffa; il portiere argentino era stato protagonista anche nel primo tempo con due grandi parate, sempre su Moreno. Finisce 2-2, il cantiere nerazzurro sembra comunque trovare pian piano la strada voluta dal mister.

Villareal (Spagna): continuare a stupire l’Europa. L’obiettivo dell’Atalanta alla sua terza avventura consecutiva in Champions League è ancora una volta quello. Divertire i propri tifosi e spingere il sogno europeo di Bergamo e la sua gente il più in la possibile nella coppa dalle grandi orecchie. Si comincia stasera in Spagna contro il Villareal fresco di vittoria in Europa League contro il Manchester United, altro avversario del girone F in cui milita la Dea insieme agli svizzeri degli Young Boys

GASP PUNTA SU ZAPATA: per la prima partita di questa nuova campagna d’Europa, il Gasp punta davanti su Zapata con Pessina e Malinovskyi a suo supporto mentre sulle fasce c’è Gosens con Zappacosta (preferito a Mahele) con De Roon che può giocare così in mezzo insieme a Freuler. Dietro esordio europeo per Musso tra i pali. Nel Villareal, il tecnico Emery in difesa conta sull’ex Napoli Albiol con davanti il trio formato da Pino, Moreno e Dia.

GOSENS SEGNA SUBITO!: bella atmosfera all’ingresso delle squadre in campo, il pubblico torna sugli spalti ed è questa la notizia più bella dopo mesi di partite a porte chiuse con il match che inizia e l’Atalanta fa subito sul serio e al quinto minuto passa: pallone in area per Zapata che fa da sponda all’accorrente Freuler che conclude con la palla che sbatte sul palo e finisce dentro portando la Dea sull’1-0.

IL VILLAREAL CRESCE NEL FINALE, TRIGUEROS FA 1-1: i nerazzurri sull’onda del vantaggio insistono e al settimo il portiere di casa Rulli respinge a terra una conclusione potente da fuori di Gosens. Poi al quarto d’ora bella ripartenza di Pessina che salta il diretto marcatore e arriva in area avversaria sbagliando tuttavia il cross. Con il passare dei minuti però il Villareal cresce e l’Atalanta inizia ad aver qualche problemino: al trentatre Musso è strepitoso su Moreno, ma sei minuti dopo non può nulla quando Trigueros viene servito perfettamente in area e riesce a concludere eludendo la marcatura di Palomino e segnando il gol del pari.

MUSSO-SHOW SU MORENO: finale in difficoltà per i ragazzi del Gasp che ringraziano ancora una volta Musso a quattro dall’intervallo che compie un’altra grande parata, sempre su Moreno che aveva colpito a botta sicura per segnare il punto del sorpasso. Una chiusura di primo tempo in apnea con l’intervallo che consente ai nerazzurri di tirare il fiato e riorganizzarsi dopo un primo tempo a due facce che si chiude sul punteggio di 1-1 dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, ZAPATA PRENDE LA TRAVERSA: si riparte con i medesimi ventidue in campo dopo l’intervallo e con Malinovskyi che da subito lavoro a Rulli con una conclusione da fuori che il portiere del Villareal manda in corner con una gran parata. Poi al quarto Gosens manda fuori col piattone un ottimo pallone offerto da Toloi. Poi all’ottavo Zapata centra la traversa di testa sugli sviluppi di un corner per quella che è l’ennesima ottima opportunità per i nerazzurri.

TANTI CAMBI, POCHE EMOZIONI: al quarto d’ora il Gasp cambia dietro inserendo Demiral al posto di Djimsiti con il ritmo che è decisamente più basso rispetto al primo tempo ma con le due squadre che non riunciano a cercar il guizzo giusto: ci prova Moreno al ventiduesimo a bruciare la difesa nerazzurra e concludere ma calciando fuori una occasione ghiotta per gli spagnoli. Al venticinque altri tre cambi in casa nerazzurra con Ilicic, Pasalic e Koopmeiners che entrano in campo al posto di Zapata, Malinovskyi e De Roon.

DANJIUMA SCAPPA, GOSENS LO RIPRENDE: al ventisettesimo la difesa nerazzurra combina l’ennesimo pasticcio in fase di disimpegno con Freuler che regala palla agli avversari, la sfera finisce a Danjiuma in area che deve solo superare Musso con il Villareal che ribalta così il match. Aggiunge subito peso offensivo il Gasp inserendo Miranchuk al posto di Pessina e la Dea ci impiega meno di dieci minuti a pareggiare, con Gosens che riceve bene in area e mette dentro alle spalle di Rulli il gol del 2-2 per la Dea.

MUSSO MOSTRUOSO SALVA TUTTO IN PIENO RECUPERO: finale che si accende dopo il pari della Dea, con il Villareal che resta in dieci dopo che il neo entrato Couquelin rimedia due gialli nel giro di pochissimi minuti e finisce sotto la doccia anticipatamente. La Dea così prova a fare il colpo grosso ma non riesce più a presentarsi in maniera seriamente pericolosa dalle parti di Rulli; nel recupero invece è clamorosa l’occasione su calcio d’angolo per il Villareal con Musso che si traveste ancora una volta da fenomeno, sempre su Moreno negando il gol al Villareal ed evitando una beffa che avrebbe avuto del clamoroso ai suoi. Finisce 2-2, inizia con un punto il cammino in Champions di una Atalanta che ha fatto vedere cose belle ma ha dimostrato tuttavia di aver ancora molte lacune da colmare in questo avvio di stagione che a certi livelli rischi di pagare in maniera salatissima.

IL TABELLINO:

VILLAREAL-ATALANTA 2-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 5′ Freuler 39′ Trigueros 73′ Danjuma 82′ Gosens

VILLAREAL (4-3-3): Rulli; Foyth, Albiol, Pau Torres, Pedraza (87′ Mario Gaspar); Parejo, Capoue (61’Coquelin), Trigueros (61′ Gomez); Gerard Moreno, Dia (61′ Danjuma), Pino (73′ Albert Moreno) – All: Emery

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti (61′ Demiral); Zappacosta, De Roon (69′ Koopmeiners), Freuler, Gosens; Malinovskyi (69′ Pasalic), Pessina; Zapata (69′ Ilicic) – All: Gasperini

ARBITRO: Turpin (Francia)

NOTE: spettatori: 15mila circa – ammoniti: 24′ De Roon 54′ Capoue 64′ Gerard Moreno 70’Pino 75′ Coquelin – espulsi: 84′ Coquelin (V) per somma di ammonizioni – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, è tempo di Champions: l’avventura europea della Dea riparte da Villareal

VILLAREAL, ORE 21: RIECCO L'EUROATALANTA!

ZAPATA E COMPAGNI A CACCIA DI NUOVE NOTTI DA SOGNO

Rieccola la musichetta della Champions e riecco, per il terzo anno consecutivo, anche l’Atalanta a calcare il palcoscenico della coppa dalle grandi orecchie: una palestra di crescita ed emozioni che i ragazzi del Gasp si accingono questa sera a vivere nuovamente sulla loro pelle con la speranza di regalare ancora una volta grandi emozioni a noi tifosi. Il girone F dove sono inseriti i nerazzurri prende il via con la sfida agli spagnoli del Villareal, squadra vincitrice della scorsa Europa League contro il Manchester United, altro avversario presente nel girone della Dea (insieme agli svizzeri dello Young Boys). Tutto pronto quindi per un match che mette subito in palio punti pesantissimi per cercare di partire subito con il piede giusto. Il Gasp è stato chiaro durante la conferenza stampa della vigilia: non è un girone per nulla semplice, se si vuole passare il turno per il terzo anno consecutivo occorrerà andare a far punti su tutti i campi: iniziando magari già da questa sera.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: il tecnico nerazzurro ritrova finalmente Marten De Roon che in campionato ha invece ancora una giornata di squalifica da scontare e lo ripropone subito titolare in mezzo con Freuler mentre dietro probabile che tocchi a Demiral in difesa; sulle fascie spazio a Maehle e Gosens mentre in attacco Malinovskyi e Pessina dovrebbero giocare a supporto di Duvan Zapata in attacco.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

VILLAREAL (4-4-2): Rulli; Foyth, Albiol, Mandi, Estupinan; Pino, Trigueros, Capoue, A. Moreno; G. Moreno, Dia – All.: Emery

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Pessina; Zapata – All.: Gasperini




SORTEGGI CHAMPIONS: APPUNTAMENTO CON LA STORIA, CAPITOLO TERZO

Ci siamo: oggi 26 agosto 2021 a Nyon alle ore 18 la dea bendata inizierà a scrivere il terzo capitolo della favola Champions dell’Atalanta, e il popolo nerazzurro non sta più nella pelle di vedere gli esiti dei sorteggi dei vari gironi.

Posto che l’Atalanta non ha paura di nessuno, è bene comunque dividere la fortuna tra buoni sorteggi e cattivi sorteggi, perché l’aiuto della Dea bendata non si rifiuta mai. Vediamo insieme chi dobbiamo sperare di non incontrare e quale potrebbe essere il girone dei sogni.

Sorteggi Champions: girone da evitare

A parte le italiane e un quarto gruppo che sulla carta è inferiore, c’è maggiore preoccupazione per chi potrebbe saltare fuori dalle prime due urne.

In prima, le corazzate Atletico Madrid, Manchester City, Chelsea e Bayern Monaco al momento sembrano ancora avanti. Occhio al Villareal, nonostante ormai sembra destinato a scendere in EL per vincerla.

In seconda fascia Il PSG dei sogni, il Liverpool di Klopp, il nuovo Real e lo United rimangono gatte da pelare non da poco, e anche se tre di esse le abbiamo già affrontate, è comunque meglio evitarle.

Il Dortmund e il Siviglia di Gomez rimangono più accessibili. Ecco quindi il primo vero sorteggio da incubo:

BAYERN MONACO

PSG

ATALANTA

SHERIFF TIRASPOL

Sorteggi Champions: girone da sogno

La sorpresa Lille non può certo impensierire la Dea, e sicuramente la cessione di alcuni protagonisti dello scudetto francese hanno indebolito una squadra che rimane abbordabilissima. Analoga considerazione per lo Sporting Lisbona, fresco campione di Portogallo, ma la sappiamo come la caratura tecnica di questi campionati sia inferiore alla Serie A.

In seconda fascia stona la presenza del Siviglia in mezzo a quel gruppo di extraterrestri, e aldilà della sua inferiorità, perché non pescarla per ritrovare da avversario un certo Papu Gomez?

IL GIRONE DEI SOGNI

LILLE

SPORTING LISBONA

ATALANTA

SHERIFF TIRASPOL

Questi sono i desideri e le paure in vista dei sorteggi, ma sappiamo tutti che indipendentemente da come andrà, questa Dea ha imparato a sognare e sulle ali dell’entusiasmo è capace di tutto, e sicuramente le vittorie ad Amsterdam e ad Anfield sono un buon curriculum che molti big da oggi leggeranno con più attenzione.




Atalanta-Benevento 2-0: La Dea scaccia le streghe, e vede il traguardo Champions a Genova

Più che scacciare le streghe del Benevento, l’Atalanta ieri sera ha cacciato via i brutti pensieri di un improbabile e improvviso tonfo sulla strada della Champions.

Una match non brillantissimo contro un avversario che ha giocato con il coltello tra i denti a brevi tratti, ed è bastato alzare il ritmo nei giusti momenti per chiudere il match senza troppi patemi d’animo.

Complice forse anche la pioggia, l’Atalanta non ha volito rischiare di giocare al massimo, risparmiando energie preziose per il rush finale di stagione. E tanto è bastato per riportarsi al secondo posto in classifica  a pari punti con il Milan.

Solito canovaccio (come dicono quelli bravi), solito Muriel in gol con il solito assist fenomenale di Malinovskyi. Tutto nella norma, come doveva essere, perché solo giocando come sa questa squadra può superare i suoi limiti.

Numeri da Champions

Diamo dei numeri che certifichino la grandezza di questa squadra e che dimostrano come sia la più accreditata e meritevole di andare in Champions la prossima stagione.

75 punti in 36 partite (media di 2,08 punti a partita)

86 gol fatti e 42 subiti (miglior attacco e 5° miglior difesa)

Muriel a quota 22 gol, capocannoniere della Dea e secondo a pari merito con Lukaku nella classifica generale

Bastano e avanzano questi al momento, anche se Gasperini sicuramente aggiungerebbe qualche dato in più sul collettivo o sulla crescita di altri giocatori (Romero e Djimsiti baluardi della difesa), I 10 gol di Gosens, l’exploit di Malinovskiy, il cinismo di Miranchuk dalla panchina….

Una cosa è certa, questa squadra sta meritando di comandare la maratona Champions, e a Genova il traguardo sarà più vicino che mai. Un passo alla volta sì, ma a Marassi servirà la falcata finale.




Atalanta in Champions? Senza fretta, ma senza sosta

Come si raggiunge un traguardo? Senza fretta, ma senza sosta.” Parole ovviamente non del sottoscritto, ma di un tale Goethe che se tuttoggi qualcuno cita, significa che ha lasciato tracce di sé nel suo secolo.

La stessa traccia a tinte nerazzurre che da un lustro la banda Gasperini disegna in ambito nazionale e internazionale, e che ogni anno supera limiti inimmaginabili. O almeno, inimmaginabili per chi ancora crede che l’Atalanta sia solo una favola calcistica come le altre e che presto troverà la propria fine.

Quel momento però per i cosiddetti “haters” e invidiosi pare lontano anni luce dal concretizzarsi, perché la Dea corre spedita verso la prossima qualificazione in Champions, e questa volta nemmeno il modesto ma imprevedibile Bologna di Mihajlovic ha potuto fermare la verve offensiva di un gruppo consapevole di avere come nemica numero uno stessa.

Già perché quello storico (se pur momentaneo) secondo posto in classifica rispecchia il potenziale di una squadra costruita per nobili e grandi imprese, ma se ormai per lo scudetto (di quest’anno, per la prossima stagione ne riparleremo) è tardi, in ottica Champions ora la Dea è artefice del proprio destino, e a Gasperini dipendere da se stesso ha fatto sempre tanto piacere.

Sentire la pressione anziché metterla: questa è l’unica cosa che cambia, ma l’Atalanta di questi problemi non ne ha, perché il diktat societario “Tutto ciò che arriva in più della salvezza è un successo” libera di ogni preoccupazione, e suscita una consapevolezza nei propri mezzi che al momento nessuno pare avere.

D’altronde alla Dea correre bene esce del tutto naturale, e per una divinità la sosta non è contemplata.




Corsa Champions: se la Juve può perdere, l’Atalanta deve correre per altre 7 giornate

L’Atalanta spezza l’incantesimo e dopo 20 anni torna a vincere in casa contro la Juventus, per una vittoria storica e dalla doppia valenza, dato che in palio c’era (e c’è tuttora) la prossima qualificazione in Champions.

Un successo importante ma che ancora non esclude nessuna delle competitor dalla corsa, che si prospetta molto agguerrita fino alla fine.

Da anni la Dea è artefice del proprio destino. Data la forza e la qualità di questo gruppo abbiamo provato a vaticinare il possibile cammino da qui all’ultima giornata della Dea, tra incontri difficili e alcuni apparentemente facili.

Atalanta quota 80?

Dopo la Juve, giovedì prossimo toccherà alla Roma, già travolta a Bergamo all’andata, ma lo spirito europeo dei giallorossi grazie alal semifinale ottenuta in EL potrebbe complicare le cose a Roma. Per questo motivo nelle peggiori delle ipotesi, optiamo per un pareggio.

Dalla Roma al Bologna al Gewiss Stadium, contro una squadra che all’andata aveva pareggiato per demeriti nostri, ma che in campionato sta rispecchianod l’anima guerrure del suo allenatore Mihajlovic. Tuttavia, i felsinei non hanno nulla per cui lottare, quind ci aspettiamo bottino pieno contro i rossoblu.

Domenica 2 maggio il Mapei potrebbe rivelarsi un fattore casalingo, dato il nostro recente passato in EL. Il Sassuolo gioca comunque un bel calcio, e rimane aggrappato al treno dell’Europa League, quindi le motivazioni potrebbero contare più del gioco. La qualità dei nerazzurri e i precedenti sono a favore dell’Stalanta, quindi anche con un po’ di fatica, la vittoria potrebbe arrivare.

Da un’emiliana all’altra: il 9 maggio la Dea sarà ospite al tardini contro un Parma che probabilmente già saprà il proprio destino in chiave retrocessione. Se inoltre aggiungiamo una disparità tecnica e mentale tra le due squadre, il risultato è pressoché scontato, ma ricordiamo: nel calcio alla fine il pallone è rotondo.

Si torna al Gewiss il 12 maggio contro il Benevento dell’ex Pippo Inzaghi. Anche in questo caso i campani potrebbero aver già raggiunto parzialmente la salvezza, e quindi giocare liberamente. Giocare senza pensieri potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per entrambe, ma l’Atalanta non può permettersi di fermarsi contro le streghe, quindi la vittoria dovrà essere un must.

Il 16 maggio Gasperini torna a Genova contro il suo passato. Il Genoa nondovrebbe avere particolari motivi per rendere difficile il cammino alla Dea, e visto che i risultati precedenti ci sorridono, anche in questo caso la Dea è favorita per la vittoria.

Ultima ma non per importanza, la sfida contro il Milan il 23 maggio, e qui i fattori saranno molteplici. Dall’effettivo distacco in classifica, alla partita di per sè di rango, passando per il morale tutto d ascoprire dopo la finale contro la Juventus, sicuramente quella contro i rossoneri rappresenta il match più tosto, Noi però dato il precedente e per l’importanza del match, propendiamo per un pareggio.

In pratica, ai 63 punti attuali virtualmente possiamo aggiungere 17 punti, per un totale finale di 80 punti. Firmerereste per queste premesse?