A Cagliari con il quinto posto nel mirino: dai Atalanta continuiamo a volare!

CAGLIARI, ORE 21

ZAPATONE PROVA A PIEGARE ANCORA I SARDI

Chiusa una settimana a dir poco da urlo con il clamoroso successo sulla Juventus in coppa Italia che è valso l’accesso alla semifinale, l’Atalanta si rituffa nel campionato e si prepara a disputare l’ultimo match che chiude questa ventiduesima giornata ed offre a Gomez e compagni la ghiotta occasione di agganciare, in caso di successo, il quinto posto. Certo non sarà facile contro un Cagliari che si annuncia battagliero e che già in coppa a inizio gennaio aveva complicato la vita ai nerazzurri (poi vittoriosi) e che in casa durante questa stagione hanno perso in campionato solo contro il Napoli.

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I DUBBI DEL GASP: con Ilicic recuperato ma non ancora al meglio dopo il guaio che lo ha costretto ad uscire a metà primo tempo del match con la Juve, il tecnico atalantino potrebbe lasciar lo sloveno in panchina proponendo Pasalic in mezzo come uomo in più oppure Barrow. Dietro probabile conferma per Djimsiti in difesa e Palomino.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Pisacane, Pellegrini; Faragò, Cigarini, Padoin; Birsa; Joao Pedro, Pavoletti – All.: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Pasalic; Gomez, Zapata – All.: Gasperini

ARBITRO: Valeri di Roma




I precedenti di Cagliari-Atalanta

Le trasferte di campionato in terra sarda sono sempre state avare di soddisfazioni per l’Atalanta: basti pensare che su 24 incontri disputati a Cagliari in Serie A sono state soltanto 3 le affermazioni orobiche, contro i 14 successi rossoblù, e che nemmeno nelle ultime 2 grandi stagioni con Gasperini in panchina il trend è stato invertito.

A dire il vero però gli ultimi due confronti non sono poi così significativi se rapportati all’era Gasperini (chiamiamola così). Il più recente infatti si è disputato nella giornata conclusiva dello scorso campionato; nel secondo tempo, visti i concomitanti risultati delle dirette concorrenti per i rispettivi obiettivi (salvezza ed Europa League) la gara in sé non aveva più molto da dire. I sardi vinsero 1-0 con rete nel finale di Ceppitelli. Due stagioni orsono, la sfida andò in scena alla quarta giornata, quando il nostro mister era ben lontano dal trovare la quadratura del cerchio, e tutti noi lontanissimi dall’immaginare a cosa saremmo andati incontro nei mesi a seguire; il Cagliari travolse l’Atalanta per 3-0 in una gara senza attenuanti.

Per la cronaca, in quell’occasione esordì Berisha con la maglia nerazzurra, mentre il capitano per quella gara fu Carlos Carmona.

Due dei tre successi bergamaschi risalgono agli ultimi dieci anni. Lo 0-1 dell’8
Febbraio 2009 – rete di Cigarini, ora giocatore del Cagliari – mise fine ad un digiuno di quasi 45 anni, visto che nella massima divisione l’Atalanta si era imposta prima di allora solamente il 15 Novembre 1964, in quello che fu il primo confronto tra le due formazioni in serie A.

Il terzo successo è datato 14 Settembre 2014, 1-2 con reti nerazzurre di Estigarribia e Boakye. Merita una menzione anche l’ultimo pareggio tra le due squadre, datato 2 Settembre 2012. Il portiere atalantino Andrea Consigli si rese protagonista di un raro evento, due rigori parati nella stessa partita (a Larrivey e Conti), per giunta nel giro di 9 minuti. I bergamaschi rimasero anche in 10 uomini dal 28’ del primo tempo per l’espulsione di Peluso e, dopo una strenua difesa, andarono addirittura in vantaggio con Denis all’82’. Il successo sfumò al 91’ per la rete di Ekdal, ma rimase comunque
una grandissima impresa l’1-1 finale.




L’Atalanta inaugura il 2019 con il piede giusto: Cagliari K.O. ai quarti ora la Juve

TIM CUP, OTTAVI DI FINALE

CAGLIARI-ATALANTA 0-2: ZAPATA E PASALIC RISOLVONO NEL FINALE

Con pazienza, sapendo anche soffrire in certi tratti e poi con la forza di una grande: l’Atalanta piega il tabù-Cagliari, vince in casa dei sardi e si prende così i quarti di finale di Coppa Italia dove ad attenderla ci sarà (di nuovo) la Juventus nella gara prevista il prossimo 30 gennaio ad eliminazione diretta a Bergamo. Partita non semplicissima per i nerazzurri che sprecano molte occasioni già nel primo tempo ma devono anche ringraziare Palomino (autore di due salvataggi sulla linea clamorosi) e Gollini. Nella ripresa però la musica cambia ed i nerazzurri spingono in maniera incessante passando però solo a due dalla fine con Zapata e chiudendo i conti con Pasalic pochi istanti dopo nonostante le tantissime occasioni sciupate. Manca anche un clamoroso rigore non visto, nemmeno dal Var, per un fallo di Cragno su Zapata ma poco importa: passa la Dea con pieno merito.

Cagliari: finite le vacanze, si riparte. Non è ancora tempo di campionato (che riprenderà domenica) ma Cagliari e Atalanta si giocano il quarto di finale di coppa Italia contro la Juventus valido che fa sicuramente gola ad ambo le contendenti, vuoi per il prestigio e vuoi perchè perdere non piace mai a nessuno: i nerazzurri arrivano in Sardegna con qualche infortunato di troppo ma con mister Gasperini intenzionato a schierare i migliori.

PESSINA E DJIMSITI TITOLARI: senza De Roon, Gosens e Berisha, il Gasp si affida tra i pali a Gollini mentre Djimsiti gioca al posto di Mancini con Castagne in fascia, Pessina che vince il ballottaggio con Pasalic mentre davanti ci sono tutti i “tre tenori” Gomez, Ilicic e Zapata. Nel Cagliari, Maran non rinuncia neppure lui ai pezzi da novanta come Barella e Pavoletti con gli ex Padoin e Cigarini schierati in mezzo al campo.

PARTITA VIVACE: buona la cornice di pubblico alla Sardegna Arena nonostante l’orario abbastanza indecifrabile per un ottavo di finale di coppa Italia con il match che inizia ed i padroni di casa che cercano di correre di più per metter subito in difficoltà i nerazzurri: al sesto sugli sviluppi di un corner, colpo di testa di Ceppitelli e palla che rimbalza pericolosamente in area piccola con Gollini che blocca e fa ripartire l’azione; sette minuti dopo la Dea va vicina al gol con Castagne che raccoglie una respinta dall’angolo, tenta il destro che viene respinto da un difensore rossoblù.

PALOMINO SALVA DUE GOL!: al ventesimo l’Atalanta va ad un passo dal vantaggio con Ilicic che fa tutto da solo in area e di destro sfiora il palo con la sfera che esce di un nulla. Sette minuti dopo arriva anche la risposta del Cagliari e qui è fondamentale il salvataggio di testa sulla linea di Palomino che manda fuori un colpo di testa di Pavoletti che pareva vincente. Un minuto dopo, sul rovesciamento di fronte, il Papu prova un cross velenosissimo in area che batte sulla traversa e finisce sul fondo. Nel primo dei due di recupero concessi è però ancora Palomino protagonista quando Padoin ci prova dalla distanza, Gollini respinge e l’ex nerazzurro prova il pallonetto che il difensore nerazzurro toglie dalla porta. Ultima emozione di un bel primo tempo che però si chiude senza gol e le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ALLA DEA MANCA UN RIGORE: la ripresa prende il via con i medesimi ventidue della prima parte di gara ed i nerazzurri che però provano a far sul serio per cercare di sbloccare il match: al dodicesimo il Papu batte una punizione dal limite per la testa di Zapata che però spedisce sul fondo; protagonista il numero novantuno nerazzurro anche pochi minuti dopo quando, ben imbeccato da Ilicic in contropiede, arriva a tu per tu con Cragno che gli respinge la conclusione. Poi protestano i nerazzurri al diciassettesimo per un intervento sempre di Cragno su Zapata in area che fa gridare al rigore: l’arbitro (e il Var) non ne vogliono sapere ma le immagini diranno poi come il contatto appare davvero evidente.

CRAGNO-SHOW, NON SI PASSA: l’Atalanta però insiste, e al ventiquattresimo Ilicic prova a tirar fuori dal cilindro una conclusione da fuori che Cragno gli respinge con una grande parata. Portiere sardo ancora sugli scudi pochi minuti dopo quando Freuler entra in area, offre a Zapata il più facile dei gol che però l’attaccante spedisce addosso al portiere che respinge e poi sempre Freuler di testa manda fuori di poco una clamorosa occasione per la Dea. Altri due minuti e dove non arriva il portiere sardo ci pensa la sfortuna a dire di no ai ragazzi del Gasp quando Ilicic fa partire un sinistro dei suoi dall’interno dell’area, palo pieno e palla che torna in campo!

CI PENSA ZAPATA, E PASALIC FA BIS!: la gara pare davvero stregata, ma la maturità di questa Atalanta esce proprio nel finale quando i nerazzurri continuano il loro assedio a testa bassa alla porta rossoblu e stavolta passano a due dalla fine quando Zapata sigla il primo gol atalantino del 2019 con l’attaccante che raccoglie una palla vagante in mezzo all’area e poi sfodera un tuffo di testa vincente. Check al Var (posizione regolare dell’attaccante nerazzurro) e la Dea sblocca finalmente il match. I nerazzurri non consentono nemmeno di poter abbozzar una reazione ad un Cagliari ormai sulle gambe e, al secondo dei tre di recupero concessi, il neo entrato Pasalic (subentrato al Papu pochi minuti prima) raccoglie come meglio non poteva l’assist ancora di Zapata (altra grandissima prova per lui oggi) e mette dentro il gol del 2-0 che chiude i conti.

E ORA (DI NUOVO) LA JUVE: nel giro di due minuti l’Atalanta batte così il tabù-Cagliari (calato vistosamente nella ripresa) e stacca il pass per il quarto di finale contro la Juventus previsto a Bergamo, in gara secca, il prossimo trenta gennaio. Il peggiore degli avversari che si potessero presentare sul cammino della Dea torna, ad un anno di distanza dalla semifinale della scorsa edizione del torneo con la speranza che, stavolta, il finale possa essere diverso. Con questa Atalanta, ormai lo sappiamo bene, nulla è impossibile. AVANTI TUTTA!

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IL TABELLINO:

CAGLIARI-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 88′ Zapata (A), 93′ Pasalic (A)

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Romagna, Padoin; Barella, Cigarini (76′ Bradaric), Faragò; Ionita (76′ Birsa); Joao Pedro, Pavoletti (67′ Farias) – A disp.: Rafael, Aresti, Andreolli, Lykogiannis, Pajac, Lella, Verde – All.: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Pessina, Freuler, Castagne; Gomez (92′ Pasalic); Ilicic, Zapata – A disp.: Carnesecchi, Rossi, Mancini, Colpani, Del Prato, Okoli, Reca, Kulusevski, Tumminello, Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Piccinini di Pistoia

NOTE: spettatori: 10mila circa – ammoniti: Cigarini, Faragò (C), Freuler, Toloi, Djimsiti (A) – calci d’angolo: 7-7 – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, assalto al Cagliari per centrare i quarti di Coppa

CAGLIARI, ORE 17.30

INIZIA IN SARDEGNA L’AVVENTURA DI COPPA ITALIA

Finita la sosta, è tempo di tornare in campo: non si tratta ancora di campionato ma in palio c’è un quarto di finale molto interessante contro l’invincibile Juventus. L’Atalanta in cerca il pass di coppa per ritrovare nuovamente i bianconeri dovrà prima però vedersela con il Cagliari, squadra che nelle ultime stagioni ha dato più di un grattacapo ai nerazzurri (e capaci di vincere a Bergamo anche quest’anno in campionato): mister Gasperini conferma quindi la sua intenzione di schierare i migliori, proprio per cercare di ottenere il massimo su un campo decisamente ostico come quello sardo.

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GASP E LE TANTE ASSENZE: il tecnico nerazzurro dovrà fare a meno dello squalificato Masiello e degli infortunati Berisha (gioca Gollini), Gosens, De Roon – giocano Pessina o Pasalic al suo posto – e Varnier, tanto da aver dovuto convocare ben cinque Primavera: il portiere Carnesecchi, i difensori Okoli e Delprato e i centrocampisti Colpani e Kulusevski.

LE PROBABILI FORMAZIONI

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Pisacane, Padoin; Ionita, Bradaric, Barella; Birsa; Joao Pedro, Pavoletti – Allenatore: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, Pasalic, Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Piccinini di Forlì




I precedenti di Cagliari-Atalanta

Prosegue la serie di appuntamenti con la storia, statistiche e curiosità raccontati dal nostro Davide come prefazione ai match dell’Atalanta. E’ il momento oggi di fare un tuffo nel passato in vista di Cagliari-Atalanta di domani valido per gli ottavi di finale di coppa Italia.

Quella di lunedì prossimo sarà la sesta sfida in Sardegna tra Cagliari e Atalanta nella storia della Coppa Italia; le due compagini torneranno ad incontrarsi in questa manifestazione dopo 23 anni.

La prima partita si disputò il 14 marzo 1965, valeva per il terzo turno e fu un vero shock per la nostra Dea, dato che i rossoblù si imposero per cinque a zero; nelle file sarde giocava anche Nenè, futuro campione d’Italia nel 1969/70, l’unico in campo quel giorno che poi avrebbe vinto il titolo in maglia cagliaritana 5 anni dopo.

Già pochi mesi dopo, nella stagione successiva, ci fu l’occasione di rivincita per i bergamaschi, perché le due formazioni tornarono ad affrontarsi il 7 Novembre 1965, nel secondo turno di Coppa, di nuovo in gara unica. Questa seconda sfida arrise agli ospiti, vincitori per 1-0 con rete nel primo tempo del centrocampista Mario Mereghetti. In porta tra i nerazzurri c’era il mitico Pizzaballa.

Questi primi due incontri si svolsero nel vecchio stadio Amsicora, che ospitò il Cagliari fino al 1970, anno del trasferimento al Sant’Elia;  il vecchio Amsicora tornò ad ospitare le gare interne del Cagliari nella stagione 1988/89 a causa dei lavori di ristrutturazione dello stesso Sant’Elia dovuti ai mondiali del 90.

Nel giugno 1973 la terza sfida di Coppa Italia: Cagliari e Atalanta erano inserite in un girone di semifinale insieme a Milan e Napoli. Anche allora vinsero i bergamaschi, per 1-2. Il girone fu poi vinto dal Milan.

Gli ultimi due incontri risalgono agli anni 90, in due stagioni consecutive, quando era prevista partita di andata e ritorno. Il 31 agosto 1994 si disputò l’andata dei sedicesimi di finale; vittoria sarda per uno a zero con gol dell’uruguayano Herrera, che l’anno dopo sarebbe passato proprio all’Atalanta. Nella gara di ritorno gli orobici vinsero per 2-1, non riuscendo quindi a passare il turno, in virtù del computo delle reti in trasferta.

L’anno dopo le due squadre si trovarono di fronte addirittura nei quarti di finale, e di nuovo fu 1-0 per i sardi all’andata giocata a Cagliari, con rete di O’Neill, il 29 novembre 1995. La gara di ritorno, disputata il 14 dicembre, ebbe però un epilogo diverso rispetto alla stagione precedente, ed è una partita rimasta nel cuore di ogni tifoso atalantino, bimbo, adolescente o adulto che fosse allora. I tifosi della Curva Nord aiutarono infatti a spalare la neve dal campo, permettendo così la disputa dell’incontro. Il gol del 2 a 2 realizzato dai rossoblù al 78’minuto sembrava aver messo la parola fine ai sogna di gloria nerazzurri, che avrebbero dovuto segnare altre due volte per qualificarsi. Due reti che arrivarono a strettissimo giro, nei 6 minuti successivi, grazie al compianto Federico Pisani e a Sandro Tovalieri.




Le pagelle di Cagliari-Atalanta

ULTIMO GIORNO DI SCUOLA, MA IL PAPU E’ L’ULTIMO A MOLLARE

Ultima partita della stagione dal rendimento certamente non entusiasmante per i ragazzi del Gasp che chiudono il loro campionato con una sconfitta (la seconda in trasferta del girone di ritorno, i sardi portano via sei punti su sei ai nerazzurri) ma con una prova più che positiva di Gollini, che dimostra così tutte le sue qualità e di Castagne oltre che del Papu che sembra uno degli ultimi ad arrendersi alla sconfitta. Meno brillanti oggi Cristante ed Ilicic mentre Caldara saluta tutti fallendo un calcio di rigore.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: il voto, ovviamente, non è per la partita odierna in quanto al terzo gol del Milan sulla Fiorentina tutti (o quasi) erano già in vacanza, ma per una stagione partita con tante incognite e conclusa con l’ennesimo trionfo. Il bello è ripetersi, era la sfida principale di inizio stagione, oltre quello di giocare l’Europa League nella maniera più decorosa possibile: bene, in Europa League ci si ritorna (anche se servirà superare i turni preliminari per accedervi) dopo averla onorata al meglio quest’anno ed essere usciti in maniera sfortunatissima con il Dortmund e senza dimenticare la semifinale di Coppa Italia giocata con la Juve. Direi che più che il classico “missione compiuta”, è il caso di dire “un altro miracolo è servito”. Grazie mister!

GOLLINI 7: tiene in piedi i suoi nel primo tempo con almeno due/tre interventi molto importanti, poi nella ripresa il ritmo cala e diventa quasi spettatore non pagante. (ROSSI 6: il bello dell’esordio in serie A, il brutto dell’incassar il gol che vale una sconfitta che cambia comunque poco le cose. Peccato)

PALOMINO 6.5: bravo, in avvio reclama anche per un rigore che, visto e rivisto, poteva starci.

CALDARA 6: ha provato a salutare tutti quanti con il gol che poteva valere il pari, purtroppo la palla è finita in curva. Niente di male, ciò non cancella l’ennesima stagione di applausi di questo ragazzo con le valigie pronte e in procinto di diventar uno dei nuovi punti fissi della difesa della Juve. Buona fortuna campione!

CASTAGNE 6.5: parte da difensore per sopperire all’assenza di Mancini, poi viene riportato nella sua posizione abituale dopo l’infortunio di Gosens. Buona comunque la sua partita.

HATEBOER 6: svolge il suo compitino senza però particolari acuti. Sufficiente.

DE ROON 6: in una partita che ha contato seriamente qualcosa per poco meno di un tempo non brilla particolarmente, ma la sua prova è comunque sufficiente.

FREULER 6.5: nell’assalto finale alla ricerca del pari entra in diverse azioni, arriva alla condizione ideale per l’avventura al mondiale russo con la sua Svizzera e poi tornare e dar la caccia ai gironi di Europa Legue con i compagni.

GOSENS 6: la sua partita dura davvero poco, poi l’infortunio lo costringe al cambio (BASTONI 6.5: buona partita per lui, in difesa ma anche in avanti dove si conquista il rigore al novantesimo poi sciupato da Caldara).

CRISTANTE 6: ultima partita stagionale (e forse anche i nerazzurro?) un po’ sottotono per lui senza particolari spunti degni di nota. Detto questo, a questo giocatore scoperto grande anche dalla bravura tattica del mister, va il nostro più sentito grazie per questa splendida stagione che ci ha regalato. In bocca al lupo Bryan! (BARROW 6: in campo per una buona fetta di secondo tempo, è tutto in una conclusione parata facilmente dal portiere. Troppo poco).

ILICIC 6: oggi un po’ intermittente nonostante in campo tutta la partita, alterna momenti con buone giocate importanti e altri in cui scompare dal campo. Benino.

GOMEZ 6.5: forse è stato tra quelli a cui la sconfitta è andata giù meno: e sicuramente è un buon segnale in vista della prossima stagione dove ci si augura di vederlo ancora tra i protagonisti dopo un annata in cui ha vissuto tra alti e bassi. Ma quel gol su punizione a Lione alla prima trasferta europea dopo quasi trent’anni è forse una delle perle più belle della sua carriera in nerazzurro. Grazie Papu!




Europa, (ri)ECCOCI!!! Sconfitta indolore a Cagliari, ora chiamamola ancora EuroAtalanta!

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 1-0: DI CEPPITELLI IL GOL-SALVEZZA DEI SARDI

Perdere non piace a nessuno, ma mai sconfitta fu più indolore: l’Atalanta perde nel finale a Cagliari, complice un gol di Ceppitelli, ma chiude settima in classifica e stacca così il pass per i preliminari di Europa League e calcando quindi palcoscenici europei per il secondo anno consecutivo; non sarebbe bastata nemmeno una vittoria ai nerazzurri per evitare un inizio di stagione anticipata in quanto il Milan ha vinto contro la Fiorentina ed ha così conservato il vantaggio su Papu Gomez e compagni. Gara inizialmente molto accesa, con un dubbio episodio da rigore in avvio per i nerazzurri che però il Var non concede, poi i risultati provenienti dai campi interessati ad ambo le squadre fanno calare il ritmo in campo; nella ripresa il Gasp prova ad inserire Barrow per dare spinta in avanti ma il risultato non cambia fino al gol che sblocca la gara a cinque dalla fine; al novantesimo poi Caldara spara alle stelle il rigore del possibile pareggio. Finisce così con i sardi che festeggiano la salvezza e Bergamo che prepara la sua seconda EuroAvventura: chiamiamola ancora EuroAtalanta!

Cagliari: all’ultima curva prima delle meritate vacanze, l’Atalanta cerca in quel di Cagliari la certificazione definitiva dell’ennesimo capolavoro dei ragazzi del Gasp, davvero ad un niente dal centrare una seconda, incredibile qualificazione all’Europa League; resta da capire se le ferie dei nerazzurri saranno più o meno lunghe del previsto a seconda del piazzamento finale di questa stagione: se Papu e compagni riusciranno nel sorpasso sul Milan al sesto posto (ed impegnato a San Siro contro la Fiorentina) l’accesso alla Coppa avverrà direttamente ai gironi, in caso contrario si ripartirebbe dal secondo turno preliminare previsto il 26 di luglio che, se da un lato rappresenta un traguardo comunque prestigioso, dall’altro comporterebbe diversi cambiamenti in ottica di ritiro pre-campionato e preparazione. Per questo i nerazzurri proveranno ad aver la meglio di un Cagliari che si gioca una stagione in questo match: i sardi devono guardarsi alle spalle da Spal e Crotone nella volata per la salvezza ed anche per questo conteranno su un pubblico accorso in massa alla Sardegna Arena questa sera.

GASP IN EMERGENZA: alla fine non recupera nemmeno Mancini e così mister Gasperini si ritrova dietro con l’acqua alla gola senza nemmeno gli squalificati Toloi e Masiello, dovendo arretrar Castagne in difesa dove ci sono Caldara e Palomino mentre in mezzo Hateboer e Gosens preparano lo sprint in fascia e davanti ci sono Ilcici (e non Barrow) dal primo minuto con il Papu Gomez e Cristante a sostegno; cambio anche tra i pali dove tocca a Gollini l’ultima di campionato al posto di Berisha. Sulle ali dell’entusiasmo per il successo di Firenze, il Cagliari conferma la squadra che ha vinto al Franchi con Lopez che recupera ma dirotta inizialmente in panchina l’ex Cigarini mentre è titolare l’altro ex nerazzurro Padoin: in avanti c’è Farias con Pavoletti (a segno all’andata).

IL VAR VEDE (O FORSE NO…): ambiente caldissimo allo stadio oggi strapieno e con i tifosi rossoblu a spingere i propri giocatori ma con oltre quattrocento sostenitori nerazzurri giunti da Bergamo per spingere la Dea in Europa ed il match che inizia con il Var subito protagonista quando Palomino prova la conclusione in area sarda e il pallone pare nettamente toccato da un difensore di casa: consulto al monitor per il direttore di gara che, tuttavia, non è della stessa idea ed il gioco prosegue.

GOLLINI-SUPER!: partita accesissima, con anche i padroni di casa che non rinunciano per nulla a cercare il gol-salvezza ed al quarto d’ora tocca a Gollini far gli straordinari con due parate nell’arco di un minuto: prima sul colpo di testa a colpo quasi sicuro di Farias, poi evitando sul proseguo dell’azione l’autogol per una deviazione di un difensore nerazzurro sulla conclusione verso lo specchio della porta. Piove sul bagnato nell’infermeria atalantina quando, a quattro dalla mezz’ora, Gosens accusa problemi ed è costretto al forfait: entra così a quel punto Bastoni che dirotta a sua volta Castagne in fascia al posto del tedesco. La notizia del vantaggio del Napoli sul Crotone calma gli animi tra i rossoblu in un primo tempo che prosegue così con frequenti ribaltamenti di fronte ma senza reali occasioni fino al fischio del direttore di gara che, dopo due di recupero, manda le squadre al riposo sul risultato di 0-0.

RIPRESA SENZA RITMO: la ripresa inizia subito con l’Atalanta in attacco ed un bel pallone del Papu messo in area per Hateboer che manca di un nulla la deviazione verso la porta di Cragno; la notizia del terzo gol del Milan sulla Fiorentina spegne ogni speranza di accesso diretto in Europa negli animi nerazzurri ed il match prosegue così a fiammate, con i sardi che pungono nelle ripartenze ma senza fare male o creare seri problemi a Gollini e l’Atalanta che comunque ci prova, come al ventesimo con Freuler che sfiora il gol con una gran conclusione deviata in corner con un colpo di reni dall’estremo difensore sardo. Nel frattempo aveva provato ad aumentare il peso specifico la davanti il Gasp inserendo Barrow al posto di Cristante.

CEPPITELLI LA SBLOCCA: nella noia generale di questa ripresa c’è spazio anche per un esordio, quello del giovane Francesco Rossi tra i pali nerazzurri a otto dalla fine quando il Gasp richiama Gollini in panchina per consentire al terzo portiere nerazzurro il suo esordio in serie A che tuttavia non risulterà così felice: pochi minuti dopo infatti, sugli sviluppi di un corner, Ceppitelli di testa anticipa tutti e mette in porta il gol del vantaggio dei sardi.

SCONFITTA INDOLORE, EUROPA (RI)ECCOCI!: la partita a quel punto si accende di nuovo, ed i nerazzurri non ci stanno a perdere e si riversano così nell’area sarda alla ricerca del pari che potrebbe anche arrivare proprio al novantesimo quando proprio Ceppitelli commette fallo su Bastoni in area e stavolta l’arbitro non ha dubbi nel concedere il penalty: tutti spingono Mattia Caldara ad andare sul dischetto per salutare al meglio prima di partire con destinazione Juventus ma il numero tredici nerazzurro spara alle stelle il pallone del possibile 1-1. E’ l’ultimo squillo di una stagione memorabile dei ragazzi del Gasp che, nonostante la sconfitta, chiudono al settimo posto in classifica e si qualificano per i preliminari di Europa League e timbrando il cartellino per l’Europa per il secondo anno di fila. Si ricomincia quindi un po’ prima, ma per l’Europa direi che si può fare questo ed altro. E per adesso non possiamo che dire per l’ennesima volta una sola parola a questi ragazzi, ma molto significativa: GRAZIE!!!!

IL TABELLINO

CAGLIARI-ATALANTA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 42′ s.t. Ceppitelli

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Faragò, Pisacane, Ceppitelli, Lykogiannis; Padoin, Barella, Deiola (26′ st Cigarini); Ionita; Farias (41′ st Cossu), Pavoletti (30′ st Sau) – A disp. Rafael, Crosta, Romagna, Castan, Miangue, Caligara, Han, Giannetti – All.: Lopez

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini (38′ st Rossi); Palomino, Caldara, Castagne; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (27′ pt Bastoni); Cristante (12′ st Barrow); Ilicic, Gomez – A disp.: Berisha, Haas, Mancini, Colpani, Del Prato, Elia – All.: Gasperini

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: gara di andata: Atalanta-Cagliari 1-2 – spettatori 20mila circa – Caldara (A) sbaglia un rigore al 46′ s.t. – ammoniti Barella, Cigarini, Pisacane (C), Castagne (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.