I precedenti di Cagliari-Atalanta

Prosegue la serie di appuntamenti con la storia, statistiche e curiosità raccontati dal nostro Davide come prefazione ai match dell’Atalanta. E’ il momento oggi di fare un tuffo nel passato in vista di Cagliari-Atalanta di domani valido per gli ottavi di finale di coppa Italia.

Quella di lunedì prossimo sarà la sesta sfida in Sardegna tra Cagliari e Atalanta nella storia della Coppa Italia; le due compagini torneranno ad incontrarsi in questa manifestazione dopo 23 anni.

La prima partita si disputò il 14 marzo 1965, valeva per il terzo turno e fu un vero shock per la nostra Dea, dato che i rossoblù si imposero per cinque a zero; nelle file sarde giocava anche Nenè, futuro campione d’Italia nel 1969/70, l’unico in campo quel giorno che poi avrebbe vinto il titolo in maglia cagliaritana 5 anni dopo.

Già pochi mesi dopo, nella stagione successiva, ci fu l’occasione di rivincita per i bergamaschi, perché le due formazioni tornarono ad affrontarsi il 7 Novembre 1965, nel secondo turno di Coppa, di nuovo in gara unica. Questa seconda sfida arrise agli ospiti, vincitori per 1-0 con rete nel primo tempo del centrocampista Mario Mereghetti. In porta tra i nerazzurri c’era il mitico Pizzaballa.

Questi primi due incontri si svolsero nel vecchio stadio Amsicora, che ospitò il Cagliari fino al 1970, anno del trasferimento al Sant’Elia;  il vecchio Amsicora tornò ad ospitare le gare interne del Cagliari nella stagione 1988/89 a causa dei lavori di ristrutturazione dello stesso Sant’Elia dovuti ai mondiali del 90.

Nel giugno 1973 la terza sfida di Coppa Italia: Cagliari e Atalanta erano inserite in un girone di semifinale insieme a Milan e Napoli. Anche allora vinsero i bergamaschi, per 1-2. Il girone fu poi vinto dal Milan.

Gli ultimi due incontri risalgono agli anni 90, in due stagioni consecutive, quando era prevista partita di andata e ritorno. Il 31 agosto 1994 si disputò l’andata dei sedicesimi di finale; vittoria sarda per uno a zero con gol dell’uruguayano Herrera, che l’anno dopo sarebbe passato proprio all’Atalanta. Nella gara di ritorno gli orobici vinsero per 2-1, non riuscendo quindi a passare il turno, in virtù del computo delle reti in trasferta.

L’anno dopo le due squadre si trovarono di fronte addirittura nei quarti di finale, e di nuovo fu 1-0 per i sardi all’andata giocata a Cagliari, con rete di O’Neill, il 29 novembre 1995. La gara di ritorno, disputata il 14 dicembre, ebbe però un epilogo diverso rispetto alla stagione precedente, ed è una partita rimasta nel cuore di ogni tifoso atalantino, bimbo, adolescente o adulto che fosse allora. I tifosi della Curva Nord aiutarono infatti a spalare la neve dal campo, permettendo così la disputa dell’incontro. Il gol del 2 a 2 realizzato dai rossoblù al 78’minuto sembrava aver messo la parola fine ai sogna di gloria nerazzurri, che avrebbero dovuto segnare altre due volte per qualificarsi. Due reti che arrivarono a strettissimo giro, nei 6 minuti successivi, grazie al compianto Federico Pisani e a Sandro Tovalieri.




Le pagelle di Atalanta-Cagliari

La serata odierna è forse ancor più difficile di quella di Copenaghen da commentare: la squadra è in confusione, non crea praticamente mai occasioni da gol e cade vittima dei propri errori: banale quello di Djimsiti che regala la punizione da tre punti ai sardi, così come colpisce l’involuzione di Rigoni dopo l’incredibile doppietta di lunedì a Roma. Pasalic prosegue la sua involuzione mentre il Papu non riesce a rimetter in piedi una squadra giù di corda sotto ogni punto di vista.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 5.5: non un momento facile neppure per lui, vede i suoi inermi ed incapaci di reagire anche quando nella ripresa le prova praticamente tutte per cercar almeno il pari. Il lavoro, soprattutto mentale, da operare in questa pausa sarà molto, anche perchè alla ripresa ci attendono le due trasferte contro Spal e Milan tutt’altro che semplici.

BERISHA 5.5: non sicurissimo, in occasione del gol pare inizialmente bucarla clamorosamente salvo poi trovare il capro espiatorio in una deviazione di Pasalic che lo inganna. Nella ripresa bene invece nell’unico tiro in porta dei sardi.

DELUSIONE IN CASA NERAZZURRA, NON FORTUNATO IL RIENTRO TRA I PALI DI BERISHA

MANCINI 5.5: dietro copre bene, ma spesso tenta improbabili lanci per avviare ripartenze privi di precisione. Così così.

DJIMSITI 5: benino fino al fallo, tanto ingenuo quanto sciocco, che general la punizione-gol che vale la vittoria dei sardi. (GOMEZ 5.5: entra per dare la scossa, ma con la situazione che ritrova in campo è davvero una impresa ardua; qualche buona giocata ed un tiro da fuori. Tutto qui).

MASIELLO 6: stanco, spesso impreciso, ma comunque tra i migliori in campo questa sera, il che la dice molto lunga…

HATEBOER 5.5: la sua spinta offensiva che dovrebbe garantire si vede poco e solamente a tratti. Nella ripresa arretra prima e poi avanza di nuovo; risultato identico.

DE ROON 6.5: dai suoi piedi partono diversi palloni interessanti; nel secondo tempo sbaglia parecchio anche lui, ma entra nel novero dei pochi segnali positivi di questa serata.

FREULER 6: la partita di Copenaghen si fa sentire anche nelle sue gambe, tuttavia non appare brillante come tempo fa. Deve ancora ritrovare la forma migliore.

ALI ADNAN 5.5: parte abbastanza bene, ma col tempo anche lui perde rapidamente grinta e velocità. (GOSENS 5.5: non cambia di molto l’andazzo in campo rispetto a quanto fatto dal suo compagno).

PASALIC 5: primo tempo da dimenticare, posizione non a lui congeniale e deviazione beffarda sulla punizione di Barella; nella ripresa viene spostato dal Gasp ma con scarsi risultati (BARROW 5.5: un quarto d’ora in campo in cui può fare davvero pochino…)

RIGONI 5.5: un fantasmino anche lui rispetto al bel giocatore ammirato a Roma ad inizio settimana; una sola fiammata, in occasione di un corner su cui tenta di andar direttamente a segno..

ZAPATA 5.5: lotta e si sbatte come pochi, ma è assente al momento di dover concludere o crearsi l’opportunità da gol. Non va.




La Dea completa la sua settimana da incubo: vince il Cagliari, nerazzurri al buio.

SERIE A, TERZA GIORNATA

ATALANTA-CAGLIARI 0-1: DECIDE BARELLA, SARDI BESTIA NERA

La scossa non c’è stata, l’Atalanta chiude come peggio non poteva la sua settimana terribile coincisa con l’eliminazione dall’Europa League perdendo in casa contro il Cagliari che vince a Bergamo grazie ad un gol di Barella su punizione nel finale di primo tempo. Poco davvero da recriminare per i nerazzurri, che non trovano praticamente mai la porta ospite per tutta la partita e vengono puniti dai sardi che, pur non incantando, sono cinici quanto basta e, dopo il gol, contengono con ordine i confusi tentativi di reazione dei nerazzurri. Primo stop in campionato per i nerazzurri che restano così fermi a quota quattro punti in classifica, agganciati proprio dai sardi, al loro terzo successo consecutivo contro la Dea.

Bergamo: dalle difficoltà se ne esce tutti insieme, perchè è troppo facile esserci quando tutto fila liscio. L’Atalanta torna in campo stasera, ed è forse la miglior medicina possibile per cercare di levarsi di dosso il fermo immagine di giovedì con il Copenaghen a far festa ai rigori e i nerazzurri che lasciano anzitempo l’Europa League nonostante una estate che cmq ha entusiasmato e fatto segnare i tifosi. Ferita aperta, ma che tutti sono decisi a ricucire il prima possibile e, perchè no, provare a riprendersi l’Europa perduta proprio attraverso un campionato ancora tutto da vivere e che Gomez e compagni potranno disputare con una rosa ampia e di qualità a disposizione del Gasp per tentare di riscrivere tante altre pagine della favola di una Dea che tutti ci auguriamo possa riprendere a volare il prima possibile

EMERGENZA IN DIFESA: c’è Berisha tra i pali e non Gollini di un’Atalanta che Gasperini ridisegna specialmente in difesa con Djimsiti e Mancini a causa delle assenze di Palomino e Toloi mentre in mezzo tocca sulle fasce ad Adnan ed Hateboer con Pasalic a supporto di Rigoni e Zapata con il Papu che rifiata e parte quindi dalla panchina. Nel Cagliari, Maran recupera Castro e schiera l’ex Padoin con in avanti Sau e Pavoletti che lo scorso anno fece male ai nerazzurri.

MATCH EQUILIBRATO: il match inizia in una bella cornice di pubblico al Comunale e con l’Atalanta che al quarto è subito pericolosa quando Adnan crossa in mezzo per Hateboer e l’olandese spizza di testa Freuler che conclude al volo alto; poi al nono Rigoni cerca la porta direttamente da calcio d’angolo e Cragno si supera togliendo la sfera dalla porta. C’è anche il Cagliari al quarto d’ora quando Pavoletti elude Mancini e conclude da fuori area facile per Berisha.

LA DEA SI SPEGNE, BARELLA NO: il fuoco di paglia iniziale dei nerazzurri si affievolisce tuttavia col passare dei minuti e la partita diventa così piuttosto bruttina e piena di errori, specie da parte atalantina con un Cagliari che così mette fuori il muso e prima si divora il gol con Sau a tre dalla mezz’ora, con il centravanti di Maran ben servito in area che conclude incredibilmente a lato a pochi passi dalla porta, e poi sblocca ad un minuto dal riposo con una bella punizione di Barella, deviata da Pasalic in maniera forse decisiva da ingannare un Berisha apparso comunque non impeccabile che viene così bucato: 1-0 per i sardi all’intervallo contro un’Atalanta che ha ancora di fronte a se il fantasma di Copenaghen.

Partita complicata per i nerazzurri, Rigoni e Zapata deludono e l’attacco non punge

RIPRESA, ECCO IL PAPU: mister Gasperini prova a scuotere i suoi e, per farlo, da incarico al Papu Gomez di entrare al posto di Djimsiti e ridisegnare così la sua Atalanta in una ripresa che inizia con poco gioco e tanta confusione (e nervosismo) in campo; al dodicesimo Zapata riceve palla da Pasalic ed in area crossa per Rigoni che prova a concludere al volo ma con scarsa precisione. Poco dopo il quarto d’ora ecco anche Gosens entrare in campo al posto di Ali Adnan per cercar più spinta offensiva in fascia.

ATALANTA TRISTE, BENEDETTA SOSTA!: purtroppo per i nerazzurri, il match non ingrana e la trappola piazzata dal Cagliari funziona a meraviglia, disinnescando di fatto ogni velleità offensiva dei ragazzi del Gasp che si gioca anche la carta-Barrow a quattro dalla mezz’ora con Pasalic (piuttosto opaco anche stasera) che lascia il campo. Ospiti pericolosi a dieci dalla fine in ripartenza con Farias che conclude da buona posizione in area e Berisha respinge bene, salvando i suoi dal gol che avrebbe chiuso il match. La risposta della Dea è tutta in una punizione di Gomez da fuori che è troppo centrale e facile preda di Cragno. Le batterie di una fragile Atalanta vanno in ulteriore riserva nei minuti finali, dove il match si fa più cattivo ma di occasioni da gol nemmeno l’ombra; cinque minuti di recupero e il Cagliari si porta a casa la terza vittoria consecutiva contro i nerazzurri diventando una sorta di bestia nera per Papu e compagni che, tuttavia, pagano dazio carissimo di una settimana che tutti noi vorremmo cancellare volentieri dal calendario. Cade a fagiolo la sosta per le nazionali, quale occasione migliore per riordinare le idee e, soprattutto, ritrovare se stessi dal punto di vista sia fisico che, in particolar modo, mentale: il mister avrà il suo da fare.

IL TABELLINO:

ATALANTA-CAGLIARI 0-1 (primo tempo 0-1)

RETI: Barella al 45’ p.t.

ATALANTA (3-4-1-2) Berisha; Mancini, Djimsiti (dal 1’ s.t. Gomez), Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Adnan (dal 18’ s.t. Gosens); Pasalic (dal 27’ s.t. Barrow); Rigoni, Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Bettella, Castagne, Reca, Pessina, Valzania, Tumminello – Allenatore: Gasperini

CAGLIARI (4-3-1-2) Cragno; Srna, Romagna, Klavan, Padoin; Castro (dal 29’ s.t. Faragò), Bradaric, Barella; Ionita (dal 23’ s.t. Dessena); Pavoletti, Sau (dal 33’ s.t. Farias) – A disposizione: Rafael, Daga, Aresti, Pajac, Lykogiannis, Pisacane, Andreolli, Cigarini, Cerri – Allenatore: Maran

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE: spettatori: 17mila circa – ammoniti: Djimsiti e De Roon (A), Ionita e Dessena (C) per gioco scorretto; recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Stasera arriva il Cagliari: dai Atalanta, rialziamoci insieme!

BERGAMO, ORE 20.30

PERSA L’EUROPA, SI PROVA A RICONQUISTARLA

In tanti si sarebbero attesi una serata diversa questa sera, purtroppo la bellezza e la crudeltà del calcio sono il sale di questo sport e, dopo la prematura eliminazione di Copenaghen dall’Europa League, l’Atalanta prova stasera a rialzarsi, insieme ai suoi tifosi già carichi a mille per ricominciare a correre e, perchè no, andare nuovamente a caccia di quel sogno europeo svanito ai rigori in Danimarca. La gara di Bergamo con il Cagliari arriva prima della sosta prevista del campionato per gli impegni della nazionale: arrivare al riposo conquistando un successo sarebbe dunque una buona medicina per affrontar poi la pausa nel migliore dei modi e per farlo bisogna superare i sardi che, dopo l’avvio deludente di Empoli, sono reduci dal pari subito in extremis dal Sassuolo la scorsa domenica e verranno quindi determinati a cercar di rovinare i piani dei nerazzurri di mister Gasperini.

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FORMAZIONE, I DUBBI DEL GASP: la nefasta trasferta di Copenaghen ha lasciato anche danni nell’infermeria nerazzurra con mister Gasperini che si ritrova senza Palomino e Toloi in difesa, entrambi infortunati, oltra a Castagne non al meglio in fascia dove crescono le quotazioni di Adnan per un posto da titolare con Hateboer nell’altra corsia mentre davanti pare certo l’utilizzo di Rigoni al posto di Gomez con Barrow e Zapata che si giocano una maglia per completare l’attacco atalantino.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-3): 91 Gollini; 28 Mancini, 19 Djimsiti, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 de Roon, 4 Valzania, 53 Alì Adnan; 24 Rigoni, 99 Barrow, 10 Gomez – A disp.: 31 Rossi, 1 Berisha, 13 Bettella, 21 Castagne, 11 Freuler, 8 Gosens, 88 Pasalic, 22 Pessina, 7 Reca, 20 Tumminello, 91 Zapata – All.: Gasperini

CAGLIARI (4-3-1-2): 28 Cragno; 33 Srna, 56 Romagna, 15 Klavan, 20 Padoin; 18 Barella, 8 Cigarini, 29 Castro; 21 Ionita; 25 Sau, 30 Pavoletti. A disp.: 1 Rafael, 16 Aresti, 24 Faragò, 2 Pajac, 3 Andreolli, 22 Lykogiannis, 19 Pisacane, 6 Bradaric, 17 Farias, 9 Cerri, 12 Daga, 4 Dessena – All.: Maran

ARBITRO: Maresca di Napoli





Le pagelle di Cagliari-Atalanta

ULTIMO GIORNO DI SCUOLA, MA IL PAPU E’ L’ULTIMO A MOLLARE

Ultima partita della stagione dal rendimento certamente non entusiasmante per i ragazzi del Gasp che chiudono il loro campionato con una sconfitta (la seconda in trasferta del girone di ritorno, i sardi portano via sei punti su sei ai nerazzurri) ma con una prova più che positiva di Gollini, che dimostra così tutte le sue qualità e di Castagne oltre che del Papu che sembra uno degli ultimi ad arrendersi alla sconfitta. Meno brillanti oggi Cristante ed Ilicic mentre Caldara saluta tutti fallendo un calcio di rigore.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: il voto, ovviamente, non è per la partita odierna in quanto al terzo gol del Milan sulla Fiorentina tutti (o quasi) erano già in vacanza, ma per una stagione partita con tante incognite e conclusa con l’ennesimo trionfo. Il bello è ripetersi, era la sfida principale di inizio stagione, oltre quello di giocare l’Europa League nella maniera più decorosa possibile: bene, in Europa League ci si ritorna (anche se servirà superare i turni preliminari per accedervi) dopo averla onorata al meglio quest’anno ed essere usciti in maniera sfortunatissima con il Dortmund e senza dimenticare la semifinale di Coppa Italia giocata con la Juve. Direi che più che il classico “missione compiuta”, è il caso di dire “un altro miracolo è servito”. Grazie mister!

GOLLINI 7: tiene in piedi i suoi nel primo tempo con almeno due/tre interventi molto importanti, poi nella ripresa il ritmo cala e diventa quasi spettatore non pagante. (ROSSI 6: il bello dell’esordio in serie A, il brutto dell’incassar il gol che vale una sconfitta che cambia comunque poco le cose. Peccato)

PALOMINO 6.5: bravo, in avvio reclama anche per un rigore che, visto e rivisto, poteva starci.

CALDARA 6: ha provato a salutare tutti quanti con il gol che poteva valere il pari, purtroppo la palla è finita in curva. Niente di male, ciò non cancella l’ennesima stagione di applausi di questo ragazzo con le valigie pronte e in procinto di diventar uno dei nuovi punti fissi della difesa della Juve. Buona fortuna campione!

CASTAGNE 6.5: parte da difensore per sopperire all’assenza di Mancini, poi viene riportato nella sua posizione abituale dopo l’infortunio di Gosens. Buona comunque la sua partita.

HATEBOER 6: svolge il suo compitino senza però particolari acuti. Sufficiente.

DE ROON 6: in una partita che ha contato seriamente qualcosa per poco meno di un tempo non brilla particolarmente, ma la sua prova è comunque sufficiente.

FREULER 6.5: nell’assalto finale alla ricerca del pari entra in diverse azioni, arriva alla condizione ideale per l’avventura al mondiale russo con la sua Svizzera e poi tornare e dar la caccia ai gironi di Europa Legue con i compagni.

GOSENS 6: la sua partita dura davvero poco, poi l’infortunio lo costringe al cambio (BASTONI 6.5: buona partita per lui, in difesa ma anche in avanti dove si conquista il rigore al novantesimo poi sciupato da Caldara).

CRISTANTE 6: ultima partita stagionale (e forse anche i nerazzurro?) un po’ sottotono per lui senza particolari spunti degni di nota. Detto questo, a questo giocatore scoperto grande anche dalla bravura tattica del mister, va il nostro più sentito grazie per questa splendida stagione che ci ha regalato. In bocca al lupo Bryan! (BARROW 6: in campo per una buona fetta di secondo tempo, è tutto in una conclusione parata facilmente dal portiere. Troppo poco).

ILICIC 6: oggi un po’ intermittente nonostante in campo tutta la partita, alterna momenti con buone giocate importanti e altri in cui scompare dal campo. Benino.

GOMEZ 6.5: forse è stato tra quelli a cui la sconfitta è andata giù meno: e sicuramente è un buon segnale in vista della prossima stagione dove ci si augura di vederlo ancora tra i protagonisti dopo un annata in cui ha vissuto tra alti e bassi. Ma quel gol su punizione a Lione alla prima trasferta europea dopo quasi trent’anni è forse una delle perle più belle della sua carriera in nerazzurro. Grazie Papu!




Europa, (ri)ECCOCI!!! Sconfitta indolore a Cagliari, ora chiamamola ancora EuroAtalanta!

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 1-0: DI CEPPITELLI IL GOL-SALVEZZA DEI SARDI

Perdere non piace a nessuno, ma mai sconfitta fu più indolore: l’Atalanta perde nel finale a Cagliari, complice un gol di Ceppitelli, ma chiude settima in classifica e stacca così il pass per i preliminari di Europa League e calcando quindi palcoscenici europei per il secondo anno consecutivo; non sarebbe bastata nemmeno una vittoria ai nerazzurri per evitare un inizio di stagione anticipata in quanto il Milan ha vinto contro la Fiorentina ed ha così conservato il vantaggio su Papu Gomez e compagni. Gara inizialmente molto accesa, con un dubbio episodio da rigore in avvio per i nerazzurri che però il Var non concede, poi i risultati provenienti dai campi interessati ad ambo le squadre fanno calare il ritmo in campo; nella ripresa il Gasp prova ad inserire Barrow per dare spinta in avanti ma il risultato non cambia fino al gol che sblocca la gara a cinque dalla fine; al novantesimo poi Caldara spara alle stelle il rigore del possibile pareggio. Finisce così con i sardi che festeggiano la salvezza e Bergamo che prepara la sua seconda EuroAvventura: chiamiamola ancora EuroAtalanta!

Cagliari: all’ultima curva prima delle meritate vacanze, l’Atalanta cerca in quel di Cagliari la certificazione definitiva dell’ennesimo capolavoro dei ragazzi del Gasp, davvero ad un niente dal centrare una seconda, incredibile qualificazione all’Europa League; resta da capire se le ferie dei nerazzurri saranno più o meno lunghe del previsto a seconda del piazzamento finale di questa stagione: se Papu e compagni riusciranno nel sorpasso sul Milan al sesto posto (ed impegnato a San Siro contro la Fiorentina) l’accesso alla Coppa avverrà direttamente ai gironi, in caso contrario si ripartirebbe dal secondo turno preliminare previsto il 26 di luglio che, se da un lato rappresenta un traguardo comunque prestigioso, dall’altro comporterebbe diversi cambiamenti in ottica di ritiro pre-campionato e preparazione. Per questo i nerazzurri proveranno ad aver la meglio di un Cagliari che si gioca una stagione in questo match: i sardi devono guardarsi alle spalle da Spal e Crotone nella volata per la salvezza ed anche per questo conteranno su un pubblico accorso in massa alla Sardegna Arena questa sera.

GASP IN EMERGENZA: alla fine non recupera nemmeno Mancini e così mister Gasperini si ritrova dietro con l’acqua alla gola senza nemmeno gli squalificati Toloi e Masiello, dovendo arretrar Castagne in difesa dove ci sono Caldara e Palomino mentre in mezzo Hateboer e Gosens preparano lo sprint in fascia e davanti ci sono Ilcici (e non Barrow) dal primo minuto con il Papu Gomez e Cristante a sostegno; cambio anche tra i pali dove tocca a Gollini l’ultima di campionato al posto di Berisha. Sulle ali dell’entusiasmo per il successo di Firenze, il Cagliari conferma la squadra che ha vinto al Franchi con Lopez che recupera ma dirotta inizialmente in panchina l’ex Cigarini mentre è titolare l’altro ex nerazzurro Padoin: in avanti c’è Farias con Pavoletti (a segno all’andata).

IL VAR VEDE (O FORSE NO…): ambiente caldissimo allo stadio oggi strapieno e con i tifosi rossoblu a spingere i propri giocatori ma con oltre quattrocento sostenitori nerazzurri giunti da Bergamo per spingere la Dea in Europa ed il match che inizia con il Var subito protagonista quando Palomino prova la conclusione in area sarda e il pallone pare nettamente toccato da un difensore di casa: consulto al monitor per il direttore di gara che, tuttavia, non è della stessa idea ed il gioco prosegue.

GOLLINI-SUPER!: partita accesissima, con anche i padroni di casa che non rinunciano per nulla a cercare il gol-salvezza ed al quarto d’ora tocca a Gollini far gli straordinari con due parate nell’arco di un minuto: prima sul colpo di testa a colpo quasi sicuro di Farias, poi evitando sul proseguo dell’azione l’autogol per una deviazione di un difensore nerazzurro sulla conclusione verso lo specchio della porta. Piove sul bagnato nell’infermeria atalantina quando, a quattro dalla mezz’ora, Gosens accusa problemi ed è costretto al forfait: entra così a quel punto Bastoni che dirotta a sua volta Castagne in fascia al posto del tedesco. La notizia del vantaggio del Napoli sul Crotone calma gli animi tra i rossoblu in un primo tempo che prosegue così con frequenti ribaltamenti di fronte ma senza reali occasioni fino al fischio del direttore di gara che, dopo due di recupero, manda le squadre al riposo sul risultato di 0-0.

RIPRESA SENZA RITMO: la ripresa inizia subito con l’Atalanta in attacco ed un bel pallone del Papu messo in area per Hateboer che manca di un nulla la deviazione verso la porta di Cragno; la notizia del terzo gol del Milan sulla Fiorentina spegne ogni speranza di accesso diretto in Europa negli animi nerazzurri ed il match prosegue così a fiammate, con i sardi che pungono nelle ripartenze ma senza fare male o creare seri problemi a Gollini e l’Atalanta che comunque ci prova, come al ventesimo con Freuler che sfiora il gol con una gran conclusione deviata in corner con un colpo di reni dall’estremo difensore sardo. Nel frattempo aveva provato ad aumentare il peso specifico la davanti il Gasp inserendo Barrow al posto di Cristante.

CEPPITELLI LA SBLOCCA: nella noia generale di questa ripresa c’è spazio anche per un esordio, quello del giovane Francesco Rossi tra i pali nerazzurri a otto dalla fine quando il Gasp richiama Gollini in panchina per consentire al terzo portiere nerazzurro il suo esordio in serie A che tuttavia non risulterà così felice: pochi minuti dopo infatti, sugli sviluppi di un corner, Ceppitelli di testa anticipa tutti e mette in porta il gol del vantaggio dei sardi.

SCONFITTA INDOLORE, EUROPA (RI)ECCOCI!: la partita a quel punto si accende di nuovo, ed i nerazzurri non ci stanno a perdere e si riversano così nell’area sarda alla ricerca del pari che potrebbe anche arrivare proprio al novantesimo quando proprio Ceppitelli commette fallo su Bastoni in area e stavolta l’arbitro non ha dubbi nel concedere il penalty: tutti spingono Mattia Caldara ad andare sul dischetto per salutare al meglio prima di partire con destinazione Juventus ma il numero tredici nerazzurro spara alle stelle il pallone del possibile 1-1. E’ l’ultimo squillo di una stagione memorabile dei ragazzi del Gasp che, nonostante la sconfitta, chiudono al settimo posto in classifica e si qualificano per i preliminari di Europa League e timbrando il cartellino per l’Europa per il secondo anno di fila. Si ricomincia quindi un po’ prima, ma per l’Europa direi che si può fare questo ed altro. E per adesso non possiamo che dire per l’ennesima volta una sola parola a questi ragazzi, ma molto significativa: GRAZIE!!!!

IL TABELLINO

CAGLIARI-ATALANTA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 42′ s.t. Ceppitelli

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Faragò, Pisacane, Ceppitelli, Lykogiannis; Padoin, Barella, Deiola (26′ st Cigarini); Ionita; Farias (41′ st Cossu), Pavoletti (30′ st Sau) – A disp. Rafael, Crosta, Romagna, Castan, Miangue, Caligara, Han, Giannetti – All.: Lopez

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini (38′ st Rossi); Palomino, Caldara, Castagne; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (27′ pt Bastoni); Cristante (12′ st Barrow); Ilicic, Gomez – A disp.: Berisha, Haas, Mancini, Colpani, Del Prato, Elia – All.: Gasperini

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: gara di andata: Atalanta-Cagliari 1-2 – spettatori 20mila circa – Caldara (A) sbaglia un rigore al 46′ s.t. – ammoniti Barella, Cigarini, Pisacane (C), Castagne (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




L’Europa ci attende: forza Atalanta, a Cagliari per l’ultima curva verso il traguardo

CAGLIARI, ORE 18

EUROATALANTA DA 6a O DA 7a? MA CON IL GASP IN PANCHINA!

Pronti per l’ultimo giorno di scuola? Il campionato di serie A arriva alla giornata conclusiva con ancora alcuni verdetti importanti da emettere in testa ed in coda ed uno di questi riguarda proprio l’Atalanta di mister Gasperini che cerca a Cagliari l’ultimo passo vincente verso il ritorno in Europa ad un solo anno di distanza: il nodo principale da sciogliere è quello che ci dirà se i nerazzurri approderanno in coppa direttamente ai gironi o se dovranno affrontare il cammino dei due turni preliminari ed i playoff previsti da fine luglio; molto tuttavia dipenderà anche dal risultato di San Siro, dove il Milan (sesto e avanti di una lunghezza su Gomez e compagni) affronterà la Fiorentina. L’Atalanta può arrivar sesta solo in caso di un risultato migliore di quello dei rossoneri, nei restanti casi sarà settimo posto, anche con una sconfitta e contemporaneo aggancio in classifica da parte della Fiorentina (tre lunghezze dietro i ragazzi del Gasp) ma a patto che i viola non vincano di goleada a San Siro (con gli scontri diretti in perfetto equilibrio, la differenza reti attuale è +7 a favore dei nerazzurri); risultati a parta, la notizia più bella la si è avuta in settimana quando è trapelata più di una conferma circa la permanenza del tecnico di Grugliasco a Bergamo anche per la prossima stagione. Venendo al match, uomini contati per il Gasp, specialmente in difesa dove sono out per squalifica Toloi e Masiello mentre per il resto è probabile la conferma della squadra che ha pareggiato con il Milan con il solito ballottaggio in avanti tra Barrow ed Ilicic con il primo leggermente favorito sul secondo.

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vivi tutte le emozioni di questo ultimo turno di campionato che vedrà protagonisti i ragazzi del Gasp in quel di Cagliari attraverso la nostra cronaca LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto della partita (visibile stasera anche sul sito partner Atalantini.com) lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

CAGLIARI (3-5-2): 28 Cragno; 19 Pisacane, 3 Andreolli, 23 Ceppitelli; 16 Faragò, 18 Barella, 8 Cigarini, 20 Padoin, 22 Lykogiannis; 17 Farias, 30 Pavoletti – A disp.: 1 Rafael, 26 Crosta, 12 Miangue, 56 Romagna, 27 Deiola, 21 Ionita, 4 Dessena, 32 Han, 7 Cossu, 9 Giannetti, 25 Sau – All.: Lopez

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 28 Mancini, 13 Caldara, 6 Palomino; 21 Castagne, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 4 Cristante; 10 Gomez, 99 Barrow – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 33 Hateboer, 97 Elia, 95 Bastoni, 78 Del Prato, 32 Haas, 72 Ilicic, 52 Colpani – All.: Gasperini

ARBITRO: Massa di Imperia