Adattarsi

Adattarsi”. Questo verbo che lo stesso Darwin indicò come il segreto della sopravvivenza della specie, e anche nel calcio, così come nella vita, stiamo capendo come non sempre il più forte abbia la meglio.

Ogni riferimento a Gomez non è casuale, e soprattutto alle parole di Gasperini nel postpartita di Benevento-Atalanta che ancora una volta ha ribadito come l’argentino non abbia voluto adattarsi e omologarsi alle nuove idee tattiche previste dall’allenatore di Grugliasco.

PIGMALIONE- Il teorico (e forse ancor più pratico)del calcio Gasperini molto si avvicina alla concezione Darwiniana: chi si mostra duttile, ha il suo rispetto, chi è monoruolo, fa fatica  a crescere ed evolversi in un contesto così ben oliato come quello nerazzurro.

Tradotto: ti adegui alle concezioni del mister, inevitabilmente il suo calcio ti selezionerà naturalmente e ti permetterà di mantenere livelli psicofisici aldilà di ogni immaginazione. E paradossalmente proprio Gomez  fu il primo a riscoprire nei suoi geni questa speciale capacità di trasformarsi e omologarsi ad immagine e somiglianza dei diktat tattici di Gasperini, spesso anche sacrificandosi in posizioni “scomode”. Gasperini per l’argentino si è rivelato un vero Pigmalione, ma col tempo la creatura si può ribellare al suo creatore.

Forse Darwin all’epoca si dimenticò proprio dell’ineluttabile scorrere del tempo, perché più passa e più quel senso di onnipotenza dato dalle proprie qualità rischia di farti perdere la trebisonda.

Gomez ne ha ben donde di certificare il suo apporto essenziale con le immagini nelle sue stories  di Instagram per controbattere alla tesi di Gasperini, ma ora rischia di battersi la zappa sui piedi, perché  il talento non è mai stato messo in discussione, ma la maturità nel capire quando poter ulteriormente crescere e imparare senza porsi limiti, quella purtroppo non è questione di adattamento, ma di orgoglio,  sfera del libero arbitrio dove neppure gli dei hanno potere, figuriamoci Pigmalione Gasperini.




Le pagelle di Benevento-Atalanta

ILICIC FA UN ALTRO SPORT, MALINOVSKYI ENTRA BENE NEL MATCH

Ancora una volta solo buone notizie in casa nerazzurra dopo l’ennesima dimostrazione di forza dei ragazzi del Gasp che giocano e stravincono: inutile aggiungere altro sulla prova di Ilicic che si commenta da se, mentre una citazione la merita Malinovskyi che entra molto bene nel match ma anche Toloi, che si riscatta alla grande dopo l’occasione fallita in avvio di ripresa, riportando avanti i suoi. Muriel entra e segna, come da tradizione.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 8: la stravince anche oggi pur con qualche brivido per la mole di occasioni non contretizzate dai suoi sull’1-0. Incassato il pari però non si scompone ed alla fine la squadra dilaga aggiustando nuovamente il tiro. Avanti così!

GOLLINI 6: praticamente un’altra giornata da spettatore non pagante. Forse un attimino sorpreso nell’occasione in cui Sau va a trovare il pari. Leggerezza perdonata anche per via del risultato finale.

TOLOI 7: pare essere una giornata di quelle da incubo quando a inizio ripresa sbaglia incredibilmente il raddoppio e, nell’azione successiva, il Benevento pareggia. Poi però si riscatta alla grandissima andando a trovarsi al posto giusto nel momento giusto per spingere dentro il nuovo vantaggio.

ROMERO 7: torna e si riprende la difesa con un’altra prova di grandissimo spessore. Non concede praticamente nulla agli avversari.

PALOMINO 7: ammonito dopo meno di mezz’ora, non ne risente continuando a disputare in campo una prova più che egregia. Bene.

HATEBOER 7: corre per 90′ come un indemoniato e sfiora almeno il gol in due occasioni con Montipò che gli strozza l’urlo in gola.

DE ROON 7: altra prova veramente sontuosa dell’olandese. Li in mezzo non passa praticamente nulla.

FREULER 7: anche per lui un’altra prova da incorniciare. SupRemo! (DE PAOLI s.v.: dentro nel finale nell’inedito ruolo di centrocampista).

GOSENS 7: sfiora subito il gol due volte in avvio, poi è sempre onnipresente in diverse situazioni pericolose che creano il panico in area sannita. (MAHELE 6.5: entra a match già in ghiaccio ma fa vedere alcune cose buone anche in questa sua seconda uscita in nerazzurro).

PESSINA 7: un’altra buona prova anche per lui, una conclusione nel primo tempo che meritava miglior sorte e la solita grinta che non gli manca mai. (MALINOVSKYI 7: ottimo impatto sul match in un momento delicato per i nostri, mette lo zampino in diverse azioni offensive dei suoi risultando spesso immarcabile dai difensori di casa).

ILICIC 9: calcio e poesia. Il primo gol che apre le danze è una magia della sue, poi centra un palo incredibile nel primo tempo e nella ripresa si è perso il conto degli assist che ha disseminato qua e la. Un autentico prestigiatore con la palla tra i piedi (MIRANCHUCK s.v.: solo gli ultimi minuti di gara per lui).

ZAPATA 7: sciupa una grande occasione nel primo tempo ma nella ripresa scalda i motori e prima segna (in fuorigioco) poi mette il sigillo sul match con la rete del 3-1 che piega le gambe al Benevento. Spesso utile anche in fase di copertura. Grande Panterone! (MURIEL 7.5: rieccolo! Entra, prende la mira e si vede prima negare il gol da Montipò con una grande parata, poi ci riprova e segna il 4-1 con una bellissima conclusione stavolta imprendibile per il portiere. Che gol per Luisito!)




Atalanta, ecco l’ennesimo show: Ilicic fa il fenomeno, la Dea straripa a Benevento

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

BENEVENTO-ATALANTA 1-4: ILICIC ISPIRA, LA DEA STRARIPA IN TERRA SANNITA

E tre! L’Atalanta continua il suo filotto di questo inizio 2021 e centra la sua terza vittoria consecutiva andando a vincere nettamente e con pieno merito a Benevento in una gara che la Dea ha dominato senza però chiuderla subito, si è fatta riprendere per poi dilagare. Un Ilicic ispiratissimo trascina la squadra del Gasp al successo andando a segnare l’1-0 e poi offrendo assist a raffica che portano ai gol di Toloi, Zapata e il “solito” Muriel che rispondono così al momentaneo pari di Sau in avvio di ripresa nell’unico tiro in porta del Benevento sin a quel momento. L’Atalanta sale al quarto posto in attesa che giochino le altre e si gode questo ennesimo ed importante successo.

Benevento: una Dea che è tornata ad incantare ed un Benevento che non vuol smettere di stupire. La sfida di questo pomeriggio in terra sannita mette di fronte due belle realtà del nostro calcio che giocano bene e fanno divertire i propri tifosi: se la squadra del Gasp sta ritrovando se stessa dopo le difficoltà vissute tra fine novembre e inizio dicembre, quella di Pippo Inzaghi è la più terribile delle neopromosse ed ha sin qui messo in cascina già ventun punti, esattamente quanti il Benevento ne fece l’ultima volta in Serie A nell’arco di tutto il campionato.

TORNANO ZAPATA E ROMERO: il Gasp ritrova Romero dopo la squalifica e lo riporta al centro della difesa con Toloi e Palomino mentre, rispetto al match vinto contro il Parma, davanti c’è Zapata e non Muriel con Ilicic e Pessina a supporto. Nel Benevento, Pippo Inzaghi punta su Maggio in difesa con davanti Lapadula supportato da Sau.

MONOLOGO DI OCCASIONI NERAZZURRE: pioggia incessante sul Vigorito con il match che comincia subito con una occasionissima per la Dea al primo minuto con un bellissimo pallone di Ilicic in area per Gosens con il tedesco che prova il tiro al volo in diagonale e la sfera che esce di poco sul fondo. Ancora il tedesco ci prova all’undicesimo dall’interno dell’area e stavolta Montipò è bravo coi pugni a respingere la conclusione. Sempre Atalanta anche al diciottesimo con Ilicic che anche stavolta ispira in area con un preciso pallone per Zapata che di testa manda fuori di un soffio.

LA MAGIA DI ILICIC SBLOCCA IL MATCH: alla mezz’ora però la Dea sblocca con merito il match grazie ad una magia di Ilicic che si beffa di tre difensori del Benevento con un dribbling irresistibile e poi mette in rete il gol dell’1-0. Forte del vantaggio, la squadra del Gasp insiste e cerca il raddoppio prima con Pessina che conclude da fuori al trentasette senza però precisione (palla alta) e infine a quattro dalla fine con il clamoroso palo colpito stavolta da Ilicic con un bolide da fuori area che supera Montipò e si stampa sul legno. Ultimo sussulto di un primo tempo quasi a senso unico che si chiude senza recupero e con i nerazzurri in vantaggio di un gol.

RIPRESA, TOLOI SPRECA, SAU NO: 1-1: il match riprende e la squadra del Gasp riparte con i medesimi undici del primo tempo e con i nerazzurri subito ad un passo dal raddoppio al primo minuto con una clamorosa occasione fallita da Toloi, che si ritrova libero in area a tu per tu con il portiere e calcia incredibilmente fuori. E la regola del “gol sbagliato, gol subito” è una sentenza per la Dea che, due minuti dopo, incassa il pareggio del Benevento con Sau che è molto bravo a trovare la spaccata in area in occasione di un cross e mandare la palla alle spalle di Gollini.

RISCATTO TOLOI, POI ZAPATA: 3-1 IN 2′!: punita forse oltre misura, l’Atalanta deve ricominciare da capo in un match sin li dominato e che rischia incredibilmente di sfuggirgli via: il Gasp corre ai ripari inserendo Malinovskyi per Pessina nel tentativo di dar ulteriore spinta in avanti ai suoi. Al ventiquattresimo Toloi si fa perdonare alla grandissima del gol sbagliato in precedenza sul tiro di Ilicic deviato da Montipò, raccoglie il brasiliano e insacca il 2-1 nerazzurro. Nemmeno il tempo di mettere il pallone a centrocampo e i ragazzi del Gasp timbrano ancora: altra magia di un ispiratissimo Ilicic per Zapata che la mette ancora alle spalle del portiere nonostante l’iniziale respinta di Montipò.

MURIEL ENTRA E SERVE IL POKER: con il risultato al sicuro, il Gasp opta per altri due cambi inserendo Mahele e Muriel per Gosens e Zapata che esce dopo aver firmato il tris. E l’altro colombiano conferma la piacevolissima tradizione che lo vede sempre in gol ultimamente dopo il suo ingresso in campo dopo essersi visto anche parare un’altra chance per il poker che la Dea trova proprio con Luisito che fa partire una conclusione a giro imprendibile stavolta per il portiere sannita: 4-1 a tre dal novantesimo.

L’ATALANTA IRROMPE AL QUARTO POSTO: il quarto gol sigilla definitivamente la meritatissima vittoria dei nerazzurri che continuano così il loro splendido inizio di 2021 a suon di vittorie, la terza in altrettante gare che spingono la Dea al quarto posto dopo il triplice fischio del direttore di gara in attesa di vedere cosa combineranno le altre che ancora devono giocare e senza dimenticare che questa squadra deve anche recuperare il match di Udine rinviato per pioggia tra una settimana e mezza. Avanti, passo dopo passo e con la convinzione e maturità che questi ragazzi stanno pian piano riconquistando. E adesso, testa a giovedì con la coppa Italia e la sfida al Cagliari in un trofeo che non va assolutamente snobbato.

IL TABELLINO:

BENEVENTO-ATALANTA 1-4 (primo tempo 0-1)

RETI: 30′ Ilicic (A), 50′ Sau (B), 69′ Toloi (A), 71′ Zapata (A), 86′ Muriel (A)

BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; Maggio, Glik, Barba, Foulon (45′ Pastina); Dabo (57′ Hetemaj), Schiattarella, Ionita (79′ Del Pinto); Improta, Sau (57′ Insigne); Lapadula (57′ Di Serio) – All.: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler (87′ Depaoli), Gosens (72′ Mahele); Pessina (63′ Malinovskyi); Ilicic (87′ Miranchuk), Zapata (72′ Muriel) – All.: Gasperini

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 16′ De Roon (A), 24′ Foulon (B), 26′ Palomino (A), 53′ Lapadula (B), 56′ Dabo (B) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta per proseguire la corsa occhio al sorprendente Benevento

BENEVENTO, ORE 15

LA DEA A CACCIA DEL TERZO SUCCESSO DI FILA

Avanti senza sosta: il campionato prosegue il suo tour de force di questo inizio 2021 e la serie A torna nuovamente in campo già oggi con l’Atalanta che fa da apripista alla sedicesima giornata con l’insidiosa trasferta di Benevento che attende i ragazzi del Gasp. Dopo due successi consecutivi i nerazzurri sono oggi ospiti della sorprendente squadra di Pippo Inzaghi che, da neo promossa, ha sin qui stupito tutti quanti con i suoi ventun punti sin qui conquistati. Un esame importante per una Dea che vuol continuare la risalita e tentare di conquistare, in caso di successo, temporaneamente al quarto posto.

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA SFIDA DELLA DEA NELLA TANA DEL BENEVENTO A PARTIRE DALLE 15 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: non è al meglio Muriel che viene convocato ma è in dubbio con il Gasp che alla fine potrebbe optare per Zapata davanti con Ilicic e Pessina a sostegno. Dietro torna Romero mentre in mezzo giocano i medesimi di mercoledì.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

BENEVENTO 4-3-2-1): Montipò; Maggio, Glik, Barba, Foulon; Hetemaj, Schiattarella, Improta; Ionita, Caprari; Lapadula – A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Pastina, Del Pinto, Basit, Dabo, Masella, R. Insigne, Sau, Di Serio – Allenatore: F. Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, D. Zapata – A disposizione: Sportiello, F. Rossi, Sutalo, Djimsiti, Maehle, Ruggeri, Caldara, Depaoli, Miranchuk, Malinovskyi, Lammers, Muriel – Allenatore: Gasperini




Le pagelle di Benevento-Atalanta

GASP AZZECCA TUTTO, BARROW FA IL BOTTO, RISCATTO-PAPU

Buona complessivamente la prova dei nerazzurri nonostante un avvio un po’ complicato con il Benevento che arrivava prima sui palloni; trovato il gol del vantaggio la gara si fa in discesa per i ragazzi del Gasp che poi azzecca i cambi nell’intervallo con l’innesto di Barrow che si scatena e segna il suo primo gol in serie A. Menzione anche per il bellissimo gol di Gomez che chiude definitivamente i conti. La dietro bene anche Berisha, attento quando chiamato in causa.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: bene in una gara non certo iniziata benissimo, ma poi corretta in corsa quando nel primo tempo i suoi erano si in vantaggio ma non certo incantando. L’innesto di Barrow nella ripresa spacca il match e gli consegna così una vittoria importantissima per tentare il nuovo assalto all’Europa.

BERISHA 6.5: complessivamente poco impegnato, ma ci mette la mano sulla punizione di Viola nel finale di gara ed appare sempre attento nelle poche situazioni pericolose subite.

MANCINI 6: pochi grattacapi per lui, ma spesso appare un po’ troppo irruento negli interventi e rimedia così un cartellino giallo nel finale di primo tempo che induce il Gasp a sostituirlo nell’intervallo. (CASTAGNE 6: svolge la dietro con ordine il suo compitino).

CALDARA 6.5: perfetto la dietro, praticamente Diabatè scappa via solo una volta in tutta la partita (e, per fortuna, grazia i nerazzurri).

MASIELLO 6.5: la solita gara ordinata e quasi perfetta in fase difensiva. Un muro!

HATEBOER 6.5: bene anche lui, in più occasioni si fa notare e si rende pericolo con diversi traversoni che seminano il panico in area sannita. Bravo!

DE ROON 6.5: fa girar bene la palla la in mezzo, e gli si può anche perdonare quel rigore calciato alle stelle complice un incredibile liscio al momento di concludere.

FREULER 7: il gol e non solo, il solito grande lavoro a servizio dei compagni condito con il tocco facile facile che vale l’1-0.

GOSENS 6.5: si prende il rigore, partecipa alle azioni dei compagni, insomma il ragazzo cresce rispetto alla prova con l’Inter e sembra assimilar meglio i dettami tattici del Gasp.

CRISTANTE 6.5: sbaglia un gol praticamente fatto ma partecipa nell’azione che sblocca il match offrendo a Freuler la palla del vantaggio e quando si mette in moto per quelli del Benevento sono dolori.

PETAGNA 6: la sufficienza arriva perchè nell’azione che rompe il match l’assist per Cristante è tutto suo e coglie impreparata l’intera difesa sannita, il resto purtroppo è poco altro oltre ad un pestone che invita il Gasp a tenerlo ai box nella ripresa (BARROW 7: pronti, via… gol! Entra e lascia subito il segno mettendo la gara definitivamente in discesa ai suoi e dando quella scossa che tutti si auspicavano dopo un primo tempo un po’ così dei suoi. Ottimi movimenti, anche qualche bella giocata: il ragazzo ha tutto per poter fare strada!).

GOMEZ 7: quando i nerazzurri accelerano lui è quasi sempre partecipe delle azioni, ma la cosa più bella la fa trovando il gol del 3-0 che è una autentica sua invenzione; dribbling, tre difensori mandati al bar e conclusione vincente. E’ tornato il Papu che tutti vorremmo? Ce lo auguriamo tutti! (BASTONI s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile).




Baby-Barrow accende l’Atalanta a Benevento: sul treno dell’Europa ci siamo anche noi!

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

BENEVENTO-ATALANTA 0-3: IL TERZO GOL DEL PAPU E’ UNA MAGIA!

Vittoria doveva essere, e così è stato: l’Atalanta vince netto a Benevento, sorpassa temporaneamente la Fiorentina e attende comodamente in poltrona sui vagoni del treno che porta all’Europa i risultati della serata; eppure i nerazzurri non iniziano il match con grande piglio, e i padroni di casa sciupano con il loro bomber Diabatè una clamorosa chance per sbloccar il match. Superato lo spavento l’Atalanta passa a metà della prima frazione con Freuler e poi amministra il risultato fino all’intervallo. Nella ripresa il Gasp inserisce subito Castagne e Barrow ed il giovane attaccante della primavera ricambia la fiducia andando a segnare il gol del raddoppio al terzo. Poi De Roon sciupa incredibilmente un rigore scivolando dal dischetto ma ci pensa il Papu a metter il sigillo definitivo sulla vittoria con un bellissimo gol che vale il definitivo 3-0 ed il temporaneo settimo posto per la truppa nerazzurra.

Benevento: un treno per l’Europa da non farsi scappare contro la voglia di finire una stagione non certo indimenticabile nel miglior modo possibile: stimoli diversi per Atalanta e Benevento che si affrontano stasera in terra sannita ma quanto basta a render interessante un match per nulla scontato con Gomez e compagni che vogliono i tre punti a tutti i costi per capitalizzar al meglio una giornata in cui le dirette concorrenti per l’Europa League si incrociano.

TORNA PETAGNA IN AVANTI: poche le scelte a disposizione di Gasperini tra squalifiche ed infortuni con il tecnico nerazzurro che lancia Mancini in difesa per lo squalificato Toloi (con Palomino ancora out) insieme a Caldara e Masiello mentre dalla metà in su è la stessa squadra che ben ha fatto con l’Inter sabato con la sola variante del ritorno in campo di Petagna al posto del giovane Barrow che va in panchina. Poco da perdere per un Benevento che non ha intenzione di fare da spettatore non pagante; così i sanniti di De Zerbi si presentano con uno schieramento piuttosto offensivo: perno d’attacco naturalmente Diabatè, con la sua media di un gol ogni 40 minuti, ma a suo supporto ci sono anche Lombardi, Brignola e Parigini.

DUE BRIVIDI: decisamente meglio i padroni di casa in avvio, con Gosens protagonista nei primi minuti di un salvataggio quasi sulla linea sugli sviluppi di un corner dove un giocatore di casa era arrivato a colpire di testa; l’Atalanta risponde al quarto d’ora con un tiro di Gomez dalla distanza però facilmente preda del portiere Puggioni ma è ancora il Benevento ad avere una occasione ghiotta al ventesimo quando Diabatè riceve palla, va verso l’area nerazzurra e tenta un improbabile pallonetto invece di concludere graziando così i ragazzi del Gasp.

FREULER APRE LE DANZE: l’Atalanta, scampato il pericolo, inizia a svegliarsi sull’immediata azione di ripartenza con Hateboer che conclude dall’ingresso dell’area di rigore e Puggioni che respinge coi pugni e poi blocca la sfera. Preludio al gol che i nerazzurri trovano al ventunesimo dopo una bella azione avviata da Petagna per smarcar Cristante tutto solo in area e con il giocatore atalantino che apre per l’accorrente Freuler che deposita nel sacco il facile pallone dell’1-0 atalantino.

DEA GUARDINGA: con il minimo sindacale l’Atalanta sblocca dunque un match sin li complicato che i nerazzurri provano a gestire alzando anche il loro baricentro ma concedendo qualcosina agli avversari che, appena possono, provano a farsi vedere in avanti come a dieci dalla fine con un cross di Lombardi per la testa di Venuti che manda sul fondo. Ultimi sussulti di un primo tempo sin qui vivo solo a sprazzi ma quanto basta ai nerazzurri per chiuderlo avanti di un gol.

RIPRESA, BARROW BOOOM!!!: non è completamente soddisfatto dei suoi Gasperini durante l’intervallo e così la ripresa si apre con due cambi e Castagne che entra in campo per Mancini e il baby Barrow che prende il posto di Petagna in attacco e lascia subito il segno: terzo minuto, l’azione nerazzurra è nuovamente letale sfruttando al meglio un errore in disimpegno dei giocatori di casa, pallone per Barrow che si accentra e conclude mettendo nel sacco il suo primo gol in serie A ed il raddoppio dell’Atalanta che affronta così con maggior serenità la seconda parte del match.

UN RIGORE DA “MAI DIRE GOL”: va sul velluto la squadra del Gasp che al nono va ad un passo dal tris con Masiello che conclude e trova il gran riflesso di Puggioni che evita così il tris atalantino. Al diciassettesimo ci provano i sanniti con una punizione di Viola dal limite dell’area, pallone sopra la traversa; momento divertente al ventesimo quando Gosens viene steso al limite dell’area: il direttore di gara concede inizialmente la punizione dal limite all’Atalanta, poi rettifica la decisione con l’ausilio del Var e concede il calcio di rigore che De Roon va a calciare ma scivola al momento del tiro e il pallone finisce fuori dallo stadio.

PAPU-SHOW, LA DEA FA TRIS: nemmeno il tempo di metabolizzare l’errore dal dischetto e l’Atalanta si rifà subito con gli interessi trovando il punto che chiude la partita con un bellissimo gol di Papu Gomez che entra in area, ne manda tre al bar e conclude trovando così un bellissimo gol che speriamo anche sia una bella iniezione di fiducia per il capitano nerazzurro reduce da alcune partite non certo delle più esaltanti.

EURO-CORSA, CI SIAMO: il colpo del 3-0 spegne definitivamente ogni speranza del Benevento di tornare in partita, con i nerazzurri che vanno anche al quarto gol con un’altra bella azione iniziata da Gomez e finalizzata (male) da Cristante che viene anticipato da Puggioni in uscita al momento della conclusione. C’è gloria anche per Berisha a tre dalla fine, con il portiere albanese che devia in corner l’ennesimo tentativo di Viola su punizione; passerella (e applausi dei quasi duecento giunti in terra sannita da Bergamo) per il Papu Gomez a tre dalla fine per lasciar posto a Bastoni e il match che va ai posteri dopo quattro di recupero. Tre punti dovevano essere e tali sono stati (con altrettanti gol) per un’Atalanta che ora si accomoda in poltrona ed attende i risultati degli altri campi: sul treno dell’Europa siamo ancora in carrozza anche noi. E speriamo di restarci!

IL TABELLINO

BENEVENTO-ATALANTA 0-3 (primo tempo 0-1)

 RETI: al 21′ p.t. Freuler; al 4′ Barrow, al 22′ s.t. Gomez.

BENEVENTO (3-4-2-1): Puggioni; Djimsiti, Billong (dall’8’s.t. Sagna), Tosca; Venuti, Del Pinto, Viola, Lombardi (dall’8’s.t. Djuricic); Brignola, Parigini (dal 23′ s.t. Iemmello); Diabate’ – A disposizione: Brignoli, Rutjens, Letizia, Cataldi, Coda, Gyamfi, Sandro, Volpicelli, Sparandeo – All.: De Zerbi

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Mancini (dal 1′ s.t. Castagne), Caldara, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens; Cristante; Petagna (dal 1′ s.t. Barrow), Gomez (dal 43′ s.t. Bastoni) – A disposizione: Gollini, Rossi, Cornelius, Haas, Kulusevski, Latte, Del Prato – All.: Gasperini

ARBITRO: Ghersini di Genova.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Benevento 1-0 – spettatori: 10mila circa – al 21′ s.t. De Roon calcia alto un rigore – ammoniti: Petagna, Mancini, Tosca, Brignola – calci d’angolo: 7-1 per il Benevento – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




Forza Atalanta, a Benevento per cercare tre punti fondamentali per l’Euro-rincorsa

BENEVENTO, ORE 18

L’EUROPA NEL MIRINO, MA OCCHIO ALLE “STREGHE”

Turno infrasettimanale di campionato che arriva alla sua giornata numero trentatre e per l’Atalanta di Gasperini, dopo il buon pari di sabato contro l’Inter, si torna in campo in quel di Benevento contro i sanniti di De Zerbi che, nonostante l’ultimo posto in classifica, arrivano da un buon momento di forma e da prestazioni convincenti nelle ultime giornate. Gara quindi delicata, e da non sottovalutare assolutamente per Gomez e compagni che cercano tre punti per poter così sfruttar al meglio una giornata che vede incrociarsi diverse delle concorrenti all’Europa League insieme ai nerazzurri. Torna Petagna dopo il turno di stop per squalifica, ancora indefiniti invece i tempi di recupero per Ilicic e Spinazzola.

SEGUI IL MATCH SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

vivi tutte le emozioni del match contro i sanniti campani che vedrà protagonisti i ragazzi del Gasp attraverso la nostra cronaca LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto del match (visibile stasera anche sul sito partner Atalantini.com) lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

BENEVENTO (4-4-2): 81 Puggioni; 83 Sagna, 6 Djimsiti, 16 Tosca, 3 Letizia; 31 Djuricic, 30 Sandro, 14 Viola, 99 Brignola; 25 Diabaté, 33 Iemmello – A disp.: 22 Brignoli, 12 Piscitelli, 23 Venuti, 18 Gyamfi, 2 Rutjens, 29 Billong, 4 Del Pinto, 8 Cataldi, 60 Sanogo, 11 Coda, 26 Parigini, 87 Lombardi – All.: De Zerbi

ATALANTA (3-5-1-1): 1 Berisha; 28 Mancini, 13 Caldara, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 4 Cristante; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 95 Bastoni, 78 Del Prato, 44 Kulusevski, 45 Latte Lath, 21 Castagne, 32 Haas, 9 Cornelius, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Ghersini di Genova