Le pagelle di Atalanta-Udinese

ALL.: GASPERINI 7: avanza in scioltezza nella sua risalita della classifica con i suoi che si arrampicano fino al quarto posto pur da confermare. Il 2024 dei suoi è sin qui un continuo crescendo con una squadra solida, quadrata e anche attenta. Nella ripresa rinuncia un po’ a giocare ma gestisce con ordine.

CARNESECCHI 6.5: poco impegnato, ma attento quando serve: decisivo su Ebosele subito dopo il vantaggio di Miranchuk e poi poco dopo su un altro tentativo. Nella ripresa ordinaria amministrazione.

SCALVINI 6.5: buona prova per lui, in avvio va anche vicino al gol. (PALOMINO s.v.: dentro nel finale).

DJIMSITI 6.5: attento, non concede praticamente nulla agli avversari.

KOLASINAC 7: un vero e proprio baluardo insormontabile per gli ospiti.

HOLM 6.5: una freccia che scappa via e sa anche farsi trovare pronta quando si tratta di tornar indietro e difendere (ZAPPACOSTA 6: entra a partita ormai praticamente conclusa. Sufficiente).

DE ROON 7: moto perpetuo in mezzo al campo. Una garanzia.

EDERSON 7: quando si mette in moto diventa imprendibile per chiunque. Bravo.

RUGGERI 6.5: bravo, molto spesso coinvolto anche in fase difensiva. (HATEBOER 6: ritorna in campo dopo l’infortunio che lo ha messo per un bel po’ fuori causa. Ottima notizia!).

MIRANCHUK 7: belle giocate, tocchi di classe e un gol che sblocca una partita che stava per diventar piuttosto complicata. (MURIEL s.v.: entra negli ultimi minuti).

DE KETELEARE 7.5: due gol, due assist di Carletto che cresce partita dopo partita e diventa sempre più uomo chiave della squadra. Avanti tutta!

SCAMACCA 7: condisce con il tanto sospirato ritorno al gol una partita di grande sacrificio per la squadra. Merita fiducia, e si è visto. (PASALIC 6: dentro a gara ormai indirizzata, rischia con un intervento che gli costa l’ammonizione).




All’Atalanta basta un tempo: 2-0 all’Udinese, la Dea è quarta (almeno per una notte)

SERIE A, VENTIDUESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 2-0: MIRA-SCAMACCA FANNO CENTRO

Bergamo: l’Atalanta conferma la tendenza: al Gewiss Stadium non si passa. Con l’Udinese arriva un 2-0 costruito nel primo tempo con i gol di Miranchuk e Scamacca, tutti e due con assist di un De Ketelaere sempre più protagonista. Nella ripresa poi la Dea controlla e Gasperini può ruotare anche i suoi, mandando in campo anche Hateboer, fermo da un mese e mezzo per un problema a un polpaccio. L’Atalanta sale per ora al quarto posto con questa vittoria a quota trentasei punti e aspetta comodamente dal divano l’esito delle altre gare della giornata.

GASP CON MIRA-CDK E SCAMACCA: senza Koop il Gasp davanti schiera contemporaneamente CDK e Scamacca con Miranchuk alle loro spalle mentre dietro c’è Kolasinac e sulle fasce Holm e Ruggeri. Nell’Udinese, mister Cioffi davanti punta su Lucca e Thauvin mentre dietro gioca Perez nonostante le voci di mercato lo diano ormai promesso sposo del Napoli.

L’OMAGGIO A GIGI RIVA: pochi posti liberi anche per questo match allo Stadium che, prima del calcio d’inizio, si unisce nel rispettoso minuto di silenzio per la scomparsa durante la settimana di una leggenda del calcio italiano del calibro di Gigi Riva. La partita prende il via con i nerazzurri che spingono da subito per cercare di fare la partita e l’Udinese che aspetta con ordine l’occasione per provare a ripartire.

MIRANCHUK LA SBLOCCA: all’ottavo per gli ospiti è pericoloso Thauvin che, servito da Kristensen, cerca Lucca ma Carnesecchi blocca in due tempi. Poi l’Atalanta inizia a macinare gioco e occasioni: al dodicesimo Scamacca prova il colpo da biliardo in area, palla fuori di un soffio e al diciannovesimo Miranchuk apre per Scamacca che fa sponda per Scalvini che calcia di sinistro: tiro rasoterra parato da Okoye. Tre minuti dopo la mezz’ora finalmente i nerazzurri passano con un Miranchuk al termine di una bella azione avviata da De Ketelaere che riceve da Ruggeri e mette in mezzo, il russo calcia di prima e manda nell’angolino l’1-0 atalantino.

CARNESECCHI SALVA, SCAMACCA RADDOPPIA: tempo nemmeno due minuti e l’Udinese mette i brividi ai nerazzurri quando Ebosele riesce ad arrivare da solo in area contro Carnesecchi che è però bravissimo a respingere di piede salvando i suoi. Buon momento degli ospiti che al trentotto sono ancora pericolosi con Lovric, che riceve palla da Kamara e calcia dal limite con scarsa mira. L’Atalanta, che sembra tirare il fiato, ha però la forza di trovare ancora lo spunto vincente nel minuto di recupero concesso dal direttore di gara ed andar al raddoppio con Scamacca ben servito da De Ketelaere che fa da sponda per l’attaccante che incrocia e mette dentro il 2-0, risultato con cui si va al riposo pochi minuti dopo.

RIPRESA, CI PROVA HOLM: si riparte dopo il riposo senza cambi da parte del Gasp con gli ospiti che provano una ripartenza rapida e al quarto ci provano con una conclusione da fuori Ehizibue con la palla deviata in angolo. Poi al decimo si vede la Dea con un cross di De Ketelaere e mezza rovesciata di Holm a centro area con Okoye che para facilmente. Al ventidue triplo cambio nella Dea: dentro Hateboer (che rientra dopo l’infortunio, bentornato!), Zappacosta e Pasalic, fuori Ruggeri, Holm e Scamacca.

QUARTA, ALMENO PER UNA NOTTE: a poco più di dieci dalla fine tocca anche a Palomino entrar in campo al posto di Scalvini per questo finale di match dove succede davvero poco, con gli ospiti che ormai non forzano più, con Muriel che entra nel finale al posto di Miranchuk e con l’Atalanta che fa festa al fischio finale. La Dea vince e sale momentaneamente al quarto posto, almeno fino domani sera. Poi chissà…




Le pagelle di Atalanta-Udinese

ALL.: GASPERINI 6: le prova tutte, è sfortunato perdendo pezzi in continuazione, ma alla fine non sfonda. Il momento buio della sua Dea, spenta improvvisamente dopo l’exploit di Roma, non riesce a ritrovar il filo del discorso. E sabato si va a Napoli…

MUSSO 7: alla fine ci mette una bella pezza sul retropassaggio suicida di Djimsiti che innesca Beto. Nel complesso vive una serata tranquilla.

TOLOI 6.5: che rammarico quella grande occasione con l’urlo che resta strozzato in gola per la grande parata di Silvestri. Per il resto una buona prova.

DEMIRAL 6.5: parte timido, poi esce d’autorità e concede davvero poco.

DJIMSITI 5.5: impreciso, rischia grossissimo quando sbaglia il retropassaggio che spiana la strada a Beto.

MAEHLE 6: la voglia di fare non gli manca, purtroppo però non riesce ad essere decisivo.

KOOPMEINERS 6: poco meno di un tempo dura la sua gara, poi deve uscire per via di un infortunio. (EDERSON

DE ROON 6.5: un leone. Carica e guida la squadra fino all’ultimo; tra i pochi a crederci fino alla fine.

RUGGERI 5.5: si ritrova in campo all’improvviso visto il forfait all’ultimo di Zappacosta. Va alla conclusione nella ripresa con Silvestri che para in due tempi.

BOGA 5: sempre il solito problema: si innamora del pallone e non la passa mai. (MURIEL 5.5: un paio di fiammate e niente più).

LOOKMAN 5.5: solo dieci minuti discreti in avvio di ripresa. Un po’ pochino… (PASALIC 6: sfiora subito il gol, nel complesso non dispiace. Sufficiente).

HOJLUND 5.5: si ritrova ancora una volta il peso dell’attacco sulle spalle, impossibile chiedergli di più; appare un po’ stanco dopo tante gare giocate senza sosta. (VORLICKY s.v.: entra nel finale, si presenta con una bella giocata; ingresso tardivo?)




Un brodino e niente più: l’Atalanta non sfonda, solo pari con l’Udinese. Avanti a piccoli passi.

SERIE A, VENTICINQUESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 0-0: SILVESTRI NEL FINALE SALVA SU TOLOI

Bergamo: uno 0-0 che sa di classico brodino caldo, ma inutile per entrambe. Anche perché a Bergamo ci sono 8 gradi e tra Atalanta e Udinese fa freddo solamente nelle statistiche. La Dea, ora a -5 dalla zona Champions, raccoglie il primo punto in tre partite (ko con Lecce e Milan) dopo avere asfaltato la Lazio a domicilio. La squadra di Sottil invece tiene botta grazie a gatto Silvestri e alla difesa. Il pari comunque va stretto soprattutto ai padroni di casa, vicinissimi al vantaggio con Pasalic e Toloi in una ripresa a tutta che però non ha portato al gol.

IN DIFESA C’E’ DEMIRAL: senza Palomino e Scalvini out per infortunio, e con Zappacosta che si fa male nel riscaldamento (tocca a Ruggeri) il Gasp dietro torna a puntar su Demiral al centro della difesa mentre davanti torna il tridente con Boga, Lookman e Hojlund; nell’Udinese, mister Sottil punta davanti su Succes e Beto con Deulofeu ancora out con esterni Udogie e Arslan.

LOVRIC CI GRAZA, MUSSO CI SALVA: bella cornice di pubblico a Bergamo per cercar di spingere la Dea fuori dalle difficoltà in questa partita molto importante che inizia su ritmi piuttosto blandi e con le due squadre che restano molto abbottonate senza rischiare nulla. La prima occasione della gara è dell’Udinese, che al sedicesimo riparte bene con Becao che apre per Lovric che conclude (nostra fortuna) malissimo da ottima posizione e spedisce sul fondo. La Dea conferma di aver grosse difficoltà a tirar in porta e rischia la frittata al ventisei quando Djimsiti innesca Beto con un retropassaggio suicida e Musso salva la Dea con una uscita tempestiva sul giocatore friulano lanciato a rete.

KOOP SI FA MALE, ENTRA EDERSON: l’Atalanta prova qualche accenno di risposta ma fa davvero una grandissima fatica a farsi vedere dalle parti di Silvestri; piove pure sul bagnato in casa nerazzurra quanto Koopmeiners si accascia a terra al trentanovesimo e chiede il cambio: entra Ederson al suo posto. Poco altro da segnalare per questo primo tempo che va in archivio dopo tre di recupero con le squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, LA DEA CI PROVA: si riparte dopo l’intervallo senza ulteriori variazioni da parte del mister e con un’Atalanta che pare più volenterosa: al dodicesimo Lookman tira ma respinge Silvestri, poi sul seguire dell’azione bella giocata di Lookman che però conclude fuori di poco. Al ventitre altri due cambi per il Gasp con Muriel e Pasalic in campo al posto di Lookman e Boga. Un minuto dopo Maehle apre proprio per Pasalic che davanti alla porta tira ma Becao si immola in scivolata e salva i friulani.

SILVESTRI NEGA IL GOL A TOLOI: nel finale prova a stringere i tempi la Dea: prima Muriel si libera al limite, ma il pallone finisce altissimo, poi Pasalic da pochi passi ci prova ma il tiro è deviato in angolo da un difensore. Ma al novantesimo è di Toloi l’occasione più clamorosa del match: Ruggeri serve Toloi che tira bene, ma Silvestri gli nega il gol con una grandissima parata. Cinque minuti di recupero che non produrranno però altre occasioni (con Vorlicky che entra in campo al posto di uno stremato Hojlund) e l’inevitabile risultato al fischio finale è uno 0-0 che sicuramente soddisfa di più l’Udinese rispetto ad una Dea che porta a casa un punticino che sa più di magra consolazione che di passo avanti.




Arriva l’Udinese: forza Atalanta, con lo spirito giusto per uscire dalle difficoltà!

BERGAMO, ORE 18

CACCIA AI TRE PUNTI PER ALLONTANARE LA CRISI

Parola d’ordine: rialzarsi. Reduce da due stop consecutivi, l’Atalanta torna in campo alle 18 contro l’Udinese nell’anticipo della venticinquesima di A in cui i nerazzurri cercheranno di ritrovare gol e punti preziosi per una classifica che ha visto pian piano scivolare al sesto posto la Dea dopo i due bruschi stop contro Lecce e Milan che hanno complicato la corsa all’Europa dei ragazzi del Gasp. Contro l’Udinese occorre ritrovare ritmo e gol per poter sperare di portar a casa una vittoria che sarebbe di vitale importanza in questo momento così complicato della stagione.

STATISTICHE E CURIOSITA’

L’Atalanta è imbattuta da 10 sfide (7V, 3N) di Serie A contro l’Udinese: si tratta della serie aperta più lunga dei nerazzurri nella competizione al pari di quella registrata contro il Cesena; l’ultimo successo dei friulani risale al 2-1, del 29 ottobre 2017, con le reti di de Paul e Barak.

L’Atalanta ha sempre trovato il gol nelle ultime 15 sfide di Serie A contro l’Udinese, segnando una media di 2.3 reti a incontro nel parziale; l’ultimo ‘clean sheet’ dei friulani risale infatti al pareggio a reti inviolate del 15 marzo 2015.

L’Udinese ha vinto soltanto una delle ultime 14 trasferte contro l’Atalanta in Serie A (3-1, nel dicembre 2016, incontro aperto da Duván Zapata, all’epoca nelle file dei friulani); completano il parziale sei successi della Dea e sette pareggi.

L’Udinese ha vinto solo una delle ultime 16 partite di Serie A (9N, 6P) e solo una squadra nei maggiori cinque campionati europei ha registrato meno successi dei bianconeri nel periodo: zero per l’Angers.

Se da una parte l’Atalanta è la squadra più prolifica da fuori area in questa Serie A con otto reti, dall’altra solo la Juventus (zero) ha incassato meno gol dalla distanza rispetto all’Udinese (uno) nel torneo in corso.

L’Atalanta è la squadra che ha ricevuto più rigori a favore in questa Serie A (otto) e quella che ne ha segnati di più (sei) – l’Udinese è invece una delle tre formazioni a non averne ancora calciati finora (al pari di Verona ed Empoli).

L’Udinese è la vittima preferita in Serie A di Luis Muriel (12 centri, almeno quattro più che contro qualsiasi altra squadra), che sta vivendo la sua più lunga serie di gare senza gol in campionato (otto) dal maggio 2019, quando giocava con la Fiorentina (11 in quel caso); il colombiano ha realizzato 15 gol in 57 presenze con la maglia bianconera nella competizione.

Rasmus Højlund è il più giovane giocatore nei maggiori cinque campionati europei ad aver segnato almeno cinque reti nel 2023 – nell’ultima sfida di campionato, contro il Milan, non ha tentato alcun tiro e non è mai rimasto a secco di conclusioni per due gare da titolare consecutive in questa Serie A.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi, Demiral, Djmisiti; Zappacosta, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Lookman, Højlund, Boga – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Zapata, Scalvini, Palomino

UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Pereyra, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie; Success; Beto – All.: Sottil

Squalificati: Ehizibue

Indisponibili: Deulofeu, Ebosse




Atalanta, grinta e cuore non evitano la solita beffa: l’Udinese agguanta la Dea in pieno recupero

SERIE A, NONA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 1-1: A MALINOVSKYI RISPONDE BETO

Non bastassero gli infortuni, ci si mette anche la sfortuna: che, quando vuole, ci vede benissimo. L’Atalanta dalle mille assenze assapora il sapore di una vittoria che invece sfuma in pieno recupero quando l’Udinese trova il pari in quello che è probabilmente il suo unico tiro in porta del match, complice anche una indecisione di Musso e del neo entrato Scalvini che agevola il gol di Beto che risponde così all’iniziale vantaggio di Malinovskyi. Un peccato, ma impossibile comunque chiedere di più ad una Atalanta in totale emergenza dietro e sulle fasce. L’obiettivo primario ora è svuotare l’infermeria al più presto.

Bergamo:

GASP PERDE ANCHE MAEHLE: Gasperini perde anche Maehele (influenza), non rischia Demiral (anche se convocato, infatti va in tribuna) ma non abbandona la difesa a tre, arretrando ancora De Roon, assieme a Lovato e Palomino, con Pezzella più alto sulla fascia sinistra. Davanti sta fuori Muriel, con Ilicic e Malinovskyi esterni offensivi ai fianchi di Zapata. Negli ospiti invece, Gotti rinuncia sia ad Arslan che Samardzic e con tre esterni di ruolo manda Udogie a sinistra e Molina più alto a destra, davanti a Stryger Larsen.

PRIMO TEMPO, SOLO UN PALO DI ILICIC: l’assetto tattico mette in difficoltà l’Atalanta, anche perché Gasperini non trova gli spunti che possano squarciare la ragnatela bianconera né da Ilicic, né tantomeno da Malinovskyi, è quasi più pericolosa l’Udinese in un paio di occasioni ispirata da Pussetto per Beto, che scappa a Lovato e mette in mezzo un pallone dove Molina arriva male. Solo a fine primo tempo l’Atalanta si scuote un po’, in coincidenza con il primo spunto di Zapata, che riesce a liberarsi della morsa di Nuytinck e mette dentro per Ilicic che anticipa Becao e colpisce il palo. Un minuto dopo ancora un pericolo per Silvestri, freddo nel faccia a faccia con Pasalic che non riesce ad angolare il tiro. Si va così al riposo sullo 0-0 dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, LAMPO DI MALINOVSKYI E 1-0: l’Atalanta entra in campo dopo l’intervallo alzando un po’ il ritmo e una combinazione Malinovsky-Zapata-Ilicic, con tiro a giro dello sloveno fuori di poco, spaventa l’Udinese. Segnale che è il preludio all’azione che sblocca la partita il peggiore fin lì, Malinovskyi, indovina un sinistro da venti metri, che sorprende Silvestri coperto da Becao e fa 1-0.

GASP ESPULSO, BETO PAREGGIA NEL RECUPERO: l’Udinese però non si butta giù, l’Atalanta ha una sola vera chance per mettere al sicuro il risultato (Silvestri mura Malinovskyi). La partita sonnecchia fino praticamente al quarantacinquesima quando gli ospiti vanno vicini al pari al novantesimo quando una palla persa da Miranchuk causa una ripartenza dell’Udinese, che per poco non si conclude con un autogol di Lovato, salvato sulla linea da Musso con una parata prodigiosa. La beffa è però li, pochi secondi dopo: l’1-1 ospite arriva all’ultimo assalto, su calcio d’angolo battuto da Samardzic e sfruttato di testa da Beto, con la complicità dell’uscita difettosa di Musso, che è ostacolato da Koopmeiners. In precedenza, brusco battibecco tra il direttore di gara e il Gasp, che viene mandato anzitempo negli spogliatoi: era un altro segnale inequivocabile che la domenica nerazzurra non avrebbe avuto il lieto fine sperato.

IL TABELLINO:

ATALANTA-UDINESE 1-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 11′ st Malinovskyi (A), 49′ st Beto (U)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Zappacosta, Lovato, Palomino; Pezzella, De Roon, Freuler, Malinovskyi (41′ st Scalvini); Pašalić (29′ st Koopmeiners), Iličić (19′ st Miranchuk), Zapata (18′ st Muriel) – All.: Gasperini

UDINESE (3-4-3): Silvestri, Becao, Nuytinck (37′ st Forestieri), Samir, Molina (19′ st Success), Stryger Larsen, Walace, Makengo (19′ st Arslan), Udogie, Pussetto (31′ st Soppy), Beto – All.: Gotti

ARBITRO: Marinelli di Tivoli.

NOTE: spettatori 12mila circa – ammoniti: 17′ pt Samir (U), 13′ st Pussetto (U), 30′ st Lovato (A), 33′ st Pezzella (A) – espulsi: 46′ st Gasperini (A) – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Udinese

ALL.: GASPERINI 5.5: nel finale perde le staffe e si fa cacciare, ma complessivamente alcune scelte nella ripresa (specialmente nell’ultimo quarto d’ora) non hanno convinto e la squadra ha pagato dazio nel finale con il gol-beffa di Beto.

MUSSO 5.5: incredibile la sua partita: disoccupato praticamente fino al novantesimo, prima salva un quasi autogol certo con una grande parata all’indietro, poi buca incredibilmente sul corner dove Beto spunta e fa 1-1. Croce e delizia.

DE ROON 6: li, quasi in castigo, a dove fare un mestiere non suo. E ci riesce anche discretamente.

PALOMINO 7: anche oggi vero e proprio baluardo di una difesa non impegnatissima ma che nel finale ha una distrazione-fatale.

LOVATO 6.5: dopo esser stato buttato nella mischia a Manchester, oggi dimostra di non esser stato comprato a caso questa estate. Buona prestazione, chiude bene gli spazi, poche sbavature. Bene.

ZAPPACOSTA: 6.5: la miglior arma sulle fasce per la Dea, spinge e corre dopo un avvio abbastanza abbottonato ed offre a Zapata il pallone che, a fine primo tempo, va a sbattere sul palo.

FREULER 6.5: molto bene per almeno un’ora, poi la fatica di Manchester si fa sentire e cala nel finale.

PASALIC 6.5: molto bene anche se più arretrato oggi. Molti palloni recuperati, attento e ordinato. (KOOPMEINERS s.v.: gioca un quarto d’ora, non incide sul match).

PEZZELLA 6: non entusiasma, ma l’impegno che ci mette e l’attenzione che ha quando ha palla al piede va ammirata. Ha sicuramente delle difficoltà a spingere, ma deve anche trovar fiducia in se stesso. Benino.

MALINOVSKYI 6.5: un fantasmino per tutto il primo tempo, poi pesca il gol dell’1-0 con una bella giocata e ne sfiora anche un’altro. Ripresa positiva. (SCALVINI s.v.: dentro negli ultimi minuti).

ILICIC 6: non incanta come ad Empoli e Manchester, ma fa qualche discreta giocata. Che però non basta. (MIRANCHUK 5: praticamente non pervenuto. Non lascia segni di se nonostante ha avuto un tempo a disposizione per farlo).

ZAPATA 6.5: fa a sportellate col mondo intero, sfiora il gol nell’unico pallone decente ricevuto nel primo tempo. Nella ripresa viene poi sostituito (MURIEL 5: poco di buono. Condizione ancora lontana dalle giornate migliori. Deve recuperare).