Le pagelle di Atalanta-Napoli

ALL.: GASPERINI 6.5: un primo tempo male, una ripresa dove invece cambia i suoi nello spogliatoio e tornano in campo con grinta e determinazione diversa. Peccato, ennesima sconfitta contro una big, stavolta per una ingenuità fatale del portiere.

CARNESECCHI 4: che dispiacere. E non osiamo immaginare cosa possa passar adesso per la sua testa. Dispiace davvero; errore decisivo. Ma siamo certi che avrà modo di rifarsi. Forza Marco!

SCALVINI 5.5: più imprecisioni che buone iniziative. Da rivedere.

DJIMSITI 6.5: un paio di interventi importanti, poi nel complesso buona prova.

KOLASINAC 6.5: anche lui decisamente positiva come prova, nel finale poi è costretto al cambio (BONFANTI 6: esordio in A nel finale, in un match sfortunato).

ZAPPACOSTA 6: partita buona, salvo poi esser costretto ad uscire per infortunio (HATEBOER 6.5: da una spinta in più ed offre a Lookman l’assist dell’1-1).

EDERSON 6.5: dirige molto bene le operazioni la in mezzo.

KOOPMEINERS 5.5: quando non da continuità alla sua prestazione, ne risente anche la squadra.

BAKKER 5: il primo tempo dei compagni non lo aiuta, ma anche lui non brilla. Sostituito. (RUGGERI 6.5: anche lui da quella spinta che il mister si aspettava già da inizio partita. Bene).

PASALIC 6.5: oggi bravo, ma anche sfortunato. Sfiora il gol, poi lo trova ma con il un compagno in fuorigioco che rende tutto vano.

DE KATELEARE 6.5: invisibile e abulico nel primo tempo, da il meglio di se nella ripresa con diverse buone giocate (MURIEL s.v.: cambio della disperazione quando ormai è troppo tardi…).

LOOKMAN 6.5: il gol e non solo: una prova che mette alle strette spesso i difensori del Napoli. Bravo! (SCAMACCA s.v.: come Muriel, anche lui entra a gara ormai compromessa).




Atalanta, che amarezza: un pasticcio di Carnesecchi regala la vittoria al Napoli

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 1-2: DEA BEFFATA DA ELMAS NEL FINALE

Bergamo: così fa male. Specie dopo una partita in cui, forse, il pari stava persino stretto ai nostri in gran spolvero nel secondo tempo. Un primo tempo un po’ così, in cui la Dea chiude sotto per il gol nel finale di Kvaratskhelia per il Napoli ed una ripresa all’assalto, con il gol di Lookman a ristabilire subito l’equilibrio e una rete annullata a Pasalic per fuorigioco. Pare la Dea a poter prima o poi andar a segno e, invece, a dieci dalla fine, un pasticcio di Carnesecchi serve il gol-vittoria a Elmas che lascia la Dea inchiodata a quota venti in classifica con un punto nelle ultime tre di campionato.

GASP PUNTA SU CDK IN AVANTI: mister Gasperini recupera Koop in extremis e lo schiera subito in campo mentre dietro Scalvini gioca con Kolasinac e Djimsiti mentre davanti c’è Pasalic a ridosso di Lookman e CDK; per la prima sulla panchina del Napoli, mister Mazzarri propone davanti Kvara, Raspadori e Politano con l’ex Gollini preferito a Meret tra i pali.

AVVIO EQUILIBRATO: vento gelido ma pubblico caldissimo allo Stadium all’ingresso delle squadre in campo per questo match molto importante per ambo le contendenti che comincia con le due squadre che si studiano nelle fasi iniziali con poche emozioni per gli spettatori sugli spalti. Al quarto d’ora Carnesecchi esce bene ad anticipare un passaggio in profondità per Zielinski, poi sul fronte opposto una progressione di Koopmeiners pare interessante ma l’olandese è anticipato al limite dell’area.

IL VAR CI SALVA, POI KVARA SEGNA NEL FINALE: poco dopo la mezz’ora Zappacosta resta a terra dopo un contrasto con Anguissa ed è costretto poco dopo al cambio con Hateboer che entra al suo posto. Al trentaquattro il Napoli la sblocca quando Rrahmani mette in rete con un gran bel colpo di testa, ma l’arbitro annulla dopo la revisione del Var: il fuorigioco salva la Dea che però non fa tesoro di quanto accaduto e, a un minuto dal quarantacinquesimo, incassa lo svantaggio nella medesima modalità: colpo di testa, stavolta di Kvaratskhelia, che batte Carnesecchi e porta gli ospiti sull’1-0. Nel primo dei quattro di recupero Koop sfiora subito il pari ma trova l’opposizione di Gollini, poi però la Dea rischia persino di finir sotto di due con i salvataggi di Carnesecchi e di Scalvini su una prolungata azione ospite che salvano la porta atalantina prima del riposo.

RIPRESA, LOOKMAN FA SUBITO 1-1: ad inizio ripresa c’è subito Ruggeri in campo al posto di Bakker, con il Gasp che quindi cambia le proprie fasce tra infortuni e scelte tecniche per cercare di riprendere il Napoli: missione che riesce ai nerazzurri dopo soli sette minuti quando un perfetto cross di Hateboer dalla fascia destra trova Lookman che salta altissimo e mette alle spalle di Gollini con un perfetto colpo di testa il gol dell’1-1.

LA DEA SPINGE, PASALIC PERICOLOSO: il pari trovato subito da spinta alla Dea che ora prova a prendere l’iniziativa in mano, sfiorando anche il bis con Pasalic, il cui tiro al volo murato da un proprio compagno di squadra. Ancora il croato al diciottesimo ci prova, ma la difesa smorza il suo tiro che è facile preda di Gollini. Al ventidue Koopmeiners scambia con Pasalic che mette alle spalle di Gollini ma c’è il fuorigioco di partesa dell’olandese e gol annullato anche all’Atalanta dopo quello annullato al Napoli nel primo tempo.

FRITTATA-CARNESECCHI, ELMAS FA 2-1: alla mezz’ora Kolasinac non ce la fa e Gasp lancia così il baby Bonfanti in campo al suo posto. A dieci dalla fine ecco l’episodio che cambia nuovamente la gara: Carnesecchi rinvia malamente di piede sui piedi di Di Lorenzo che serve il neo entrato Osimhen che offre l’assist per Elmas che mette alle spalle dello stesso portiere nerazzurro. Beffa delle beffe per la Dea che sin li stava andando molto più vicina degli ospiti a trovar il punto del vantaggio.

RIPARTIRE SUBITO: cinque minuti di recupero in cui succede davvero poco e i nerazzurri non riescono poi ad avere la forza di cercar il nuovo pari, nemmeno dopo l’ingresso nel finale di Muriel e Scamacca per Lookman e CDK. La Dea si ferma nuovamente tra le mura amiche: un punto nelle ultime tre partite per i ragazzi del Gasp che, specie contro le big, continuano a fare parecchia fatica. Ora però bisogna cercar di voltar presto pagina, magari già da giovedì in Europa League dove l’Atalanta ha l’occasione contro lo Sporting per blindare il primo posto nel girone e poi tornare a tuffarsi così con maggior concentrazione sul campionato.




Arriva il Napoli, l’Atalanta va a caccia del primo colpaccio contro una big.

BERGAMO, ORE 18

Ricominciare, con un piglio diverso: l’Atalanta dopo essersi messa alle spalle l’ultima sosta per le nazionali del 2023, si tuffa in un lungo cammino che la porterà a scendere in campo tutte le settimane da qui alla fine dell’anno con, nel mezzo, ancora due impegni di Europa League. Il cammino della Dea in campionato riparte dalla sfida ai campioni d’Italia del Napoli che hanno cambiato guida tecnica proprio prima della sosta con mister Garcia che è stato sostituito da Walter Mazzarri, che ritorna sulla panchina partenopea a distanza di anni. Sarà proprio la squadra del Gasp a tenere a battesimo il nuovo corso del tecnico sulla panchina campana con Scamacca e compagni che proveranno in ogni modo a renderlo il meno felice possibile. La Dea va a caccia del primo successo contro una big in questa stagione ma anche di punti preziosi per la propria classifica contro un avversario decisamente tosto nonostante le difficoltà incontrate in questa prima parte di stagione.

STATISTICHE E CURIOSITA’

Il Napoli ha vinto tutte le ultime tre partite di Serie A contro l’Atalanta e non ha mai ottenuto quattro successi di fila contro i bergamaschi nel massimo campionato; questa serie di vittorie dei partenopei è arrivata dopo che l’Atalanta aveva vinto quattro delle precedenti sei sfide (1N, 1P) nella competizione.

L’Atalanta ha raccolto soltanto un punto nelle ultime due partite (1N, 1P) di Serie A, contro Inter e Udinese, e non infila almeno tre gare senza successi nel massimo campionato da marzo 2023: quattro in quel caso, con le ultime due proprio contro Udinese e Napoli.

L’Atalanta ha tenuto la porta inviolata in quattro delle cinque partite casalinghe disputate in questo campionato; soltanto in tre occasioni i bergamaschi hanno collezionato cinque ‘clean sheet’ nelle prime sei gare interne di Serie A (1963/64, 1964/65 e 1989/90); nonostante le due reti subite nell’ultima sfida in casa contro l’Inter, quella della Dea resta la migliore difesa tra le mura amiche nel torneo in corso.

Era dal 1994/95, Milan campione in carica a -12 dalla Juventus (17 vs 29) in vetta dopo 12 giornate, che una squadra con lo Scudetto sul petto non aveva almeno 10 punti di distacco dal primo posto, dopo le prime 12 giornate del campionato successivo (Napoli 21, Inter 31 nel torneo in corso).

Nessuna squadra ha segnato più gol dell’Atalanta su sviluppo di corner (quattro) in questo campionato, mentre il Napoli è una delle quattro a non avere ancora trovato la rete da questa situazione di gioco.

Gianluca Scamacca, che ha fatto il suo esordio in Serie A contro il Napoli il 29 ottobre 2017 con la maglia del Sassuolo, ha segnato tre gol nelle ultime due partite da titolare nel massimo campionato; soltanto tra novembre e dicembre 2021 l’attaccante dell’Atalanta ha trovato la via della rete per tre gare di fila da titolare nella competizione: in quel caso la terza arrivò proprio contro il Napoli.

LEPROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Djimsiti Scalvini, Kolasinac; Zappacosta, Ederson, Koopmeiners, Ruggeri; Lookman, Pasalic; Scamacca – All.: Gasperini

Indisponibili: Tourè, Palomino, Toloi

Squalificati: De Roon

NAPOLI (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Olivera; Anguissa, Lobotka, Elmas; Politano, Raspadori, Kvaratskhelia – All.: Mazzarri

Indisponibili: Mario Rui, Meret, Lindstrom

Squalificati: nessuno




Le pagelle di Atalanta-Napoli

ALL.: GASPERINI 6.5: alla pari contro un avversario che sin qui sta dominando in Italia e facendo molto bene in Europa. Poco da recriminare, un po’ di sfortuna e qualche imprecisione di troppo la davanti non permettono ai suoi di portar a casa almeno un punto che sarebbe stato più che meritato. In crescita.

MUSSO 6: senza particolare colpe sui gol. Nella ripresa praticamente mai impegnato seriamente dal Napoli.

TOLOI 6.5: buona copertura, poche disattenzioni e sempre pronto anche a proporsi in avanti.

DEMIRAL 4: brutta serata per lui. Si perde Oshimen sul primo gol e si fa incartare anche in occasione del secondo; colpevole in entrambe le reti subite.

SCALVINI 5.5: parte bene, poi pasticcia sempre un po’ troppo e rischia con alcuni passaggi imprecisi.

HATEBOER 5.5: in condominio con Demiral sul secondo gol si prende diverse responsabilità: in ritardo su Elmas che batte a rete indisturbato.

EDERSON 6: galleggia in mezzo al campo in una partita dove fa comunque vedere qualche piccolo passo avanti.

KOOPMEINERS 6: meno in palla del solito, e la squadra ne risente. Troppi lanci poco precisi, meno determinato che in altre occasioni. Un po’ stanco. (DE ROON s.v.: dentro nel finale).

MAEHLE 6.5: buona volontà e voglia di fare non gli mancano. Cresce specialmente nella ripresa dove spesso scappa via ai difensori del Napoli. Bene. (SOPPY s.v.: entra negli ultimi minuti di gara).

PASALIC 6.5: impiegato anche in mezzo ad arginare il centrocampo azzurro, riesce spesso ad avere la meglio e tentare la ripartenza. Buona prova. (MALINOVSKYI 5: ormai sempre più un corpo estraneo all’interno della squadra).

LOOKMAN 7.5: personalità e freddezza nel calciare il rigore dell’1-0, sfortunatissimo in occasione della traversa che gli nega una meritatissima doppietta. (BOGA 5: entra e gira a vuoto. Un film, purtroppo, già visto).

HOJLUND 5.5: grande l’occasione che ha sui piedi in avvio di partita, poi si riscatta in qualche modo con una prova di grande volontà e grinta. Peccato. (ZAPATA 5: entra per cercare una svolta, praticamente non vede mai palla).




L’Atalanta si prende gli applausi, il Napoli i tre punti: per i nerazzurri una sconfitta a testa altissima

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 1-2: DEA RIMONTATA DOPO IL GOL DI LOOKMAN

Bergamo: peccato, ma perdere partite così convince una volta ancor di più che l’Atalanta non è li in alto per caso. La squadra del Gasp crea seri problemi al Napoli capolista, lo manda sotto grazie ad un rigore di Lookman ma poi subisce il ritorno dei campani che ribaltano il match con le reti di Oshimen ed Elmas. Nella ripresa, nerazzurri all’assalto con anche una traversa colpita da Lookman ma il risultato non cambia più: vince il Napoli, la Dea stasera merita gli applausi oltre al rammarico per non aver almeno pareggiato questo match.

GASP PUNTA ANCORA SU HOJULUND: punta ancora su Hojlund davanti il Gasp con Lookman e Ederson a supporto del Danese mentre Pasalic arretra in mezzo al posto di De Roon con Koop e sulle fasce Hateboer e Maehle. Il Napoli risponde con il tridente formato da Oshimen, Lozano e Elmas mentre è out Kvaratskhelia, autentica sorpresa dei campani di questa prima parte di stagione.

MERET NEGA IL GOL A HOJLUND: un altro sold-out allo Stadium questa sera per il big match contro i partenopei, splendida cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con la partita che prende il via e c’è subito una grandissima occasione per i nerazzurri con Hojlund che viene lanciato a rete viene ipnotizzato da Meret che respinge con i piedi la conclusione del Danese.

LOOKMAN DAL DISCHETTO, RISPONDE OSHIMEN: al quarto d’ora il primo episodio che cambia la gara  sugli sviluppi di un corner da destra, spizzata di Toloi, Højlund nel cuore dell’area non riesce a spingere il pallone in rete, sulla respinta di Di Lorenzo, arriva Demiral che tenta la deviazione in rete, ma Kim salva in corner. In area c’era però stato un tocco con il braccio destro di Osimhen: dopo la revisione al Var l’arbitro indica il penalty per la Dea. Va Lookman sul dischetto e spiazza Meret portando avanti la squadra del Gasp. Il vantaggio nerazzurro dura però poco più di quattro minuti: il pari ospite arriva in occasione di un altro tiro dalla bandierina, traversone di Zielinski e implacabile incornata di Osimhen che supera Demiral e la palla alla destra di Musso che aveva abbozzato l’uscita.

ELMAS SPINGE AVANTI IL NAPOLI: ora è il Napoli ad aver in mano l’inerzia del gioco mentre l’Atalanta pare voler tirar il fiato con la squadra di Spalletti che insiste e a dieci dall’intervallo va avanti: Osimhen si libera di Demiral in area sulla destra e offre un invitante assist a Elmas che controlla e calcia di sinistro, deviazione di Hateboer che aveva tentato un disperato recupero e palla in rete con Musso impossibilitato a intervenire. L’Atalanta prova adesso a rialzar la testa e rincorrere, nel finale di prima frazione Scalvini crossa, deviazione di Hateboer, in agguato sul secondo palo, e Olivera devia in corner. Poi nel primo dei due di recupero,  un cross rasoterra da sinistra di Lookman taglia tutta l’area di rigore, ma è raccolto da nessun nerazzurro: ultimo sussulto di un bel primo tempo che si chiude con il Napoli avanti 2-1.

RIPRESA, LA DEA SBATTE SULLA TRAVERSA: nessun cambio dopo l’intervallo con il match che riparte con la Dea determinata a cercar il pari che i nerazzurri sfiorano al nono quando si scatena Maehle, che entra in area sulla sinistra e calcia in diagonale, Meret respinge, Lookman tenta di infilare il pallone in porta con un tap-in, ma la palla, che colpisce Olivera, s’infrange sulla traversa. Al ventiquattresimo primi cambi per il Gasp che getta nella mischia Zapata e Malinovskyi al posto di Hojulund e Pasalic.

I PUNTI AL NAPOLI, APPLAUSI ALLA DEA: al trentaduesimo è il Napoli ad essere pericolosissimo con il neo entrato Simeone che calcia da buona posizione in area e manda sul fondo di pochissimo. C’è spazio anche per De Roon e Boga negli ultimi dieci di partita con Koop e Lookman che escono dal campo per il finale di questa bella partita che la squadra del Gasp vuol provare a riprendere dando il tutto per tutto negli ultimi minuti dove c’è spazio anche per Soppy al posto di Hateboer sulla fascia. Non basta però alla Dea il cuore oltre l’ostacolo, dopo i quattro di recupero l’arbitro fischia la fine di un match che il Napoli porta a casa dimostrando ancora una volta la sua forza così come però anche i nerazzurri dimostrano, qualora vi fossero ancora dubbi, di non essere in mezzo alle grandi in alta classifica solo per caso. Voltiamo pagina e ripartiamo: bravi ragazzi!




Prima contro seconda: l’Atalanta prova la grande impresa contro il Napoli capolista

BERGAMO, ORE 18

LA DEA PROVA A FERMARE LA FUGA DEI PARTENOPEI

L’inedito duo la davanti arriva all’incrocio diretto: Atalanta e Napoli si sfidano nell’anticipo delle 18 del sabato in una gara in cui i nerazzurri proveranno a fermare quella che sembra una avanzata inarrestabile della squadra di Spalletti, sin qui imbattuta e capolista solitaria con cinque punti di vantaggio proprio sulla banda del Gasp che, dopo il successo di Empoli, si è ritrovata solitaria al secondo posto. Una sfida molto molto impegnativa per la Dea, sulla carta quasi proibitiva contro un avversario che sin qui non ha praticamente sbagliato nulla in questa prima parte di stagione e che si presenta senza dubbio con i favori del pronostico. Ma Demiral e compagni proveranno a ribaltare la previsione del match, magari sfoderando una di quelle partite che l’Atalanta è capace di disputare quando la posta in palio diventa molto alta.

STATISTICHE

Nelle ultime sette sfide tra Atalanta e Napoli in Serie A, i bergamaschi hanno ottenuto il doppio dei successi rispetto ai partenopei (4 v 2) – tuttavia gli Azzurri hanno vinto la più recente e non riescono a infilare due successi di fila in A contro la Dea dal dicembre 2018 (tre).

L’Atalanta ha trovato il gol in tutte le ultime otto partite di campionato contro il Napoli e mai nella sua storia in Serie A è riuscita ad andare a segno in più gare consecutive contro i partenopei.

L’ultimo pareggio a Bergamo tra Atalanta e Napoli in Serie A risale al 29 ottobre 2014 (1-1 firmato da Denis e Higuaín) – da allora tre successi della Dea e quattro dei partenopei.

Il Napoli ha vinto tutte le ultime quattro trasferte di Serie A e non ottiene cinque successi esterni consecutivi sotto un singolo allenatore nella massima serie dal 2017/18, nella gestione Sarri (sei).

Napoli (46) e Atalanta (84) sono due delle quattro squadre che sono rimaste sotto nel punteggio per meno minuti nel corso di questa Serie A: tra loro ci sono Lazio (81) e Inter (83).

Tra le squadre a cui ha realizzato al massimo una sola rete, l’Atalanta è quella contro cui Giovanni Simeone ha disputato più minuti in Serie A (924) – l’attaccante argentino ha trovato il gol contro la Dea solo nella gara d’andata della scorsa stagione, quando vestiva la maglia del Verona.

Duván Zapata ha esordito in Serie A con la maglia del Napoli, indossandola per 37 incontri di Serie A tra il 2013 e il 2015 – nelle sue ultime sei sfide contro i partenopei, il colombiano ha preso parte a sei reti, grazie a tre marcature e tre assist.

PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Hateboer, De Roon (Scalvini), Koopmeiners, Soppy; Pasalic; Lookman, Hojlund – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Palomino, Zappacosta, Muriel

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Raspadori – All.: Spalletti

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Rrahmani, Kvaratskhelia




Un film già visto: l’Atalanta gioca bene ma non punge, il Napoli si. Sconfitta 3-1, la Dea ora è settima.

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 1-3: DEA SCIUPONA, DE ROON NON BASTA

Bergamo: esser belli non basta, nel calcio serve anche cinicità. E l’Atalanta lo sa bene: da macchina da gol negli ultimi anni la squadra del Gasp conferma anche contro il Napoli la tendenza inversa a non riuscir ad andare a segno. Così un Napoli ordinato e nemmeno troppo trascendentale si porta a casa la posta in palio e aggancia per ora il Milan in classifica mentre i nerazzurri del Gasp scivolano al settimo posto e rischiano seriamente di non staccare un pass per le prossime coppe Europee se l’andazzo non cambierà in questo finale di stagione.

DEMIRAL OUT, C’E’ SCALVINI: mister Gasperini, che non ha Toloi, rinuncia per motivi precauzionali anche a Demiral dopo il provino del mattino: il turco aveva subito una contusione alla coscia nella rifinitura di ieri e il tecnico ha preferito non rischiarlo, anche in previsione della gara di giovedì a Lipsia. Dunque dentro Scalvini assieme a Palomino e Djimsiti. Nessuna sorpresa a centrocampo e sulle fasce, mentre davanti, assieme a Malinovskyi, c’è Muriel e non Boga. Nel Napoli è praticamente annunciato l’impiego di Zanoli sulla destra e di Juan Jesus accanto a Koulibaly, mentre non ha alternative in attacco Spalletti e dunque il tridente è quello previsto, con Politano, Insigne e Mertens.

BUON INIZIO MA IL NAPOLI SEGNA SU RIGORE: il match inizia e per dieci minuti il Napoli non esce dalla sua metà campo, ma la pressione anche furiosa dell’Atalanta, approfittando di un approccio un po’ morbido del Napoli, produce all’ottavo solo un colpo di testa di Malinovskyi, su cui Ospina è bravo a coprire il suo palo. Tre minuti dopo però, praticamente alla prima sortita, il Napoli trova il vantaggio: Zanoli ha massima libertà di inserimento per trovare in verticale Mertens, su cui Musso, che probabilmente parte con un attimo di ritardo, interviene precipitosamente in uscita. L’arbitro Di Bello viene richiamato al Var per concedere il rigore poi trasformato da Insigne per l’1-0.

FREULER SFIORA IL PARI, POLITANO RADDOPPIA: la reazione dell’Atalanta è immediata, ma purtroppo poco concreta: la ricerca dell’area con il fraseggio corto viene sempre spezzata in qualche modo dal Napoli e l’unico ad avere una chance pulita è Freuler, il cui radente è allargato troppo. Il Napoli dimostra ancora furbizia e pragmatismo nello sfruttare una punizione guadagnata da Lobotka, che fa mezzo campo in incursione centrale e viene fermato da Palomino a venti metri dalla porta. Nonostante tutto il tempo di organizzare le coperture, l’Atalanta si fa sorprendere da una furbata di Insigne, che pesca il taglio centrale di Politano che firma il 2-0 con una girata di sinistro. E nel finale, ancora un’indecisione di Palomino regala a Koulibaly un tiro su cui è bravo Musso a coprire la porta; si va all’intervallo dopo due di recupero con la Dea sotto di due gol.

RIPRESA, DE ROON RIAPRE LA GARA: la ripresa si apre con gli ingressi di Boga per Hateboer e Miranchuk per Malinovskyi e con la solita supremazia territoriale dell’Atalanta, ma soluzioni sempre faticose, anche perché il Napoli difende compatto, lascia pochi spazi e linee di passaggio sempre sporche. Dopo due mezze chance per il neo entrato Boga (un colpo di testa fuori su cross di Djimsiti e un sinistro altissimo), l’Atalanta trova il gol della speranza nell’unica occasione in cui i suoi uomini hanno abbastanza libertà per agire con lucidità: Miranchuk per un cross di sinistro morbido che scavalca Koulibaly, De Roon per saltare di testa e infilare all’incrocio.

OSPINA NEGA IL PARI A BOGA, ELMAS CHIUDE I CONTI: proprio nel momento in cui l’Atalanta dovrebbe prendere coraggio, è come se lo perdesse quando Djimsiti, cadendo a terra, si infortuna a una spalla e Gasperini è costretto a metter Maehle, che ha un impatto sulla partita molto negativo e gli ospiti rischiano solo in occasione di un nuovo tiro di De Roon da fuori che sfiora la doppietta. La mazzata sulle ultime speranze nerazzurre, arriva ad una decina di minuti dal termine quando Ospina che devia un destro potente, ma centrale, di Boga. Nel proseguio dell’azione, Koulibaly avvia la ripartenza di Lozano sulla destra, che è in vantaggio su Zappacosta in rincorsa e trova lo scarico giusto su Elmas, che arriva a sinistra per il 3-1 che di fatto chiude la gara.

DEA SETTIMA, EUROPA SEMPRE PIU’ A RISCHIO: le mosse della disperazione del Gasp sono gli ingressi di Pasalic e Cisse per Freuler e Muriel ma ormai la partita è chiusa e la Dea può solo che rammaricarsi per essersi ancora una volta dimostrata incapace di saper concretizzare al meglio la mole di gioco prodotta. E così, purtroppo non si va molto lontano: il settimo posto attuale in classifica parla chiaro; con questo andazzo il prossimo anno in Europa non ci si va più. Ora però pensiamo all’Europa che giovedì ci attende in quel di Lipsia: in terra tedesca servirà ben altra Atalanta per poter sperare di tener aperto il discorso-qualificazione.

IL TABELLINO:

RETI: 14′ p.t. Insigne (N), 37′ p.t. Politano (N), 13′ s.t. De Roon (A), 36′ s.t. Elmas (N)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Djimsiti (19′ st Maehle), Scalvini, Palomino; Hateboer (1′ st Boga), De Roon, Freuler (38′ st Pasalic), Zappacosta; Koopmeiners, Malinovskyi (1′ st Miranchuk); Muriel (38′ st Cissè). A disposizione: Sportiello, Pezzella, Pessina, Demiral, Mihaila, De Nipoti. Allenatore: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Zanoli, Jesus, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski (25′ st Fabian Ruiz); Politano (14′ st Elmas), Mertens (43′ st Malcuit), Insigne (25′ st Lozano). A disposizione: Marfella, Idasiak, Ghoulam, Tuanzebe, Demme, Ambrosino. Allenatore: Spalletti

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara di andata: Napoli-Atalanta 2-3 – ammoniti: Palomino, De Roon (A); Juan Jesus, Ospina, Lozano, Anguissa (N) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.