Le pagelle di Atalanta-Lazio

ALL.: GASPERINI 8: a tratti oggi è sembrato rivedere l’Atalanta dei tempi d’oro: che sbrana l’avversario, lo mette li e lo stende senza ammettere repliche. In uno scontro diretto oltretutto: applausi.

CARNESECCHI 6.5: ordinaria amministrazione, sempre sicuro e attento. Nel finale non può nulla sul rigore di Immobile.

SCALVINI 7: entra nell’azione del primo gol, poi una prova di grande spessore. Bene.

DJIMSITI 6.5: peccato per quella disattenzione finale che vale il rigore che consente alla Lazio di accorciare.

KOLASINAC 7.5: sbrana l’avversario senza concedergli respiro. Di gran lunga il migliore in difesa.

HOLM 6.5: parte un po’ in difficoltà, poi riesce a venirne fuori al meglio con il passare dei minuti (HATEBOER 6: entra nella ripresa, svolge con ordine il compitino assegnato).

DE ROON 7: bene come sempre, nella ripresa sfiora anche il gol un paio di volte.

EDERSON 7: prova come sempre maiuscola, peccato per quella ammonizione nel finale che gli costerà la squalifica a Genova domenica prossima (MENDINCINO s.v.: entra nel recupero e firma il suo esordio in serie A).

RUGGERI 6.5: anche lui parte piuttosto timido, poi è il mister in primis a cercare di spronarlo e lui risponde bene sul campo.

PASALIC 7: ha il grande merito di sfiorare prima e trovare poi il gol che stappa la partita e la mette subito in discesa. Sempre gol importanti per lui, come sottolineato anche nel post partita dallo stesso Gasp (TOLOI 6: ritorna in campo per un frangente di gara e si rende utile alla causa).

DE KETELEARE 9: magia e poesia: disegna calcio con il pallone ai piedi, si prende anche la responsabilità di calciare il rigore del raddoppio e di segnare lo stupendo gol che chiude la partita. Carletto-show! (MURIEL 6: entra nel finale di match).

MIRANCHUK 6.5: bene, oggi magari meno continuo del solito ma gioca comunque una partita più che sufficiente (SCAMACCA 6: offre lui a CDK il pallone del terzo gol).




CDK incanta, l’Atalanta vola: tris alla Lazio, la Dea si tiene stretta il quarto posto

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 3-1: CARLETTO, UNA DOPPIETTA DA URLO

Bergamo: vince nettamente l’Atalanta, anche oltre il 3-1 finale, che si posizione solitaria al quarto posto in classifica e manda al tappeto una Lazio clamorosamente inferiore in quello che era un vero e proprio scontro diretto con vista Champions. Non c’è mai stata partita, tale è stata la superiorità della Dea, superiore ai laziali in ogni angolo del campo. Apre la serata Pasalic con un gran gol (stop e destro al volo a centro area), poi seguono i due gol (uno su rigore e uno nella ripresa bellissimo) di uno scatenato De Ketelaere, migliore in campo. Nel finale, accorcia Immobile che realizza un rigore procuratosi per fallo di Dijmsiti ma poco conta: fa festa la Dea che prosegue il suo momento magico. 

GASP CON CDK-MIRA: con Koop ancora fuori causa, il Gasp rinuncia almeno inizialmente al tridente con davanti Pasalic che agirà alle spalle di CDK e Miranchuk mentre scelte obbligate dietro con Djimsiti in mezzo alla difesa e sulle fasce Holm e Ruggeri. Nella Lazio, Sarri tiene Immobile in panchina e lancia Castellanos (in gol all’andata) insieme ad Isaksen e Anderson con Lazzari e Marusic sugli esterni.

PASALIC STAPPA SUBITO IL MATCH: ennesimo sold-out stagionale allo Stadium per questo match importante per entrambe le squadre in chiave Europea che comincia con i nerazzurri intenzionati sin da subito a partire con la mentalità giusta: al quarto d’ora bella palla di Miranchuk per Kolasinac che prova il colpo di testa schiacciato a terra, ma è bravo Provedel a salvare la porta degli ospiti. Un minuto dopo però il portiere laziale non può nulla quando Pasalic, ben servito da Scalvini, con una mezza girata porta in vantaggio i ragazzi del Gasp.

CDK RADDOPPIA DAL DISCHETTO: l’Atalanta va mille anche dopo il gol del vantaggio e la Lazio fatica tantissimo a star dietro ai ragazzi del Gasp che spuntano un po’ ovunque. La squadra di Sarri si rende però pericolosa al ventisette quando Felipe Anderson su punizione dal limite manda la palla di poco alta. Poi è ancora e solo Atalanta: al trentasette bel colpo di testa di Miranchukn con Felipe Anderson che salva i suoi con un provvidenziale intervento. Al quarantatreesimo arriva l’episodio del raddoppio nerazzurro: fallo di mano in area nerazzurra di Marusic, pochi dubbi per il direttore di gara che indica il dischetto: va CDK dagli undici metri e non sbaglia il pallone che manda così la squadra del Gasp a riposo avanti meritatamente per 2-0 dopo aver anche sfiorato il tris con Holm, il cui colpo di testa scheggia la traversa.

RIPRESA, DEA IN CONTROLLO: inizia la ripresa e per l’Atalanta nulla cambia rispetto alla prima frazione di gioco: al quarto, bell’azione corale dei nerazzurri che manovrano pericolosamente in area, ma il cross di Holm per Pasalic è preda di Provedel in uscita bassa. Poi si vede la Lazio qualche minuto dopo, due volte pericolosa nella stessa azione, prima Felipe Anderson il cui tiro è respinto, poi Isaksen raccoglie la palla e al volo tira verso la porta sparando alto. Al quarto d’ora ancora i nerazzurri con De Ketelaere che apre per Pasalic che serve Miranchuk il suo tiro dal cuore dell’area è preda di Provedel al termine di una splendida azione.

CARLETTO-SHOW, DOPPIETTA E 3-0: poi ecco i primi cambi del Gasp con Miranchuk e Holm che lasciano il posto a Scamacca ed Hateboer. Alla mezz’ora l’Atalanta decide che è l’ora di chiudere i giochi: splendido gol di De Ketelaere che, servito sulla fascia sinistra, si accentra, doppio passo, lascia il difensore sul posto si accentra e tira secco e rasoterra sul primo palo segnando lo stupendo gol del 3-0. Con il match a questo punto ormai in tasca, il Gasp cambia ancora: escono Pasalic e De Ketelaere, dentro Muriel e Toloi per concedere così la meritatissima ovazione al belga.

IMMOBILE ACCORCIA, NEL FINALE: nel finale la Lazio trova l’occasione per accorciare a sette dalla fine quando Immobile viene fermato fallosamente in area da Djimsiti e l’arbitro indica il dischetto del rigore, stavolta per gli ospiti. Lo stesso Immobile dal dischetto non sbaglia il punto della bandiera per i biancocelesti andando a sfiorare (fortunatamente per noi senza precisione) il bis pochi minuti dopo di testa.

VITTORIA NETTA E ANCORA QUARTO POSTO: Nel primo dei quattro di recupero il Gasp trova modo di far esordire in A il baby Mendicino che ha così modo di godersi la festa con i compagni al triplice fischio. Una grande Atalanta stravince lo scontro diretto con la Lazio e si tiene stretta stretta il suo quarto posto. E’ ancora lunga, lo sappiamo, ma stare li è sempre un piacere. Avanti tutta!




Le pagelle di Atalanta-Lazio

ALL.: GASPERINI 5: anche lui in balia di un avversario che non riesce mai a riprendere. In conferenza stampa dirà “loro erano sempre due metri più avanti di noi”. Analisi perfetta a cui però non riesce a porre rimedio.

SPORTIELLO 6.5: non ha particolari colpe sui gol subiti, interviene anche un paio di volte evitando guai peggiori. Tra i pochissimi a salvarsi.

OKOLI 5: grave il suo ritardo in occasione del primo gol ospite quando Zaccagni spunta dal nulla e sorprende tutti quanti. (DJIMSITI 6: buona notizia il suo rientro, anche se la forma top è naturalmente ancora lontana).

DEMIRAL 5.5: giornata complicata anche per lui, spesso in difficoltà con avversari che spuntavano un po’ ovunque.

SCALVINI 5.5: parte male, nella ripresa prende più coraggio ma non sempre arriva per tempo ad arginare l’avversario.

HATEBOER 5: un paio di buone chance di testa ma per il resto anche lui combina pochino.

DE ROON 5: partita opaca, con ciliegina finale di un sospetto stiramento che lo costringe al cambio negli ultimi minuti. Piove sul bagnato. (EDERSON s.v.: dentro nel finale a gara ormai già compromessa).

KOOPMEINERS 6: anche lui oggi inspiegabilmente arretrato e contratto. Poco in partita, ma qualche giocata di spessore la fa vedere.

SOPPY 5: parte in una fascia non sua, poi viene invertito e torna al suo posto, ma il risultato non cambia (MAEHLE 5.5: dentro anche lui a giochi ormai fatti. Però un po’ meglio del suo sostituto oggi).

PASALIC 5: male anche lui, tant’è che viene sostituito a fine primo tempo. (MALINOVSKYI 5: anche lui praticamente non pervenuto. Non riesce a dare la scossa che ci si aspettava).

LOOKMAN 5: polveri bagnate anche per lui oggi. Una bella giocata in avvio, poi il nulla (ZAPATA 5.5: una ventina di minuti per assaggiar di nuovo il campo, la strada è giusta ma deve carburare).

MURIEL 5.5: non manca l’impegno e alcune giocate interessanti, ma nel finale commette una sciocchezza inutile rimediando quel doppio giallo che gli costa la squalifica. Ingenuo.




E all’undicesima l’Atalanta si fermò: vince con merito la Lazio, primo K.O. per la Dea

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 0-2: ZACCAGNI E FELIPE ANDERSON A SEGNO

Bergamo: doveva capitare, ed alla fine è successo. Prima sconfitta stagionale per l’Atalanta che disputa una partita davvero negativa e poco propositiva contro una Lazio che si prende i tre punti, agganciando al terzo posto i nerazzurri in classifica con le reti, una per tempo, di Zaccagni e Felipe Anderson. Poco da dire sull’opaca prova dei nerazzurri, che non tirano praticamente mai in porta e si fanno vedere dalle parti di Provedel che, di fatto, non compie parate degne di nota.

RIENTRA HATEBOER SULLA FASCIA: cambia poco il Gasp rispetto alla partita di settimana scorsa con il Sassuolo dove il mister recupera e schiera Hateboer dopo la squalifica con Soppy sulle fasce mentre davanti tocca ancora a Muriel supportato da Lookman e Pasalic. Nella Lazio, senza Immobile infortunato Sarri punta davanti su Savic, Pedro e Zaccagni più esterno con Luis Alberto che parte dalla panchina.

ZACCAGNI SORPRENDE SUBITO LA DEA: ennesima serata da pienone allo Stadium, splendida cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia e per la Dea al nono si fa subito in salita quando da un cross in area che pare innocuo di Pedro, spunta Zaccagni dalle retrovie e sorprende la difesa nerazzurra che pareva schierata e supera Sportiello portando avanti gli ospiti.

SOLO UNA CHANCE PER HATEBOER: l’Atalanta prova subito a reagire e al ventitre Soppy mette un bel cross in area per Hateboer che, in posizione di sospetto fuorigioco, manda alto di testa. Il resto, però, è una sorta di monologo biancoceleste che disinnesca ogni timido tentativo di rialzar la testa della squadra del Gasp e mantiene il controllo di una partita in cui i nerazzurri sembrano davvero capirci poco. Poco altro da dire per un primo tempo che si trascina sino a due minuti oltre il quarantacinquesimo con le squadre che vanno al riposo con gli ospiti avanti di un gol.

SI RIPARTE E LA LAZIO RADDOPPIA: la ripresa prende il via con subito due cambi da parte del Gasp che inserisce Malinovskyi e Djimsiti al posto di Pasalic e Okoli ma il copione non cambia in campo e gli ospiti al settimo trovano il meritato raddoppio: ripartenza della Lazio, lancio per Marusic che mette dentro per Felipe Anderon che prende la mira e fredda Sportiello. Si fa durissima per la Dea.

KOOP SFIORA IL GOL: con una montagna da scalare davanti a se, l’Atalanta prova a caricare a testa bassa e a farsi vedere dalle parti di Provedel: al quarto d’ora bel pallone dentro leggermente alto per Koopmeiners, il suo colpo di testa fuori coordinazione è sopra la traversa. Altri cambi per i nerazzurri col passare dei minuti, dentro prima Maehle per Soppy, poi Duvan Zapata rientra dopo l’infortunio e prende il posto in campo di Lookman ed infine Ederson alla mezz’ora dopo che De Roon chiede il cambio per un problema ai flessori.

ROSSO-MURIEL, GIORNATA NO PER LA DEA: poco altro da dire anche nel finale di gara, se non che piove pure sul bagnato per la squadra del Gasp che nel finale perde anche Muriel, che rimedia una sciocca ammonizione nel primo dei tre minuti di recupero che gli costa la doccia anticipata ed il colombiano salterà la partita di Empoli domenica prossima. Prima sconfitta stagionale dunque per la Dea, un 2-0 che non ammette replica contro un avversario che ha meritato e dominato la partita. Doveva capitare prima o poi, ora analizzar quanto prima cosa non è andato e voltare presto pagina, tutti insieme.




Atalanta, un altro terzo grado: c’è la Lazio, caccia al bottino pieno per restare ad altissima quota

BERGAMO, ORE 18

SFIDA TRA LE DUE MIGLIORI DIFESE DEL TORNEO

Gli esami non finiscono mai: specialmente per questa Atalanta che vuol restare nel gruppo delle prime il più a lungo possibile e dimostrare di non essere li per caso. La squadra del Gasp si prepara ad un altro match di quelli tosti, con i nerazzurri che attendono nella sfida delle 18 allo Stadium la Lazio. Le due migliori difese di questo inizio di stagione (cinque gol subiti dai biancocelesti, sei dai nerazzurri) si ritrovano contro in una partita molto intrigante in cui Muriel e compagni proveranno ad avere la meglio per conquistare altri punti pesantissimi e restare così tra le primissime del campionato. Un match tutto da vivere dove potrebbe esser la qualità dei singoli a far la differenza.

STATISTICHE E CURIOSITA’

L’Atalanta ha vinto 36 delle 108 sfide contro la Lazio in Serie A (42N, 30P), solo contro il Bologna (37) la Dea ha ottenuto più successi nella sua storia nel massimo campionato.

L’Atalanta è rimasta imbattuta in nove delle ultime 10 sfide contro la Lazio in Serie A (4V, 5N): l’unico successo biancoceleste nel periodo è arrivato il 31 gennaio 2021 (1-3 al Gewiss Stadium).

Atalanta e Lazio hanno pareggiato entrambe le sfide dello scorso campionato, l’ultima volta che hanno registrato tre pareggi di fila in Serie A risale al periodo tra il 1998 e il 2001.

La Lazio ha mantenuto la porta inviolata negli ultimi cinque match di campionato, solo una volta nella sua storia in Serie A ha registrato almeno sei clean sheet di fila: sette tra febbraio e marzo 1998 con Sven-Göran Eriksson alla guida.

Sfida tra la formazione che ha trascorso il maggior numero di minuti in situazione di vantaggio in questa Serie A (Lazio, 402 – con la Dea al 2° posto con 397) e quella che è stata meno minuti sotto nel punteggio (Atalanta soltanto 4 minuti, contro il Sassuolo nel match più recente).

Ademola Lookman ha segnato in tre partite di fila per la prima volta nei maggiori cinque campionati europei; l’ultimo calciatore dell’Atalanta ad aver trovato la rete in quattro presenze di fila in Serie A è stato Mario Pasalic lo scorso maggio.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Okoli, Demiral, Scalvini; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Soppy; Pasalic; Lookman, Muriel – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Musso, Palomino, Toloi, Zappacosta

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Pedro, Felipe Anderson, Zaccagni – All.: Sarri

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Immobile




Le pagelle di Atalanta-Lazio

ALL.: GASPERINI 7: nel finale butta dentro tutto il suo potenziale offensivo, ciò nonostante il gol gli arriva dal suo difensore-improvvisato De Roon. Buona prova dei suoi, al netto però dei soliti errori che hanno rischiato di costare nuovamente carissimo alla Dea.

MUSSO 7: almeno un paio di parate decisive, l’ultima delle quali proprio appena prima del definitivo pari siglato nel recupero del match. Fondamentale.

DE ROON 6.5: dalla disattenzione fatale che costa la ripartenza che porta al secondo gol laziale, a quel gol (bellissimo) che fa tirar un sospiro di sollievo a tutti quando ormai tutto pareva perduto. Croce e delizia.

DEMIRAL 6: liscia sul primo gol ospite il pallone su cui Musso va prima a metterci una pezza ma sul secondo tap-in di Pedro non può davvero nulla. Nel finale offre a De Roon la palla del 2-2. Benino.

LOVATO 6.5: bene, lo si vede anche in avanti nella ripresa in occasione dei calci d’angolo; parte dal suo piede il pallone per Duvan che innesca così l’azione dell’1-1 (SCALVINI 6.5: una ventina di minuti abbondanti ben giocati).

ZAPPACOSTA 6.5: una furia nel primo tempo, cala i giri del motore invece nella ripresa. (PICCOLI 6: dentro nel finale, non riesce a lasciar il segno).

FREULER 6.5: tiene alti per tutto il match i giri del motore nerazzurro la in mezzo.

KOOPMEINERS 7: bene, dispensa palloni importanti ai compagni, difficilmente appare in difficoltà.

MAHELE 6.5: lui invece meglio nella ripresa dopo un primo tempo un po’ timido.

PASALIC 6: svolge il compitino senza troppi acuti. (MALINOVSKYI 6.5: nel finale va ad un passo dal gol, dandone l’illusione ottica colpendo l’esterno della rete).

ILICIC 6: non incanta come a Marassi, va a sprazzi e spesso perde palloni non da lui. Oggi così così. (MURIEL 6: va a un nulla dal gol nel finale con una conclusione a fil di palo).

ZAPATA 7: gran gol, di importanza vitale alla fine di un primo tempo che sembrava ormai destinato ad andare in archivio con gli ospiti avanti e di cui lui cambia invece la storia.

Foto di copertina da Sportmediaset.it




Il bello dei titoli di coda: Atalanta che cuore, riprende due volte la Lazio nei minuti di recupero!

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 2-2: DUVAN E DE ROON RIPRENDONO I BIANCOCELESTI

Bergamo: tra una squadra che fatica da matti a vincere in casa e un’altra che in trasferta aveva raccolto appena 4 punti sinora, il risultato più logico è il pareggio anche se il segno X di oggi è più frutto dell’irrazionale, sia in positivo (lo sforzo della Dea nel riprendere una partita che sembrava ormai andata, il cinismo degli ospiti nel sbloccarla nel momento più difficile) che in negativo (la paura che incomprensibilmente abbassa la squadra di Sarri nel finale, gli errori di gestione dei padroni di casa, dettati più che altro dalla frenesia). Fatto sta che dal Gewiss Stadium Atalanta e Lazio escono con un punto a testa che lascia sostanzialmente inalterata la classifica, in attesa degli impegni delle altre.

GASP RITROVA DEMIRAL: mister Gasperini deve fare ancora i conti con le assenze e recupera il solo Demiral, che prende posto al centro della difesa, dove mancano però Palomino (squalificato), Djimsiti e Toloi (infortunati) mentre De Roon è ancora arretrato nella retroguardia a tre, in mediana confermato Koopmeiners, davanti riecco Ilicic con Zapata. Negli ospiti, mister Sarri sceglie Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, mentre in difesa Hysaj e Marusic sono i terzini, con Lazzari in panchina.

ATTACCA LA DEA, SEGNA LA LAZIO: il canovaccio della partita è chiaro sin dai primi minuti, con l’Atalanta molto aggressiva in pressione e la Lazio più compassata nel palleggio, con il solo Immobile alla ricerca della profondità, che però arriva di rado nel primo quarto d’ora. Ritmi gradevoli, anche se le occasioni da gol faticano ad arrivare: al decimo sugli sviluppi di un corner Demiral avrebbe la palla buona sulla testa, ma struscia solamente il tentativo. Otto minuti dopo, però, è a sorpresa la Lazio a passare, praticamente alla prima vera sortita offensiva: Cataldi verticalizza per Immobile, Demiral va a vuoto in scivolata, Musso ci mette una pezza, ma sulla respinta Pedro è il più rapido di tutti ad arrivare sulla palla e infilare il vantaggio biancoceleste.

ZAPATA, PARI A FIL DI SIRENA: sotto di uno, l’Atalanta comincia a sbagliare di più tecnicamente, forse perché in preda alla frenesia di raddrizzare una gara che stava conducendo dal punto di vista tattico in avvio. Gli ospiti, invece, continuano nella loro partita di grande attenzione, non concedendo praticamente nulla a Zapata e compagni sino all’ultimo secondo del primo tempo: fatale alla squadra di Sarri sono infatti gli ultimi tre secondi del minuto di recupero concesso dall’arbitro Guida; sul lancio apparentemente innocuo di Lovato, Marusic cicca e innesca Zapata, Acerbi non è tempestivo nel raddoppio e il colombiano è poi bravo a resistere al ritorno un po’ morbido del serbo e a fulminare Reina con un destro terrificante da posizione defilata. Con il primo, vero, tiro in porta del match l’Atalanta trova l’1-1 a un nulla dal riposo.

RIPRESA, IMMOBILE LANCIA ANCORA GLI OSPITI: il secondo tempo si apre con una botta da fuori di Freuler, ben controllata da Reina. La risposta laziale arriva subito con una granche chance: Cataldi batte velocemente una punizione a metà campo, cogliendo Demiral fuori posizione e mettendo Immobile solo davanti a Musso che respinge alla grande il sinistro a colpo sicuro del bomber della Nazionale. Il primo cambio della gara è di Gasperini al quarto d’ora del secondo tempo con Pasalic che lascia il posto a Malinovskyi; otto minuti dopo, dentro anche Muriel e Scalvini per Ilicic e Lovato. L’Atalanta però fatica ad alzare il ritmo e la Lazio prende decisamente campo andando ancora a segno ad un minuto dalla mezz’ora: tutto nasce dalla palla persa da De Roon, palla scaricata a Basic e recapitata poi a meraviglia dall’ex Bordeaux a Immobile, libero di insaccare a due passi di Musso. Cinque minuti dopo, il neo entrato Raul Moro ha sul sinistro la chance per chiudere i conti, ma è ancora Musso a dire di no col piede e a tenere in vita i suoi.

DE ROON RIMEDIA CON IL 2-2 NEL RECUPERO: quella di Musso diviene così una parata fondamentale, perché nel finale la Lazio si abbassa troppo e concede a un’Atalanta stanca, ma infarcita di giocatori offensivi (Gasp chiuderà con Malinovskyi, Zapata, Piccoli e Muriel in campo), di provarci sino all’ultimo respiro. Prima è Muriel dal limite a calciare fuori di poco, poi Malinovskyi col destro dà solo l’illusione del gol colpendo l’esterno della rete. Nel recupero però, De Roon su sponda di Demiral trova il bersaglio grosso, dove Reina non può arrivare e fa esplodere lo Stadium. Un 2-2 che non guarisce le patologiche difficoltà della Dea nel far risultato tra le mura amiche (sei punti in sei gare sin qui) ma da una bella iniezione di fiducia a Zapata e compagni che tengono dietro proprio la stessa Lazio in classifica e possono preparar al meglio la grande sfida di martedì sera in Champions contro lo United.

IL TABELLINO:

ATALANTA-LAZIO 2-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 18′ pt Pedro (L), 46′ pt Zapata (A), 28′ st Immobile (L), 48′ st De Roon (A).

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Demiral, Lovato (22′ st Scalvini); Zappacosta (38′ st Piccoli), Koopmeiners, Freuler, Maehle; Pasalic (14′ st Malinovskyi), Ilicic (22′ st Muriel); Zapata – A disposizione: Miranchuk, Pezzella, Rossi, Sportiello – Allenatore: Gasperini

LAZIO (4-3-3): Reina; Marusic, Acerbi, Luiz Felipe, Hysaj; S. Milinkovic, Cataldi (31′ st Leiva), L. Alberto (24′ st Basic); Anderson (31′ st Moro), Immobile (39′ st Muriqi), Pedro – A disposizione: Adamonis, Akpa Akpro, Escalante, Lazzari, Patric, Radu, Romero, Strakosha. Allenatore: Sarri

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata

NOTE: spettatori: 16mila circa – ammoniti Demiral (A); Luiz Felipe, Reina, Leiva (L) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

Foto di copertina da Sportmediaset.it