Higuain non perdona, l’Atalanta si dissolve nella nebbia del Comunale; la finale è un miraggio.

TIM CUP, SEMIFINALE: GARA DI ANDATA

ATALANTA-JUVENTUS 0-1: DECIDE HIGUAIN IN AVVIO DI GARA

Bisognava in tutti modi evitare di subir gol nella partita di andata e, invece, l’Atalanta lo incassa dopo tre minuti da Higuain e non riesce più a rialzarsi: la partita dei sogni diventa così quasi un mini-incubo per i ragazzi del Gasp che si disperdono nella nebbiosa serata del Comunale e abbandonano quasi definitivamente le speranze (già poche) di poter arrivare alla finale di Roma a maggio. Partita complicatissima sin dall’inizio, con il vantaggio bianconero che spariglia i piani nerazzurri che hanno anche la clamorosa occasione per arrivare al pareggio con un calcio di rigore concesso (con l’ausilio del Var) per un fallo di Matuidi su Cornelius ma che il Papu calcia come peggio non potrebbe facendosi ipnotizzare da Buffon. Nella ripresa la Juve resta in controllo del match senza insistere più di troppo ma nel finale l’Atalanta prova almeno ad arrivare al pari ma qualche mischia in area e una conclusione sventata ancora da Buffon nel recupero negano al pubblico la gioia di almeno un pari che avrebbe perlomeno reso meno amaro un match di ritorno a fine febbraio che pare quanto mai una gara senza molte chance. Peccato.

Bergamo: una serata storica lo sarà già di suo, comunque vada. A distanza di un ventennio l’Atalanta torna a giocarsi la possibilità di andare in finale di Coppa Italia: dopo aver superato Sassuolo e Napoli nei precedenti turni, i ragazzi del Gasp si trovano oggi di fronte addirittura la Juve campione in carica e detentrice del trofeo che sta facendo praticamente campionato a se in vetta insieme al Napoli; una partita di quelle che possono regalare al popolo nerazzurro un’altra notte di quelle da incorniciare con la speranza di tenere aperto il discorso qualificazione anche in vista della gara di ritorno a Torino di fine febbraio.

GASP INSISTE COL VICHINGO: dopo l’ampio turnover di sabato a Reggio contro il Sassuolo, Gasperini propone una Atalanta molto vicina a quella titolare con le sole eccezioni di Palomino in difesa al posto di Caldara e De Roon aggiunto a centrocampo sacrificando così inizialmente Ilicic che va in panchina: in avanti ci sono così il Papu e Cornelius con Cristante dietro. Nella Juve, mister Allegri ritrova Buffon (neo quarantenne da un paio di giorni) in porta con De Sciglio confermato titolare in difesa, mentre la davanti, inutile dirlo, occhio Douglas Costa, Higuain e Mandzukic capaci di far male in qualsiasi momento.

HIGUAIN LA METTE SUBITO IN SALITA: in un Comunale strapieno inizia così un match che si fa purtroppo subito in salita per i ragazzi del Gasp al secondo minuto quando in fase di disimpegno De Roon viene contrastato (in maniera fallosa?) e finisce col perdere la palla che arriva ad Higuain che ha davanti a se un’autostrada verso Berisha e va a segnare il gol che porta avanti i bianconeri.

BUFFON IPNOTIZZA IL PAPU: colpita a freddo, l’Atalanta fatica ad organizzare subito una reazione importante con i bianconeri che comandano agevolmente le operazioni nel primo frangente di gara fino al diciottesimo quando Hateboer prova il break andando in area da solo e tentando di crossar in mezzo ma con la difesa juventina attenta. Cinque minuti un pallone in area per Cornelius è toccato con la mano da Matuidi ed il direttore di gara, dopo un consulto con il Var, prima lascia correre e poi torna indietro nella sua decisione assegnando il penalty ai nerazzurri. Va il Papu Gomez dal dischetto ma il tiro è debole e Buffon riesce ad opporsi senza particolari difficoltà: l’argentino sciupa così l’incredibile occasione di rimettere in equilibrio il match.

DEA SBIADITA: c’è più Juve nell’ultimo parte di primo tempo con gli ospiti pericolosi in almeno un paio di circostanze con due pericolosissime conclusioni di Matuidi che fortunatamente sbaglia mira da ottima posizione e facendo tirare un grosso sospiro di sollievo ai tifosi nerazzurri allo stadio; tuttavia non è la solita Atalanta quella vista in questo primo tempo che, rigore sciupato dal Papu a parte, va in archivio dopo due minuti di recupero e con i bianconeri avanti di un gol.

RIPRESA BLOCCATA: il Gasp cerca la scossa durante l’intervallo e la risposta è nell’innesto di Ilicic al posto di Cornelius dall’inizio di una ripresa in cui l’Atalanta prova a partir con un piglio diverso sin dalle prime battute con un cross del Papu al terzo minuto che Buffon smanaccia in corner; i minuti tuttavia passano e la Juve riprende ben presto il controllo della partita con i nerazzurri che fanno a tratti più possesso palla ma non riescono a scardinare la difesa bianconera.

DENTRO ANCHE BARROW: la panchina nerazzurra prova il jolly ad un quarto d’ora dalla fine inserendo la giovane stellina della primavera Barrow al posto di un evanescente Cristante con Ilicic che ci prova due minuti dopo dal limite dell’area ma con la difesa bianconera per l’ennesima volta attenta; dentro anche Petagna negli ultimi dieci minuti con l’ariete triestino che prende il posto di un Gomez anche lui deludente questa sera. Al trentanovesimo Higuain torna a farsi vedere con una conclusione dal limite dell’area che esce sul fondo di poco.

PER LA FINALE SERVE UN MIRACOLO: Il finale risveglia l’Atalanta, con la Juve che accusa qualche stanchezza e i nerazzurri che provano ad andar alla ricerca almeno del pari ma tocca di nuovo a Buffon negare il gol ai nerazzurri quando Toloi, ben smarcato in area da Ilicic, prova la conclusione che il numero uno bianconero gli stoppa. Nel recupero qualche pallone in area provoca ancora un po’ panico nella difesa ospite ma la lucidità per fare centro manca ormai anche ai ragazzi del Gasp che non riescono a creare ulteriori situazioni degne di nota. Cinque giri di orologio e finisce dunque così, con la Juve che si prende la vittoria di questa semifinale di andata e per un’Atalanta grigia come la nebbia che ha avvolto il Comunale per lunghi tratti di questa gara l’impresa già difficile in partenza di puntare alla finale pare ora una montagna praticamente insormontabile. Se ne riparla a fine febbraio.

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 0-1 (primo tempo 0-1)

RETE: 3′ pt Higuain.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Cristante (32’st Barrow); Cornelius (1’st Ilicic), Gomez (37’st Petagna) – A disposizione: Gollini, Rossi, Orsolini, Gosens, Caldara, Mancini, Haas, Schmidt, Bastoni – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; De Sciglio, Benatia (37’st Barzagli), Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic (45’st Bentancur), Matuidi; Douglas Costa (18’st Bernardeschi), Higuain, Mandzukic – A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Lichtsteiner, Rugani, Asamoah, Marchisio, Sturaro – All.: Allegri

ARBITRO: Valeri di Roma

NOTE: spettatori: 16mila circa – al 25′ p.t. Buffon ha parato un rigore a Gomez – ammoniti Chiellini (J), Toloi (A), Masiello (A), Bentancur (J) – calci d’angolo: 5-4 per la Juventus – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Juve, eccoci: l’Atalanta di coppa cerca la gara perfetta per inseguire la finale

BERGAMO, ORE 20.45

STADIO STRAPIENO, DAI RAGAZZI PROVIAMOCI!

A distanza di oltre vent’anni, l’Atalanta questa sera torna in campo al Comunale per la semifinale di andata di coppa Italia contro la Juventus dei campioni a caccia dell’impresissima contro i bianconeri per giocarsi fino alla fine le chance per la finale di Roma a metà maggio. Gara da brividi per il popolo nerazzurro ed i ragazzi del Gasp, chiamati in causa contro un’avversario fortissimo ed anche contro la statistica di un successo che, contro i bianconeri, manca da tantissimi anni: pubblico delle grandi occasioni questa sera allo stadio per inseguire il sogno di una intera città: tentare l’impresa di tener aperto il discorso qualificazione con una gara di quelle che i nerazzurri ci hanno spesso saputo regalare e poi giocarsela a fine febbraio a Torino nella gara di ritorno. Formazione con ancora qualche dubbio per il mister nerazzurro, sicuramente non ci sarà Spinazzola (infortunato e nemmeno convocato dal Gasp) e con Petagna e Cornelius a contendersi un posto in attacco insieme al Papu ed Ilicic.

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vivi tutte le emozioni di questa che si annuncia comunque una storica semifinale di Coppa Italia per ii ragazzi del Gasp attraverso il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto del match lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante, Freuler, Gosens; Ilicic, Gomez; Petagna – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Bentancur, Matuidi; Bernardeschi, Higuain, Manduzkic – All.: Allegri




Le pagelle di Atalanta-Juventus

BERISHA DIVENTA EROE, CALDARA MONUMENTALE

Match veramente incredibile quello dei ragazzi del Gasp, che dopo venti minuti parevano all’angolo come un pugile inerme e che hanno tirato fuori l’ennesima rimonta-capolavoro che vale anche un altro pareggio preziosissimo oltre che prestigioso. Tra gli eroi di serata Berisha, che riscatta l’erroraccio sul gol con una parata determinante sul penalty di Dybala mentre Caldara segna, ma la in mezzo è un autentico muro e che non si fa troppi scrupoli a segnare alla sua futura squadra. Note dolenti in avanti con un Cornelius disastroso, sostituito dopo mezz’ora o poco più e con uno Spinazzola che ha sentito un po’ troppo il peso della partita.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: perchè alla fine la partita la cambia ancora lui, ed il vero fenomeno della squadra è questo signore coi capelli grigi che sta facendo sognare una intera tifoseria. Sbaglia con Cornelius, corregge in corsa la sua Atalanta che si rialza e mette la Juve all’angolino e rimonta fino all’incredibile pareggio. Un mago!

BERISHA 7: il voto è una via di mezzo tra il brutto inizio e quello svarione che apre la strada all’1-o di Bernardeschi e il rigore parato a Dybala che vale come un gol. Direi che si è ampiamente riscattato. Grande!

MASIELLO 7: ennesima partita da applausi, la Juve all’inizio non la fa vedere a nessuno, poi però esce alla grande e concede davvero pochissimo ai quotati bianconeri di Allegri.

CALDARA 8: mostruoso. Trova un altro gol, poi la dietro in assenza di Toloi è lui il vero leader di un reparto che scricchiola in avvio ma poi riesce a metter alle corde anche una corazzata come quella bianconera.

PALOMINO 6: perde Higuain un paio di volte, una delle quali è fatale per il raddoppio bianconero. Poi riesce a mettersi a posto nella ripresa, tuttavia gli errori in precedenza hanno pesato e non poco.

HATEBOER 6.5: in un paio di occasioni fa veder i sorci verdi alla difesa della Juve, peccato che poi manchi un po’ troppo al momento dell’ultimo passaggio. Peccato.

CRISTANTE 7.5: sparisce a tratti nella partita, ma compare di nuovo al momento giusto e nel posto giusto quando il Papu pennella in mezzo quel cross che per la sua testa è quasi un gioco da ragazzi buttare alle spalle di Buffon e far esplodere lo stadio (DE ROON s.v.: entra nel finale).

FREULER 6.5: tanta sostanza la in mezzo anche in una serata in cui non riesce a farsi vedere come al solito. Bene.

SPINAZZOLA 5: la sente parecchio questa partita, probabilmente anche per le note vicissitudini di questa estate, tuttavia oltre ad un paio di accelerazioni nella ripresa non si vede altro. Un passo indietro.

KURTIC 5: mancava come titolare da diverse partite, tuttavia oggi non riesce a produrre una prestazione che possa in futuro far cambiare quelle che paiono gerarchie ben assodate.

CORNELIUS 4: impalpabile, tocca pochissimi palloni sbagliandoli e inducendo il Gasp al cambio subito dopo il gol di Caldara per crear ulteriori noie alla difesa bianconera. Bocciato. (ILICIC 6.5: dentro in una situazione difficilissima, aiuta i suoi nella ripresa ad andare all’inseguimento della rimonta. Buon impatto sul match).

GOMEZ 8: alla faccia di chi lo credeva stanco: su entrambi i gol c’è il suo zampino e il cross per il pareggio di Cristante è un cioccolatino da vedere, rivedere e vedere nuovamente per come dal suo piedino parta un pallone col contagiri che chiedeva solo di esser messo nel sacco. Immenso!

SCELTI DAL WEB:

Da quest’anno vogliamo rendere protagonisti anche i nostri lettori che ci seguono sulla nostra pagina Facebook e che, anche per la gara contro la Vecchia Signora sceglieranno loro il migliore e peggiore in campo.

IL MIGLIORE

GOMEZ: un plebiscito. Non segna, ma praticamente spalanca la porta bianconera ad entrambi i gol che permettono di rimontare la Signora che pensava forse troppo presto di aver la partita in tasca. Pilota i compagni con le sue giocate e fornisce due assist pazzeschi per arrivare così al 2-2.

IL PEGGIORE

SPINAZZOLA: purtroppo paga caro la partita contro la sua futura squadra e tutte le note vicende estive di cui abbiamo parlato fino alla noia. Peccato perchè a Lione si era visto qualcosa di buono, oggi un deciso passo all’indietro per lui. Ora però c’è la convocazione in nazionale che speriamo gli dia nuove energie e spirito per tornare ai fasti di un tempo.




La Signora scappa, ma questa Atalanta è sempre più infinita: ripresa la Juve, da 0-2 a 2-2!!!

SERIE A, SETTIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 2-2: CALDARA E CRISTANTE, DEA DA RIMONTA

Di questo passo qualcuno dovrà davvero aiutarmi a scrivere i testi, perchè trovare aggettivi nuovi per parlare di questa Atalanta ormai diventa davvero un compito difficilissimo: dominata per venti minuti da una grande Juve che va sul 2-0 grazie alle reti di Bernardeschi ed Higuain e la partita che pare in ghiaccio, ha la forza di rialzarsi, trovare poco dopo il gol che riaccende la speranza con Caldara e buttare il cuore oltre l’ostacolo nella ripresa trovando il pari con Cristante dopo una magia di Gomez, non arrendersi nemmeno quando un discutibile rigore concesso nel finale mette a tu per tu Berisha con Dybala e l’albanese che respinge la conclusione del fuoriclasse argentino che è il segno più tangibile che i ragazzi del Gasp possono davvero arrivare all’impresa, e così sarà. Il 2-2 finale consegna ai tifosi atalantini l’ennesima notte da sogno dopo il pari di Firenze domenica scorsa preso per i capelli, la strepitosa prova di Lione giovedì in Europa League, e questa sera contro la corazzata bianconera: e per fortuna che doveva essere un trittico di fuoco…

Bergamo: per dirla come ci piace fare ultimamente… “Signora, eccoci!”. Il trittico terribile sin qui superato alla grande dalla truppa del Gasp vede stasera l’ultimo atto con l’arrivo al Comunale della Juventus dei campioni, che sin qui ha fatto terra bruciata di tutte le squadre incontrate sulla sua strada: sei su sei in campionato le vittorie dei bianconeri che, vista anche le vittorie oggi di Inter e Napoli, non vorranno certo fermarsi; toccherà quindi a Gomez e compagni tirar fuori la prestazione formato gigante per provare a stoppare l’onda bianconera e, perchè no, andar a caccia di un successo che manca da sedici anni: difficile, specie se si pensa ai tanti sforzi fatti da domenica a Firenze e, soprattutto, nella straordinaria serata di giovedì a Lione in Europa League ma, si sa, tentare non costa nulla e, comunque vada, i nostri questa sera meriteranno solo applausi.

IL VICHINGO LA DAVANTI: squadra identica a quella di Lione fino al centrocampo mentre sono in avanti le novità che mister Gasperini propone per sorprendere i bianconeri con Cornelius al posto di Petagna in coppia con il Papu e Kurtic (che prende il posto di De Roon) ad ispirare i due che proveranno a creare problemi dalle parti di Buffon; nella Juve, Allegri ripropone dal primo minuto Higuain in avanti insieme ad un altro duo da paura con Dybala e Mandzukic con Bernardeschi all’esordio da titolare in questa stagione.

JUVE SUBITO LETALE: partita che prende il via nella straordinaria cornice di un Comunale gremito in ogni ordine di posto e con i bianconeri che prendono subito il comando delle operazioni e facendosi subito pericolosa al quarto d’ora con un traversone in area per Higuain che conclude sporco ma debole e Berisha sventa la minaccia; il portiere albanese tuttavia pasticcia invece al ventesimo quando i bianconeri sfondano ancora e passano grazie ad una botta da fuori di Matuidi che Berisha respinge male e Bernardeschi è li, a due passi, per metter in rete il pallone del vantaggio bianconero. La squadra del Gasp resta stordita dalla forza dei bianconeri che, tre minuti più tardi, vanno ancora a segno con una azione avvolgente fino all’area nerazzurra, palla da Higuain che si trascina dietro palla e marcatore e insacca il gol sotto l’incrocio su cui stavolta Berisha non può nulla ed i bianconeri sono già sul 2-0 dopo ventitre minuti.

CALDARA LA RIAPRE: l’Atalanta pare messa all’angolo dalla forza della capolista e invece trova le forze per reagire e rialzare la testa alla mezz’ora quando Gomez si guadagna una punizione dal limite simile a quella vincente di Lione, la botta è potente e stavolta sbaglia Buffon a respingere corto e Caldara è lesto da due passi a rimettere in pista la Dea dimezzando lo svantaggio. In concomitanza col gol, Gasperini opta subito per un cambio inserendo Ilicic al posto di un sin li impalpabile Cornelius.

INTERVALLO E SPERANZE: prendono coraggio i nerazzurri e subito il neo entrato Ilicic mette dentro un pallone al bacio per il connazionale Kurtic che però non riesce a colpir bene di testa un pallone che meritava sicuramente miglior fortuna. Partita che cala i suoi giri nel finale quando le emozioni scemano e si arriva senza squilli all’intervallo dopo un minuto di recupero concesso con la Juve avanti 2-1 ma con un’Atalanta che è apparsa viva dopo aver riaperto un match che pareva ormai chiuso dopo venti minuti di dominio bianconero.

IL VAR VEDE E PROVVEDE: match che riparte dopo il riposo e l’Atalanta sembra subito aggressiva andando alla conclusione in area con Hateboer al secondo minuto peccando però di precisione e pallone sul fondo. Al decimo Gasperini tenta subito il tutto per tutto inserendo anche Petagna per un Kurtic che esce e non la prende per nulla bene. Episodio importante all’undicesimo quando la Juve va in gol con un colpo di testa di Mandzukic ma in precedenza era stato commesso un fallo su Gomez da Lichtsteiner che sfugge l’arbitro ma non al Var: controllo dal monitor e il direttore di gara annulla il gol bianconero e ammonisce anche il giocatore svizzero.

CRISTANTE TESTA MAGICA, 2-2!: la Juve ha sin qui concesso veramente poco ai nerazzurri, ma quando lo ha fatto i ragazzi del Gasp sono stati letali e così, al ventunesimo, i nerazzurri completano la rimonta grazie ad un cross al bacio del Papu Gomez in area per la testa vincente di Cristante che mette alle spalle di Buffon e fa esplodere di gioia il Comunale: incredibile Atalanta, ecco il 2-2!

BERISHA IPNOTIZZA DYBALA: dopo l’incredibile rimonta pare proprio la squadra del Gasp ad averne di più rendendosi pericolosa due volte pericolosa prima con una bella galoppata di Spinazzola con conseguente cross che esce sul fondo sfiorando la traversa, poi con Hateboer che va sul fondo e tocca per Petagna che viene anticipato da Buffon in uscita. Ma la Juve risponde con una punizione pericolosissima di Dybala che Petagna tocca probabilmente di spalla in area respingendo la conclusione: per l’arbitro è rigore, e anche dopo il controllo del Var il direttore di gara conferma il tiro dagli undici metri per la Juve. Va dal dischetto lo specialista Dybala ma Berisha stavolta è strepitoso nel respingere la conclusione del giocatore argentino facendo esplodere di gioia il Comunale dopo aver trattenuto il respiro fino alla gran parata del portiere albanese che salva tutto.

AD ALTEZZA-JUVE: finale caldo, con la Juve che schiuma rabbia da tutte le parti ma l’Atalanta alza il muro in mezzo con l’innesto anche nel finale di De Roon al posto dell’applauditissimo Cristante ed impedisce così ai bianconeri di tornare a farsi pericolosi anche quando la il direttore di gara sancisce in ben sei i minuti di recupero: anni fa un extra-time del genere avrebbe intimorito i nerazzurri, costringendoli a ripiegare, non questa Atalanta che fa trascorrere i secondi senza affanni e si porta a casa l’ennesimo capolavoro di questa stagione, prendendosi un punto d’oro, salendo a nove punti in classifica ed ora può concedersi anche di tirare il fiato in questa pausa per gli impegni delle nazionali che servirà per ricaricar le pile e ricominciare con lo stesso spirito di adesso tra due settimana. E adesso tiriamo il fiato anche noi… ancora una volta, GRAZIE RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 2-2 (primo tempo 1-2)

RETI: 21′ Bernardeschi (J), 24′ Higuain (J), 31′ pt Caldara (A); 22′ st Cristante

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, Cristante (43’st De Roon), Freuler, Spinazzola; Kurtic (11’st Petagna); Cornelius (32’pt Ilicic), Gomez. (Gollini, Castagne, Haas, Rossi, Vido, Gosens, Orsolini, Bastoni, Mancini). All. Gasperini.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (21’st Barzagli), Chiellini, Benatia, Asamoah; Bentancur, Matuidi; Bernardeschi (24’st Cuadrado), Dybala, Mandzukic (33’st Douglas Costa); Higuain – A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Alex Sandro, Sturaro, Caligara – All.: Allegri

ARBITRO: Damato di Barletta

NOTE: cielo nuvoloso, terreno in buona condizioni – spettatori: 24 mila circa – al 38’st Berisha para un rigore a Dybala – ammoniti: Lichtsteiner, Gomez, Palomino, Petagna – calci d’angolo: 3-0 per la Juventus – recuperi: 1′ p.t. e 6′ s.t.




Serata con la… Signora: Atalanta, ecco la Juve, regalaci un’altra notte da sogno!

BERGAMO, ORE 20.45

ALLA RICERCA DI UNO SGAMBETTO ATTESO DA 16 ANNI

Dopo la Fiorentina e il Lione ecco la Juventus: per l’Atalanta di mister Gasperini la sua settimana terribile finora superata alla grandissima si chiude con la partita-clou di questa settima di campionato che vede l’arrivo a Bergamo della corazzata bianconera che le ha sin qui vinte tutte in questo avvio di stagione: gara di quelle da brividi per Gomez e compagni che, recuperate le energie dopo l’impresa in terra francese, dovranno aver a che fare con Higuain e soci per provare a cercare l’impresa di strappare punti ad una Juve che sin qui ha fatto terra bruciata dei suoi avversari in campionato. Formazione ancora da decifrare quella che il mister presenterà questa sera tra giocatori da far rifiatare e alcuni panchinari che scalpitano dalla voglia di poter giocare una gara che si annuncia spettacolare e con un Comunale che si annuncia strapieno.

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vivi le emozioni del posticipo contro i bianconeri campioni in carica con il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, tutto il racconto del match e le pagelle le troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 5 Masiello, 13 Caldara, 6 Palomino; 33 Hateboer, 4 Cristante, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 72 Ilicic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 95 Bastoni, 28 Mancini, 21 Castagne, 27 Kurtic, 15 De Roon, 32 Haas, 7 Orsolini, 8 Gosens, 9 Cornelius, 20 Vido – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-2-3-1): 1 Buffon; 26 Lichtsteiner, 24 Rugani, 3 Chiellini, 22 Asamoah; 30 Bentancur, 14 Matuidi; 7 Cuadrado, 10 Dybala, 17 Mandzukic; 9 Higuain – A disp.: 23 Szczesny, 16 Pinsoglio, 15 Barzagli, 27 Sturaro, 4 Benatia, 12 Alex Sandro, 33 Bernardeschi, 38 Caligara, 11 Douglas Costa – All.: Allegri

ARBITRO: D’Amato di Barletta