Sì, è tutto vero! Immensa Atalanta, tre ceffoni alla Juve: è semifinale!

COPPA ITALIA, QUARTI DI FINALE

ATALANTA-JUVENTUS 3-0: CASTAGNE E ZAPATA-BIS, ORA LA VIOLA

Non succede, ma se succede… ed è accaduto! L’Atalanta batte, anzi strapazza la Juve degli invincibili e stacca il pass per la doppia semifinale di coppa Italia contro la Fiorentina: partita perfetta dei ragazzi del Gasp che rifilano un sonoro 3-0 ai campioni d’Italia e detentori del trofeo che abdicano così a Bergamo, travolti dall’onda nerazzurra che, dopo un avvio determinato ma con l’uscita di Ilicic per infortunio, si scatena a cavallo della fine del primo tempo: prima Castagne e poi Zapata firmano il bis nel giro di due minuti con cui si chiude la prima parte di gara. Nella ripresa la Juve si riversa in avanti ma tuttavia non punge come ci si attendeva: solo una parata di Berisha su Khedira e una occasione per Rugani; poi, nel finale, un retropassaggio suicida di De Sciglio accende nuovamente Zapata che si ritrova davanti al portiere bianconero e lo batte per la terza volta. E’ il delirio a Bergamo, l’Atalanta va e vola in semifinale dopo una grandissima impresa.

Bergamo: è un quarto di finale ma dall’atmosfera e la carica pare una finale quella tra Atalanta e Juventus: la corazzata invincibile di Allegri contro la voglia dei nerazzurri del Gasp di provare lo sgambetto alla squadra che è anche detentrice del trofeo e regalare ai tifosi orobici una serata di quelle da mettere in bacheca. Giusto un anno fa su questo campo si disputava la semifinale di andata, sempre coi bianconeri che poi prevalsero in ambo le sfide per 1-0.

PALOMINO E FREULER TITOLARI: mister Gasperini conferma buona parte della squadra che ha pareggiato con la Roma con l’eccezione di Palomino che in difesa sostituisce Mancini e Freuler che torna titolare dopo l’infortunio togliendo il posto a Pasalic; tutto confermato invece in avanti con Zapata supportato da Ilicic e Gomez. Nei bianconeri, Allegri non concede soste a Cristiano Ronaldo con Kedhira che torna in mezzo con chance anche per Bernardeschi davanti con Dybala.

ILICIC K.O.: splendida la coreografia della curva all’ingresso delle squadre in campo con l’ottima cornice di pubblico a spingere la Dea in un avvio di partita dove i ragazzi del Gasp provano a metter subito la Juve in difficoltà: all’ottavo Djimsiti colpisce di testa sugli sviluppi di un corner con pallone che finisce fuori. Poco dopo la metà del primo tempo il Papu prova a concludere dalla distanza e Szczesny si distende e manda in corner. A cinque dalla mezz’ora prima tegola per il Gasp con Ilicic che chiede il cambio ed è costretto a lasciar il posto a Pasalic.

CASTAGNE-ZAPATA, DEA DA URLO: la partita non sembra di quelle ad altissimo ritmo, Gasperini infatti rimprovera i suoi da bordocampo per l’eccessiva lentezza della manovra dei suoi a cui la Juve si adegua parendo pronta a colpire in qualsiasi momento. E invece sono i ragazzi nerazzurri a suonare la sveglia: al trentasettesimo Cancelo perde un brutto pallone, ne approfitta Castagne che si invola dentro l’area bianconera e conclude mettendo nel sacco il gol che porta avanti la Dea e fa esplodere il Comunale. Due minuti dopo e la squadra nerazzurra si concede il clamorosissimo bis, e la firma è quella di chi, se non lui: Duvan Zapata che si gira in un fazzoletto e fa partire un missile che si infila a pochi centimetri dal palo alla sinistra si Szczesny; delirio allo stadio, e il mister bianconero Allegri viene anche espulso per proteste.

LA JUVE CI PROVA CON RONALDO: uno-due micidiale dei ragazzi del Gasp con la Juve incredula che a quel punto deve provare a scuotersi e nel finale per due volte su punizione prova a metter i brividi a Berisha con Ronaldo e poi con Dybala ma senza successo; il primo tempo va così in archivio con i nerazzurri avanti per 2-0.

RIPRESA, DEA ATTENTA: il match riprende dopo il riposo e con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte del match e con la Juve che, come prevedibile, va alla ricerca del gol per riaprire la partita che Rugani al settimo sfiora di testa sugli sviluppi di un corner mandando la sfera fuori di pochissimo. I bianconeri aumentano la pressioni ma le occasioni tuttavia non sono evidentissime: al ventitreesimo in occasione di un corner per gli ospiti, la palla attraversa tutta l’area e finisce a Khedira che calcia di prima intenzione ma Berisha risponde con i pugni ed evita guai peggiori.

ANCORA ZAPATA, DEA NELLA STORIA: con il passare dei minuti ci si aspetta una spinta ancor più asfissiante dei bianconeri per provare a riaprire un match che invece sfugge definitivamente di mano alla detentrice del trofeo a tre dalla fine quando un errore imperdonabile di De Sciglio, spalanca una autostrada a Zapata, l’attaccante colombiano non si fa pregare due volte, scarta il portiere avversario e segna ancora una doppietta ai bianconeri come già accaduto a Santo Stefano: è il delirio a Bergamo, l’Atalanta travolge una Juventus che vinceva da quattro anni la coppa e che in Italia non era ancora stata battuta da nessuno nel corso di questa stagione e che non perdeva in trasferta da più di quattordici mesi. Tre minuti di recupero e poi può così cominciare la festa: per il secondo anno consecutivo l’Atalanta vola così in semifinale, stavolta non ci saranno però i bianconeri ad attenderli ma la Fiorentina, che oggi ha travolto con sette gol la malcapitata Roma. Ora però pensiamo al presente e godiamoci questa meravigliosa vittoria contro una delle squadre più forti d’Europa; cosa combinerà questa squadra in coppa ancora non si sa, quel che è certo è che questa serata è già finita negli annali della storia nerazzurra. Ancora una volta grazie a questi fantastici ragazzi!

IL TABELLINO:

ATALANTA-JUVENTUS 3-0 (primo tempo 2-0)

RETI: 37′ p.t. Castagne, 39′ p.t., 41′ s.t. Zapata

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Rafael Toloi, Djimsiti, Palomino (44′ st Masiello); Hateboer, de Roon (46′ st Gosens), Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic (27′ pt Pasalic), Zapata – A disposizione: Ali Adnan, Barrow, Mancini, Kulusevski, Piccoli, Rossi, Reca, Pessina, Gollini – Allenatore: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Rugani, Chiellini (27′ pt Joao Cancelo), Alex Sandro; Khedira (26′ st Pjanic), Bentancur, Matuidi; Bernardeschi, Dybala (16′ st Douglas Costa), Cristiano Ronaldo – A disposizione: Pinsoglio, Perini, Caceres, Can, Spinazzola, Kean – Allenatore: Allegri

ARBITRO: Pasqua di Tivoli

NOTE: spettatori: 19mila circa – espulso Allegri al 40′ pt per proteste – ammoniti: Djimsiti, Freuler, Hateboer (A), Rugani, Matuidi (J) – calci d’angolo: 5-3 per la Juventus – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




La Signora ci aspetta: dai Atalanta, proviamo a fare l’impresa!

BERGAMO, ORE 20.30

ZAPATA PROVA UN NUOVO SGAMBETTO ALLA SIGNORA

Una notte per provare a sognare: in un Comunale che si annuncia gremito, l’Atalanta attende la Juventus nel turno unico valido per i quarti di finale di coppa Italia in cui Papu e compagni tenteranno la grande impresa contro i bianconeri detentori del trofeo ed autentici dominatori in campionato che però proprio a Bergamo sono stati fermati sul pari dai nerazzurri del Gasp il giorno di Santo Stefano. Partita difficilissima, una impresa quasi impossibile dove però la Dea cercherà quella gara perfetta sulla spinta anche del proprio pubblico che sogna una notte indimenticabile per centrare la semifinale.

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GASP SCHIERA I MIGLIORI: il tecnico nerazzurro può contare su diverse opzioni contro i bianconeri, anche se la tendenza è quella di confermare buona parte dell’undici titolare: probabile il ballottaggio in porta tra Berisha e Gollini, poi in difesa Palomino dovrebbe giocar al posto di Mancini mentre davanti è confermatissimo il trio Ilicic-Gomez-Zapata per cercar di dare più fastidi possibili alla vecchia Signora.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Rugani, Chiellini, Spinazzola; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Dybala, Cristiano Ronaldo, Bernardeschi – All.: Allegri

ARBITRO: Pasqua di Tivoli




I precedenti di Atalanta-Juventus

Quella di Mercoledì prossimo sarà la decima sfida di Coppa Italia giocata a Bergamo tra Atalanta e Juventus.

Chissà quanti saranno a conoscenza del
curioso primo precedente tra le due formazioni: si giocò il 7 Aprile
1960 e si trattava del quarto di finale in gara secca. La partita
terminò 2-2, al termine vennero calciati 6 rigori per parte, tutti
eseguiti da uno stesso giocatore. Montico per i bianconeri e Marchesi
per i nerazzurri li realizzarono tutti e per determinare la
vincitrice dell’incontro si dovette far ricorso al sorteggio che,
purtroppo per noi, arrise ai Piemontesi.

Punteggio di parità anche nei 4
confronti successivi: 3 volte nel primo turno eliminatorio a gironi;
1-1 nel 1969/70; 2-2 nel 1984/85; 1-1 nel 1988/89. Poi 0-0
nell’andata degli ottavi di finale del 1990/91 (nel ritorno
prevalsero poi i bianconeri).

Il precedente al quale siamo
probabilmente più legati è quello degli ottavi di finale della
stagione 1995/96: partita secca all’Azzurri d’Italia, 25 Ottobre
1995. La risolse Fabio Gallo al 12′ del secondo tempo supplementare
con un gran gol da fuori area. Celebre l’esultanza polemica di
Mondonico dopo la rete del nostro centrocampista.

Due vittorie nerazzurre anche nei successivi due incontri, quando però si trattava di turni ad eliminazione diretta con doppio confronto. Il 17 Gennaio 2002, dopo aver perso 4-2 a Torino l’andata dei quarti di finale, gli orobici vinsero 2-1, non riuscendo però a passare il turno.

Invece il 19 Novembre 2004, andata
ottavi, i bergamaschi si imposero per 2-0 con doppietta di Andrea
Lazzari, che poi segnerà 3 gol nel 3-3 a Torino, riuscendo nella
celebre impresa di realizzare 5 gol in 2 partite alla Juventus.

L’ultimo precedente, che ricorderete, è la semifinale di andata della scorsa stagione con successo bianconero per 1-0. Ed è pertanto l’unica vittoria bianconera in casa atalantina. Gol lampo di Higuain al 3′, con Buffon che para un rigore al Papu Gomez al 25′.




Le pagelle di Atalanta-Juventus

BERISHA-SUPER, PER DJIMISITI UNA GIORNATA DA DIMENTICARE

Molto buona la prova dei ragazzi del Gasp al cospetto di una squadra che sta letteralmente stritolando il campionato: bene Berisha, determinante quando in avvio la Juve pareva determinata a far un sol boccone dei nostri, ottima prova anche per Freuler e Gomez. Note dolenti la prova di Djimsiti ed Ilicic, decisamente poco convincenti e di un Pasalic ancora una volta anonimo.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: cercava il riscatto, nella grande emergenza: e per poco non sfiora una clamorosa vittoria. Alla fine va bene così, i suoi dimostrano di saper tener testa ad un vero e proprio squadrone e si portano a casa un punto, magari stretto, ma che da tantissimo morale. Ora testa al Sassuolo.

BERISHA 7: complessivamente poco impegnato ed incolpevole sui gol subiti, ma compie una grande parata quando la Juve centra la traversa in avvio di gara e già avanti di un gol. Poteva esser la fine dei giochi, invece da li è iniziata la rimonta.

MASIELLO 6.5: torna titolare dopo alcune partite in cui aveva inciso, ma in maniera non certo positiva. E finalmente si rivede a tratti lo smalto perduto. (BARROW s.v.: entra nel finale)

DJIMSITI 4.5: non una giornata da incorniciare per lui: svirgola subito il pallone in avvio e provoca un autogol quasi da film comico, inoltre nell’occasione del pari juventino c’è sempre lui a venir anticipato da CR7 al momento della conclusione per il pareggio. Una giornataccia; si rifarà.

MANCINI 6.5: bene, gara spinosa e dove occorre anche fisicità; dote che a lui non manca.

HATEBOER 6: oggi quasi più impegnato a contenere che spingere, ha comunque un paio di fiammate importanti. Sufficiente.

FREULER 6.5: alza il ritmo anche lui nella ripresa, e la in mezzo è spesso vincitore di tante battaglie sul pallone. D’acciaio!

PASALIC 5: anche oggi è risultato un oggetto abbastanza misterioso. Si è visto poco e a volte ha commesso errori abbastanza grossolani. (GOSENS 6: mezzo tempo discreto per lui, oggi tenuto a riposo inizialmente)

CASTAGNE 6.5: torna in campo dopo diverse giornate passate in panchina e dimostra comunque di non essere per nulla arrugginito. Bene.

ILICIC 5: fumoso e con pochi lampi degni di nota. Una punizione calciata nel finale da ottima posizione spedita sulla barriera; poi niente altro. (PESSINA 6: anche per lui pochi minuti in campo, ma senza particolari errori).

GOMEZ 7: gli assist per i due gol di Zapata partono dal suo piedino, oggi prova decisamente di spessore per lui dopo alcune giornate di più ombre che luci.

ZAPATA 8: ormai fa reparto da solo, e i numeri lo dicono chiaramente: tutti i gol delle ultime partite della Dea portano la sua firma. Inutile aggiungere altro: questo, ad oggi, è un signor attaccante.

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Tra Atalanta e Juve vince la regola del 2-2: la Dea ferma la corsa della Signora

SERIE A, DICIOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 2-2: SUPER-ZAPATA FA TREMARE I CAMPIONI

Quasi una consuetudine: per la terza stagione di fila il match di Bergamo tra Atalanta e Juventus finisce 2-2 con i ragazzi del Gasp che rispondono alla grande alla brutta batosta pre-natalizia di Genova e sfiorano addirittura il colpaccio contro i campioni bianconeri, salvati nel finale da Cristiano Ronaldo. Eppure le cose non si erano messe benissimo quando dopo poco più di un minuto Djimsiti la fa veramente grossa mettendo alle spalle di Berisha il pallone dell’1-0 per gli ospiti; la Dea però c’è e reagisce e trova il pari con un bel gol di Zapata a sei dalla mezz’ora. Nella ripresa la Juve resta in dieci e i nerazzurri sognano trovando il sorpasso ancora con Zapata all’undicesimo; nel finale però la mossa vincente di Allegri è l’ingresso di Cristiano Ronaldo che trova il 2-2 in mischia. Finisce quindi con un pari che porta la Dea nel gruppo delle squadre a quota venticinque punti in classifica a tre sole lunghezze dal sesto posto.

Bergamo: il primo boxing-day della storia recente del calcio italiano regala all’Atalanta di Gasperini un pomeriggio di Santo Stefano da brividi contro l’invincibile armata bianconera. Ciò nonostante i nerazzurri mettono sul campo una fisicità debordante, sia sul piano della corsa che nei duelli di potenza contando su un centravanti, Duvan Zapata, in stato di grazia che con la doppietta alla Juve fa 8 gol in 5 partite, praticamente tutti i gol di dicembre dei bergamaschi sono suoi.

PASTICCIO DJIMSITI, RISPOSTA-ZAPATA: ppure per la Dea l’inizio è da incubo, con la Juve, avanti dopo nemmeno due minuti con un tocco di Djimsiti nella propria porta che pare mettere in discesa il match per i campioni d’Italia. Tuttavia i nerazzurri col passare dei minuti prendono campo mentre un po’ stranamente i bianconeri attendono, accontentandosi di gestire: e vengono puniti. Il gol dell’1-1 arriva alla prima occasione per l’Atalanta, ma non è per nulla immeritato: Zapata salta Bonucci e lo manda al bar e scarica il sinistro potente alle spalle di Szczesny che non incassava gol in campionato da inizio novembre. Trovato il pari la partita a quel punto rallenta il suo ritmo, con le due squadre che paiono voler attendere l’intervallo e riservare i fuochi d’artificio per la ripresa. Con una punizione di Ilicic che sbatte sulla barriera si chiude così il primo tempo.

GRANDE PROVA DI CARATTERE DI UNA DEA CHE NON SI ABBATTE DOPO IL GOL-SUBITO A FREDDO E SFIORA LA CLAMOROSA VITTORIA

ANCORA ZAPATA, LA DEA SOGNA: mentre Allegri pare preservare ancora CR7 dal suo ingresso in campo, la ripresa inizia con l’espulsione all’ottavo di Bentancur per doppia ammonizione che lascia i bianconeri con un uomo in meno: a quel punto la Dea decide di non accontentarsi e va a caccia del sorpasso, che arriva in occasione di un calcio d’angolo del Papu e ancora da Zapata mette in porta il 2-1 scatenando il delirio al Comunale.

CR7 ENTRA E SEGNA, 2-2: nonostante l’inferiorità numerica, la Juventus non ci sta a perdere la sua prima gara in questo campionato: Allegri dunque ridisegna la squadra mettendo dentro pezzi da novanta come Pjanic e Cristiano Ronaldo. E proprio l’ex giocatore del Real è protagonista del pari, che i bianconeri trovano a dodici dalla fine con il portoghese che brucia ancora Djimsiti e pareggia da azione da palla inattiva dopo un tocco di Mandzukic e Zapata che fa un po’ di confusione in marcatura.

PARI IMPORTANTE, ORA IL SASSUOLO: brivido per i tifosi nerazzurri nel finale, quando la partita è molto intensa, a tratti anche bella: Bonucci segna il 3-2 sugli sviluppi di una punizione, ma c’è fuorigioco sul tocco di Alex Sandro; sospiro di sollievo e giusto così, l’Atalanta tira fuori tutto il suo orgoglio e, nonostante le assenze pesanti, fa vedere i sorci verdi ad una squadra che sin qui, su diciassette partite, ne aveva vinte sedici pareggiandone soltanto una: un punto pesante, che riscatta l’opaca prova di domenica a Genova. Ora testa a sabato, dove a Reggio Emilia contro il Sassuolo c’è l’occasione per chiudere magari nel migliore dei modi un 2018 già ricco di belle soddisfazioni.

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 2-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 2′ pt aut. Djimsiti (J), 24′ pt Zapata (A), 11′ st Zapata (A), 33′ st Ronaldo (J)

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Masiello (41′ st Barrow), Djmsiti, Mancini; Hateboer, Freuler, Pasalic (22′ st Gosens), Castagne; Ilicic (32′ st Pessina), Gomez; Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Valzania, Reca, Tumminello, Peli, Kulusevski, Okoli, Delprato – All.: Gasperini.

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (20′ st Ronaldo), Emre Can, Bentancur; Douglas Costa (12′ st Pjanic), Dybala, Mandzukic – A disposizione: Pinsoglio, Perin, Benatia, Cristiano, Rugani, Spinazzola, Kastanos – All.: Allegri

ARBITRO: Banti di Livorno.

NOTE: spettatori: 18mila circa – espulsi: all’8 st Bentancur (J), per somma di ammonizioni – ammoniti: Zapata, Mancini, Hateboer, Freuler (A); Chiellini, Mandzukic (J) – recupero: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Santo Stefano con la… Signora: l’Atalanta coi cerotti cerca la grande impresa contro la Juve

BERGAMO, ORE 15

MEZZA DIFESA OUT, MA BISOGNA PROVARCI

Smaltiti in fretta i bagordi natalizi è già tempo di campionato nel giorno di Santo Stefano con l’Atalanta che, dopo il brutto scivolone di Genova, è chiamata a rialzar la testa contro il peggiore degli avversari: la Juventus di Cristiano Ronaldo. Senza Toloi e Palomino squalificati e De Roon infortunato, quella dei ragazzi del Gasp pare davvero una missione quasi impossibile: tuttavia il calcio insegna che nulla è scontato e le grandi imprese possono nascere spesso dai momenti che appaiono di grandi difficoltà. Spinta dal suo pubblico, la Dea prova così la caccia alla grande impresa.

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LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-3): 1 Berisha; 5 Masiello, 19 Djimsiti, Mancini; 33 Hateboer, 11 Freuler, 22 Pessina, 8 Gosens; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez. A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 21 Castagne, 7 Reca, 13 Bettella, 88 Pasalic, 4 Valzania, 20 Tumminello, 99 Barrow, 78 Del Prato, 44 Kulusevski, 32 Peli. All. Gasperini.

JUVENTUS (4-3-3): 1 Szczesny; 2 De Sciglio, 19 Bonucci, 5 Benatia, 12 Alex Sandro; 30 Bentancur, 5 Pjanic, 23 Emre Can; 10 Dybala, 17 Mandzukic, 11 Douglas Costa. A disp.: 22 Perin, 21 Pinsoglio, 24 Rugani, 3 Chiellini, 37 Spinazzola, 6 Khedira, 7 Ronaldo, 18 Kean. All. Allegri.

Arbitro: Banti di Livorno




Le pagelle di Atalanta-Juventus

ILICIC ENTRA TARDI, POCO DA SALVARE STASERA

Il risultato contenuto ha in parte attutito l’atteggiamento di una squadra apparsa impaurita ed incapace di ribattere allo strapotere fisico dei bianconeri che lasciano davvero le briciole ai nostri che si permettono persino il “lusso” di sbagliare il rigore che poteva almeno rimettere il match in equilibrio sciupando con un Papu mai così grigio il tiro dal dischetto. Non convince nemmeno la scelta di Gasperini di rinunciare per un tempo ad Ilicic, l’uomo con maggiore qualità negli ultimi tempi in casa nerazzurra.

LE PAGELLE 

ALL.: GASPERINI 5.5: avversario forte e tosto sicuramente, ma scelte discutibili in avvio che stavolta non hanno pagato: rinunciare ad Ilicic in avvio è stato un po’ come consegnare un pericolo in meno ad una Juve che stasera non aveva per nulla voglia di far sconti, e lo si è visto. Ha concesso una sola sbavatura, con il rigore, sciupata poi come peggio non si poteva dal Papu. Doveva essere “la partita” ma la sensazione è che proprio questo match ha dimostrato come, probabilmente, i suoi non siano ancora pronti a partite di questi livelli. Peccato, se ne riparla a fine febbraio con in mezzo altre gare in cui provare a rialzare la testa sin da subito: domenica c’è il Chievo.

BERISHA 6: sul gol può davvero pochino, il resto è complessivamente ordinaria amministrazione.

TOLOI 5.5: nel finale tenta persino di trovar la via della rete andando a sbattere contro Buffon, ma in precedenza non si era vista la sicurezza che lo aveva sin qui contraddistinto in questa stagione.

MASIELLO 5.5: discreto in fase di copertura, ma sbaglia tanti, troppi palloni in fase di ripartenza.

PALOMINO 5.5: tentenna un po’ troppo anche lui in questa grigia serata per i colori nerazzurri.

HATEBOER 5: lento, macchinoso, oggi non ne combina praticamente una giusta.

DE ROON 5: fatale quel contrasto perso in avvio che consegna palla ad Higuain che va a segnare l’1-0; poteva starci anche il fallo, ma è l’approccio alla partita suo e dei compagni che non è stato certamente dei migliori.

FREULER 5.5: galleggia la in mezzo per buona parte del match; vivo solo nel finale quando si prova un “mini-assedio” negli ultimi frangenti di gara ma senza successo.

CASTAGNE 5.5: spesso finisce per andare a sbattere, non riesce a portar palla in avanti e mandar in mezzo palloni accettabili per gli attaccanti.

CRISTANTE 5: capita a tutti una serata storta, e stasera nel grigiore generale anche lui è tra coloro non pervenuti. (BARROW 6: dentro nel finale, mette un po’ di pepe ai suoi con qualche bella galoppata che riaccende il pubblico)

CORNELIUS 5.5: tutto sommato, il rigore arriva per un contrasto tra lui e Matuidi che poi tocca con la mano, ma per il resto combina davvero poco anche lui questa sera. (ILICIC 6.5: forse entra tardi, ma almeno con le sue giocate e la qualità tra i piedi riesce a dar un po’ di fastidio alla difesa bianconera).

GOMEZ 5: mamma mia, che serataccia anche per lui. Non solo per il rigore tirato veramente male, ma complessivamente per le sue giocate che questa sera sono completamente mancate; e se non gira nemmeno lui, la squadra resta completamente (o quasi) al buio. (PETAGNA s.v.: dentro dieci minuti nel finale, può farci davvero poco).