Le pagelle di Atalanta-Juventus

ALL.: GASPERINI 7: legge bene la gara ed azzecca la mossa di inserire Malinovskyi che pare ormai aver un conto aperto con la Juve. Peccato per il pareggio subito nel finale ma i suoi hanno dato una grande dimostrazione di forza per uscire insieme dalle difficoltà.

SPORTIELLO 7.5: almeno decisivo in tre occasioni, due delle quali su Vlahovic, viene beffato solamente dalla testata imparabile di Danilo. Bravo!

TOLOI 7: prova maiuscola anche per lui, concede davvero pochissimo ai temibili avanti bianconeri.

DEMIRAL 8: gran partita su Vlahovic che praticamente resta disinnescato per buona parte della gara.

DJIMSITI 6.5: rischia un incredibile autogol a metà ripresa, ma riscatta le sue prove un po’ titubanti delle ultime giornate.

HATEBOER 5.5: ha sulla coscienza quella clamorosa occasione nel finale per chiudere i conti (pur in sospetto fuorigioco) che manda a sbattere sulla traversa a due passi dalla porta.

DE ROON 6.5: ordini e geometrie in mezzo al campo, sfiora anche il gol in avvio di ripresa.

FREULER 7: gran prova anche per lui, attento e sempre sul pezzo nel muovere la palla in mezzo.

ZAPPACOSTA 6: oggi meno bene rispetto all’ottima prestazione contro la Fiorentina in coppa. (MAEHLE 6: svolge il compitino senza troppe pretese).

KOOPMEINERS 7: lanci di qualità, palloni importanti al servizio dei compagni per provare a far male in avanti.

BOGA 7: parte un po’ in sordina poi esce alla distanza e da spesso fastidio alla difesa bianconera. Imprevedibile (PASALIC s.v.).

MURIEL 5: ha una occasione colossale nel primo tempo e non la sfrutta. Troppo spaesato, esce col broncio ma non ha inciso nel match in modo positivo (MALINOSKYI 7.5: è dinventato un incubo per la Juve, ogni volta che incrocia i bianconeri finisce per fargli gol. Bellissimo anche quello di stasera con cui, per poco, non regala tre punti ai suoi).




Malinovskyi illude, poi la solita beffa nel recupero: ma l’Atalanta è ancora viva e ferma la Juventus

SERIE A, VENTICINQUESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 1-1: A MALINOVSKYI RISPONDE DANILO

Bergamo: serviva un segnale, ed è arrivato ben chiaro: l’Atalanta c’è, ed è ancora viva. Ferma la Juventus tenendola a distanza di soli due punti (con la Dea che ha una gara in meno) sfiorando addirittura l’impresa di batterla. Peccato per quel gol di Danilo in pieno recupero che gela l’urlo in gola ai ragazzi del Gasp ed ai suoi tifosi. Una gara attenta, le ottime parate di Sportiello e il gran gol di Malinovskyi ad un quarto d’ora dalla fine fanno sognare i nerazzurri il cui sogno però si infrange a qualche secondo dal fischio finale. Finisce 1-1, ma stasera l’Atalanta è tornata a piacerci davvero.

DAVANTI BOGA-MURIEL: il Gasp recupera Sportiello che può così giocare tra i pali al posto dello squalificato Musso mentre dietro c’è Demiral in mezzo alla difesa con Toloi e Djimsiti mentre in mezzo sulle corsie ci sono Hateboer e Zappacosta con Muriel e Boga ad agire in avanti con Koopmeiners inedito alle loro spalle. Nella Juve mister Allegri schiera davanti il tridente con Dybala, Vlahovic e Morata con Locatelli e Mckenny in mezzo e Bonucci che recupera e gioca titolare dietro.

PIU’ JUVENTUS IN AVVIO: sono stati polverizzati tutti i biglietti del match nonostante la capienza al 50% a Bergamo con la Curva Nord dell’Atalanta che canta e incita i nerazzurri all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via e al secondo minuto c’è già lavoro per Sportiello che vola sulla conclusione da fuori di Vlhaovic e mette in calcio d’angolo. Altro brivido per i nerazzurri al quarto d’ora quando Dybala si libera dentro l’area e mira l’angolino lontano, Sportiello intuisce la traiettoria, ma il pallone va fuori di poco.

BOGA, DOPPIA CHANCE NEL FINALE: poi la Dea esce dal guscio e a cinque dalla mezz’ora Freuler in scivolata raggiunge un pallone spiovente in area, il tiro finisce di poco alto. Al trentuno Szczesny esce dall’area per anticipare Koopmeiners e lo stende, ma l’azione continua e il tiro di Muriel è messo in angolo da un’intervento in scivolata di Bonucci. Dopo il check al Var l’arbitro non prende provvedimenti nei confronti del portiere della Juve. A ridosso dell’intervallo doppia buona chance per i nerazzurri con Boga, due volte murato da De Ligt che salva la squadra di Allegri. E’ una ottima Atalanta quella di questo finale di primo tempo che si chiude a reti bianche dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, ANCORA PORTIERI SUGLI SCUDI: si riparte senza cambi dopo l’intervallo e al secondo minuto Szczesny salva la Juventus su una conclusione da fuori molto angolata di De Roon mandando in corner il pallone. Gli ospiti rispondono poco dopo con Dybala, che prova uno slalom in area tra i difensori nerazzurri ma poi il campo finisce e Sportiello blocca senza problemi. Al decimo altra grande parata di Sportiello, che nega il gol a Vlahovic come nel primo tempo con una gran parata a mandar in corner la conclusione del serbo.

MALINOVSKYI ENTRA E FA BOOM! 1-0: al quarto d’ora primi cambi per il Gasp che inserisce in campo Maehle e Malinovskyi al posto di Zappacosta e Muriel. Superato il ventesimo, Boga si libera dal limite e tira rasoterra fuori di poco sulla traiettoria non arriva in scivolata Koopmeiners. Risposta bianconera con un involontario colpo di testa di Djimsiti su calcio d’angolo che per poco non beffa Sportiello. Alla mezz’ora però la Dea sogna: punizione guadagnata da circa trenta metri, Freuler tocca per Malinovskyi che non perdona Szczesny e con una cannonata delle sue batte il portiere bianconero portando avanti la squadra del Gasp.

COME SEMPRE FATAL-RECUPERO, DANILO TROVA L’1-1: la partita si fa a quel punto sempre più bella, la Juve prova a trovare il pari subito con Dybala che prova il tiro da buona posizione centrale, ma è sicura la presa di Sportiello. Poi, a cinque dalla fine, Hateboer ha l’occasione per chiuderla ma da due passi manda sulla traversa. All’inizio dei tre di recupero Gasp manda in campo anche Pasalic al posto di Boga, ma l’extra time ancora una volta è pronto a punire i nerazzurri: al quarantasettesimo colpo di testa di Danilo su calcio d’angolo di Dybala che mette in rete il pallone del pareggio.

LA DEA E’ ANCORA VIVA: finisce dunque così, con l’Atalanta che assapora una vittoria che l’avrebbe spinta al sorpasso sulla Juve e che invece la lascia con un po’ di amaro in bocca per la solita beffa arrivata sui titoli di coda. Il risultato per i ragazzi del Gasp è così una via di mezzo tra l’amarezza da un lato, ma anche la soddisfazione per essere riusciti a riprendere il filo del discorso dopo i brutti passi falsi di campionato e Coppa Italia. Un segnale per tutti quanti che ci dice che la Dea è ancora viva.

IL TABELLINO:

ATALANTA-JUVENTUS 1-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 31′ st Malinovskiy (A), 47′ st Danilo (J)

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Demiral, Djimsiti; Hateboer, Freuler, de Roon, Zappacosta (15′ st Maehle); Koopmeiners; Muriel (15′ st Malinovskiy), Boga (46′ st Pasalic) – A disposizione: Rossi, Dajcar, Pezzella, Scalvini, Pessina, Mihaila – Allenatore: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Danilo, Bonucci (34′ st Cuadrado), de Ligt, De Sciglio; McKennie (36′ st Kean), Locatelli, Rabiot (41′ st Arthur); Dybala, Vlahovic, Morata (41′ st Marley) – A disposizione: Perin, Pinsoglio, Alex Sandro, Lu. Pellegrini, Rugani, Zakaria, Kaio Jorge – Allenatore: Allegri

ARBITRO: Mariani di Aprilia

NOTE: gara di andata: Juventus-Atalanta 0-1 – ammoniti Djimsiti, Hateboer (A); Danilo, Vlahovic, de Ligt (J) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Notte con la Signora: la delicata sfida alla Juve per una Dea che vuol provare a voltare pagina

BERGAMO, ORE 20.45

DAI ATALANTA, PER LA CLASSIFICA MA ANCHE PER IL MORALE!

In un momento certamente non facile occorre dimostrare il giusto carattere e la determinazione perduta: dopo la tremenda beffa di coppa Italia preceduta dalla sconfitta con il Cagliari, l’Atalanta torna in campo questa sera per il posticipo di lusso della venticinquesima di A contro la Juventus. Partita molto importante per ambo le contendenti che sono in lotta per un piazzamento in Champions League per la prossima stagione: da un lato i bianconeri, che con gli arrivi di Vlahovic e Zakaria nel mercato di gennaio paiono tutt’altra squadra, dall’altro invece una Dea perseguitata dalla sfortuna e con la costante emergenza in attacco (stagione finita per bomber Zapata) che proverà a puntare su Muriel per fare male alla Signora bianconera e portar a casa un risultato positivo che sarebbe importantissimo, non solo per la classifica, ma anche per il morale dei nerazzurri.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: tanti i dubbi del tecnico Gasperini per questa importantissima gara in un momento così delicato per la sua Atalanta. A cominciare dal portiere dove, a causa della squalifica di Musso, potrebbe giocare Rossi e non Sportiello tra i pali mentre Muriel pare certo di un ruolo in avanti, ma da decidere con chi tra Boga, Pasalic e Malinovskyi in corsa per due posti. Dietro rientra invece Toloi ma è out per infortunio Palomino.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Rossi; Toloi, Demiral, Djmsiti; Zappacosta, Freuler, De Roon, Maehle; Malinovskyi, Pasalic; Muriel – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Danilo, de Ligt, Bonucci, De Sciglio; Zakaria, Locatelli, Rabiot; Dybala, Vlahovic, Morata – All.: Allegri

ARBITRO: Mariani di Roma




Le pagelle di Atalanta-Juventus

BRAVO GOLLINI, MALINOVSKYI SEGNA UN GOL BELLO MA INUTILE

Alla fine qualcosa è mancato: probabilmente in ogni reparto per portare all’esito finale. E neppure il Gasp è riuscito a metterci una toppa stavolta con i cambi: un plauso a Gollini per la paratissima su Chiesa nella ripresa ed a Mali per il bel gol del pari momentaneo, ma per il resto il calo visto nella ripresa da parte di un po’ tutti quanti rimane davvero misterioso ed a tratti inspiegabile.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 5.5: primo tempo come vuole lui, squadra aggressiva che va sotto ma reagisce e trova un pari meritatissimo ma nella ripresa pare l’ombra di se stessa; e stavolta non è decisivo con i cambi, apparsi tardivi e poco influenti su un match che la Juve conquista passo dopo passo sul campo fino a segnar il gol decisivo.

GOLLINI 6.5: nella ripresa è decisivo su Chiesa, poi salvato dal palo poco dopo. Non potrà tuttavia nulla poco più tardi ancora sull’ex giocatore viola.

TOLOI 5.5: un ottimo primo tempo ma una ripresa piuttosto opaca e con il ritmo decisamente più basso. (DJIMSITI s.v.: gioca l’ultimo quarto d’ora, non riesce a mettersi in evidenza).

ROMERO 6: ultimo ad arrendersi, nella ripresa concede qualcosina ma senza però farsi sorprendere.

PALOMINO 5.5: si fa un po’ trascinare anche lui nel secondo tempo quando tutta la squadra cala fisicamente.

HATEBOER 5: forse il più in difficoltà, nella ripresa si fa sorprendere anche lui nell’azione del raddoppio bianconero (ILICIC 5.5: pochi lampi, qualche discreto pallone giocato e poco più).

FREULER 6: forse più nervoso del solito, cosa che comunque ci può stare. Partita sufficiente, anche lui un po’ al di sotto delle attese. Ha il merito di avviare l’azione del momentaneo pareggio di Malinovskyi.

DE ROON 6: vedi sopra. Non riesce ad incidere con le grandi capacità e qualità viste in altre circostanze.

GOSENS 6: molto bene anche lui per tutto il primo tempo, perde inspiegabilmente colpi nella seconda frazione (MIRANCHUK s.v.: poco tempo per incidere. Ingiudicabile).

MALINOVSKYI 6.5: suo il gol che aveva illuso un po’ tutti quanti. Al netto della rete segnata comunque anche lui è sembrato meno in palla del solito già dal primo tempo. Comunque bravo, ancora a segno. (MURIEL 5.5: venti minuti in cui non riesce ad incidere).

PESSINA 6: manca in fase di finalizzazione finale ma tutto sommato non sfigura (PASALIC 5.5: anche lui non riesce a cambiar l’andazzo di un match ormai segnato).

ZAPATA 6.5: finisce stremato, è senza dubbio il più pericoloso dei nostri in avvio ed in grado da solo di mettere in difficoltà tutta la difesa bianconera. Peccato che non abbia trovato subito il gol in quelle due occasioni capitate ad inizio partita.




Atalanta, la maledizione prosegue: la Coppa va alla Juve, ai nerazzurri resta solo tanta amarezza

COPPA ITALIA, LA FINALE

ATALANTA-JUVENTUS 1-2: LA DECIDE CHIESA NELLA RIPRESA

Non sa da fare; nemmeno stavolta. La Coppa Italia va alla Juve, l’Atalanta invece ancora una volta piange e vede sfumare il sogno di un trofeo che a Bergamo manca ormai da tantissimi anni. Una gara in cui i nerazzurri hanno illuso con un grandissimo primo tempo in cui, all’improvviso vantaggio dell’ex Kulusevski ha risposto Malinovskyi nel finale e che faceva pensare ad una ripresa all’assalto. Cosa che invece ha fatto la Juve, con un secondo tempo ordinato e ragionato con Gollini che prima salva su Chiesa, poi il palo colpito proprio dallo stesso attaccante ex viola che, pochi secondi prima di uscire, decide il match con un gol che sorprende tutta la difesa atalantina. La Dea a quel punto non avrà più la forza di reagire ed il risultato non cambierà più. Occasione persa, anche stavolta. Un vero peccato.

Reggio Emilia: l’illusione, e la dura realtà. Un primo tempo che fa sognare, una ripresa improvvisamente e incredibilmente mancata. L’Atalanta a due facce lascia la coppa Italia ancora una volta al suo avversario in finale: come due anni fa la Lazio, stavolta la Juve porta via il trofeo ai nerazzurri che continuano la loro tradizione negativa nelle partite decisive per alzare un trofeo. Peccato, anche se a questi ragazzi va comunque sempre il nostro infinito grazie, ma quella di oggi pare l’ennesima grande occasione buttata da questi ragazzi per poter mettere una ciliegina sulla torta di quelle importanti ad un ciclo sin qui storico, ma senza trofei. Ci riproveremo, sicuramente l’Atalanta non finisce questa sera anzi, c’è ancora un secondo posto in campionato da conquistare.

PALOMINO DIETRO, DUVAN UNICA PUNTA: confermate tutte o quasi le indiscrezioni della vigilia in casa nerazzurra con mister Gasperini che davanti punta su Zapata unica punta supportato dietro da Pessina e Malinovskyi mentre dietro c’è Palomino preferito a Djimsiti insieme a Romero e Toloi con Hateboer e Gosens sulle fasce. Nella Juve, Pirlo propone davanti Ronaldo e, a sorpresa, l’ex Kulusevski con Chiesa e Mckennie in mezzo e Buffon tra i pali in quella che sarà probabilmente la sua ultima partita in bianconero.

RIECCO ANCHE IL TIFO SUGLI SPALTI: oltre quattromila tifosi a Reggio Emilia con il calcio che fa prove generali di normalità dopo oltre un anno di pandemia e già questo è uno splendido messaggio per tutti. Inno nazionale cantato da Annalisa e poi l’arbitro Massa può fischiare l’inizio del match dai ritmi subito altissimi e con la Dea subito pericolosa al secondo con una conclusione di Zapata in area che sibila a fil di palo e finisce sul fondo. La risposta dei bianconeri è affidata ad una punizione di Ronaldo che si stampa però sulla barriera.

L’EX KULUSEVSKI PORTA LA JUVE AVANTI: l’Atalanta insiste e ci prova appena ne ha la possibilità come al ventiquattresimo quando Freuler dalla fascia, incrocia un diagonale che finisce largo di poco; poi Malinovskyi ci prova su punizione mancando però di precisione. Alla mezz’ora però il break della Juve fa molto male ai nerazzurri: Kulusevski rifinisce una continuata azione bianconera calciando a giro e segnando così il temuto gol dell’ex: i nerazzurri protestano per un fallo dall’altra parte del campo su Gosens, l’anticipo di Cuadrado sembrava falloso ma non per il direttore di gara che dopo il check al Var conferma la rete.

MALINOVSKYI RISPONDE SUBITO, 1-1!: ma la Dea non si da per vinta dopo lo svantaggio e con Hateboer impegna Buffon a una decina di minuti dalla fine su assist di Zapata e poi, al quarantesimo eccolo il pareggio meritatissimo della squadra del Gasp: azione veloce di ripartenza avviato da Freuler, palla a Malinovskyi che si accentra e mette in rete dopo una bella azione corale e fa esplodere lo spicchio di tifosi nerazzurri presenti a Reggio Emilia. E sul risultato di parità si va così a chiudere pochi minuti dopo (senza recupero) un bel primo che i ragazzi del Gasp stavano vedendo sfuggir via immeritatamente e che invece sono riusciti a riprendere con un cuore grande così!

RIPRESA, IL GOLLO E IL PALO SALVANO I NOSTRI: nessun cambio durante l’intervallo e il match riprende così dopo il riposo con la prima offensiva che è bianconera con Cuadrado che crossa per la testa di Mckennie in area che manda fuori di poco. I bianconeri provano a sterzare nel loro match sin li un po’ timido e si rendono molto pericolosi in due occasioni a ridosso del quarto d’ora, entrambe con Chiesa: prima stoppato da una gran parata di Gollini, poi il palo salva i nerazzurri sulla conclusione sull’ex giocatore della Fiorentina.

CHIESA RIPORTA AVANTI LA JUVE: scampato il pericolo il Gasp prova a cambiare qualcosa andando a richiamare a metà del secondo tempo sia Malinovskyi che Pessina ed inserendo al loro posto Muriel e SuperMario Pasalic. Il tema però non cambia ed i bianconeri paiono averne di più dei nostri che non riescono più a farsi vedere mentre la squadra di Pirlo insiste e a due dalla mezz’ora passa con Chiesa, che stavolta non sbaglia dopo la bella combinazione ancora con Kulusevski e supera Gollini portando i bianconeri sul 2-1.

COPPA, LA MALEDIZIONE CONTINUA: la Dea deve ancora rimontare ma pare a corto di energie, escono Hateboer, per Ilicic e Toloi per Djimsiti con il Gasp che cambia il modulo per cercare di recuperare il risultato ma non riesce più a pungere con i suoi che restano nervosi e bloccati senza riuscire a rendersi incisivi nemmeno con l’ultimo tentativo di ingresso di Miranchuk nel finale per Gosens. La Dea prova più con la forza della disperazione che con la lucidità e con anche eccessivo nervosismo: ne fa le spese Toloi a due dal novantesimo che viene allontanato dalla panchina dal direttore di gara. Altri quattro di recupero rimangono in cui però succede poco o nulla e il triplice fischio finale condanna ancora una volta la Dea. La Coppa resta un tabù, la favola di questa Atalanta non riesce a trovare un acuto decisivo per portare a Bergamo un trofeo che tutti avrebbero meritato. Restano gli applausi e la solita, grande, amarezza.

IL TABELLINO:

ATALANTA-JUVENTUS 1-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 31′ Kulusevski (J), 41′ Malinovskyi (A), 28′ st Chiesa (J)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi (31′ st Djimsiti), Romero, Palomino; Hateboer (31′ st Ilicic), De Roon, Freluer, Gosens (38′ st Miranchuk); Malinovskyi (23′ st Muriel), Pessina (23′ st Pasalic); Zapata – Allenatore: Gasperini

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo; McKennie, Rabiot, Bentancur, Chiesa (29′ st Dybala); Kulusevski (37′ st Bonucci), Ronaldo – Allenatore: Pirlo

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: spettatori: 4mila circa – ammoniti: Chiellini, De Ligt (J), Romero, Freuler, De Roon, Ilicic, Malinvoskyi (A) – espulsi: Toloi (A) – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




Per la storia, i tifosi e per una città intera: dai Atalanta, riporta a casa la Coppa Italia!

REGGIO EMILA, ORE 21: DEA FACCI SOGNARE!!

BERGAMO E LA DEA PER CORONARE UN SOGNO, LA JUVE PER SALVARE UNA STAGIONE

L’Atalanta ci riprova: a poco più di due anni di distanza dalla beffarda finale di Roma persa con la Lazio, la squadra del Gasp torna a giocarsi la conquista di un trofeo, la Coppa Italia, che a Bergamo manca ormai dal 1963 e che la Dea farà di tutto per cercare di riportare a casa, a coronamento di una stagione che, al di la del risultato di questa sera, è già di suo eccezionale dopo aver staccato il pass lo scorso sabato a Genova per la terza partecipazione alla Champions League. Manca però la ciliegina sulla torta che Zapata e compagni proveranno a mettere questa sera gettando il cuore oltre l’ostacolo contro un avversario che, pur in una stagione certamente non delle più esaltanti, è sempre una squadra tosta e con campioni in grado di far la differenza in qualsiasi momento, ma che la Dea qualche settimana fa è stata capace di superare e che proverà sicuramente a bissare questa sera sapendo di aver la possibilità di regalare una gioia grandissima alla sua gente. CREDIAMOCI, TUTTI INSIEME!!!

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA FINALISSIMA DI COPPA ITALIA TRA LA DEA E LA JUVENTUS A PARTIRE DALLE 21 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: tranne Kovalenko (stagione finita per lui), mister Gasperini può contare sulla completa rosa a disposizione con pochi dubbi da sciogliere, principalmente in avanti. Se dietro e in mezzo infatti pare esser certa la formazione titolare classica con la difesa a tre e Gosens con Hateboer a spingere sulle fasce, in avanti con Zapata di punta e Malinovskyi a supporto resta da capire se giocherà Pessina (favorito) oppure se il tecnico della Dea azzerderà subito Muriel insieme al connazionale colombiano.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini, Djimsiti, Romero, Toloi; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Pessina; Zapata – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo; McKennie, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Morata, Cristiano Ronaldo – All.: Pirlo

ARBITRO: Massa di Imperia




Corsa Champions: se la Juve può perdere, l’Atalanta deve correre per altre 7 giornate

L’Atalanta spezza l’incantesimo e dopo 20 anni torna a vincere in casa contro la Juventus, per una vittoria storica e dalla doppia valenza, dato che in palio c’era (e c’è tuttora) la prossima qualificazione in Champions.

Un successo importante ma che ancora non esclude nessuna delle competitor dalla corsa, che si prospetta molto agguerrita fino alla fine.

Da anni la Dea è artefice del proprio destino. Data la forza e la qualità di questo gruppo abbiamo provato a vaticinare il possibile cammino da qui all’ultima giornata della Dea, tra incontri difficili e alcuni apparentemente facili.

Atalanta quota 80?

Dopo la Juve, giovedì prossimo toccherà alla Roma, già travolta a Bergamo all’andata, ma lo spirito europeo dei giallorossi grazie alal semifinale ottenuta in EL potrebbe complicare le cose a Roma. Per questo motivo nelle peggiori delle ipotesi, optiamo per un pareggio.

Dalla Roma al Bologna al Gewiss Stadium, contro una squadra che all’andata aveva pareggiato per demeriti nostri, ma che in campionato sta rispecchianod l’anima guerrure del suo allenatore Mihajlovic. Tuttavia, i felsinei non hanno nulla per cui lottare, quind ci aspettiamo bottino pieno contro i rossoblu.

Domenica 2 maggio il Mapei potrebbe rivelarsi un fattore casalingo, dato il nostro recente passato in EL. Il Sassuolo gioca comunque un bel calcio, e rimane aggrappato al treno dell’Europa League, quindi le motivazioni potrebbero contare più del gioco. La qualità dei nerazzurri e i precedenti sono a favore dell’Stalanta, quindi anche con un po’ di fatica, la vittoria potrebbe arrivare.

Da un’emiliana all’altra: il 9 maggio la Dea sarà ospite al tardini contro un Parma che probabilmente già saprà il proprio destino in chiave retrocessione. Se inoltre aggiungiamo una disparità tecnica e mentale tra le due squadre, il risultato è pressoché scontato, ma ricordiamo: nel calcio alla fine il pallone è rotondo.

Si torna al Gewiss il 12 maggio contro il Benevento dell’ex Pippo Inzaghi. Anche in questo caso i campani potrebbero aver già raggiunto parzialmente la salvezza, e quindi giocare liberamente. Giocare senza pensieri potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per entrambe, ma l’Atalanta non può permettersi di fermarsi contro le streghe, quindi la vittoria dovrà essere un must.

Il 16 maggio Gasperini torna a Genova contro il suo passato. Il Genoa nondovrebbe avere particolari motivi per rendere difficile il cammino alla Dea, e visto che i risultati precedenti ci sorridono, anche in questo caso la Dea è favorita per la vittoria.

Ultima ma non per importanza, la sfida contro il Milan il 23 maggio, e qui i fattori saranno molteplici. Dall’effettivo distacco in classifica, alla partita di per sè di rango, passando per il morale tutto d ascoprire dopo la finale contro la Juventus, sicuramente quella contro i rossoneri rappresenta il match più tosto, Noi però dato il precedente e per l’importanza del match, propendiamo per un pareggio.

In pratica, ai 63 punti attuali virtualmente possiamo aggiungere 17 punti, per un totale finale di 80 punti. Firmerereste per queste premesse?