Orgoglio e lacrime: Atalanta, la maledizione continua. La Coppa Italia va alla Juve

COPPA ITALIA, LA FINALE

ATALANTA-JUVENTUS 0-1: DECIDE VLAHOVIC PER I BIANCONERI

L’amaro più forte, dopo tanta dolcezza: l’illusione che per l’ennesima volta sfuma sul traguardo tra l’Atalanta e la vittoria di un trofeo si materializza nuovamente: cinque anni esatti dopo la finale persa all’Olimpico con la Lazio e poco meno di tre da quella persa con la Juve durante la pandemia, la Dea incassa il poco invidiabile tris di ultimi atti persi. Vince la Juve, che la sblocca subito con Vlahovic al quarto e confeziona così la partita perfetta per incartare al meglio la truppa del Gasp che, già orfana di Scamacca per squalifica, vede infrangere i propri sogni di rimonta nella ripresa con il palo colpito da Lookman. Troppo poco, per pretendere di cambiare nuovamente le sorti al proprio destino.

CDK E LOOKMAN DAVANTI: non c’è Scalvini dal primo minuto e così Gasperini sposta De Roon marcatore. Al fianco di Ederson in mezzo al campo c’è Pasalic, mentre davanti Koopmeiners, Lookman e De Ketelaere compongono il terzetto d’attacco. Nella Juve, mister Allegri propone Nicolussi Caviglia che fa il regista e davanti la coppia Chiesa-Vlahovic.

VLHAOVIC LA SBLOCCA SUBITO: nemmeno il tempo di godersi la splendida coreografia dei tifosi nerazzurri giunti in oltre 21mila all’Olimpico che in campo iniziano i dolori per la Dea e i suoi tifosi perchè dopo soli quattro di gioco la Juventus passa: Cambiaso improvvisa un lancio in profondità per Vlahovic, Hien tenta un anticipo (o di mettere il serbo in fuorigioco) fuori luogo e lascia la strada all’avversario che non fallisce a tu per tu con Carnesecchi con un destro sul primo palo. Il Var conferma la bontà della posizione di Vlahovic anche perché Djimsiti teneva in gioco il serbo. Al nono ancora la Juve tenta di approfittare dell’avvio decisamente un po’ così dei nerazzurri: corner di Nicolussi Caviglia, la palla sbatte su Gatti e finisce alta.

DEA NON PERVENUTA: l’Atalanta viaggia a ritmi sconosciuti, cioè molto bassi e ciò consente alla Juve di amministrare senza particolari problemi. Solo alla mezz’ora il primo squillo dei ragazzi del Gasp è racchiuso in una azione dove al limite spunta un pallone interessante per CDK che però calcia alle stelle. Poco altro per descrivere un primo tempo dove la Juve ha fatto il suo, e l’Atalanta invece no cadendo nella trappola dei bianconeri che disorienta completamente la macchina da gioco e gol del Gasp.

RIPRESA, DENTRO TOURE’: si riparte subito con Touré in campo per De Ketelaere autore di un primo tempo davvero deludente. La Dea al sesto si sveglia con una ripartenza veloce chiusa da un tiro di Lookman deviato in corner da un difensore. Al nono rischia molto Hien che per frenare la ripartenza di Vlahovic entra deciso sull’avversario spingendolo in area ma l’arbitro lascia proseguire. Poi Gasperini inserisce in una volta sola Hateboer, Scalvini e Miranchuk per Zappacosta, Hien e Pasalic. Koop si abbassa davanti alla difesa e Miranchuk va a provare a pungere a destra.

DE ROON KO, DENTRO TOLOI: al ventesimo però un’incomprensione Ruggeri-De Roon scatena la ripartenza della Juventus tamponata dallo stesso capitano olandese dell’Atalanta. Nel gran recupero però forse sente un problema al ginocchio destro che lo costringe a uscire con Toloi in campo al suo posto e De Roon in lacrime quando esce dal campo. A tre dalla mezz’ora l’occasione migliore della serata per la Dea: Ruggeri crossa da sinistra, Miranchuk sbuca all’improvviso e calcia con il sinistro di prima intenzione, palla alta di poco. Poi la Juve va ancora a segno con Vlahovic che anticipa Toloi per realizzare la doppietta che però il Var annulla dopo qualche istante per un fuorigioco millimetrico.

LOOKMAN SBATTE SUL PALO: la Dea non molla nonostante le difficoltà e costruisce un’altra grande occasione quando Lookman al trentacinquesimo si accentra e colpisce il palo con un destro violento. L’Atalanta che va vicino al pareggio pochi minuti dopo anche con Ederson sul cui tiro Perin non si fa sorprendere.

MALEDIZIONE FINALE: nel finale l’allenatore bianconero Allegri viene allontanato nel recupero per proteste a testimonianza della grande tensione in campo e fuori. Il risultato però non cambia più, la Juventus vince la sua quindicesima Coppa Italia mentre l’Atalanta resta per l’ennesima volta con il cerino in mano per la terza finale persa nell’era Gasperini. Certo nessuno può togliere ai bergamaschi la grandiosità della stagione: in corsa per il quinto posto in campionato e mercoledì prossimo l’ultima occasione per togliere le ragnatele dalla propria bacheca dei trofei con la finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen.




Le pagelle di Atalanta-Juventus

ALL.: GASPERINI 5: buca ancora l’appuntamento più importante per la storia della Dea, ma anche per la sua carriera. Allegri lo incarta sin da subito e poi tenta un vano assalto sterile che si concretizza nel solo palo colpito da Lookman. Terza finale persa, l’augurio è che ci si possa fermare qui.

CARNESECCHI 6: colpito subito a freddo, nel complesso non deve poi fare parate di grande rilievo. Sufficiente.

DJIMSITI 5.5: fatale in avvio il “buco” creato in collaborazione su Hien che spiana la strada al gol di Vlahovic. 

HIEN 5.5: prima l’errore iniziale, poi anche l’ammonizione a condizionarne la gara. Giù di tono anche lui (SCALVINI 5.5: entra senza cambiare di molto le cose)

DE ROON 6: ultimo ad arrendersi. Lotta fino a quando un problema muscolare non lo costringe ad uscire (TOLOI sv: entra negli ultimi minuti)

ZAPPACOSTA 5: manca la spinta sulle fasce, partita inspiegabilmente anonima anche per lui (HATEBOER 5.5: mossa per cambiar qualcosa nell’ultimo quarto di gara ma senza successo)

PASALIC 5.5: il primo tiro in porta è il suo. Poi finisce nell’anonimato generale (MIRANCHUK 5.5: non riesce a dare una svolta offensiva al match)

EDERSON 5.5: se anche lui gira a vuoto, vuol dire che non è proprio serata. 

RUGGERI 5: timido, nascosto e poco propositivo. Tanti cross in area ma senza un minimo di precisione. 

KOOPMEINERS 4.5: la delusione forse più grande. Il leader chiamato a guidar la squadra per provar ad arrivare al trionfo appare smarrito e spaesato. Al buio. 

LOOKMAN 6: pasticcia molto con la palla al piede ma la sufficienza è per quel palo colpito che almeno da un senso alla sua prestazione. È stato il più pericoloso pur in una partita non certo esaltante per lui. 

DE KETELEARE 5: dopo la prova da gran giocatore di domenica, ci si aspettava la definitiva consacrazione. Missione ahinoi fallita mestamente in 45’. (EL BILAL 5.5: prova a dare un po’ di brio la davanti, inizio discreto poi viene risucchiato anche lui nella trappola bianconera).




Le pagelle di Atalanta-Juventus

ALL.: GASPERINI 7: ingabbia al meglio la Juve, la disinnesca e per poco non riesce a colpirla nel finale della gara che avrebbe in cui avrebbe meritato di più. Alla fine però è contento, come tutti noi. Avanti!

MUSSO 6.5: poco impegnato, ma risponde presente in occasione delle conclusioni di Fagioli e Chiesa che lo chiamano all’intervento importante.

TOLOI 6.5: qualche errorino in avvio, poi con personalità concede praticamente le briciole agli avversari.

DJIMSITI 6.5: altra prova praticamente perfetta del difensore albanese. Bene.

SCALVINI 6.5: bene anche lui, anche se perde ogni tanto qualche pallone di troppo. (KOLASINAC 6.5: entra e mette ordine nel finale di partita della Dea).

ZAPPACOSTA 6: sciupa due occasioni in avvio, poi resta un po’ in ombra pur non sfigurando assolutamente. (HOLM s.v.: entra nel finale).

DE ROON 6.5: il solito guerriero in mezzo al campo.

EDERSON 7: in costante crescita, conquista e smista tantissimi palloni in una prova veramente importante, sottolineata anche dal mister in conferenza stampa.

RUGGERI 6: resta un po’ più indietro del solito, ma anche oggi fa il suo. Sufficiente. (BAKKER 6.5: cinque minuti, più recupero, che convincono. Che sia di buon auspicio).

KOOPMEINERS 6.5: mezzo voto in meno per quelle due occasioni clamorose sciupate nel finale. Ma nel complesso non si può gettergli la croce addosso dopo l’ennesima prestazione di spessore.

LOOKMAN 6: gira un po’ a vuoto, qualche fiammata e poco altro. Benino. (MURIEL 6.5: bell’impatto sul match, sfortunatissimo quando la traversa gli nega un gol che avrebbe meritato).

DE KETELEARE 7: non al meglio della condizione, dopo un buon primo tempo, esce allo scoperto nella ripresa con diverse giocate interessanti e tanta qualità. Bene! (PASALIC s.v.: entra nel finale).




Esame superato: l’Atalanta tiene testa alla Juve. Lo 0-0 sta stretto alla Dea.

SERIE A, SETTIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 0-0: MURIEL SBATTE SULLA TRAVERSA

Bergamo: niente scatto: Atalanta e Juventus fanno 0-0 al Gewiss Stadium in un match senza troppe emozioni. Meglio la Dea della Signora, soprattutto nel secondo tempo, quando i bergamaschi falliscono una doppia occasione con Koopmeiners. Così le milanesi la davanti allungano, ma la Dea può consolarsi con questo pareggio che sta pure stretto e con la quarta partita di fila senza subire reti per quello che è il primo pari in campionato della squadra del Gasp. Nerazzurri che salgono a quota tredici in classifica, giovedì si torna in Europa a Lisbona contro lo Sporting.

GASP RECUPERA CDK: in dubbio fino a poche ore prima del match, alla fine il Gasp può sorridere perchè De Kateleare pare recuperato in extremis e parte quindi titolare davanti insieme a Lookman con Koop alle loro spalle. In difesa riposa Kolasinac ma c’è Toloi dietro con Scalvini e Djimsiti mentre sulle fasce ci sono Zappacosta e Ruggeri. Nella Juve, Allegri deve far a meno davanti di Vlahovic e Milik, ecco quindi davanti Chiesa e Kean con McKennie e Cambiaso in mezzo e dietro Bremer al centro della difesa.

DOPPIA CHANCE PER ZAPPA: c’è l’ennesimo sold-out a Bergamo stasera per il big match contro i bianconeri, prima sfida di alto livello per la Dea che incomincia su ritmi decisamente bassi, con le due squadre che si studiano senza farsi male. Al quarto d’ora prova a rompere gli indugi la Dea con Ruggeri che crossa dalla sinistra per Zappacosta che tenta due volte di mettere in rete: il primo tiro viene respinto, il secondo è largo di poco.

POCHE EMOZIONI: si vede anche la Juve alla mezz’ora, ci prova Fagioli con un tiro a giro dal limite, ma Musso respinge e l’azione sfuma. Al trentquattro Lookman è pericoloso a pochi passi dalla porta, Szczesny però intercetta il pallone. C’è poco altro da raccontare di questo primo tempo molto intenso ma avaro di occasioni, con le due squadre al riposo dopo un minuto di recupero sul punteggio di 0-0.

RIPRESA, SUBITO UNA CHANCE PER PARTE: si riparte senza cambi da parte dei due tecnici dopo l’intervallo e con l’andazzo in campo che non pare cambiare nelle battute iniziali della ripresa: dopo due minuti cross di Ederson dalla sinistra, De Keteleare e Zappacosta non riescono però a trovare la deviazione vincente. Poi al settimo si vede la Juve con un tiro di Chiesa appena dentro l’area, ma anche qui Musso è bravo a respingere. Al ventesimo è l’ora dei cambi per il Gasp che mette in campo Muriel e Kolasinac al posto di Lookman e Scalvini.

MURIEL SBATTE SULLA TRAVERSA: alla mezz’ora l’Atalanta va ad un passo dal gol in occasione di un calcio di punizione guadagnato dal limite dell’area dai nerazzurri con Muriel che calcia in maniera quasi perfetta ma Szczesny prima e la traversa poi negano il vantaggio ai nerazzurri che si devono accontentare di un corner. Nel finale c’è spazio anche per Pasalic ed Holm che entrano per CDK e Zappacosta e poi anche Bakker negli ultimi cinque minuti al posto di Ruggeri.

KOOP CHE OCCASIONI!: nel finale è la Dea ad averne di più, così il Gasp prova a giocarsela fino alla fine e, per poco, non ci scappa il colpaccio: a due dal novantesimo bel tiro da fuori di Muriel, il portiere bianconero respinge, poi c’è Koopmeiners da pochi passi che però spara alle stelle da due passi. Poi è ancora l’olandese nel primo dei quattro di recupero a raccogliere il cross dalla sinistra di Bakker calciando anche questa volta però alto.

UN PUNTO, STRETTO STRETTO: alla fine, scampato il pericolo, la Juve contiene la Dea per quel che resta ancora da giocare. Finisce 0-0, un pari che all’Atalanta sta persino stretto ma che deve assolutamente considerarsi positivo: quarto risultato utile consecutivo tra campionato e coppa, altrettante le partite senza subire gol. In vista di Lisbona (giovedì) e Roma (domenica) un bel segnale incoraggiante per la squadra del Gasp. Avanti, con fiducia!




Le pagelle di Atalanta-Juventus

ALL.: GASPERINI 6: alla fine fa quel che può. L’infortunio di Boga appena inserito in campo nella ripresa è un po’ lo specchio del momento che sta attraversando dal punto di vista degli infortuni. La squadra da tutto, difficile pretendere di più anche se sotto porta la mancanza di precisione è costata cara.

SPORTIELLO 6.5: un paio di interventi importanti, poi poco altro. Incolpevole sui gol subiti.

TOLOI 6: spesso proiettato in avanti, manca di precisione e, alla lunga cala vistosamente.

DJIMSITI 6: svolge il compitino con poche sbavature.

SCALVINI 6.5: centra un palo in una partita molto attenta ed in cui riesce a risultare tra i migliori.

ZAPPACOSTA 5.5: da un suo errore prende il via l’azione del primo gol bianconero. Nel finale colpisce il secondo legno della giornata.

DE ROON 6: fiato un po’ corto, parte bene ma col passare dei minuti cala i giri e la squadra ne risente.

KOOPMEINERS 6.5: buona prova, sfiora il gol su punizione dove è molto bravo il portiere ospite a salvare.

MAEHLE 5: poco preciso e spesso in ritardo nelle azioni, non convince.

EDERSON 6: prova discreta nonostante non fosse al meglio. Nella ripresa è costretto ad uscire. (BOGA s.v.: entra e nel giro di pochi minuti esce dopo un contrasto di gioco che lo mette K.O. – SOPPY 5.5: nella mischia senza nemmeno saper di preciso in quale ruolo giocare. Così così…)

PASALIC 6: una prova tutto sommato buona sulla cui valutazione pesa, e parecchio, la grande occasione fallita a fine primo tempo. Avesse segnato, staremmo forse parlando di un’altra partita. (MURIEL 5.5: una conclusione dalla distanza sul fondo. Un po’ pochino).

ZAPATA 6: deve fare praticamente tutto da solo; prova nella ripresa anche a cercar la porta ma senza fortuna.




L’Atalanta sbatte sul palo, la Juventus no: passo falso della Dea, rallenta l’Eurorincorsa.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 0-2: DECIDONO ILING E VLAHOVIC

Bergamo: è andata male. Un vero peccato, specialmente per quanto visto in campo: l’Atalanta cede il passo alla Juve che vince 2-0 a Bergamo ed estromette di fatto la Dea dalla corsa per la Champions anche se i nerazzurri possono ancora competere per un posto in una tra Europa e Conference League. La squadra di Gasp colpisce due pali, sfiora il gol in almeno altre due/tre occasioni ma ancora una volta la differenza la fa la precisione, con i bianconeri più bravi

GASP PUNTA TUTTO SU ZAPATA: scelte praticamente obbligate per il Gasp che davanti sceglie il solo Zapata (out ancora Lookman a cui si aggiunge Hojlund e Muriel in panchina) con Ederson e Pasalic alle sue spalle mentre dietro torna Sportiello tra i pali; sulle fasce Zappacosta e Maehle. Nella Juve, mister Allegri punta in avanti su Di Maria e Milik con Rabiot che torna in mezzo al campo.

BRIVIDO DI MARIA, PALO DI SCALVINI: ennesimo sold-out allo Stadium per spingere la Dea verso l’ennesima grande impresa in questo delicato match contro la Juve che comincia con Koopmeiners che al quinto ci prova con un tiro da lontanissimo, alto non di molto. Poi al dodicesimo rischia la frittata proprio Koop, il cui errore in fase di costruzione innesca Di Maria che arriva al limite dell’area e manda fuori di un soffio con un tiro a giro rasoterra da buonissima posizione. L’Atalanta risponde al minuto ventiquattro sugli sviluppi di un corner dove svetta di testa Scalvini che colpisce in pieno il palo.

PASALIC, CHE OCCASIONE!: il gol sfiorato da ulteriore spinta alla squadra del Gasp che prende in mano la partita: al ventotto Koopmeiners crossa bene per Zappacosta che da buonissima posizione di testa mette a lato, poi ancora Scalvini va alla conclusione ma con scarsa precisione. La grande chance per la Dea capita però al quarantacinquesimo suoi piedi di Pasalic, che manda alto da ottima posizione dopo l’ottimo assist di Koop vanificato dal croato. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ILING SBLOCCA IL MATCH: si riparte dopo l’intervallo con il Gasp che inserisce al quarto Boga in campo al posto di Ederson per tentar di dar più imprevedibilità la davanti ma è la Juve a passare al decimo quando Zappacosta sbaglia in ripartenza e Rabiot sulla fascia mette dentro un pallone insidiosissimo che balla in area fino a quando non interviene Iling Junior che mette alle spalle di un’incolpevole Sportiello segnando il suo primo gol con la maglia bianconera. 

KOOP SFIORA IL PARI: non c’è pace per l’infermeria nerazzurra, al ventesimo Boga subisce un brutto interveno di gioco ed è costretto ad uscire portato a spalle da due componenti dello staff atalantino con Soppy che entra al suo posto in campo. A testa bassa l’Atalanta va alla caccia del pari: al ventisei Muriel si mette in proprio e conclude da limite dell’area ma con palla che sfila sul fondo. Tre minuti dopo su una punizione potentissima di Koopmeiners, vola Szczęsny a negare il gol all’olandese.

PALO-ZAPPACOSTA POI VLAHOVIC RADDOPPIA: il finale è ricco di emozioni: a sei dal novantesimo da corner Toloi spizzica per de Roon che colpisce di testa fuori bersaglio, poi  Vlahovic da solo di fronte a Sportiello si vede negare il 2-0. Ancora un legno per la Dea a due dal novantesimo quando Zappacosta dal nulla, si gira e tira centrando il palo della porta bianconera. Nel lunghissimo recupero i nerazzurri vanno all’assalto senza successo e la Juve punge ancora in ripartenza al minuto novantotto con Vlahovic che riceve da Chiesa in contropiede e mette alle spalle di Sportiello il gol che chiude i giochi. Finisce così, l’Atalanta resta in corsa per l’Europa ma saluta quasi definitivamente ogni sogno di approdare in Champions League: ma a questi ragazzi oggi non si può davvero rimproverare nulla. Testa alla prossima.




Mezzogiorno (di fuoco) con la… Signora: Atalanta, la sfida con la Juve vale un pezzo d’Europa!

BERGAMO, ORE 12.30

ZAPATA GUIDA L’ASSALTO DELLA DEA ALLA JUVENTUS

Crederci, crederci, crederci! L’Atalanta che arriva da tre successi consecutivi e, comunque vada a finire oggi, sa che a fine giornata sarà almeno sesta in classifica, si prepara alla sfida dell’ora di pranzo contro la Juventus in quello che è una sorta di spareggio tra chi vuole un posto in Champions a tutti i costi e chi invece sogna l’ennesima impresa che solo qualche settimana fa pareva pura utopia. Una partita delicatissima contro un avversario importante ma anch’esso reduci da parecchi alti e bassi: la squadra del Gasp, che si affida al ritrovato Zapata per far male alla Signora bianconera, proverà l’assalto al grande sogno europeo con la speranza di mantenere la compattezza vista nelle ultime giornate anche nei momenti in cui le energie sembrano venir meno ove gettare il cuore oltre l’ostacolo diventa fondamentale più delle energie fisiche.

STATISTICHE E CURIOSITA’:

Atalanta e Juventus hanno pareggiato in 43 dei loro 121 precedenti in Serie A, completano 65 successi bianconeri e 13 vittorie dei nerazzurri – la Dea ha registrato più pareggi solo contro il Milan (44) nel massimo campionato.

L’Atalanta è rimasta imbattuta nelle ultime sei sfide contro la Juventus in campionato (2V, 4N), nella sua storia in Serie A la Dea non ha mai registrato una striscia più lunga senza sconfitta contro i bianconeri (sei anche tra il 1963 e il 1966).

Atalanta e Juventus hanno pareggiato gli ultimi due confronti in campionato, le due formazioni non pareggiano tre sfide di fila in Serie A dal periodo tra il 1990 e il 1991.

La Juventus è rimasta imbattuta in 16 delle ultime 17 trasferte contro l’Atalanta in Serie A (11V, 5N), l’unico successo dei bergamaschi nel periodo risale al 18 aprile 2021: 1-0 firmato Ruslan Malinovskyi.

L’Atalanta è la squadra che ha ottenuto più punti in Serie A nelle ultime sette giornate (16) e in particolare ha vinto gli ultimi tre incontri più recenti, l’ultima volta che ha registrato più successi consecutivi in campionato è stata nel dicembre 2021, quando arrivò a sei.

La Juventus ha perso quattro delle ultime sei gare di Serie A contro avversarie nelle prime sette posizioni in classifica a inizio giornata (1V, 1N), dopo che era rimasta imbattuta in tre delle quattro precedenti giocate in questo campionato (2V, 1N).

La Juventus ha perso sei delle 16 trasferte di questo campionato (7V, 3N), da quando la Serie A è tornata a 20 squadre (dal 2004/05) solo nel 2009/10 ha subito più sconfitte fuori casa in una singola stagione (nove in quel caso).

Luis Muriel ha disputato 17 partite senza trovare il gol contro la Juventus in campionato: il giocatore dell’Atalanta è l’attaccante che ha sfidato più volte una singola avversaria senza segnare nell’era dei tre punti a vittoria in Serie A.

Dalla prima stagione in Serie A del centravanti della Dea (2013/14), Duván Zapata ha segnato sei gol contro la Juventus nel torneo, nessun giocatore ha fatto meglio contro i bianconeri nel periodo (sei reti anche Giovanni Simeone).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Maehle, De Roon, Ederson, Zappacosta; Koopmeiners, Pasalic; Zapata – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Hateboer, Højlund, Lookman, Palomino, Ruggeri, Vorlicky

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Alex Sandro, Bremer, Danilo; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria, Vlahovic – All.: Allegri

Squalificati: Paredes

Indisponibili: De Sciglio, Kaio Jorge