Var in cattedra, l’Atalanta dietro la lavagna: non basta un buon secondo tempo, la Dea va K.O. con la Fiorentina

SERIE A, TERZA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 1-2: VLAHOVIC (DOPPIETTA) E DUVAN A SEGNO SU RIGORE

Non ci siamo. Probabilmente ai punti sarebbe stato più giusto un pareggio, ma alla fine l’Atalanta incassa la prima sconfitta stagionale per mano della Fiorentina in un match con il Var assoluto protagonista e deciso da tre calci di rigore, tutti concessi dopo il controllo alla moviola da parte del direttore di gara. L’illusorio avvio dei nerazzurri, il gol di Djimsiti poi cancellato dal Var per fuorigioco di Zapata, poi gli ospiti che crescono ed il primo penalty per mani di Maehle in area segnato da Vlahovic che stordisce la Dea che non riesce a creare più occasioni fino all’intervallo. Nella ripresa subito un altro penalty (stavolta netto) per fallo di Djimsiti su Bonaventura e ancora Vlahovic dal dischetto a fare 2-0; i nerazzurri a quel punto si svegliano, Zapata prima sbaglia da due passi il gol dell’1-2 poi lo segna per un nuovo rigore concesso per fallo subito da Gosens in area. Il risultato però non cambia più e per i nerazzurri arriva il primo stop stagionale. Martedì a Villareal l’esordio in Champions League per provare a voltare pagina.

Bergamo: partita a due facce dei nerazzurri che hanno reagito solo dopo il secondo svantaggio, e non è bastato un rigore di Zapata (che si era in precedenza divorato il gol per riaprirla) ad evitare alla Dea la prima sconfitta stagionale. Una buona Fiorentina porta via i tre punti e sorpassa anche i nerazzurri in classifica: nulla di grave essendo solamente agli inizi della stagione, certo al momento la squadra va a velocità alternata e spesso ha cali di concentrazione che non consentono alla squadra di essere quel rullo compressore visto lo scorso anno. Bene invece l’esordio di Koopmeiers che in cinque minuti fa vedere cose molto buono che fanno ben sperare i tifosi.

SPORTIELLO TRA I PALI, DAVANTI ZAPATA: il ritardato rientro di diversi nazionali condiziona (e non poco) le scelte dei due allenatori: mister Gasperini rinuncia a Musso tra i pali per Sportiello mentre sulle fasce ci sono Zappacosta (e non Gosens) e Maehle con davanti Pessina ad ispirare Miranchuk (grande chance per il russo) ed il recuperato Zapata. Nella Viola, mister Italiano cambia anche lui tra i pali dove gioca Terraciano e rinuncia ai sudamericani dall’inizio ma con elementi validi quali l’ex Bonaventura in mezzo con Duncan e Torreira, ma anche Calleijon e soprattutto Vlahovic davanti.

IL VAR TOGLIE (ALLA DEA) E DA (ALLA VIOLA): pronti-via e l’Atalanta prova a prender il controllo del match mantenendo sin da subito l’iniziativa: al dodicesimo pare subito la volta buona quando Djimsiti mette dentro da posizione defilata ma il Var pesca un fuorigioco di Zapata in avvio di azione e l’1-0 viene così cancellato dalla moviola. A quel punto inizia a vedersi la Fiorentina, al sedicesimo Duncan si libera sull’angolo sinistro dell’area e tira, ma la traiettoria finisce sull’esterno della rete. Alla mezz’ora ecco l’episodio che cambia la partita, stavolta a favore degli ospiti però con il Var sempre protagonista: cross in area teso che Sportiello devia e la palla finisce sulla mano di Maelhe, dopo una lunga valutazione alla Var per l’arbitro è calcio di rigore e cartellino giallo per il Danese: va Vlahovic dal dischetto e non sbaglia portando avanti i Viola.

L’ATALANTA NON SVOLTA: si fa in salita per la Dea che deve recuperare per la prima volta in questo avvio di stagione e che prova a rialzarsi ma senza più riuscire ad arrivare all’area ospite con la facilità dei primi minuti. La partita scivola così via senza ulteriori sussulti degni di nota nonostante il recupero extra large di quattro minuti di un primo tempo che si chiude con la viola avanti di un gol.

RIPRESA, ALTRO RIGORE, VIOLA SUL 2-0: si riparte senza cambi dopo l’intervallo e con subito un nuovo episodio importante del match: Maehle perde un bruttissimo pallone che l’ex Bonaventura sfrutta al meglio entrando in area e venendo steso ingenuamente da Djimsiti. Altro penalty e anche stavolta Vlahovic non sbaglia: 2-0 per la Viola.

ZAPATA LA RIAPRE DAL DISCHETTO (SEMPRE CON VAR): incassato il secondo gol il Gasp cambia subito inserendo Gosens e Malinovskyi al posto di Mahele e Miranchuk entrambi piuttosto deludenti questa sera; pochi istanti dopo Zapata calcia addosso a Terraciano il possibile pallone che poteva riaprire il match. Il colombiano però avrà modo di rifarsi al diciottesimo quando Gosens viene steso in area in mischia da Callejion, anche qui è il Var protagonista a richiamare l’arbitro che va a rivedere e opta per il tiro dal dischetto numero tre di questo match che anche stavolta viene realizzato e Zapata riapre i giochi.

ZAPATA SFIORA IL BIS: la partita si riaccende con la Dea che vede la possibile rimonta e ci crede, ma con gli ospiti che non rinunciano a controbattere: al venticinque Saponara mette in mezzo per Vlahovic che non ci arriva di un nulla. Sul capovolgimento di fronte Terraciano respinge con i pugni a terra una conclusione di Zapata che sfiora il bis. Alla mezz’ora ci prova Gosens a calciare dopo aver ricevuto un bel pallone sempre da Zapata ma la conclusione del tedesco è sull’esterno della rete.

ASSALTO VANO, PRIMO K.O. PER LA DEA: a nove dalla fine gran parata di Terraciano sul colpo di testa in tuffo di Palomino; negli ultimi dieci minuti il Gasp getta anche Ilicic e Piccoli nella mischia al posto di Pasalic ed uno stremato Zapata. Spazio negli ultimi minuti anche per il neo arrivato Koopmeiers nell’assalto finale della Dea a caccia del pari: l’olandese mostra subito buone cose nei pochi minuti disputati ma non sufficienti a consentire alla squadra del Gasp di raggiungere la Fiorentina. Quattro di recupero senza troppi sussulti e i nerazzurri incassano la prima sconfitta stagionale che lascia l’amaro in bocca soprattutto alla luce del buon secondo tempo dei ragazzi del Gasp che probabilmente non avrebbero meritato la sconfitta. Ma nel calcio, si sa, contano i gol (quelli validi) ed il risultato. Niente drammi, si volta pagina anche perchè martedì ci aspetta la prima di Champions contro il Villareal. Forza ragazzi!

IL TABELLINO:

ATALANTA-FIORENTINA 1-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 33′ p.t e 4’ s.t. Vlahovic su rig. (F), 20’ s.t. Zapata su rig. (A).

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Pašalić (37’ s.t. Ilicic), Freuler, Maehle (5’ s.t. Gosens); Pessina (40’ s.t. Koopmeiners), Miranchuk (5’ s.t. Malinovskyi); Zapata (37’ s.t. Piccoli). All. Gasperini

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Venuti (25’ p.t. Odriozola), Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Torreira (21’ s.t. Amrabat), Duncan (30’ s.t. Castrovilli); Callejon (30’ s.t. Gonzalez), Vlahovic, Sottil (21’ s.t. Saponara). All. Italiano

ARBITRO: Valerio Marini di Roma

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: 31′ p.t. Maehle (A), 47’ p.t. Bonaventura (F), 47’ p.t. Zapata (A), 12’ s.t. Igor (F), 30’ s.t. Milenkovic (F), 32’ s.t. Gosens (A), 36’ s.t. Odriozola (F), 41’ s.t. Freuler (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 4′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, adesso si fa sul serio: prima la Fiorentina e poi testa alla Champions

BERGAMO, ORE 20.45:

UNA DEA INCEROTTATA INIZIA IL TOUR DE FORCE TRA CAMPIONATO ED EUROPA

La sosta per gli impegni delle nazionali non ha portato certo notizie positive in casa nerazzurra per un’Atalanta che inizia oggi il suo filotto di impegni che vedranno Gosens e compagni impegnati in sette partite da qui al prossimo stop per le nazionali di inizio ottobre. Il primo ostacolo per la Dea è la nuova Fiorentina di Vincenzo Italiano, che si è guadagnato la chiamata in Viola dopo la splendida impresa con lo Spezia della scorsa stagione: un avversario tosto per vedere di che pasta è fatta la nuova Atalanta che martedì inizierà in Spagna nella tana del Villareal la sua terza avventura consecutiva in Champions League.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: l’attacco incerottato con Muriel out e Zapata appena recuperato, un dubbio tra i pali ed Ilicic con problemi alla schiena. Il Gasp deve far i conti con molti grattacapi in vista della gara con la Viola: Musso è rientrato nella notte di venerdì dall’Argentina ed è probabile venga lasciato a riposo mentre in avanti Zapata pare favorito su Piccoli mentre Ilicic è in dubbio. Dietro Demiral Scalpita ma non è detto che trovi posto da titolare mentre sulle fasce recupera Gosens ed uno tra Zappacosta e Maehle giocherà sull’altra corsia.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Pasalic, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Zapata (Piccoli) – All.: Gasperini

FIORENTINA (4-3-3): Dragowski; Venuti, Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Torreira, Castrovilli; Callejon, Vlahovic, Sottil – All.: Italiano




VERSO ATALANTA-FIORENTINA: ATTACCO SPUNTATO, MA LA CREATIVITÀ CI ILLUMINERÀ

Ci risiamo finalmente: dopo le due settimane di sosta per le Nazionali, l’Atalanta torna in campo al Gewiss Stadium, pronta ad affrontare la nuova Fiorentina di Italiano.

Tuttavia, tra acciacchi, infortuni e voli intercontinentali, ci sono più incognite che certezze sulle probabili scelte di  Gasperini.

Verso Atalanta-Fiorentina: la situazione nei singoli reparti

DUBBIO TRA I PALI- Musso fisicamente sta bene, ed è fresco della vittoria contro la Bolivia, ma il lungo volo notturno potrebbe giocare un brutto scherzo al portiere nerazzurro. Per questo motivo salgono le quotazioni di vedere all’esordio stagionale Sportiello, ma data l’importanza del match, l’argentino potrebbe fare gli straordinari.

DIFESA OK- Solo abbondanza in difesa per il tecnico di Grugliasco. Tutti arruolabili e a questo punto prevarrà chi più ha convinto in questo ultimo mese, tra campionato e nazionali.

Palomino è sicuro di una maglia, data la sua esuberanza contro Bologna e Torino; accanto a lui l’inamovibile Djimsiti, con Toloi a formare il classico trio di difesa.

Demiral pagherà ancora pegno probabilmente, alla luce della batosta subita con la sua Turchia contro l’Olanda.

Le ali invece torneranno a volare, non in altissimo, ma ci saranno. Con  Maehle on fire in Nazionale, sulla sinistra ci sarà anche Gosens, che ha recuperato dall’infortunio subito con la Germania.

IL VECCHIO O IL NUOVO?– Se in mediana Freuler è la certezza, il faro che guida nell’oscurità, rimane forte il dubbio su chi possa affiancarlo. Il nuovo arrivato Koopmeiners ha dimostrato di esser tonico, ma sappiamo come a Gasp piacciano i giocatori duttili. Per questo motivo, non escludo che possa partire dal 1’ ancora una volta Pasalic, il jolly della Dea.

ATTACCO SPUNTATO- Zapata potrebbe recuperare per la panchina, Muriel sarà out per due settimane minimo, ergo rimane solo Piccoli come alternativa.  Con Ilicic abbastanza in forma e un Pessina protagonista contro la Lituania, potrebbe assistere a un tridente inedito, ma non per questo inefficace.

Tuttavia, lasciare in panchina gente del calibro di Malinovsky e Miranchuk non è normale, e nel caso Gasp volesse dare sfoggio di qualità e creatività per sopperire alla strapotenza fisica di Zapata e alle accelerazioni di Lucho, perché non assistere dall’inizio a  un tridente fantasia composto da Malinovsky, Pessina e Ilicic falso nueve, ruolo che lo sloveno nelle stagioni precedenti qualche volta aveva rivestito.




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

TOLOI-DJIMSITI: LA DIFESA VA A SEGNO

Molto buona nel complesso la prova dei nerazzurri, che convincono e non subiscono nemmeno gol: dietro infatti la difesa pare aver acquisito maggior sicurezza e, quando può, non rinuncia ad andare in avanti. Il gol del 3-0 è una bellissima combinazione tra Djimsiti che offre a Toloi la palla che finisce in rete. Bene ancora una volta anche Pessina così come Malinovskyi e Zapata in crescita e sempre molto a disposizione della squadra.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: tiene uniti i suoi, azzarda una squadra dove il segnale che nessuno è intoccabile pare chiaro e, alla fine, ha sempre ragione lui. Vittoria, gioco e tre punti: alla fine è questo che conta.

GOLLINI 7: un paio di ottimi interventi li fa comunque, fermo restando che da comunque sicurezza ai suoi la dietro. Bene.

TOLOI 7.5: bravo, sia in copertura ma anche in fase realizzativa. Splendido l’asse tra lui e Djimsiti che porta al terzo gol che chiude il match.

ROMERO 7.5: anche oggi un gigante. E sfiora nuovamente il gol che solo un miracolo del portiere ospite gli nega nel primo tempo. (PALOMINO 6: dentro nel finale, svolge senza sbavature il compitino).

DIJMSITI 7: ottima partita, come già detto anche sopra ci mette lo zampino in collaborazione con Toloi nell’azione che vale il 3-0 finale.

HATEBOER 7: lotta, corre e gestisce con ordine diversi palloni molto importanti. Molto bene anche lui.

DE ROON 7: la solita diga la in mezzo, di fatto se la Viola non passa quasi mai la metà-campo è anche grazie a lui e Freuler.

FREULER 7: vedi sopra, qualità e quantità la in mezzo che non lasciano scampo agli avversari.

GOSENS 7.5: splendida l’azione con Zapata che porta al suo gol che sblocca un match che, sin a quel momento, pareva davvero stregato per i nostri. (MOJICA s.v.: entra nel finale).

MALINOVSKYI 7.5: ha riacceso il cannoncino. Finalmente! Una punizione precisa e perfetta che non lascia scampo al portiere e porta i suoi sul 2-0 mandando la partita in decisa discesa. (MURIEL 6: si vede pochino, un paio di palloni giocati e poco altro).

PESSINA 7.5: tanta, tanta roba anche oggi. Spazia un po’ ovunque e con le sue ripartenze taglia spesso a fettine la difesa viola. Molto bene! (GYABUAA s.v.: esordio in serie A per l’ennesimo prodotto della primavera nerazzurra).

ZAPATA 7: gli manca solo il gol: ma l’assist sull’1-0 è suo e poi, un po’ come sempre, fa reparto da solo e da anche la condizione di esser in crescita anche di condizione. Promosso! (LAMMERS 6: solo una bella conclusione nel finale di partita che viene deviata all’ultimo ed avrebbe meritato miglior sorte).




L’Atalanta torna a vincere (e convincere) anche in campionato: tris alla Fiorentina che da carica e morale.

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 3-0: GOSENS, MALI E TOLOI MANDANO AL TAPPETO LA VIOLA

Rieccola! Finalmente anche in campionato: dopo tre match a digiuno l’Atalanta del Gasp vince netto contro la Fiorentina 3-0 con gli ospiti che devono ringraziare il loro portiere Dragowski che ha impedito che il passivo fosse anche più ampio. Prova convincente dei nerazzurri che, pur senza Gomez ed Ilicic in campo, chiudono la Viola nella sua area sin dalle prime battute di gioco, sfiorano almeno tre volte il gol e lo trovano a fil di sirena del primo tempo con Gosens. Nella ripresa Malinovskyi su punizione segna il raddoppio e, pochi minuti dopo Toloi di testa chiude i conti contro una Fiorentina mai in partita. Si sale a quota diciassette punti in classifica, tanta fiducia e morale in vista dei successivi match contro Juve e Roma.

Bergamo: ad entrambe la vittoria manca da parecchio; la Viola sta sul fondo ed annaspa, la Dea invece è un più avanti ma ha rallentato parecchio negli ultimi tempi con i nerazzurri che non vincono da tre partite. Urge una svolta da ambo le parti in una gara delicata per il Gasp e per Prandelli che vogliono provare a ritrovare gol e tre punti in una gara dove sicuramente ci sarà da divertirsi.

MALINOVSKYI SI, PAPU NO: mister Gasperini preserva inizialmente il Papu anche in vista del big match contro la Juve di mercoledì sera a Torino e schiera inizialmente Malinovskyi insieme a Pessina a dar sostegno all’unica punta davanti che è Zapata mentre dietro e in mezzo gioca la miglior formazione possibile. Nella viola non c’è Ribery da subito ma Eysseric davanti con Vlahovic con l’ex Bonaventura a sostegno appena dietro.

IL RICORDO DI “PABLITO”: c’è il doveroso ricordo di Paolo Rossi prima dell’inizio del match con un minuto di silenzio a ricordare il grande Pablito prima che il match cominci con un’Atalanta subito propositiva in due occasioni: con Freuler che conclude in diagonale sul fondo dopo una ottima sponda di Zapata e poi proprio il colombiano va di testa all’ottavo ma Dragowski si supera e manda in corner la sfera.

DRAGOWSKI LE PRENDE TUTTE: il portiere viola è ancora sugli scudi al diciottesimo quando si supera su un colpo di testa di Romero concedendo solamente corner ad una Dea che, sul rovesciamento di fronte, ringrazia stavolta Gollini che compie una gran parata e manda a sbatter sulla traversa la bella conclusione di Vlahovic da fuori area. A quattro della mezz’ora è ancora l’estremo difensore viola a compiere l’ennesimo miracolo, di nuovo su un colpo di testa di Zapata che pareva destinato davvero in fondo al sacco e che invece viene spinto sopra la traversa ed in calcio d’angolo.

GOSENS SPEZZA L’EQUILIBRIO!: la Dea però non demorde ed insiste centrando il bersaglio quando ormai il pari a fine primo tempo pareva inevitabile: al quarantaquattro i nerazzurri passano grazie a Gosens, che riceve un gran pallone da sinistra da Duvan e butta in porta l’1-0 con Dragowski che stavolta non può farci nulla. Importante per la squadra del Gasp riuscire a sbloccare il match proprio ad un nulla dall’intervallo che arriva infatti dopo un solo minuto di recupero concesso dal direttore di gara.

RIPRESA, MALI SU PUNIZIONE FA 2-0: non cambia nessuno il Gasp durante l’intervallo ed il match riprende dopo il riposo con gli ospiti che provano ad alzare il proprio baricentro ma la Dea si difende con ordine e all’ottavo colpisce ancora: bella punizione guadagnata da Zapata che il piedino caldo di Malinovskyi manda alle spalle di Dragowski con una spledida esecuzione: 2-0 per i nerazzurri!

DJIMSITI-TOLOI, LA DIFESA CONFEZIONA IL TRIS: il raddoppio nerazzurro complica ulteriormente la vita alla viola che accusa il colpo contro una Dea che invece ritrova sempre più se stessa, e piazza il tris al diciottesimo sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla destra, Djimsiti salta e fa sponda per Toloi che mette dentro di testa il terzo gol per i ragazzi del Gasp.

GASP CAMBIA, LA DEA NON SOFFRE: avanti di tre gol, il Gasp prova a quel punto a modellar al meglio la sua Dea per far scorrere senza rischi i minuti che restano alla fine del match: a due dalla mezz’ora dentro Muriel e Palomino per Malinovskyi e Romero seguiti pochi minuti dopo dagli ingressi di Lammers e Mojica per gli stremati (ma bravissimi) Zapata e Gosens.

VITTORIA E MORALE IN VISTA DI JUVE E ROMA: negli ultimi due minuti c’è il tempo anche per l’esordio del baby Gyabuaa al posto di Pessina quando ormai resta davvero poco di questa partita da giocare ed il triplice fischio arriva dopo tre minuti di recupero e sancisce il ritorno alla vittoria in campionato di un’Atalanta che vince, torna a convincere e arriva con il giusto morale ad una settimana davvero importante: mercoledì la sfida a Torino contro la Juve, domenica sera quella alla Roma a Bergamo che ci diranno ancora di più sul valore di questa squadra. Avanti, senza paura!

IL TABELLINO

ATALANTA-FIORENTINA 3-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 44′ Gosens, 55′ Malinovskiy, 62′ Toloi

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero (73′ Palomino), Dijmsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (79′ Mojica); Malinovskiy (73′ Muriel), Pessina (89′ Gyabuaa); Zapata (81′ Lammers) – Allenatore: Gasperini

FIORENTINA (4-4-1-1): Dragowski; Venuti, Pezzella, Milenkovic, Biraghi (72′ Barreca); Lirola (55′ Callejon), Amrabat, Pulgar (45′ Castrovilli), Bonaventura; Eysseric (55′ Ribery), Vlahovic (65′ Kouamé) – Allenatore: Prandelli

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Romero (A), Ribery (F) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

MALINOVSKY CONVINCE, PER PALOMINO UNA SERATACCIA

La rimonta da morale, ma anche oggi l’Atalanta subisce due gol: se il primo è un po’ frutto anche della sfortuna, il secondo è l’ennesima amnesia difensiva che stavolta capita a Palomino. Inaccettabile che una squadra che vuol lottare al vertice subisca ancora così tanti gol. Meglio le cose in mezzo dove Gosens gioca bene e Castagne rientra col botto oltre a Malinovsky che convince alla sua prima da titolare.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: osa nella ripresa, rischia il tutto per tutto mettendo dentro i suoi assi nella manica ed alla fine è proprio Ilicic a riaccendere la speranza per la rimonta nel finale trovando un pari che, ripetiamo, vale più per il morale che per il comunque buon punto in classifica.

GOLLINI 6: ne prende due in una partita dove subisce praticamente altrettanti tiri nello specchio della porta. Per il resto, ordinaria amministrazione.

MASIELLO 6.5: discreta la sua partita, è richiamato in panchina nella ripresa quando il mister si gioca il tutto per tutto. (ILICIC 8: subito grandi numeri, quando pare tutto finito lui la riapre con una giocata da campione. Da applausi).

PALOMINO 4.5: purtroppo oggi il buon Josè ha sulla coscienza un errore che poteva davvero costare carissimo: grave la leggerezza che consente a Chiesa di ripartire e lanciare a Ribery il pallone del 2-0. Imperdonabile leggerezza. Sfortunatissimo inoltre sul gol di Chiesa deviando involontariamente in porta il pallone.

DJIMSITI 6.5: oggi poche sbavature, gara tutto sommato sufficiente del difensore albanese.

CASTAGNE 8: torna dopo l’infortunio e pesca anche il jolly nel finale da fuori che fa esplodere il Tardini ed evita una sconfitta che avrebbe fatto molto male, soprattutto nel morale. Gol che vale triplo.

DE ROON 6.5: specialmente nel finale aumenta i giri del motore e aiuta la squadra all’assalto che porta all’incredibile rimonta. Nel finale probabilmente sfiora con un braccio il pallone che vale il primo pareggio annullato dal Var.

PASALIC 6: condizionato subito da una ammonizione che pesa sulla sua prestazione, trova anche il gol poi annullato dalla tecnologia.

GOSENS 6.5: mostra i muscoli contenendo prima e ripartendo poi andando spesso a conquistare molti palloni preziosi. (ARANA s.v.: dentro nel finale).

MALINOVSKY 7: anche quando i suoi sono sotto di due gol era comunque tra i più positivi in campo fino a quel momento. Gioca la sua prima partita da titolare e dimostra grandi qualità.

ZAPATA 6: oggi meno devastante del solito, conquista comunque palloni importanti senza però riuscire mai a trovare la porta e divorandosi anche la clamorosa occasione del pari subito dopo il primo gol viola. Non da lui.

MURIEL 6: al momento è più uomo da partite in corso piuttosto che dal primo minuto. Fatica un po’ contro i suoi ex compagni. (GOMEZ 6: solo negli ultimi dieci minuti si fa notare con qualche scatto giusto e degno delle sue qualità. Un po’ stanco).




L’Atalanta butta il cuore oltre la paura: Viola ripresa nel finale, 2-2!

SERIE A, QUARTA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 2-2: ILICIC E CASTAGNE, VIOLA RIPRESA

Presa a sberle e nell’angolino, tira fuori la classe dei suoi leader e un cuore grande così per riprendere la viola e confezionare forse la rimonta più importante di questo inizio stagione, nonostante valga solo un punto in classifica ma molti di più in termini di morale. L’Atalanta si riprende la Fiorentina nel finale, dopo aver visto le streghe e rischiato di sprofondare e invece pareggia una partita incredibile dopo che i gol di Chiesa nel primo tempo e Ribery nella ripresa parevano aver chiuso; invece a cinque dalla fine Ilicic la riapre con un colpo di classe e al 94′ Castagne la pareggia all’ultimo respiro alla faccia del Var che aveva strozzato due minuti prima il gol di Pasalic per un fallo di male di De Roon. Sospiro di sollievo per la Dea, anche se la difesa continua a far paura.

Parma: il primo obiettivo è sicuramente voltare pagina, magari nel modo migliore possibile. L’Atalanta che si lecca ancora le ferite della scoppola rimediata a Zagabria all’esordio in Champions League si trova però di fronte al ritorno del campionato che la mette di fronte oggi ad una Fiorentina a sua volta affamata e vogliosa di conquistare punti che sin qui sono stati davvero pochi (uno soltanto) a fronte di quanto mostrato in campo. Pericolo dunque doppio per i ragazzi del Gasp, da quello mentale a quello di un avversario rognoso e ostico, ma forse l’ideale per cercare la giusta ripartenza della Dea.

MURIEL E MALINOVSKY DAL 1′: mister Gasperini cambia parecchio rispetto alla gara con la Dinamo, Palomino va in mezzo alla difesa per Toloi, Castagne in fascia al posto di Hateboer e Pasalic al posto di Freuler e davanti grandi cambiamenti con Zapata e Muriel in coppia dal primo minuto con Malinovsky a sostengo. Nella Fiorentina occhio davanti a Chiesa e Ribery, mentre tra i pali c’è un certo Dragowsky che lo scorso anno parò tutto in Atalanta-Empoli.

BUONA DEA MA PASSA LA VIOLA: bel colpo d’occhio al Tardini all’ingresso delle squadre in campo, quasi 10mila i tifosi nerazzurri giunti da Bergamo sfidando la pioggia per quella che in teoria è l’ultima in esilio prima del completamento dei lavori della nuova Curva Nord dello stadio di Bergamo in un match che inizia con una bella punizione guadagnata da Zapata dopo circa trenta secondi che però Muriel spedisce alle stelle. La partita è gradevole, la squadra del Gasp prova a comandare le operazioni e giocare di più nell’area di rigore viola anche se non riuscendo tuttavia a rendersi mai seriamente pericolosa; cosa che invece riesce benissimo alla Fiorentina alla prima occasione al minuto ventiquattro sugli sviluppi di un corner con Chiesa che conclude da fuori, Palomino tocca involontariamente ma quanto basta a spiazzare Gollini: ci si mette pure la sfortuna, ma la Dea va sotto.

ZAPATA SI DIVORA IL PARI: non passa nemmeno un minuto e Zapata ha subito sul piede la grande occasione per il pari ma il colombiano angola troppo al venticinquesimo e manda incredibilmente fuori. Il match a quel punto perde di intensità e le due squadre lottano prevalentemente a centrocampo senza veder sorgere nuove occasioni da gol in un primo tempo che può andar così in archivio dopo tre minuti di recupero con gli ospiti avanti di un gol.

GASP METTE I BIG, LA VIOLA FA 2-0: la ripresa inizia senza cambi ma con la panchina nerazzurra che già si scalda in massa e al decimo il Gasp getta l’artiglieria pesante in campo inserendo Ilicic e Gomez al posto di Muriel e Masiello lanciandosi al disperato assalto alla ricerca del pari e stringendo l’assedio alla metà campo avversaria. Ma come successo nel primo tempo, l’Atalanta paga cara la prima sbavatura della ripresa: grave ingenuità di Palomino che regala palla a Chiesa che fa partire un cross al bacio per Ribery che si ritrova davanti a Gollini e mette dentro il gol del 2-0 per i Viola e fa scendere il gelo al Tardini.

ILICIC RIACCENDE LA SPERANZA: l’Atalanta pare all’angolo, chiusa nelle sue paure e impietrita di fronte ad un avversario che, col minimo sforzo, sta ottenendo il massimo. Invece la squadra del Gasp continua comunque a costruire le sue trame di gioco quasi facendo finta che la partita fosse ancora sullo 0-0: serve quindi l’intuizione di un fuoriclasse per riaccendere la speranza, e Ilicic la trova a sei dalla fine controllando in maniera divina il pallone che gli arriva in area e calciando alle spalle di Dragowsky il punto che dimezza lo svantaggio.

VAR PRIMA, CASTAGNE DOPO, E’ 2-2!!!: il Gasp inserisce a quel punto anche Arana al posto di Gosens per dare maggior spinta offensiva nel finale con la Dea che a questo punto ci crede e va all’assalto e nei cinque minuti di recupero concessi succede di tutto e di più: al primo di recupero la palla in area viene toccata da De Roon per Pasalic che mette dentro ma il Var pizzica un tocco con la mano dell’olandese al momento del passaggio al croato che vanifica tutto. Pare tutto finito, non per il cuore formato gigante dell’Atalanta che al quarantanovesimo batte un corner con persino Gollini in area, la difesa viola respinge e arriva Castagne da fuori e la mette li, dove nessuno ci può arrivare: è 2-2, stavolta tutto regolare e il Tardini diventa una bolgia, il mister si fa mezzo campo di corsa e la squadra festeggia questo pareggio incredibile come fosse la vittoria di una finale, perchè la sensazione è che, al di la del punto prezioso per la classifica, conti molto di più l’iniezione di fiducia per il morale di una squadra che pareva sull’orlo del baratro e che ha saputo ritrovare in dieci minuti lo spirito giusto per confezionare l’ennesima rimonta incredibile.

IL TABELLINO

ATALANTA-FIORENTINA 2-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 24′ p.t. Chiesa (F), 21′ s.t. Ribery (F), 39′ s.t. Ilicic (A), 50′ s.t. Castagne (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Palomino, Masiello (12′ s.t. Ilicic), Castagne, de Roon, Pasalic, Gosens (40′ s.t. Arana), Malinovskyi, Muriel (12′ s.t. Gomez), Zapata – All.: Gasperini

FIORENTINA (3-5-2): Dragowski, Milenkovic, Pezzella, Caceres, Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert (41′ s.t. Venuti), Chiesa (32′ s.t. Vlahovic), Ribery (23′ s.t. Boateng). All. Montella.

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: spettatori: 10mila circa – ammoniti: 1′ p.t. Pezzella (F), 8′ p.t. Pasalic (A), 1′ s.t. Lirola (F), 8′ s.t. Milenkovic (F), 43′ s.t. Boateng (F), 45′ s.t. Dragowski (F) – espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t. e 5′ s.t.