Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

ALL.: GRITTI 9: il talismano colpisce ancora! Porta la Dea in finale con una prestazione di grande carattere e ribaltando lo svantaggio maturato all’andata. Nella ripresa, dopo il pari getta nella mischia altro peso offensivo per provare a riprenderla e ci riesce.

CARNESECCHI 6.5: sicuro di se, passa una serata relativamente tranquilla. Incolpevole sul gol subito.

DJIMSITI 6.5: gioca con ordine e difende senza affanni. Bene.

HIEN 6.5: prima su Nico, poi su Belotti. Pochi errori e tanta concretezza.

KOLASINAC 7: partita ordinata, solita grinta da vendere (LOOKMAN 7.5: segna il gol nel recupero a pochi secondi dalla fine che vale la finale ed offre l’assist a Pasalic per chiuderla del tutto).

ZAPPACOSTA 6.5: si vede poco nel primo tempo, meglio nella ripresa (MIRANCHUK 6.5: dentro nel finale per dare vivacità ed andare a caccia della vittoria)

DE ROON 7: va anche vicino al gol. Prova ancora una volta maiuscola.

EDERSON 7: bene anche lui, solita partita da signore del centrocampo (PASALIC 7: come sempre, quando c’è una partita importante, lui ci mette la firma)

RUGGERI 6.5: buona prova, nella ripresa sfiora anche il gol di testa in avvio peccando di imprecisione.

KOOPMEINERS 7.5: segna subito e rimette la partita in equilibrio, poi dirige bene le operazioni in campo sfiorando anche la doppietta.

DE KETELEARE 6.5: inventa lo splendido assist a Scamacca per il 2-1, sfiora in un paio di occasioni anche la marcatura personale.

SCAMACCA 9: due gol-capolavoro anche se uno di questi viene vanificato dal Var. Offre l’assist a Lookman per il gol che vale la finale. Che volere di più?




Rimonta con il brivido: l’Atalanta cala il poker alla Fiorentina e vola in finale di Coppa Italia!

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI RITORNO

ATALANTA-FIORENTINA 4-1: VIOLA TRAVOLTA, DEA IN FINALE!

Bergamo: sarà Juventus-Atalanta la finale che si disputerà mercoledì 15 maggio all’Olimpico di Roma. Splendida partita tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto con l’Atalanta che vince 4-1 e ribalta l’1-0 dell’andata a spese di una Fiorentina in 10 per quasi tutta la ripresa a causa del rosso a Milenkovic. Al vantaggio in avvio di gara di Koopmeiners la Dea sfiora più volte il raddoppio e, proprio quando la gara pare esser nelle mani dei nerazzurri dopo che la Fiorentina rimane in dieci, la Viola ha la forza di pareggiare con Martinez Quarta. Poi Scamacca però sigla il bellissimo 2-1 in rovesciata e, nell’assalto finale Lookman (con brivido Var) e Pasalic firmano il poker nerazzurro che vale la finale.

CDK E SCAMACCA DAVANTI: Gasp propone la formazione migliore possibile per provare la rimonta e prendersi la finale; davanti CDK e Scamacca con Koop alle loro spalle mentre Ruggeri e Zappacosta sugli esterni e in difesa Hien al centro con Djimsiti e Kolasinac. Nella Viola c’è Belotti davanti ma occhio dietro a Gonzalez, Beltran, Kouamé che Italiano schiera tutti insieme per cercare di sorprendere la retroguardia nerazzurra.

KOOP SBLOCA SUBITO IL MATCH: ennesimo sold-out allo Stadium per questa sfida che deciderà la seconda finialista di Coppa Italia dopo che ieri la Juve ha staccato il pass per Roma dopo aver eliminato la Lazio. La partita inizia con la Fiorentina che pare più attenta ed ordinata ma, al primo affondo, l’Atalanta rimette subito in equilibrio il risultato con il match di andata: Koopmeiners lanciato a rete, a tu per tu con Terracciano, lascia partire un diagonale imprendibile che si insacca vicino al palo l’1-0 della Dea.

SCAMACCA SEGNA, IL VAR DICE NO: tre minuti dopo il vantaggio, la squadra del Gasp arriva anche al raddoppio con un grandissimo gol di Scamacca, che fulmina Terraciano con una gran botta da fuori ma, a inizio azione, non sfugge al Var un fallo di Koop a centrocampo e l’urlo dello Stadium viene vanificato. I nerazzurri non demordono e al ventitre vanno vicino al raddoppio: De Ketelaere mette in mezzo per Koop che si gira e lascia partire un bel tiro che Terracciano devia in qualche modo evitando il bis dell’olandese. Ancora la squadra di Gasp a dieci dalla fine con CDK lanciato a rete a gran velocità, il suo tiro sfiora il palo ed esce di un soffio. Ultima occasione di un primo tempo che si chiude dopo quattro di recupero con i nerazzurri avanti di un gol.

RIPRESA, VIOLA SUBITO IN DIECI: nessun cambio dopo il riposo, si riparte quindi con i medesimi ventidue della prima frazione e con l’Atalanta vicina al raddoppio al terzo con un gran cross di Zappacosta per Ruggeri che angola troppo di testa e mette sul fondo da ottima posizione. All’ottavo CDK regala una magia che spiana la strada a Scamacca verso la porta ma Milekovic ferma fallosamente l’attaccante nerazzurro: doccia anticipata per lui e Viola in dieci.

QUARTA GELA I NERAZZURRI: l’Atalanta ha a questo punto la grande chance di provare a chiudere i giochi, ma curiosamente finisce nella trappola di Italiano che racchiude a riccio la Viola che attende per poi tentare di ripartire. E al ventitre ecco che la legge del calcio punisce la Dea: sugli sviluppi di una punizione Martinez Quarta è inspiegabilmente solo in mezzo all’area e di testa infila Carnesecchi.

SCAMACCA RILANCIA LA DEA: a quel punto Gasp cambia subito con Lookman e Pasalic dentro al posto di Ederson e Kolasinac e la paura per la Dea dura circa cinque minuti perchè alla mezz’ora Scamacca in sforbiciata su assist di De Ketelaere segna il gran gol rimette di nuovo il risultato in equilibrio: 2-1 per l’Atalanta. Un minuto prima del nuovo vantaggio era entrato anche Miranchuk al posto di Zappacosta.

LOOKMAN-PASALIC, POKER E FINALE!!!: la Dea a quel punto vede la possibilità di farcela ed evitare i supplementari e mette all’angolo la Viola. Al quarantaquattro De Ketelaere in contropiede spara alto da buonissima posizione. Poi i cinque di recupero in cui la Dea costruisce la sua impresa: al quarto di recupero Lookman in contropiede la mette alle spalle di Terracciano ma il guardalinee segnala fuorigioco. Pare l’ennesima beffa e, invece, il controllo al Var fa rivedere la decisione all’arbitro ed esplodere lo Stadium di gioia: 3-1! Con un piede e mezzo ormai in finale, l’Atalanta mette la ciliegina sulla torta al settimo di un recupero allungato quando Pasalic servito da Lookman in contropiede la chiude. 4-1, Bergamo esplode di gioia e si gode la terza finale di coppa Italia dell’era Gasperini. Il 15 maggio a Roma l’attenderà la Juventus, avversaria dell’ultima finale di coppa Italia disputata dai nerazzurri: l’augurio di tutti noi è che stavolta il finale sia diverso rispetto alle altre due precedenti.




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

ALL.: GASPERINI 8: a lui questa Atalanta meno camaleontica e più calcolatrice magari piace meno, ma la maglia rosa continua a tenerla addosso ben stretta la sua Dea che oggi vince e convince. Dove arriveremo non si sa, ma stare lassù aumenta l’autostima e fa sicuramente tanto piacere.

SPORTIELLO 6: un brivido nel primo tempo quando gli scivola via un pallone facile facile che poteva costare caro, poi nella ripresa invece è attento nell’unica conclusione da fuori degli ospiti. Il resto è quasi una partita da spettatore non pagante.

TOLOI 7: partita praticamente perfetta. Nel finale esce stremato e un po’ dolorante, speriamo non sia nulla di grave (DEMIRAL 6: che brivido quel colpo di testa all’indietro che sfiora l’incrocio. Ha fatto perdere qualche anno di vita ai tifosi allo stadio).

OKOLI 7: bravo anche lui, una partita attenta, ordinata e senza sbavature.

SCALVINI 7: nonostante fosse rientrato non al meglio dalla nazionale, anche lui piazza una prestazione davvero maiuscola. Avanti così!

HATEBOER 6.5: diverse sgroppate lungo la fascia, impegno e molta dedizione alla causa. Bravo!

DE ROON 7: giganteggia la in mezzo dove la Fiorentina fa sempre fatica a ragionare anche grazie alla sua onnipresenza in campo.

KOOPMEINERS 7: un altro che la in mezzo fa sempre la differenza. Recupera palloni, imposta e apre il gioco da vero leader.

SOPPY 6.5: ha corsa e qualche buono spunto, ma spesso perde anche palloni in maniera abbastanza ingenui. Sostituito nella ripresa. (MAEHLE 6: si divora a tu per tu con Terraciano il pallone che poteva mandar definitivamente in ghiaccio il match).

EDERSON 6: ci si aspetta sempre di più da lui, e anche oggi riesce ad imporsi poco la davanti e perde anche alcuni palloni non da lui. (PASALIC 6.5: buon impatto sul match, si vede anche in qualche occasione in fase offensiva).

LOOKMAN 7.5: completa una partita veramente buona con la ciliegina sulla torta del gol che vale tre punti pesantissimi. (MALINOVSKYI 6: dentro nel finale, gioca qualche pallone e poco più).

MURIEL 7: segnali importanti di ripresa. Qualche ottima giocata e lo spunto, da vero Lucho, che mette la sua firma alla azione da gol che decide la gara. (HOJLUND 6: dentro anche lui nel finale, utile a tener palla e gestire il tempo negli ultimi minuti per disinnescare definitivamente le velleità viola).




L’Atalanta non molla la presa: batte la Fiorentina e si riprende la vetta!

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 1-0: LA DECIDE UN GOL DI LOOKMAN

Bergamo: la cinica Atalanta non sbaglia un colpo, con un guizzo di Lookman, dopo un assist al bacio di Muriel, batte una Fiorentina dalle ali tarpate, e dopo otto giornate non soltanto resta prima con il Napoli a quota venti punti ma è già a metà dell’opera salvezza, invocata in settimana dal presidente Percassi a quota quaranta. L’attacco che un tempo segnava a raffica ora si limita a colpire quando deve, ma Gasp ha fondamenta solide come dimostrano le appena tre reti concesse che rendono la Dea miglior difesa del torneo e la tiene così in vetta alla classifica. Bergamo continua a sognare.

SCALVINI C’E’, PANCA PER DEMIRAL: difesa inedita per il Gasp che tiene precauzionalmente a riposo Demiral e fa giocare dietro insieme a Toloi i baby Okoli e Scalvini mentre sulle fasce tocca a Soppy ed Hateboer con davanti l’ex di turno Muriel con Ederson e Lookman. Nella Viola, mister Italiano ritrova tra i pali un altro ex, Gollini mentre in mezzo c’è Bonaventura con davanti il trio formato da Kuamè, Ikone e Saponara.

STADIO PIENO PER LA DEA: stadio praticamente esaurito a Bergamo per questa sfida che può riportare la Dea al primo posto, splendida cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con il match che comincia su ritmi abbastanza alti e con le due squadre che si affrontano sin da subito senza timore: all’ottavo Muriel ci prova direttamente da calcio di punizione ma la mira è imprecisa e la palla sfila sul fondo. Poi tocca alla Fiorentina rendersi pericolosa poco prima del ventesimo quando Sportiello respinge ma non trattiene un tiro di Saponara, così Barak prova ad approfittarne, ma il portiere nerazzurro è bravo ad anticiparlo e rimediare all’errore precedente.

KUAME ESPULSO, ANZI NO: alla mezz’ora Lookman accelera ed entra in area offrendo un pallone ad Ederson che spara alto da buona posizione; a tre dall’intervallo succede un po’ di tutto dopo che Kuame entra a gamba molto alta su De Roon rischiando moltissimo: rosso diretto per il direttore di gara che viene poi richiamato dal Var che convince l’arbitro a cambiare idea; solo fallo e nemmeno il giallo per il giocatore Viola tra le proteste dei nerazzurri. Ultimo telegramma di un primo tempo intenso ma privo di vere e proprie occasioni da gol con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, LOOKMAN SBLOCCA IL MATCH: nessun cambio dopo l’intervallo e la gara riprende con la Dea che pare più decisa nel tentare di creare difficoltà alla Viola: all’undicesimo entrano Maehle e Pasalic al posto di Soppy ed Ederson e, due minuti dopo, l’Atalanta passa: Muriel dalla linea di fondo salta Quarta e mette in mezzo il pallone facile facile per Lookman che sotto porta in scivolata non sbaglia e supera Terraciano. Esplode il Gewiss, 1-0 per i nerazzurri.

MAEHLE SI DIVORA IL RADDOPPIO: trascinata dall’entusiasmo per il gol del vantaggio, la Dea prova ad allungare pochi minuti dopo con un inserimento di Pasalic sulla sinistra, ma il tiro viene bloccato da Terracciano. Al ventidue i nerazzurri si divorano letteralmente il raddoppio quando Maehle al galoppo si ritrova tutto solo davanti a Terracciano, manca la freddezza e il portiere viola blocca e salva i suoi. Poi si vede anche la squadra ospite con Saponara che sfrutta una sponda di testa in area, ma il tocco è debole e la palla viene spazzata via dalla difesa nerazzurra che riesce a salvarsi.

GUARDIAMO ANCORA TUTTI DALL’ALTO!: tre cambi per il Gasp a ridosso della mezz’ora quando escono Lookman, Muriel e Toloi ed entrano Malinovskyi, Hojlund e Demiral in questo finale di gara dove proprio Demiral all’ottantanove fa venir un brivido ai propri tifosi con un colpo di testa all’indietro in area che sfiora l’autogol. E’ però l’ultimo brivido per la Dea con la Viola che non riesce più a tentare di abbozzare insidie degne di nota dalle parti di Sportiello. Finisce 1-0, fa festa il pubblico dello Stadium, l’Atalanta resta li aggrappata al Napoli in vetta alla classifica per quella che ormai sta diventando una piacevole e dolcissima abitudine di ogni settimana calcistica a Bergamo: guardare tutti dall’alto.




Campionato, si ricomincia: l’Atalanta che vuol difendere il primato aspetta la Fiorentina

BERGAMO, ORE 18

SFIDA ALLA VIOLA PER RESTARE AGGANCIATI AL NAPOLI

Terminata la pausa per gli impegni delle nazionali, si riaccendono i riflettori sul campionato che vivrà ora la lunga volata fino allo stop previsto a metà novembre quando la serie A si fermerà fino gennaio per far spazio ai mondiali in Qatar. L’Atalanta capolista insieme al Napoli, che ieri ha superato il Toro ed è scappato via a tre lunghezze dai nerazzurri, prova a rispondere per non lasciar scappare i campani: per non perdere la vetta la Dea deve aver la meglio contro la Fiorentina, squadra ostica che nella scorsa stagione ha soffiato nel finale il posto in Europa proprio ai nerazzurri e l’ha battuta in tre occasioni su tre (non senza polemiche) tra campionato e coppa Italia. I ragazzi del Gasp proveranno quindi a vendicare le sconfitte della scorsa stagione cercando l’ennesima grande prestazione che consenta ai nerazzurri di continuare a sognare in questo sin qui magico avvio di stagione.

STATISTICHE

Atalanta-Fiorentina, match valido per l’ottava giornata di Serie A 2022/23, si giocherà allo stadio Gewiss Stadium di Bergamo domenica 2 ottobre alle ore 18:00. Di fronte la squadra di Gasperini e quella di Italiano. La Fiorentina ha vinto le due ultime partite di Serie A contro l’Atalanta, dopo aver perso ciascuna delle tre precedenti; l’ultima volta in cui i viola hanno ottenuto più successi consecutivi contro i nerazzurri nella competizione è stata nel febbraio 2016 (otto).

L’Atalanta ha vinto quattro delle ultime sette sfide nel massimo campionato contro la Fiorentina (1N, 2P), tanti successi quanti nelle precedenti 29 gare contro questa avversaria (11N, 14P).

L’Atalanta ha vinto solo una delle ultime nove gare casalinghe di Serie A (3-1 contro il Torino l’1 settembre) e nel parziale ha pareggiato ben cinque volte (3P).

La Fiorentina ha perso cinque delle ultime sei trasferte di Serie A (1N) e nel parziale ha segnato appena tre gol; l’ultimo successo esterno dei viola in campionato risale allo scorso 10 aprile, 3-2 contro il Napoli.

L’Atalanta è la squadra che ha subito meno reti in questa Serie A, appena tre.

Il centrocampista dell’Atalanta Ruslan Malinovskyi è stato coinvolto in quattro reti nelle sue ultime cinque presenze di Serie A contro la Fiorentina (due gol e due assist), solo contro l’Udinese (cinque) ha preso parte a più marcature nella competizione.

L’attaccante della Fiorentina Luka Jovic ha toccato solo 130 palloni finora in questa Serie A (16 in area di rigore avversaria), meno di ogni altro giocatore di movimento che ha all’attivo almeno il suo stesso minutaggio (440 minuti).

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Demiral, Okoli; Soppy, De Roon, Koopmeiners, Soppy; Ederson, Malinovskyi; Højlund – All. Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Djimsiti, Musso, Palomino, Zappacosta, Zapata

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Venuti, Quarta, Igor, Biraghi; Bonaventura, Mandragora, Barak; Gonzalez, Kouamé, Saponara – All.: Italiano

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Castrovilli, Dodò




La mazzata perfetta: sconfitta, in dieci, all’ultimo secondo. L’Atalanta saluta la coppa Italia.

COPPA ITALIA, QUARTI DI FINALE

ATALANTA-FIORENTINA 2-3: LA DECIDE MILENKOVIC NEL RECUPERO

Bergamo: lo Stadium di Bergamo è terra di conquista viola. Con o senza Vlahovic. Mesi fa la Fiorentina aveva espugnato il campo dell’Atalanta in campionato grazie a una doppietta del serbo su rigore, stavolta la vittoria proietta i toscani in semifinale di Coppa Italia, dove potrebbero trovare proprio la Juventus del loro ex attaccante. Finisce 3-2 per gli ospiti il quarto di finale più combattuto, emozionante ed equilibrato visto sinora con la Dea che capitola a fil di fischio finale che avrebbe portato tutti ai supplementari grazie al gol di Milenkovic ed al brivido finale per un check al Var per un presunto fallo ad inizio azione che invece non c’è. Eppure la Dea era riuscita a rimontare dopo lo svantaggio iniziale di Piatek su rigore con un gran gol di Zappacosta e, nella ripresa la prima rete di Boga in nerazzurro. Invece un rigore ancora del polacco viola e il gol in pieno recupero mandano la Viola in semifinale e l’Atalanta mestamente a casa.

GASP LANCIA BOGA DAL 1′: con l’emergenza in attacco da gestire, il Gasp lascia inizialmente in panchina Muriel e propone Boga per la prima volta titolare dal suo arrivo in nerazzurro con Malinovkyi a fargli compagnia a supporto di un Pasalic in inedita versione da punta centrale mentre sulle fasce torna anche Hateboer; nella Viola, mister Italiano punta su Piatek e Saponara in avanti mentre in mezzo c’è Castrovilli e non l’ex Bonaventura che parte dalla panchina mentre tra i pali va Terraciano (Dragowski squalificato).

VAR E PIATEK, VIOLA AVANTI SU RIGORE: nonostante l’orario, i prezzi popolari favoriscono una buona cornice di pubblico allo Stadium con il match che inizia e al settimo si infiamma subito: l’arbitro interviene a interrompere il gioco, su segnalazione del Var, per un’azione che aveva lasciato proseguire al limite dell’area nerazzurra: un pestone di De Roon su Gonzalez pochi centimetri dentro l’area di rigore. Penalty per i viola che Piatek non fallisce e porta sull’1-0 gli ospiti.

ZAPPACOSTA, SUPERGOL PER L’1-1: subito sotto, la Dea cerca di uscire dal guscio ma è la Fiorentina a giocare meglio: all’undicesimo cross di Odriozola, tiro di Maleh che viene deviato in angolo da Hateboer. Al ventesimo si vedono i nerazzurri, con una bella cavalcata imprendibile di Boga, il cross al centro troppo profondo, è preda di Terraciano. A ridosso della mezz’ora Gonzalez dal limite ci prova con un tiro a giro pericoloso, ma Musso si distende con due mani all’incrocio e mette in angolo. Sull’azione successiva l’Atalanta pareggia: splendido tiro all’incrocio dei pali di Zappacosta da appena dentro il limite dell’area sinistro che vale l’1-1.

BOGA SI FERMA AL PALO: ritrovata la parità, ancora una volta gli infortuni si accaniscono sulla Dea con Palomino costretto ad uscire al trentaseiesimo per far posto a Koopmeiners. Nel primo dei tre minuti di recupero però la squadra del Gasp va a un passo dal sorpasso quando Zappacosta serve un pallone delizioso per Boga che spizzica sul palo e sulla respinta Pasalic non riesce a mettere in rete. Ultimo sussulto di un bel primo tempo che si chiude con le due squadre ferme sull’1-1.

JEREMIE LANCIA LA DEA SUL 2-1: la ripresa si apre con la Viola pericolosa sempre con Piatek di testa in avvio, poi la Dea piazza il break vincente per il sorpasso: invenzione di Boga, che scarta due difensori si incunea in area e batte Terraciano. Primo gol in nerazzurro per il giocatore arrivato con il mercato di gennaio in nerazzurro.

ALTRO RIGORE, PIAKET FA BIS: l’Atalanta ora sembra avere l’inerzia della partita dalla sua, eppure ancora una volta è l’errore individuale a complicare i piani della squadra del Gasp: al venticinquesimo intervento scomposto di Koopmeiners in area su Maleh, l’arbitro Fabbri non ha dubbi, è ancora rigore. Dal dischetto ancora Piatek a segno dopo l’iniziale respinta di Musso, troppo corta però ed il polacco rimette in rete il 2-2. Altri cambi per il Gasp che inserisce Pasalic e Malinovskyi al loro posto Muriel e Pessina.

DEA ABBONATA AI LEGNI: nerazzurri poco fortunati poco dopo la mezz’ora con Zappacosta che centra la traversa sfiorando la doppietta. Poi la Viola resta in dieci quando Martinez Quarta ferma Muriel e finisce anzitempo sotto la doccia per doppia ammonizione.

MILENKOVIC FIRMA LA BEFFA, ADDIO COPPA: si arriva nel recupero con i tre minuti concessi dal direttore di gara in cui succede l’incredibile: prima Djimsiti sfiora di testa il gol che vale la semifinale, poi, all’ultimo respiro, la Viola con Milenkovic pesca il jolly da fuori area che vale la clamorosa qualificazione e una beffa pazzesca per i nerazzurri, condita anche da un lungo check al Var per un possibile fallo a inizio azione (o fuorigioco di Piatek) non ravvisato dal direttore di gara. Finisce così, con le facce incredule dei giocatori nerazzurri, i giocatori Viola che fanno festa e staccano il pass per la semifinale di Coppa. Il momento buio dell’Atalanta continua.

IL TABELLINO:



Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

PALOMINO ANCORA SUPER, MIRANCHUK INVECE STECCA ANCORA

Indicazioni positive, altre meno: pur nella serata della prima sconfitta stagionale, l’Atalanta può consolarsi con alcune indicazioni importanti dai suoi uomini: Palomino su tutti sfodera l’ennesima grande partita, poi Zappacosta non è per nulla male alla sua prima da titolare dopo il suo ritorno a Bergamo. Purtroppo invece le notizie negative arrivano da Miranchuk, che getta l’ennesima possibilità di dimostrare il suo valore ma anche da Mahele che ci mette del suo in entrambi i rigori per la Viola.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 5.5: non convince con le scelte iniziali, specialmente in avanti; poi tenta di metterci una pezza nella ripresa ma non gli riesce di rimediare completamente agli errori iniziali. Peccato, perchè la squadra complessivamente non ha meritato la sconfitta per quanto visto in campo.

SPORTIELLO 6: prende due gol su rigore, per il resto la Fiorentina non tira praticamente mai in porta.

PALOMINO 8: è pur vero che Vlahovic segna una doppietta, ma solamente su rigore. Il resto della gara viene praticamente oscurato dall’ennesima partita monstre di questo giocatore. Ad avercene come lui…

TOLOI 6.5: poche sbavature, gara più che sufficiente.

DJIMSITI 5.5: dall’euforia per il possibile gol che portava la Dea sull’1-0 cancellato dal Var a quella dell’ingenuo fallo da rigore in avvio di ripresa che porta al raddoppio ospite. Una serata davvero strana per lui.

ZAPPACOSTA 7: ottima impressione nella sua prima da titolare dopo il suo ritorno a Bergamo. Manca un pochino nel passaggio finale ma sulla fascia è un piacere vederlo giocare. Bentornato!

PASALIC 6.5: pochi errori li in mezzo in un ruolo non suo, oggi però non si vede quasi mai la davanti dove lui spesso si ritrova protagonista (ILICIC 6: dentro nel finale, un paio di giocate discrete e poco più).

FREULER 6.5: in crescendo, specie nella ripresa. Nel finale va all’assalto anche lui in area ospite ma senza successo.

MAHELE 5: protagonista doppio, ed in negativo: nell’azione del rigore che sblocca la partita la sua mano in area è decisiva, poi perde un pallone ingenuamente dando il via ad inizio ripresa all’azione del secondo penalty per gli ospiti (GOSENS 6.5: spinge sin da subito, prova anche la conclusione a rete ma non trovando il bersaglio).

PESSINA 6: ci si aspettava onestamente di più. Entra in meno azioni del solito (specie nel primo tempo) e la squadra in campo ne risente parecchio (KOOPMEINERS 6.5: tempo cinque minuti e già fa vedere cose molto molto interessanti: splendido il lancio nel finale che per poco porta al pari nerazzurro. Se son rose…)

MIRANCHUK 4.5: impalpabile. Non entra mai in partita. Ennesima occasione sciupata. (MALINOVSKYI 6.5: entra bene nel match ed è subito protagonista con un pallone che manda Zapata a tu per tu con il portiere ospite che però gli chiude lo specchio).

ZAPATA 6.5: croce e delizia: ritrova il gol su calcio di rigore ma, poco prima sciupa una clamorosa occasione per dimezzare lo svantaggio. Nel finale solo una gran parata di Terraciano gli nega il gol. (PICCOLI s.v.: dentro nel finale).