Dopo la batosta, la Dea riprende la corsa: Pescara travolto, si può sognare ancora!

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-PESCARA 3-0: PAPU-BIS E GRASSI, DISPIACERI A ZEMAN

Tre gol per ricominciare: l’Atalanta di Gasperini si mette così alle spalle la domenica da incubo contro l’Inter e batte il Pescara in una partita in cui Gomez e compagni piegano un avversario decisamente inferiore senza strafare: il match si sblocca al quarto d’ora con il gol di Gomez su assist dell’esordiente Hateboer, poi i nerazzurri sciupano diverse occasioni per raddoppiare fino al punto del 2-0 trovato da Grassi a metà ripresa. Finale in discesa con il Papu che trova gloria ancora segnando la doppietta personale (salendo a quota undici gol in stagione) a pochi secondi dal fischio finale. Atalanta che sale a quota cinquantacinque punti (record di punti nella storia nerazzurra) e resta in corsa per il sogno-europeo.

Bergamo: una vittoria per dimenticare, ma anche per continuare a sognare; questo è il doppio obiettivo di un’Atalanta che vuol provare a mettersi alle spalle le sette scoppole rimediate settimana scorsa in quel di San Siro contro l’Inter ma che dall’altra cerca i tre punti anche per continuare a cullare il sogno europeo cercando di rimettersi il Milan (che ha superato il Genoa ieri sera) alle spalle ed andare a prendere proprio la stessa Inter che ieri è stata fermata dal Toro nell’anticipo. Tutto questo Pescara permettendo, ovviamente: la squadra di Zeman è ultima con dodici punti, ma l’arrivo del Boemo ha portato subito una vittoria e poi sconfitta nei match successivi ma con una squadra che appare sempre viva.

ESORDIO PER GOLLINI E HATEBOER: forse come mai era capitato in questa stagione, mister Gasperini deve fare di necessità virtù in quanto negli ultimi giorni l’infermeria nerazzurra si è improvvisamente riempita e, oltre allo squalificato Kurtic, Conti, Kessie e pure il portiere Berisha si sono aggiunti alla lista degli indisponibili o non al top: spazio così a Gollini tra i pali e Hateboer in fascia (esordio per entrambi da titolare con la maglia atalantina) con Grassi e l’ex Cristante che vanno in mezzo oltre che a sostegno in avanti di Gomez e Petagna. Negli ospiti Zeman non recupera Caprari, alza dunque Zampano in attacco con Crescenzi inserito in difesa nel classico 4-3-3 del boemo con Zampano, Cerri e Benali in avanti; Verre, Muntari e Memushaj agiranno in mediana.

LA SBLOCCA IL PAPU: bellissima la coreografia della curva all’ingresso delle squadre in campo, a testimonianza del grande affetto intorno ai ragazzi del Gasp dopo una brutta sconfitta come quella di domenica scorsa, mentre il match inizia con i nerazzurri che provano a spingere sin dalle prime battute ed al quinto Gomez si mette in evidenza con una bella ripartenza entrando in area e concludendo in maniera potente ma con Bizzarri che è attento e respinge coi pugni. Prove generali del gol per il Papu che arriva a due minuti dal quarto d’ora quando Hateboer si inventa un bel cross potente e rasoterra che arriva tra i piedi dell’argentino che batte Bizzarri e sblocca così il match.

DEA IN CONTROLLO: sull’onda del vantaggio, l’Atalanta continua a spingere e sfiora subito il raddoppio al sedicesimo con una bellissima rovesciata di Toloi che chiama Bizzarri al colpo di reni e la deviazione in corner. Alla mezz’ora, bella azione in velocità di Spinazzola che offre la sfera a Petagna che si accentra e conclude peccando però di mira. Il Pescara si fa vivo nel finale della prima frazione con un tentativo di Zampano che finisce sopra la traversa con il ritmo che cala con il passare dei minuti non regalando più emozioni degne di nota sino all’intervallo che arriva senza recupero e con l’Atalanta avanti di un gol.

I nerazzurri esultano dopo il golBIZZARRI DICE NO: la ripresa prende il via con i medesimi ventidue della prima parte del match e con l’Atalanta che al terzo parte bene in contropiede con Petagna che apre benissimo per Grassi che, da buona posizione, conclude in porta e Bizzarri si supera ancora una volta e mette in calcio d’angolo.

GRASSI PER IL RADDOPPIO: non è contento mister Gasperini delle troppe occasioni sciupate dai suoi e decide così di cambiare dopo il quarto d’ora inserendo contemporaneamente Kessie (partito in panchina perchè non al meglio) e Paloschi al posto di Cristante e Petagna; ed il raddoppio arriva al minuto ventitre quando Gomez recupera un bel pallone ai limiti dell’area, entra e crossa rasoterra un pallone al bacio per l’accorrente Grassi che non sbaglia e segna il gol del 2-0: porta bene il Pescara al centrocampista atalantino, in gol contro gli adriatici anche in coppa Italia a fine novembre.

PALOSCHI, CHE SFORTUNA!: centrato il raddoppio il ritmo del match cala vistosamente anche se c’è tempo ancora per qualche bella giocata dei nerazzurri che sfiorano il terzo gol con Paloschi, tanto bravo a recuperare il pallone perso in uscita da Bizzarri quanto sfortunato a centrare una clamorosa traversa a porta praticamente sguarnita: immagine della stagione decisamente sfortunata per l’ex attaccante del Chievo. Ultimo cambio per mister Gasperini che inserisce nel finale Migliaccio al posto di un applauditissimo Grassi.

IL PAPU CALA IL TRIS: finale con il Pescara che, con l’innesto di ulteriori due punte da parte di Zeman, prova l’assalto alla ricerca del punto della bandiera ma sono i nerazzurri ad andare ancora a segno al terzo degli altrettanti minuti di recupero concessi grazie a Kessie che recupera in area un bel pallone che trasforma in un cioccolatino per l’accorrente Gomez che mette dentro il gol del definitivo 3-0 con il fischio finale che arriverà pochi secondi dopo.

RIPARTENZA RIUSCITA: missione compiuta quindi, per un’Atalanta che non ha incantato ma ha fatto il suo dovere riscattando al meglio la sconfitta di domenica scorsa con l’Inter: certo, la portata dell’avversario non era delle più insormontabili ma era importante ripartire e cogliere l’occasione per riprendere l’Inter in classifica e mettere di nuovo dietro il Milan. La volata è cominciata, mettiamoci comodi e godiamoci ciò che i nostri ragazzi sapranno fare: avanti tutta!!

IL TABELLINO

ATALANTA-PESCARA 3-0 (primo tempo 1-0)

RETI: al 13’ p.t. Gomez (A), al 24 s.t. Grassi (A), al 48’ s.t. Gomez (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante (dal 18’ s.t. Kessié), Freuler, Spinazzola; Grassi (dal 40’ s.t. Migliaccio), Petagna (dal 18’ s.t. Paloschi), Papu Gomez – A disposizione: Berisha, Bastoni, Melegoni, Raimondi, Mounier, D’Alessandro, Pesic, Rossi, Zukanovic – All.: Gasperini

PESCARA (4-3-3): Bizzarri, Crescenzi (dal 35’ s.t. Bahebeck), Bovo, Coda, Biraghi; Verre (dal 25’ s.t. Coulibaly), Muntari, Memushaj (dal 35’ s.t. Kastanos); Zampano, Cerri, Benali – A disposizione: Fornasier, Campagnaro, Muric, Mitrita, Milicevic, Brugman, Fiorillo, , Cuba – All.: Zeman

ARBITRO: Fabbri

NOTE: gara di andata: Pescara-Atalanta 0-1 – spettatori: 16mila circa – ammoniti Muntari (P), Masiello (A), Verre (P), Hateboer (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Parola d’ordine: rialzarsi. Dopo le sberle di San Siro, l’Atalanta col Pescara per il riscatto.

BERGAMO, ORE 15

PER RESTAR IN ALTO BISOGNA SOLO VINCERE

E’ già passata una settimana, ma la ferita dei sette gol incassati a San Siro contro l’Inter è ancora aperta, e l’Atalanta di mister Gasperini ha l’occasione questo pomeriggio per cercare di riprendere il cammino nel match interno contro il Pescara di Zeman: partita di valenza doppia per i nerazzurri che, con un successo, supererebbero il record storico di punti conquistati in serie A e, allo stesso tempo, potrebbero agganciar nuovamente proprio la stessa Inter (fermata sul pari dal Toro) in classifica e riprendere due punti di vantaggio sul Milan che ha temporaneamente scavalcato Gomez e compagni battendo il Genoa nell’anticipo. Formazione ancora in alto mare per il tecnico atalantino con Kessie non al meglio, conti out e Kurtic fuori per squalifica oltre al probabile esordio di Gollini tra i pali per problemi fisici anche per il portiere Berisha. Si gioca alle 15, non perdetevi il racconto della gara sulla nostra pagina Facebook e, al termine del match, la cronaca e le pagelle rivissute sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): 91 Gollini; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 33 Hateboer, 4 Cristante, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 87 Mounier; 29 Petagna, 10 Gomez – A disp.: 31 Rossi, 6 Zukanovic, 77 Raimondi, 94 Melegoni, 88 Grassi, 7 D’Alessandro, 52 Cabezas, 95 Bastoni, 25 Konko, 19 Kessie, 43 Paloschi, 52 Cabezas – All.: Gasperini

PESCARA (4-3-3): 31 Bizzarri; 11 Zampano, 35 Coda, 83 Bovo, 3 Biraghi; 7 Verre, 13 Muntari, 8 Memushaj; 10 Benali, 20 Ceri, 28 Mitrita – A disp.: 1 Fiorillo, 12 Aldegani, 2 Crescenzi, 14 Campagnaro, 33 Coulibaly, 44 Fornasier, 36 Cubas, 16 Brugman, 30 Muric, 15 Bahebeck, 93 Milicevic, 9 Kastanos – All.: Zeman

ARBITRO: Fabbri di Ravenna




Le pagelle di Inter-Atalanta

SI SALVA SOLO FREULER, DOMENICA DA DIMENTICARE PER TUTTI

Dopo un 7-1 è davvero difficile cercare di fare una disamina e proporre valutazione sui protagonisti in campo in quella che è stata una disfatta su tutti i fronti: dalle scelte tecniche di Gasperini che ha probabilmente sottovalutato la sua ex squadra a quella di un gruppo che si è sciolto come neve al sole dopo il raddoppio di Icardi su rigore. Ora il vero lavoro sarà soprattutto da parte del mister in settimana a livello mentale sui giocatori, apparsi veramente a pezzi dopo il match del Meazza.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 4.5: la perde anche lui in maniera netta, forse decidendo di affrontare in maniera così sfrontata il suo passato nel tentativo di dimostrare ancora una volta il suo valore indiscutibile da tecnico ma viene travolto probabilmente da troppa presunzione o sicurezza e paga a caro prezzo con una sconfitta pesante nel risultato più che per una classifica che resta di assoluto valore ed in cui restano comunque invariate le speranze di centrare il sogno europeo. Un bagno di umiltà anche per lui…

BERISHA 5: non ha grandissime colpe, ma quando ne incassi sette in una partita la sufficienza non può essere data.

TOLOI 4.5: travolto anche lui dalla furia interista, una giornata da dimenticare. Voltiamo pagina.

CALDARA 5: beh anche per lui oggi c’è poco da salvare, riesce anche difficile esprimere dei giudizi di fronte ad un risultato di queste dimensioni.

ZUKANOVIC 4.5: doveva non far rimpiangere Masiello ma la sensazione è che la missione sia fallita miseramente.

CONTI 5: niente, oggi c’è poco da fare anche per lui; in partita per una ventina di minuti, poi davvero poco da salvare.

L'episodio del calcio di rigore di IcardiKESSIE 5: era il grande atteso al rientro, e invece ha profondamente deluso… (BASTONI 5.5: ha partecipato in alcune circostanze a momenti felici di questo gruppo, oggi deve presenziare ad una giornata completamente da dimenticare)

FREULER 6: una piccola luce in un pomeriggio nero come non mai, va a segno con un gol bello quanto inutile.

SPINAZZOLA 5.5: parte a mille e subito ad alta velocità, poi si affloscia anche lui come tutti i compagni (D’ALESSANDRO s.v.: entra nel finale, ormai la gara è chiusa da tempo…)

KURTIC 5: anche lui non ha avuto particolarmente modo di farsi apprezzare. Non pervenuto o quasi.

PETAGNA 5: giornata da dimenticare anche per lui, qualche conclusione la prova, ma va detto che rimane un po’ abbandonato a se stesso complice anche la sbracata complessiva della squadra.

GOMEZ 5: pomeriggio difficile anche per lui, può davvero poco venendo travolto dall’onda interista e nel secondo tempo va anche vicino al gol prima di uscire ma ormai è notte fonda. (MOUNIER 5: rileva Gomez, ma può anche lui far davvero ben poco in una giornata simile. Rimandato)

Evitiamo oggi di proporre la rubrica “Top & Flop” in quanto di fronte ad un risultato di simili dimensioni pare superfluo ricercare un migliore o un peggiore di una giornata completamente negativa.




Il ciclone Inter si abbatte sull’Atalanta: disastro a Milano la Dea ne prende sette!

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 7-1: PIOVONO GOL SULLA DEA, INCUBO A SAN SIRO

Spaventosa sconfitta dei ragazzi del Gasp a San Siro, travolti dall’Inter che gli rifila sette gol, di cui cinque nel giro di una ventina di minuti del primo tempo, in una giornata veramente da dimenticare per una squadra che è scomparsa dal campo dopo il primo gol di Icardi al quarto d’ora che si ripeterà altre due volte e a cui seguiranno due gol di Banega in un primo tempo che si chiude col punto della bandiera siglato da Freuler. Ripresa in cui cambia davvero poco ma che segna altre due reti per la squadra di casa, con l’ex Gagliardini e ancora con Banega, autore così anch’esso di una tripletta. Il punteggio commenta da se una domenica da dimenticare per il popolo atalantino: ogni ulteriore commento risulterebbe superfluo.

Milano: luci a San Siro per un match che lo scorso agosto nemmeno il più ottimista degli atalatini avrebbe potuto pronosticato: l’Atalanta avanti di un punto dall’Inter ed in piena corsa per un posto in Europa sono il biglietto da visita dell’incredibile stagione sin qui messa in atto dalla ragazzi terribili di mister Gasperini che arrivano in quel del Meazza oggi pomeriggio consci di potersi giocare la partita con la testa libera e con la sconfitta di venerdì del Milan contro la Juve che, se da un lato aumenta l’appetito per poter allungare sui rossoneri in caso di risultato positivo, dall’altro tiene a distanza di due lunghezze i rossoneri anche se le cose non dovessero andar per il verso giusto. Già, perchè questa Inter dopo l’arrivo di Pioli ha perso in campionato solo con Juve e Roma ed ha avuto una risalita incredibile dopo la sciagurata gestione De Boer della prima parte di stagione.

LA DOPPIA PARTITA DEL “GAGLIA”: non bastassero i tanti motivi d’attenzione messi sul piatto per questo match in cui sono quasi sessantamila gli spettatori sugli spalti, la partita nella partita è quella del grande ex di giornata: quel Roberto Gagliardini che da ottobre a Natale ha trascinato l’Atalanta nella sua incredibile risalita per poi passare a gennaio in maniera a dir poco clamorosa quanto irrinunciabile (trenta i milioni di euro messi sul piatto per il giocatore alla società del presidente Percassi) alla sponda nerazzurra di Milano diventandone da subito titolare inamovibile a testimonianza delle grandissime qualità di questo ragazzo che oggi si troverà da avversario contro gli amici/ex compagni di squadra.

RIECCO KESSIE: con Masiello out per squalifica tocca a Zukanovic prendere il suo posto in difesa mentre in mezzo torna Kessie a dare ordine con Kurtic che va a sostegno della copppia inamovibile formata da Gomez e Petagna. Nell’Inter, Pioli schiera Banega trequartista, Perisic e Candreva gli esterni con l’intoccabile Icardi in attacco mentre Ansaldi e D’Ambrosio sono i terzini.

RITMI SUBITO ALTI: match che inizia a ritmi altissimi e con i ragazzi del Gasp che provano a farsi subito vedere in avvio, prima con una bella iniziativa di Spinazzola, poi con un diagonale di Gomez che esce sul fondo non di molto. La risposta della squadra di casa arriva in una iniziativa di Candreva che crossa in mezzo e Perisic non arriva di un nulla alla deviazione vincente in porta.

1…2…3…ICARDI: l’equilibrio in campo dura però solo poco più di un quarto d’ora quando l’Inter riesce a sbloccare il match sugli sviluppi di un calcio di punizione nato da un fallo subito ai limiti dell’area da Icardi che Perisic calcia in porta, la palla sbatte sulla barriera e finisce sui piedi di Icardi che mette in rete il gol che sblocca il match. E per l’Atalanta è questo l’inizio di un autentico incubo nei minuti successivi che vedrà ancora Icardi protagonista: prima si procura un calcio di rigore al minuto ventitre venendo atterrato da Berisha in area (contatto da rivedere alla moviola) e con l’argentino che va a realizzare con un pallonetto che spiazza il portiere nerazzurro; passano altri due minuti e per l’interista arriva il tris di testa sugli sviluppi di un corner con una difesa nerazzurra completamente in bambola.

GRANDINA SULLA DEA: sette minuti per metabolizzare lo schock e per la truppa del Gasp il peggio deve ancora arrivare quando alla mezz’ora l’Inter fa ancora ciò che vuole dalle parti di Berisha andando a segno altre due volte nell’arco di quattro minuti, al minuto trentatre con Banega, che raccoglie la conclusione di Candreva e segna il quarto gol, per poi ripetersi tre minuti dopo, ancora una volta su assist dell’ex laziale e metter in rete la doppietta personale: 5-0 e non son passati nemmeno trentacinque minuti, per la Dea è un vero e proprio incubo!

Il gol di FreulerFREULER PER LA STATISTICA: abbassa il ritmo l’Inter dopo aver travolto l’Atalanta in poco più di una ventina di minuti ed i ragazzi del Gasp provano almeno a metter fuori la testa e cercare di far vedere almeno qualche cosa e riescono a due minuti dalla fine del primo tempo anche a trovare la via del gol con un bel diagonale di Freuler dall’interno dell’area di rigore che batte Handanovic e regala almeno il gol della bandiera a Gomez e compagni in un primo tempo che va così in archivio, senza recupero, con il risultato di 5-1 che evita ogni possibile obiezione.

GAGLIARDINI, IL SESTO E’ DELL’EX…: la ripresa non cambia l’andamento terrificante del match per i ragazzi del Gasp che al sesto subiscono anche l’immancabile rete dell’ex, con Gagliardini che va a segno con una bella conclusione imparabile per Berisha e non esulta in rispetto per gli ex compagni che incassano così il punto del 6-1. Un paio di minuti dopo prova Gomez a concludere verso la porta interista ma Handanovic è bravissimo a deviare in corner l’ultima conclusione del Papu che di li a poco uscirà per lasciare spazio a Mounier insieme anche a un deludente Kessie che lascia spazio al baby Bastoni.

ANCORA BANEGA, E SONO SETTE: non c’è comunque pace per un’Atalanta che oggi imbarca gol da tutte le parti, e la sconfitta assume connotati epocali (come se già non bastasse) al minuto ventidue quando Banega confeziona la tripletta personale andando a realizzare una punizione precisa che Berisha può solamente guardare infilarsi nel sacco per la settima volta in questa giornata. Un’incubo infinito: 7-1. Una manciata di minuti ed è poi anche il turno di D’Alessandro che entra in campo al posto di Spinazzola.

VOLTARE IN FRETTA PAGINA: ancora una ventina di minuti abbondanti da giocare, in cui c’è spazio soprattutto per scrutare i volti dei ragazzi del Gasp in campo e in panchina, feriti da un risultato davvero inatteso quanto esagerato ma che certifica quella che si è rivelata una vera e propria giornataccia per un’Atalanta che deve ora trovare la forza di voltare pagina quanto prima e dimenticare alla svelta questo 7-1 davvero difficile da digerire ma che non pregiudica il sogno che sino ad oggi questi ragazzi ci hanno fatto vivere. Rialziamoci tutti insieme!

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 7-1 (primo tempo 5-1)

RETI: Icardi (I) al 17′, su rig. al 23′ e al 26′, Banega (I) al 31′ e al 34′, Freuler (A) al 42′ p.t.; Gagliardini (I) al 7′, Banega (I) al 22′ s.t.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Medel, Miranda, Ansaldi; Gagliardini, Kondogbia; Candreva, Banega (dal 25′ s.t. Joao Mario), Perisic (dal 37′ s.t. Eder); Icardi (dal 31′ s.t. Palacio) – A disposizione: Carrizo, Andreolli, Murillo, Nagatomo, Sainsbury, Santon, Biabiany, Brozovic, Gabigol – All.: Pioli.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Zukanovic; Conti, Kessie (dal 16′ s.t. Bastoni), Freuler, Spinazzola (dal 24′ s.t. D’Alessandro); Kurtic; Petagna, Gomez (dal 15′ s.t. Mounier) – A disposizione: Gollini, Rossi, Konko, Cabezas, Raimondi, Hateboer, Cristante, Grassi, Paloschi – All.: Gasperini

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: gara di andata: Atalanta-Inter 2-1 – spettatori: 60mila circa –  ammoniti Toloi (A), Berisha (A), Zukanovic (A), Icardi (I), Ansaldi (I), Kurtic (A), Gagliardini (I) per gioco scorretto – recuperi: 0′ p.t. e s.t.




L’ex Gagliardini ci aspetta a San Siro: Inter-Atalanta vale un pezzo d’Europa

MILANO, ORE 15

DIFFICILE, MA NON IMPOSSIBILE: FORZA DEA STUPISCICI ANCORA!

Le quasi sessantamila presenze (quasi duemila di fede atalantina) sugli spalti dovrebbero di per se già bastare per descrivere l’atmosfera intorno al match della ventottesima di campionato tra Inter e Atalanta: in palio punti pesantissimi per la voglia di entrambe le contendenti di centrare l’Europa e con i ragazzi del Gasp chiamati all’ennesima impresa per continuare a far sognare una intera città per una partita su cui a inizio stagione quasi nessuno avrebbe scommesso potesse avere una valenza simile. Gara particolare anche e soprattutto per Roberto Gagliardini, che ha lasciato l’Atalanta a gennaio proprio con destinazione la Milano nerazzurra e che oggi vivrà quella che per lui sarà sicuramente una gara diversa dalle solite: avversario per novanta minuti del suo recentissimo passato e dei tanti amici/compagni lasciati alla corte del Gasp e che cercheranno sicuramente di fare lo sgambetto all’amico Roberto. Con Masiello out per squalifica probabile l’impiego di Zukanovic in difesa per mister Gasperini con Kessie che torna a dirigere le operazioni in mezzo al campo: si gioca alle 15, non perdete l’appuntamento con il racconto e le emozioni della partita attraverso la nostra pagina Facebook e, al fischio finale del direttore di gara, la cronaca (visibile oggi anche sul sito partner Atalantini.com) e le pagelle firmate Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (4-2-3-1): 1 Handanovic; 24 Murillo, 17 Medel, 25 Miranda, 33 D’Ambrosio; 5 Gagliardini, 7 Kondogbia; 87 Candreva, 19 Banega, 44 Perisic; 9 Icardi – A disp.: 30 Carrizo, 2 Andreolli, 15 Ansaldi, 21 Santon, 20 Sainsbury, 55 Nagatomo, 11 Biabiany, 96 Gabigol, 77 Brozovic, 6 Joao Mario, 8 Palacio, 23 Eder – All.: Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 13 Caldara, 6 Zukanovic; 24 Conti, 19 Kessie, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 27 Kurtic; 29 Petagna, 10 Gomez – A disp.: 91 Gollini, 33 Hateboer, 77 Raimondi, 88 Grassi, 8 Migliaccio, 7 D’Alessandro, 95 Bastoni, 25 Konko, 4 Cristante, 87 Mounier, 43 Paloschi, 52 Cabezas

ARBITRO: Irrati di Pistoia




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

TOLOI E’ UN MURO LA DIETRO, SPINAZZOLA UN FULMINE

In un match dove entrambe le difese hanno brillato, la menzione principale va proprio ai componenti del reparto arretrato nerazzurro con un Toloi sopra le righe con il solito Caldara e Masiello che non sarà purtroppo dei nostri in quel di San Siro contro l’Inter domenica prossima. Grande prova di Spinazzola in fascia mentre in mezzo Kurtic fa un po’ fatica ad impostare mentre D’Alessandro non convince e viene sostituito da Grassi nella ripresa.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: discutibile forse a priori la scelta di D’Alessandro quando sarebbe forse stato più utile un uomo più di sostanza in mezzo al campo. Per il resto non può rimproverare nulla ai suoi che danno il massimo in un match piuttosto rognoso.

BERISHA 6.5: una sola parata, ma importante su Tello sul finire del primo tempo. Il resto è ordinaria amministrazione per lui.

MASIELLO 7: altra prestazione maiuscola per lui, peccato per quella ammonizione che gli costerà la prossima sfida con l’Inter per squalifica.

TOLOI 7.5: anche per lui un’altra prova formato gigante. Uomo-ovunque la dietro, concede le briciole agli avversari.

CALDARA 7: oggi non va a segno, ma si conferma una sicurezza la dietro. Pericolosa distrazione (per fortuna indolore) su Kalinic che per fortuna colpisce di testa sbagliando la mira.

CONTI 6.5: qualche pallone di troppo sbagliato, specie nel primo tempo. Nella ripresa mostra cose migliori.

KURTIC 6: fa un po’ fatica, nel corso della ripresa il Gasp opta per concedergli riposo (MOUNIER 6: primo spezzone degno di nota di match dal suo arrivo a Bergamo: fa vedere cose buone, ma deve migliorare).

L'omaggio del presidente Percassi al sindaco di AmatriceFREULER 6.5: bravo e anche sfortunato quando la sua staffilata da fuori viene toccata in corner dall’intervento di Tatarusanu che si rivela fondamentale.

SPINAZZOLA 7: una freccia imprendibile per gli avversari quando prende palla e porta su i suoi. Davvero impressionante la crescita di questo ragazzo.

D’ALESSANDRO 5.5: ha avuto l’occasione importante per dimostrare di poter dire la sua ma si può dire che non l’ha giocata al meglio delle proprie possibilità con il mister che lo sostituisce dopo un tempo (GRASSI 6.5: mostra buone cose, tra le altre una conclusione dalla distanza che fa la barba all’incrocio dei pali che meritava miglior fortuna. Bene).

GOMEZ 6.5: va un po’ a fiammate oggi, ma quando mette il turbo la difesa viola ci capisce davvero poco.

PETAGNA 6.5: ennesima partita di gran sacrificio con pochi palloni calciabili verso la porta per lui: si inventa una occasione da solo nel primo tempo, poi nella ripresa regala giocate preziose a servizio dei suoi (PALOSCHI s.v.: pochi minuti per lui nel finale senza lasciare il segno).

TOP…

TOLOI: ennesima prova di forza, simbolo di una difesa che subisce pochissimo e concede a sua volta briciole agli avversari. Impressionante la crescita di questo ragazzo che solo un anno fa faceva spola tra campo e spezzoni di partita.

SPINAZZOLA: praticamente imprendibile. In avvio la difesa della Fiorentina va letteralmente in tilt quando lui prende il pallone, nella ripresa rallenta un po’ il ritmo ma resta sempre un pericolo costante.

…& FLOP

D’ALESSANDRO: la sensazione è che, come già detto prima, si sia giocato male la chance avuta da mister Gasperini. Si vede in poche occasioni, e non riesce a dare quella spinta che con abbinata alla velocità era la sua arma in più. Peccato, speriamo abbia modo di rifarsi in futuro.




L’Atalanta sbatte contro il muro Viola: la Fiorentina rallenta la corsa dei nerazzurri

SERIE A, VENTISETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 0-0: VINCONO LE DIFESE, PARI GIUSTO

Pareggio a reti bianche nell’anticipo di mezzogiorno tra i nerazzurri ed i viola: poche sostanzialmente le emozioni di un match equilibrato in cui le due squadre non sono riuscite a superarsi: sicuramente qualcosa di più lo ha mostrato la squadra di Gasperini, che parte subito aggressiva ma poi finisce con l’impattare contro la forza difensiva di una Fiorentina che non si limita solo a difendere ma crea anche un paio di occasioni con Kalinic e Tello; ma anche il portiere ospite Tatarusanu è protagonista, soprattutto nella ripresa, con un paio di interventi provvidenziali su Petagna e Freuler. Lo 0-0 è quindi la giusta sintesi di una partita che rallenta così la corsa dei nerazzurri all’Europa ma che, di contro, conferma la solidità di una squadra che riesce a tener testa agli avversari.

Bergamo: dopo la notte magica del San Paolo con il successo sul Napoli, non c’è tempo per ulteriori complimenti ed elogi ai ragazzi del Gasp che nell’anticipo di mezzogiorno attendono la Fiorentina per cercare un ulteriore passo importante verso il sogno europeo. Trascinati da una intera città che ha riempito come da tempo non si vedeva il Comunale, Gomez e compagni cercheranno l’ennesimo exploit in una giornata dedicata anche alla solidarietà: l’incasso del match contro i viola verrà devoluto al comune di Amatrice gravemente colpito dal sisma dello scorso agosto. Occhio però alla Fiorentina, lontana in classifica, con un allenatore in discussione e contestata dai propri tifosi ma capace di contare su uomini in campo in grado da soli di fare la differenza ed il cui momento di difficoltà non deve certamente ingannare.

TORNA D’ALESSANDRO: mister Gasperini, privo di Kessie squalificato, rispolvera D’Alessandro in fascia con Spinazzola che si accentra così in una formazione che per il resto è identica a quella di Napoli con Gomez e Petagna davanti pronti a fare male. Negli ospiti Paulo Sousa recupera all’ultimo Ilicic che parte così titolare a fianco di Kalinic e Borja Valero con Tello e Chiesa in mezzo al campo.

AVVIO VIVACE: spettacolare la coreografia della curva all’ingresso in campo delle due squadre in un match che inizia in una atmosfera davvero da brividi con un’Atalanta che prova sin da subito a mostrare i muscoli con Freuler che al quarto minuto regala un tacco delizioso che smarca Petagna in area il cui diagonale esce di poco sul fondo; bella ripartenza sempre nerazzurra al settimo con Gomez che riceve la sfera ed entra in area concludendo però sopra la traversa. La Fiorentina pare intimidita, ma quando si distende è subito pericolosa al settimo quando Ilicic crossa in mezzo un bel pallone per Kalinic che colpisce di testa tutto solo e manda fortunatamente a lato la ghiotta occasione per gli ospiti.

REGNA L’EQUILIBRIO: partita che prosegue su ritmi gradevoli ma senza particolari occasioni, con l’Atalanta che prova a scaldare il pubblico con qualche bella ripartenza con uno Spinazzola particolarmente ispirato sulla fascia e gli ospiti che non stanno a guardare e alla mezz’ora si propongono con una iniziativa di Tello che conclude in area e Berisha è attento ad intercettare la sfera che aveva trovato sulla sua strada pericolose deviazioni. Poco o altro da dire in un primo tempo che proseguirà sin all’intervallo con un sostanziale equilibrio e che va in archivio dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, DENTRO GRASSI: subito un cambio per Gasperini in avvio di ripresa con Grassi che fa il suo ingresso a centrocampo a posto di un D’Alessandro che non ha particolarmente brillato nel primo tempo in un match che rimane bloccato anche nelle prime battute della seconda parte: al quinto bella azione di Vecino, che conclude a lato una volta entrato in area; la risposta dell’Atalanta è in una bella punizione dal limite guadagnata e calciata da Gomez che passa poco sopra la traversa.

TATARUSANU DICE NO: minuti che passano, ed a circa metà ripresa arriva l’ora di Mounier nello scacchiere nerazzurro con l’ex giocatore del Bologna che entra in campo al posto di Kurtic; occasione per l’Atalanta a due minuti dalla mezz’ora quando Freuler prova la soluzione da fuori e Tatarusanu si distende e devia in corner il pallone. Ancora il portiere viola protagonista due minuti dopo la mezz’ora quando Gomez mette in mezzo per Petagna che prova a concludere ma trova il salvataggio determinante dell’estremo difensore viola anche con l’aiuto del palo, poi arriva Grassi da fuori e conclude di un niente sopra l’incrocio.

PAREGGIO GIUSTO: quarto d’ora finale con i nerazzurri che crescono col passare dei minuti e Gasperini che negli ultimi minuti mette in campo anche Paloschi in attacco al posto dello stanchissimo Petagna che, come sempre, ha davvero dato il massimo per la causa. Finale di gara che, tuttavia, non riserverà particolari emozioni in un match davvero molto equilibrato in cui nessuna delle due squadre è riuscita a superare l’altra: tre minuti di recupero giusto per la statistica ed il triplice fischio finale consegna alle due contendenti uno 0-0 che ben rispecchia l’andamento della gara. Un punto comunque prezioso che non pregiudica il fantastico cammino sin qui fatto dai nostri verso il sogno europeo di una intera città. Avanti tutta, continuiamo a crederci!

IL TABELLINO

ATALANTA-FIORENTINA 0-0

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Freuler, Spinazzola, D’Alessandro (1′ st Grassi); Kurtic (24′ st Mounier); Gomez, Petagna (41′ st Paloschi) – A disposizione: Gollini, Rossi, Zukanovic, Bastoni, Hateboer, Konko, Raimondi, Cristante, Melegoni – All.: Gasperini

FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu; Sanchez, Gonzalo, Astori; Chiesa (27′ Bernardeschi), Badelj, Vecino, Tello; Ilicic (36′ M.Olivera), Borja Valero; Kalinic (45′ st Babacar) – A disposizione: Sportiello, Satalino, De Maio, Salcedo, Tomovic, Milic, Hagi, Cristoforo, Maistro – All.: Paulo Sousa

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata

NOTE: gara di andata: Fiorentina-Atalanta 0-0 – spettatori: 23mila circa – ammoniti: D’Alessandro, Masiello (A), Chiesa, Ilicic, Gonzalo Rodriguez, Astori (F) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.