SuperPapu fino alla fine: l’EuroAtalanta chiude sognando il quarto posto

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-CHIEVO V. 1-0:  PAPUDANCE PER TUTTI, POI L’EUROFESTA

Con un gol dell’uomo-simbolo di questa straordinaria stagione, l’Atalanta si congeda con una vittoria da questo campionato che la proietta alla quota-monstre di settantadue punti in classifica ed al momentaneo quarto posto: solo stasera, al termine di Crotone-Lazio sapremo se i ragazzi del Gasp hanno messo l’ultima ciliegina sulla torta di un torneo dolcissimo che riporta i colori nerazzurri in Europa a distanza di quasi trent’anni. Grande festa ieri in un Comunale gremito in ogni ordine di posto per un match che ha riservato anche i toccanti momenti dei saluti al calcio giocato di due bandiere come Cristian Raimondi e Giulio Migliaccio a cui lo stadio ha dedicato il meritato tributo per il contributo dato negli anni passati sino ad oggi alla nascita di quella che ormai tutti chiamano EuroAtalanta. Ultima di campionato viva solo a tratti, con un Chievo ordinato che nel primo tempo concede solo un paio di occasioni ai nerazzurri che passano in avvio di ripresa con Gomez e rischiano solo una volta nel finale con Gollini autore di una grande parata; palo di Cristante a metà ripresa a negare il raddoppio ai nostri.

Bergamo: infinita, incredibile, insaziabile: non si può che commentare così anche l’ultima partita di questo campionato da fuori di testa di un’Atalanta che fuori di testa ha mandato tutti noi con numeri da far paura che parlano da soli: settantadue punti, ventun vittorie e un quarto posto al momento virtuale che stasera potrebbe diventare realtà se la Lazio non vince a Crotone. Tutto vero, nessuno scherzo, non siamo impazziti: non vi abbiamo raccontato fantasie o pura utopia da metà ottobre quando, dopo la sconfitta con interna con il Palermo i ragazzi del Gasp avevano messo da parte tre punti in cinque partite. Il futuro nero si è presto colorato di un azzurro cielo infinito sino a contornarsi di stelle, quelle dell’Europa che l’Atalanta conquista a distanza di ventisei anni dall’ultima avventura. E, come titolo di coda di una stagione immensa, non poteva che esserci una vittoria, nonostante una settimana di festeggiamenti per giocatori, staff e tifosi, una volta in campo i Papu boys hanno saputo matare pure il Chievo grazie ad un guizzo dell’argentino che arriva così a quota sedici reti in campionato, eguagliando il connazionale German Denis che a Bergamo è rimasto nel cuore di tutti noi.

L'abbraccio a Giulio Migliaccio e Cristian RaimondiIL TRIBUTO A GIULIO MIGLIACCIO E CR77: una partita non banale in nessuno dei suoi argomenti quella di ieri, che tra le cose ha sancito anche la chiusura di carriera di due pilastri come Raimondi e Migliaccio, ora destinati a un futuro societario: magari non protagonisti in questa stagione, ma che sicuramente hanno scritto negli anni passati la storia di quella che è poi diventata l’attuale Atalanta formato europeo; negli anni meno importanti, nelle partite dove c’era da gettare il cuore oltre l’ostacolo e dove era richiesto cuore e grinta più che tecnica e qualità loro erano lì a fare la differenza. L’applauso di tutto lo stadio, la coreografia della curva a loro dedicata, i ringraziamenti toccanti di due ragazzi semplici che si sono conquistati l’affetto e il cuore di una tifoseria che ha così iscritto il loro nome tra le bandiere ed i simboli di questa società. Difficile potersi dimenticare di loro che adesso sono parte della storia ultracentenaria della società Atalanta.

La spettacolare coreografia della Curva PisaniLA PARTITA: festeggiamenti a parte (di cui continueremo a parlare ampiamente nel prossimo pezzo) dobbiamo anche raccontare il match contro il Chievo. Gasperini (come già ricordato sopra) concede la passerella a Cristian Raimondi, bergamasco e atalantino doc, che a 36 anni appende le scarpette al chiodo lasciando fuori Spinazzola, così come Kessie, a cui viene preferito Cristante mentre trovano conferma tutti gli altri titolari della storica cavalcata verso l’Europa con l’eccezione dell’infortunato Berisha. Qualche cambio anche per Maran nel Chievo dove mancano gli squalificati Castro e Radovanovic, chance così per il giovane Depaoli da interno di centrocampo e De Guzman da play con in porta Seculin e non Sorrentino. La Dea inizia col piglio giusto, trascinata dalla splendida cornice di pubblico, con tanto di coreografia dedicata alla conquista dell’Europa. I ritmi sono alti per essere l’ultima stagionale: la prima occasione da gol è tuttavia degli ospiti con un rasoterra di De Guzman, sul quale Gollini si distende bene, deviando in corner. La risposta nerazzurra è affidata al solito Papu Gomez: serpentina e destro al minuto ventisette che Seculin respinge; poi Raimondi crossa per l’accorrente Conti che colpisce al volo e stavolta è più agile la parata per il portiere del Chievo. Dieci minuti dopo, ancora Gomez ci prova su punizione e palla fuori di un soffio. Un minuto di recupero e il primo tempo va così ai posteri.

2RIPRESA, LA SBLOCCA IL PAPU: l’Atalanta in avvio di ripresa a spinge con sempre più convinzione: Gasperini inserisce Spinazzola per un concedere la passerella finale all’applauditissimo Raimondi, salutato calorosamente da tutti i compagni, oltre che dal pubblico e al settimo la Dea passa: una geniale imbucata di Cristante manda in porta Gomez, freddo a battere Seculin sul primo palo: gol e PapuDance che risuona in tutto il Comunale per il sedicesimo centro per il Papu in campionato, record personale in A e dalla curva parte il coro “resta a Bergamo”. Chissà…

TANTI SPRECI E UN RISCHIO: cinque dalla mezz’ora Petagna ha la palla del raddoppio, su precisa verticalizzazione di Kurtic, ma Seculin fa muro e tiene in partita i suoi. Che poco dopo ci provano con il neoentrato Kiyine ma Gollini è attento a coprire il suo palo. Dall’altra parte è ancora Seculin a salire in cattedra, allungando sul palo al trentunesimo il diagonale dal limite di Cristante. Ma è a otto dalla fine che il Chievo si crea dal nulla un’occasionissima per pareggiare: Pellissier trova il corridoio per l’avanzata di Spolli, che a tu per tu con Gollini non riesce però a superarlo: molto bravo il portiere nerazzurro a uscire con tempi e modi impeccabili.

FINALE, TOCCA ANCHE A GIULIO: scampato il pericolo, il tecnico atalantino inserisce anche Migliaccio, per la gioia di tutto lo stadio: il Chievo a quel punto non ne ha davvero più e l’Atalanta gestisce con ordine i minuti finali sino al triplice fischio del direttore di gara che chiude la stagione di ambo le contendenti, ma apre la festa del popolo atalantino per il coronamento di un sogno nato praticamente dal nulla e diventata una delle più belle favole recenti del calcio italiano. Per i Papu boys la consapevolezza di aver scritto una pagina storica ma anche di una estate che si annuncia rovente: il calciomercato incombe e le offerte sonanti delle squadre avversarie farebbero vacillare chiunque. Prima di pensare alla prossima stagione però è tempo di far festa davanti a migliaia di tifosi.

Festaaaaaa!!!

IL TABELLINO (e le pagelle):

ATALANTA-CHIEVO VERONA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: Gomez al 7′ s.t.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 7; Masiello 6.5, Caldara 6.5, Toloi 7; Raimondi 6 (dal 5′ s.t. Spinazzola 6.5), Freuler 6.5, Cristante 6.5, Conti 6.5; Kurtic 6.5 (dal 41′ s.t. Migliaccio s.v.); Gomez 7.5 (dal 26′ s.t. Kessie s.v.), Petagna 6.5 – A disposizione: Rossi, Bastoni, Zukanovic, Hateboer, D’Alessandro, Grassi, Mounier, Peüic, Paloschi – All.: Gasperini 8

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Seculin, Cacciatore, Spolli, Cesar, Gobbi; Izco, De Guzman (dal 17′ s.t. Vignato, Depaoli; Bastien; Birsa (dal 26′ s.t. Kiyine), Inglese (dal 1′ s.t. Pellissier) – A disposizione: Sorrentino, Bressan, Gakpe’, Isufaj, Pogliano, Sardo, Frey, Troiani, Rabbas – All.: Maran

ARBITRO: Celi di Bari

NOTE: gara di andata: Chievo V.-Atalanta 1-4 – spettatori: 18mila circa – ammoniti: Caldara (A) – calci d’angolo: 6-5 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




La Dea con il Chievo per il quarto posto, Mondoatalanta.it vi aspetta allo stadio per l’EuroFesta!

BERGAMO, ORE 18

TITOLI DI CODA: BERGAMO ABBRACCIA E RINGRAZIA I SUOI EROI

Ultimo giorno di scuola che è in realtà un autentico trionfo per l’Atalanta di mister Gasperini che cerca contro il Chievo una vittoria che non sarebbe per nulla banale che consentirebbe ai nerazzurri di piazzarsi al quarto posto momentaneo in attesa della partita della Lazio di domani in quel di Crotone che potrebbe stabilire un nuovo record in una stagione dove Gomez e compagni hanno sgretolato tutti o quasi i primati storici della centenaria società bergamasca. Pubblico atteso delle grandi occasioni al Comunale per il tributo ai ragazzi dopo la straordinaria stagione ormai al tramonto ma anche per rendere omaggio a Cristian Raimondi e Giulio Migliaccio che concludono questa sera la loro carriera da calciatore e che sono attesi a breve da un posto in società. Tanti, tantissimi i motivi di interesse per una serata che si annuncia quindi storica per un’Atalanta che il prossimo campionato disputerà l’Europa League direttamente dalla fase a gironi grazie al quinto posto conquistato matematicamente la scorsa settimana ad Empoli. Mondoatalanta sarà allo stadio per tenervi aggiornati minuto per minuto su quella che si annuncia una splendida serata di festa e sport per i colori nerazzurri: seguite tutti i nostri aggiornamenti dalla nostra pagina Facebook che vi terrà informati con il racconto e gli scatti dei momenti più belli di questo storico giorno per i tifosi nerazzurri.

Ricordiamo invece che, l’appuntamento consueto per il racconto della gara da leggere sul nostro sito è posticipato alla giornata di domani data la nostra presenza allo stadio per il match di questo pomeriggio alle 18.

ANDIAMO TUTTI ALL’ATALANTA!!!

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Le pagelle di Empoli-Atalanta

MASIELLO EROE DI GIORNATA, PAPU DA INCORNICIARE

Partita che ha viaggiato su ritmi piuttosto alternati ma che i nerazzurri hanno comandato in lungo e in largo senza però riuscire a chiudere, soffrendo così fino al fischio finale: la bravura tecnica e di motivatore di Gasperini si è vista anche oggi contro un avversario che, sulla carta, aveva motivazioni ben più alte di quella di Gomez e compagni che invece hanno blindato l’Europa con un successo, quando avrebbero addirittura potuto accontentarsi di un pari. Bene in difesa Masiello, con quel doppio, incredibile salvataggio sulla linea che vale più di un gol, ma anche Freuler e Conti si fanno valere come sempre. Da rivedere Gollini, non impeccabile in alcune circostanze.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: bastava un punto si diceva… non a lui, che ne fa tre e blinda non solo il quinto posto ma può anche permettersi di sognare il quarto qualora l’Inter sgambetti la Lazio questa sera. Esaurito ormai ogni tipo di aggettivo per definire l’autentico miracolo sportivo ideato da quest’uomo in quel di Bergamo non possiamo che ribadire anche la mentalità vincente di una squadra che non soffre per nulla i bagordi del traguardo europeo festeggiato settimana scorsa e vince, senza concedere sconti ad un avversario disperato. Grande!

GOLLINI 5.5: non una giornata particolarmente impegnativa per lui però non è impeccabile in uscita nell’unica, vera, clamorosa occasione per l’Empoli. Per fortuna c’è Masiello a “sostituirlo” al meglio…!

TOLOI 7: muro la dietro, l’Empoli non combina gran che ma lui si fa trovare sempre pronto.

CALDARA 7: un paio di pasticci nel primo tempo che non portano a danni particolari, poi però nella ripresa esce d’autorità lasciando anche lui solo le briciole agli avversari. Bene.

MASIELLO 8: un primo tempo un po’ incerto in cui aveva anche rimediato una sciocca ammonizione, poi nella ripresa quel doppio salvataggio sulla linea che vale come un gol, se non di più. Grande!

Papu Gomez esultaCONTI 7: carbura col passare dei minuti anche lui in versione biondo platino: il parrucchiere non gli ha però tolto forze e concentrazione per giocare la sua ennesima ottima partita. 

KESSIE 6.5: in campo per un tempo e mezzo, alterna buone cose a momenti un po’ meno entusiasmanti (GRASSI 6: venti minuti discreti, può così festeggiare anche lui sotto la curva nel finale con i compagni).

FREULER 6.5: anche lui in versione “giallo oro”, ha anche una buona opportunità nel primo tempo che però il portiere dell’Empoli gli manda in corner con una gran parata.

SPINAZZOLA 6.5: spinge come al solito e va anche vicino al gol, peccato per non averla angolata un po’ di più quella palla che avrebbe meritato miglior fortuna. (HATEBOER s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile).

KURTIC 6.5: mezzo punto in meno per quella clamorosa occasione a inizio ripresa che poteva chiudere il conto con ampio anticipo. Tutto sommato però si fa sentire il suo rientro in campo dopo essere stato in panchina nel match contro il Milan di sabato scorso.

PETAGNA 6: palloni oggi ne vede davvero pochini, in un paio di occasioni fa sponda per il Papu ma conclusioni in porta da parte sua non pervenute. Benino. (PALOSCHI s.v.: nel finale ha l’occasione clamorosa di mettere anche lui la firma su questa stagione memorabile dell’Atalanta ma sbaglia clamorosamente, confermando quanto le annate che nascono storte è davvero difficile rimetterle in sesto. Peccato).

GOMEZ 8: altro giro, altra magia. Ancora un gol per lui: ha iniziato mettendo a segno il gol con il Crotone nella gara che ha cambiato la stagione e con il gol di oggi blinda lui il quinto posto dell’Atalanta. Ovunque la si guarda questa Dea spunta la faccia di questo campione che ha regalato un sogno a tutti noi tifosi. Grandissimo!

TOP…

MASIELLO: non che ci sia molto da aggiungere anche sulla sua stagione a tratti strepitosa, ma il doppio salvataggio sulla linea di oggi nel giro di pochi secondi è la conferma di quanto questo ragazzo sia fondamentale nell’ottica di una difesa che ha subito davvero pochissimo in questa stagione. Applausi!

GOMEZ: idem come sopra, anche per lui ogni altro complimento diventa superfluo: contro il Chievo la prossima settimana può con un gol eguagliare il record di gol segnati da un altro indimenticato argentino passato in quel di Bergamo di regente: quel Tanque Denis che, anche se distante migliaia di chilometri, fa sempre il tifo per la sua amata Dea. Godiamoci i prodigi di questo campione che festeggia al meglio la convocazione con la maglia dell’Argentina.

…& FLOP

GOLLINI: non impegnatissimo oggi, ma nell’unica occasione per i toscani non è apparso impeccabile in uscita; deve giocarsi al meglio le sue possibilità visto anche il futuro non proprio così scontato del compagno di squadra Berisha che potrebbe consegnargli i galloni da titolare la prossima stagione dove, tra campionato e Europa, dovrà dimostrare grande maturità tra i pali.




Altro che pancia piena, l’Atalanta sbanca anche Empoli: in Europa dalla porta principale!

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

EMPOLI-ATALANTA 0-1: PAPU BLINDA IL QUINTO POSTO

Un gol del Papu Gomez in avvio regala all’Atalanta la vittoria sul campo dell’Empoli che le consente di blindare il quinto posto dal possibile assalto del Milan: serviva un punto, ma i ragazzi del Gasp dimostrano di non sapersi accontentare e passano con merito in terra toscana in una gara dove i nerazzurri risultano superiori in ogni punto del campo ma si concedono anche qualche calo di tensione di troppo che, fortunatamente, non porta a conseguenze irreparabili contro un Empoli generoso ma in difficoltà per tutto il match. Primo tempo che, oltre al gol del Papu, regala davvero poche emozioni mentre nella ripresa i ragazzi del Gasp provano subito a chiudere la gara in un paio di occasioni ma ringraziano poi superMasiello che salva due volte sulla linea nel giro di pochissimi secondi quella che è la più clamorosa occasione dei padroni di casa; finale in controllo  della Dea che nel finale spreca anche due clamorose palle per il raddoppio con Conti prima e Paloschi poi ma va bene così. E’ quinto posto, con la Lazio (quarta, ma che deve ancora giocare) distante una sola lunghezza ad una giornata dalla fine: questo campionato ce lo ha insegnato… sognare non costa nulla!

Empoli: l’ultimo passo da compiere e poi potrà davvero essere festa completa: un ultimo ostacolo che è rappresentato da un punticino che darebbe all’Atalanta la conferma matematica di quel quinto posto che non rappresenta solo eguagliare il miglior piazzamento in campionato nella centenaria storia nerazzurra, ma anche evitare i due turni preliminari per l’accesso all’Europa League. Già, perchè se abbiamo in lungo e in largo celebrato il ritorno in Europa di Bergamo e dei tifosi atalantini, per evitare l’insidia dei primi due turni di coppa con inizio a fine luglio ed approdare subito ai gironi che prenderanno il via a settembre ai ragazzi del Gasp basta un pari o una vittoria ad Empoli oppure che il Milan non superi il Bologna per poter mettere la ciliegina sulla torta a questa straordinaria stagione. Occhio però ai toscani, che si sono ritrovati in piena bagarre-salvezza dopo l’incredibile rincorsa del Crotone nelle ultime giornate che ha inguaiato proprio l’Empoli (distante un punto ) e il Genoa (a due lunghezze dai calabresi).

GIOCANO I TITOLARISSIMI: conscio dell’importanza della gara, mister Gasperini non concede spazio ad alcun turnover, schierando la miglior formazione possibile con i soli Gollini (in porta per l’infortunio accorso a Berisha che gli farà saltare le ultime due di campionato) e Kurtic (al posto di Cristante) unica variazione rispetto all’undici che ha pareggiato con il Milan sabato scorso con in avanti i soliti Petagna e Gomez, fresco di convocazione in nazionale Argentina. Nei padroni di casa c’è  l’esperienza di Maccarone al fianco di Pucciarelli in attacco con Martuscello che sceglie Buchel in mezzo e recupera Mchedlidze che però parte dalla panchina.

EUROPAPU LA SBLOCCA: buona la cornice di pubblico al Castellani con la società che, vista l’importanza della gara, ha optato per prezzi popolari che hanno portato in gran numero i tifosi toscani allo stadio con il match che prende il via e, tra i nerazzurri, spiccano le teste biondo platino di Conti e Freuler ed i capelli quasi rasati di Caldara: cosa non si fa per l’Europa…! Spingono subito dalle prime battute i padroni di casa, ma al primo vero break l’Atalanta riesce a sbloccarla con il suo uomo-simbolo di questa straordinaria stagione, quel Papu Gomez che carica il tiro dal limite dell’area e fa centro anche con la complicità del portiere Skorupski apparso non impeccabile nell’occasione.

GASP RICHIAMA I SUOI: l’Empoli prova subito a reagire al gol subito e si rende pericoloso al diciottesimo quando, sugli sviluppi di una punizione di Maccarone, prova la conclusione Bellusci con la sfera che esce sul fondo non di molto. Tensione evidente in casa toscana, ne è prova al ventiduesimo un battibecco piusttosto vivace tra Conti e Pasqual, con Kessie che si inserisce nella discussione e l’arbitro che risolve la questione ammonendo i primi due. Tanti errori da ambo le parti con Gasperini che si imbestialisce per alcune palle gestite in maniera troppo superficiale dai suoi che tornano a farsi vedere a due dalla mezz’ora con un doppio tentativo di Freuler che viene respinto in corner da Skorupski. Primo tempo che non riserva tantissime emozioni da li in avanti, con l’orologio che scorre velocemente sino al fischio del direttore di gara che, dopo un minuto di recupero, manda le squadre al riposo con i ragazzi del Gasp avanti grazie al gol di Papu Gomez.

LA DEA MOSTRA I MUSCOLI: prende il via la ripresa con gli stessi undici nerazzurri che hanno chiuso la prima parte di gara e con i nerazzurri che provano in avvio a chiudere definitivamente i conti andando ad un passo dal raddoppio al settimo quando Gomez scappa via e mette in mezzo in area un vero e proprio cioccolatino per Kurtic che conclude ma trova la grande opposizione di Skorupski che evita il raddoppio ai nerazzurri che sfioreranno nuovamente il gol un minuto dopo quando Kessie apre per Petagna che smarca poi ancora il Papu la cui conclusione è deviata in angolo.

MASIELLO SUPEREROE!: l’Empoli che era rimasto sin li a guardare in questa ripresa, a ridosso del quarto d’ora confeziona una doppia, clamorosa occasione per trovare il pari con Maccarone che riesce a liberarsi in area sulla sinistra, serve El Kaddouri con la porta sguarnita, primo tiro respinto da Masiello, secondo tiro che sembra entrare in porta, ma ancora Masiello interviene miracolosamente e allontanta il pallone.

CONTI SCIUPONE: primo cambio per mister Gasperini che arriva al venticinquesimo con Kessie che lascia il campo al posto di Grassi; il caldo si fa sentire in campo con il ritmo che cala vistosamente in una ripresa sin qui comunque vivace: alla mezz’ora tocca anche a Paloschi entrare in campo al posto di un esausto Petagna. E proprio il neo entrato confeziona un pericolosissimo contropiede per i nerazzurri a cinque dalla fine, pallone rasoterra in area per Conti che manda alle stelle l’occasione per chiudere la partita.

QUINTO POSTO BLINDATO!: a quattro dalla fine l’Empoli ci prova su punizione con Pasqual ma Gollini controlla agevolmente il tentativo del giocatore toscano in un finale di gara in cui nessuno è ancora l’Atalanta a cercare il raddoppio in pieno recupero con Paloschi, che fallisce a tu per tu con il portiere una facilissima occasione. Poco cambia però per i ragazzi del Gasp che con questo successo blindano il quinto posto e si assicurano l’accesso diretto ai gironi di Europa League. Serviva un punto, ne sono arrivati tre con il quarto posto che (per ora, la Lazio giocherà questa sera) è li, distante solo un punto…

IL TABELLINO:

EMPOLI-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-1)

RETE: Gomez al 13′ p.t.

EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Laurini, Bellusci, Costa, Pasqual; Krunic (al 5′ s.t. Dimarco), Buchel (33′ p.t. Diousse), Croce; El Kaddouri; Pucciarelli (al 20′ s.t. Thiam), Maccarone – A disp.: Pelagotti, Zambelli, Veseli, Barba, Cosic, Zajc, Tello, Marilungo, Mchedlidze – Allenatore: Martusciello

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Kessie (al 25′ s.t. Grassi), Freuler, Spinazzola (dal 38′ s.t. Hateboer); Kurtic; Petagna (al 33′ s.t. Paloschi), Gomez – A disp.: Rossi, Zukanovic, Raimondi, Bastoni, Cristante, D’Alessandro, Migliaccio, Pesic, Mounier – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Valeri di Roma

NOTE: gara di andata: Atalanta-Empoli 2-1 – spettatori: 17mila circa – ammoniti: Pasqual, Buchel, El Kaddouri (E); Conti, Masiello (A) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Dopo l’Europa, il quinto posto: l’Atalanta prova a chiudere i conti ad Empoli

EMPOLI, ORE 15

TOSCANI DISPERATI, SARA’ PARTITA VERA

Penultima giornata per il campionato di serie A e, dopo una settimana trascorsa in un clima di festa ed euforia per una qualificazione in Europa centrata a distanza di quasi trent’anni, per l’Atalanta di Gasperini resta ancora un piccolo ma importantissimo tassello da aggiungere al mosaico di una stagione praticamente perfetta: manca infatti solo un punto a Gomez e compagni per avere la certezza di un quinto posto che non solo eguaglierebbe il miglior piazzamento nella centenaria storia dell’Atalanta, ma permetterebbe di accedere direttamente ai gironi di Europa League senza passare dai preliminari. Contro un Empoli alla disperata ricerca di punti ed ancora alla ricerca di una salvezza che fino ad un mese e mezzo fa pareva ormai cosa fatta e, invece, la crescita del Crotone nelle ultime uscite ha decisamente complicato, i ragazzi del Gasp dovranno attendersi una partita giocata ad alta intensità e da affrontare con la giusta concentrazione se si vorrà trovare l’ultimo passo decisivo verso il traguardo finale e trasformare l’ultima partita casalinga contro il Chievo in una grandissima festa. I nerazzurri saranno certi del quinto posto se porteranno a casa un risultato positivo da Empoli o, qualora il Milan non vinca contro il Bologna, anche in caso di sconfitta. Si gioca alle 15, non perdetevi il racconto della gara del Castellani sulla nostra pagina Facebook e, al triplice fischio del direttore di gara, la cronaca (visibile anche sul sito partner Atalantini.com) e le pagelle firmate Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

EMPOLI (4-3-1-2): 28 Skorupski; 2 Laurini, 6 Bellusci, 15 Costa, 21 Pasqual; 5 Mauri, 8 Dioussè, 11 Croce; 10 El Kaddouri; 27 Thiam, 20 Pucciarelli – A disp.: 1 Pugliesi, 23 Pelagotti, 19 Barba, 24 Cosic, 33 Krunic, 13 Veseli, 4 Dimarco, 77 Buchel, 88 Tello, 7 Maccarone, 17 Zajc, 89 Marilungo. All. Martusciello.

ATALANTA (3-4-1-2): 91 Gollini; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 24 Conti, 19 Kessie, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 4 Cristante; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 31 Rossi, 7 D’Alessandro, 95 Bastoni, 77 Raimondi, 88 Grassi, 27 Kurtic, 6 Zukanovic, 8 Migliaccio, 33 Hateboer, 87 Mounier, 43 Paloschi, 9 Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Valeri di Roma




La favola dei ragazzi terribili del Gasp ed un lieto fine che porta la Dea nella storia!!!

“Se puoi sognarlo, puoi farlo”

… non si può far altro che sintetizzare in questo modo l’incredibile stagione di questa Atalanta che ha portato Gomez e compagni a costruirsi, passo dopo passo, punto dopo punto, impresa su impresa quello che pareva inizialmente uno scherzo, poi lentamente tramutatosi in un sogno dapprima impossibile, poi via via sempre più concreto in una sottospecie di magia mischiata a follia che EuropaEccociha travolto una intera città che si è stretta più che mai intorno ai suoi beniamini a caccia di quel traguardo atteso da quasi un trentennio e che riporta la Bergamo calcistica in Europa dopo essere stata protagonista in più occasioni delle prime pagine dei giornali sportivi d’Italia e non solo per la sua incredibile cavalcata. Chi vi scrive in questo momento l’Atalanta in Europa non l’ha mai vista personalmente, ne ha sentito parlare, ha visto qualche filmato o videocassetta dell’epoca e poco più: e non nascondo nemmeno io l’emozione nell’avervi narrato, commentato e messo nero su bianco il racconto di una stagione tanto pazzesca quanto meravigliosamente bella e culminata con questo traguardo che fa venire a tutti un po’ voglia che settembre arrivi in fretta (in barba alle ferie ed annesse vacanze) per vedere davvero l’effetto che fa l’Atalanta in Europa League.

Riavvolgere ora il nastro di questa stagione mette ancor di più i brividi, se si considera inoltre un avvio di campionato che tutto poteva far pensare tranne che un epilogo simile: bellezza e magia di un pallone che sa farti soffrire e disperare prima e improvvisamente stupirti e farti sognare poi…

ESTATE SENZA ACUTI

L’epilogo della scorsa stagione con una salvezza raggiunta in maniera tranquilla non impedisce alla società di impostare le basi per diversi cambiamenti: Edy Reja lascia la guida dell’Atalanta su cui pare quasi sicuro l’arrivo di Rolando Maran dal Chievo con una trattativa che si arena improvvisamente facendo salire improvvisamente le quotazioni di Gianpiero Gasperini che diventeràL'esultanza dei nerazzurri dopo il gol così un po’ a sorpresa il nuovo allenatore. Partiranno nella sessione estiva del calciomercato elementi importanti come Luca Cigarini e, su tutti, Marten De Roon che andrà in Inghilterra da dove seguirà con percorso inverso Alberto Paloschi in direzione Bergamo per quello che sarà da tutti definito il vero colpo per una squadra che aveva bisogno di un bomber la davanti dopo l’addio di Denis a Gennaio e la partenza di Borriello a giugno con Pinilla rimasto il solo attaccante in organico. Nel frattempo, di rientro dai prestiti, vengono inseriti nel gruppo i giovani Caldara, Gagliardini ed il promettente Kessie. Come quarto attaccante arriva invece Petagna, giocatore scuola-Milan acquistato dai nerazzurri già a gennaio dall’Ascoli. Qualche amichevole estiva senza acuti, un pareggio sofferto con i tedeschi del Francoforte nel Trofeo Bortolotti perso poi ai rigori; ad una settimana dall’esordio in campionato, il rodaggio in coppa Italia con la Cremonese è positivo con un 3-0 che consente ai nerazzurri di passare al turno successivo senza particolari ansie.

AVVIO DA INCUBO

L’esordio stagionale riserva una brutta sorpresa ai tifosi nerazzurri che nella gara casalinga con la Lazio vedono Gomez e Petagnacompagni incassare tre gol nel giro di mezz’ora che lasciano di sasso il Comunale; nella ripresa due reti dell’esordiente Kessie paiono riaprire la gara, ma gli ospiti troveranno subito dopo il quarto gol e la prima rete in serie A di un altro esordiente, Petagna, servirà solo a certificare un 4-3 che lascia davvero tante perplessità. La partita successiva in quel di Genova contro la Samp consente a mister Gasperini di cambiare qualcosa in una difesa che non aveva convinto nella formula a tre dietro: nonostante le cose sembrano mettersi bene, una sciocca quanto inutile espulsione di Carmona consente alla Samp di rimontare l’iniziale vantaggio dei atalantino e lasciar fermi a zero in classifica i nerazzurri.

ILLUSIONE E SPROFONDO: GASP A RISCHIO

La sosta per le nazionali consente di riorganizzare le idee per la gara con il Toro che diventa già fondamentale: il match risulterà Tutta l'amarezza di mister Gasperinipovero di emozioni fino a metà ripresa quando Lijaic porta avanti gli ospiti su punizione; pare la fine, ma i nerazzurri stavolta trovano loro la forza per ribaltare il match pareggiando subito con Masiello e trovando nel finale il decisivo rigore di un Kessie che inizia a far parlare già di se segnando il punto del definitivo 2-1. Tuttavia l’illusione di aver trovato le giuste misure dura per Gomez e compagni il tempo di una settimana: la trasferta a Cagliari diventa un naufragio per la nave nerazzurra con un sonoro 3-0 che non lascia spazi a repliche e con alcune scelte tecniche del Gasp che fanno storcere sempre più il naso agli addetti ai lavori ed ai tifosi. Il turno infrasettimanale di campionato inizia già a diventare fondamentale per le sorti della stagione e per la panchina di mister Gasperini che inizia seriamente a traballare: tuttavia i nuovi esperimenti tattici dell’ex tecnico del Genoa non sortiscono effetti positivi, la gara coi rosanero che pare già uno scontro salvezza da ultima spiaggia risulta bruttina e priva di grandi emozioni ma nel finale, con un’Atalanta che cala vistosamente nell’ultimo quarto d’ora, gli ospiti piazzano il colpaccio negli ultimi minuti con la rete del macedone Nestorowski che gela il Comunale ed un’Atalanta che esce sconfitta e tra i fischi del pubblico con il destino di Gasperini che pare davvero appeso ad un filo.

LA SVOLTA DI CROTONE: GIOVENTU' AL POTERE

La settimana che accompagna l’attesa per il posticipo del lunedì successivo contro il Crotone pare interminabile per i colori Kurtic esulta dopo il raddoppionerazzurri: mister Gasperini incassa le critiche della stampa che vocifera di malumori anche all’interno della stessa società e da così il via dalla partita contro i calabresi giocata sul neutro di Pescara ad una sorta di lenta ma inarrestabile rivoluzione: Petagna supera la concorrenza e si ritrova titolare ricambiando con il gol che sblocca il match la fiducia del mister e Gomez mette a segno un gol di rara bellezza sul finire di un primo tempo che la Dea domina e chiude avanti di tre reti: la ripresa andrà via in scioltezza e la partita si chiuderà con il 3-1 finale che ridà ossigeno alla classifica ma non placa ancora le polemiche verso il mister nerazzurro. Arriva così quello che, da calendario, pareva un trittico terribile per Gomez e compagni: Napoli ed Inter in casa con, nel mezzo, la trasferta di Firenze amplificano ulteriormente la tensione verso la panchina nerazzurra del Gasp che pare tutto, fuorchè al sicuro; ed è proprio la gara con i partenopei che sigilla il definitivo distacco tra la così detta “vecchia guardia” e l’ex tecnico del Genoa che L'esultanza dei nerazzurri a fine gararivoluziona nuovamente la sua Atalanta lanciando dal primo minuto Caldara in difesa, Gagliardini in mezzo con Conti in fascia e Petagna nuovamente centravanti insieme a Gomez ottenendo uno straordinario risultato di ritrovare in men che non si dica una squadra che lotta, corre e riesce nell’impresa di battere il Napoli (che arrivava da imbattuto al Comunale) grazie ad un altro gol di Petagna, decisivo per l’1-0 finale. La rivoluzione Gasperiniana diventa a quel punto inarrestabile come l’ascesa di una Atalanta che inizia a costruire una classifica tutta nuova confermandosi anche la settimana successiva in quel di Firenze dove Gomez e compagni strappano un preziosissimo 0-0 giocando a tratti decisamente meglio dei viola di Paulo Sousa.

LE SEI MERAVIGLIE DELLA DEA

Con il cielo che va rasserenandosi dalle parti di Bergamo, il match contro un’Inter non certo irresistibile in questo avvio di Esulta Masiello dopo l'1-0stagione diventa una ulteriore molla per la giovane truppa atalantina che supera alla grande anche l’esame contro i nerazzurri meneghini vincendo nel finale per 2-1 il match con la rete decisiva di Pinilla su calcio di rigore: ma a far parlare sono ancora le meraviglie che i vari Caldara, Conti, Kessie e compagnia cantante vanno dimostrando per dei ragazzi che stanno disputando le loro prime gare da titolari in serie A. E’ questo l’inizio di un bimestre d’oro per i tifosi atalantini che vedranno questa banda di ragazzi tanto sfacciati quando cinici infilare la bellezza di sette vittorie consecutive: dopo il successo con l’Inter infatti, GomConti pazzo di gioia dopo il 3-0ez e compagni si ripetono vincendo 1-0 a Pescara, travolgendo il Genoa (ex squadra del Gasp) con un rotondo 3-0, andando a travolgere il Sassuolo a domincilio con un altro tris e, soprattutto, fermando anche la corsa della Roma, con un mostruoso secondo tempo di Kessie e compagni con l’ivoriano che segna il calcio di rigore nel finale di gara che ribalta l’iniziale vantaggio giallorosso a cui era seguito il pareggio di Caldara per un 2-1 che manda in estasi tutta Bergamo. Corsi e ricorsi riportano così i nerazzurri in quel di Bologna a caccia della sesta vittoria di fila che rappresenterebbe anche il record eguagliato qualche annetto fa dall’Atalanta di Colantuono: i ragazzi del Gasp non si fanno scappare l’occasione e sbancano 2-0 il Dall’Ara con la squadra che sale addirittura sin al quarto posto in classifica. Sale altissima l’adrenalina nell’attesa della grande sfida alla Juve dei campioni allo Stadium durante una settimana in cui anche l’Atalanta di scorta basta e avanza per travolgere 3-0 il Pescara nel quarto turno di coppa e guadagnare così l’accesso agli ottavi, nuovamente contro la corazzata bianconera.

DOPPIO-STOP E RIPARTENZA

Caricata forse di eccessive attese, il match con la Juventus non riserverà invece sorprese nel pronostico, con i bianconeri che si Caldara a contrasto con Higuainimpongono 3-1 contro un’Atalanta che paga caro l’impatto con lo Stadium bianconero rimediando una sconfitta contro una squadra che si conferma l’autentica padrona del campionato. La settimana successiva tocca ad un’altra bianconera, l’Udinese, giungere in quel di Bergamo in una partita che verrà sicuramente ricordata in questa stagione come una di quelle sconfitte a cui è davvero difficile trovare un senso e che dimostra come nel calcio le giornate storte esistano davvero: con i nerazzurri autentici dominatori del match, con una miriade di palle-gol sciupate, l’ex Gigi Del Neri castiga quella che fu la sua squadra con tre ripartene letali infliggendo ai ragazzi del Gasp un altro 3-1, ma di un sapore ben diverso da quello incassato sette giorni prima contro la Juventus e che lascia davvero l’amaro in bocca ad una squadra che esce comunque tra gli applausi del pubblico del Comunale. Il sabato successivo, l’anticipo nella nebbiosa serata di San Siro ritrova un’Atalanta Gagliardini sfiora il gol a fine primo tempocombattiva e determinata che, nonostante un secondo tempo con qualche sofferenza, strappa un ottimo 0-0 in casa del Milan interrompendo così la serie di due sconfitte consecutive. Il Natale nerazzurro sarà mai come quest’anno pieno di gioia e soddisfazione, specie per l’incredibile vittoria a tempo scaduto ottenuta nel Christmas Match contro l’Empoli in rimonta con D’Alessandro che firma a fil di sirena la rete del 2-1 che chiude il 2016 atalantino con Gomez e compagni in piena corsa per l’Europa.

ANNO NUOVO, ATALANTA SUPER!

1L’anno nuovo si presenta con l’ultima giornata del girone di andata in cui i nerazzurri paiono non sentir minimamente la mancanza di Gagliardini, accasatosi all’Inter all’apertura della finestra di calciomercato invernale per la cifra-monstre di circa trenta milioni di euro, strapazzando letteralmente il Chievo al Bentegodi con un sonoro 4-1 che fa capire come la banda del Gasp inizi davvero a credere in qualcosa di più della “solita” salvezza. La settimana successiva, l’impegno di Coppa contro la Juventus allo Stadium è l’ennesima montagna da scalare per i nerazzurri: tuttavia il mister decide di giocarsela con buona parte dei titolari ed i bianconeri si dovranno sudare parecchio la qualificazione ai quarti contro un’Atalanta che esce sconfitta 3-2 dalla Tim Cup ma a testa alta: il gol del baby Latteh nel finale fa venir più di un grattacapo alla Signora bianconera. Il girone di ritorno inizia con uno stop, ancora una volta contro la Lazio che si conferma bestia nera dei nerazzurri: i biancocelesti rimontano L'esultanza dei nerazzurri dopo il gol di Gomezil gol iniziale di Petagna e portano a casa un 2-1 che non incide comunque sulla classifica atalantina. Con la vittoria sulla Samp per 1-0 grazie al rigore di Gomez che segna anche l’esordio di due altri baby-nerazzurri prodotti del vivaio in serie A (Bastoni e Melegoni), la settimana successiva i nerazzurri riscattano subito il passo falso di Roma e, sette giorni più tardi, strappano un bel pari in casa del Toro con Kurtic che trova la rete del definitivo 1-1 ma nel finale sciupa anche una clamorosa occasione per il sorpasso sui granata.

CALDARA EROE DI NAPOLI

I nerazzurri continuano a macinare gioco, vittorie e punti nell’inarrestabile inseguimento a quello che ormai pare un sogno in cui Conti esulta dopo il gol dell'1-0tutta la città e non solo iniziano a credere: i ragazzi del Gasp non perdono un colpo ed infilano una nuova serie di quattro vittorie consecutive che certificano come questi ragazzi vogliano davvero costruire qualcosa di importante. La doppietta di Gomez stende il Cagliari (2-0), mentre il neo arrivato Cristante chiude i conti nella difficile trasferta contro un Palermo disperato mettendo a segno la rete del definitivo 3-1 in terra siciliana mentre invece il graffio di Conti vale il sCaldara festeggiato dai compagniigillo nel successo di misura per 1-0 contro un ordinato Crotone che cede solo ad inizio ripresa nel match del Comunale. Ma il vero capolavoro di questa stagione i nerazzurri lo confezionano nella trasferta di Napoli dove la squadra del Gasp non solo manda in bianco l’attacco più prolifico della serie A, ma nel diluvio del San Paolo la storica doppietta di Mattia Caldara (la seconda siglata in inferiorità numerica dopo l’espulsione di Kessie) sigilla la straordinaria impresa di Gomez e compagni che, al rientro ad Orio al Serio, troveranno migliaia di tifosi ad attenderli festanti: con il 2-0 sul Napoli l’Atalanta è al quarto posto, Bergamo si coccola i suoi artefici di un sogno che pare davvero incredibile.

LA SCOPPOLA CON L'INTER, UN SEGNO DEL DESTINO...

Archiviati i festeggiamenti per la vittoria di Napoli, i nerazzurri trovano un avversario più ostico del previsto nel match casalingo Il portiere Tatarusanu, protagonista del matchcontro la Fiorentina: il bunker viola regge tutta la partita e lo 0-0 finale tiene comunque a debita distanza i toscani dalla corsa all’Europa in cui i nerazzurri restano nettamente avanti. In una stagione segnata da molti record frantumati dai ragazzi del Gasp, il match di San Siro contro l’Inter riserverà un primato poco piacevole a Gomez e compagni che vengono travolti dalla squadra di Pioli in una autentica giornata di grazia andaUno dei tanti gol incassati oggi da Berisha...ndo a segno addirittura cinque volte in mezz’ora ed arrotondando ulteriormente nella ripresa con lo spazio anche per il gol dell’ex siglato da Roberto Gagliardini: finisce 7-1, una scoppola senza precedenti a cui il popolo atalantino risponde attendendo in quasi duemila persone l’arrivo della squadra a Zingonia per sostenerla con cori e incitamenti: una sconfitta non cambia una stagione sin qui trionfale. Spulciando negli annali si scopre inoltre che l’ultima volta che l’Atalanta subì sette gol dall’Inter a San Siro finì poi per qualificarsi per la coppa Uefa al termine della stagione: segno del destino?

CON IL BOLOGNA L'ALLUNGO DECISIVO

4Il calendario viene tuttavia in soccorso dei nerazzurri dopo la scoppola di Milano offrendo nel match contro il Pescara l’occasione di un pronto riscatto che Gomez e compagni colgono immediatamente rifilando un netto 3-0 alla squadra di Zeman ed andando poi a dilagare la settimana successiva a Marassi contro il Genoa dove lo spettacolare gol di Conti in rovesciata apre le marcature della goleada nerazzurra che vedrà i ragazzi del Gasp imporsi 5-0 contro il grifone. Il sabato successivo nell’anticipo contro il Sassuolo, i neroverdi si rivelano avversario più ostico del previsto, con Cristante nella ripresa che evita con il suo gol guai peggiori dopo che gli emiliani erano passati in vantaggio nel primo tempo per un 1-1 finale che lascia comunque un po’ di amaro in bocca. Priva del suo Conti esulta dopo il goluomo-simbolo e goleador Papu Gomez, la Dea si presenta a Roma per sfidare i giallorossi alla vigilia di Pasqua in emergenza, ma questo non impedisce ai nerazzurri di giocare un gran primo tempo e sbloccare il match con Kurtic mentre la Roma spingerà nella ripresa trovando subito il pari ma non riuscendo a sfondare il bunker atalantino che prende questo preziosissimo pareggio per 1-1 che mantiene a debita distanza le milanesi che hanno pareggiato nel derby. Ma un ulteriore balzo verso l’Europa i ragazzi del Gasp lo compiono nel tribolato match contro il Bologna vinto per 3-2 e che Gomez e compagni si erano complicati all’inverosimile: avanti di due gol dopo un quarto d’ora, la squadra ospite riesce nella rimonta fino al pareggio ottenuto ad inizio ripresa ma la fondamentale rete di Caldara a dieci dalla fine regala tre punti d’oro ad un’Atalanta che approfitta al meglio delle sconfitte contemporanee di Inter e Milan allungando ulteriormente.

IL FONDAMENTALE PARI CON LA JUVE

Il successivo venerdì è la sera della grande sfida alla Juve dei campioni: mister Gasperini sorprende i bianconeri di Allegri 5rinunciando a Petagna in attacco ed avanzando Gomez e, per un tempo, la Dea gioca meglio e passa addirittura in vantaggio nel recupero del primo tempo con la bella rete di Conti su assist di Gomez; nella ripresa i bianconeri vanno alla carica trovando in avvio il sfortunato autogol di Spinazzola che riporta il match in equilibrio; il forcing bianconero culmina a dieci dalla fine nella rete di Dani Alves che pare la fine dei giochi ma, invece, Freuler a due dalla fine trova l’incredibile gol del 2-2 che fa esplodere il Comunale. Con questo prezioso pareggio, l’Atalanta mantiene il Milan sesto a cinque punti di distacco in classifica e vede allontanarsi l’Inter al settimo posto ad otto lunghezze. Il momento poco felice delle milanesi è sfruttato ancora una volta dai nerazzurri la settimana successiva ad Udine dove, nonostante la piena emergenza di formazione, i ragazzi del Gasp portano a casa un altro pari, stavolta per 1-1 che consente di aggiungere un altro mattoncino sulle due inseguitrici, entrambe sconfitte.

IL PARI CON IL MILAN VALE IL SOGNO: SIAMO IN EUROPA!!!

Conti e Petagna festeggiano dopo il golE si arriva così a quella che non potrà che esser definita come la serata storica del 13 maggio dove ai ragazzi del Gasp basta un pareggio per 1-1 contro il Milan, ottenuto tra l’altro al termine di una gara dominata in lungo in largo e con i rossoneri che trovano il pari in fuorigioco solo a tre minuti dalla fine, per far esplodere la festa per la certezza matematica del ritorno in Europa con migliaia di tifosi che si riversano per le vie di Bergamo a festeggiare la straordinaria impresa dei loro beniamini che, contro ogni pronostico e ogni più ottimistica previsione centrano uno storico traguardo che si potrà puntellare e migliorare nelle restanti due gare contro Empoli e Chievo. Un risultato ancor più bello perchè appunto inatteso e che alle 22.38 di un sabato sera di inizio maggio 2017 riporta in Europa l’Atalanta e Bergamo a 26 anni di distanza dall’ultima apparizione. Il giusto lieto fine ad una straordinaria cavalcata iniziata da mille difficoltà e tramutatasi passo dopo passo in una marcia trionfale. GRAZIE RAGAZZI!!!!




Le pagelle di Atalanta-Milan

CONTI SENZA CONFINI, PAPU INESAURIBILE

Il gol di Deulofeu nel finale ha tolto la ciliegina sulla torta di una serata che si trasforma comunque in una notte di festa per la squadra, la città ed i tifosi e risulta davvero difficile parlare di questa partita in cui per l’ennesima volta, qualora ve ne fosse ancora bisogno di conferme, i nerazzurri hanno confermato la loro forza subendo solo nel finale il gol in fuorigioco del Milan dopo una partita dominata in lungo e in largo e sbloccata con l’ormai solito gol di Conti e guidata da un Papu Gomez ormai sempre più uomo-simbolo di questa squadra. Bene anche la difesa, colta di sorpresa solo nel finale. Apoteosi per l’ennesimo capolavoro tattico di mister Gasperini.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: il condottiero e la sua truppa conquistano l’ambito traguardo. La partita di stasera è l’ennesima dimostrazione tecnica e tattica di quello che questo signore è riuscito a fare con questi ragazzi; dopo un avvio difficile, in cui è stato quasi sul punto di lasciare la compagnia per un avvio di stagione che aveva fatto temere in peggio. E invece lui si è preso il comando della nave e l’ha portata fuori dalle acque sino a portarla la dove nemmeno il più sfegatato degli atalantini avrebbe immaginato. Nella settimana che ha sancito il suo rinnovo del contratto si toglie anche la soddisfazione di centrare al primo colpo la qualificazione in Europa ad una squadra che le coppe Europee non poteva far altro che guardarle in televisione giocate da altre squadre. Aggiungere altro diventerebbe solamente ripetitivo e noioso, noi non possiam che dirgli semplicemente… GRAZIE!!!

BERISHA 6.5: serata sostanzialmente tranquilla, subisce gol di fatto nell’unico tiro in porta del Milan. Ha ben poco da recriminarsi.

TOLOI 7: che partita! Concede davvero le briciole agli avversari in una gara praticamente perfetta.

Conti e Petagna festeggiano dopo il golCALDARA 7: la solita grande partita, con diverse iniziative anche in fase offensiva come di consueto.

MASIELLO 7: anche per lui ormai le parole si sprecano, vive una seconda gioventù in maglia nerazzurra mettendosi anche alle spalle i dubbi e le perplessità del passato. Rinato.

CONTI 9: ancora lui, fortissimamente lui!! E’ suo il gol che proietta l’Atalanta sul treno per l’Europa, l’ennesimo di una stagione che lo ha consacrato nel calcio che conta portandola la dove nessuno avrebbe mai immaginato. Fenomeno!

KESSIE 7: sarà perchè il Milan è una di quelle squadre che se lo contenderà nel prossimo mercato estivo, ma oggi tira fuori tutte le sue qualità andando anche vicino al gol che gli viene negato da una gran parata di Donnarumma.

CRISTANTE 7: vende cara la pelle contro la sua ex squadra, schierato nel ruolo di Kurtic se la cava egregiamente confermandosi un ottimo innesto del mercato invernale. (HATEBOER s.v.: dentro nel finale. Ingiudicabile).

FREULER 7: che mastino, la in mezzo magari non lo si vede spesso ma il suo lavoro è quasi sempre determinante. E c’è chi dubitava di lui dopo la partenza di Gagliardini…

I nerazzurri festeggiano la qualificazione in Europa LeagueSPINAZZOLA 7: inizio di gara un po’ confuso, poi cresce col passare dei minuti ed è dal suo piedino che parte l’assist che costringe alla respinta corta Donnarumma con Conti pronto a metter nel sacco il gol che vale l’Europa.

PETAGNA 7: lotta, fa sponda, tira su la squadra; tutto come da copione di questa stagione con il rammarico che in questa stagione non ha potuto definitivamente consacrarsi per via dei pochi gol segnati. Avrà modo di rifarsi, perchè questo ragazzo ha le qualità e la giusta mentalità per diventare davvero un giocatore importante (KURTIC 6: ultimo quarto d’ora in campo per lui, alla fine può festeggiare con i compagni).

GOMEZ 10: voto che è la somma anche della sua stagione pazzesca che lo ha proiettato di diritto nel novero dei giocatori che resteranno scolpiti nella storia di questa fantastica stagione che ha, per l’appunto, riscritto la storia di un’Atalanta che ha sbriciolato record a raffica. Peccato per quella gran parata di Donnarumma che gli ha negato il gol proprio poco prima della rete di Conti (PALOSCHI s.v.: entra a ridosso dei minuti di recupero).