Le pagelle di Atalanta-Roma

PAPU IN GRAN FORMA, PALOMINO BELLA SCOPERTA

E’ solamente la prima di campionato ma le indicazioni non mancano in campo dove si sono sentite sicuramente le assenze di chi ormai è andato via (Kessie-Conti) e di chi è vicino a farlo (Spinazzola) con i due sostituti Hateboer e Gosens che sono sembrati decisamente ancora poco all’altezza di raccogliere una eredità così importante. Tuttavia anche in avanti non sono mancati problemi dove il solo Gomez è apparso in forma mentre Ilicic è forse entrato troppo tardi. Bene invece l’esordiente Palomino in difesa, vera nota positiva della giornata.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: nozze coi fichi secchi verrebbe da dire. Ha perso Conti ed ora ha a che fare con la telenovela-Spinazzola che speriamo trovi termine il prima possibile; di contro il materiale a disposizione per quei ruoli è apparso da collaudare e non sarà nemmeno questione di tempi brevi. Per il resto, personalmente avrei rischiato Ilicic da subito poichè il suo innesto (insieme a Cornelius) ha dato una scossa alla squadra che purtroppo non ha portato agli effetti sperati.

BERISHA 6: prende gol probabilmente nell’unico serio tiro in porta degli ospiti, la difesa non lo aiuta alzandosi palesemente sulla punizione di Kolarov che lascia pallare il pallone che non riesce a deviare quanto basta per evitare il gol. Peccato.

MASIELLO 6: va un po’ troppo a spasso nel primo tempo prendendosi qualche rischio di troppo ma cercando tuttavia di dare spinta offensiva ai suoi. Nella ripresa meglio, ma tutto sommato non eccelle.

PALOMINO 6.5: bravo, praticamente concede solo le bricole a Dzeko e dimostra di poterci stare tranquillamente nel nostro campionato in attesa del rientro di Caldara in difesa lui è più di una ottima alternativa.

TOLOI 6.5: da tutto, e forse anche di più, in fase difensiva e non solo. Prova più che sufficiente la sua.

HATEBOER 5.5: certo, raccogliere l’eredità di Conti non è facile, però appare un po’ troppo timoroso; nel finale prova in modo maldestro a deviare in area un pallone che meritava sicuramente miglior fortuna.

CRISTANTE 6.5: bene, nel primo tempo fa vedere le cose migliori pur nell’appannamento generale della gara, qualche errore nella ripresa ma riesce comunque a farsi valere (DE ROON s.v.: dentro per gli ultimi assalti, riesce solo a riassaporare il campo del Comunale dopo il suo ritorno dall’Inghilterra).

FREULER 6: apparso anche lui non ancora completamente in palla, nella ripresa mostra qualcosina di meglio ma complessivamente siamo ancora lontani dal bel giocatore ammirato lo scorso anno.

GOSENS 5.5: insomma se da una parte manca Conti, dall’altra non c’è il quasi partente Spinazzola e anche per lui la responsabilità è davvero importante. Timido ma attento, da la sensazione di non voler osare e di limitarsi ai soli compitini assegnati. E queste non sono certo le prerogative tattiche del Gasp…

KURTIC 5.5: a supporto delle punte fa un po’ troppa fatica oggi; prova qualche buona giocata ma non riesce ad imporsi come ha saputo dimostrare la scorsa stagione (ILICIC 6.5: bravo e sfortunato, mette l’impronta sul match centrando quel palo quasi in spaccata che avrebbe portato anche ad un meritato pareggio; da comunque buone sensazioni di crescita. Bene).

PETAGNA 5: oggi davvero un fantasmino; corre poco ma aiuta anche in maniera ridotta i compagni, specie nel primo tempo quando entrambe le squadre sembravano non voler giocare. La squadra stecca la prima, lui pure… (CORNELIUS 6: il cuore non gli manca, nemmeno la voglia di spaccare il mondo e lo dimostra subito dopo il suo ingresso in campo. Generoso e al servizio dei compagni ma anche per lui in zona-gol iniziano i problemi…)

GOMEZ 6.5: forma e condizione già ci sono, e si vedono; corre senza sosta e mette da solo in difficoltà mezza difesa della Roma. Lui è il faro di questa squadra ed il fatto che sia già in forma fa sicuramente ben sperare per il futuro.

SCELTI DAL WEB:

Da quest’anno vogliamo rendere protagonisti anche i nostri lettori che ci seguono sulla nostra pagina Facebook e che, per questa prima partita hanno deciso il loro migliore e peggiore in campo.

IL MIGLIORE

PALOMINO: ha sorpreso un po’ tutti la bravura di questo difensore che ha messo all’angolino il bomber Dzeko concedendogli solo le briciole e dimostrando di non essere più un oggetto misterioso. Come scrivevamo anche sopra, continuando così potrà essere più di una valida alternativa a Caldara, fermo ai box per infortunio. BRAVO!

IL PEGGIORE

PETAGNA: per lui invece la sorpresa è al contrario: una estate di grandi aspettative sul bomber triestino che questa sera sono parse svanite improvvisamente anche nei tifosi che lo hanno visto lento, macchinoso e poco in partita. Tempo per rifarsi ce ne sarà di sicuro, ma la grinta che Cornelius ha messo in campo (pur con risultati simili ai suoi) è parso un segnale di come la competizione la davanti non sia per nulla già decisa, specie con un mister come Gasperini che non ci pensa due volte a cambiare le gerarchie in campo…




Un esordio come… da tradizione: l’Atalanta stecca la prima, alla Roma basta un guizzo

SERIE A, PRIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 0-1: DECIDE KOLAROV, LA DEA SBATTE SUL PALO

Esordio stagionale amaro per i ragazzi del Gasp, sconfitti al Comunale da una Roma a cui basta un guizzo di Kolarov su punizione alla mezz’ora per avere la meglio di un’Atalanta apparsa piuttosto spuntata in avanti in un match che, va detto, ha regalato davvero poche emozioni: primo tempo molto noioso ma sbloccato proprio dalla punizione dell’ex laziale acquistato dalla Roma in estate e con le due squadre che si annullano sostanzialmente a vicenda. Nella ripresa l’Atalanta spinge e prende il controllo delle operazioni con gli innesti di Cornelius e Ilicic in avanti che danno maggior vigore ai nerazzurri che nel finale sono anche sfortunati proprio con l’ex viola che centra il palo su un bellissimo assist di Gomez; assalto al fortino giallorosso anche nei minuti di recupero ma senza trovare il guizzo decisivo. Peccato, per un match in cui il pareggio non sarebbe stato assolutamente nulla di scandaloso per una Atalanta che ha ancora a che fare con problemi legati al mercato (Spinazzola anche oggi non ha risposto alla convocazione del mister; il suo passaggio alla Juventus pare inevitabile).

Bergamo: punto e a capo. L’Atalanta si mette alle spalle la stagione dei record frantumati, dei settantadue punti in classifica, del quarto posto mai visto nella sua centenaria storia e da quella Europa League da affrontare tra qualche settimana dopo un trentennio di assenza: grande attesa in città e non solo per rivedere all’opera la banda di mister Gasperini che è ora chiamata al compito forse più difficile, ovvero quello di confermarsi ad alti livelli e dimostrare che quella dello scorso anno non è stata una semplice toccata e fuga nelle zone nobili della classifica ma il frutto di un progetto che punta a consolidare la società del presidente Percassi nel gruppo delle big del calcio italiano. Compito mica da ridere per Gomez e compagni, il cui gruppo è stato modificato il meno possibile ma ha comunque patito la partenza prevista di Kessie, e quella meno preventivata di Conti oltre che la sempre più probabile di Spinazzola al centro di un vero e proprio tormentone d’agosto: nemmeno oggi il giocatore ha risposto alla chiamata del Gasp per il match con la Roma e la rottura pare davvero insanabile.

L’ESTATE OPPOSTA DI DEA E ROMA: si fa subito sul serio, e il calendario non lascia spazi ai nerazzurri: oggi la Roma al Comunale e il Napoli al San Paolo tra una settimana misureranno subito le qualità del gruppo di Gasperini. Chiaro che, cercare da subito punti preziosi potrebbe portar subito una grande iniezione di fiducia ai giocatori nell’attesa che il mercato completi la squadra da qui a fine mese. Dopo una estate fatta di amichevoli di prestigio che hanno ai successi su Lille, Borussia e Valencia, i nerazzurri attendono oggi una delle più serie candidate allo scudetto, la Roma, che arriva a sua volta da una estate invece molto titubante: l’arrivo in panchina di Di Francesco e le nuove scelte tattiche dell’ex tecnico del Sassuolo hanno portato sin qui i giallorossi a raccogliere più bassi che alti in quello che, tuttavia, va ricordato essere solamente calcio d’agosto e con valenza pari a zero. La sensazione è che i giallorossi, con ancora un paio di innesti, saranno molto competitivi e, per questo, Gomez e compagni sono già chiamati ad una dimostrazione di forza e voglia di stupire ancora.

CALDARA NO, TOCCA A PALOMINO: per la prima dell’anno mister Gasperini deve rinunciare a Caldara non ancora al top inserendo il neo arrivato Palomino in difesa mentre in mezzo c’è Cristante titolare al posto di De Roon che anche lui ha avuto poco tempo per re-integrarsi nel suo ritorno a Bergamo dopo solo un anno; sulle fasce spazio ad Hateboer e Gosens con il compito di non far rimpiangere Conti (andato al Milan) e Spinazzola (che non ha risposto alla convocazione del mister ed in procinto di andare alla Juve) mentre la davanti c’è Kurtic ad ispirare Petagna e Gomez con Ilicic che parte dalla panchina. Negli ospiti giocano i nuovi acquisti Kolarov e Defrel, arrivati rispettivamente da Manchester City e Sassuolo mentre va solo panchina per Gonalons, acquistato in estate dal Lione; occhio in avanzi a Dzeko e Perotti insieme appunto a Defrel.

SILENZIO PER BARCELLONA: doveroso minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’attentato terroristico di Barcellona di qualche giorno fa che ha causato, tra le altre, anche due vittime italiane prima del fischio d’inizio del match che apre la stagione di Atalanta e Roma con le due contendenti che si rendono subito insidiose in avvio con i nerazzurri al terzo che recuperano un bel pallone con Gomez che, ai limiti dell’area, prova a concludere ma troppo debole e centrale e, un minuto dopo, con Dzeko in area gli ospiti provano un diagonale che si spegne ampiamente sul fondo.

EMOZIONI A ZERO: l’avvio pimpante si tramuta in realtà in un fuoco di paglia poichè col passare dei minuti le due squadre entrano in una lunga fase di studio che regala allo spettatore solo un lungo possesso palla alternato da ambo le squadre sino al ventiduesimo quando, da una errata impostazione di Masiello ne approfitta Defrel recuperando palla e andando in area a concludere sull’esterno della rete; un minuto dopo ci prova il Papu a scappare via e mettere in mezzo un pallone per Kurtic che però spreca mandando la sfera alta sopra la traversa.

ALL’IMPROVVISO KOLAROV: in un match che definire bloccato è quasi un eufemismo, occorre la giocata del singolo per poterlo sbloccare e gli ospiti riescono nell’intento un po’ all’improvviso alla mezz’ora quando Naingollan va a guadagnare un calcio di punizione dal limite che il neo acquisto Kolarov (ex laziale) va a realizzare con un rasoterra che passa sotto la barriera e le braccia di Berisha portando così avanti i giallorossi.

DEA REAZIONE TIMIDA: l’Atalanta prova così a reagire dopo un primo tempo condotto sin qui decisamente al di sotto delle potenzialità e trova a cinque dalla fine una punizione più o meno simile a quella realizzata dagli ospiti ma Papu Gomez non riesce a concretizzare al meglio la ghiotta opportunità calciando la sfera in bocca al portiere Alisson. Ultimo telegramma di un primo tempo che ha regalato davvero poche emozioni ma quanto bastano a far chiudere sotto di un gol a Gomez e compagni alla prima uscita stagionale.

RIPRESA, TOCCA A CORNELIUS: il match riprende dopo l’intervallo con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima frazione e un’Atalanta che prova a farsi subito vedere con un inserimento di Petagna in area che però conclude debolmente tra le braccia del portiere; prova ad alzare il ritmo la squadra del Gasp ma si espone anche a rischi dettati dalla fretta come l’errore di Toloi al sesto che chiama la difesa nerazzurra a metterci una pezza in un pallone che era, per un attimo, tornato preda dei giallorossi che sciupano una ghiotta opportunità. Al dodicesimo è il momento dell’esordio in serie A per Cornelius, che rileva Petagna la davanti con la speranza di dare maggior concretezza la davanti dove i nerazzurri stentano.

POLVERI BAGNATE: e l’ingresso del biondo vichingo in avanti pare dare ulteriore spinta ad un’Atalanta che vuol provarle un po’ tutte per andare alla ricerca del pareggio anche se appare piuttosto palese come, una volta in area, la squadra del Gasp non riesca ad essere incisiva come lo sapeva essere la scorsa stagione un po’ con tutti i suoi uomini. A metà della ripresa ci provano gli ospiti con Dzeko sugli sviluppi di un calcio di punizione ma la mira è abbondantemente alta; tre minuti dopo tocca ad Ilicic fare il suo ingresso in campo al posto di Kurtic con il mister che prova a dare ulteriore qualità e spinta all’attacco nerazzurro alla ricerca del pari.

ASSALTO FERMO AL PALO: minuti che scorrono e, con la mezz’ora, c’è il nuovo inizio in nerazzurro anche per Marten De Roon che prende il posto di un positivo Cristante nell’ultimo quarto d’ora finale in cui i nerazzurri tentano l’assalto ed al minuto quarantuno va ad un passo dal pari Ilicic che prova a metter dentro un bellissimo traversone del Papu ma la palla centra il palo e torna in campo: anche sfortuna in questo esordio stagionale per i ragazzi del Gasp che nei cinque minuti di recupero concessi dopo il novantesimo provano l’ennesimo assalto alla porta giallorossa da cui però scaturisce solamente una mischia furibonda in area all’ultimo minuto che però non porta i frutti sperati.

K.O. CON SEGNALI POSITIVI: il triplice fischio sancisce così l’inizio di stagione dell’Atalanta con una sconfitta, un po’ come lo scorso anno, ma con una squadra che ha comunque dimostrato di non aver smarrito le buone cose viste lo scorso anno anche se è mancato più di qualcosa in fase propositiva e offensiva che con gli innesti di Ilicic e Cornelius sono comunque apparsi meno evidenti; certo le problematiche di mercato in corso non hanno aiutato il Gasp che sta facendo di necessità virtù, facciamo però tesoro di questo inizio un po’ così per riordinare in fretta le idee e cercare di provare a far qualcosa di buono già a partire da domenica prossima nella difficilissima trasferta che attende i nerazzurri in quel di Napoli.

IL TABELLINO:

ATALANTA-ROMA 0-1 (primo tempo: 0-1)

RETI: Kolarov al 31′ p.t.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, Cristante (dal 30′ s.t. De Roon), Freuler, Gosens; Kurtic (dal 25′ s.t. Ilicic); Petagna (dal 13′ s.t. Cornelius), Gomez – A disposizione: Rossi, Gollini, Caldara, Mancini, Castagne, Haas, Schmidt, Orsolini, Vido – All.: Gasperini

ROMA (4-3-3): Alisson; Bruno Peres (dal 36′ s.t. Fazio), Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Strootman, De Rossi, Nainggolan; Perotti (dal 40′ s.t. Pellegrini), Dzeko, Defrel (dal 29′ s.t. El Shaarawy) – A disposizione: Lobont, Skorupski, Moreno, Nura, Gerson, Gonalons, Under, Tumminello – All.: Di Francesco

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: spettatori 19.108 – ammoniti: Defrel, Nainggolan e Toloi per gioco scorretto- calci d’angolo: 4-2 per l’Atalanta – recuperi: 0′ p.t. e 5′ s.t..

 




Atalanta si ricomincia, ed è subito big-match: a Bergamo arriva la Roma!

BERGAMO, ORE 18

SI RIPARTE TRA VOGLIA DI STUPIRE ANCORA E MERCATO

Dopo una estate di fremente attesa per il prossimo ritorno in Europa League dell’Atalanta con abbonamenti da record, entusiasmo alle stelle ed un mercato che ha regalato partenze previste (Kessie) e non (Conti e, probabilmente Spinazzola) e con diversi nodi ancora da sciogliere prima della chiusura delle operazioni in entrata e uscita prevista per fine mese che, di fatto, lascia entrambe le contenenti stasera ancora un cantiere aperto; aggiungiamo anche una serie di amichevoli dal sapore europeo che hanno fatto sognare i tifosi, ma dalle 18 di questa sera si fa sul serio: già, perchè ora il campo inizia distribuire punti pesanti e l’avvio di campionato dei ragazzi di mister Gasperini è di quelli da far paura; la Roma questa sera al Comunale e la trasferta di Napoli la prossima settimana. Niente male per un’Atalanta reduce dallo straordinario quarto posto della scorsa stagione e che affronterà così in sette giorni o poco più la seconda e la terza classificata dello scorso campionato. Test importante quindi per capire come Gomez e compagni siano pronti a sfide di alto livello in una stagione in cui c’è tantissima attesa intorno ad un’Atalanta che però non deve mai perdere di vista il primo obiettivo stagionale, ovvero la permanenza in serie A.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 4 Cristante, 11 Freuler, 8 Gosens; 27 Kurtic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 95 Bastoni, 21 Castagne, 13 Caldara, 37 Spinazzola, 15 De Roon, 88 Schmidt, 72 Ilicic, 7 Orsolini, 20 Vido, 9 Cornelius – All.: Gasperini

ROMA (4-3-3): 1 Alisson; 25 Bruno Peres, 44 Manolas, 5 Juan Jesus, 11 Kolarov; 4 Nainggolan, 16 De Rossi, 6 Strootman; 23 Defrel, 9 Dzeko, 8 Perotti – A disp.: 28 Skorupski, 18 Lobont, 20 Fazio, 22 Nura, 15 H. Moreno, 21 Gonalons, 7 Pellegrini, 17 Under, 30 Gerson, 92 El Shaarawy, 32 Tumminello – All.: Gasperini




Nemmeno Valencia spaventa l’Atalanta: i nerazzurri conquistano il trofeo Naranja

TROFEO NARANJA

VALENCIA-ATALANTA 1-2: TOLOI E PALOMINO, LA DEA FA IL COLPO!

Altra vittoria di prestigio per i ragazzi del Gasp, che si impongono 2-1 al Mestalla al termine di una partita ben giocata da Gomez e compagni che giocano a viso aperto contro i quotati avversari spagnoli sin dalle prime battute e sbloccano il match dopo nemmeno un quarto d’ora con un colpo di testa di Toloi; il pari del Valencia arriva grazie ad una azione simile a quella del vantaggio atalantino con Vezo abile anche lui di testa a superare Berisha che si rende poi protagonista poco dopo con una gran parata sull’ex di turno Zaza. Ripresa con i nerazzurri che non rinunciano a giocare ed il match che si mantiene vivace: a venti dalla fine Palomino sugli sviluppi di un corner trova il piattone giusto per riportare l’Atalanta avanti: il risultato non cambierà più e per i nerazzurri un’altra iniezione di fiducia importante in vista dell’imminente inizio di campionato contro avversari tosti del calibro di Roma e Napoli.

Valencia (Spagna): ultimo test di caratura europea per l’Atalanta di mister Gasperini che gioca al Mestalla di Valencia contro la formazione spagnola l’amichevole di lusso valida per il “Trofeo Naranja” prima che, tra poco più di una settimana, inizi il campionato con la sfida con Roma e la trasferta di Napoli come prime due giornate che metteranno subito a dura prova la voglia di stupire ancora di Gomez e compagni.

NIENTE SPINA, TOCCA A GOSENS: vera novità di giornata è l’assenza di Spinazzola che, nonostante la convocazione di ieri, non parte per la Spagna con i compagni, segno di un sempre più probabile suo passaggio alla Juventus con un anno d’anticipo che costringerà società ed allenatore ad andare alla ricerca di un sostituto sulla fascia dove questa sera Gosens viene chiamato a dimostrare il proprio valore partendo subito da titolare in un undici che Gasperini propone con la conferma di Palomino al posto dell’infortunato Caldara e con Hateboer che stavolta vince il ballottaggio con Castagne nell’altra fascia, quella orfana di Conti. In avanti tocca a Petagna e Gomez con Kurtic a supporto dei due; alcune conoscenze del calcio italiano anche nel Valencia, con il portiere Neto (ex Juve), Montoya in mezzo (ex Inter) e un ex atalantino in attacco ovvero Simone Zaza.

TOLOI-VEZO, GOL IN FOTOCOPIA: a differenza del match con il Borussia, appare tutt’altro che intimorita in fase di avvio la squadra del Gasp che prova sin dalle prime battute a dettare i tempi in campo rendendosi pericolosa al nono con un tentativo di testa di Kurtic che si spegne sul fondo e andando addirittura in vantaggio tre minuti più tardi quando Gomez pennella in area una bella punizione per la testa di Toloi che supera Neto e porta così avanti l’Atalanta dopo nemmeno un quarto d’ora. I padroni di casa a quel punto si svegliano e impiegano circa sette minuti a trovare il punto del pareggio che arriva in maniera simile al gol dei nerazzurri, con una punizione in area che Berisha tocca mandando la sfera però sulla testa dell’accorrente Vezo che deve solo spingere di testa nel sacco il punto dell’1-1 dopo nemmeno venti minuti di gara.

SARACINESCA-BERISHA: gara che resta molto vivace anche dopo il botta e risposta che tiene il match in equilibrio e con un’Atalanta che non ha per nulla timore dell’avversario, ma che concede anche qualche offensiva di troppo agli avversari con Berisha che, alla mezz’ora, diventa determinante con una parata da felino sul colpo di testa di Zaza che pareva vincente e che invece trova la grande risposta del portiere albanese che tiene a galla i nerazzurri. La grande occasione avuta dagli spagnoli però non illuda, l’Atalanta continua a tenere bene il campo al cospetto di un avversario decisamente più quotato: a due dall’intervallo ci prova Gomez da fuori con una conclusione a giro che però è facile preda di Neto per un primo tempo che andrà così in archivio di li a poco con le due contendenti ferme sull’1-1.

RIPRESA, TOCCA A CASTAGNE: avvicendamento in fascia durante l’intervallo con Gasperini che inserisce Castagne al posto di Gosens e con i padroni di casa che in avvio provano rendersi subito pericolosi con un assolo di Rodrigo, che sfugge alla difesa nerazzurra ma non si lascia ingannare Berisha che intercetta il debole tentativo del giocatore del Valencia. I nerazzurri rispondono al nono con una bella giocata di Gomez che arriva al limite dell’area e conclude ma con la sfera che finisce alta sopra la traversa.

PIATTONE DI PALOMINO, LA DEA FA 2-1!: non rinuncia a giocare senza paura quest’Atalanta che cresce ancora nel corso della ripresa e con Hateboer mette più di un brivido alla difesa spagnola al diciottesimo quando un suo rasoterra in area non trova nessun giocatore pronto alla deviazione con la sfera che finisce però a Gomez che conclude a giro, trovando una deviazione, e la sfera finisce in corner sui cui sviluppi la palla arriva a Palomino che la mette nell’angolino il piattone che riporta avanti l’Atalanta al Mestalla. Subito dopo Gasperini decide due cambi, con proprio Palomino che lascia spazio a Mancini in difesa e Kurtic che lascia posto ad Haas.

L’ORA DEI (TANTI) CAMBI: il gol coglie decisamente alla sprovvista un Valencia che voleva provare a vincere il match e che si ritrova invece a dover rincorrere in un frangente di gara in cui sono per lo più i cambi a riempire il taccuino del cronista piuttosto che le azioni degne di nota: a cavallo con la mezz’ora il Gasp inserisce anche Cornelius, Ilicic e Schmidt al posto rispettivamente di Petagna, Cristante e Freuler per un’Atalanta che cambia volto ma non rinuncia a mantenere l’iniziativa.

VALENCIA E’ NERAZZURRA!: ultimi minuti di match in cui anche Gomez lascia il campo per far spazio a Orsolini in un finale in cui il Valencia prova gli ultimi assalti alla ricerca disperata del pareggio ma con la difesa nerazzurra che non correrà particolari pericoli nemmeno nei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara: vince la squadra del Gasp, si conquista Valencia e il trofeo Naranja prende così la via di Bergamo; un’altra convincente prestazione per il Papu e compagni con la speranza che questo momento magico prosegua anche a partire dalla prossima settimana quando, con l’inizio del campionato e la sfida alla Roma tra le mura amiche del Comunale, gol e punti inizieranno a pesare davvero. Per ora, godiamoci questa Atalanta ed il suo pre-campionato da leccarsi i baffi: dopo il Lille e il Borussia, ora il Valencia. Grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO:

VALENCIA-ATALANTA 1-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 13′ Toloi (A), 19′ Vezo (V), 66′ Palomino (V)

VALENCIA (4-4-2): Neto; Montoya, Vezo, Javi Jimenez, Gayà; Cancelo, Parejo, Medran, Soler; Zaza, Rodrigo – All.: Marcellino

ATALANTA (3-4-3): Berisha, Toloi, Palomino, Masiello, Hateboer, Freuler, Cristante, Gosens, Kurtic, Petagna, Gomez –  All.: Gasperini




E’ solo calcio d’agosto, ma questa Atalanta sistema anche il Borussia, 1-0!

BORUSSIA D.-ATALANTA 0-1: FINALMENTE ILICIC, TEDESCHI K.O.

Buon test per i ragazzi del Gasp che, nonostante il forfait di Gomez per qualche problemino di troppo, piegano il Borussia Dortmund in amichevole ad Althac e mostrano discreti passi avanti rispetto al match di una settimana fa contro il Lille nel trofeo Bortolotti. Avvio timoroso per i nerazzurri sotto un autentico diluvio con qualche rischio ed una parata decisiva di Berisha (protagonista anche nella ripresa), poi pian piano Toloi e compagni prendono le misure agli avversari ed iniziano a farsi vedere con maggior determinazione rendendo equilibrato il primo tempo. Ripresa con stavolta i nerazzurri a spingere e Ilicic a fallire almeno due ottime opportunità per segnare ma saprà farsi perdonare segnando a venti dalla fine il gol-partita. Nel finale spazio anche per i più giovani con Vido e Cornelius che sfiorano il raddoppio. Bene così!

Althac: dopo aver superato il Lille la scorsa settimana, arriva il secondo dei test dal sapore europeo per l’Atalanta del Gasp che si trova di fronte il Borussia Dortmund, squadra tedesca che ha chiuso al terzo posto l’ultima Bundesliga e che rappresenta sicuramente un avversario ancor più ostico dei francesi ed anche più avanti nella preparazione, considerando che domenica prossima se la vedranno contro il Bayern di Ancelotti nel match valido per la supercoppa di Germania. Tempo dunque per ricercare conferme o smentite relativamente a punti di forze e debolezze di un’Atalanta che vuol arrivar al meglio il prossimo venti agosto quando le prime due giornate di campionato la vedranno opposta rispettivamente a Roma e Napoli: niente male come inizio di stagione…

GASP NON RISCHIA IL PAPU: con Papu Gomez tenuto in panchina all’ultimo per qualche problemino di troppo, mister Gasperini presenta un’Atalanta con Palomino al centro della difesa per l’infortunato Caldara, Castagne che prova in fascia a non far rimpiangere Conti finito al Milan e in avanti la “strana” coppia composta da Ilicic e Petagna con Kurtic dietro ad ispirare. Out anche Hateboer per un guaio al ginocchio che lo tiene fuori dal match contro il Dortmund.

DEA PRIMA TIMIDA, POI ATTENTA: il match inizia sotto una pioggia battente e con Berisha subito protagonista al settimo con un intervento che salva subito il risultato per i ragazzi del Gasp con un’Atalanta che comincia in maniera piuttosto impaurita il match ma riuscendo tuttavia a prendere coraggio col passare dei minuti e con Petagna che prova a rispondere all’occasione tedesca intorno al decimo ma mancando l’impatto con il pallone all’ultimo. Dopo un’inizio di studio ora i nerazzurri si sono assestati e riescono in qualche occasione a presentarsi dalle parti di Burki pur tuttavia senza rendersi mai seriamente pericolosa. Sul finale di primo tempo una buona palla di Ilicic per Kurtic manda al tiro il compagno di nazionale dell’ex giocatore della Fiorentina che però spedisce tra le braccia del portiere da ottima posizione in un primo tempo che, tutto sommato, si chiude con uno 0-0 che rispetta fin qui l’andazzo del match.

RIPRESA, SEMPRE PIU’ ATALANTA: non cambia il mister dopo l’intervallo mantenendo gli stessi undici della prima parte del match con i nerazzurri che crescono ed al sesto si fanno vedere con Spinazzola da sinistra che serve al centro dell’area un pallone per Ilicic che poco coordinato manda alto da ottima posizione; i tedeschi rispondono sei minuti dopo con Philipp che trova però attento Berisha. Ma è ancora la squadra del Gasp a rendersi pericolosa al minuto venti quando Petagna si fa largo di forza nella difesa del Borussia, poi la palla finisce al centro per Ilicic che ancora una volta spreca una ghiotta occasione per portare in vantaggio i suoi.

FINALMENTE ILICIC!: al ventunesimo c’è gran lavoro anche per Berisha che nega il gol a Isak, che in area riesce a girarsi colpendo a colpo quasi sicuro e trovando la risposta prontissima del portiere albanese che gli nega la marcatura. Quattro minuti dopo però l’Atalanta la sblocca, proprio con Ilicic, abile a recuperare un perso in malo modo dalla difesa del Borussia e presentarsi in area a tu per tu con il portiere tedesco ed insaccare il punto del vantaggio atalantino a venti dalla fine.

PIU’ DEA NEL FINALE, SUCCESSO MERITATO: i minuti scorrono, ed arriva il momento dei cambi anche per Gasperini che alla mezz’ora ne cambia sei  dando spazio a Cornelius, Gosens, Pessina, Vido, Melengoni e Orsolini per un’Atalanta che nel finale appare tutt’altro che disorientata e sfiora anche il raddoppio con Vido di testa e con una bella girata in area di Cornelius deviata in corner dal portiere tedesco rispettivamente a sette e tre minuti dalla fine. Un paio di minuti abbondanti di recupero con un Borussia che ormai non ne ha davvero più e per il Gasp e la sua truppa arriva un altro successo in questo pre-campionato dal sapore europeo che non può che far bene e dar ancor più spinta a questi ragazzi perchè sarà pur calcio d’agosto, ma perdere non piace mai a nessuno e battere una squadra come il Borussia Dortmund per una squadra come l’Atalanta è davvero tanta roba!

IL TABELLINO

BORUSSIA DORTMUND-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETE: 71’ Ilicic

BORUSSIA DORTMUND (4-3-3): Bürki (dal 46’ Reimann); Subotic, Isak, Rode, Dahoud, Philipp, Götze (dal 63’ Zagadou); Pulisic, Passlack, Beste, Toprak. A disposizione: Sokratis, Larsen – All.: Bosz

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Masiello (dal 76’ Mancini), Palomino; Castagne, Freuler (dal 76’ Haas), Cristante (dal 76’ Pessina), Spinazzola (dal 76’ Gosens); Kurtic (dal 76’ Orsolini); Petagna (dal 76’ Cornelius), Ilicic (dal 76’ Vido) – A disposizione: Gollini, Rossi, Gomez, Melegoni, Bastoni – All.: Gasperini

ARBITRO: Schorgenhofer (Austria)

NOTE: quasi 800 tifosi giunti in Austria da Bergamo – ammoniti: Toprak, Ilicic, Masiello – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




L’Atalanta supera il primo esame europeo: Lille battuto, il Bortolotti torna ai nerazzurri

XIII TROFEO BORTOLOTTI

ATALANTA-LILLE 1-0: DECIDE CRISTANTE, GOLLINI PARA UN RIGORE

Successo di misura per i ragazzi del Gasp nell’amichevole valida per l’edizione numero ventitre del trofeo dedicato ad Achille e Cesare Bortolotti: una rete di Cristante poco prima del quarto d’ora decide un match in cui i nerazzurri provano a partire subito forte con la coppia inedita Gomez-Cornelius che pare intendersi abbastanza bene ma con il danese che, tuttavia, sotto porta fa davvero parecchia fatica a provare la conclusione; il gol arriva tuttavia al quarto d’ora dopo una bella azione che manda in rete Cristante; finale di primo tempo con il portiere Berisha sugli scudi, autore di almeno tre grandi parate nel giro di una ventina di secondi che salvano il risultato. Ripresa meno emozionante dal punto di vista del gioco, ma con gli ospiti che hanno una grande occasione per pareggiare i conti grazie ad un penalty concesso poco prima della mezz’ora che però stavolta è l’altro portiere atalantino, Gollini, a respingere e salvare il risultato; tanti cambi e poco altro, il triplice fischio finale riporta a Bergamo il trofeo che lo scorso anno il Francoforte aveva vinto ai calci di rigore.

Bergamo: il Bortolotti torna a casa. Un anno dopo la vittoria dei tedeschi del Francoforte ai rigori, l’Atalanta riconquista il trofeo dedicato ad Achille e Cesare Bortolotti nel primo assaggio di gara europea contro il Lille, squadra di serie A francese che è risultata sorniona e un po’ troppo rinunciataria nel primo tempo ma che, nella ripresa ha decisamente cambiato passo e solo un gran riflesso di Gollini su Benzia ha impedito di arrivare al pareggio.

QUANTA GENTE!: sugli spalti c’è tantissima gente (con la Curva Pisani in silenzio per protesta), in campo ci sono Cornelius e Kurtic assieme al Papu Gomez (Petagna e Ilicic partono dalla panchina) con Palomino che prende il posto dell’infortunato Caldara in difesa e Hateboer nel ruolo che fu lo scorso anno di Conti in fascia a spingere.

DEA SUBITO AGGRESSIVA: parte forte l’Atalanta nei primi minuti accelerando in ripartenza con il suo Papu Gomez, che più volte è fermato con le maniere forti dai difensori francesi di mister Bielsa: un tiro del capitano nerazzurro è alto già al secondo minuto. Un po’ come Petagna la scorsa stagione, Cornelius è sempre presente nelle azioni bergamasche e proprio dai suoi piedi al settimo arriva l’assist per il destro di Kurtic respinto dalla difesa.

CRISTANTE LA SBLOCCA: il gol pare nell’aria e arriva a un paio di minuti dal quarto d’ora: discesa da destra di Hateboer, palla a Cornelius che vede il Papu fuori area e quest’ultimo che offre un bel pallonetto per l’inserimento di Cristante che insacca indisturbato.

LE TRE PEZZE DI BERISHA: pur mantenendo il pallino del gioco, l’Atalanta non riesce tuttavia a chiudere il match con il Lilla che si fa così vedere nel finale quando Berisha è perfetto a due dall’intervallo nell’unico pericolo per la sua porta: prima respinge una conclusione di De Preville poi risponde anche due volte su Araujo. Applausi per il portiere albanese.

RIPRESA, LILLE INSIDIOSO: la ripresa prende il via con i nerazzurri che controllano ancora la gara: settimo Cornelius s’invola da solo ma conclude centralmente, mentre gli ospiti due minuti dopo sbagliano con De Preville clamorosamente davanti a Berisha, mandando a lato di testa; il Lille cresce ancora e, sulla falsa riga della prima chance, l’occasione si ripete su cross dalla sinistra con il colpo di testa fuori di Ponce al minuto ventidue.

GOLLINI-SHOW: ma non è solo Berisha a dimostrarsi decisivo in questo macht, anche Gollini decide di salire in cattedra a cinque dalla mezz’ora quando gli uomini di Bielsa usufruiscono di un calcio di rigore concesso per fallo di Palomino su Ponce che però il portiere nerazzurro neutralizza andando a respingere in angolo la conclusione di Benzia e facendo esplodere il boato allo stadio.

GIRANDOLA DI CAMBI: sciupata la grande occasione, gli ospiti si spengono col passare dei minuti in una ripresa condizionata anche dai tanti cambi da ambo le parti, con anche i “big” Ilicic, Petagna ed i neo arrivati Castagne, Haas e Gosens che hanno modo di poter far il loro ingresso in campo per una parte di gara.

LA PREMIAZIONE: dopo il triplice fischio è il momento del ricordo e dell’invasione dei mille bambini degli Atalanta Camp: premiati con il Walter Polini, premio fair play, il giocatore del Lille Ibrahim Amadou e con il Mario Bresciani il difensore nerazzurro Andrea Masiello come migliore in campo. Il Papu Gomez alza il trofeo e tutti i giocatori vengono attorniati dai piccoli campioni del futuro; il primo test dal sapore europeo è andato, sotto ora con Borussia e Valencia per veder ancor di più l’effetto che fa…

L’ALBO D’ORO DELLA COMPETIZIONE

TROFEO CESARE BORTOLOTTI 1992
Juventus-Borussia D. 1-1
Atalanta-Borussia D. 1-0
Atalanta-Juventus 1-0

TROFEO ACHILLE E CESARE BORTOLOTTI
1a edizione 1993: Atalanta-O. Marsiglia 3-2
2a edizione 1994: Atalanta-Gremio 3-2
3a edizione 1995: Atalanta-S. Paolo 11-10 ai rigori
4a edizione 1996: Alzano-Leffe 6-7 ai rigori, Atalanta-Leffe 3-0, Atalanta-Alzano 2-0
5a edizione 1997: Atalanta-Vasco de Gama 1-2
6a edizione 1998: Atalanta-Sampdoria 0-1
7a edizione 2000: Atalanta-Milan 2-0
8a edizione 2001: Atalanta-Borussia D. 5-3 ai rigori
9a edizione 2002: Atalanta-Real Sociedad 8-7 ai rigori
10a edizione 2003: Atalanta-Udinese 5-2 ai rigori
11a edizione 2004: Atalanta-Sampdoria 4-1 ai rigori
12a edizione 2006: Atalanta-Sampdoria 5-6 ai rigori
13a edizione 2007: Atalanta-Malines 1-0
14a edizione 2008: Atalanta-Goteborg 4-0
15a edizione 2009: Atalanta-Hull City 5-3 ai rigori
16a edizione 2010: Atalanta-Siviglia 1-2
17a edizione 2011: Queens Park-S. Braga 1-0, Atalanta-S. Braga 1-3 ai rigori, Atalanta-Queens Park 3-4 ai rigori
18a edizione 2012: Atalanta-Udinese 1-0
19a edizione 2013: Atalanta-Udinese 5-1
20a edizione 2014: Atalanta-Nantes 4-3 ai rigori
21a edizione 2015: Atalanta-Shakhtar Donetsk 0-1
22a edizione 2016: Atalanta-Eintracht Francoforte 5-6 ai rigori
23a edizione 2017: Atalanta-Lille 1-0




Prima il calendario, poi il Lille per il Bortolotti: Atalanta, adesso si fa sul serio!

BERGAMO, ORE 20.30

SFIDA AL LILLE PER RIPRENDERCI IL BORTOLOTTI

E’ un mercoledì sera di fine luglio decisamente significativo per i tifosi nerazzurri: da una parte per il ragazzi del Gasp arriva il primo test significativo al Comunale in occasione della edizione numero ventitre del trofeo dedicato ad Achille e Cesare Bortolotti, dall’altra, un paio di ore scarse prima, i sorteggi per il calendario della prossima serie A che prenderà il via il prossimo 20 agosto. Tanti, dunque, gli ingredienti per una serata che ci dirà già qualcosa soprattutto in campo con Gomez e compagni alle prese contro il Lille (squadra di serie A francese che rappresenta il primo dei tre test previsti contro squadre di caratura europea) di Bielsa per capire a che punto è la preparazione dopo due settimane e oltre di ritiro in quel di Rovetta, ma è anche l’occasione per cercare di riportare il Trofeo Bortolotti a casa dopo la sconfitta della scorsa edizione contro il Francoforte.

Molta curiosità anche intorno ai nuovi arrivati: dal colpo di mercato Ilicic fino a Castagne (chiamato nel difficile ruolo di far dimenticare il prima possibile Conti ceduto al Milan) passando anche per i giovani Vido, Orsolini, Pessina e Palomino che faranno di tutto per sovvertire le gerarchie in campo e ritagliarsi un ruolo da protagonista. Una serata che si annuncia dunque molto interessante e che seguiremo in diretta dallo stadio con aggiornamenti in tempo reale dalla nostra pagina Facebook; in tarda serata poi, il racconto del match del Comunale e la pubblicazione del calendario completo per la nuova stagione che prenderà il via tra meno di un mese.