Arriva il Crotone, l’Atalanta va a caccia del salto in classifica

BERGAMO, ORE 20.45

VITTORIA CERCASI PRIMA DI UN TRITTICO DA BRIVIDI

Non c’è sosta per questo settembre nerazzurro: questa sera è di nuovo campionato e per l’Atalanta di Gasperini è un Crotone già alla ricerca disperata di punti l’avversario di questa sera al Comunale. Partita importante e da non sottovalutare per Gomez e compagni quella contro i calabresi che arriva alla vigilia di un altro trittico di partite quasi da brivido: la trasferta di Firenze domenica sera, quella di Lione in Europa League il prossimo giovedì e, per concludere, la grande sfida alla Juventus al Comunale nella notte del primo ottobre prima della sosta per gli impegni delle nazionali. Proprio per questi motivi sarà importante cercare di portar a casa la vittoria questa sera, tre punti che consentirebbero un ulteriore salto in avanti in classifica e una maggiore serenità proprio in vista di un calendario per nulla agevole da qui a fine settembre.

SEGUI IL MATCH SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

vivi le emozioni della partita di questo pomeriggio con il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, tutto il racconto del match e le pagelle le troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 13 Caldara, 6 Palomino; 33 Hateboer, 4 Cristante, 11 Freuler, 21 Castagne; 72 Ilicic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 5 Masiello, 8 Gosens, 95 Bastoni, 37 Spinazzola, 15 De Roon, 23 Melegoni, 32 Haas, 27 Kurtic, 7 Orsolini, 20 Vido, 9 Cornelius – All.: Gasperini

CROTONE (4-4-2): 1 Cordaz; 31 Sampirisi, 7 Ceccherini, 93 Ajeti, 20 Pavlovic; 6 Rohden, 18 Barberis, 24 Tonev, 5 Stoian; 29 Trotta, 17 Budimir – A disp.: 5 Festa, 34 Simic, 37 Faraoni, 44 Cabrera, 13 Izco, 14 Suljic, 8 Aristoteles, 89 Crociata, 11 Kragl, 38 Mandragora, 32 Tumminello, 99 Simy – All.: Nicola

ARBITRO: Piccinini di Forlì




Le pagelle di Chievo Verona-Atalanta

ED ALLA FINE GOLLINI E’ COMUNQUE DECISIVO

Partita dalla doppia faccia per i ragazzi del Gasp che hanno l’unico demerito di non riuscir a concretizzare le tante occasioni create o svanite e poi ritrovate grazie al Var: Gollini, praticamente disoccupato per buona parte del match, è comunque decisivo con un paio di parate importanti dopo il gol di Bastien che tengono in piedi i suoi. Per il resto la squadra si dimostra sempre più Papu-dipendente in una giornata in cui Petagna ha risentito dell’impegno di giovedì e anche alcuni big non sono apparsi in grado di reggere tutta la partita.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: il turn-over aveva preoccupato un po’ tutti, tuttavia per quanto visto in campo la squadra affaticata da giovedì sembrava più il Chievo dei nostri. Si è detto che la Var toglie e dà, alla fine le decisioni sono tutto sommato tutte giuste ed i suoi si portano a casa un punto più che prezioso per come si era messo il match con il Chievo che aveva messo il pullman davanti a Sorrentino. Bene così, testa a mercoledì e al Crotone adesso.

GOLLINI 7: prende gol nel primo tiro in porta del Chievo, ma poi si distende bene nelle due sventole che devia una in corner ed una sui piedi di un difensore che può liberar così l’area dalla minaccia. Ottimo.

MASIELLO 6.5: anche stasera in campo, oggi pure con la fascia da capitano, va ancora vicinissimo al gol con un tiro che esce di un nulla e, nel complesso, tiene bene la dietro insieme ai compagni.

CALDARA 6.5: bene in mezzo alla difesa, sta pian pianino ritrovando la forma dei tempi migliori. Promosso.

PALOMINO 7: in una posizione non sua si adatta bene al ruolo ed è pure fondamentale nel primo tempo quando si oppone su un pallone destinato a finir in fondo al sacco.

HATEBOER 6: polveri un po’ bagnate oggi rispetto alla grande prova di giovedì: spesso arrivava sul fondo ma la precisione dei cross era da dimenticare. Benino.

FREULER 6: primo tempo all’altezza, poi nella ripresa la fatica inizia a farsi sentire anche per lui ed a quel punto il mister opta per rinforzar gli ormeggi in mezzo (CRISTANTE 6: dentro per provare a dar una sterzata al match ma l’impatto non è di quelli incisivi).

DE ROON 6.5: veramente sfortunato trovando davanti a se un Sorrentino in serata-super che gli nega il gol di fronte a due autentiche frustate provate da fuori che meritavano miglior sorte. Cala nella ripresa, ma tutto sommato prova poritiva.

CASTAGNE 6: un paio di lampi subito in avvio, poi la sua prova diventa un po’ anonima nel complesso. Sufficiente. (ORSOLINI 6.5: entra con la voglia di spaccar il mondo e trova il preziosissimo rigore che consegna ai piedi del Papu il rigore del pari).

KURTIC 5.5: un po’ croce e delizia, alterna belle giocate ma anche errori marchiani come quello che poteva valere il vantaggio e che lui ha spedito in tribuna: il gol non sarà il suo forte ma certe occasioni vanno sfruttate o si rischiano partite come questa.

PETAGNA 5.5: oggi meno bene decisamente dopo la prova fiori dal mondo di giovedì: sarà la fatica, sarà i coriacei difensori del Chievo ma per lui oggi pochi palloni degni di nota. Si rifarà! (GOMEZ 6.5: dentro in pratica ad inizio ripresa, pur non incantando mette lui la firma sul provvidenziale pareggio dal dischetto. Che mondo sarebbe senza Papu…!)

ILICIC 5.5: certo ha anche un po’ di sfortuna: si vede annullare dal Var il penalty che si era procurato, poi anche il gol che era finalmente riuscito a trovare; certo questo non ha influito sul suo morale già non dei migliori per le prove piuttosto altalenanti fin qui in maglia nerazzurra; nella ripresa infatti si perde un po’…

SCELTI DAL WEB:

Da quest’anno vogliamo rendere protagonisti anche i nostri lettori che ci seguono sulla nostra pagina Facebook e che, anche per la gara contro i clivensi, sceglieranno loro il migliore e peggiore in campo.

IL MIGLIORE

GOLLINI: perchè tutto sommato trascorre un primo tempo in naftalina, subisce gol a freddo nella ripresa e poi però tiene in piedi i suoi con due interventi veramente provvidenziali che evitano al Chievo di trovar il punto della sicurezza.

IL PEGGIORE

KURTIC: un bel testa a testa con il connazionale Ilicic, ma stavolta la palma del peggiore in campo tocca a lui, soprattutto perchè sotto porta è veramente impreciso sprecando anche le occasioni più incredibili come quella messa li su un piatto d’argento da Castagne. Peccato, tutto sommato la sua non è una prova disastrosa ma ci si aspettava di più.




A Verona il Var toglie e restituisce: l’Atalanta prima sciupa e poi rischia col Chievo, 1-1

SERIE A, QUARTA GIORNATA

CHIEVO V.-ATALANTA 1-1: BASTIEN LA SBLOCCA, IL PAPU RIMEDIA

Pareggio che alla fine può dirsi più che positivo per l’Atalanta quello rimediato a Verona contro il Chievo al termine di una gara in cui il Var prima toglie un rigore ed un gol ad Ilicic con i ragazzi del Gasp che sprecano moltissimo nel primo tempo e nella ripresa vanno sotto al primo tiro in porta del Chievo con un gran gol di Bastien che scompiglia le carte ad un’Atalanta che prova ancora l’assalto nel finale e stavolta la moviola induce l’arbitro a concedere un netto rigore per un fallo piuttosto evidente subito in area da Orsolini e non ravvisato dal direttore di gara: Papu fa 1-1 per un pari che fa salire a quattro punti in classifica la banda del Gasp che prosegue così il periodo positivo tra coppa e campionato.

Verona: e adesso… il campionato! Dopo l’ubriacatura europea per l’Atalanta arriva un avversario di quelli tosti di dover affrontare: la testa; già, perchè dopo una serata come quelle di giovedì è facile alzarsi da terra e sognare, ma è anche altrettanto facile cadere e quella di oggi in casa del Chievo è la classica partita-trappola dove solo tenendo alta la concentrazione riesci ad uscirne indenne, e oggi i ragazzi del Gasp proveranno a dimostrare di esser diventati davvero grandi riuscendo a gestire anche un turn-over che si annuncia corposo contro un avversario che arriva da tre sconfitte consecutive e sarà certo determinato ed agguerrito.

TURN-OVER MASSICCIO: aveva parlato di qualche possibile cambio nell’intervista del sabato ma è ampio il turn-over attutato da mister Gasperini: oltre a Toloi lasciato a casa per scelta tecnica e Cornelius non al meglio, dopo le fatiche di Europa League riposo anche per Gomez, Cristante e Berisha, sostituiti da Ilicic Kurtic e Gollini. Nei padroni di casa rinunciano c’è spazio per qualche cambio anche per Maran che rinuncia inizialmente a Pucciarelli dall’inizio, e schiera Castro e Birsa dietro l’unica punta Inglese.

RIGORE, NON PER IL VAR: doveroso minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’alluvione che ha colpito Livorno il match inizia con il primo pallone toccato dai nerazzurri con Petagna per un’Atalanta che inizia mettendosi subito costantemente nella metà campo del Chievo ed al quinto minuto si conquista subito un calcio di rigore per un fallo subito in area da Ilicic; penalty tuttavia revocato dopo che il direttore di gara ha consultato il Var: ad inizio azione era infatti uscito il pallone al momento in cui Petagna lo recupera; giusto così.

KURTIC E CASTRO PERICOLOSI: cinque minuti dopo è ancora la squadra del Gasp a confezionare una bella azione con Castagne che entra in area e offre un gran pallone a Kurtic che però spara alle stelle da ottima posizione; il Chievo sonnecchia ed aspetta, ma quando si fa vedere è anch’esso pericoloso come al quarto d’ora sugli sviluppi di un corner con Castro, che riceve da buona posizione e manda sull’esterno della rete un pallone insidiosissimo.

IL VAR CE L’HA CON ILICIC: scampato il pericolo l’Atalanta torna a crescere e al venticinquesimo De Roon scalda i guantoni a Sorrentino con una conclusione dalla distanza potentissima che il portiere del Chievo manda in corner; quattro minuti più tardi l’Atalanta va in gol sfruttando una respinta corta sempre di Sorrentino sull’ennesima botta da fuori di De Roon con Ilicic che recupera palla e segna ma, anche stavolta, il Var è nuovamente decisivo ad annullare il gol nerazzurro per una posizione di probabile fuorigioco dell’ex giocatore della Fiorentina.

PALOMINO SALVATUTTO: ultimi scampoli di primo tempo con stavolta i padroni di casa ad essere pericolosi e con un Palomino determinante su un colpo di testa in area che il difensore salva praticamente sulla linea di porta evitando così guai peggiori per una delle ultime emozioni di una prima frazione di gara piuttosto vivace ma con le due formazioni ancora inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, BASTIEN DOCCIA FREDDA: il match riprende dopo l’intervallo senza cambi ma con il Gasp che opera dopo cinque minuti la prima sostituzione inserendo Papu Gomez al posto di uno stanco Petagna ma i problemi sorgono un minuto dopo per i nerazzurri quando Bastien da fuori trova il sinistro imprendibile che si infila nell’angolino battendo Gollini: il Chievo adesso è avanti 1-0.

PORTIERI SUGLI SCUDI: prova a reagire subito la squadra del Gasp, al decimo Ilicic conclude in area a colpo quasi sicuro ma è ancora una volta provvidenziale Sorrentino con una gran parata a sventare la minaccia; tocca poi a Gollini al quarto d’ora deviare in corner una conclusione dalla distanza di Birsa molto insidiosa. Ultimi due cambi a disposizione che il tecnico atalantino si gioca prima della mezz’ora inserendo prima Cristante per Freuler e poi Orsolini (esordio in serie A per lui) al posto di Castagne per tentare l’assalto alla ricerca del gol del pareggio.

IL VAR… DI RIGORE, PAPU FA 1-1: il Chievo si rintana in difesa e per l’Atalanta è davvero un rompicapo scardinare la difesa di Maran negli ultimi frangenti di match fino a sei dalla fine quando Orsolini viene travolto in area di rigore ma il direttore di gara lascia inizialmente correre fino a venir nuovamente richiamato a consultare il Var che lo convince stavolta a concedere il tiro dagli undici metri a favore dei nerazzurri con Papu Gomez che va dal dischetto e realizza il punto del meritato 1-1 per i ragazzi del Gasp.

NIENTE FLESSIONE, PUNTO POSITIVO: raggiunto l’obiettivo minimo, l’Atalanta a quel punto fa scorrere gli ultimi minuti del match senza particolari sussulti nemmeno nei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara: finisce quindi 1-1 un match che i ragazzi del Gasp hanno dominato in lungo e in largo nel primo tempo ma senza riuscire a concretizzare al meglio le ghiotte occasioni avute con il Var che è stato inflessibile nel negare il rigore inizialmente concesso da Ilicic e al gol a lui annullato quanto lo è stato a sua volta nel penalty che ci ha portato un punto meritatissimo che muove la classifica: dopo la sbornia di Europa League era molto il timore che la concentrazione potesse venir meno e invece possiamo dire che, tutto sommato, va decisamente bene così!

IL TABELLINO

CHIEVO-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-0)

RETI: Bastien (C) al 7′ s.t., Gomez (A) su rigore 40′ s.t.

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Tomovic, Cesar, Gobbi (dal 9′ s.t. Gamberini); Bastien, Radovanovic, Hetemaj (dal 30′ s.t. Depauli); Castro; Birsa (dal 34′ s.t. Pucciarelli), Inglese – A disposizione: Confente, Seculin, Dainelli, Gamberini, Garritano, Jaroszynski, Leris, Pellissier, Rigoni, Stepinski – All. Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, de Roon, Freuler (dal 22′ s.t. Cristante), Castagne (dal 29′ s.t. Orsolini); Kurtic; Ilicic, Petagna (dal 7′ s.t. Gomez). (Berisha, Rossi, Bastoni, Gosens, Haas, Mancini, Melegoni, Orsolini, Vido). All. Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia

NOTE: spettatori: 6mila circa – ammoniti Cesar (C) e Bastien (C) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.

 



Testa al Chievo, con lo spirito dell’Europa: dopo l’Everton, l’Atalanta si rituffa nel campionato

VERONA, ORE 18

NIENTE DISTRAZIONI PER RISALIRE LA CLASSIFICA

Con la notte stellare contro l’Everton ormai alle spalle, l’Atalanta torna oggi a rituffarsi nel campionato dove i nerazzurri saranno ospiti del Chievo Verona nel match in programma alle 18 allo stadio Bentegodi: impegni difficile per i ragazzi del Gasp, chiamati a recuperare energie fisiche e soprattutto mentali contro un avversario reduce da tre sconfitte consecutive e sempre piuttosto insidioso quando impegnato sul proprio campo. Per cercare di risalir ulteriormente in classifica servirà quindi la miglior Atalanta pur con alcuni cambi tattici in campo che il tecnico atalantino pare intenzionato a fare, specialmente per ridare fiato a chi ha giocato sempre sino ad oggi ed anche in vista dei tanti impegni previsti nelle prossime due settimane tra campionato e Coppa con ben cinque partite nel giro di una quindicina di giorni.

SEGUI IL MATCH SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

vivi le emozioni della partita di questo pomeriggio con il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, tutto il racconto del match (oggi visibile anche sul sito partner Atalantini.com)e le pagelle le troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): 70 Sorrentino; 29 Cacciatore, 3 Dainelli, 5 Gamberini, 18 Gobbi; 19 Castro, 8 Radovanovic, 56 Hetemaj; 23 Birsa; 20 Pucciarelli, 45 Inglese. A disp.: 90 Seculin, 1 Pavoni, 40 Tomovic, 2 Jaroszynski, 12 Cesar, 27 Depaoli, 4 Rigoni, 7 Garritano, 11 Leris, 9 Stepinski, 77 Bastien, 31 Pellissier – All.: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 5 Masiello, 13 Caldara, 6 Palomino; 33 Hateboer, 4 Cristante, 11 Freuler, 21 Castagne; 27 Kurtic; 29 Petagna, 10 Gomez – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 96 Bastoni, 32 Haas, 8 Gosens, 7 Orsolini, 72 Ilicic, 15 De Roon, 20 Vido, 28 Mancini, 23 Melegoni – All.: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia




Le pagelle di Atalanta-Everton

TUTTO PERFETTO, PER PETAGNA UNA SERATA SUPER

Partita davvero difficile da immaginare quella odierna, che fa letteralmente sognare una intera città al suo ritorno in Europa dopo quasi trent’anni: tutto perfetto per un gruppo che schiumava voglia di vincere e spaccar il mondo intero da tutte le parti: l’operazione riesce nella maniera più impensabile con una prova di quelle che rimarranno scritte nella storia centenaria dell’Atalanta. Menzione particolare per un Petagna che stasera è stato forse il vero trascinatore (insieme al Papu) di un gruppo tatticamente e mentalmente perfetto. Oggi trovare un migliore e un peggiore in campo è impossibile, tutti i nostri ragazzi meritano solo applausi!!!

LE EURO-PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: incredibile, impensabile, inimmaginabile: e la mente ritorna a più o meno un anno fa quando la sua Atalanta aveva ottenuto tre punti in cinque partite e il baratro sembrava dietro l’angolo. Sembra fantascienza eppure ha costruito qualcosa per cui i tifosi ed i bergamaschi gli saranno sempre grati. Un mago, il giorno che non allenerà più la nostra squadra una statua in centro città è il minimo da potergli dedicare. Grandissimo!

BERISHA 7: clamorosamente poco impegnato, risponde presente nella ripresa quando Rooney prova a sorprenderlo in quello che è forse l’unico serio tentativo offensivo degli inglesi.

TOLOI 9: monumentale, governa la difesa con saggezza e senza mai farsi prendere dall’emozione. E i suoi compagni lo seguono alla grande. Perfetto!

PALOMINO 9: preferito a Caldara, risponde con una prova strepitosa confermando le ottime sensazioni viste durante le prime giornate di campionato.

MASIELLO 10: pazzesco, incredibile: sbaglia quel gol a due passi dal portiere e pareva davvero l’inizio di una maledizione e invece il gol lo trova poco dopo, spianando la strada al trionfo. Fantastico! (CALDARA s.v.: dentro nel finale, assaggia anche lui l’Europa e si gode la festa con i compagni).

HATEBOER 9: ma che partita, oggi Spinazzola è sembrato solo un lontano ricordo nonostante anche lui sarà presto disponibile per la causa. Prova tatticamente perfetta sia in fase di copertura che offensiva.

CRISTANTE 10: che crescita questo ragazzo, forgiato e migliorato incredibilmente dalla cura del Gasp; e pensare che al suo arrivo a gennaio era quasi considerato un giocatore perso. E dire che senza Kessie sembrava tutto perso… (KURTIC s.v.: ultimi minuti anche per lui per poter assaporare la gioia della vittoria)

DE ROON 8.5: in campo un po’ a sorpresa, non si vede moltissimo ma la sensazione è che faccia molto lavoro sporco che consente alla squadra di non correre praticamente alcun pericolo degno di nota. Sta tornando anche lui!

FREULER 8.5: se quella bomba che si è stampata sulla traversa fosse finita un po’ più in basso avrebbe anche lui meritato mezzo voto in più.

CASTAGNE 9: evviva evviva! Sembra Conti e non solo per il colore dei capelli ma anche per le belle giocate viste tra domenica col Sassuolo e questa sera dove sembrava ancor più in palla: perfetta la sua gara, gli inglesi vanno in bianco contro di lui.

PETAGNA 10: rieccolo, finalmente! Probabilmente il vero migliore in campo di questa giornata: fa gioco, sponda, e porta su la squadra oltre ad offrire un paio di palloni al bacio, uno dei quali vale il gol meraviglioso del Papu. Il vero fenomeno questa sera è proprio lui: arrivasse anche il gol… chi lo ferma più?? (CORNELIUS s.v.: dentro nel finale, ha anche una buona occasione che però calcia debole addosso al portiere).

GOMEZ 10: che roba! Pazzesco, imprendibile, e quel gol inimmaginabile che vale veramente il prezzo del biglietto solo per la bellezza del gesto tecnico di quello che oggi ha coronato il suo sogno, ma anche quello di tutti i tifosi accorsi in massa a Reggio Emilia e che diranno sempre grazie a questo piccolo furetto che è entrato ormai nel cuore e nella storia di questa società.




Ohh yes, questa EuroAtalanta è uno spettacolo: Everton demolito, 3-0!

EUROPA-LEAGUE, GRUPPO E: 1a giornata

ATALANTA-EVERTON 3-0: INGLESI A PICCO IN MENO DI UN TEMPO

Esordio da sogno per i ragazzi del Gasp, al ritorno in Europa dopo ventisei anni, che trolgono l’Everton di Rooney con tre gol nel primo tempo in un match letteralmente dominato da Gomez e compagni: avvio equilibrato, poi l’Atalanta si scatena poco prima della mezz’ora mancando prima il gol di un niente con Masiello che si riscatterà pochi minuti dopo segnando lo storico primo gol in Europa League e sbloccando il punteggio, pochi minuti e il Papu Gomez inventa un gol pazzesco che porta i nerazzurri al raddoppio e, a pochi istanti dall’intervallo, Cristante realizza il terzo gol che manda di fatto il match in ghiaccio con un tempo di anticipo. Ripresa con gli inglesi che ci provano subito con Rooney ma con un’Atalanta che sfiora più volte il quarto gol colpendo anche la traversa con Freuler. Partita perfetta dei ragazzi del Gasp che sono addirittura primi nel girone grazie al pari ottenuto nel finale dall’Apollon ai danni del Lione, nostro prossimo avversario a fine mese.

Reggio Emilia: da bambino me l’hanno raccontata, la moderna tecnologia di oggi ci permette attraverso social e affini di poter rivederne qualche video, frammento o ricordo… ma chissà quanti come me prima di questa sera, l’Atalanta in Europa non l’hanno mai vissuta sulla propria pelle: 26 lunghissimi anni sono passati dall’ultima partecipazione dei nerazzurri alle coppe europee e questo interminabile cronometro può finalmente azzerarsi questa sera quando il fischio d’inizio del direttore di gara sancirà la fine del digiuno per tutto il popolo atalantino che ha invaso Reggio Emilia e si appresta a trasformare il Mapei Stadium in una sorta di bolgia festante per abbracciare la truppa del Gasp in questo cammino nel girone E della Europa League dove i nostri proveranno a cercare il pass per avanzare al turno successivo in un gruppo composto da pezzi da novanta come il Lione (semifinalista della scorsa edizione), i tosti inglesi dell’Everton (avversario di questa sera) e gli insidiosi ciprioti dell’Apollon Limassol: sei partite da godersi da qui fino al sette dicembre e poi, vada come vada, ma per Gomez e compagni rimarrà indelebile il ricordo di questa splendida esperienza in campo internazionale che riporta fuori dai confini italiani il nome dell’Atalanta, della città di Bergamo e dei suoi splendidi tifosi.

PALOMINO E DE ROON DAL 1′: mister Gasperini riserva qualche sorpresa di formazione rinunciando a Kurtic per De Roon e proponendo un Cristante più avanzato a sostegno del tandem di attacco composto da Petagna e Gomez mentre in difesa Palomino è preferito ad un Caldara apparso non in grandissima condizione domenica contro il Sassuolo; l’Everton allenato da Koeman si affida tra i pali ad una vecchia conoscenza del calcio italiano Stekelenburg ed ha in Rooney la sua punta di diamante dopo un mercato estivo che ha portato gli inglesi a rinforzarsi ulteriormente per puntar molto in Premier League dove tuttavia l’avvio è stato un po’ a stento.

PUBBLICO FANTASTICO: match che prende il via in un clima di entusiasmo incredibile, lo stadio di Reggio Emilia è una autentica bolgia ed ogni pallone toccato dai nerazzurri accende i tifosi sugli spalti ed i ragazzi del Gasp che sono sin da subito aggressivi e lo testimoniano i primi corner guadagnati subito nei primi minuti; tuttavia l’Everton appena mette il muso fuori è subito insidioso proprio con l’uomo-simbolo Rooney che prova un pallonetto al decimo che esce di un nulla sopra la traversa della porta di Berisha.

MASIELLO LA SBLOCCA: il match resta equilibrato fino a pochi minuti dalla mezz’ora quando l’Atalanta prova a sterzare e va ad un passo dal gol con Masiello, che riceve da Petagna un bel pallone in area ma trova l’opposizione determinante di Stekelenburg che si rifugia in corner con un grande intervento; ne susseguirà poi un altro tiro dalla bandierina dove stavolta Masiello si ritrova il pallone nuovamente tra i piedi e non sbaglia da pochi passi il gol che sblocca la partita e fa esplodere lo stadio di Reggio Emilia; quello del difensore atalantino è anche il primo gol dell’Atalanta in Europa League a distanza di ventisei anni dall’ultima partecipazione.

MAMMA CHE PAPU, 2-0!: gli inglesi paiono storditi dall’incredibile voglia di questa Atalanta che, telecomandata dal Gasp in panchina, prosegue senza sosta il suo assedio alla porta dell’Everton con Gomez alla mezz’ora che parte largo a sinistra e mette un bel cross rasoterra, ma Petagna e Cristante non ci arrivano di un soffio; poi ancora il Papu al minuto trentasei ci prova dalla distanza ma il portiere dell’Everton ancora una volta sventa la minaccia. Ma l’ex portiere della Roma non può nulla quando, al quarantesimo, il Papu riceve palla da Petagna e fa partire un missile imprendibile che si infila sotto l’incrocio: tutto vero, l’Atalanta è sul 2-0.

DEA INSAZIABILE, CRISTANTE FA TRIS!: ma l’Atalanta è un fiume in piena, l’Everton ci capisce sempre meno e così Cristante a due dall’intervallo combina bene in azione di rimessa e si presenta a tu per tu con il portiere e segna il gol del 3-0 per una Dea straordinaria che va così al riposo pochi istanti dopo (nessun recupero concesso dal direttore di gara) nel delirio più totale del Mapei Stadium e avanti di tre gol sull’Everton di Koeman.

RIPRESA, DEA ANCORA SUPER: il match riprende dopo l’intervallo senza nessun cambio e con Berisha che compie la sua prima parata del match subito al primo minuto su Rooney che prova la conclusione in area trovando la bella respinta del portiere albanese; ma l’Atalanta risponde subito al quarto con Petagna, che riceve palla da fuori e calcia trovando l’opposizione a terra di Stekelemburg e, due minuti dopo con un tentativo a giro del Papu dall’interno dell’area che finisce sul fondo. E’ sempre la squadra del Gasp a dettare tempi ed occasioni, con Freuler che al dodicesimo fa tremare la traversa della porta dell’Everton con una bellissima conclusione dalla lunetta dell’area di rigore dopo esser stato servito alla grandissima da un Hateboer scatenatissimo.

UN EURORITORNO SPAZIALE: i minuti iniziano a passare velocemente e l’Atalanta cala i giri del proprio motore con un Everton che inizia a perdere le residue speranze di rimonta con i ragazzi del Gasp che non concedono nulla ai propri avversari: spazio dunque alla girandola dei cambi con lo scorrere dei minuti, prima con Caldara che rileva Masiello, e poi con gli innesti nel finale di Cornelius e Kurtic in ruolo degli applauditissimi Petagna e Cristante. Nerazzurri che si fanno vedere nel finale proprio con Cornelius, che riceve un bel pallone in area e conclude però debolmente tra le braccia del portiere. Ultimi minuti di gara che diventano così un autentico spettacolo sugli spalti, col pubblico che inizia a festeggiare il ritorno al successo in Europa di un’Atalanta che lo fa nella maniera più inaspettata ed incredibile travolgendo il quotato Everton e, complice il pareggio in extremis dell’Apollon contro il Lione, si gode anche il primo posto del girone; tre minuti di recupero e, il triplice fischio finale del direttore di gara consegna ai tifosi nerazzurri la splendida realtà: tutto vero, l’inizio di questo sogno a lungo inseguito e raggiunto non poteva essere più dolce. Vada come vada, questa serata sarà un altro pezzo di storia che la banda del Gasp ci ha saputo regalare. Godiamocela fino in fondo… GRAZIE RAGAZZI!!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-EVERTON 3-0 (primo tempo 3-0)

RETI: 27′ p.t. Masiello, 41′ p.t. Gomez, 44′ p.t. Cristante

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello (32’st Caldara); Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Cristante (37’st Kurtic); Petagna (35’st Cornelius), Gomez. (Gollini, Orsolini, Haas, Bastoni). All. Gasperini

EVERTON (4-2-3-1): Stekelenburg; Holgate, Keane, Jagielka, Baines; Schneiderlin (21’st Sandro Ramirez), Besic; Sigurdsson, Vlasic, Rooney (21’st Klaassen); Calvert-Lewin (31’st Mirallas). (Pickford, Williams, Martina, Gueye). All. Koeman

ARBITRO: Bezborodov (Russia).

NOTE: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni – ammoniti: Masiello, Sigurdsson – angoli: 6-2 per l’Atalanta – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Europa… eccoci!!! Atalanta, inizia contro l’Everton di Rooney l’avventura europea.

REGGIO EMILIA, ORE 19

26 ANNI DOPO, UNA EMOZIONE INFINITA!

Tanti anni, quasi trenta, una infinità, troppi: e allora rieccola l’Europa, pronta a riabbracciare l’Atalanta che vi ritorna da protagonista dopo lo splendido quarto posto conquistato la scorsa stagione. Un sogno rincorso a lungo e diventato realtà e che ha al momento una sola certezza, ovvero le sei gare del girone da disputarsi contro Everton, Lione e Apollon e poi… chissà! Sicuro è che, comunque andrà a finire, i tifosi non dimenticheranno facilmente questa avventura che sarà in ogni modo un successo e un trionfo di quella voglia d’Europa che ormai a Bergamo si respira da tutte le parti ed è scesa lungo la pianura Padana sino a Reggio Emilia dove i tifosi hanno invaso il Mapei Stadium, casa nerazzurra durante questo bellissimo viaggio a causa dell’impossibilità di giocare al Comunale, forse l’unico grande rammarico di questo fantastico sogno che alle 19 di questa sera prenderà il via con subito un avversario di quelli tosti: l’Everton di Rooney allenato da Koeman che non starà certo a guardare: per trasformare la festa in apoteosi Gomez e compagni sono già chiamati alla grande impresa con mister Gasperini che caricherà a mille i suoi per provare subito a dire che questa Atalanta c’è, e non vuole assolutamente far si che la qualificazione sia solo un discorso tra gli inglesi avversari di questa sera ed il Lione (impegnato a Cipro contro l’Apollon).

SEGUI IL MATCH SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

vivi le emozioni della partita di esordio dei nerazzurri in Europa League con il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, tutto il racconto del match e le pagelle le troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

 

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-3): 1 Berisha; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 33 Hateboer, 4 Cristante, 11 Freuler, 21 Castagne; 27 Kurtic, 9 Petagna, 11 Gomez – A disp.: 91 Gollini, 6 Palomino, 28 Mancini, 8 Gosens, 15 de Roon, 9 Cornelius – All.: Gasperini

EVERTON (3-4-2-1): 1 Pickford; 4 Keane, 5 Williams, 6 Jagielka; 30 Holgate, 26 Davies, 17 Gueye, 3 Baines; 20 Klaassen, 10 Rooney; 9 Sandro Ramirez – A disp.: 22 Stekelenburg, 15 Martina, 2 Schneiderlin, 21 Besic, 18 Sigurdsson, 11 Mirallas, 29 Calvert-Lewin – All.: Koeman

ARBITRO: V. Bezborodov (Russia)