Le pagelle di Atalanta-Juventus

BERISHA DIVENTA EROE, CALDARA MONUMENTALE

Match veramente incredibile quello dei ragazzi del Gasp, che dopo venti minuti parevano all’angolo come un pugile inerme e che hanno tirato fuori l’ennesima rimonta-capolavoro che vale anche un altro pareggio preziosissimo oltre che prestigioso. Tra gli eroi di serata Berisha, che riscatta l’erroraccio sul gol con una parata determinante sul penalty di Dybala mentre Caldara segna, ma la in mezzo è un autentico muro e che non si fa troppi scrupoli a segnare alla sua futura squadra. Note dolenti in avanti con un Cornelius disastroso, sostituito dopo mezz’ora o poco più e con uno Spinazzola che ha sentito un po’ troppo il peso della partita.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: perchè alla fine la partita la cambia ancora lui, ed il vero fenomeno della squadra è questo signore coi capelli grigi che sta facendo sognare una intera tifoseria. Sbaglia con Cornelius, corregge in corsa la sua Atalanta che si rialza e mette la Juve all’angolino e rimonta fino all’incredibile pareggio. Un mago!

BERISHA 7: il voto è una via di mezzo tra il brutto inizio e quello svarione che apre la strada all’1-o di Bernardeschi e il rigore parato a Dybala che vale come un gol. Direi che si è ampiamente riscattato. Grande!

MASIELLO 7: ennesima partita da applausi, la Juve all’inizio non la fa vedere a nessuno, poi però esce alla grande e concede davvero pochissimo ai quotati bianconeri di Allegri.

CALDARA 8: mostruoso. Trova un altro gol, poi la dietro in assenza di Toloi è lui il vero leader di un reparto che scricchiola in avvio ma poi riesce a metter alle corde anche una corazzata come quella bianconera.

PALOMINO 6: perde Higuain un paio di volte, una delle quali è fatale per il raddoppio bianconero. Poi riesce a mettersi a posto nella ripresa, tuttavia gli errori in precedenza hanno pesato e non poco.

HATEBOER 6.5: in un paio di occasioni fa veder i sorci verdi alla difesa della Juve, peccato che poi manchi un po’ troppo al momento dell’ultimo passaggio. Peccato.

CRISTANTE 7.5: sparisce a tratti nella partita, ma compare di nuovo al momento giusto e nel posto giusto quando il Papu pennella in mezzo quel cross che per la sua testa è quasi un gioco da ragazzi buttare alle spalle di Buffon e far esplodere lo stadio (DE ROON s.v.: entra nel finale).

FREULER 6.5: tanta sostanza la in mezzo anche in una serata in cui non riesce a farsi vedere come al solito. Bene.

SPINAZZOLA 5: la sente parecchio questa partita, probabilmente anche per le note vicissitudini di questa estate, tuttavia oltre ad un paio di accelerazioni nella ripresa non si vede altro. Un passo indietro.

KURTIC 5: mancava come titolare da diverse partite, tuttavia oggi non riesce a produrre una prestazione che possa in futuro far cambiare quelle che paiono gerarchie ben assodate.

CORNELIUS 4: impalpabile, tocca pochissimi palloni sbagliandoli e inducendo il Gasp al cambio subito dopo il gol di Caldara per crear ulteriori noie alla difesa bianconera. Bocciato. (ILICIC 6.5: dentro in una situazione difficilissima, aiuta i suoi nella ripresa ad andare all’inseguimento della rimonta. Buon impatto sul match).

GOMEZ 8: alla faccia di chi lo credeva stanco: su entrambi i gol c’è il suo zampino e il cross per il pareggio di Cristante è un cioccolatino da vedere, rivedere e vedere nuovamente per come dal suo piedino parta un pallone col contagiri che chiedeva solo di esser messo nel sacco. Immenso!

SCELTI DAL WEB:

Da quest’anno vogliamo rendere protagonisti anche i nostri lettori che ci seguono sulla nostra pagina Facebook e che, anche per la gara contro la Vecchia Signora sceglieranno loro il migliore e peggiore in campo.

IL MIGLIORE

GOMEZ: un plebiscito. Non segna, ma praticamente spalanca la porta bianconera ad entrambi i gol che permettono di rimontare la Signora che pensava forse troppo presto di aver la partita in tasca. Pilota i compagni con le sue giocate e fornisce due assist pazzeschi per arrivare così al 2-2.

IL PEGGIORE

SPINAZZOLA: purtroppo paga caro la partita contro la sua futura squadra e tutte le note vicende estive di cui abbiamo parlato fino alla noia. Peccato perchè a Lione si era visto qualcosa di buono, oggi un deciso passo all’indietro per lui. Ora però c’è la convocazione in nazionale che speriamo gli dia nuove energie e spirito per tornare ai fasti di un tempo.




La Signora scappa, ma questa Atalanta è sempre più infinita: ripresa la Juve, da 0-2 a 2-2!!!

SERIE A, SETTIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 2-2: CALDARA E CRISTANTE, DEA DA RIMONTA

Di questo passo qualcuno dovrà davvero aiutarmi a scrivere i testi, perchè trovare aggettivi nuovi per parlare di questa Atalanta ormai diventa davvero un compito difficilissimo: dominata per venti minuti da una grande Juve che va sul 2-0 grazie alle reti di Bernardeschi ed Higuain e la partita che pare in ghiaccio, ha la forza di rialzarsi, trovare poco dopo il gol che riaccende la speranza con Caldara e buttare il cuore oltre l’ostacolo nella ripresa trovando il pari con Cristante dopo una magia di Gomez, non arrendersi nemmeno quando un discutibile rigore concesso nel finale mette a tu per tu Berisha con Dybala e l’albanese che respinge la conclusione del fuoriclasse argentino che è il segno più tangibile che i ragazzi del Gasp possono davvero arrivare all’impresa, e così sarà. Il 2-2 finale consegna ai tifosi atalantini l’ennesima notte da sogno dopo il pari di Firenze domenica scorsa preso per i capelli, la strepitosa prova di Lione giovedì in Europa League, e questa sera contro la corazzata bianconera: e per fortuna che doveva essere un trittico di fuoco…

Bergamo: per dirla come ci piace fare ultimamente… “Signora, eccoci!”. Il trittico terribile sin qui superato alla grande dalla truppa del Gasp vede stasera l’ultimo atto con l’arrivo al Comunale della Juventus dei campioni, che sin qui ha fatto terra bruciata di tutte le squadre incontrate sulla sua strada: sei su sei in campionato le vittorie dei bianconeri che, vista anche le vittorie oggi di Inter e Napoli, non vorranno certo fermarsi; toccherà quindi a Gomez e compagni tirar fuori la prestazione formato gigante per provare a stoppare l’onda bianconera e, perchè no, andar a caccia di un successo che manca da sedici anni: difficile, specie se si pensa ai tanti sforzi fatti da domenica a Firenze e, soprattutto, nella straordinaria serata di giovedì a Lione in Europa League ma, si sa, tentare non costa nulla e, comunque vada, i nostri questa sera meriteranno solo applausi.

IL VICHINGO LA DAVANTI: squadra identica a quella di Lione fino al centrocampo mentre sono in avanti le novità che mister Gasperini propone per sorprendere i bianconeri con Cornelius al posto di Petagna in coppia con il Papu e Kurtic (che prende il posto di De Roon) ad ispirare i due che proveranno a creare problemi dalle parti di Buffon; nella Juve, Allegri ripropone dal primo minuto Higuain in avanti insieme ad un altro duo da paura con Dybala e Mandzukic con Bernardeschi all’esordio da titolare in questa stagione.

JUVE SUBITO LETALE: partita che prende il via nella straordinaria cornice di un Comunale gremito in ogni ordine di posto e con i bianconeri che prendono subito il comando delle operazioni e facendosi subito pericolosa al quarto d’ora con un traversone in area per Higuain che conclude sporco ma debole e Berisha sventa la minaccia; il portiere albanese tuttavia pasticcia invece al ventesimo quando i bianconeri sfondano ancora e passano grazie ad una botta da fuori di Matuidi che Berisha respinge male e Bernardeschi è li, a due passi, per metter in rete il pallone del vantaggio bianconero. La squadra del Gasp resta stordita dalla forza dei bianconeri che, tre minuti più tardi, vanno ancora a segno con una azione avvolgente fino all’area nerazzurra, palla da Higuain che si trascina dietro palla e marcatore e insacca il gol sotto l’incrocio su cui stavolta Berisha non può nulla ed i bianconeri sono già sul 2-0 dopo ventitre minuti.

CALDARA LA RIAPRE: l’Atalanta pare messa all’angolo dalla forza della capolista e invece trova le forze per reagire e rialzare la testa alla mezz’ora quando Gomez si guadagna una punizione dal limite simile a quella vincente di Lione, la botta è potente e stavolta sbaglia Buffon a respingere corto e Caldara è lesto da due passi a rimettere in pista la Dea dimezzando lo svantaggio. In concomitanza col gol, Gasperini opta subito per un cambio inserendo Ilicic al posto di un sin li impalpabile Cornelius.

INTERVALLO E SPERANZE: prendono coraggio i nerazzurri e subito il neo entrato Ilicic mette dentro un pallone al bacio per il connazionale Kurtic che però non riesce a colpir bene di testa un pallone che meritava sicuramente miglior fortuna. Partita che cala i suoi giri nel finale quando le emozioni scemano e si arriva senza squilli all’intervallo dopo un minuto di recupero concesso con la Juve avanti 2-1 ma con un’Atalanta che è apparsa viva dopo aver riaperto un match che pareva ormai chiuso dopo venti minuti di dominio bianconero.

IL VAR VEDE E PROVVEDE: match che riparte dopo il riposo e l’Atalanta sembra subito aggressiva andando alla conclusione in area con Hateboer al secondo minuto peccando però di precisione e pallone sul fondo. Al decimo Gasperini tenta subito il tutto per tutto inserendo anche Petagna per un Kurtic che esce e non la prende per nulla bene. Episodio importante all’undicesimo quando la Juve va in gol con un colpo di testa di Mandzukic ma in precedenza era stato commesso un fallo su Gomez da Lichtsteiner che sfugge l’arbitro ma non al Var: controllo dal monitor e il direttore di gara annulla il gol bianconero e ammonisce anche il giocatore svizzero.

CRISTANTE TESTA MAGICA, 2-2!: la Juve ha sin qui concesso veramente poco ai nerazzurri, ma quando lo ha fatto i ragazzi del Gasp sono stati letali e così, al ventunesimo, i nerazzurri completano la rimonta grazie ad un cross al bacio del Papu Gomez in area per la testa vincente di Cristante che mette alle spalle di Buffon e fa esplodere di gioia il Comunale: incredibile Atalanta, ecco il 2-2!

BERISHA IPNOTIZZA DYBALA: dopo l’incredibile rimonta pare proprio la squadra del Gasp ad averne di più rendendosi pericolosa due volte pericolosa prima con una bella galoppata di Spinazzola con conseguente cross che esce sul fondo sfiorando la traversa, poi con Hateboer che va sul fondo e tocca per Petagna che viene anticipato da Buffon in uscita. Ma la Juve risponde con una punizione pericolosissima di Dybala che Petagna tocca probabilmente di spalla in area respingendo la conclusione: per l’arbitro è rigore, e anche dopo il controllo del Var il direttore di gara conferma il tiro dagli undici metri per la Juve. Va dal dischetto lo specialista Dybala ma Berisha stavolta è strepitoso nel respingere la conclusione del giocatore argentino facendo esplodere di gioia il Comunale dopo aver trattenuto il respiro fino alla gran parata del portiere albanese che salva tutto.

AD ALTEZZA-JUVE: finale caldo, con la Juve che schiuma rabbia da tutte le parti ma l’Atalanta alza il muro in mezzo con l’innesto anche nel finale di De Roon al posto dell’applauditissimo Cristante ed impedisce così ai bianconeri di tornare a farsi pericolosi anche quando la il direttore di gara sancisce in ben sei i minuti di recupero: anni fa un extra-time del genere avrebbe intimorito i nerazzurri, costringendoli a ripiegare, non questa Atalanta che fa trascorrere i secondi senza affanni e si porta a casa l’ennesimo capolavoro di questa stagione, prendendosi un punto d’oro, salendo a nove punti in classifica ed ora può concedersi anche di tirare il fiato in questa pausa per gli impegni delle nazionali che servirà per ricaricar le pile e ricominciare con lo stesso spirito di adesso tra due settimana. E adesso tiriamo il fiato anche noi… ancora una volta, GRAZIE RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 2-2 (primo tempo 1-2)

RETI: 21′ Bernardeschi (J), 24′ Higuain (J), 31′ pt Caldara (A); 22′ st Cristante

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, Cristante (43’st De Roon), Freuler, Spinazzola; Kurtic (11’st Petagna); Cornelius (32’pt Ilicic), Gomez. (Gollini, Castagne, Haas, Rossi, Vido, Gosens, Orsolini, Bastoni, Mancini). All. Gasperini.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (21’st Barzagli), Chiellini, Benatia, Asamoah; Bentancur, Matuidi; Bernardeschi (24’st Cuadrado), Dybala, Mandzukic (33’st Douglas Costa); Higuain – A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Alex Sandro, Sturaro, Caligara – All.: Allegri

ARBITRO: Damato di Barletta

NOTE: cielo nuvoloso, terreno in buona condizioni – spettatori: 24 mila circa – al 38’st Berisha para un rigore a Dybala – ammoniti: Lichtsteiner, Gomez, Palomino, Petagna – calci d’angolo: 3-0 per la Juventus – recuperi: 1′ p.t. e 6′ s.t.




Serata con la… Signora: Atalanta, ecco la Juve, regalaci un’altra notte da sogno!

BERGAMO, ORE 20.45

ALLA RICERCA DI UNO SGAMBETTO ATTESO DA 16 ANNI

Dopo la Fiorentina e il Lione ecco la Juventus: per l’Atalanta di mister Gasperini la sua settimana terribile finora superata alla grandissima si chiude con la partita-clou di questa settima di campionato che vede l’arrivo a Bergamo della corazzata bianconera che le ha sin qui vinte tutte in questo avvio di stagione: gara di quelle da brividi per Gomez e compagni che, recuperate le energie dopo l’impresa in terra francese, dovranno aver a che fare con Higuain e soci per provare a cercare l’impresa di strappare punti ad una Juve che sin qui ha fatto terra bruciata dei suoi avversari in campionato. Formazione ancora da decifrare quella che il mister presenterà questa sera tra giocatori da far rifiatare e alcuni panchinari che scalpitano dalla voglia di poter giocare una gara che si annuncia spettacolare e con un Comunale che si annuncia strapieno.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 5 Masiello, 13 Caldara, 6 Palomino; 33 Hateboer, 4 Cristante, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 72 Ilicic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 95 Bastoni, 28 Mancini, 21 Castagne, 27 Kurtic, 15 De Roon, 32 Haas, 7 Orsolini, 8 Gosens, 9 Cornelius, 20 Vido – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-2-3-1): 1 Buffon; 26 Lichtsteiner, 24 Rugani, 3 Chiellini, 22 Asamoah; 30 Bentancur, 14 Matuidi; 7 Cuadrado, 10 Dybala, 17 Mandzukic; 9 Higuain – A disp.: 23 Szczesny, 16 Pinsoglio, 15 Barzagli, 27 Sturaro, 4 Benatia, 12 Alex Sandro, 33 Bernardeschi, 38 Caligara, 11 Douglas Costa – All.: Allegri

ARBITRO: D’Amato di Barletta




Le pagelle di Lione-Atalanta

IL PAPU CREA, BERISHA CONSERVA; CRISTANTE GIU’

Partita di sofferenza quella di stasera per i ragazzi del Gasp che hanno tuttavia costruito l’impresa di agguantare un pari che a fine primo tempo pareva cosa complicatissima: solidità difensiva ed uno spirito di sacrificio di gruppo che hanno così avuto in parte la meglio sulle grandi qualità del Lione. Come abbiam parlato già a lungo della punzione-capolavoro del Papu, va menzionata la gran serata di Berisha, decisivo almeno in 2/3 occasioni mentre non hanno convinto Cristante (sostituito nell’intervallo) ed uno stranamente macchinoso Petagna.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: pareva scappargli via questa partita e invece nell’intervallo sistema i suoi quanto basta a rimetter in testa l’elmetto e combattere fino a trovare il pareggio. Punto importantissimo quello conquistato dai suoi su un campo in cui le squadre italiane hanno sempre dovuto sudarsi il risultato: e ora sotto con la Juve domenica; cosa si inventerà stavolta?

BERISHA 8: quasi più determinante del Papu con tre parate veramente di spessore; sfortunato sul gol poichè la respinta finisce proprio sui piedi di Traorè mentre dopo l’1-1 è fondamentale nel deviare in corner un missile partito dalla distanza.

MASIELLO 7: la dietro c’è tanta roba davvero, e lo si è visto a partir da lui e dai suoi compagni di reparto non certo da meno. Alla fine era stremato ma ha tenuto duro insieme alla squadra: guerriero.

CALDARA 7.5: bravissimo in almeno due occasioni dove evita veramente guai peggiori. Soffre di più anche lui nel primo tempo ma senza mai farsi prendere dal panico: inoltre si guadagna la punzione che porta al gol dell’1-1; come cresce il ragazzo!

PALOMINO 7: bella anche la sua partita; non fa per nulla rimpiangere l’assenza di Toloi in una gara così delicata. Promosso.

HATEBOER 6.5: bravo, ma quel pallone nel primo tempo messo in mezzo meritava decisamente miglior sorte; si trova al punto giusto nel momento giusto eppure manda inspiegabilmente a lato.

CRISTANTE 5: se il Gasp arriva a sostituire uno dei suoi intoccabili dopo appena un tempo, è il chiaro segnale che c’è davvero qualcosa che non va: e oggi la sua prestazione è stata davvero opaca. Un passaggio a vuoto (CASTAGNE 6.5: senza strafare, ma riesce a svolgere con ordine e bene il compitino assegnato anche se con un paio di sbavature pericolose).

DE ROON 6: anche per lui serata decisamente complessa, ma dopo l’ammonizione rimediata (che aveva fatto temer il peggio) cresce quanto basta per riuscir a riprender quota nella ripresa ed esser utile alla causa.

FREULER 6.5: bene, tanto lavoro sporco che spesso non si nota, ma molto utile alla squadra.

SPINAZZOLA 6.5: parte un po’ nascosto ma poi tira fuori un paio di giocate delle sue e sterza il suo match nella ripresa convincendo appieno; certo, un liscio su una difesa laterale se lo poteva evitare…

PETAGNA 5: in ombra; attanagliato dai tosti difensori del Lione fa tantissima fatica a trovarsi spazi: nella ripresa parte benino, ma poi viene sostituito (ILICIC 5.5: meno della sufficienza per quella ammonizione rimediata stupidamente calciando in porta a gioco fermo che poi ne condiziona anche la partita in se; poco da salvare).

GOMEZ 8: grande, grande, grande! In una serata in cui anche a lui il Lione pareva aver messo la museruola, nella ripresa si scuote e con qualche sterzata delle sue fa capire agli avversari che si stava svegliando, poi con quella punizione magica ha risposto indirettamente al capitano del Lione che nella conferenza stampa di ieri ha detto di non conoscere il Papu… e lui gli ha subito dato modo di ricordarlo molto a lungo!




Questa Atalanta non muore mai: Freuler a fil di sirena ferma la vendetta dell’ex Sportiello

SERIE A, SESTA GIORNATA

FIORENTINA-ATALANTA 1-1: PAREVA UNA MALEDIZIONE E INVECE…

Posticipo incredibile al Franchi dove l’Atalanta va praticamente subito sotto con un grandissimo gol di Chiesa e pare destinata ad una gara di sofferenza; invece i ragazzi del Gasp crescono col passare dei minuti e prendono il comando delle operazioni andando a sfiorare più volte il pari e impattando tutte le volte contro l’ex Sportiello che pare voler consumare la vendetta contro la sua ex squadra dopo il burrascoso addio dello scorso gennaio: quando nella ripresa il portiere viola si supera ancora in altre tre occasioni e para anche un calcio di rigore calciato da Gomez pare davvero l’epilogo di un match stregato e, invece, a trenta secondi dalla fine è di Freuler il colpo da biliardo da fuori che trafigge l’ex avvelenato e regala un punto tanto insperato quanto strameritato da parte dei ragazzi del Gasp che salgono a quota otto punti in classifica, evitano il sorpasso dei toscani e si portano via una grandissima iniezione di fiducia; e adesso, giovedì a Lione per l’Europa League.

Firenze: indossato l’abito da sera, l’Atalanta si prepara all’ennesima partita di questo suo settembre di fuoco dove ad attenderla è la Fiorentina di Pioli, un importante banco di prova questa sera al Franchi per capire ancor di più di che pasta sono fatti i ragazzi del Gasp e misurare anche un po’ le ambizioni di entrambe le contendenti che dopo un avvio di campionato a stento, hanno cominciato a macinare punti e convincere i proprio tifosi. Per i nerazzurri è il primo match di un trittico di gare mica da ridere che proseguirà giovedì nell’attesissima trasferta di Lione in Europa League e finirà domenica sera con la sfida al Comunale alla Juve capolista.

ENNESIMA RIVOLUZIONE, TORNA SPINA: i tanti impegni che attendono i nerazzurri costringono mister Gasperini all’ennesima mezza rivoluzione di formazione concedendo riposo a Masiello e Cristante (giocano Palomino e De Roon) e rispolverando Castagne in fascia e, udite udite, anche Spinazzola ritrova il posto da titolare dopo le note vicende estive; in avanti parte dalla panchina anche Petagna con Ilicic e Kurtic titolari in avanti insieme al Papu Gomez. Ha cambiato tanto la Fiorentina in estate, a partire dalla panchina dove è arrivato Pioli e in avanti dove tutti o quasi i big sono partiti ma, di contro, sono arrivati giocatori importanti come Simeone e Thereau la davanti e poco dietro c’è l’insidia Chiesa sempre pronta a dar fastidio; tra i pali c’è l’ex Sportiello.

CHIESA SUPER-GOL, DEA SUBITO SOTTO: una leggera pioggerella accompagna l’inizio del match dove i padroni di casa provano da subito a dettare i tempi rendendosi subito insidiosi con Thereau che chiama Toloi ad un intervento decisivo dopo nemmeno un minuto; l’Atalanta però risponde subito al nono con una bella azione orchestrata da De Roon e finalizzata da Gomez per Kurtic che calcia però addosso a Sportiello e l’ex di turno che così si supera e manda in corner. La Fiorentina trova però il gol tre minuti dopo, ed è davvero un bellissimo gesto tecnico quello di Chiesa, che recupera palla al marcatore diretto e poi conclude con una fiondata verso la porta di Berisha su cui il portiere nerazzurro nulla può con i viola che sono così avanti 1-0.

SPORTIELLO EX AVVELENATO: il gol incassato risveglia un’Atalanta che era partita troppo contratta e che guadagna terreno col passare dei minuti ed al ventiduesimo va ad un passo dal pari che solo l’ex Sportiello nega ai ragazzi del Gasp quando Gomez mette dentro un pallone d’oro per Freuler che però calcia potente ma addosso al portiere viola che si supera e manda in corner. Zoppica vistosamente Toloi al ventitreesimo e così mister Gasperini è costretto al cambio inserendo il giovane ex Perugia Mancini in campo al suo posto. Alla mezz’ora ci prova anche Ilicic dopo una bella combinazione con Castagne ma il tentativo dell’ex di turno finisce sopra la traversa.

CHANCE PER ILICIC E PALOMINO: i nerazzurri spingono ulteriormente sul finale del primo tempo per cercare il pari ed a ridosso dell’intervallo Ilicic prova a sorprendere Sportiello con una bella punizione dal limite che però la barriera viola devia in corner sui cui sviluppi la testa di Palomino che manda fuori di poco è il titolo di coda di un primo tempo che va ai posteri con la Fiorentina avanti di un gol contro un’Atalanta combattiva dopo una partenza troppo rinunciataria che le è costata sin qui caro.

RIGORE, SPORTIELLO IPNOTIZZA IL PAPU: il match riprende dopo il riposo e subito Ilicic si conquista un’altra invitante punizione dal limite che l’ex viola va a calciare mandando di pochissimo sopra la traversa di Sportiello mentre al quinto il Gasp inserisce Cornelius in attacco al posto di Kurtic. La Dea insiste, e la gara vive la sua possibile svolta al quarto d’ora quando Ilicic inventa un numero dei suoi e viene stoppato in area da Pezzella con l’arbitro che indica senza indugio il dischetto del rigore: va il Papu dagli undici metri ma ancora una volta l’ex Sportiello è imbattibile e respinge il tentativo di realizzazione del numero undici nerazzurro: match stregato per i ragazzi del Gasp.

ANCHE ILICIC OUT: la partita del Franchi, oltre che stregata, rischia di tramutarsi in un autentico bollettino di guerra per l’infermeria nerazzurra quando anche Ilicic è costretto ad uscire per un brutto movimento della gamba durante una azione di gioco; tocca ad Orsolini entrare così negli ultimi venti minuti. Minuti che scorrono e la stanchezza si fa sentire anche per i nerazzurri che tuttavia non demordono e proprio il neo entrato Orsolini sfiora il pari a sette dalla fine quando, sugli sviluppi di un corner, ancora Sportiello deve salvare sul tentativo quasi di autogol di un compagno e poi l’ex Ascoli prova la rovesciata che finisce sopra la traversa.

REMO, NON CI CREDO: 1-1!!!: l’Atalanta insiste nei suoi assalti, si gioca praticamente ad una porta sola ma è ancora Sportiello il protagonista ad otto dalla fine quando Castagne calcia in porta e l’ex nerazzurro salva nuovamente la porta viola con un’altra incredibile parata. Scorrono i minuti e per i nerazzurri pare veramente l’epilogo di una gara di quelle che definir stregate è forse riduttivo ma è proprio a fil di sirena che i ragazzi del Gasp liberano l’urlo quando a metà del terzo dei quattro minuti di recupero concessi l’ultimo assalto è di quelli vincenti con Freuler che, dal limite dell’area, fa partire una staffilata che stavolta Sportiello può solo veder entrare in fondo al sacco e far esplodere lo spicchio di tifosi nerazzurri giunti in toscana. Giustizia è fatta, verrebbe da dire, per un’Atalanta che trova proprio all’ultimo respiro un pareggio strameritato in una gara che ormai pareva persa e che invece impedisce alla viola di scavalcare i nerazzurri in classifica con Gomez e compagni che salgono ad otto punti. Passata la paura arriva un’altra grandissima iniezione di fiducia in vista della delicata settimana partita col piede giusto: e ora… tutti a Lione!!! Forza ragazzi!!!

IL TABELLINO

FIORENTINA-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-0)

RETI: Chiesa (F) al 12′ p.t.; Freuler (A) al 49′ s.t.

FIORENTINA (4-2-3-1): Sportiello; Laurini, Pezzella, Astori, Biraghi (dal 22′ s.t. Maxi Olivera); Sanchez, Veretout; Chiesa, Thereau (dal 30′ s.t. Eysseric), Gil Dias; Simeone (dall’8′ s.t. Babacar) – A disposizione: Dragowski, Milenkovic, Hugo, Bruno Gaspar, Cristoforo, Saponara, Hagi, Benassi, Lo Faso – All.: Pioli

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi (dal 24′ p.t. Mancini), Caldara, Palomino; Castagne, Freuler, De Roon, Spinazzola; Ilicic (dal 26′ s.t. Orsolini), Kurtic (dal 6′ s.t. Cornelius); Gomez – A disposizione: Gollini, Masiello, Bastoni, Haas, Hateboer, Cristante, Gosens, Vido, Petagna – All.: Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Nichelino

NOTE: spettatori: 17mila circa – ammoniti Spinazzola (A), De Roon (A) , Chiesa (F), Biraghi (F), Mancini (A), Castagne (A) per gioco scorretto – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

 



L’Atalanta a Firenze con l’abito da sera: c’è l’esame-Fiorentina per Gomez & C.

FIRENZE, ORE 20.45

LA VIOLA E LA DEA MISURANO LE LORO AMBIZIONI

Senza sosta: archiviata la goleada rifilata al Crotone mercoledì, è di nuovo tempo di campionato per l’Atalanta del Gasp che è di scena questa sera in quel di Firenze nel posticipo contro i viola per quella che si annuncia una sfida tutta da vivere e dove i nerazzurri cercheranno di confermare la striscia positiva che, tra campionato e coppa, ha portato a tre vittorie ed un pari dopo le prime due sconfitte in avvio di stagione; e il banco di prova è sicuramente di quelli tosti contro una Fiorentina che, dopo aver tentennato in avvio, ha collezionato due vittorie consecutive prima di venir sconfitta con l’onore delle armi a Torino dalla Juve lo scorso mercoledì. Partita dunque in cui servirà un’Atalanta da battaglia e pronta a dar filo da torcere su di un campo tradizionalmente molto ostico per i colori nerazzurri: un risultato positivo sarebbe sicuramente una grande ed ulteriore spinta in vista dell’attesissima trasferta di Lione giovedì per la seconda giornata di Europa League.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

FIORENTINA (4-2-3-1): 57 Sportiello; 76 Gaspar, 20 Pezzella, 13 Astori, 3 Biraghi; 17 Veretout, 6 Sanchez; 28 Gil Dias, 77 Thereau, 25 Chiesa; 9 Simeone – A disp. 91 Dragowski, 22 Cerofolii, 4 Milenkovic, 2 Laurini, 31 Vitor Hugo, 19 Cristoforo, 15 Maxi Olivera, 8 Saponara, 24 Benassi, 10 Eyesseric, 30 Babacar, 11 Hagi – All.: Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 13 Caldara, 6 Palomino; 33 Hateboer, 4 Cristante, 15 De Roon, 8 Gosens; 27 Kurtic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 5 Masiello, 95 Bastoni, 37 Spinazzola, 28 Mancini, 31 Rossi, 72 Ilicic, 32 Haas, 11 Freuler, 7 Orsolini, 20 Vido, 9 Cornelius – All.: Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Nichelino




Le pagelle di Atalanta-Crotone

ILICIC-SHOW, CALDARA E’ TORNATO GIGANTE

Nella serata praticamente perfetta dei nerazzurri, è caccia alla ricerca di coloro che hanno particolarmente brillato e, dopo alcune gare altalenanti, finalmente Ilicic ha modo di mostrare le sue grandi qualità: assist, giocate e gran gol; pure Caldara è in costante crescita e, gol a parte, torna a comandare la difesa insieme agli intoccabili Toloi-Masiello. In mezzo tanta qualità da un Freuler sempre più leader e Cristante che da fosforo e un attacco con un Papu da doppietta e un Petagna che va anche a segno.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: dedicato a chi si aspettava cali di concentrazione pericolosi; i suoi rispondono alla grande centrando una vittoria importantissima in vista di tre partite difficilissime nel giro di pochi giorni. Azzecca praticamente tutto. Grande!

BERISHA 6: praticamente disoccupato per tutta la gara, subisce un tiro in porta a fine primo tempo che smanaccia in corner e un gol su cui non appare prontissimo ma, visto il risultato, glielo possiam perdonare.

TOLOI 6.5: oggi più che fastidio, i giocatori del Crotone gli hanno fatto il solletico. Ordinaria amministrazione.

CALDARA 7.5: ritrova la forma migliore col passare delle giornate, e anche il vizietto del gol che oggi arriva per la prima volta in questa stagione con una maglia dedicata all’amico Andrea Conti che si è infortunato gravemente in questi giorni. Nel finale si procura anche il rigore del 5-1.

MASIELLO 6.5: anche per lui una serata in assoluto relax con davvero lavoro a ranghi ridotti (BASTONI s.v.: ultimi minuti per lui nel finale, si gode la festa coi compagni).

HATEBOER 6.5: qualche bella sgroppata delle sue, con la sua forma che appare sempre più in crescita.

FREULER 7: la in mezzo passa dai suoi piedi il comando di buona parte delle operazioni. Tanta roba.

CRISTANTE 6.5: quasi meno in palla rispetto ad altre occasioni, ma tutto sommato non sfigura nel festival del gol che i suoi compagni metteranno in scena. Bene.

GOSENS 6: forse l’elemento che stona un pochino in questa serata veramente divertente: c’è sempre la sensazione che non sia ancora del tutto ben integrato negli schemi e che fatichi, e non poco, ad integrarsi. Da rivedere…

ILICIC 8: subito un assist per la rete di Petagna, poi sbaglia la più facile delle occasioni su assist del Papu ma si riscatta inventandosi l’azione del terzo gol e dispensando grandi giocate nella ripresa oltre all’assist per il gol (poi annullato) a Orsolini che è roba da vedere e rivedere. Tanta roba!

PETAGNA 7: ritrova ancora il gol, nemmeno così facile da segnare e che sblocca sin da subito il match. L’intesa con il Papu ormai è da applausi e questa sera si gode anche lui una serata da protagonista (VIDO 6: venti minuti per lui per far vedere un po’ delle sue qualità ed esordire con la maglia nerazzurra).

GOMEZ 7.5: sembrava una serata in cui tutti andassero a segno tranne lui, poichè il portiere ospite pareva scatenarsi su ogni sua conclusione: invece trova il gol nella ripresa e poi anche dal dischetto va a realizzare la personale doppietta. (ORSOLINI 6: che peccato, aveva persino trovato il suo primo gol in serie A, ma il Var continua a non fare sconti, come in fondo è giusto che sia. Avrà tempo di rifarsi).

SCELTI DAL WEB:

Da quest’anno vogliamo rendere protagonisti anche i nostri lettori che ci seguono sulla nostra pagina Facebook e che, anche per la gara di stasera contro i calabresi, sceglieranno loro il migliore e peggiore in campo.

IL MIGLIORE

ILICIC: finalmente! E’ sempre stato un giocatore dalle grandi qualità, ma sino ad oggi aveva mostrato quasi sempre il suo lato discontinuo e poco propenso a giocare per la squadra: oggi invece è stato l’esatto opposto, e lo si è visto: giocate di gran classe e un gol da leccarsi i baffi! Avanti così!!!

IL PEGGIORE

GOSENS: dovendo trovare una nota negativa, lui purtroppo non ha convinto molto a fronte di una prova che, come già detto nel giudizio sopra, è rimasta troppo distaccata dalla prova del gruppo. Ha ancora bisogno di entrare al meglio nei meccanismi quasi perfetti che il Gasp ha costruito intorno alla sua Atalanta.