L’Atalanta tiene un tempo, poi Icardi si scatena e l’Inter vince 2-0

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 2-0: BUONA DEA, MA LA DIFFERENZA LA FA ICARDI

L’Atalanta esce sconfitta dalla trasferta di San Siro contro l’Inter in un match disputato tutto sommato discretamente dai ragazzi del Gasp che riescono ad imbavagliare la corazzata di Spalletti per un tempo e sfiorando anche il gol con Hateboer in avvio di gara, salvo poi arrendersi nella ripresa allo strapotere fisico di Icardi, che per due volte di testa infila Berisha nel giro di un quarto d’ora e cambia le sorti del match. Per i nerazzurri con un Ilicic a corrente alternata ed un Papu opaco come raramente si era visto si fa così tutto più complicato e i cambi nella ripresa non sortiscono particolari effetti: solo l’ingresso di Petagna rende un po’ più vivo un attacco che, tuttavia, fatica a creare seri pericoli alla porta interista. Sconfitta che non cambia di molto una classifica che rimane abbastanza corta nel mezzo per un’Atalanta attesa ora giovedì dalla trasferta decisiva per il passaggio del turno in Inghilterra contro l’Everton.

Milano: dopo il buio dell’ultima occasione, l’Atalanta prova a riaccendere le luci a San Siro in questa serata di campionato che riprende la sua marcia dopo la incredibile settimana del calcio italiano che ha visto la nazionale maggiore non qualificarsi per il prossimo Mondiale di Russia 2018; l’ultima volta successe una sessantina di anni fa. Il calcio italiano ha quindi il compito non solo di riflettere, ma anche di cercare le giuste misure per porre fino ad un declino strutturale che ha collimato in questa autentica ecatombe sportiva. Qualche mesetto fa non fu una vera e propria ecatombe, ma poco ci mancò per i ragazzi del Gasp che vennero travolti 7-1 dall’Inter ma che da quella sconfitta trovarono le forze per riprendere la corsa verso il sogno europeo con la conquista del quarto posto finale; si ritrovano questa sera due squadre diverse, quella di Spalletti che, sin qui imbatttuta, va a caccia del Napoli capolista e di sorpassare la Juve (oggi sconfitta a Marassi dalla Samp) e quella del Gasp che cerca di portare in campionato lo spirito che la sta portando a stupire in Europa.

PAPU-ILICIC DAVANTI: con Caldara non ancora al top tocca a Palomino in difesa mentre in mezzo c’è De Roon per lo squalificato Kurtic con il Gasp che la novità la piazza davanti con Kurtic dietro alla coppia Ilicic-Gomez e Petagna che parte dalla panchina; l’unica novità nell’Inter è la presenza di Santon al posto di Nagatomo come esterno basso di sinistra, per il resto confermata la formazione titolare nelle ultime gare di campionato, con Vecino e l’ex Gagliardini davanti la difesa e Icardi in avanti supportato da Perisic.

UN SUSSULTO PER PARTE: match che parte piano, con le due squadre che non paiono minimamente intenzionate a spingere sin da subito ma più ad aspettarsi l’una con l’altra: la prima fiammata al quarto d’ora è dell’Atalanta con Hateboer che brucia mezza difesa dell’Inter, entra in area e conclude e Handanovic si distende e blocca la sfera in due tempi; l’Inter risponde nove minuti dopo con Icardi, che parte sul filo del fuorigioco, bruciando la difesa nerazzurra ed arrivando in pratica a tu per tu con Berisha che blocca con gran sicurezza la sua conclusione salvando i suoi.

EMOZIONI A ZERO: succede davvero poco in questo primo tempo, da registrare alcune proteste interiste a cinque dalla fine per un presunto contatto in area bergamasca tra Icardi e Toloi, l’arbitro però lascia correre dopo essersi anche avvalso della verifica con il Var; ultimi sussulti di un primo tempo che va così ai posteri con le due squadre ferme su uno 0-0 che sin qui non fa una piega.

PRONTI, VIA… ICARDI: il match riprende dopo il riposo senza cambi nei ventidue in campo ma con l’Inter che mette subito in campo una determinazione diversa rispetto al primo tempo e, al quinto, sblocca il match sugli sviluppi di un calcio di punizione di D’Ambrosio spunta in area la testa di Icardi che anticipa tutti e mette dentro il gol che sblocca il match di San Siro. Il Gasp prova a cambiare, esce un Ilicic sin qui poco convincente al nono per far posto a Petagna che è subito protagonista con un bel controllo palla dal fondo e cross per Gomez al centro che, da ottima posizione, manda sopra la traversa; polveri bagnate per il Papu, non per Icardi che va ancora a segno in pratica sul capovolgimento di fronte, ancora con un cross di D’Ambrosio e nuovamente con la testa dell’argentino che batte per la seconda volta Berisha: 2-0.

LA DEA CERCA IDEE: si fa davvero complessa la partita per un’Atalanta che, pur ordinata, non porta pericoli particolari dalle parti di Handanovic; così mister Gasperini opta per un altro cambio a metà ripresa con Orsolini che rileva un Gomez anche lui stasera tutto tranne che entusiasmante: e il neo entrato si fa subito vedere mettendo dentro un bel pallone in area per Petagna che salta Skriniar e calcia in porta di destro e Handanovic a corpo morto respinge.

CHI FA GOL HA SEMPRE RAGIONE: pensa anche all’impegno di giovedì in Europa League il Gasp alla mezz’ora quando è Toloi che deve uscire per lasciar posto ad Haas; a dieci dalla fine si vedono ancora i ragazzi del Gasp con un bel pallone lavorato per Cristante da De Roon che, dalla distanza, conclude fuori sopra la traversa. Nel recupero c’è spazio anche per un ultimo tentativo di Orsolini di sinistro a giro dall’interno dell’area con la sfera che passa vicino all’incrocio della porta di Handanovic, poi può bastare così: la differenza a volte la fanno gli attaccanti e stasera l’Inter ha avuto un Icardi in più rispetto ad un’Atalanta che, pur giocando una gara ordinata, ha potuto ben poco sulle due zuccate dell’argentino di Spalletti che condannano alla resa i ragazzi del Gasp; e nel calcio, si sa, ha ragione chi fa gol. Testa ora a Liverpool, perchè giovedì contro l’Everton in Europa League c’è in palio qualcosa di veramente importante: polemiche a zero e concentrazione a mille perchè i ragazzi hanno bisogno della nostra vicinanza!

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: Icardi al 6′ e al 15′ s.t.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Santon; Vecino, Gagliardini; Candreva (dal 27’ s.t. Brozovic), B. Valero (dal 38’ s.t. Joao Mario), Perisic; Icardi (dal 45’ s.t. Eder) – A disposizione: Padelli, Berni, Cancelo, Ranocchia, Karamoh, Dalbert, Nagatomo, Pinamonti – All.: Spalletti

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi (dal 32’ s.t. Haas), Palomino, Masiello; Hateboer, Cristante, De Roon, Castagne; Ilicic (dal 10’ s.t. Petagna), Gomez (dal 22’ s.t. Orsolini), Kurtic. (Gollini, Rossi, Gosens, Cornelius, Vido, Melegoni, Mancini, Schmidt, Bastoni – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

NOTE: spettatori 52.177 – ammoniti: Palomino e Kurtic per gioco scorretto – recuperi: 1’ p.t. e 4’ s.t.




Campionato, si riparte: la Dea in abito da sera prova a fermar la corsa dell’Inter

MILANO, ORE 20.45

SAN SIRO, L’INTER E UN 7-1 DA DIMENTICARE…

Il campionato di serie A torna dopo la nefasta sosta per le nazionali che ha portato alla clamorosa eliminazione dalla squadra Italiana, che non parteciperà al prossimo mondiale di Russia 2018, e per l’Atalanta è subito tempo di un test di quelli tosti in quel di San Siro contro l’Inter nel posticipo della tredicesima giornata in programma alle 20.45. Partita che apre un mese e mezzo decisamente importante per i ragazzi del Gasp che, tra impegni di campionato, Europa League (con il decisivo appuntamento di giovedì a Liverpool contro l’Everton per cercare il pass per i sedicesimi di finale) e anche la Coppa Italia si preparano a giocare praticamente ogni 3/4 giorni da qui a Natale. Il tecnico atalantino pare intenzionato a lanciare in avanti Ilicic, Gomez e Petagna insieme mentre in difesa sarà tenuto fuori per precauzione Caldara con Palomino al suo posto. Tanti i motivi per provare a far bene contro la quotatissima formazione di Spalletti, su tutti provare a dimenticare l’incredibile 7-1 subito qualche mese fa che però fu l’incredibile preambolo ad un finale di stagione che portò Gomez e compagni al quarto posto finale.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

INTER (4-2-3-1): 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 37 Skriniar, 25 Miranda, 55 Nagatomo; 5 Gagliardini, 11 Vecino; 87 Candreva, 20 Borja Valero, 44 Perisic; 9 Icardi – A disp.: 27 Padelli, 46 Berni, 13 Ranocchia, 21 Santon, 29 Dalbert, 7 Cancelo, 10 Joao Mario, 77 Brozovic, 17 Karamoah, 23 Eder, 99 Pinamonti – All.: Spalletti

ATALANTA (3-4-3): 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 4 Cristante, 27 Kurtic, 8 Gosens; 72 Ilicic, 29 Petagna, 10 Gomez – A disp.: 91 Gollini, 95 Bastoni, 21 Castagne, 23 Melegoni, 32 Haas, 88 Schmidt, 7 Orsolini, 15 De Roon, 9 Cornelius, 20 Vido, 29 Mancini, 31 Rossi – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna




Le pagelle di Atalanta-Spal

PAPU-PETAGNA FLOP, BERISHA SALVA TUTTO

Il recupero del Papu Gomez aveva fatto ben sperare tutti e, invece, la pioggia ha bagnato le polveri nei piedi dell’argentino che questa sera si è visto poco, insieme al suo compagno di reparto Petagna; alla fine il punto conquistato è da tener stretto e va ringraziato Berisha per almeno un paio di parate determinanti che hanno evitato guai peggiori. Ancora difficile da capire l’espulsione di Freuler, apparsa piuttosto severa.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: alla fine porta a casa un pari che si tiene stretto nonostante le ambizioni prima del match fossero ben altre. Ammette lui stesso che forse la squadra ha il fiato un po’ troppo corto e quindi in questa sosta dovrà anche lavorar un po’ sopra questi temi e studiare le contromisure da adottare perchè alla ripresa si va in casa dell’Inter…

BERISHA 8: praticamente determinante. Pochi interventi, ma decisivi: il primo su Mattiello, il secondo su Viviani ancor più spettacolare; poi ringrazia il palo invece sulla conclusione di Antenucci. Il meno colpevole sicuramente è lui.

TOLOI 6.5: bello l’assist per il gol di Cristante, poi però in fase difensiva concede forse qualcosa di troppo agli avversari.

CALDARA 6: pasticcia un po’ troppo in alcune circostanze dove cerca le soluzioni più difficili quando potrebbe tranquillamente optare per quelle più semplici.

PALOMINO 6: fa a sportellate con l’ex Grassi, ma tutto sommato la sua prova non ha grandi pecche. Benino.

HATEBOER 5.5: parte a mille, ma finisce col perdere giri nel motore col passare dei minuti. Prestazione incolore.

DE ROON 5.5: troppi palloni persi, prova in un paio di circostanze la conclusione in porta dalla distanza ma senza fortuna.

FREULER 5: nonostante l’espulsione ci appare eccessiva, mette forse troppa foga in un fallo in mezzo al campo che poteva esser gestito meglio; con i suoi già in difficoltà, la sua espulsione complica ulteriormente le cose.

SPINAZZOLA 5: nella ripresa viene anche accentrato dal Gasp ma non riesce ad aver più la spinta dei tempi migliori che gli consentivano di bruciare sul tempo gli avversari. (GOSENS s.v.: un quarto d’ora per lui; combina davvero poco).

CRISTANTE 6: bello il gol, poi però anche lui cade in errori grossolani, stanchezza che si fa sentire ed alla fine il mister opta per il cambio. (KURTIC 5.5: impatto non decisivo sul match, anche perchè poi con l’espulsione di Freuler le cose si complicano ulteriormente…)

PETAGNA 5: come sempre encomiabile il suo impegno al servizio della squadra, ma quel pallone per la sua testa che il Papu gli confeziona a inizio ripresa andava messo nel sacco e non fuori. Errore decisivo (HAAS s.v.: assaggia la serie A forse non proprio nella partita migliore dei suoi).

GOMEZ 5: il diluvio ha spento le polveri del suo motore non ancora del tutto al meglio; pochi, pochissimi spunti degni di tal nome, e una discreta occasione che anche lui sciupa nel peggiore dei modi. No, non ci siamo: anche per lui questa sosta arriva al momento giusto.

SCELTI DAL WEB:

Da quest’anno vogliamo rendere protagonisti anche i nostri lettori che ci seguono sulla nostra pagina Facebook e che, anche per la gara di oggi questo pomeriggio contro la Spal sceglieranno loro il migliore e peggiore in campo.

IL MIGLIORE

BERISHA: beh, difficile ipotizzare un esito diverso; le sue due parate-fondamentali hanno tenuto in piedi i nostri con un pareggio che alla fine è accolto anche positivamente ma che, in caso di sconfitta, avrebbe ulteriormente dato una mazzata al morale di una squadra che ha bisogno di ritrovarsi anche sotto quel punto di vista. Determinante oggi.

IL PEGGIORE

PETAGNA: purtroppo anche qui le opinioni dei nostri utenti non sono state molto diverse: l’errore in avvio di ripresa che poteva metter un bel sigillo sul match ha pesato in maniera quasi decisiva. Come già accennato sopra, non si discute l’impegno e la grinta del ragazzo, ma al momento di finalizzare le occasioni decisive resta sempre un passo indietro. Peccato.




Questa Atalanta ha le batterie scariche: con la Spal un 1-1 che sta stretto agli ospiti!

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

ATALANTA-SPAL 1-1: CRISTANTE ILLUDE, RIZZO TROVA IL PARI

Sembra incredibile a dirsi, ma quello conquistato questa sera è sicuramente un punto guadagnato dai nerazzurri. Già, perchè nonostante l’iniziale vantaggio di Cristante per i ragazzi del Gasp, la ripresa ha riservato brutte sorprese per i nerazzurri che, apparsi in netto calo con le fatiche di coppa che si fanno sentire sempre di più, hanno sprecato due ghiotte occasioni per raddoppiare e poi hanno incassato il pari della Spal con Rizzo e restando in dieci per l’espulsione di Freuler avvenuta tramite il Var; nel finale gli ospiti vanno due volte vicinissimi al colpaccio ed i nerazzurri che ringraziano prima Berisha (gran parata su Viviani), e poi il palo colpito da Antenucci in pieno recupero. Il pari, che alla fine sta stretto agli emiliani, porta i nerazzurri a quota sedici punti in classifica prima di una sosta per le nazionali che mai potrà essere utile per ricaricare le batterie.

Bergamo: caccia al salto quadruplo: i risultati del pomeriggio mettono l’Atalanta del Gasp nelle condizioni di poter superare quattro squadre in classifica in caso di successo (anche se il Milan giocherà questa sera); per compiere il balzo in stile olimpico i nerazzurri devono però fare i conti con la Spal, squadra che si riaffaccia in Serie A dopo tantissimi anni di assenza e che fin qui ha ben figurato in questa prima parte di stagione e che proverà lo scherzetto ai nerazzurri che sono al termine dell’ennesimo ciclo di sette partite tra coppa e campionato e reduci dal pareggio europeo subito in extremis in terra cipriota che ha così rinviato il possibile passaggio del turno in Europa League.

RIECCO IL PAPU: alla fine Gomez è recuperato e torna così titolare in avanti al fianco di Petagna con Cristante dietro ad ispirare i due al posto di Kurtic (oggi Ilicic non è nemmeno in panchina) mentre in mezzo ci sono De Roon e Freuler con Palomino dietro in difesa al posto di Masiello; nella Spal due dei tanti ex sono titolari quest’oggi: Grassi in mezzo e Paloschi in avanti mentre va inizialmente in panchina Borriello.

AVVIO PIMPANTE: sotto un diluvio torrenziale inizia così un match che in serie A manca dal 1967 e con gli ospiti pericolosi al secondo minuto con un tentativo di testa di Paloschi in area con il pallone che esce sul fondo di poco; l’Atalanta risponde al nono con una bella combinazione in area che porta Hateboer a concludere ma con Gomez che è sulla traiettoria e, involontariamente, devia il pallone sopra la traversa.

CRISTANTE MEGLIO DI UN BOMBER: non è una partita certamente agevole per i nerazzurri che però hanno la bravura di riuscire a mantener la calma e colpire al momento giusto al ventiduesimo quando la difesa ospite sbanda concedendo la possibilità a Toloi di entrare in area e offrire a Cristante un pallone perfetto che l’ex giocatore di Pescara e Benfica insacca portando avanti i nerazzurri.

AVANTI AL RIPOSO: spinta dall’euforia del vantaggio, l’Atalanta è ancora pericolosa a due dalla mezz’ora con una bella azione avvolgente che porta alla conclusione di De Roon da fuori area che è potente e centrale facilmente preda di Gomis. Nel finale esce di nuovo la Spal con una punizione di Viviani da buona posizione a cinque dalla fine passa di poco sopra la traversa di Berisha; ultimi sussulti di un bagnato primo tempo che va in archivio con i nostri avanti di un gol.

PETAGNA SPRECA, BERISHA PRESERVA: inizia la ripresa ed al quarto minuto l’Atalanta butta alle ortiche una incredibile occasione costruita da Gomez per Petagna che, di testa, manda fuori da ottima posizione un pallone che chiedeva solamente di esser spinto in rete. Al diciottesimo risponde anche la Spal con il gran lavoro di Paloschi ai limiti dell’area con l’ex di turno che offre un gran pallone per Mattiello che colpisce a colpo quasi sicuro ma trova la gran respinta di Berisha che salva la porta atalantina. Cambia nel frattempo mister Gasperini inserendo Kurtic al posto di Cristante.

RIZZO ENTRA E SEGNA, 1-1: al quarto d’ora una azione simile a quella di inizio ripresa vede protagonisti al contrario Petagna e il Papu Gomez, con il primo che offre un bel pallone al secondo che però manca l’aggancio decisivo; e così, a furia di sprecare l’impossibile, l’Atalanta viene punita due minuti dopo dal neo entrato Rizzo che riesce ad accentrarsi in area e calciar un bel pallone a giro che batte Berisha e riporta in equilibrio il match.

IL VAR COLPISCE: ROSSO-FREULER!: piove sul bagnato, in tutti i sensi, in casa nerazzurra a cinque minuti dal pareggio ospite quando un fallo di Freuler a centrocampo non è inizialmente sanzionato dal direttore di gara che viene però richiamato dall’arbitro-Var: effettuato il consulto video arriva la severissima decisione di mandar anzitempo sotto la doccia lo svizzero con un cartellino rosso che lascia i ragazzi del Gasp con l’uomo in meno.

GRAZIATI DA SPAL (E PALO): alla mezz’ora opera due cambi la panchina nerazzurra con Haas e Gosens che prendono il posto di Petagna e Spinazzola per provare a cambiare qualcosa in un ultimo quarto d’ora di match in cui sono gli ospiti ad andare vicinissimi al colpaccio con due incredibili occasioni: la prima all’ultimo minuto di tempo regolamentare con Viviani che calcia in area e trova la strepitosa risposta di Berisha in corner, la seconda nel recupero con un incredibile palo colpito da Antenucci con una conclusione a giro che lascia tutti di sasso e sbatte contro il palo tornando in campo con la difesa nerazzurra che a quel punto libera l’area dalla minaccia.

BENEDETTA SOSTA: gli ultimi secondi della ripresa non regalano, fortunatamente, ulteriori patemi ai tifosi allo stadio sino al triplice fischio del direttore di gara che sancisce un 1-1 che, alla luce dei fatti, è un punto guadagnato da Gomez e compagni in un match che, specialmente nella ripresa, gli ospiti hanno ripreso e rischiato anche di poter clamorosamente portar a casa. L’ennesima conferma di come questi ragazzi abbiano forse bisogno, dopo due mesi giocati a mille tra impegni di campionato e coppa, di ricaricare un attimo le energie fisiche e mentali necessarie per ripresentarsi al meglio dopo la sosta che prevede il big match con l’Inter a San Siro. E teniamoci stretti questo pareggio che, per come sono andate le cose, è un punto guadagnato piuttosto che due persi.

IL TABELLINO

ATALANTA-SPAL 1-1 (primo tempo 1-0)

RETI: Cristante (A) al 23’ p.t.; Rizzo (S) al 19’ s.t.

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara, Palomino; Hateboer, Freuler, De Roon, Spinazzola (dal 31’ s.t. Gosens); Cristante (dal 18’ s.t. Kurtic), Petagna (dal 31’ s.t. Haas), Gomez. – A disposizione: Gollini, Rossi, Masiello, Orsolini, Cornelius, Vido, Castagne, Mancini – All.: Gasperini

SPAL (3-5-2): Gomis; Salamon, Vicari (dal 40’ p.t. Costa), Felipe; Lazzari, Grassi (dal 31’ s.t. Schiavon), Viviani, Mora (dal 16’ s.t. Rizzo), Mattiello; Paloschi, Antenucci – A disposizione: Marchegiani, Seri, Oikonomou, Cremonesi, Bellemo, Bonazzoli, Konate, Borriello, Vitale – All.: Semplici

ARBITRO: Chiffi di Pistoia.

NOTE: spettatori: 16mila circa – espulsi Freuler al 24’ s.t. per gioco violento – ammoniti Felipe e Mattiello per gioco scorretto – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Arriva la Spal, forza Atalanta è l’occasione per ripartire!

BERGAMO, ORE 18

A CACCIA DI UN SUCCESSO PRIMA DELLA SOSTA

Archiviata la trasferta di coppa in quel di Cipro, è di nuovo tempo di campionato per l’Atalanta di mister Gasperini che attende alle 18 la Spal tra le mura amiche del Comunale per cercare il pronto riscatto dopo lo stop di domenica scorsa ad Udine; partita non facile (e con tantissimi ex tra gli ospiti: Borriello, Paloschi e Grassi) per i nerazzurri che vedono l’imminente sosta per gli impegni delle nazionali come una vera e propria benedizione per un gruppo che sta accusando le tante gare disputate da settembre ad oggi: proprio per questo oggi sarà fondamentale mantenere alta la concentrazione e cercare di dar fondo a tutte le energie possibili per provare a chiudere con un successo questo ennesimo ciclo di partite che va a concludersi. Dubbi di formazione per il mister atalantino dovuti soprattutto alle condizioni di salute di Ilicic, Gomez e Cornelius che saranno sciolte solo poco prima dell’inizio del match.

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vivi le emozioni della gara interna contro i ferraresi con il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, tutto il racconto del match e le pagelle le troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 5 Masiello, 13 Caldara, 6 Palomino; 21 Castagne, 4 Cristante, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 27 Kurtic; 72 Ilicic, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 3 Toloi, 95 Bastoni, 33 Hateboer 8 Gosens, 23 Melegoni, 32 Haas, 10 Gomez, 7 Orsolini, 15 De Roon, 9 Cornelius, 20 Vido – All.: Gasperini

SPAL (3-5-2): 1 Gomis; 2 Oikonomou, 23 Vicari, 27 Felipe; 29 M. Lazzari, 77 Viviani, 18 Schiavon, 20 Mora, 14 Mattiello; 7 Antenucci, 22 Borriello – A disp.: 92 Marchegiani, 21 Salomon, 6 Cremonesi, 12 Konate, 33 Costa, 11 Rizzo, 24 Vitale, 88 Grassi, 43 Paloschi, 9 Bonazzoli – All.: Semplici

ARBITRO: Chiffi di Padova




Le pagelle di Apollon Limassol-Atalanta

PETAGNA, SERATA NO; BENE ILICIC E PALOMINO

Un vero peccato veder sfumare la qualificazione anticipata con due turni di anticipo, ma alla fine il risultato maturato non fa una piega, specie per una ripresa gestita davvero male dai nerazzurri che lasciano campo ai padroni di casa che, senza strafare, hanno il merito di crederci proprio fino alla fine e trovare, per la terza volta su quattro gare di Europa League quest’anno, il gol del pari in pieno recupero. Note positive da Palomino in difesa, e da un Ilicic che è forse stato l’unico in grado di dare una scossa al match, non solo per il gol. Petagna assente poco giustificato questa sera.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: non trova la giusta contromisura nella ripresa quando l’Apollon prende campo; inserisce Orsolini che non ripaga la fiducia ricevuta e incassa gol a un minuto dalla fine in maniera tanto crudele quanto forse anche giusta per quanto combinato dai suoi nella ripresa: troppo poco.

BERISHA 6: un intervento a dieci dalla fine e un gol incassato a fil di sirena. La sua partita questa sera è tutta in due occasioni per i padroni di casa; una delle quali, purtroppo, letale.

MASIELLO 6: compitino eseguito senza troppe sbavature. Sufficiente.

CALDARA 6: anche per lui una partita che era sfilata via senza troppi patemi fino al patatrack finale.

PALOMINO 6.5: ringhia per novanta minuti sugli avanti della squdra di casa concedendo davvero poco.

HATEBOER 6: più brillante nel primo tempo, poi nella ripresa scompare un po’ dai radar.

CRISTANTE 6: primo tempo anche per lui tutto sommato positivo, nella ripresa si fa schiacciare dai ciprioti come gran parte dei suoi compagni (DE ROON s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile).

FREULER 6: pochi spunti dei suoi questa sera, solo un paio di discrete giocate apprezzabili e niente più.

SPINAZZOLA 5.5: primo tempo abbastanza anonimo, nella ripresa viene spostato in campo dal mister in una posizione che lo rende più innocuo di prima.

KURTIC 5.5: dopo due partite ad alti livelli, stasera non convince molto con troppe giocate approssimative e qualche pallone di troppo perso inutilmente (GOSENS 6: dentro per una ventina di minuti, qualcosa di positivo lo fa anche vedere pur senza brillare particolarmente).

PETAGNA 5: subito in diffocoltà, non gli riescono nemmeno le giocate più semplici; nella ripresa pesa come un macigno il palo colpito di testa in avvio che poteva chiuder i giochi ed avere così meno patemi nel finale. Si rifarà.

ILICIC 6.5: la sensazione è che le giocate migliori questa sera potevano partire solamente dai suoi piedi; spreca due buone occasioni ma poi si procura (e realizza) l’illusorio penalty. Nella ripresa è costretto al cambio, sarà un caso ma con la sua uscita dal campo si spegne la luce… (ORSOLINI 5.5: esordio europeo non facile in una partita che si fa tosta proprio dopo il suo ingresso in campo. Nel finale ha anche la bella chance per chiudere i conti ma calcia troppo sul portiere che si supera e mette in cornere. Peccato).




L’EuroAtalanta non fa i conti con la “zona-Apollon”: 1-1 a Cipro, qualificazione rinviata.

EUROPA LEAGUE, QUARTA GIORNATA

APOLLON L.-ATALANTA 1-1: ZELAYA BEFFA TUTTI SUL TRAGUARDO

Ha assaporato fino ad un minuto dalla fine il passaggio del turno con due turni di anticipo la squadra del Gasp e invece il gol incassato a meno di un minuto dalla fine rinvia tutto e lascia l’amaro in bocca ai nerazzurri al termine di una gara giocata non certo nel migliore dei modi da Petagna e compagni: primo tempo con i padroni di casa che partono pressando parecchio ma poi calano col passare del tempo e la Dea sblocca così il match con un calcio di rigore di Ilicic a dieci dalla fine; i nerazzurri paiono in controllo del match anche nella ripresa quando in avvio centrano il clamoroso palo con Petagna sfiorando il raddoppio. E’ invece la squadra di casa a crescere a quel punto pur non rendendosi mai particolarmente pericolosa se non per un tentativo di Jakolis deviato da Berisha in corner; poi, ad un minuto dalla fine ed in pieno recupero il cross in area che trova Zelaya tutto libero di metter dentro il punto che tiene accesa la speranza dei ciprioti mentre rinvia i sogni di gloria dei nerazzurri che possono solo che mangiarsi le mani per l’occasione sciupata.

Nicosia (Cipro): obiettivo, fare la storia, magari anche già stasera. Si, perchè con un successo in terra cipriota e una contemporanea non vittoria dell’Everton a Lione, l’Atalanta del Gasp staccherebbe con due turni di anticipo il pass per i sedicesimi di Europa League; qualcosa di pazzesco se si pensa che dopo i sorteggi dei gironi quello dei nerazzurri pareva un destino segnato, ma in negativo. Invece questa sera potrebbe consegnare un traguardo storico ai nerazzurri, orfani oggi di Papu Gomez ancora alle prese con il pestone rimediato nella gara con la Samp di campionato per un’Atalanta che va cercando anche un successo europeo che, lontano da casa, manca dal 1990 (successo in Turchia sul Fenerbahce per 1-0).

ILICIC-PETAGNA IN AVANTI: con il Papu rimasto a Bergamo, l’Atalanta che va in campo a Nicosia non si distacca di molto dalla formazione-base con Palomino che in difesa è preferito a Toloi mentre in mezzo ci sono Hateboer e Spinazzola in fascia con in avanti Kurtic ad ispirare il duo Petagna-Ilicic la davanti. Nei ciprioti occhio al collettivo che sa soffrire e quando riparte può essere veramente pericoloso come già avuto modo di vedere nel match di andata quando all’unico vero tiro in porta riuscirono a trovare il provvisorio pareggio.

DEA DIESEL: avvio di gara molto equilibrato, con i padroni di casa che pressano in maniera asfissiante tanto da impedire ai nerazzurri di essere pericolosi e, anzi, si rendono per primi pericolosi al nono con una gran botta da fuori di Alex che sibila vicino al palo di Berisha con il portiere nerazzurro che è apparso comunque in traiettoria. Dopo il quarto d’ora l’Atalanta inizia a far sul serio ed al minuto diciannove va vicinissima al vantaggio con Masiello che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, conclude con un sinistro troppo angolato: palla che passa sotto le gambe di un avversario e si spegne sul fondo. Ancora la squadra del Gasp che prende campo a due minuti dalla mezz’ora, con una doppia occasione per Ilicic: lo sloveno prima calcia alto da ottima posizione, poi sugli sviluppo di un angolo tenta la botta da fuori senza centrare la porta.

ILICIC DAL DISCHETTO, 1-0!: ed è ancora lo sloveno ex-Fiorentina protagonista dell’azione che, a dieci dalla fine del primo tempo, porta al vantaggio dell’Atalanta con Alef che commette fallo (abbastanza dubbio) in area sul numero settantadue nerazurro inducendo l’arbitro a concedere il tiro dal dischetto che lo stesso giocatore si incarica di calciare e segnare mandando in estasi i quasi ottocento tifosi giunti da Bergamo sino a Nicosia.

MINIMO SINDACALE: l’Apollon accusa il colpo e pressa con meno forza concedendo spazi ai nerazzurri che al quarantatreesimo sono ancora pericolosi con Hateboer liberato da Ilicic sulla destra, cross al centro dove però non c’è nessun attaccante nerazzurro pronto a deviare e la difesa di casa riesce a liberare in angolo. Ultimo telegramma di un primo tempo che i ragazzi del Gasp chiudono avanti con il minimo sindacale ma quanto basta per condurre il match per 1-0.

EURO-ESORDIO PER ORSOLINI: la ripresa prende il via e i ragazzi del Gasp vanno ad un passo dal raddoppio all’ottavo sugli sviluppi di un corner dove la testa di Caldara fa da sponda per quella di Petagna che colpisce il palo con la palla che torna in gioco e la difesa cipriota che libera l’area. Pochi istanti dopo arriva il primo cambio per l’Atalanta, è Ilicic ad uscire per lasciar posto ad Orsolini che passa così dai campi di serie B lo scorso anno con l’Ascoli all’esordio in Europa League.

APOLLON INSIDIOSO: la squadra di casa si fa più insidiosa col passare dei minuti mentre i nerazzurri lasciano un po’ colpevolmete fare i ciprioti che, senza strafare, mettono tuttavia sotto pressione la difesa nerazzurra che se la cava pur con qualche affanno; prova a correre ai ripari il Gasp inserendo Gosens al posto di Kurtic dando ulteriore traffico in più a centrocampo ma con l’Apollon che rimane sempre nella metà campo atalantina dando lavoro così anche a Berisha a dieci dalla fine, con il portiere albanese che deve rifugiarsi in corner su un tentativo di testa di Jakolis. A nove dalla fine ultimo cambio per i nerazzurri con De Roon che rileva Cristante a centrocampo.

ZELAYA RINVIA TUTTO, 1-1: nel finale torna a farsi vedere l’Atalanta con la bella combinazione a cinque dalla fine tra Petagna ed Orsolini con il passaggio del primo per il secondo che tenta la conclusione e il portiere dell’Apollon si rifugia in corner con un bell’intervento. Si arriva così ai quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro dove i ciprioti trovano le forze per tentare l’ultimo, disperato sforzo di riprendere il match con i nerazzurri tutti arroccati in difesa del vantaggio; ma una qualificazione ormai in tasca sfugge ai ragazzi del Gasp ad un minuto dalla fine quando il pallone dell’ultimo assalto in area trova Zelaya libero di deviare da due passi e battere Berisha per il gol dell’1-1. Il gol è una doccia fredda in casa nerazzurra che vede a fil di sirena sfumare una vittoria in trasferta in Europa che mancava dal 1990 e, soprattutto, una qualificazione ai sedicesimi di coppa con due giornate di anticipo che invece è rinviato: serve ancora almeno un punto (considerata la possibilità dell’Apollon di poterle vincere entrambe) ai nerazzurri per strappare il pass tanto sognato. Nulla è perduto, ma che beffa questa sera in una gara che si poteva (e si doveva) gestire in maniera decisamente diversa.

IL TABELLINO

APOLLON-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 35′ rig. Ilicic (A), 94′ Zelaya (A)

APOLLON (4-3-3): Bruno Vale; Joao Pedro, Yuste, Alef, Vassiliou; Allan, Da Silva (dal 75′ Maglica), Sachetti; Sardinero (dal 64′ Schembri), Zelaya, Papoulis (dal 57′ Jakolis) – A disposizione: Kissas, Martinez, Angeli, Stylianou – Allenatore: Augousti

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Palomino, Caldara, Masiello; Hateboer, Freuler, Cristante (dall’80’ De Roon), Spinazzola; Kurtic (dal 68′ Gosens); Ilicic (dal 54′ Orsolini), Petagna – A disposizione: Gollini, Castagne, Vido, Toloi – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Andris Treimanis (Lettonia)

NOTE: spettatori: 7mila circa – ammoniti Vasiliou, Sachetti e Da Silva (A), Ilicic, Hateboer e Berisha (A) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.