Basta l’Atalanta di scorta per volare ai quarti di TimCup: Sassuolo battuto, ora il Napoli

TIM CUP, OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-SASSUOLO 2-1: IL VICHINGO E TOLOI VALGONO I QUARTI

I nerazzurri conquistano i quarti di coppa Italia che l’Atalanta non centrava dal 2004, superando il Sassuolo al termine di una gara dominata per larghi tratti e con qualche rischio di troppo nel finale: subito avanti con Cornelius, i ragazzi del Gasp raddoppiano alla mezz’ora con Toloi e controllano il match anche per buona parte della ripresa fino allo sfortunato autogol causato proprio da Toloi che riapre il match e accende un finale in cui viene anche espulso Kurtic per fallo di reazione ma che i nerazzurri riescono a gestire fino al triplice fischio finale. A inizio gennaio ci aspetta il Napoli.

Bergamo: in un orario a di poco inusuale per un giorno lavorativo, Atalanta e Sassuolo si contendono un posto nei quarti di finale di Coppa Italia dove la vincente è attesa dal Napoli, che ieri sera ha piegato di misura l’Udinese per 1-0; per i ragazzi di mister Gasperini è questo l’esordio nella competizione nazionale dopo aver saltato i primi quattro turni grazie al quarto posto conquistato lo scorso anno che garantisce l’accesso diretto agli ottavi di finale alle prime otto della classifica. Una gara per testare chi ha giocato di meno per ambo i tecnici e con alla finestra la possibilità di un quarto di finale di lusso contro l’attuale capolista del campionato.

SPAZIO ALLE SECONDE LINEE: si diceva appunto dei possibili turn-over ed ambo i tecnici non si risparmiano di certo: Gasperini prepara una formazione con i soli Kurtic, Toloi e De Roon tra i “big” con Mancini e Bastoni in difesa, Haas in mezzo e Orsolini davanti a comporre la strana coppia con Cornelius. Anche Iachini cambia molto rispetto alla classica formazione del campionato con i giovani Frattesi e Cassata in campo con Pierini in avanti insieme a Matri e Ragusa.

LA SBLOCCA SUBITO CORNELIUS: in una cornice di pubblico quasi desolante, il match prende il via e, dopo un quarto d’ora di complessivi sbadigli generali, l’Atalanta la sblocca alla prima fiammata: Cornelius scatta sul filo del fuorigioco ed entra in area andando poi a concludere con un diagonale vincente che sorprende il portiere ospite Pegolo e manda i nerazzurri sull’1-0.

TOLOI DI TESTA FIRMA IL 2-0: rotto il ghiaccio, l’Atalanta cresce ulteriormente con il passare dei minuti, disinnescando le velleità del Sassuolo e rendendosi pericolosa al ventisettesimo con una bella azione di Orsolini, che apre per Haas che conclude però debolmente tra le braccia di Pegolo; poi è ancora l’ex giocatore dell’Ascoli protagonista pochi minuti dopo centrando un palo clamoroso con una conclusione potente dall’interno dell’area che centra il legno e torna in campo con la difesa ospite che poi libera in corner sui cui sviluppi spunta la testa di Toloi che si rivela vincente superando nuovamente Pegolo e portando sul 2-0 l’Atalanta.

KURTIC SBATTE SULLA TRAVERSA: con il punto del raddoppio, il ritmo in campo diminuisce, con il Sassuolo che prova timidamente a farsi vedere ma invece l’Atalanta che, nel secondo minuto di recupero, colpisce ancora il legno, questa volta con Kurtic, con una conclusione da fuori che si stampa sul montante e finisce sul fondo in coincidenza con il fischio del direttore di gara che manda le squadre al riposo con la Dea avanti di due gol.

RIPRESA LENTA: dopo il the caldo (visto il freddo di questo pomeriggio al Comunale) prende il via la ripresa con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima frazione e con il primo sussulto che è ancora dei nerazzurri con Cornelius che apre bene per Orsolini il quale prova la conclusione defilata ma potente che il portiere ospite devia in corner. Minuti che scorrono senza grandi emozioni, a metà ripresa Gasperini opta per il primo cambio con Haas che lascia posto in mezzo al campo a Schmidt.

TOLOI, AUTOGOL SFORTUNATO: partita che vivacchia senza particolari sussulti fino al ventottesimo quando gli ospiti vanno sul fondo e mandano in mezzo un pallone rasoterra che Toloi, nel tentativo di anticipare il diretto marcatore, finisce per mettere alle spalle di Gollini, riaprendo così il match: 2-1.

NAPOLI, ECCOCI!: rientrato in partita un po’ improvvisamente, il Sassuolo insiste e si rende pericolosissimo alla mezz’ora con una sventola di Politano dall’interno dell’area di rigore che finisce sul fondo ma facendo correre un brivido ai tifosi nerazzurri. Corre a quel punto ai ripari mister Gasperini inserendo qualche pezzo da novanta in panchina con l’ingresso di Ilicic per Orsolini a dieci dalla fine e, successivamente di Papu Gomez al posto di un applauditissimo Cornelius in un finale di gara davvero elettrico in cui viene addirittura espulso Kurtic, reo di aver reagito in maniera cattiva ad un fallo subito da un giocatore nel Sassuolo che aggiunge ulteriore souspance ai minuti finali di un match in cui però il Sassuolo non riuscirà più a rendersi seriamente pericoloso, nemmeno nei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara, il cui triplice fischio sancisce l’approdo ai quarti di finale di Coppa Italia dove i nerazzurri se la vedranno contro il Napoli con i nerazzurri che entrano così nelle prime otto di questa competizione centrando un traguardo che mancava dal lontano 2004. E così, il 2018 atalantino inizierà con una partita di quelle toste in terra campana per un match che ci auguriamo possa scrivere un’altra pagina di questa fantastica storia che i ragazzi del Gasp stanno costruendo.

IL TABELLINO

ATALANTA-SASSUOLO 2-1 (primo tempo 2-0)

RETI: 15′ p.t. Cornelius (A), 30′ p.t. Toloi (A), 28′ s.t. aut. Toloi (S)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Mancini, Bastoni; Castagne, De Roon, Haas (Schmidt 66’), Gosens; Kurtic; Orsolini (Ilicic 82’), Cornelius (Gomez 87’) – All.: Gasperini

SASSUOLO (3-4-3): Pegolo; Gazzola, Cannavaro, Acerbi; Rogerio, Frattesi (Politano 73’), Mazzitelli, Cassata (Magnanelli 52’); Pierini (Falcinelli 52’), Matri, Ragusa – All.: Iachini

NOTE: pomeriggio freddo – spettatori: 1.500 circa – espulso al 44′ s.t. Kurtic per fallo di reazione – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Dea, ecco la coppa Italia: contro il Sassuolo a caccia del pass per Napoli

BERGAMO, ORE 15

I QUARTI NEL MIRINO, NONOSTANTE IL TURNOVER

Ecco anche la Coppa Italia: nel fitto calendario di questo dicembre per l’Atalanta arriva il momento per i nerazzurri dell’esordio nella competizione nazionale direttamente agli ottavi di finale grazie al piazzamento ottenuto nella scorsa stagione che ha consentito ai ragazzi del Gasp di saltare i primi quattro turni sin qui disputati. Il match odierno nell’insolito orario delle 15 contro il Sassuolo mette in palio il pass per accedere al quarto di finale che la vincente giocherà contro il Napoli, che ieri sera ha superato di misura l’Udinese per 1-0. La gara odierna darà occasione ad ambo i tecnici di testare anche chi ha giocato meno sin qui pur non rinunciando a qualche titolare: nelle indicazioni della vigilia il Gasp pare intenzionato a provare Cornelius davanti con dietro spazio ad Orsolini e Kurtic mentre in mezzo potrebbe toccar a De Roon e Freuler con dietro Gollini in porta e Toloi probabile titolare in difesa.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Masiello; Castagne, Freuler, De Roon, Gosens; Kurtic; Cornelius, Orsolini – A disp.: Berisha, Mancini, Hateboer, Bastoni, Melegoni, Haas, Spinazzola, Schmidt, Gomez, Vido, Ilicic, Barrow – Allenatore: Gasperini

SASSUOLO (4-3-3): Pegolo; Gazzola, Goldaniga, Acerbi, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Mazzitelli; Berardi, Matri, Ragusa – A disp.: Consigli, Marson, Lirola, Rogerio, Cannavaro, Frattesi, Duncan, Cassata, Falcinelli, Scamacca, Politano, Pierini – Allenatore: Giuseppe Iachini




Le pagelle di Atalanta-Lazio

HATEBOER-FLOP, PAPU OK MA QUELL’ERRORE…

Partita dalle mille emozioni sì, ma che ha allo stesso tempo messo in evidenza i limiti difensivi di un’Atalanta che ha concesso davvero troppo agli ospiti dopo essere andata sul 2-0 e mancato con Cristante il colpo del K.O. concedendo così i margini per la rimonta biancoceleste; Gomez si procura un rigore e regala ad Ilicic l’assist del raddoppio ma fallisce incredibilmente il pallone che poteva valere il quarto gol: un errore che, a conti fatti, pesa mentre lo sloveno vive la sua ennesima serata da incorniciare degli ultimi tempi. In mezzo Hateboer in fascia fa davvero molta molta fatica…

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: quasi gli era riuscita la vendetta contro l’unica squadra a cui non aveva strappato punti lo scorso anno; e invece deve accontentarsi anche lui, complice anche una debolezza difensiva che non consente quel salto di qualità nelle partite importanti come quella di questa sera. La squadra piace, ma certi errori appaiono talmente banali da risultare a volte incomprensibili e su cui il mister dovrà lavorare parecchio coi suoi.

BERISHA 5.5: ne prende tre, ma almeno uno di questi lo subisce facendosi trovare impreparato: è il gol di Milinkovic che dimezza lo svantaggio e che ridà animo ad una Lazio apparsa sin li alle corde.

MASIELLO 6: tanto lavoro anche per lui stasera, gli avanti ospiti sono un brutto cliente ma lui riesce a metterci una pezza quando serve. Sufficiente.

CALDARA 7: il gol e tanto altro: mostruoso in fase di copertura riesce quasi sempre ad arrivar primo sul pallone; peccato anche che il Var gli neghi la gioia della doppietta personale. In continua crescita.

PALOMINO 6: preferito a Toloi, tiene discretamente un tempo poi si deve arrendere e chiedere il cambio (TOLOI 6: dentro a inizio ripresa, un paio di buoni interventi poi è quasi ordinaria amministrazione).

HATEBOER 5: oggi proprio no. Impreciso e poco presente nel gioco, lascia piuttosto a desiderare anche quando i suoi compagni spingono lui appare sempre piuttosto timido e impacciato: un passo indietro.

CRISTANTE 5.5: pesa, e tanto, il gol facile facile del possibile 3-0 fallito che poteva dar un volto completamente diverso al match; da li cambia un po’ tutto quanto con il gol ospite del 2-1 pochi minuti dopo e la partita diventa diversa sotto tutti i punti di vista.

FREULER 6: oggi si vede pochino, nel complesso svolge ordinatamente il proprio compitino.

SPINAZZOLA 5.5: più nel primo tempo che nella ripresa fa vedere le cose migliori. Partita un po’ anonima.

ILICIC 8: doppietta e giocate di gran classe; da alcune partite sta diventando davvero il valore aggiunto di questa squadra, è un piacere vederlo giocare. Sontuoso!

PETAGNA 6.5: non si vede tantissimo, ma quel cross per la testa vincente di Caldara che vale l’1-0 è tutta farina del suo sacco. Bene così! (KURTIC 5.5: il suo ingresso appare un po’ anonimo, si nota poco e non riesce nel dare quel qualcosa in più in campo per poter migliorare le cose).

GOMEZ 6.5: bellissimo l’assist per Ilicic che va a raddoppiare, bravissimo a conquistarsi il rigore che fa nuovamente mettere la freccia ai suoi, però quel gol incredibilmente sbagliato che poteva chiudere i giochi poco prima del definitivo pari laziale pesa molto anche per lui…




Giostra di emozioni: l’Atalanta scappa due volte, la Lazio la riprende per un 3-3 spettacolare!

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 3-3: CALDARA E POI ILICIC-SHOW PER LA DEA

Incredibile posticipo in quel di Bergamo dove Atalanta e Lazio danno vita ad un vero e proprio spettacolo che fa a tratti sognare i tifosi nerazzurri, che poi si devono invece accontentare di un pareggio comunque positivo per Papu e compagni: quattro gol già nel solo primo tempo con l’Atalanta che scappa con i gol di Caldara e Ilicic nei primi venti minuti, e la squadra ospite che reagisce e pareggia i conti con una doppietta di Milinkovic. Avvio di ripresa e il Papu viene steso in area: rigore, che Ilici trasforma e i nerazzurri scappano nuovamente, segnano il quarto con Caldara (annullato dal Var), sciupano una grande occasione con lo stesso Gomez e vengono poi ad un quarto d’ora dalla fine ripresi dalla gran giocata di Luis Alberto: finisce 3-3 una partita divertente come poche e con il pari che alla fine lascia qualche rammarico più ai ragazzi del Gasp che ai biancocelesti.

Bergamo: in una domenica di campionato dalle tante sorprese, tocca ad Atalanta e Lazio scrivere i titoli di coda sfidandosi in una partita che è una ghiotta occasione per entrambe per consolidare le proprie ambizioni europee in questo campionato: reduci dal primo successo esterno stagionale, i ragazzi del Gasp cercheranno da imporre alla Lazio la legge del Comunale che sin qui ha portato tante soddisfazioni ai nerazzurri mentre, di contro, i biancocelesti di Inzaghi cercheranno di confermar la tradizione a loro favore che lo scorso anno li ha visti come unica squadra capace di battere in entrambi i confronti di campionato la banda atalantina sotto la guida di un Simone Inzaghi che, senza dubbio, rappresenta insieme al tecnico atalantino Gasperini quanto di meglio il panorama italiano possa offrire in termini di allenatori.

ECCO LA MAGLIA DEL CHRISTMAS-MATCH: come da tradizione, il match casalingo prima di Natale è anche l’occasione per i nerazzurri di indossare una maglia preparata appositamente per l’incontro che verrà poi messa all’asta al termine della partita ed il cui ricavato andrà in beneficienza e, visto il design e i colori accattivanti, non ci son dubbi che le offerte non mancheranno.

C’E’ PALOMINO IN DIFESA: mister Gasperini cambia in difesa con Palomino che in difesa è preferito a Toloi mentre in mezzo ci va Cristante al posto dello squalificato De Roon con in avanti la conferma del trio formato da Ilicic, Petagna e Gomez. Negli ospiti, a causa della squalifica di Immobile, Simone Inzaghi perde la possibilità di schierare per la nona partita consecutiva i medesimi titolari; al suo posto giocherà Caicedo, supportato da Luiz Alberto.

CALDARA USA BENE LA TESTA, 1-0: partita equilibrata in avvio, con l’Atalanta che fa subito un lungo possesso-palla che impedisce così alla Lazio di poter iniziare a ragionare; così, al diciottesimo, i nerazzurri mettono il turbo e riescono a sfondare: bel pallone crossato in area da Petagna che trova la testa vincente di Caldara a superare Strakosha e portare in vantaggio l’Atalanta.

PAPU-ILICIC, MAGIA!: colpita all’improvviso, la Lazio fatica a ritrovare il bandolo della matassa che l’Atalanta decide di ingarbugliar ancor di più ai biancocelesti tre minuti dopo il vantaggio: gran pallone del Papu in velocità per Ilicic in area che fa partire una conclusione che si insacca e fa esplodere di gioia il Comunale: la Dea va sul 2-0.

CRISTANTE PERDONA, MILINKOVIC NO: l’Atalanta pare incontenibile, tant’è che passano ancora pochissimi istanti e Cristante ha sul piede il pallone del possibile tris che però il centrocampista Atalantino calcia addosso a Strakosha che riesce così ad evitare il tracollo dei suoi che, improvvisamente, si accendono al minuto ventisette quando Milinkovic recupera palla a centrocampo e avanza incontrastato sino al limite dell’area nerazzurra e calcia sorprendendo Berisha con la sfera che sbatte sul palo e finisce dentro dimezzando lo svantaggio. A questo punto l’andazzo della partita cambia, l’Atalanta vede diminuire le proprie certezze e gli ospiti crescono fino a trovare addirittura il gol del pari a poco più di dieci dalla fine del primo tempo ancora una volta con Milinkovic, che approfitta dell’ennesima dormita della difesa nerazzurra per colpire dal limite dell’area e superare nuovamente il portiere atalantino: è 2-2 in un match davvero incredibile. L’Atalanta accusa il colpo e negli ultimi minuti del primo tempo non riesce più a farsi vedere con la lucidità e freschezza della prima parte di un match che si conclude senza recupero con le due squadre in parità.

RIPRESA, ILICIC DI RIGORE, 3-2: nessun cambio in avvio di una ripresa in cui l’Atalanta parte subito con un piglio differente rispetto a come aveva chiuso la prima parte di gara ed al terzo minuto Bastos stende il Papu in area di rigore con il direttore di gara che non ha il minimo dubbio ed indica il dischetto del rigore: va Ilicic che spiazza Strakosha e l’Atalanta può così metter di nuovo la freccia e portarsi sul 3-2.

BERISHA SI RISCATTA: ispiratissimo questa sera il numero settantadue nerazzurro che, al nono, spaventa ancora la difesa laziale con un tentativo di conclusione a giro che finisce sul fondo, non di molto. Al dodicesimo alza bandiera bianca Palomino che deve chiedere il cambio, ed è allora il turno di Toloi entrare in campo nella difesa nerazzurra; pochi minuti dopo Berisha è protagonista di un ottimo intervento sul tentativo di conclusione da fuori area di Bastos, deviando la sfera in corner.

CALDARA-BIS, NON PER IL VAR…: l’Atalanta risponde colpo su colpo ai tentativi degli ospiti e, al ventiquattresimo, va ancora a segno con Caldara, sugli sviluppi di un corner, con il difensore nerazzurro abile a girare in porta il pallone capitato ai suoi piedi; tuttavia pare in fuorigioco la posizione del giocatore nerazzurro ed il Var annulla così il punto del 4-2.

LUIS ALBERTO SIGLA IL PARI: le emozioni tuttavia non finiscono in questa incredibile partita, con Gomez che a tre minuti dalla mezz’ora sfrutta l’indecisione di un difensore ospite per involarsi in area e concludere però addosso a Strakosha che gli devia la conclusione in corner e salva letteralmente la Lazio. Ospiti che al trentatreesimo trovano il punto del nuovo pareggio con Luis Alberto, che riceve palla in area e conclude in diagonale in modo imparabile stavolta per Berisha: è il punto del 3-3 di una partita incredibile.

BALZO A META’: resta ancora un quarto d’ora da giocare e l’intenzione delle due squadre non è per nulla quella di accontentarsi e ne è testimonianza il nervosismo che cresce col passare dei minuti che porta anche all’allontanamento da parte del direttore di gara del tecnico ospite Simone Inzaghi; tuttavia l’unica emozione la regala nuovamente Gomez al secondo dei quattro di recupero concessi quando tenta la conclusione da fuori area dopo una bella combinazione con Ilicic e il pallone si spegne sul fondo, non di molto. Telegramma finale di un match davvero divertente ricco di emozioni che divide la posta in palio ad ambo le contendenti: un pari comunque prezioso per un’Atalanta che riesce nell’impresa a metà di fare un ulteriore balzo in classifica, ma aggancia comunque il Milan al settimo posto in attesa dello scontro diretto, proprio contro i rossoneri, di sabato prossimo a San Siro: insomma, se queste sono le prospettive, le emozioni prima di Natale non mancheranno di nuovo e… dimenticavo: mercoledì c’è la Coppa Italia: con il Sassuolo in palio il pass per i quarti di finale. Avanti tutta!

IL TABELLINO

ATALANTA-LAZIO 3-3 (primo tempo 2-2)

RETI: Caldara (A) al 19’, Ilicic (A) al 22’, S. Milinkovic (L) al 27’ e al 35’ p.t.; Ilicic (A) su rigore al 5’, L. Alberto (L) al 34’ s.t.

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino (14’ s.t. Toloi); Hateboer, Cristante, Freuler, Spinazzola; Ilicic, Petagna (26’ s.t. Kurtic), Gomez – A disposizione: Gollini, Rossi, Mancini, Castagne, Gosens, Schmidt, Haas, Orsolini, Vido, Cornelius – All.: Gasperini

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Bastos (9’ s.t. Wallace), De Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva (30’ s.t. F.Anderson), S.Milinkovic, Lulic (30’ s.t. Lukaku); L. Alberto; Caicedo – A disposizione: Vargic, Guerrieri, Luiz Felipe, Patric, Basta, Neto, Murgia, Jordao, Palombi – All.: S.Inzaghi

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni – spettatori: 17mila circa –  espulso il tecnico Inzaghi per proteste al 39′ s.t. – ammoniti: Freuler per proteste, Gomez per c.n.r., Hateboer per gioco scorretto, Bastos e Wallace per gioco scorretto – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




Arriva la Lazio al Comunale: l’Atalanta prepara un posticipo dal profumo di Europa

BERGAMO, ORE 20.45

GASP-INZAGHI, PARTITA A SCACCHI DALLA PANCHINA

La diciassettesima giornata di serie A si chiude questa sera con il posticipo che vedrà protagonisti i nerazzurri di mister Gasperini che, dopo il bel successo sul Genoa di martedì, attendono la Lazio in una partita tra due belle realtà del nostro campionato: i biancocelesti di Inzaghi cercano il riscatto dopo lo scivolone interno (con annesse polemiche) di lunedì sera contro il Toro mentre Gomez e compagni vorranno confermare la loro forza dopo essersi sbloccati in trasferta e restare così nel gruppo delle squadre in corsa per un piazzamento in Europa facendo valere la forza del Comunale, dove i nerazzurri hanno sin qui costruito gran parte della loro classifica.

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vivi tutte le emozioni della sfida del posticipo della diciassettesima di serie A con Papu e compagni protagonisti attraverso il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto del match (visibile stasera anche sul sito partner Atalantini.com) e le pagelle le troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 5 Masiello, 13 Caldara, 6 Palomino; 33 Hateboer, 4 Cristante, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 72 Ilicic; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 28 Mancini, 3 Toloi, 8 Gosens, 88 Schmidt, 21 Castagne, 31 Rossi, 27 Kurtic, 32 Haas, 20 Vido, 9 Cornelius, 7 Orsolini – All.: Gasperini

LAZIO (3-5-1-1): 1 Strakosha; 15 Bastos, 3 De Vrij, 26 Radu; 77 Marusic, 16 Parolo, 6 Leiva, 21 Milinkovic Savic, 19 Lucic; 18 Luis Alberto; Caicedo – A disp.: 25 Vargic, 23 Guerrieri, 13 Wallace, 4 Patric, 27 Luiz Felipe, 8 Basta, 96 Murgia, 5 Lukaku, 66 Jordao, 29 Palombi, 10 Felipe Anderson – All.: Inzaghi

ARBITRO: Irrati di Pistoia




Le pagelle di Genoa-Atalanta

BERISHA MOSTRUOSO, PALOMINO ENTRA E METTE ORDINE

Partita dalle due facce dei nostri, con le fasi iniziali dei due tempi dove Papu e compagni lasciano a desiderare e subiscono il gol nel primo tempo e si salvano grazie ad un Berisha superlativo nel secondo; poi la squadra cresce e migliora trovando prima il pari e poi la rete del vantaggio con Masiello sugli scudi dopo un inizio di gara molto nervoso; ottimo impatto di Palomino dopo il suo ingresso con diversi interventi decisivi.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: ci vuol pazienza, e lui la trova nella gara da spietato contro il suo ex pubblico che gli tributa applausi all’ingresso in campo. Si infuria con i suoi e riesce a donare attenzione e concentrazione ai suoi che riescono a ribaltare il match e centrare la prima vittoria fuori casa. Avanti tutta!

BERISHA 9: alla fine il vero eroe della serata è proprio lui, più anche dei due marcatori: perchè a rivederle anche adesso non si capisce da dove siano uscite quelle due parate incredibili e consecutive nel giro di una manciata di secondi, l’ultima delle due merita di essere vista e rivista. Fenomeno!

TOLOI 6: fa infuriare più di una volta il Gasp durante la partita, quando i suoi rischiano tantissimo in avvio di ripresa il mister opta per la sostituzione. Sufficiente. (PALOMINO 7: ottimo impatto sulla gara, tiene a bada i centrali offensivi del Genoa quando i rossoblu provano a spingere per cercare di recuperare la gara. Determinante anche lui).

CALDARA 7: un po’ uomo ovunque la dietro, sbanda solo quando la squadra non è lucida nelle fasi iniziali dei due tempi di gioco, poi giganteggia in lungo e in largo.

MASIELLO 7.5: e dire che la sua partita non era iniziata sotto i migliori auspici; nervoso, poco preciso e con una ammonizione rimediata dopo poco; si riscatta alla distanza e mette la ciliegina con quel gol di testa che vale il colpaccio.

HATEBOER 6: sufficienza un po’ tirata, fa molta fatica oggi sulla fascia, sbagliando anche le cose più semplici e gettando alle ortiche due ottimi palloni che potevano diventare insidie se ben sfruttate.

CRISTANTE 6.5: bene, oggi più arretrato del solito prima contiene, poi quando avanza è sempre utile alla causa con giocate di qualità e interventi spesso importanti.

FREULER 6.5: che sfortuna quella traversa colpita con una sassata che si stampa sul legno. Poi la in mezzo va un po’ a ritmo alternato ma riesce nella ripresa a giocare con più precisione.

SPINAZZOLA 6: anche per lui una giornata non delle migliori con giocate imprecise alternate a cose discrete. Sicuramente ha giocato partite migliori di questa. Spuntato.

ILICIC 7.5: pareva una partita di quelle in cui non riesce ad essere decisivo come lo era invece stato sabato scorso a Torino. E invece sale in cattedra con quel gran gol a fine primo tempo che rimette il match in equilibrio e poi con la punizione telecomandata per la testa di Masiello che vale il sorpasso sui rossoblu. Sontuoso! (CORNELIUS 6: entra e si sbatte come un matto ma, di fatto, non riesce a far nulla di particolarmente rilevante).

GOMEZ 6.5: va a sprazzi, si accende all’improvviso e poi invece a volte sbaglia le cose più elementari; tutto sommato comunque la sua partita è più che sufficiente.

PETAGNA 6.5: parte da un suo contrasto vinto a centrocampo l’idea che lancia Ilicic verso l’1-1. Match non facile per lui, ma anche oggi ci mette lo zampino in una delle azioni decisive. Bene. (DE ROON 6.5: deve dar una mano in mezzo e rinforzare gli ormeggi subito dopo aver trovato il gol del vantaggio: missione compiuta. Bene).




Ilicic inventa, Berisha da spettacolo: l’Atalanta sbanca Marassi, Genoa ribaltato

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 1-2: ILICIC E MASIELLO FIRMANO LA RIMONTA

Primo successo stagionale in campionato lontano dal Comunale per l’Atalanta di Gasperini che vince a Genova contro i rossoblu in una gara tutt’altro che semplice con i nerazzurri subito sotto in avvio dopo cinque minuti quando arriva la rete di Bertolacci a lanciare i padroni di casa. I ragazzi del Gasp faticano ma crescono col passare dei minuti e centrano la traversa con Freuler al quarto d’ora e poi sfiorano il pari con Toloi di testa: a un minuto dall’intervallo Ilicic trova il pari con un bellissimo gol in diagonale convalidato dopo il controllo del Var. Inizio di ripresa incredibile, con il Genoa che fallisce con Pandev il raddoppio per due volte in pochi secondi trovano la strepitosa opposizione di Berisha; superato lo spavanto, l’Atalanta la ribalta un minuto dopo con Masiello di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione: è la rete che vale il sorpasso e decide il match; tre punti fondamentali che proiettano i nerazzurri a quota ventitre in classifica restando in scia di Milan e Torino.

Genova: quella di Marassi è la sfida tra due squadre con due “zeri” in classifica da voler cancellare al più presto: il Genoa quello delle vittorie in casa, l’Atalanta del grande ex Gasperini quello dei successi lontano dal proprio stadio. Il posticipo del posticipo della sedicesima di serie A (previsto ieri, poi rinviato per maltempo a questa sera) mette di fronte due compagini che stanno pian piano trovando la loro fisionomia in campionato con i nerazzurri reduci dal bellissimo successo in coppa sul Lione (e dal sorteggio di ieri da brivido: nei sedicesimi la Dea se la vedrà col Borussia Dortmund) ed i rossoblu che hanno metabolizzato al meglio la cura-Ballardini dopo l’esonero di Juric conquistando due successi e un pari nelle ultime tre e risalendo da una situazione di classifica molto difficile.

GASP GIOCA IL CARICO: nell’Atalanta, mister Gasperini si affida al tre tenori la davanti con Petagna, Gomez e Ilicic in attacco con Cristante che arretra in mezzo mentre dietro c’è Caldara titolare vincendo il ballottaggio con Palomino; nel Genoa la coppia d’attacco è Taarabt-Pandev, con Lapadula in panchina, mentre Rosi e Laxalt agiranno sulle fasce.

BERTOLACCI LA SBLOCCA SUBITO: inizio di gara da dimenticare per i nerazzurri che subiscono subito l’avvio arrembante di un Genoa che al quarto minuto è già in vantaggio: bella azione orchestrata da Pandev e Taarabt, che effettua l’assist vincente a Bertolacci al limite dell’area: sinistro telecomandato sul primo palo che non lascia scampo a Berisha. Nervosa e disattenta, l’Atalanta non riesce a reagire e mostra un certo nervosismo in campo come testimonia l’ammonizione rimediata da Masiello pochi minuti dopo.

FREULER TROVA IL LEGNO: intorno al quarto d’ora i ragazzi del Gasp hanno la prima fiammata della loro partita e vanno ad un passo dal pari: Freuler si trova il pallone al limite dell’area dopo una respinta della difesa avversaria e calcia col destro al volo a foglia morta: la sfera si abbassa, ma colpisce la traversa. Il Genoa non sta a guardare e una manciata di minuti dopo sfiora il raddoppio: cross corto di Pandev, tentativo in rovesciata di Taarabt respinto dalla difesa nerazzurra, poi irrompe Laxalt col destro rasoterra mirato sul primo palo fuori di pochissimo.

ILICIC PESCA IL JOLLY: l’Atalanta insiste e, a cinque dalla mezz’ora, va ancora ad un passo dal pari: punizione di Gomez ai limiti dell’area, testa di Toloi e prodezza di Perin che respinge il pallone quando ormai il gol sembrava cosa fatta. Fa più possesso la Dea nel finale della prima frazione ma facendo molta fatica ad arrivare in area rossoblu fino all’ultimo minuto del primo tempo quando Petagna vince un contrasto a centrocampo ed offre un pallone che Ilicic tramuta in oro entrando in area e facendo partire un diagonale stavolta imparabile per il portiere del Genoa che riporta la squadra del Gasp in parità; il tempo della verifica con il Var da parte del direttore di gara e di due minuti di recupero ed il primo tempo si chiude con le due squadre ferme sull’1-1.

BERISHA DA URLO: la ripresa inizia sulla falsa riga della prima frazione con il Genoa a far subito la gara ed i nerazzurri che appaiono troppo insicuri ed intimoriti e, al terzo minuto, Berisha compie qualcosa di strepitoso andando a respingere con due parate formato gigante i tentativi di Pandev che si era involato verso l’area nerazzurra sul filo del fuorigioco; spettacolare il secondo intervento a mano aperta del portiere albanese; è rabbiosa la reazione di mister Gasperini verso i suoi, ne fa le spese Toloi, subito sostituito da Palomino.

E POI SPUNTA MASIELLO, 2-1!: che il calcio non è una scienza esatta lo sappiamo da tempo, e l’Atalanta ne da l’ennesima conferma un minuto dopo essere stata a un nulla dallo svantaggio; punizione dal limite sinistro dell’area di rigore del Genoa, pallone messo in area dal Papu per la testa tutta libera di Masiello che insacca senza problemi il gol che ribalta il match a favore dei nerazzurri.

PIU’ DEA CHE GENOA: trovato il vantaggio, Gasperini rinforza gli ormeggi in mezzo inserendo all’ottavo De Roon e sacrificando Petagna la davanti con il Genoa che a quel punto la mette più sulla confusione rispetto alla precisione e non riesce a rendersi pericoloso come in avvio; altro cambio per la panchina nerazzurra a venti dalla fine è il turno di Cornelius, che entra in campo al posto di Ilicic. Due minuti dopo è l’altro portiere, quello del Genoa a esser protagonista sugli sviluppi di un corner per i nerazzurri su cui svetta la testa di Palomino che pare vincente ma Perin si supera e nega il tris alla banda del Gasp.

FINALMENTE CORSARI!: minuti finali con il Genoa che prova il forcing ma senza riuscire, di fatto, a rendersi pericoloso in maniera concreta neppure nel lungo recupero di cinque minuti concesso dal direttore di gara: e il triplice fischio finale consegna ad un’Atalanta da battaglia la prima, preziosissima, vittoria in trasferta del suo campionato che le consente di rimanere in scia di Milan e Torino nella zona della classifica che vale qualcosa di una semplice salvezza. E allora chissà che questa stagione dei sogni non possa decollare ulteriormente dopo questa preziosa quanto sofferta vittoria.

IL TABELLINO