Le pagelle di Borussia Dortmund-Atalanta

PAPU COMPLEANNO AMARO, ILICIC UN’IRA DI DIO

Le due facce di questa partita stanno proprio nei due la davanti: la delusione del Papu Gomez per l’ennesima partita non all’altezza disputata e l’esaltazione per le giocate e la qualità sublime di Ilicic che, quando in serata, è capace da solo di fare la differenza proprio come stasera. Peccato che se poi a tradire sono elementi come Toloi da cui non te lo aspetteresti mai allora tutto si fa complicato: imperdonabile l’errore che porta al pari del Dortmund e cambia, di fatto, di nuovo faccia alla partita.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: i suoi fanno le cose davvero bene e, per l’ennesima volta, stupiscono tutti con un calcio capace di dar fastidio a chiunque. Peccato quell’amnesia sul gol del pareggio tedesco che, alla luce dei fatti, è costata cara. Ora una settimana per preparare la partita delle partite giovedì a Reggio con, nel mezzo, un osso duro come la Fiorentina domenica alle 18. Avrà il suo bel da fare…

BERISHA 6: ne prende tre ma, complessivamente, non pare aver particolari colpe.

TOLOI 4.5: sbaglia raramente, ma l’errore di oggi potrebbe alla lunga costare davvero caro. Auguriamoci di no, ma ha di fatto spianato la strada al gol del 2-2 del Borussia. Peccato, la serata-no nella partita più importante.

CALDARA 6.5: finchè in campo se la cava abbastanza bene, un brutto colpo subito in area dall’attaccante del Dortmund nel finale lo costringe al cambio negli ultimi minuti. Chissà se fosse restato in campo… (PALOMINO s.v.: cinque minuti per lui e, pure l’aggravante di assistere al sorpasso).

MASIELLO 6.5: non son certo facili da affrontare per qualità e quantità questi tedeschi, ma lui ne esce più che egregiamente dal confronto.

HATEBOER 6: ha fatto veder le cose migliori forse nel primo tempo; nella ripresa bene in avvio ma poi arretra un po’ troppo.

DE ROON 6.5: dirige bene l’orchestra la in mezzo, un piacere osservare il tanto lavoro oscuro che svolge in campo vivendo la partita dal vivo.

FREULER 6: ha qualche responsabilità anche lui in occasione del primo gol, che è sicuramente una gran giocata del calciatore del Borussia ma lui arriva in ritardo quel tanto che basta per…

SPINAZZOLA 6.5: bene, specialmente nella ripresa quando ci mette del suo nell’azione che poi porta al secondo gol di Ilicic. Speriamo sia sulla via della definitiva ripresa anche lui.

CRISTANTE 6: s’è visto meno del solito oggi, ma tutto sommato la sua partita l’ha disputata egregiamente anche se ormai da lui ci aspettiamo sempre qualcosa di più di gara in gara.

GOMEZ 5: compleanno amaro per lui (tanti auguri!), perchè in campo s’è visto davvero poco di quel giocatore in grado di fare la differenza e, alla lunga, questo fatto sta pesando parecchio. Confidiamo in una pronta ripresa, magari già nella gara di domenica con la Fiorentina. (GOSENS s.v.: dentro nell’ultimo quarto d’ora di gara).

ILICIC 9: fa praticamente tutto (o quasi) lui. Si inventa i gol che fanno sognare una città intera e che comunque consentono di mantener ampiamente aperto il discorso-qualificazione. Giovedì servirà ancora una serata così per lui. Sontuoso! (PETAGNA s.v.: suo malgrado, entra proprio un minuto prima del gol-beffa).




Dortmund… eccoci! L’EuroAtalanta nella tana del Borussia per scrivere la storia!

DORTMUND, ORE 19: LA DEA NELLA STORIA!

LA GRINTA BERGAMASCA SFIDA IL “MURO GIALLO”

L’attesa è finita: alle 19 di questa sera l’Atalanta, comunque vada, vivrà la una serata storica in quel di Dortmund dove il Papu e compagni sfideranno i gialloneri del Borussia per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Inutile girarci intorno, i favori del pronostico sono ovviamente tutti per i tedeschi, squadra di blasone e con diversi giocatori di valore in squadra in grado di fare la differenza; ma come contro Everton e Lione i nerazzurri hanno saputo ribaltare ogni pronostico, i ragazzi del Gasp proveranno anche stasera a dimostrare per l’ennesima volta che Davide non sempre ha la meglio contro Golia. Importante trovare quest’oggi un risultato che tenga aperto il discorso qualificazione in vista della gara di ritorno di giovedì prossimo a Reggio Emilia. Sul fronte-formazione, molti dubbi intorno ancora a Papu Gomez e Caldara non ancora del tutto recuperati ma convocati dal tecnico atalantino.

AVVISO IMPORTANTE

Come già ampiamente annunciato, questa sera saremo allo stadio di Dortmund per raccontarvi in diretta le emozioni del match di Europa League tra i tedeschi ed i nostri ragazzi attraverso la nostra pagina Facebook; per questo motivo saranno visibili solo a tarda serata/notte, non appena di rientro dallo stadio, il racconto del match, che speriamo veda protagonisti i nerazzurri del Gasp, e le pagelle firmate come sempre Mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI




Le pagelle di Crotone-Atalanta

BERISHA BUCA, SPIRAGLI DI CRESCITA DA SPINAZZOLA

La serata calabrese regala notizie contrastanti in casa nerazzurra: con la buona notizia del gol di Palomino e di una difesa che ha retto su un campo zuppo d’acqua andando sotto solo per via di un errore in uscita di Berisha che, in precedenza, aveva però salvato nel primo tempo su un tiro di Nalini. Se in mezzo Spinazzola ha dato qualche timido segnale di crescita, in avanti la convivenza tra Cornelius e Petagna è risultata piuttosto difficile.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: se lo Scida è una piscina non è certo colpa sua; trova il rimedio giusto con l’innesto di Freuler nella ripresa e l’Atalanta inizia a spingere salvo poi farsi cogliere impreparata sul gol dei padroni di casa; per fortuna Palomino evita che la serata diventi veramente amara.

BERISHA 5: visto in diretta era parso subir fallo in occasione del gol, rivedendolo bene invece pare come spaventato nel momento del cross rasoterra su cui va incontro il giocatore del Crotone e che lui respinge corto, dritto sui piedi di Mandragola che può segnare. Serata no, nonostante la bella parata nel primo tempo su Nalini.

TOLOI 6.5: concede veramente poco al Crotone che era schierato con un tridente piuttosto offensivo che, di fatto, è stato quasi sempre disinnescato.

PALOMINO 7.5: l’uomo della provvidenza: trova la deviazione vincente facile facile che le vale il primo centro in serie A e che consente ai suoi di rimettere in piedi un match che pareva ormai andato. Sempre attento, evita altri guai con ottimi interventi.

MASIELLO 6.5: difende bene e, nella ripresa, si propone anche in fase di spinta e offensiva.

HATEBOER 6: resta impantanato nella piscina dello Scida nel primo tempo mentre nella ripresa non riesce ad incidere come vorrebbe. Benino. (BARROW s.v.: entra nel finale. Poco da aggiungere).

DE ROON 6.5: lavoro oscuro in mezzo e spesso ottimi interventi in fase di ripiego per poi riportar su la squadra. Nel primo tempo sfiora il gol con una conclusione da fuori deviata.

CRISTANTE 6.5: bene, un paio di tentativi di testa nella ripresa quando, con l’ingresso di Freuler, il mister lo avanza e lui diventa maggiormente incisivo e pericolo.

SPINAZZOLA 6.5: qualcosina di buono nella ripresa lo fa vedere con diverse accelerazioni e molti palloni messi in mezzo in area senza però successo. In crescita.

ILICIC 6: parte bene, poi sfiora il gol con una punizione che il portiere manda in corner ma complessivamente manca il suo apporto di qualità come visto in altre occasioni. Sufficiente.

CORNELIUS 5.5: si impantana nel fango dello Scida, ma complessivamente quei pochi palloni giocabili che riceve non li gestisce come dovrebbe.

PETAGNA 5.5: anche per lui stesso discorso, si ha anche spesso la sensazione che finisca per finire in ombra con la presenza di un “sosia” come il vichingo; nella ripresa il Gasp opta per il suo sacrificio per inserire Freuler in mezzo. (FREULER 6.5: non al meglio per problemi intestinali, viene gettato comunque nella mischia nella ripresa e ci mette lo zampino sulla conclusione che porta al pari di Palomino).




All’Atalanta non riesce la cinquina in trasferta: il Crotone scappa, Palomino rimedia

SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

CROTONE-ATALANTA 1-1: A MANDRAGOLA RISPONDE PALOMINO

Finisce in parità l’anticipo di Crotone, con i nerazzurri che non trovano la quinta vittoria esterna consecutiva in campionato e, anzi, rischiano grosso andando sotto a dieci dalla fine dopo che la rete di Mandragola aveva portato avanti i padroni di casa in un match condizionato da pioggia, vento e campo pesante; per fortuna ha rimediato Palomino a tre dal novantesimo consentendo così alla truppa del Gasp di tornare a casa con un punticino comunque prezioso nonostante i nerazzurri siano scavalcati al settimo posto in classifica dal Milan.

Crotone: per il Gasp è quasi una “riunione di famiglia” ma stavolta l’invitato speciale vuol cercare di portar regalar pochi sorrisi ai padroni di casa; inizia da Crotone la super-settimana calcistica dell’Atalanta che dopo la sfida dello Scida andrà a giocarsi in Germania in quel di Dortmund l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Prima però, il campionato dove i nerazzurri, orfani ancora una volta di Caldara e Gomez non ancora del tutto recuperati chiedono il pass al rinato Crotone di Zenga per ottenere la quinta vittoria esterna di fila, roba quasi da record (l’ennesimo, verrebbe da aggiungere): sarà una gara soprattutto di testa, oltre che di gambe, dove i nerazzurri dovranno mantenere la concentrazione senza farsi distrarre da quel che sarà giovedì in terra tedesca, per di più contro un avversario oggi, il Crotone, in piena salute e che farà di tutto per strappar altri punti preziosi per tenerlo lontano dalle zone basse della classifica.

PETAGNA-CORNELIUS IN AVANTI: mister Gasperini rinuncia nuovamente a Caldara e Gomez in via precauzionale e si affida a Ilicic alle spalle della coppia offensiva formata da Cornelius e Petagna. Cristante arretra a centrocampo, al suo fianco agirà De Roon con Hateboer e Spinazzola sugli esterni mentre in difesa rientra Palomino in mezzo al posto di Mancini. Una sola novità nella formazione di Zenga rispetto alla partita contro l’Inter nel turno precedente: Budimir sostituisce l’infortunato Ricci e va a comporre il tridente offensivo con Trotta e Nalini; a centrocampo, spazio a Barberis, con Mandragora e Benali.

CAMPO PESANTE: inizia il match allo Scida sotto una pioggia torrenziale (che cade sulla città calabrese da ieri) e un vento molto forte che condizionano non poco l’andamento del match che non vive praticamente emozioni sino al diciottesimo quando sono i padroni di casa a sfiorar il gol con una gran conclusione da fuori di Nalini che Berisha con un colpo di reni manda in corner. La risposta dei nerazzurri non tarda ad arrivare ed al ventitreesimo una bella punizione di Ilicic dal limite dell’area è deviata in corner da Cordaz con i pugni; un minuto dopo una conclusione di De Roon viene deviata da un difensore calabrese che per poco non sorprende il proprio portiere con la sfera che finisce sul fondo di pochissimo. Poco o null’altro da raccontare di un fradicio primo tempo che va così in archivio con le due squadre inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, SPINGE LA DEA: la pioggia concede il break durante l’intervallo e la ripresa prende il via senza cambi ma con un campo più giocabile che consente all’Atalanta di prendere in mano le operazioni ma senza riuscir a sfondare il muro eretto dal Crotone davanti a Cordaz; al nono tocca a Freuler far il suo ingresso in campo al posto di Petagna con i nerazzurri pericolosi sei minuti dopo grazie alla bella azione di Ilicic per Spinazzola che mette in mezzo ma Cornelius è anticipato di un soffio prima della conclusione.

MANDRAGOLA GELA I NERAZZURRI: con l’Atalanta che dirige le operazioni ma non riesce a pungere, il Crotone dal canto suo si difende con ordine e tenta poi qualche sortita offensiva che, poco dopo la mezz’ora, è sorprendentemente vincente per i padroni di casa con Mandragola che raccoglie un pallone crossato in area e respinto corto da Berisha a contrasto con un giocatore calabrese e mette dentro da due passi il gol che fa esplodere lo Scida. Tenta a quel punto anche la carta Barrow il Gasp, con il giovane atalantino che entra in campo al posto di Hateboer.

PALOMINO SISTEMA I CONTI: restano dieci minuti ai nerazzurri per rimettere in piedi una partita che, già complicata di suo, lo è diventata ancor di più con il gol dei padroni di casa ma per fortuna la banda del Gasp non perde la testa e riesce a pescare il jolly per rimettere le cose a posto le cose a tre dal novantesimo sugli sviluppi di un corner con la sfera che finisce fuori a Freuler che conclude ma la palla è respinta dalla difesa e finisce sui piedi di Masiello che conclude sul portiere e il tap-in vincente è di Palomino che timbra così il suo primo gol in A e ridà ossigeno ai nerazzurri: 1-1 allo Scida.

PUNTO PREZIOSO, ORA IL BORUSSIA: il pareggio non sembra accontentare l’Atalanta che tenta gli ultimi assalti nel finale di gara ma con lo scorrere dei minuti deve anch’essa arrendersi ad un pari che è praticamente scritto anche dopo i quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara in cui le due squadre paiono davvero non averne più; la bagnata trasferta di Crotone regala un pareggio tutto sommato positivo per i ragazzi del Gasp (specie per la piega che aveva preso il match a dieci dalla fine) che si vedono tuttavia scavalcati dal Milan in classifica ma con ancora tanti match da giocare per poter dire la nostra per centrare nuovamente un posto in Europa nella prossima stagione. Ah, dimenticavo, a proposito di Europa… giovedì si avvicina… Dortmund, arriviamo!

IL TABELLINO

CROTONE-ATALANTA 1-1 (Primo tempo 0-0)

RETI: 81′ Mandragora (C), 88′ Palomino (A)

CROTONE (4-3-3): Cordaz; Faraoni, Ceccherini, Capuano, Martella; Barberis (dal 68′ Ajeti), Mandragora, Benali; Trotta (dal 75′ Ricci), Budimir (dall’85’ Pavlovic), Nalini – A disposizione: Crociata, Festa, Izco, Rohden, Simic, Stoian, Simy, Viscovo – Allenatore: Zenga

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer (dall’83’ Barrow), De Roon, Cristante, Spinazzola; Ilicic; Petagna (dal 54′ Freuler), Cornelius – A disposizione: Bastoni, Castagne, Gollini, Gosens, Haas, Mancini, Melegoni, Rossi, Schmidt – Allenatore: Gasperini

ARBITRO:
Davide Massa (sezione arbitrale di Imperia).

NOTE: gara di andata: Atalanta-Crotone 5-1 – ammoniti: 35′ Palomino, 85′ Toloi (A), 53′ Capuano, 75′ Budimir, 83′ Faraoni, 92′ Nalini (C) – recuperi: 0′ p.t., 4′ s.t.




C’è l’insidioso Crotone per un’Atalanta che vuol confermare la sua voglia di viaggiare

CROTONE, ORE 18

GASP TORNA A CASA IN CERCA DI ALTRI TRE PUNTI

Prima Crotone, poi si penserà a Dortmund: inizia questa sera alle 18 uno dei periodi più intensi e che ci auguriamo storici per la recente storia dell’Atalanta; giovedì in terra tedesca l’andata dei sedicesimi di Europa League ha già catalizzato l’attenzione da mesi di tutto il popolo nerazzurro, ma prima c’è il Crotone, avversario ostico (capace di strappare il pari in casa dell’Inter la scorsa settimana) ed in ripresa oltre che affamato di punti per tenersi a distanza debita dalle zone pericolose della classifica. Mister Gasperini torna così nella terra che ha segnato i suoi esordi nel calcio che conta cercando la quinta vittoria esterna consecutiva per un’Atalanta che vuol così confermare il gusto di viaggiare: assenze importanti in casa nerazzurra con Caldara e Papu Gomez ancora ai box nell’intricato rebus-formazione che il tecnico nerazzurro dovrà sciogliere con un chiaro pensiero anche all’impegno di settimana prossima contro il Borussia.

SEGUI IL MATCH SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

vivi tutte le emozioni del match di questa sera allo stadio Scida che vedrà protagonisti i ragazzi del Gasp attraverso il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto del match (visibile stasera anche sul sito partner Atalantini.com) lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

CROTONE (4-3-3): 1 Cordaz; 37 Faraoni, 7 Ceccherini, 23 Capuano, 20 Pavlovic; 92 Benali, 38 Mandragora, 10 Barberis; 29 Trotta, 17 Budimir, 5 Stoian – A disp.: 3 Festa, 78 Viscovo, 93 Ajeti, 34 Simic, 89 Crociata, 21 Zanellato, 6 Rohden, 13 Izco, 99 Simy, 9 Nalini – All.: Zenga

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 28 Mancini, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 4 Cristante; 72 Ilicic, 29 Petagna – A disp. 91 Gollini, 31 Rossi, 6 Palomino, 8 Gosens, 95 Bastoni, 32 Haas, 21 Castagne, 23 Melegoni, 99 Barrow, 9 Cornelius, 88 Schmidt – All.: Gasperini

ARBITRO: Massa di Imperia.




Le pagelle di Atalanta-Chievo Verona

CRISTANTE & ILICIC SHOW, PETAGNA IN LEGGERA RIPRESA

Partita veramente complicata quella odierna per i nerazzurri, che risolvono il match grazie al gol di Mancini che conquista così i galloni di migliore in campo; il buon lavoro del centrocampo ed una difesa solida rischiavano però di esser vanificati la davanti dove i soli Ilicic e Cristante provavano soluzioni per cercare la rete: la loro qualità è quel qualcosa in più che i nerazzurri dovrebbero sfruttar meglio, specie in gare dove il Papu è fermo ai box. Ma alla fine la vittoria è sicuramente strameritata.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: alla fine vince lui, perchè la scelta di Mancini paga con un gol che vale tre punti ma, guardando la classifica, ne vale probabilmente il doppio e vincendo la seconda di fila rinunciando al Papu che ha urgente bisogno di recuperare la forma migliore. Ovvio, tutte quelle occasioni sprecate gridano vendetta, specie se nell’unico tiro in porta del Chievo nel finale il pallone uscito di poco non avesse avuto destinazione diversa, ma sarebbe stato davvero troppo. Avanti il prossimo!

BERISHA 6: una giornata praticamente di relax, il Chievo dalle sue parti si vede più o meno mezza volta in tutta la partita…

TOLOI 6.5: gli ospiti sono spesso rognosi, ma lui non si lascia intimorire e concede loro solo le briciole.

MANCINI 8: in campo un po’ a sorpresa rispetto alle indicazioni della vigilia, trova il gol da tre punti alla sua seconda da titolare in A e da la sensazione di essere destinato ad un grande futuro. Avanti tutta!

MASIELLO 6.5: una giornata relativamente tranquilla anche per lui.

HATEBOER 6.5: butta in mezzo una infinità di palloni, uno dei quali è anche malamente sprecato da Cristante e che poteva valere il vantaggio con ampio anticipo.

DE ROON 6.5: la in mezzo detta i tempi e mette ordine, qualche pallone sbagliato ogni tanto ma sono errori “veniali” che gli si può perdonare.

FREULER 6.5: bene anche lui, forse solo nel finale risente un po’ delle fatiche di martedì calando un po’ come tutta la squadra.

SPINAZZOLA 6: qualche pallone di troppo perso nel primo tempo, nella ripresa fa vedere cose migliori, compreso un bel cross in area che Cristante per poco non manda nel sacco. Benino.

CRISTANTE 7.5: alla fine la sua posizione in campo è sempre più vicina a quella di un attaccante; tutti i palloni in area finivano per arrivare a lui; ha sciupato parecchio, è vero, ma è sempre più un punto fondamentale di questa squadra.

ILICIC 7: la giocata la prova sempre, nella ripresa pare un attimo calare di intensità ma poi cresce insieme alla squadra alla ricerca del gol. Esce stremato nel finale. (PALOMINO 6: venti minuti, stringe i denti nel finale insieme ai compagni).

PETAGNA 6: torna titolare dopo diverse giornate e qualche colpo dei suoi lo mette anche in mostra oltre che dimostrare un gran sacrificio a servizio dei compagni; tuttavia non colleziona particolari occasioni degne di nota. (CORNELIUS 6: entra, si prende un bel po’ di botte anche lui e sfiora anche il gol trovando l’opposizione di Sorrentino che si supera sulla sua conclusione. Sufficiente).




Niente paura, ci pensa Mancini: l’Atalanta spreca, ma alla fine abbatte il muro del Chievo

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-CHIEVO V. 1-0: MANCIO-GOL, LA DEA SORRIDE

Importantissimo successo dei ragazzi di Gasperini che piegano il Chievo al termine di una partita che, ad un certo punto, pareva stregata dove i nerazzurri sprecano tantissimo e non riescono a piegare la resistenza difensiva degli ospiti: serve così la rete del baby-Mancini (in campo oggi al posto di Caldara) a tre dalla mezz’ora della ripresa per trovare il gol-vittoria che viene prima annullato per un presunto tocco di mano in occasione della marcatura, ma poi convalidato dopo il consulto tra il direttore di gara e l’assistente-Var con le immagini che provano come il tocco del difensore sia di petto. Tre punti pesantissimi alla luce anche dei risultati delle dirette concorrenti per l’Europa con i nerazzurri che scavalcano il Milan al settimo posto ed avvicinano la Samp a due lunghezze di distanza.

Bergamo: mettersi alle spalle la serata di coppa e ripartire, magari “riconquistando” proprio lo stadio amico; dopo la sconfitta nella semifinale di andata contro la Juve, l’Atalanta prova a scuotersi di dosso le scorie di una sconfitta amara ma anche andando alla ricerca di punti importanti per continuare ad inseguire l’Europa passando anche dal fortino del Comunale, ultimamente un po’ troppo terreno di conquista (tre sconfitte nelle ultime uscite casalinghe tra campionato e coppa) al contrario di quanto avviene lontano da casa dove i nerazzurri ne hanno vinte quattro di fila.

IN DIFESA TOCCA A MANCINI: mister Gasperini deve fare a meno di Caldara e Gomez non al meglio lanciando così dal primo minuto Mancini (che vince il ballottaggio con Palomino) in difesa mentre recupera Spinazzola con la davanti Petagna ritrova i galloni di titolare insieme ad Ilicic e con Cristante a sostegno. Nel Chievo, Maran deve far i conti anche lui con squalifiche ed infortuni e si affida così subito la davanti al nuovo arrivato Giaccherini, giunto in veneto nelle ultime ore di calciomercato questa settimana.

GARA BLOCCATA: il match prende il via dopo il doveroso minuto di silenzio dedicato ad Azelio Vicini, indimenticato commissario tecnico della nazionale ai tempi delle “notti magiche” di Italia ’90 e con il Chievo che mette inizialmente maggior pressione ai nerazzurri impedendo così alla squadra del Gasp di ragionare, ma con i nerazzurri che prendono poi maggiormente palla ed al dodicesimo hanno la prima occasione del match sugli sviluppi di un corner di Ilicic su cui arriva Cristante di testa mandando fuori.

PIU’ DEA MA NIENTE GOL: ancora Atalanta a metà del primo tempo, stavolta è Freuler a prendere palla ed andar in area saltando il diretto marcatore con la conclusione dello svizzero che però è imprecisa da buona posizione. Prova ad accendersi anche Ilicic a cinque dalla mezz’ora, grande azione dello sloveno che poi prova il destro da fuori e pallone che finisce di poco sopra la traversa; due minuti dopo il Chievo prova il break in contropiede con Meggiorini che sbaglia l’ultimo passaggio e Berisha può così uscire e far sua la sfera. E’ ancora però la squadra del Gasp a rendersi pericolosa al trentunesimo quando Ilicic apre bene per Cristante che conclude dall’ingresso dell’area di rigore ma il tiro è troppo debole e Sorrentino blocca senza problemi. Ancora il numero quattro nerazzurro protagonista a tre minuti dall’intervallo quando riceve la sfera dopo una prolungata azione di Petagna e prova a concludere rasoterra mandando fuori di un niente. Va così in archivio un primo tempo senza gol dopo un minuto di recupero concesso dal direttore di gara con i nerazzurri sicuramente più propositivi ma poco incisivi al momento della finalizzazione.

RIPRESA, CRISTANTE NE SPRECA DUE: prende il via la ripresa ed al quarto minuto l’Atalanta sciupa subito la prima occasionissima della ripresa quando Hateboer va sul fondo e mette in mezzo un pallone comodo comodo per Cristante che, da ottima posizione, spedisce alle stelle. Pochi minuti dopo Spinazzola tenta la sortita offensiva, va sul fondo e crossa per la testa, ancora una volta, di Cristante che colpisce ma la sfera per l’ennesima volta finisce sopra la traversa. Prova il cambio il Gasp poco dopo il quarto d’ora, la staffetta è tra Petagna e Cornelius che entra in campo al suo posto per provare a scardinare il muro ospite.

MANCINI, NO… VAR… GOL!!: la costanza è la virtù dei forti, e l’Atalanta premia la sua pazienza a tre dalla mezz’ora quando, sugli sviluppi di un corner, spunta in mischia Mancini che mette in rete ma l’arbitro inizialmente annulla la rete per un presunto tocco di mano del difensore nerazzurro; tuttavia il controllo al Var dimostra come il giocatore nerazzurro tocchi di petto il pallone spingendolo in rete: qualche secondo di attesa e il direttore di gara corregge la sua decisione e convalida il gol che porta avanti la squadra del Gasp.

SORRENTINO EVITA IL RADDOPPIO: con il vantaggio l’Atalanta prende ulteriore spinta e sfiora subito il raddoppio tre minuti dopo con una conclusione in area di De Roon che però Sorrentino respinge con un colpo di reni; ancora il portiere del Chievo protagonista una manciata di minuti dopo quando Cornelius ruba palla al difensore e può involarsi verso l’area ma conclude centrale e l’estremo difensore ospite si supera mandando la palla in corner. Ad otto dalla fine è il momento di rinforzar gli ormeggi in difesa per il Gasp che inserisce Palomino al posto di uno sfinito ma applauditissimo Ilicic.

SPAURACCHIO-RIGONI, MA E’ VITTORIA!: minuti che scorrono con gli ospiti che a cinque dalla fine si rendono pericolosissimi quando Inglese crossa dall’interno dell’area per la testa di Rigoni che, da ottima posizione, manda fuori di un nulla. La fatica del match di martedì si fa sentire nel finale ma nonostante gli ospiti provino a prendere coraggio, nemmeno i sei minuti di recupero complessivi concessi dal direttore di gara generano particolari problemi alla difesa nerazzurra se non un lungo sospiro di sollievo che i tifosi tirano al triplice fischio finale: l’Atalanta spezza così il digiuno di vittorie interne e centra la seconda consecutiva che le consente di sorpassare il Milan in classifica al settimo posto e di avvicinare la Samp a soli due punti per una classifica che, grazie al gol di Mancini, torna nuovamente a profumare di Europa.

IL TABELLINO

ATALANTA-CHIEVO VERONA 1-0 (Primo tempo 0-0)

RETE: 27′ s.t. Mancini (A)

ATALANTA (3-5-1-1): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Cristante, Spinazzola; Ilicic (37′ s.t. Palomino); Petagna (18′ s.t. Cornelius) – A disposizione: Barrow, Bastoni, Castagne, Gollini, Gosens, Haas, Melegoni, Rossi, Schmidt – Allenatore: Gasperini

CHIEVO VERONA (3-5-1-1): Sorrentino; Bani, Dainelli (1′ s.t. Cesar), Gamberini (34′ s.t. Inglese); Depaoli, Hetemaj, Radovanovic, Giaccherini (18′ s.t. Rigoni), Jaroszynski; Birsa; Meggiorini – A disposizione: Castro, Confente, Gaudino, Gobbi, Leris, Pellissier, Pucciarelli, Seculin, Stepinski – Allenatore: Maran

ARBITRO: Gianpaolo Calvarese di Teramo

NOTE: gara di andata: Chievo V.-Atalanta 1-1 – spettatori: 16mila circa – ammoniti: 47′ s.t. Bani (CV) – recuperi: 1′ p.t., 5′ s.t.