L’Atalanta spreca l’impossibile ma poi ci pensa De Roon: Bologna conquistata!

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

BOLOGNA-ATALANTA 0-1: L’OLANDESINO BUCA IL MURO ROSSOBLU

Vittoria preziosissima dei ragazzi del Gasp in terra emiliana al termine di una gara in cui i nerazzurri, dopo un primo quarto d’ora un po’ così, dominano in lungo ed in largo ma senza mai riuscire a sbloccare una gara che pareva ad un certo punto stregata e con numerose palle gol sprecate dai nerazzurri, di cui un paio clamorose nel primo tempo bruciate dal Papu. La decide invece De Roon a sette dalla fine con un bel gol da fuori area sfruttando al meglio l’assist di Ilicic. Tre punti pesantissimi per i nerazzurri che salgono così a tre punti dalla Samp, sconfitta oggi a Crotone.

Bologna: dobbiamo ricominciare, ma non è certo così semplice: gli occhi e le menti di tutti gli sportivi sono ancora fermi alla scorsa domenica mattina quando il tam-tam di voci iniziava a riportare la notizia della improvvisa scomparsa del difensore Davide Astori, bergamasco in forza alla Fiorentina che ha di fatto unito nel dolore intorno alla tifoseria, la società viola e la città di Firenze tutto il mondo del pallone; morire così, a trentadue anni è un vuoto che ci lascia tutti veramente addolorati: si dice che nulla viene mai a caso, e allora se il destino ha voluto portarsi via una giovane vita così in fretta, troppo in fretta, che il seme lasciato da Davide stia già germogliando lo stiamo vedendo tutti già in questi giorni in uno sport come il calcio dove le rivalità anche più calde di sono spente ed unite intorno alla tifoseria viola in un unico, immenso abbraccio. Davide ce lo ha insegnato, cambiare questo calcio si può, ora sta a noi tifosi non lasciar cadere a vuoto il suo messaggio.

PETAGNA TORNA TITOLARE: cambia qualcosa mister Gasperini, vuoi per scelta con Palomino in difesa dove non ce la fa Caldara, scegliendo Castagne per Hateboer in corsia e, soprattutto, in avanti con Petagna e non Ilicic in avanti in coppia con Gomez sostenuti da Cristante; nel Bologna la novità principale di Donadoni è Avenatti in attacco al fianco di Verdi con Mattia Destro inizialmente in panchina.

L’INSIDIA-VERDI: un minuto di raccoglimento con a sottofondo la voce di Lucio Dalla e l’applauso del Dall’Ara per Davide Astori segna l’inizio del match che vede i padroni di casa subito pericolosi al secondo minuto con un corner di Verdi calciato direttamente in porta e con la palla che centra l’esterno della rete; ancora il fantasista felsineo al decimo ha una buona opportunità su calcio di punizione con la sfera che sibila a pochi centimetri dall’incrocio dei pali con Berisha immobile. Poco prima del quarto d’ora  si vede l’Atalanta con una bella iniziativa del Papu per Spinazzola che mette in mezzo il pallone ma Petagna può solo toccare di testa. A due minuti dalla mezz’ora è ancora Verdi a trovar il cross giusto in area per la testa di Avenatti che, fortunatamente per la Dea, colpisce troppo debole e centrale con Berisha che blocca senza problemi.

PAPU SCIUPONE: ma l’occasione colossale capita tre minuti dopo ai ragazzi del Gasp con Papu Gomez che recupera palla ai limiti dell’area nerazzurra e si fa da solo metà campo di corsa ma poi prova a passare la sfera invece di tirare e l’azione sfuma: davvero incredibile la palla-gol gettata alle ortiche dal capitano nerazzurro che avrebbe l’occasione di riscatto a sei dall’intervallo ma il bel pallone offerto al Papu da Cristante è calciato fuori di poco dall’argentino da ottima posizione.

DEA, FINALE IN CRESCENDO: con lo scorrere dei minuti l’Atalanta continua la sua costante crescita in campo e, nei quattro di minuto concessi dal direttore di gara nel finale del primo tempo, pone un mini-assedio alla porta del Bologna ma senza riuscir a sfondare, con Masiello che a fil di sirena calcia da buona posizione un pallone potente ma respinto all’ultimo da un difensore rossoblu: titolo di coda di un primo tempo che va in archivio con le due squadre ancora inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, GASP CAMBIA DAVANTI: il Gasp in avvio di ripresa propone i medesimi undici della prima frazione di match con l’Atalanta che continua a mantenere il controllo delle operazioni cercando la via giusta per fare male ai padroni di casa: al decimo ancora Gomez prova a fare tutto da solo, arrivando al limite dell’area e concludendo, ma il pallone (deviato) finisce sopra la traversa. Prova a mischiar le carte Gasperini al quarto d’ora inserendo Cornelius in avanti al posto di un Petagna oggi generoso e propositivo oltre a Ilicic, due minuti dopo, al posto di Gomez.

DOMINIO STERILE: a metà ripresa Ilicic prova l’azione personale arrivando fino all’area di rigore del Bologna e concludendo in diagonale però con la sfera che finisce a lato; azione simili a quella di Spinazzola un paio di minuti più tardi con l’esterno nerazzurro che prova la conclusione ma sbagliando ampiamente la mira. Alla mezz’ora prova la conclusione anche De Roon su assist di Castagne ma anche in questo caso la sfera finisce sui cartelloni pubblicitari.

FINALMENTE DE ROON!: dentro anche Barrow per l’assalto finale di mister Gasperini ai tre punti con l’Atalanta che sale un po’ da tutte le parti ma il Bologna resiste con ordine con il suo muro eretto davanti a Mirante fino al minuto trentasette quando Ilicic dalla destra vede l’accorrente De Roon che con un destro preciso non concede scampo al portiere rossoblu portando avanti i nerazzurri.

PER L’EUROPA CI SIAMO ANCHE NOI: nonostante il vantaggio è l’Atalanta ancora straripare un po’ da tutte le parti, con Mirante nel finale che nega il raddoppio ai nerazzurri, prima su Ilicic, poi su Cornelius e poi con l’ennesimo prodigio su Toloi ad una manciata di secondi dalla fine dei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Il tempo così di far scorrere le lancette dell’orologio ed il triplice fischio del direttore di gara regala ai ragazzi del Gasp tre punti strameritati che consentono così ai nerazzurri di avvicinare la Samp, sconfitta oggi clamorosamente a Crotone e di tornare prepotentemente in corsa per un posto in Europa: come finirà è impossibile dirlo oggi ma il messaggio che arriva da Bologna è chiaro: LA DEA C’E!

IL TABELLINO:

BOLOGNA-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETE: 38′ s.t. De Roon

BOLOGNA (3-5-2): Mirante; Romagnoli, De Maio, Helander; Di Francesco (15’st Krafth), Donsah, Pulgar, Dzemaili (27’pt Nagy), Masina; Verdi, Avenatti (29’st Destro) – In panchina: Santurro, Ravaglia, Krejci, Crisetig, Mbaye, Falletti, Palacio, Keita, Torosidis – Allenatore: Donadoni

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, Cristante (35’st Barrow), De Roon, Freuler, Spinazzola; Gomez (17’st Ilicic), Petagna (14’st Cornelius) – In panchina: Rossi, Gollini, Gosens, Rizzo, Melegoni, Mancini, Haas, Hateboer – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Calvarese di Teramo

NOTE: gara di andata: Atalanta-Bologna 1-0 – giornata piovosa, terreno in buone condizioni – prima dell’inizio della gara è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo del capitano della Fiorentina, Davide Astori – ammoniti: Avenatti, Romagnoli, Pulgar – calci d’angolo: 9-5 per l’Atalanta – recuperi: 4′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, ricomincia da Bologna la rincorsa all’Europa

BOLOGNA, ORE 15

TRE TRASFERTE DI FILA PER CAPIRE CHI SIAMO

Si ritorna in campo, dopo una settimana molto triste per il mondo del calcio a seguito della improvvisa scomparsa del difensore bergamasco della Fiorentina Davide Astori la scorsa domenica che ha stretto attorno al dolore della squadra viola tutta la tifoseria d’Italia e non solo: il pallone prova ora a guardare avanti e rituffarsi così nel campionato dove l’Atalanta di Gasperini è oggi attesa dall’insidiosa trasferta di Bologna, la prima di tre gare consecutive in trasferta considerando il recupero di mercoledì da disputarsi a Torino contro la Juventus del match rinviato per neve un paio di settimane fa; tre partite che ci diranno molto sulle potenzialità di Papu Gomez e compagni per potersi giocare fino alla fine un posto per tornare nuovamente in quell’Europa League abbandonata con l’amaro in bocca due settimane fa per mano del Borussia. Gara complicata quella contro i felsinei di Donadoni, squadra dall’andamento altalenante ma capace in casa di produrre buone prestazioni: per questo occorrerà testa e concentrazione giusta per provare a non perder ulteriore distacco dalla zona medio-alta della classifica.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

BOLOGNA (4-3-2-1): 83 Mirante; 26 Romagnoli, 6 De Maio, 18 Helander, 25 Masina; 7 Dzemaili, 5 Pulgar, 77 Donsah; 14 Di Francesco, 9 Verdi; 10 Destro – A disp.: 29 Santurro, 34 Ravaglia, 4 Krafth, 15 Mbaye, 35 Torosidis, 33 Keita, 2 Nagy, 12 Crisetig, 11 Krejci, 19 Avenatti, 21 Falletti, 24 Palacio – All. Donadoni

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 4 Cristante, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 72 Ilicic; 29 Petagna, 10 Gomez – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 28 Mancini, 32 Haas, 21 Castagne, 8 Gosens, 15 De Roon, 99 Barrow, 23 Melegoni, 19 Rizzo, 9 Cornelius – All.: Gasperini

ARBITRO: Calvarese di Teramo




Arriva la Samp, l’Atalanta prova a riavvicinare l’Euro-zona

BERGAMO, ORE 15

INCROCIO EUROPEO FONDAMENTALE PER PAPU & C.

Superata anche l’eliminazione in seminfinale di coppa Italia dopo la sfortunata partita di mercoledì contro la Juventus, l’Atalanta si rituffa ora nel campionato dove, da qui a maggio, proverà a cercare nuovamente di conquistare un posto al sole in Europa League iniziando proprio dal delicato match odierno contro la Samp, rivelazione della stagione e avanti sei punti dai nerazzurri di Gasperini in classifica. Provare a vincerla e riavvicinare così proprio gli stessi blucerchiati è l’imperativo in casa nerazzurra dove Gomez e compagni proveranno a cercar il guizzo giusto per aver la meglio di una squadra che si è dimostrata osso duro per tutti in questa stagione, capace di mietere vittime importanti sul suo cammino come la Juventus capolista. Concentrazione e determinazione per tornare a volare tutti insieme, spinti anche da un pubblico che, mai come oggi, deve stare vicino ai suoi beniamini e sostenerli.

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vivi tutte le emozioni del match interno contro i blucerchiati dei ragazzi del Gasp attraverso il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto della partita e le pagelle le troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 5 Masiello, 13 Caldara, 3 Toloi; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 4 Cristante; 72 Ilicic, 10 Gomez. A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 6 Palomino, 28 Mancini, 32 Haas, 21 Castagne, 8 Gosens, 99 Barrow, 23 Melegoni, 19 Rizzo, 9 Cornelius, 29 Petagna – All.: Gasperini

SAMPDORIA (4-3-1-2): 2 Viviano; 7 Sala, 26 Silvestre, 13 Ferrari, 29 Murru; 8 Barreto, 34 Torreira, 16 Linetty; 9 Caprari, 91 Zapata, 27 Quagliarella. A disp.: 72 Belec, 92 Tozzo, 12 Krapikas, 30 Tessiore, 19 Regin, 17 Strinic, 3 Andersen, 11 Alvarez, 18 Praet, 28 Capezzi, 99 Kownacki – All.: Giampaolo

ARBITRO: Tagliavento di Terni




Le pagelle di Juventus-Atalanta

PAPU CHE PECCATO, ILICIC STASERA NON INCIDE

La serata che chiude l’avventura di coppa atalantina ha il suo rammarico principale nell’incredibile palo colpito da Gomez nella ripresa che poteva davvero cambiare incredibilmente la storia del match e invece la palla sceglie di andare a sbatter contro il palo mandando così in fumo i sogni nerazzurri di rimonta; tutto sommato buona comunque la prova dei ragazzi del Gasp anche se la nota un po’ negativa arriva dalla prova di Ilicic, apparso oggi quasi mai in partita perdendo anche alcuni palloni che potevano costar molto caro.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: presenta la miglior Atalanta possibile che a tratti riesce anche a creare diversi fastidi ai bianconeri e sfiorare il colpaccio con il Papu. Peccato, paga un mese certamente non fortunato della sua squadra a cui è mancato sempre quel passettino in più per raggiungere la gloria. Ci rifaremo!

BERISHA 6: può poco sul rigore di Pjanic, in precedenza riesce a salvare su un tentativo di Mandzukic rischiando però poco dopo il liscio con una respinta un po’ così. Sufficiente.

MANCINI 6: regge bene l’impatto contro una grande e, tutto sommato, supera l’esame che è macchiato tuttavia da quel fallo che porta al rigore molto generoso concesso dall’arbitro. (RIZZO s.v.: un quarto d’ora per lui e poco altro.)

CALDARA 6: un pasticcio nel finale di primo tempo che poteva costare caro, per il resto la sua è una partita di ordinaria amministrazione.

MASIELLO 6.5: forse il migliore la dietro, unisce bravura ed esperienza correndo davvero pochi rischi.

HATEBOER 6: riesce in qualche occasione ad andar sul fondo e crossare, parte piuttosto bene per poi disperdersi pian piano nel corso della ripresa.

DE ROON 6.5: ottimo impatto con la partita, nel primo tempo è tra quelli che coordinano al meglio le operazioni nerazzurre. Bene.

FREULER 6.5: bene anche lui, spesso subisce anche qualche fallo di quelli tosti ma è tra gli ultimi ad arrendersi fino al cambio nel finale. (BARROW s.v.: pochi minuti di match anche per lui).

SPINAZZOLA 6.5: buona anche la sua partita, specie nel primo tempo pare tarantolato con diverse galoppate delle sue che ricordano il giocatore ammirato mesi fa.

CRISTANTE 5.5: si vede davvero poco, non incide sul match come vorrebbe il mister.

ILICIC 5: il più atteso, la grande delusione: gioca diversi palloni, sbagliandone in quantità e non entrando di fatto mai in partita. Non era serata… (CORNELIUS 5.5: non lascia particolari segni nel match).

GOMEZ 6.5: quella giocata è l’immagine perfetta del suo momento difficile: un centimetro più in qui e sarebbe diventato un eroe; che peccato, oggi però si è visto qualcosa di più del Papu che tutti rivorremmo vedere. Ma quel palo grida veramente vendetta…




Atalanta, la rimonta si ferma al palo: un “rigorino” manda la Juve in finale

TIM CUP, SEMIFINALE DI RITORNO

JUVENTUS-ATALANTA 1-0: DECIDE PJANIC DAL DISCHETTO

Niente da fare, la Dea resta ferma al palo, e che palo: quello colpito da Gomez a inizio ripresa poteva cambiare davvero la storia di questo match che la Juve alla fine fa suo con un rigore un po’ così realizzato da Pjanic e vola dritta in finale mentre ai ragazzi del Gasp resta il rammarico, probabilmente, di aver giocato molto meglio oggi rispetto alla partita di andata di Bergamo un mese fa: quasi un paradosso. Eppure Gomez e compagni escono a testa alta dalla competizione nazionale contro la squadra che ha vinto le ultime tre finali e, sicuramente, farà di tutto per vincerne un’altra: un primo tempo giocato bene ma senza pungere, poi la ripresa con quella occasione incredibile che sbatte sul palo e per l’ennesima volta lascia i nerazzurri a tanto così dall’impresa, simbolo sin qui di una stagione comunque stratosferica ma dove spesso la sfortuna ci ha messo del suo. Ora avanti tutta in campionato per provare a dire ancora la nostra per provare a riconquistare la terra dei sogni perduta quanto prima.

Torino: cade neve sullo Stadium ma di portata decisamente inferiore a quella che domenica ha costretto al rinvio della sfida tra bianconeri e nerazzurri che anticipava quella di oggi che vale la finale di coppa Italia; forte del vantaggio conquistato con la vittoria dell’andata per 1-0, i bianconeri di Allegri cercano la quarta finale di fila mentre i ragazzi del Gasp cercheranno, di contro, di compiere la grande impresa nella tana di una Juve che non conterà sul match-winner dell’andata Higuain, oggi infortunato, ma a cui non mancano le alternative.

GASP COI MIGLIORI: decide di giocarsi tutte le carte possibili mister Gasperini schierando praticamente la formazione titolare con l’eccezione di Mancini, che prende il posto in difesa dello squalificato Toloi, mentre la davanti c’è l’artiglieria pesante con Gomez ed Ilicic supportati da Cristante mentre sulle fasce tocca al promesso bianconero Spinazzola insieme ad Hateboer. Nei bianconeri, Allegri opta per il tridente davanti con Alex Sandro insieme a Douglas Costa e Mandzukic che torna così a fare la punta centrale in assenza dell’infortunato Higuain con Dybala in panchina.

LA DEA SPINGE SUBITO: parte bene la squadra del Gasp nel tentativo di sorprendere sin dalle prime battute i bianconeri e Gomez prova subito la conclusione a giro al secondo minuto con la sfera che passa sopra la traversa; al decimo Freuler prova ad entrare in area ma viene fermato proprio al momento dell’ingresso nei sedici metri, sul pallone accorre Cristante ma anche il suo destro è respinto. Ancora i nerazzurri al dodicesimo, Ilicic mette in mezzo un buon pallone per Gomez che anticipa in scivolata Lichtsteiner: la sua deviazione è però centrale e viene controllata da Buffon.

BERISHA METTE UNA PEZZA: al venticinquesimo si vede la Juve, Asamoah spinge sulla sinistra, sul suo traversone Spinazzola mette in angolo di testa; ma l’Atalanta risponde due minuti dopo quando De Roon riceve palla in area di rigore, tenta una sponda di tacco per Ilicic ma il primo ad arrivare sul pallone è Benatia. La squadra di Allegri va però vicinissima al vantaggio a dieci dalla fine quando Mandzukic, giunto a tu per tu con Berisha, addosso al portiere albanese che con il suo intervento salva i ragazzi del Gasp.

MANCA SOLO IL GOL: nel finale della prima frazione, ancora i nerazzurri in evidenza con Freuler, che si ritrova tra i piedi un ottimo pallone a tre dalla fine: il tiro dello svizzero dall’interno dell’area è però debole e viene allontanato da Chiellini; subito dopo Asamoah prova a far tutto da solo: il ghanese entra in area, supera Hateboer in velocità e calcia da posizione defilata spedendo il pallone sull’esterno della rete. Ultimo brivido per i nerazzurri nel minuto di recupero concesso dal direttore di gara quando un errato disimpegno di Caldara favorisce Pjanic, che termina giù in area di rigore atalantina, ma non viene toccato da Mancini: l’arbitro Fabbri ammonisce il centrocampista della Juventus per simulazione e poi fischia la fine di un primo tempo veramente ben giocato dai ragazzi del Gasp a cui manca davvero solo il gol: 0-0 dopo la prima frazione.

RIPRESA, DENTRO IL VICHINGO: la ripresa prende il via con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte di gara e con la prima occasione che è bianconera ad opera di Marchisio, che conclude in area in diagonale chiamando Berisha alla respinta coi pugni; ancora Marchisio protagonista al quarto d’ora quando Ilicic perde un pallone sciocco regalandolo proprio allo juventino che prova a concludere subito ma alzando la mira.

PAPU, PALO E SFORTUNA: che l’Atalanta non abbia mai goduto di particolare fortuna nella sua avventura nelle coppe tra sorteggi e episodi clamorosi lo si capisce anche questa sera quando al diciottesimo il Papu Gomez anticipa il difensore, vede Buffon fuori dai pali e lo scavalca con un pallonetto che sbatte contro il palo e riporta la sfera in campo: incredibile. La risposta della Juve non si fa attendere e, un minuto dopo, Douglas Costa centra la traversa con una conclusione dalla distanza pareggiando così anche il conto dei legni colpiti.

LA SBLOCCA PJANIC SU RIGORE: si alzano i giri del motore della ripresa e l’episodio determinante arriva ad un passo dalla mezz’ora: pallone crossato in area nerazzurra per Matuidi che viene contrastato da Mancini inducendo l’arbitro a concedere il calcio di rigore. Molto dubbia la decisione del direttore di gara, il giocatore bianconero pare più cadere da solo che esser contrastato; fatto sta che dal dischetto va Pjanic e la Juve si porta così sull’1-0 spegnendo praticamente tutti i sogni nerazzurri.

PECCATO, MA BRAVI LO STESSO: va su tutte le furie mister Gasperini per la decisione del direttore di gara ma può far davvero poco il tecnico nerazzurro che, a quel punto, sostituisce Mancini con Rizzo nell’ultimo quarto d’ora di match, dando poi spazio anche nel finale a Barrow che concede respiro a Freuler; poco altro da dire di un finale di gara in cui la Juve rimane in controllo del match senza correre più particolari pericolo ed i nerazzurri vedono scorrere così i titoli di coda sulla loro avventura di coppa Italia che termina dopo quattro minuti di extra-time concessi dal direttore di gara. Un vero peccato questa eliminazione contro un avversario sicuramente molto più forte e quotato ma a cui Gomez e compagni hanno dimostrato di saper tener testa, forse proprio più oggi nella tana bianconera rispetto alla partita di andata che rimane, parere personale, il più grande rammarico di questa uscita di scena dalla competizione nazionale dei ragazzi del Gasp che avviene comunque a testa altissima e con l’onore delle armi. Testa ora al campionato, dove i nostri possono ancora dire molto in questa volatona finale di questa stagione comunque sin qui da applausi.

IL TABELLINO:

JUVENTUS-ATALANTA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETE: 30′ st (rig.) Pjanic

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Asamoah; Marchisio (24′ st Khedira), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (38′ st Dybala), Mandzukic, Alex Sandro (40′ st Barzagli) – A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Howedes, Sturaro – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Mancini (31′ st Rizzo), Caldara, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler (42′ st Barrow), Spinazzola; Cristante; Ilicic (19′ st Cornelius), Gomez – A disposizione: Gollini, Rossi, Castagne, Gosens, Haas, Melegoni, Palomino – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 0-1 – spettatori: 38.500 – serata fredda con qualche nevicata, terreno di gioco in discrete condizioni – ammoniti: Chiellini, Gomez, Pjanic, Matuidi, Masiello, Alex Sandro, Mandzukic – calci d’angolo: 2-1 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e  4′ s.t.




Juve e Atalanta ci riprovano in Coppa: la Dea prova l’ultimo assalto alla finale

TORINO, ORE 17.30

PAPU E COMPAGNI TENTANO IL RIBALTONE

Dopo il rinvio per neve del match di campionato, oggi nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, Juventus ed Atalanta si ritrovano nuovamente in quel di Torino nell’inusuale orario delle 17.30 per il match che decreterà chi sarà la prima finalista che andrà a contendersi in quel di Roma la coppa a Maggio. Chiaro che l’1-0 conquistato a Bergamo all’andata faccia propendere il pronostico a favore dei bianconeri ma i nerazzurri si preparano ad un’altra battaglia per provare a ribaltare pronostico e risultato alla caccia di un’impresa che trasformerebbe in eroi Papu Gomez e compagni. Anche per questo, mister Gasperini è deciso a schierar la miglior formazione possibile provando così a creare difficoltà ai bianconeri di Allegri che non conteranno quasi sicuramente su Higuain, che decise la partita di fine gennaio con un gol in avvio. Non resta quindi che crederci e… provarci!

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LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Asamoah; Machisio, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Mandzukic, Alex Sandro. All. Allegri.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Spinazzola; Cristante; Ilicic, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna




Vince la neve a Torino: rinviata Juventus-Atalanta

Juventus-Atalanta è stata rinviata a causa della neve che ha reso impraticabile il terreno di gioco. I fiocchi hanno iniziato a cadere nel pomeriggio di domenica e imbiancato immediatamente il campo dello Juventus Stadium.

L’arbitro ha fatto colorare le linee di rosso per renderle visibili e ha fatto svolgere regolarmente il riscaldamento delle squadre. Dopo un primo sopralluogo però sono stati convocati i dirigenti delle due squadre per sentire il loro parere. L’arbitro ha rinviato la decisione fino alle 18, orario di inizio della partita. Poi è sceso in campo insieme ai due capitani, Toloi e Buffon, per un ultimo sopralluogo a cui è seguita la decisione definitiva: non si gioca.

Il recupero è probabile intorno alla metà di marzo.