Le pagelle di Verona H.-Atalanta

ILICIC E’ POESIA, IL PAPU SFORTUNATO MA DA APPLAUSI

E’ quasi difficile esprimere oggi dei giudizi sui nerazzurri di fronte ad una prestazione di questo spessore, tuttavia è chiaro come l’uomo-copertina sia oggi Ilicic ma anche Papu Gomez che sembra aver un conto aperto con la sfortuna ma che ha comunque ritrovato la via del gol, cosa non di poco conto. Bene anche Cristante, che ritrova qualità, quantità e gol insieme ad un Freuler anch’esso devastante nella ripresa; ottima la prova di Spinazzola che nel finale però si fa male: speriamo non sia nulla di grave.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: non sbaglia la grande occasione e il successo dell’Inter sulla Samp a mezzogiorno carica ulteriormente i suoi che paiono indemoniati in campo sin dal calcio d’inizio. Approccio perfetto al match e gara chiusa praticamente in un tempo; la pausa servirà a tirare il fiato per prepararsi così alla lunga rincorsa finale verso il sognato ritorno-bis in Europa.

BERISHA 6: un solo brivido arriva da quella sua uscita a terra un po’ così che per poco Matos non manda nel sacco; lo salva la traversa nell’unica, vera, occasione del Verona di tutta la partita. Benino.

TOLOI 7: un gigante la dietro, praticamente fa un po’ quel che vuole.

PALOMINO 7: bravo con un paio di interventi importanti e con l’ennesima gara che ne conferma le sue qualità.

MASIELLO 7: oggi anche in versione uomo-assist in occasione del gol del Papu poi annullato dal Var. Bene così!

CASTAGNE 6.5: preferito ad Hateboer, si limita spesso a contenere più che spingere ma riesce bene nel compito svolto.

CRISTANTE 7: ritrova subito il gol che gli mancava da tempo e la cosa lo carica ulteriormente in una gara che segna anche il suo ritorno a livelli eccelsi. Ora lo aspetta la Nazionale: se l’è più che meritata. (DE ROON s.v.: dentro nel finale.)

FREULER 7: avvio con qualche passaggio di troppo sbagliato ma poi prende campo con il passare dei minuti ed anche lui a tratti è imprendibile.

SPINAZZOLA 7.5: ancora una volta una freccia in più: spinge e corre per tutta la partita, solo nel finale accusa qualche problemino che speriamo non sia nulla di grave specie per il momento di forma che sta attraversando. (GOSENS s.v.: dentro per circa due minuti di gara; ingiudicabile).

ILICIC 9: signori, il calcio! Giocate da gran giocatore, numeri in area quasi sempre riusciti, tira un po’ da tutte le parti e per tre volte buca la rete; porta a casa il pallone di una partita che difficilmente dimenticherà: sontuoso! (HAAS s.v.: pochi minuti anche per lui, si gode la festa con i compagni).

GOMEZ 7: la sfortuna è cieca ma il Papu prova in ogni modo a prenderla a calci: si vede annullare un gol ma non si arrende; offre assist a ripetizione nella ripresa, trova finalmente la rete ma poi è emblematico il momento in cui sfiora la doppietta e, ancora una volta, la iella gli dice no: palo, pallone che passa lungo tutta la linea di porta ed esce. Incredibile.

PETAGNA 6.5: lotta, corre e scalpita e si guadagna anche il preziosissimo rigore che il Var non si lascia sfuggire e che consente ai suoi di andar sul 2-0 prima dell’intervallo. Buona prova la sua: in crescita.




Una superAtalanta straripa a Verona: manita ai gialloblu, agganciata la Samp!

SERIE A, VENTINOVESIMA GIORNATA

VERONA H.-ATALANTA 0-5: ILICIC-TRIS, NERAZZURRI DEVASTANTI

Partita praticamente perfetta: sbloccata subito, controllata quanto basta e correndo un solo serio rischio e chiusa nel finale di primo tempo per poi tracimare nella ripresa. L’Atalanta torna a splendere dopo lo stop di Torino e lo fa nel migliore dei modi facendo a brandelli un Verona a tratti annichilito: subito in gol con Cristante in avvio, i nerazzurri rischiano quando Matos colpisce il palo su una uscita un po’ così di Berisha, poi trovano il raddoppio con Gomez che viene annullato dal Var che però concede il penalty nel finale per un fallo subito in area da Petagna e che Ilicic mette nel sacco. Nella ripresa ancora lo sloveno scatenato segna subito il colpo del 3-0 e trova la tripletta personale con un altro bellissimo gol; gloria anche per il Papu, che di testa sigla il definitivo 5-0. Tre punti che pesano come macigni, la Dea aggancia la Samp al settimo posto valido per i preliminari di Europa League e arriva alla pausa per le nazionali caricata a mille.

Verona: nella città di Romeo e Giulietta, l’Atalanta continua la sua settimana calcistica in viaggio con l’ultima di tre trasferte consecutive e con la grandissima occasione di avvicinare (se non, addirittura, agganciare) in classifica la Samp che nell’anticipo ne ha prese cinque in casa dall’Inter; uno stimolo in più per cercar di metter in campo la giusta testa e concentrazione per cercar di aver la meglio di un Verona in salute e reduce da due successi consecutivi che lo hanno a dir rilanciato nella corsa alla salvezza che sino a qualche tempo fa pareva compromessa.

GASP CON I TRE TENORI: mister Gasperini conferma dieci degli undici giocatori che hanno disputato il match di domenica scorsa contro il Bologna: De Roon va in panchina con Cristante che arretra al fianco di Freuler in mezzo al campo mentre Castagne e Spinazzola agiranno da esterni; in attacco Ilicic sarà il trequartista alle spalle di Gomez e Petagna. Nei padroni di casa Romulo torna titolare al posto di Felicioli e agirà nella linea mediana con Buchel, Calvano e Verde mentre in avanti è confermata la coppia offensiva composta da Matos e Petkovic con Kean ancora out.

LAMPO-CRISTANTE, SUBITO 1-0: piove al Bentegodi con il match che prende il via e l’Atalanta che fa subito centro al primo minuto di gioco con Cristante che con un gran destro da dentro l’area va prima a colpir il palo e poi la sfera finisce in rete per l’1-0 dei nerazzurri. Nerazzurri scatenati in avvio e vicini al raddoppio al sesto con Castagne che entra in area ed offre un bel pallone a Petagna che però da buona posizione manda il pallone alle stelle. Al ventesimo è Ilicic a farsi vedere con un tentativo in area con controllo e tiro ma mira imprecisa.

CI SALVA LA TRAVERSA: il Verona attende e pare subire solamente e, invece, nella prima occasione in cui porta il pallone oltre la propria metà campo va ad un passo dal pari al minuto ventidue quando Verde mette in mezzo un pallone rasoterra su cui Berisha esce in maniera non troppo eccelsa e viene anticipato da Matos che colpisce la traversa a porta praticamente sguarnita: pericolo incredibile corso dai ragazzi del Gasp.

VAR-SHOW, ILICIC FA BIS SU RIGORE: l’Atalanta tuttavia non si scompone e prosegue nella sua partita alla ricerca del gol della sicurezza che trova a cinque dalla fine con Gomez, che riceve palla da Masiello e tira sul filo del fuorigioco e mette nel sacco la rete che, purtroppo, il Var vede viziata da posizione irregolare dell’argentino e l’arbitro quindi annulla un gol che poteva essere una mezza liberazione per il capitano nerazzurro reduce da un momento certamente non esaltante. Ma la tecnologia tanto toglie e tanto da ai ragazzi del Gasp quando, nel primo dei tre minuti di recupero concessi, Ilicic entra in area e conclude chiamando a Nicolas alla deviazione in corner ma il direttore di gara vede una trattenuta in area subita da Petagna: controllo al monitore e calcio di rigore per l’Atalanta. Va Ilicic dal dischetto ed il raddoppio è cosa fatta per i nerazzurri che chiudono così la prima parte di gara avanti di due gol al Bentegodi.

RIPRESA: PRONTI, VIA… TRIS!: nessun cambio da parte del Gasp durante l’intervallo e la ripresa che inizia proprio in maniera identica al primo tempo: pronti-via e l’Atalanta cala il tris con una bellissima azione partita da Gomez per Petagna che vede Ilicic e gli passa la sfera scatenando lo sloveno che ne salta due e poi mette nel sacco il punto del 3-0 per la squadra del Gasp.

GIOCO, PARTITA… ILICIC!: con il gol che mette il match in ghiaccio definitivamente, il Verona inizia a sperare che i minuti scorrano il più velocemente possibile, anche perchè l’Atalanta non ha per nulla intenzione di fermarsi: al tredicesimo bel pallone per il Papu che entra in area decentrandosi e conclude sul fondo, poi Ilicic ci prova su punizione da ottima posizione mandando di poco sopra la traversa; prove generali della tripletta che lo sloveno andrà a realizzare al minuto ventitre quando Gomez fa sponda per il sinistro dal limite del numero settantadue nerazzurro: il tiro del giocatore ex Fiorentina tocca la traversa e termina in rete. La Dea cala il poker! Primo cambio nel frattempo per il Gasp, con Cristante che lascia il campo a De Roon.

E IL PAPU FIRMA LA MANITA: il gol del 4-0 fa uscir definitivamente di scena il Verona ma non un’Atalanta mai paga del risultato e che regala così la gioia del gol anche al Papu: Petagna, dall’interno dell’area, scarica un sinistro sul primo palo che Nicolas respinge e Gomez è il primo ad arrivare sulla sfera di testa e appoggiare in rete a porta vuota. Piccola consolazione per il Papu il suo ritorno al gol in un momento che rimane comunque non certo dei più felici l’argentino e la testimonianza è data da quanto accade al trentasettesimo quando l’argentino prova pallonetto in area a scavalcar il portiere, palla sul palo e che passa sulla linea di porta ed esce: si commenta da se.

AGGANCIO-SAMP RIUSCITO: finale di match che porta alla statistica solo gli ingressi in campo di Haas per Ilicic e Gosens per Spinazzola (zoppicante, da verificare le sue condizioni) negli ultimi minuti di una partita che l’arbitro decide (saggiamente) di mandare in archivio senza recupero: una cinquina che rilancia ancor di più la rincorsa dei nerazzurri all’Europa e che consente di agganciare la Sampdoria in classifica al settimo posto in quella che si preannuncia una lunga volata nelle prossime dieci partite in cui i ragazzi del Gasp faranno di tutto per regalare nuovamente quel sogno chiamato Europa League ai propri tifosi: e ora godiamoci la pausa, per ricominciare tra due settimane più carichi che mai!

IL TABELLINO

VERONA HELLAS-ATALANTA 0-5 (primo tempo: 0-2)

RETI: 2′ p.t. Cristante, 49′ p.t. Ilicic su rigore, 3′ s.t. e 24′ s.t. Ilicic, 26′ s.t. Gomez

VERONA (4-4-2): Nicolas ; Ferrari, Caracciolo , Vukovic, Fares; Romulo , Buchel (1’st Valoti), Calvano, Verde (10’st Aarons ); Matos, Petkovic (24’st Felicioli). In panchina: Silvestri, Coppola, Fossati, Zuculini, Bianchetti, Boldor, Bearzotti, Souprayen, Heurtaux. Allenatore: Pecchia

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, Cristante (29’st de Roon), Freuler, Spinazzola (43’st Gosens); Ilicic (43’st Cornelius), Petagna, Gomez. In panchina: Gollini, Rossi, Melegoni, Haas, Hateboer, Barrow. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara di andata: Atalanta-Verona H. 3-0 – pomeriggio piovoso, terreno in discrete condizioni – ammoniti: Calvano, Ilicic, Cristante, Ferrari, Valoti – calci d’angolo: 4-4 – recuperi: 5′ p.t. e 0′ s.t.




L’Atalanta cerca a Verona un altro Euro-scatto prima della sosta

VERONA, ORE 15

TRE PUNTI PER PROSEGUIRE IL PIANO-EUROPA

Un’altra domenica lontano dal Comunale prima della sosta che consentirà di tirare un po’ il fiato: l’Atalanta si appresta ad affrontare la terza trasferta in meno di sette giorni e, dopo la sconfitta di mercoledì nel recupero con la Juve preceduta dal successo di Bologna, i ragazzi del Gasp sono oggi impegnati sull’insidioso campo dell’Hellas, squadra reduce da due successi consecutivi che ha rilanciato in maniera decisa le ambizioni di salvezza dei gialloblu di Pecchia. Partita delicata quindi per Gomez e compagni che cercheranno comunque di ottenere il massimo possibile e proseguir così la rincorsa al settimo posto occupato dalla Samp e valido per un posto nei preliminari della prossima Europa League. Il tecnico Gasperini ha gli uomini contati in difesa ma può invece contare su una decisa abbondanza la davanti dove Petagna scalpita per tornare titolare ed il Papu cerca invece di uscire dal difficile momento di forma e astinenza da gol che affligge il capitano nerazzurro.

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LE PROBABILI FORMAZIONI:

VERONA H. (4-4-2): 1 Nicolas; 28 Ferrari, 12 Caracciolo, 26 Vukovic, 93 Fares; 2 Romulo, 27 Valoti, 23 Calvano, 7 Verde; 70 Petkovic, 30 Matos – A disp.: 17 Silvestri, 40 Coppola, 22 Bianchetti, 75 Hertaux, 97 Felicioli, 8 Fossati, 77 Buchel, 14 Zuculini, 69 Souprayen, 37 Bearzotti, 21 Lee, 16 Aarons – All.: Pecchia

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 72 Ilicic; 29 Petagna, 10 Gomez – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 32 Haas, 8 Gosens, 21 Castagne, 4 Cristante, 99 Barrow, 23 Melegoni, 9 Cornelius – All.: Gasperini

ARBITRO: Di Bello di Brindisi




Le pagelle di Juventus-Atalanta

BENE GOSENS, PER IL PAPU ALTRA SERATA-NO

Sconfitta preventivabile, ma con diversi punti di riflessione per quanto visto in campo: dalla positiva partita di Gosens passando per quella di Mancini che è tuttavia “macchiata” dall’ingenua espulsione rimediata nel finale. De Roon anche oggi ha fatto vedere ottime cose per una squadra che ha giocato a tratti anche bene fino al momento di arrivare alla conclusione: li iniziano le dolenti note con una nuova giornata buia per Gomez, un Ilicic non irresistibile e Petagna-Cornelius inseriti in corsa incapaci di incidere.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: sarò fatto a modo mio, ma questa Atalanta non mi è dispiaciuta: in partita fino a dieci dalla fine e con quell’occasione di Mancini che grida vendetta ancora adesso. Le prova tutte per invertire la rotta della chimera-Juve in quel di Torino ma ahimè anche la fortuna lo abbandona nei momenti fondamentali. Peccato, ma trovandone i lati positivi i suoi possono uscirne rafforzati da questa sconfitta.

BERISHA 6: nemmeno troppo impegnato, subisce due gol su cui ha poche colpe ma complessivamente la Juve non riesce a straripare come suo solito in area nerazzurra.

MANCINI 5.5: verrebbe quasi da dire “croce e delizia”: tiene bene su un osso duro come Higuain, va addirittura ad un passo da un gol che sarebbe stato storico per certi versi, ma allo stesso tempo si fa cacciare nel finale con due ammonizioni nel giro di poco. Errori di gioventù, ma il ragazzo ha qualità da vendere.

PALOMINO 6: serata non facilissima, lo si vede anche in avanti di tanto in tanto su corner o calci piazzati.

TOLOI 5.5: sbaglia qualche pallone di troppo in ripartenza, complessivamente non ha la sicurezza solita a cui ci ha abituato.

HATEBOER 6: torna titolare sulla fascia, nel primo tempo è coraggioso e quasi troppo spregiudicato al contrario della ripresa dove appare troppo timido fino alla sostituzione (CORNELIUS 5: entra ma non lascia segni di presenza)

DE ROON 6.5: nel finale rischia quasi la rissa con uno juventino, oggi meno determinante che a Bologna ma la sua gara è comunque più che sufficiente.

HAAS 5.5: prima da titolare per lui, decisamente non tra le più semplici. Fa vedere qualcosina ma è un po’ troppo poco per poter avere un giudizio preciso vista l’importanza dell’avversario. Avrà altre chance. (SPINAZZOLA 5.5: una sola bella iniziativa poco dopo il suo ingresso in campo, poi poco altro).

GOSENS 6.5: coraggioso nel primo tempo con alcune belle iniziative e diversi contrasti vinti. Nella ripresa parte ancora bene per poi eclissarsi un po’, venendo sostituito (PETAGNA 5: il suo peso specifico con l’entrata in campo non si è putroppo visto. Evanescente)

CRISTANTE 5.5: da diverse giornate la stanchezza si fa sentire anche per lui e, complessivamente, finisce anche con il riflettersi su un attacco dove i suoi dieci gol hanno sin qui oscurato molti problemi.

ILICIC 6: serata un po’ così la sua, con alcune belle giocate importanti ma dei palloni sciocchi persi in maniera decisamente non all’altezza delle sue qualità. Comunque è tra gli ultimi a mollare. Sufficiente.

GOMEZ 5: poco, troppo poco anche oggi. E da lui ci si aspetta sempre quel qualcosa in più che continua a non arrivare in questo momento grigio per il nostro capitano in cui i tifosi veri devono lasciar da parte le critiche per stringersi attorno a lui. Forza capitano!




Atalanta, la Signora resta un tabù: Higuain-Matuidi, la Juve vince il recupero

SERIE A, IL RECUPERO DELLA VENTISEIESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 2-0: UN GOL PER TEMPO, DEA AL TAPPETO

Sarà per la prossima, ancora una volta: niente da fare per l’Atalanta che si arrende alla Juventus nel recupero della ventiseiesima di campionato rinviata per neve due settimane fa. I nerazzurri tengono anche bene il campo a tratti contro un avversario che fatica a tratti ad arrivare dalle parti di Berisha ma, alla prima sterzata passa con Higuain intorno alla mezz’ora, ma è ad inizio ripresa che i nerazzurri vanno ad un nulla da pareggio con Mancini, che di testa manda fuori di un soffio il pallone dell’1-1 ma alla mezz’ora si fa cacciare ricevendo due cartellini gialli in pochi minuti e la Juve la chiude un istante dopo con Matuidi. Sconfitta comunque preventivabile, ora testa a Verona dove domenica i nerazzurri.

Torino: niente neve stavolta, Juve e Atalanta si ritrovano così in questo mercoledì sera di fronte per recuperare la partita rinviata un paio di settimane fa e con entrambe le contendenti motivate a far punti: i bianconeri cercano un successo per andare addirittura quattro punti avanti al Napoli, i nerazzurri dal canto loro cercano conferme dopo la vittoria di Bologna che li ha avvicinati a soli tre lunghezze dalla Samp per contendersi un posto nella prossima Europa League a cui i ragazzi del Gasp le proveranno tutte per tornarci anche l’anno prossimo.

C’E IL PAPU CON ILICIC: il dubbio della vigilia per il Gasp era la presenza di Gomez: l’attaccante argentino agirà al fianco di Ilicic con Cristante alle loro spalle mentre dietro Caldara e Masiello vanno in panchina, Mancini e Palomino nella difesa a tre mentre sulle fascie torna Hateboer con Gosens dall’altra parte per Spinazzola ed Haas al posto di Freuler. Nella Juve, a caccia del decisivo allungo sul Napoli in classifica, Allegri ha l’imbarazzo della scelta a partire dai pali dove rientra Buffon fino in avanti dove da spazio al trio formato da Douglas Costa, Dybala e Mandzukic alle spalle dell’unica punta Higuain.

AVVIO EQUILIBRATO: il match prende il via e l’Atalanta dimostra sin dalle prime battute di volersi giocare tutte le sue possibilità a viso aperto senza troppi timori nei confronti della corazzata bianconera che fatica infatti a rendersi subito insidiosa anche se alla prima fiammata bianconera Palomino è determinante sugli sviluppi di un corner a deviare il tentativo a colpo quasi sicuro di Matuidi. A quattro dalla mezz’ora il Papu recupera un bel pallone e lo offre all’accorrente Haas al limite dell’area che ci prova ma con la sfera che finisce alle stelle.

HIGUAIN ROMPE L’EQUILIBRIO: tuttavia, appena cambia marcia la Juve diventa letale per i nerazzurri: al ventiseiesimo Douglas Costa si mette in moto portandosi mezzo centrocampo nerazzurro a spasso e aprendo per Higuain che arriva così in area e fa partire un diagonale che supera Berisha; mezza distrazione e tutto quanto costruito sin qui dall’Atalanta va alle ortiche: 1-0 per i bianconeri.

LA DEA CI PROVA: l’Atalanta prova subito a scuotersi dal gol subito e, sugli sviluppi di un corner, Palomino va più alto di tutti ma colpisce in maniera infelice mandando la sfera sul fondo. Nel finale è ancora la squadra di casa pericolosa con Higuain, che riceve si palla e si gira concludendo spendendo la sfera fuori di poco in quello che è l’ultimo telegramma di un primo tempo che si chiude con i bianconeri avanti di un gol.

MANCINI A UN PASSO DAL PARI: inizia la ripresa senza nessun cambio in campo ma con l’Atalanta che al quarto minuto va ad un nulla dal pari quando, in occasione di un tiro dalla bandierina, Mancini svetta su tutti a colpire e manda fuori di un nulla il pallone per quella che è una grandissima chance per i ragazzi del Gasp di arrivare al pari. Il mister nerazzurro cambia all’undicesimo inserendo Spinazzola al posto di Haas mentre i bianconeri sfiorano anche loro il colpo del raddoppio con un diagonale di Douglas Costa che finisce di un nulla sul fondo in concomitanza con l’ingresso in campo di Petagna al posto di Gosens.

DEA IN DIECI, MATUIDI RADDOPPIA: a venti dalla fine Gasperini ridisegna in modo camaleontico la sua Atalanta inserendo anche Cornelius la davanti al posto di Hateboer per provare a cercare il guizzo che valga il punto del pari, ma i piani nerazzurri si complicano tre minuti dopo la mezz’ora quando Mancini rimedia in serie due cartellini gialli nel giro di pochi minuti e per lui arriva una macchia pesantissima su una partita sin li quasi perfetta con l’aggravante ulteriore che, con l’uomo in meno e con un modulo spregiudicato, i padroni di casa arrivano al raddoppio con Matuidi che con un diagonale in area di rigore fa secco di nuovo Berisha e, di fatto, chiude i giochi.

FATTO IL POSSIBILE, PECCATO: il raddoppio bianconero fa così scendere il sipario su un match dove comunque l’Atalanta ha provato in più occasioni a dire la sua; è chiaro che non bisogna mai cercare scuse di fronte ad una sconfitta, ma quando arriva nei confronti di una squadra che nel 2018 le ha vinte tutte e senza mai subir sin qui un gol, la sensazione che si ha al termine del match è che comunque i ragazzi del Gasp siano riusciti a creare anche qualche grattacapo alla capolista del torneo. I tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara servono così solo alla statistica, i tre punti vanno alla Juve, ma questa Atalanta ha comunque dentro di se la consapevolezza di essersela giocata contro una squadra che, da inizio 2018, non ha subito neanche un gol in campionato: e contro i marziani è difficile fare di più. Testa a Verona, domenica c’è subito l’occasione per il riscatto!

IL TABELLINO

JUVENTUS-ATALANTA 2-0 (primo tempo 1-0)

RETI: Higuain al 29′ p.t.; Matuidi al 36′ s.t.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (dal 5′ s.t. De Sciglio), Benatia, Chiellini, Asamoah; Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (dal 33′ s.t. Barzagli), Dybala, Mandzukic (dal 17′ s.t. Alex Sandro); Higuain – A disposizione: Szczesny, Del Favero, Rugani, Khedira, Bentancur, Sturaro, Marchisio – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Mancini, Palomino; Hateboer (dal 25′ s.t. Cornelius), Cristante, De Roon, Gosens (dal 20′ s.t. Petagna); Ilicic, Haas (dal 12′ s.t. Spinazzola); Gomez – A disposizione: Gollini, Rossi, Caldara, Masiello, Castagne, Melegoni, Freuler, Cornelius, Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Juventus 2-2 – spettatori: 36.753 – espulso Mancini (A) al 34′ s.t. (doppia ammonizione – ammoniti Cristante (A), Alex Sandro (J), Benatia (J), De Roon (A) e Asamoah (J) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, si torna in campo: c’è il recupero di campionato nella tana della Juve!

TORINO, ORE 18

MISSION (QUASI) IMPOSSIBLE, MA CON IL DOVERE DI PROVARCI

Niente rischio neve questa volta, Juve e Atalanta possono così recuperare quel match che due settimane e mezzo fa venne rinviato alla data odierna e con i nerazzurri che possono quantomeno contare su un morale decisamente diverso di allora: il successo di Bologna rilancia le ambizioni europee della truppa del Gasp che prova ad arrivare il più carica possibile alla seconda di tre trasferte consecutive (domenica si va a Verona, sponda Hellas) contro una Juve che si è ripresa la vetta della serie A approfittando della frenata del Napoli nelle ultime due giornate; i bianconeri hanno così addirittura l’occasione di poter allungare sui partenopei, motivo che complica ancor più le cose ad un’Atalanta che si prepara ad affrontare un avversario praticamente imbattibile e che non subisce gol addirittura da fine dicembre (nella vittoria per 3-1 a Verona). Una missione impossibile, o quasi, ma nella quale i ragazzi del Gas proveranno a dare il meglio per cercare un risultato che darebbe davvero grande fiducia al già carico ambiente nerazzurro.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

JUVENTUS (4-3-3): 1 Buffon; 2 De Sciglio, 4 Benatia, 3 Chiellini, 22 Asamoah; 6 Khedira, 5 Pjanic, 14 Matuidi; 11 Douglas Costa, 10 Dybala, 17 Mandzukic – A disp. 23 Szczesny, 26 Lichtsteiner, 24 Rugani, 15 Barzagli, 30 Betancur, 8 Marchisio, 12 Alex Sandro, 27 Sturaro, 9 Higuain – All. Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 5 Masiello, 6 Palomino, 3 Toloi; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 37 Spinazzola; 4 Cristante; 72 Ilicic, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 3 Toloi, 28 Mancini, 32 Haas, 8 Gosens, 21 Castagne, 99 Barrow, 23 Melegoni, 9 Cornelius, 10 Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia




Le pagelle di Bologna-Atalanta

LA IN MEZZO LA DEA STRARIPA, E CHE SPINAZZOLA OGGI!

Dopo un primo quarto d’ora timido, la squadra del Gasp esce con prepotenza e prende il dominio di un match che nella ripresa poteva stravincere ma che ha rischiato invece di pareggiare con tantissimi rammarichi: il gol di De Roon rende merito alla prestazione di un centrocampo oggi sugli scudi dove lo stesso olandese e Freuler hanno fatto da dominatori autentici con l’aiuto di uno Spinazzola sempre più sulla via del totale recupero. La davanti l’ingresso di Ilicic ha cambiato i piani di un Bologna che, con l’entrata in campo dello sloveno, ha iniziato a vacillare sempre più.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: la studia bene, e nella ripresa capisce di poterla vincere ed azzarda i cambi al momento giusto rinunciando a Petagna e Gomez per provarci con Ilicic e Cornelius. Ottima complessivamente la prova dei suoi, il solito rammarico è quello del non concretizzare al meglio la miriade di occasioni create. E anche oggi si è rischiato di doversi “accontentare” di un pareggio.

BERISHA 6: di parate non ne deve compiere di particolare importanza. Si “gode” la sua giornata da spettatore sotto la pioggia.

TOLOI 6.5: la solita sicurezza la dietro con anche qualche tentativo ben oltre la linea difensiva. Bene.

PALOMINO 6.5: non fa rimpiangere Caldara con una prova decisamente convincente.

MASIELLO 6.5: colpito subito duro in avvio, non ne risente particolarmente disputando una gara veramente buona.

CASTAGNE 6.5: scelto un po’ a sorpresa al posto di Hateboer, spinge parecchio e riesce anche a metter in mezzo diversi palloni interessanti a volte sciupati dai compagni.

DE ROON 7.5: fosforo e gambe per un mix davvero esplosivo; nella ripresa cresce nonostante il vistoso turbante in testa rimediato per uno scontro in area nel primo tempo. Il bellissimo gol è la ciliegina sulla torta di una serie di prestazioni molto convincenti. Avanti così!

FREULER 7.5: mamma mia, tanta roba davvero li in mezzo. Qualità e giocate che non la fanno praticamente mai vedere al Bologna nella ripresa. Un leader!

SPINAZZOLA 7.5: eccone un altro che pare finalmente ritrovato. Oggi è stata forse una delle sue più belle partite di questa stagione: motorino perpetuo ed inesauribile, cerca anche il gol nella ripresa ma peccando tuttavia con la mira. Per inseguire nuovamente l’Europa occorre sicuramente il suo apporto con prestazioni così.

CRISTANTE 6.5: un po’ nascosto nel primo tempo, nella ripresa cresce veramente tanto e sfiora anche il gol di testa sugli sviluppi di un corner. (BARROW s.v.: dentro nel finale, si gode la vittoria con i compagni).

PETAGNA 6.5: oggi in campo dall’inizio, tutto sommato la sua prova è generosa ed al servizio dei compagni fino al momento della sostituzione (CORNELIUS 6: nel finale Mirante gli nega la gioia del gol, ma complessivamente il suo innesto non lascia molto il segno).

GOMEZ 6: povero Papu, seguendo la partita in tv, dopo il gol sbagliato lo si è visto parecchie volte allargare le braccia quasi sconsolato. Non è un momento facile per il nostro capitano, pare aver quasi paura di calciare, simbolo del periodo attraversato dall’argentino. Le parole di Gasperini nel fine partita tuttavia sono un giusto incoraggiamento al ragazzo: un capitano non deve mai avere paura di sbagliare. Forza Papu! (ILICIC 7: il jolly giocato dal Gasp si rivela vincente. Le sue giocate spaccano il bunker del Bologna che, ad un certo punto, pareva reggere. L’assist dello sloveno a De Roon per il gol è l’ariete che buca il muro).