L’EuroAtalanta continua a correre: Barrow, Cristante e Ilicic stendono il Genoa

SERIE A, TRENTACINQUESIMA GIORNATA

ATALANTA-GENOA 3-1: GASP TRAVOLGE IL “SUO” GRIFONE

Altri tre punti e avanti il prossimo: l’Atalanta infila il terzo successo consecutivo, resta sesta in classifica e rifila tre gol al Genoa capitalizzando al meglio un gran primo tempo dei ragazzi del Gasp e concedendo forse qualcosina di troppo agli avversari nella ripresa. Prima parte di gara disputata in maniera eccelsa dai nerazzurri, che spingono sin dalle prime battute e passano con un bellissimo gol di Barrow al quarto d’ora e raddoppiano sei minuti dopo con Cristante; nella ripresa Gomez e compagni calano il ritmo di gara e gli ospiti riescono così a rendersi più pericolosi, ma con la difesa nerazzurra comunque sempre attenta. Gasperini inserisce Ilicic al ritorno dall’infortunio e lo sloveno ripaga la fiducia con il bellissimo gol del 3-0 che manda, di fatto, il match in archivio; nel finale segnano comunque anche gli ospiti con una splendida punizione di Veloso e il Var è protagonista di un rigore prima assegnato ai rossoblu e poi tolto dopo il controllo a video del direttore di gara. Nerazzurri sempre sesti in classifica, distanze immutate dalle inseguitrici e domenica grande sfida a Roma contro la Lazio.

Bergamo: e tre. In un finale di stagione dove nulla è scontato, l’Atalanta centra il filotto e l’obiettivo che si era posta prima di arrivare ai match contro Lazio e Milan previsti nelle prossime due giornate: vincerle tutte, poi si vedrà. Oggi è toccato al Genoa, travolto dalle grandi motivazioni dei nerazzurri nel primo tempo, ma che nella ripresa ha rischiato più volte di riaprire la gara fin quando il neo entrato Ilicic (tornato in campo dopo l’infortunio) ha deciso di inventarsi il gol che mandava in ghiaccio il match anche perchè nel finale Veloso accorcia con una bellissima punizione.

C’E ANCORA BARROW DAVANTI: Gasperini conferma Barrow al fianco di Gomez mandando in panchina Ilicic al rientro dopo l’infortunio e puntando su Castagne in fascia al posto di Hateboer, mentre negli ospiti due cambi rispetto l’ultima formazione per Ballardini, fuori Laxalt e Cofie dentro dal primo minuto Migliore e Bessa.

MUSA-SHOW, DEA AVANTI: buona cornice di pubblico a Bergamo e spettacolare coreografia della Curva Pisani all’ingresso delle squadre in campo per un match che inizia subito a mostrare come la differenza di motivazioni sia l’elemento dominante oltre che determinante: l’Atalanta corre e al quinto un bel cross di Castagne preoccupa Perin, ma Gomez non riesce a deviare da pochi passi. Prove generali del vantaggio atalantino che arriva al quarto d’ora: un lancio di Toloi prolungato di testa da Cristante diventa un assist per Barrow che lascia sul posto Rossettini e segna in diagonale facendo passare il pallone sotto le gambe di Perin il bel gol che porta la Dea sull’1-0.

CRISTANTE FIRMA IL RADDOPPIO: sei minuti dopo arriva anche il raddoppio: l’ex Zukanovic perde palla sulla trequarti, Cristante chiede e ottiene il triangolo a Gomez e poi segna un gran bel gol anticipando il portiere in uscita. L’Atalanta insiste e a cinque dalla mezz’ora l’ennesima discesa di Castagne manda al tiro Barrow che viene murato, sulla respinta Toloi manda alto da ottima posizione. Ospiti che danno segnali di presenza in campo nel finale con una conclusione di Medeiros che finisce alta; si va al riposo con i nerazzurri avanti 2-0.

RIPRESA, CRESCE IL GENOA: due gol in tasca e un primo tempo dominato inducono i nerazzurri a rallentare la loro corsa in avvio di ripresa mandando così non solo Gasperini su tutte le furie in panchina, ma ridando ossigeno anche a un Genoa sin li evanescente: gli innesti di Veloso e Pandev prima e di Pepito Rossi poi danno coraggio agli ospiti: al quarto d’ora, Lapadula arriva al tiro da buona posizione, ma Toloi devia in angolo; poi è proprio Rossi a provarci con un diagonale che esce di un soffio.

ILICIC ENTRA E LA CHIUDE: il tecnico atalantino capisce che le cose non vanno come vorrebbe e così inizia anche lui a cambiare: prima Castagne (ammonito) lascia posto ad Hateboer, poi Barrow lascia posto al rientrante Ilicic che si ripresenta al pubblico nerazzurro dopo l’infortunio con il gol che chiude i giochi alla mezz’ora realizzato con uno splendido sinistro a giro su cui Perin non può nulla. Poi il Papu in contropiede fallisce il poker e allora il Genoa si scuote e trova il gol della bandiera a nove dalla fine con Veloso che segna direttamente da punizione.

VAR PROTAGONISTA NEL FINALE: nel finale Lapadula sbaglia di testa da pochi passi e qualche secondo dopo Rossi manda a lato di qualche centimetro un sinistro al volo su cross di Hiljemark che avrebbe potuto cambiare tutto quanto. Var protagonista nel finale quando al quarantaquattro Fabbri concede un rigore al Genoa per mani di Caldara su tiro di Rossi, ma l’ausilio della tecnologia consiglia l’arbitro di rivedere l’azione e la decisione dato che il difensore nerazzurro è colpito sulla schiena e non sul braccio dal pallone. Finisce quindi 3-1, i nerazzurri continuano a sognare un ritorno in Europa-bis anche per la prossima stagione con le prossime tre giornate che diventano sempre più determinanti: Milan, Lazio e infine il Cagliari ci diranno se potremo davvero chiamarla ancora “EuroAtalanta”.

IL TABELLINO:

ATALANTA-GENOA 3-1 (primo tempo 2-0)

RETI: Barrow (A) al 16′, Cristante (A) al 22′ p.t.; Ilicic (A) al 29′, Veloso (G) al 36′ s.t.

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Castagne (dal 9′ s.t. Hateboer), De Roon, Freuler, Gosens; Cristante (dal 42′ s.t. Palomino), Barrow (dal 16′ s.t. Ilicic), Gomez – A disposizione: Gollini, F. Rossi, Mancini, Haas, Bolis, Colpani, Petagna, Cornelius – All.: Gasperini

GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Rossettini, Zukanovic; Lazovic, Hiljemark, Bertolacci, Bessa (dal 1′ s.t. Veloso), Migliore (dal 1′ s.t. Pandev); Lapadula, Medeiros (dal 9′ s.t. G.Rossi) – A disposizione: Lamanna, Zima, El Yamiq, Rosi, Cofie, Rigoni, Taarabt, Galabinov, Omeonga – All.: Ballardini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

NOTE: gara di andata: Genoa-Atalanta 1-2 – spettatori: 18mila circa – ammoniti Castagne, Freuler, Caldara e Rossettini – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Arriva il Genoa, l’Atalanta cerca altri tre passi verso l’Europa-bis

BERGAMO, ORE 15

GASP CERCA STRADA (E PUNTI) CONTRO IL “SUO” GRIFONE

Una partita sicuramente diversa dalle altre per il tecnico nerazzurro Gasperini che ritrova oggi da avversario quel Genoa con cui ha fatto cose a dir poco incredibili ma che non dovrà tuttavia farsi prendere troppo dai sentimenti: oggi alla sua Atalanta servono altri tre punti per mettere un nuovo mattoncino di quelli pesanti nella corsa verso l’Europa League. Partita veramente importante quella odierna per Papu Gomez e compagni contro un avversario che ha raggiunto la matematica salvezza nel posticipo di lunedì contro il Verona ma che non verrà sicuramente in gita turistica in quel di Bergamo; occorre una vittoria per tenersi a distanza Milan, Fiorentina e Samp ed avvicinare ulteriormente la meta. Sul fronte infortunati, l’infermeria pare gradualmente svuotarsi con i recuperi di Ilicic, Masiello e Palomino oltre a quello probabile di Spinazzola però solo dalla prossima settimana.

E OGGI… ANDIAMO TUTTI ALL’ATALANTA!!!

Mondoatalanta sarà allo stadio per raccontarvi in diretta le emozioni di questo importante match che vedrà protagonisti i ragazzi del Gasp contro il grifone; seguite tutti gli aggiornamenti dalla nostra pagina Facebook che vi terrà informati con il racconto LIVE ed anche fotografie/video prima, durante e dopo il match.

Ricordiamo invece che, l’appuntamento consueto per il racconto della gara da leggere sul nostro sito è posticipato alla tarda serata di oggi, vista la nostra presenza allo stadio per il match di questo pomeriggio alle 15.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante, Freuler, Gosens; Ilicic, Gomez; Barrow – A disposizione: Gollini, Rossi, Mancini, Bastoni, Castagne, Palomino, Haas, De Roon, Petagna, Cornelius, Latte Lath – Allenatore: Gasperini

GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Rossettini, Zukanovic; Lazovic, Rigoni, Bertolacci, Hiljemark, Laxalt; Medeiros, Lapadula – A disposizione: Lamanna, Zima, El Yamiq, Rosi, Migliore, Bessa, Cofie, Omeonga, Taarabt, Veloso, Galabinov, Rossi, Pandev – Allenatore: Ballardini

ARBITRO: Fabbri di Verona




Le pagelle di Atalanta-Torino

CASTAGNE, MOSSA VINCENTE; GOSENS UNA FURIA OGGI

Hanno messo il cuore oltre l’ostacolo i ragazzi del Gasp e hanno vinto una gara fondamentale in cui il tecnico nerazzurro aggiusta la sua Atalanta in corsa con l’innesto di Castagne che diventa la mossa vincente. Bene anche Gosens, autore di una grandissima partita oltre che del gol-vittoria; in crescita continua anche il Papu e baby-Barrow che anche oggi ha sfiorato il gol in almeno due occasioni. Dietro bene Caldara e Toloi.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: legge benissimo un match interpretato al top dai suoi, vede Hateboer non in palla e lo cambia con Castagne spaccando così la partita. Preferisce Barrow ad un Petagna ancora convalescente e la mossa gli da ragione anche li. Siamo al sesto posto e, ancora una volta, gran parte del merito è suo.

BERISHA 6: rischia la “paperissima” rinviando addosso a Liaijc a fine primo tempo, si riscatta in un paio di uscite tempestive nella ripresa ma sul gol subito forse poteva far meglio.

TOLOI 6.5: giganteggia nel cuore dell’area di rigore. Bene.

CALDARA 7: anche lui concede davvero solo le briciole agli avversari.

MANCINI 6: benino, si fa sorprendere in un paio di circostanze, una importante in cui Edera lo salta e Berisha evita guai peggiori in uscita. (BASTONI 6: dentro nell’ultima parte di gara, fa buona guardia dopo l’ingresso di Niang)

HATEBOER 6: non entusiasmante nonostante provi a spingere molto nel primo tempo anche lui ma con troppi errori che il mister non gli perdona. (CASTAGNE 7: innesto decisivo; mette il piede in diverse azioni pericolose, crossa al posto giusto e al momento giusto offrendo a Gosens il pallone che vale tre punti. Mossa vincente!)

DE ROON 6.5: a fine gara si fa un giro di tutto lo stadio per esaltare il pubblico; è il simbolo di questa squadra che non molla mai, anche se oggi si è lasciato un attimo sorprendere in occasione dell’azione del pari dove si perde la marcatura di Liajic. Buona comunque la sua prova.

FREULER 7: orologio svizzero in mezzo al campo, timbra il cartellino del gol che sblocca il match e corona così la sua ennesima prestazione di grande spessore.

GOSENS 7.5: che partita! Da oggetto misterioso la sua crescita esponenziale sta diventando una probabile arma in più a disposizione del Gasp nella volata per ritrovare l’Europa perduta.

CRISTANTE 6: momento di forma non dei migliori, lo si nota da alcune giornate. Qualche pallone sbagliato di troppo e meno pimpante rispetto a qualche tempo fa.

BARROW 7: primo tempo con un paio di occasioni salvate da Sirigu, ripresa con quel cross vincente per Freuler e l’ennesima grande prova del ragazzino-prodigio di Zingonia. Molto bene! (CORNELIUS s.v.: dentro nel finale).

GOMEZ 6.5: prosegue la sua fase di crescita, oggi non trova il gol ma è autore di una buona gara e va anche vicino alla marcatura in un paio di occasioni, una delle quali sventata da Sirigu con una gran parata.




Freuler e Gosens mettono la freccia all’Atalanta: battuto il Toro, i nerazzurri scavalcano il Milan!

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-TORINO 2-1: TUTTO NELLA RIPRESA, DEA AL SESTO POSTO

Missione compiuta: sfruttando al meglio le sconfitte di tutte quelle che stavano dietro (e davanti), l’Atalanta batte il Toro, lo esclude dalla volata per l’Europa e vola al sesto posto solitario che porterebbe diritti (e senza bisogno dei preliminari) in Europa Legue: certo, la strada è ancora lunga in queste quattro giornate che restano alla fine del campionato, ma oggi i nerazzurri hanno compiuto l’ennesimo capolavoro di questa stagione, specie contro un avversario di valore come i granata. Dopo un primo tempo equilibrato, Freuler di testa nella ripresa sblocca il punteggio ma il Toro reagisce subito pareggiando con Ljaijc due minuti dopo; ma i ragazzi del Gasp non mollano e mettono ancora la freccia al diciottesimo con Gosens, che sfrutta il bellissimo assist del neo entrato Castagne per metter dentro il gol del definitivo 2-1 che fa sognare una città intera. Avanti il prossimo!

Bergamo: una “corrida” per l’Europa. Titolo scontatissimo ma ricco di significati oggi tanto per l’Atalanta quanto per il Toro che si affrontano al Comunale il giorno dopo la contemporanea caduta delle rivali Fiorentina (in casa del Sassuolo) e Milan (clamoroso il tonfo dei rossoneri a San Siro con il Benevento): con un successo i nerazzurri possono addirittura scavalcare i rossoneri al sesto posto mentre i granata accorcerebbero ulteriormente la classifica, rilanciandosi anche loro nella bagarre per un posto nella prossima Europa League.

Gasperini insiste ancora su Barrow al fianco di Gomez, con Petagna che va in così inizialmente in panchina; dietro, assente Masiello, influenzato, e nemmeno in panchina aggiungendosi così alla lunga lista di infortunati, tra cui Spinazzola, Palomino e Ilicic. Nel Torino, Mazzarri dà spazio dal primo minuto a Bonifazi nel ruolo abitualmente di De Silvestri squalificato come Baselli. Davanti, al fianco di Belotti agisce Edera con Ljajic alle loro spalle.

LA PARTITA DEL… MONDO: giornata quasi estiva al Comunale, giocatori in campo con un segno rosso sulla faccia in testimonianza contro la violenza sulle donne, e il match inizia così con gli applausi di tutto lo stadio per la fotografia di Emiliano Mondonico che compare sul tabellone: il “Mondo”, scomparso a fine marzo, ha fatto la storia sia da tecnico dei nerazzurri che in casa granata. La prima offensiva del match è degli ospiti con un colpo di testa di Belotti al terzo sugli sviluppi di un corner con la sfera che finisce sopra la traversa. All’undicesimo occasione anche per l’Atalanta, Papu accelera e conclude ai limiti dell’area, diagonale sul fondo; ancora i nerazzurri sei minuti dopo si rendono pericolosi con la bella combinazione tra Barrow per Freuler che conclude fuori di poco.

FORCING DEA MA SENZA ACUTO: ancora i ragazzi del Gasp a farsi vivi al ventitre con Gosens che va sul fondo e crossa, Sirigu coi pugni toglie il pallone a Barrow pronto a deviar in porta. Progesue nel suo monologo la squadra del Gasp, a sette dalla fine Barrow mette il turbo, si accentra e tira potente e Sirigu è bravo a respinger coi pugni la conclusione dell’attaccante nerazzurro. La Dea spinge ma non sfonda, il Toro si vede davvero poco anche se, per poco, Berisha non la combina davvero grossa a due dalla fine andando a rinviare addosso a Lijaic nei paraggi con la sfera che, fortunatamente, scivola sul fondo: rischio “paperissima” per il portiere albanese. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero e con le due squadre ferme sullo 0-0.

FREULER-LIAJIC BOTTA E RISPOSTA: subito una novità in avvio di ripresa con il Gasp che inserisce Castagne a posto di un Hateboer che non ha soddisfatto il tecnico atalantino nel corso della prima frazione di gara. I nerazzurri tornano a spingere sin dalle prime battute nonostante sia il Toro a farsi vedere per primo al quarto quando Edera prova l’azione solitaria, si accentra e tira sopra la traversa. Ma l’Atalanta all’ottavo ha finalmente il guizzo giusto: Barrow in area si inventa un cross al bacio per la testa di Freuler che, tutto solo, mette nel sacco da due passi il gol che porta in vantaggio i suoi. La risposta del Toro però non si fa attendere: tempo nemmeno due minuti e il match torna subito in equilibrio grazie ad una veloce ripartenza ospite, Liajic riceve palla vicino l’area di rigore, brucia la marcatura di De Roon e batte Berisha firmando così il gol dell’1-1.

GOSENS SCATENATO FIRMA IL 2-1: partita che diventa sempre più bella col passare dei minuti, con l’Atalanta che ovviamente non ci sta e al dodicesimo Cristante, sugli sviluppi di un corner, colpisce di testa e manda la palla sopra la traversa di poco. Altri sette minuti e i ragazzi del Gasp passano ancora: bella azione di Castagne che crossa rasoterra per Gosens tutto solo e libero di metter nel sacco il punto del nuovo vantaggio atalantino.

TENSIONE FINALE: metà della ripresa e arriva il “cooling-break”, con i giocatori liberi di dissetarsi a bordocampo ed il gioco che si ferma per un paio di minuti; poi l’Atalanta va ancora vicina al gol in occasione di un corner dove spunta la testa di Mancini in area e pallone che finisce fuori per questione di centimetri. Tre giri d’orologio dopo la mezz’ora Berisha è bravissimo in uscita su Edera lanciato a rete dopo una non impeccabile marcatura di Mancini. Col passare dei minuti arrivano anche altri cambi in casa nerazzurra con l’ingresso di Bastoni al posto di Mancini e Cornelius che rileva un applauditissimo Barrow a cinque dalla fine. Tre minuti prima del novantesimo ancora Ljaijc su punizione fa venir i brividi sugli spalti con un tentativo che finisce alto sopra la traversa.

SORPASSO E SESTO POSTO!: restano ancora cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara per trattenere il respiro ma il Toro a quel punto non ne ha davvero più ed i nerazzurri non concedono più nulla ai loro avversari: tre fischi del direttore di gara e lo stadio esplode di gioia per un’Atalanta che mette la freccia e sorpassa il Milan arrivando addirittura al sesto posto: l’Europa-bis, che sino a qualche giornata fa appariva un sogno difficile da ritrovare ora è molto più di una speranza. Avanti tutta!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-TORINO 2-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 8’st Freuler, 11’st Ljajic, 19’st Gosens.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Mancini (35’st Bastoni); Hateboer (1’st Castagne), De Roon, Freuler, Gosens; Cristante; Barrow (41’st Cornelius), Gomez – In panchina: Rossi, Gollini, Petagna, Haas, Kulusevski, Latte Lath – Allenatore: Gasperini.

TORINO (3-4-3): Sirigu; Nkoulou, Burdisso, Moretti; Bonifazi (22’st Molinaro), Acquah (31’st Berenguer), Rincon, Ansaldi; Edera (39’st Niang), Belotti, Ljajic. In panchina: Ichazo, Milinkovic-Savic, Valdifiori, Butic, Fiordaliso, Kone, Adopo – Allenatore: Mazzarri

ARBITRO: Aureliano di Bologna.

NOTE: gara di andata: Torino-Atalanta 1-1 – giornata di sole, terreno in buone condizioni – ammoniti: Caldara, De Roon, Ansaldi, Moretti – calci d’angolo: 11-4 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Dai Atalanta, prendi il Toro per le corna e vola verso l’Europa!

BERGAMO, ORE 15

UNA CORRIDA CHE PUO’ VALERE IL SESTO POSTO: CREDIAMOCI!!!

La trentaquattresima giornata di campionato, alla luce dei risultati degli anticipi di ieri con le contemporanee sconfitte di Fiorentina e quella clamorosa del Milan in casa contro il Benevento, trasforma il match odierno delle 15 al Comunale tra Atalanta e Torino in un quasi match point per i nerazzurri di Gasperini che, in caso di successo, potrebbero scavalcare addirittura i rossoneri e salire al sesto posto in classifica. Gara importantissima, ma molto delicata per Gomez e compagni che dopo il bel successo sul Benevento cercano così altri punti pesantissimi per provare addirittura a fare il vuoto nella corsa verso l’Europa League. Occhio però ad un Toro in decisa forma, reduce da una serie di partite ben disputate e con ancora più di una ambizione  da volersi giocare per trovare un posto nelle coppe anche per gli uomini di Mazzarri. Ai nerazzurri servirà una gara praticamente perfetta, spinti dal pubblico che, mai come oggi, non farà certamente mancare il sostegno ai ragazzi del Gasp.

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vivi tutte le emozioni di questo importantissimo matchdei ragazzi del Gasp contro i granata attraverso il nostro racconto LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto della partita e le pagelle le troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 28 Mancini, 13 Caldara, 3 Toloi; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 4 Cristante; 10 Gomez, 29 Petagna – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 5 Masiello, 95 Bastoni, 44 Kulusevski, 45 Latte Lath, 21 Castagne, 32 Haas, 9 Cornelius, 99 Barrow – All.: Gasperini

TORINO (3-4-2-1): 39 Sirigu; 33 N’Koulou, 13 Burdisso, 24 Moretti, 15 Ansaldi; 88 Rincon, 22 Obi, 3 Molinaro; 20 Edera, 10 Ljajic; 9 Belotti – A disp.: 1 Ichazo, 99 Coppola, 23 Barreca, 4 Bonifazi, 5 Valdifiori, 21 Berenguer, 11 Niang, 6 Acquah, 14 Iago Falquez – All.: Mazzarri

ARBITRO: Aureliano di Bologna




Le pagelle di Benevento-Atalanta

GASP AZZECCA TUTTO, BARROW FA IL BOTTO, RISCATTO-PAPU

Buona complessivamente la prova dei nerazzurri nonostante un avvio un po’ complicato con il Benevento che arrivava prima sui palloni; trovato il gol del vantaggio la gara si fa in discesa per i ragazzi del Gasp che poi azzecca i cambi nell’intervallo con l’innesto di Barrow che si scatena e segna il suo primo gol in serie A. Menzione anche per il bellissimo gol di Gomez che chiude definitivamente i conti. La dietro bene anche Berisha, attento quando chiamato in causa.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: bene in una gara non certo iniziata benissimo, ma poi corretta in corsa quando nel primo tempo i suoi erano si in vantaggio ma non certo incantando. L’innesto di Barrow nella ripresa spacca il match e gli consegna così una vittoria importantissima per tentare il nuovo assalto all’Europa.

BERISHA 6.5: complessivamente poco impegnato, ma ci mette la mano sulla punizione di Viola nel finale di gara ed appare sempre attento nelle poche situazioni pericolose subite.

MANCINI 6: pochi grattacapi per lui, ma spesso appare un po’ troppo irruento negli interventi e rimedia così un cartellino giallo nel finale di primo tempo che induce il Gasp a sostituirlo nell’intervallo. (CASTAGNE 6: svolge la dietro con ordine il suo compitino).

CALDARA 6.5: perfetto la dietro, praticamente Diabatè scappa via solo una volta in tutta la partita (e, per fortuna, grazia i nerazzurri).

MASIELLO 6.5: la solita gara ordinata e quasi perfetta in fase difensiva. Un muro!

HATEBOER 6.5: bene anche lui, in più occasioni si fa notare e si rende pericolo con diversi traversoni che seminano il panico in area sannita. Bravo!

DE ROON 6.5: fa girar bene la palla la in mezzo, e gli si può anche perdonare quel rigore calciato alle stelle complice un incredibile liscio al momento di concludere.

FREULER 7: il gol e non solo, il solito grande lavoro a servizio dei compagni condito con il tocco facile facile che vale l’1-0.

GOSENS 6.5: si prende il rigore, partecipa alle azioni dei compagni, insomma il ragazzo cresce rispetto alla prova con l’Inter e sembra assimilar meglio i dettami tattici del Gasp.

CRISTANTE 6.5: sbaglia un gol praticamente fatto ma partecipa nell’azione che sblocca il match offrendo a Freuler la palla del vantaggio e quando si mette in moto per quelli del Benevento sono dolori.

PETAGNA 6: la sufficienza arriva perchè nell’azione che rompe il match l’assist per Cristante è tutto suo e coglie impreparata l’intera difesa sannita, il resto purtroppo è poco altro oltre ad un pestone che invita il Gasp a tenerlo ai box nella ripresa (BARROW 7: pronti, via… gol! Entra e lascia subito il segno mettendo la gara definitivamente in discesa ai suoi e dando quella scossa che tutti si auspicavano dopo un primo tempo un po’ così dei suoi. Ottimi movimenti, anche qualche bella giocata: il ragazzo ha tutto per poter fare strada!).

GOMEZ 7: quando i nerazzurri accelerano lui è quasi sempre partecipe delle azioni, ma la cosa più bella la fa trovando il gol del 3-0 che è una autentica sua invenzione; dribbling, tre difensori mandati al bar e conclusione vincente. E’ tornato il Papu che tutti vorremmo? Ce lo auguriamo tutti! (BASTONI s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile).




Baby-Barrow accende l’Atalanta a Benevento: sul treno dell’Europa ci siamo anche noi!

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

BENEVENTO-ATALANTA 0-3: IL TERZO GOL DEL PAPU E’ UNA MAGIA!

Vittoria doveva essere, e così è stato: l’Atalanta vince netto a Benevento, sorpassa temporaneamente la Fiorentina e attende comodamente in poltrona sui vagoni del treno che porta all’Europa i risultati della serata; eppure i nerazzurri non iniziano il match con grande piglio, e i padroni di casa sciupano con il loro bomber Diabatè una clamorosa chance per sbloccar il match. Superato lo spavento l’Atalanta passa a metà della prima frazione con Freuler e poi amministra il risultato fino all’intervallo. Nella ripresa il Gasp inserisce subito Castagne e Barrow ed il giovane attaccante della primavera ricambia la fiducia andando a segnare il gol del raddoppio al terzo. Poi De Roon sciupa incredibilmente un rigore scivolando dal dischetto ma ci pensa il Papu a metter il sigillo definitivo sulla vittoria con un bellissimo gol che vale il definitivo 3-0 ed il temporaneo settimo posto per la truppa nerazzurra.

Benevento: un treno per l’Europa da non farsi scappare contro la voglia di finire una stagione non certo indimenticabile nel miglior modo possibile: stimoli diversi per Atalanta e Benevento che si affrontano stasera in terra sannita ma quanto basta a render interessante un match per nulla scontato con Gomez e compagni che vogliono i tre punti a tutti i costi per capitalizzar al meglio una giornata in cui le dirette concorrenti per l’Europa League si incrociano.

TORNA PETAGNA IN AVANTI: poche le scelte a disposizione di Gasperini tra squalifiche ed infortuni con il tecnico nerazzurro che lancia Mancini in difesa per lo squalificato Toloi (con Palomino ancora out) insieme a Caldara e Masiello mentre dalla metà in su è la stessa squadra che ben ha fatto con l’Inter sabato con la sola variante del ritorno in campo di Petagna al posto del giovane Barrow che va in panchina. Poco da perdere per un Benevento che non ha intenzione di fare da spettatore non pagante; così i sanniti di De Zerbi si presentano con uno schieramento piuttosto offensivo: perno d’attacco naturalmente Diabatè, con la sua media di un gol ogni 40 minuti, ma a suo supporto ci sono anche Lombardi, Brignola e Parigini.

DUE BRIVIDI: decisamente meglio i padroni di casa in avvio, con Gosens protagonista nei primi minuti di un salvataggio quasi sulla linea sugli sviluppi di un corner dove un giocatore di casa era arrivato a colpire di testa; l’Atalanta risponde al quarto d’ora con un tiro di Gomez dalla distanza però facilmente preda del portiere Puggioni ma è ancora il Benevento ad avere una occasione ghiotta al ventesimo quando Diabatè riceve palla, va verso l’area nerazzurra e tenta un improbabile pallonetto invece di concludere graziando così i ragazzi del Gasp.

FREULER APRE LE DANZE: l’Atalanta, scampato il pericolo, inizia a svegliarsi sull’immediata azione di ripartenza con Hateboer che conclude dall’ingresso dell’area di rigore e Puggioni che respinge coi pugni e poi blocca la sfera. Preludio al gol che i nerazzurri trovano al ventunesimo dopo una bella azione avviata da Petagna per smarcar Cristante tutto solo in area e con il giocatore atalantino che apre per l’accorrente Freuler che deposita nel sacco il facile pallone dell’1-0 atalantino.

DEA GUARDINGA: con il minimo sindacale l’Atalanta sblocca dunque un match sin li complicato che i nerazzurri provano a gestire alzando anche il loro baricentro ma concedendo qualcosina agli avversari che, appena possono, provano a farsi vedere in avanti come a dieci dalla fine con un cross di Lombardi per la testa di Venuti che manda sul fondo. Ultimi sussulti di un primo tempo sin qui vivo solo a sprazzi ma quanto basta ai nerazzurri per chiuderlo avanti di un gol.

RIPRESA, BARROW BOOOM!!!: non è completamente soddisfatto dei suoi Gasperini durante l’intervallo e così la ripresa si apre con due cambi e Castagne che entra in campo per Mancini e il baby Barrow che prende il posto di Petagna in attacco e lascia subito il segno: terzo minuto, l’azione nerazzurra è nuovamente letale sfruttando al meglio un errore in disimpegno dei giocatori di casa, pallone per Barrow che si accentra e conclude mettendo nel sacco il suo primo gol in serie A ed il raddoppio dell’Atalanta che affronta così con maggior serenità la seconda parte del match.

UN RIGORE DA “MAI DIRE GOL”: va sul velluto la squadra del Gasp che al nono va ad un passo dal tris con Masiello che conclude e trova il gran riflesso di Puggioni che evita così il tris atalantino. Al diciassettesimo ci provano i sanniti con una punizione di Viola dal limite dell’area, pallone sopra la traversa; momento divertente al ventesimo quando Gosens viene steso al limite dell’area: il direttore di gara concede inizialmente la punizione dal limite all’Atalanta, poi rettifica la decisione con l’ausilio del Var e concede il calcio di rigore che De Roon va a calciare ma scivola al momento del tiro e il pallone finisce fuori dallo stadio.

PAPU-SHOW, LA DEA FA TRIS: nemmeno il tempo di metabolizzare l’errore dal dischetto e l’Atalanta si rifà subito con gli interessi trovando il punto che chiude la partita con un bellissimo gol di Papu Gomez che entra in area, ne manda tre al bar e conclude trovando così un bellissimo gol che speriamo anche sia una bella iniezione di fiducia per il capitano nerazzurro reduce da alcune partite non certo delle più esaltanti.

EURO-CORSA, CI SIAMO: il colpo del 3-0 spegne definitivamente ogni speranza del Benevento di tornare in partita, con i nerazzurri che vanno anche al quarto gol con un’altra bella azione iniziata da Gomez e finalizzata (male) da Cristante che viene anticipato da Puggioni in uscita al momento della conclusione. C’è gloria anche per Berisha a tre dalla fine, con il portiere albanese che devia in corner l’ennesimo tentativo di Viola su punizione; passerella (e applausi dei quasi duecento giunti in terra sannita da Bergamo) per il Papu Gomez a tre dalla fine per lasciar posto a Bastoni e il match che va ai posteri dopo quattro di recupero. Tre punti dovevano essere e tali sono stati (con altrettanti gol) per un’Atalanta che ora si accomoda in poltrona ed attende i risultati degli altri campi: sul treno dell’Europa siamo ancora in carrozza anche noi. E speriamo di restarci!

IL TABELLINO

BENEVENTO-ATALANTA 0-3 (primo tempo 0-1)

 RETI: al 21′ p.t. Freuler; al 4′ Barrow, al 22′ s.t. Gomez.

BENEVENTO (3-4-2-1): Puggioni; Djimsiti, Billong (dall’8’s.t. Sagna), Tosca; Venuti, Del Pinto, Viola, Lombardi (dall’8’s.t. Djuricic); Brignola, Parigini (dal 23′ s.t. Iemmello); Diabate’ – A disposizione: Brignoli, Rutjens, Letizia, Cataldi, Coda, Gyamfi, Sandro, Volpicelli, Sparandeo – All.: De Zerbi

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Mancini (dal 1′ s.t. Castagne), Caldara, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens; Cristante; Petagna (dal 1′ s.t. Barrow), Gomez (dal 43′ s.t. Bastoni) – A disposizione: Gollini, Rossi, Cornelius, Haas, Kulusevski, Latte, Del Prato – All.: Gasperini

ARBITRO: Ghersini di Genova.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Benevento 1-0 – spettatori: 10mila circa – al 21′ s.t. De Roon calcia alto un rigore – ammoniti: Petagna, Mancini, Tosca, Brignola – calci d’angolo: 7-1 per il Benevento – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.