La Dea è già ad un bivio: vincere a Sarajevo per continuare a sognare l’Europa

SARAJEVO, ORE 20.15

GASP CON I MIGLIORI PER PIEGARE I BOSNIACI

Uno snodo già fondamentale: l’Atalanta va a caccia della qualificazione al terzo turno di Europa League in quel di Sarajevo dopo il deludente quanto incredibile 2-2 di una settimana fa subito in rimonta dai bosniaci che ha complicato, e di parecchio, i piani della truppa di mister Gasperini che, per superare il Sarajevo, deve questa sera battere la squadra di casa oppure pareggiare ma segnando almeno tre gol. Inutile dire che una eliminazione questa sera sarebbe decisamente inattesa da una squadra che era decisa a cercare a tutti i costi il pass per i gironi della coppa ed invece rischia di uscire clamorosamente dopo solo due partite disputate: non basta quindi il pronostico, che resta tuttavia ancora dalla parte di Gomez e compagni, per riuscire ad aver la meglio dei rocciosi bosniaci, bisogna vincerla sul campo in uno stadio che si annuncia popolato di tifosi di un Sarajevo che disputa questa sera una partita di una importanza come da anni non capitava da queste parti. Per questo sarà importante ritrovare la vera Atalanta, quella capace di grandi imprese in campionato ed in Europa, per poter centrare una qualificazione mai così importante con la stagione che ancora deve incominciare; Gasperini recupera Gomez in avanti e ritrova Freuler (che potrebbe tuttavia partire dalla panchina) dopo l’impegno con la nazionale Svizzera al mondiale di Russia con Zapata che potrebbe partir titolare nel tridente con Barrow e lo stesso Papu.

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vivi le emozioni dell’importantissimo match in terra Bosniaca dei nerazzurri in Europa League con la nostra cronaca LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, tutto il racconto del match (visibile questa sera anche sulle pagine del sito partner Atalantini.com) lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SARAJEVO (4-2-3-1): Pavlovic; Hebibovic, Dupovac, Mujakic, Pidro; Rahmanovic, Adukor; Sisic, Velkoski, Halilovic; Ahmetovic – All.: Musemic

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Hateboer, de Roon, Pessina, Gosens; Barrow, Zapata, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Stuart Attwell (Inghilterra)




Nuova Atalanta, problemi vecchi: rimontata dal Sarajevo, si complica l’Eurorincorsa

EUROPA LEAGUE - PRELIMINARI TURNO 2: GARA DI ANDATA

ATALANTA-SARAJEVO 2-2: LA DEA SI ILLUDE, RIPRESA-FLOP

Bella a per un tempo e poco più, incredibilmente distratta quanto basta per farsi rimontare in cinque minuti due gol e complicare terribilmente tutto quanto: l’Atalanta si lecca le ferite di un match di andata del preliminare di Europa League che ha illuso i nerazzurri di aver la gara in pugno contro i bosniaci del Sarajevo che, invece, nella ripresa rimontano il doppio vantaggio atalantino e si portano via un 2-2 preziosissimo che obbligherà Gomez e compagni a vincere giovedì prossimo per non dover abbandonare anzitempo la rincorsa al pass per gli EuroGironi. Quasi ottomila persone al Mapei Stadium per spingere la Dea e l’effetto pare farsi sentir subito all’undicesimo quando Toloi sblocca il match; nerazzurri padroni del campo e che concretizzano nel recupero della prima frazione con un altro difensore, Mancini, che di testa fa 2-0. Tutto fatto? Nemmeno per sogno, la ripresa segna il netto calo della banda del Gasp che concede due ripartenze letali ai bosniaci che rimettono tutto in gioco con Handzic e Sisic: giovedì prossimo a Sarajevo sarà battaglia vera.

Reggio Emilia: le notti europee hanno sempre il loro fascino, e vedere quasi ottomila nerazzurri accorrere fino a Reggio in un caldo pomeriggio lavorativo di luglio è l’ennesima (semmai ve ne fosse ancora bisogno) conferma dell’affetto che lega Bergamo alla sua Atalanta che contro il Sarajevo prova a regalare un’altra notte magica ai suoi tifosi, salvo poi risvegliarsi bruscamente e vedere l’anticamera di quello che, se non si vincerà in Bosnia tra una settimana, potrebbe diventare un piccolo-grande incubo di mezza estate.

INIZIO PROMETTENTE: e dire che la Dea aveva in pugno la sfida dopo il 2-0 realizzato nel primo tempo grazie ai gol dei difensori Toloi e Mancini. Il primo centro al dodicesimo (assist di Masiello) con un tocco di piatto ravvicinato ed il secondo nel terzo di recupero della prima parte di gara con Mancini bravo a raccogliere un assist di testa di Toloi e ad appoggiare di testa in rete. Sembra quindi tutto facile per i ragazzi del Gasp, capaci di sfiorare altri gol con Gomez e con Da Roon autore di una violenta conclusione da fuori area di poco sopra la traversa.

LA SOLITA DEA SPRECONA: la chiave tuttavia la si trova ad inizio ripresa in uno dei vecchi, pessimi vizi che quest’Atalanta ancora non si è scrollata di dosso: saper chiudere le partite. Gasperini inserisce anche Zapata al posto di D’Alessandro bello a metà nella prima frazione e prova l’assalto col tridente e nel giro di una manciata di minuti la Dea sfiora tre volte la terza rete con Barrow (conclusione sbagliata al volo), Zapata e Gosens, la cui conclusione viene respinta con un vero miracolo dal portiere bosniaco Pavlovic. Campanello d’allarme grosso come una casa per i nerazzurri, che sottovalutano l’incapacità di non aver chiuso il match e si specchiano troppo in se stessi, venendo così puniti in maniera tanto cinica quanto quasi come una punizione divina da parte del Sarajevo.

RIMONTA BOSNIACA: così, all’improvviso la gara cambia faccia: il Sarajevo non sbaglia un colpo e concretizza al massimo le sue occasioni: due tiri, i primi di tutta la partita, due reti e la frittata è servita: al ventidue da un errato disimpegno di Pessina gli ospiti ripartono e Handzic brucia sul tempo la linea difensiva dell’Atalanta e accorcia le distanze. Poco più di quattro minuti dopo e la rimonta è completata da Sisic che sfrutta ancora una volta un passaggio a vuoto della difesa bergamasca, tanto brava in fase offensiva (a segno con Toloi e Mancini) quanto incerta contro giocatori non certo irresistibili.

ASSALTO STERILE: Gasperini a quel punto le prova un po’ tutte e inserisce un altro attaccante, Tumminello continuando ad assediare la porta del Sarajevo alla ricerca del nuovo vantaggio che però non arriva, dopo nemmeno che l’arbitro Bognar concede sette minuti di recupero per punire certi atteggiamenti ostruzionistici dei bosniaci; gli ultimi assalti nerazzurri non producono niente di concreto, di certo resta solamente che il 2-2 al fischio finale fa festeggiare i quasi trecento tifosi ospiti increduli per la piccola-grande impresa compiuta dai loro beniamini e che per l’Atalanta servirà una vittoria in Bosnia per accedere al terzo turno dei preliminari di Europa League ed evitare così che il treno dei sogni europeo giunga al capolinea con un inatteso quanto incredibile anticipo. Il verdetto tra una settimana.

IL TABELLINO

ATALANTA-SARAJEVO 2-2 (primo tempo 2-0)

RETI: 11’ pt Toloi, 48’ pt Mancini, 22’ st H. Handzic, 27’ st Sisic

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Mancini (30’ st Palomino), Masiello; Hateboer, de Roon, Pessina, Gosens (38’ st Tumminello); D’Alessandro (9’ st Zapata), Barrow, Gomez. A disposizione: Gollini, Valzania, Reca, Castagne. All. Gasperini

FK SARAJEVO (4-3-3): Pavlovic; Hebibovic, Dupovac, Mujakic, Pidro; Adukor, Rahmanovic, Halilovic (39’ st Stanokevic); Sisic (40’ st Tatar), Ahmetovic (15’ st H. Handzic), Velkoski. A disposizione: Kovacevic, Sofranac, Mustafic, Kurdic. All. Musemic

ARBITRO: Tamas Bognar (HUN) (ass. Buzas-Georgiou; Iv uomo Solymosi)

NOTE: spettatori 7.518 di cui 350 nel settore ospiti – ammoniti Rahmanovic e de Roon per gioco scorretto – calci d’angolo: 8-1 per l’Atalanta – recuperi: 3’ p.t. e 7’ s.t.




Atalanta, ricomincia dal Sarajevo la caccia all’Europa League!

REGGIO EMILIA, ORE 20.30

I BOSNIACI PRIMO OSTACOLO VERSO L’EUROPA

Reggio Emilia torna a colorarsi di nerazzurro: il Mapei stadium è pronto questa sera ad accogliere nuovamente l’Atalanta ed i suoi tifosi nel match di andata del secondo turno dei preliminari di Europa League che potrebbe condurre la truppa di Gasperini per il secondo anno consecutivo ai gironi della Coppa. Per far questo, Gomez e compagni devono iniziare a superare i bosniaci del Sarajevo nel doppio turno tra oggi ed il prossimo giovedì e poi tentar la scalata ai successivi due turni di qualificazione: turni non privi di insidie, contro avversari magari poco conosciuti ma che hanno dalla loro una condizione fisica importante (il campionato bosniaco è iniziato la scorsa settimana) e quella voglia di cercare l’impresa contro una squadra più quotata. Massima attenzione quindi e concentrazione per spingere così una squadra e la sua tifoseria verso la conquista di un nuovo sogno europeo pronto ad iniziare questa sera alle 20.30. Qualche problemino di formazione per il tecnico nerazzurro che dovrà far a meno di Ilicic e Palomino ma con la possibilità di contare su diverse scelte di una rosa che fa stasera il suo esordio stagionale.

AVVISO IMPORTANTE

Come già ampiamente annunciato, questa sera saremo Reggio Emilia per raccontarvi in diretta tutte le emozioni del match di Europa League sperando che i nostri ragazzi riescano a regalarci altre indimenticabili emozioni come nella scorsa stagione e che noi vi racconteremo minuto per minuto attraverso la nostra pagina Facebook; per questo motivo saranno visibili solo a tarda serata/notte, non appena di rientro dallo stadio, il racconto del match e le pagelle firmate come sempre Mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Castagne, de Roon, Valzania, Gosens; D’Alessandro, Barrow, Gomez – All.: Gasperini

SARAJEVO (4-2-3-1): Pavlovic; Hebibovic, Adukor, Mujakic, Pidro; Mustafic, Rahmanovic; Sisic, Velkoski, Halilovic; Ahmetovic – All.: Musemic

ARBITRO: Tamas Bognar (Ungheria)




L’Atalanta si tiene stretto il Bortolotti: Herta battuto, il trofeo resta a Bergamo

XXIV TROFEO ACHILLE & CESARE BORTOLOTTI

ATALANTA-HERTA BERLINO 3-2: DECIDE ILICIC DAL DISCHETTO

Resta in mani nerazzurre il trofeo dedicato ad Achille e Cesare Bortolotti grazie al successo dei ragazzi del Gasp per 3-2 sui tedeschi dell’Herta Berlino in un match vivace in cui le due squadre si sono affrontate a viso aperto in quello che è l’ultimo test per i nerazzurri prima dell’esordio stagionale di giovedì prossimo nei preliminari di Europa League a Reggio Emilia contro il Sarajevo. La gara resta in equilibrio per mezz’ora nel corso della quale la Dea sciupa almeno due ghiotte opportunità con Masiello e Mancini di testa ma viene poi colpita al primo affondo dagli ospiti che passano con Rekik sugli sviluppi di un corner; il gol incassato accende i nerazzurri che impiegano sei minuti per ribaltare il match, prima con Barrow e poi con Mancini. La ripresa si apre con il fulmineo pareggio ospite e, dieci minuti dopo, il gol-partita di Ilicic su calcio di rigore conquistato da Gomez. Segnali incoraggianti ma anche qualcosa da rivedere, soprattutto in fase difensiva dove sono stati diversi gli errori anche piuttosto banali dei ragazzi del Gasp.

Promossa, ma con riserva: potremmo definirla così la serata atalantina di questa edizione numero ventiquattro del Trofeo Bortolotti che vede prevalere i nerazzurri sui tedeschi dell’Herta aggiudicandosi così quella che è ormai un classico dell’estate atalantina. Qualche buona risposta per mister Gasperini è arrivata, soprattuto in merito alla tenuta fisica dei suoi e da un attacco che si conferma un po’ una giostra per tutti a partire da un Barrow apparso già in forma fino al difensore Mancini, a segno di testa con la conferma di un Ilicic che vive di fiammate determinanti come il rigore che ha deciso la partita e di un Gomez che, pur non andando a segno, si dimostra già in buona condizione.

GIOCA LA DEA, SEGNA L’HERTA: c0me detto in precedenza, l’avvio di gara è di marca atalantina con una discreta occasione per Mancini di testa poco dopo il quarto d’ora ed al ventitre quando da unngolo di Gomez, Toloi la piazza e Masiello per poco non trova il tap-in a due passi dalla riga; pochi minuti più tardi anche Ilicic manca il controllo decisivo in area per deviar in porta da pochi passi. A quattro dalla mezz’ora però, alla prima offensiva gli ospiti passano sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Lazaro con il colpo di testa vincente di Rekik che vale l’1-0 per i Tedeschi.

RIBALTONE IN SEI MINUTI: l’Atalanta non ci sta e trova nel giro di una manciata di minuti il doppio guizzo che consente ai nerazzurri di firmare il sorpasso: alla mezz’ora arriva il pari con una bella combinazione tra il Papu e Barrow con destro vincente del baby talento nerazzurro che vale l’1-1. Tre minuti dopo arriva ancora da un corner, stavolta di Gomez, il colpo di testa vincente di Mancini; la Dea è avanti. Brividi nel finale di primo tempo quando al quarantesimo il tiro-cross di Maier finisce sull’incrocio dei pali con Berisha a smanacciare. Prima frazione di gara che si chiude con una sibillina punizione di Ilicic, sopra la traversa di un nulla.

HERTA, CAMBIO VINCENTE: la ripresa inizia con diversi cambi tra tedeschi, uno dei quali è subito decisivo dopo nemmeno un minuto di match quando gli ospiti arrivano subito al pari con il tiro di Dilrosu appena entrato che sbatte sul palo e rimbalza in rete per il punto del momentaneo 2-2.

PAPU CREA, ILICIC REALIZZA: anche stavolta però la reazione dell’Atalanta non si fa attendere, e al decimo il Papu si inventa la bella iniziativa che lo porta a venir steso da Klunter in area: nessun dubbio per l’arbitro che indica il tiro dal dischetto che Ilicic realizza con freddezza riportando nuovamente avanti la squadra di Gasperini ora sul 3-2.

GASP CAMBIA NEL FINALE: con il passare dei minuti, i cambi da una parte e le gambe dall’altra iniziano a far venir meno lo spettacolo: mister Gasperini prova i titolari il più a lungo possibile in vista del match di giovedì con il Sarajevo e solo dopo la metà della ripresa iniziano a vedersi volti nuovi in campo: Gollini per Berisha, Pessina per Valzania, Zapata per Barrow; dopo la mezz’ora sarà il turno diReca e Hateboer al posto di Gosens e Castagne ed infine Tumminello, D’Alessandro, Djimsiti, Haas al posto di Gomez, Ilicic, Mancini e de Roon. E proprio Tumminello nel primo dei due di recupero concessi chiama il portiere ospite alla gran parata che evita il quarto gol nerazzurro.

TESTA A GIOVEDI’: Può quindi bastare così, l’Atalanta porta a casa il Trofeo che resta così a Bergamo dopo il successo dello scorso anno contro il Lille e si prepara così alla settimana che la vedrà al suo esordio europeo nel secondo turno dei preliminari di Europa League: si inizia a fare davvero sul serio e certe sbavature viste stasera dovranno essere evitate per provare così l’assalto al pass che vale l’accesso ai gironi. Europa… ri-eccoci!

IL TABELLINO:

ATALANTA-HERTA BERLINO 3-2 (primo tempo 2-1)

RETI: 26′ p.t. Rekik (H), 30′ pt Barrow (A), 33′ pt Mancini (A), 1′ s.t. Dilrosun (H), 11′ s.t. Iličić su rigore (A)

ATALANTA (3-4-3): Berisha (20’ st Gollini); Toloi, Mancini (40’ st Djimsiti), Masiello; Castagne (31’ st Hateboer), de Roon (40’ st Haas), Valzania (21’ st Pessina), Gosens (31’ st Reca); Ilicic (40’ st D’Alessandro), Barrow (21’ st Zapata), Gomez (39’ st Tumminello – A disp.: Rossi, Radunovic – All.: Gasperini

HERTA BERLINO (4-4-1-1): Kraft (1’ st Jarstein); Klunter (16’ st Esswein), Rekik (16’ st Torunarigha), Stark, Mittelstadt; Dardai (1’ st Dilrosun), Maier (16’ st Kade), Lustenberger (16’ st Skjelbred), Lazaro (16’ st Jastrzembski.); Duda (1’ st Kalou); Ibisevic (1’ st Kopke) – All.: Dardai

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo

NOTE: serata fresca, cielo poco nuvoloso – spettatori: 9mila circa – recuperi: 0′ p.t. e 2′ s.t.

L’ALBO D’ORO DELLA COMPETIZIONE

TROFEO CESARE BORTOLOTTI 1992
Juventus-Borussia D. 1-1
Atalanta-Borussia D. 1-0
Atalanta-Juventus 1-0

TROFEO ACHILLE E CESARE BORTOLOTTI
1a edizione 1993: Atalanta-O. Marsiglia 3-2
2a edizione 1994: Atalanta-Gremio 3-2
3a edizione 1995: Atalanta-S. Paolo 11-10 ai rigori
4a edizione 1996: Alzano-Leffe 6-7 ai rigori, Atalanta-Leffe 3-0, Atalanta-Alzano 2-0
5a edizione 1997: Atalanta-Vasco de Gama 1-2
6a edizione 1998: Atalanta-Sampdoria 0-1
7a edizione 2000: Atalanta-Milan 2-0
8a edizione 2001: Atalanta-Borussia D. 5-3 ai rigori
9a edizione 2002: Atalanta-Real Sociedad 8-7 ai rigori
10a edizione 2003: Atalanta-Udinese 5-2 ai rigori
11a edizione 2004: Atalanta-Sampdoria 4-1 ai rigori
12a edizione 2006: Atalanta-Sampdoria 5-6 ai rigori
13a edizione 2007: Atalanta-Malines 1-0
14a edizione 2008: Atalanta-Goteborg 4-0
15a edizione 2009: Atalanta-Hull City 5-3 ai rigori
16a edizione 2010: Atalanta-Siviglia 1-2
17a edizione 2011: Queens Park-S. Braga 1-0, Atalanta-S. Braga 1-3 ai rigori, Atalanta-Queens Park 3-4 ai rigori
18a edizione 2012: Atalanta-Udinese 1-0
19a edizione 2013: Atalanta-Udinese 5-1
20a edizione 2014: Atalanta-Nantes 4-3 ai rigori
21a edizione 2015: Atalanta-Shakhtar Donetsk 0-1
22a edizione 2016: Atalanta-Eintracht Francoforte 5-6 ai rigori
23a edizione 2017: Atalanta-Lille 1-0
24a edizione 2018: Atalanta-Herta Berlino 3-2

IL GOL-PARTITA DI ILICIC SU CALCIO DI RIGORE

https://www.facebook.com/mondoatalanta/videos/2373265439567014/

IL VIDEO INTEGRALE DELLA PREMIAZIONE

https://www.facebook.com/mondoatalanta/videos/2373294882897403/




Le pagelle di Cagliari-Atalanta

ULTIMO GIORNO DI SCUOLA, MA IL PAPU E’ L’ULTIMO A MOLLARE

Ultima partita della stagione dal rendimento certamente non entusiasmante per i ragazzi del Gasp che chiudono il loro campionato con una sconfitta (la seconda in trasferta del girone di ritorno, i sardi portano via sei punti su sei ai nerazzurri) ma con una prova più che positiva di Gollini, che dimostra così tutte le sue qualità e di Castagne oltre che del Papu che sembra uno degli ultimi ad arrendersi alla sconfitta. Meno brillanti oggi Cristante ed Ilicic mentre Caldara saluta tutti fallendo un calcio di rigore.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: il voto, ovviamente, non è per la partita odierna in quanto al terzo gol del Milan sulla Fiorentina tutti (o quasi) erano già in vacanza, ma per una stagione partita con tante incognite e conclusa con l’ennesimo trionfo. Il bello è ripetersi, era la sfida principale di inizio stagione, oltre quello di giocare l’Europa League nella maniera più decorosa possibile: bene, in Europa League ci si ritorna (anche se servirà superare i turni preliminari per accedervi) dopo averla onorata al meglio quest’anno ed essere usciti in maniera sfortunatissima con il Dortmund e senza dimenticare la semifinale di Coppa Italia giocata con la Juve. Direi che più che il classico “missione compiuta”, è il caso di dire “un altro miracolo è servito”. Grazie mister!

GOLLINI 7: tiene in piedi i suoi nel primo tempo con almeno due/tre interventi molto importanti, poi nella ripresa il ritmo cala e diventa quasi spettatore non pagante. (ROSSI 6: il bello dell’esordio in serie A, il brutto dell’incassar il gol che vale una sconfitta che cambia comunque poco le cose. Peccato)

PALOMINO 6.5: bravo, in avvio reclama anche per un rigore che, visto e rivisto, poteva starci.

CALDARA 6: ha provato a salutare tutti quanti con il gol che poteva valere il pari, purtroppo la palla è finita in curva. Niente di male, ciò non cancella l’ennesima stagione di applausi di questo ragazzo con le valigie pronte e in procinto di diventar uno dei nuovi punti fissi della difesa della Juve. Buona fortuna campione!

CASTAGNE 6.5: parte da difensore per sopperire all’assenza di Mancini, poi viene riportato nella sua posizione abituale dopo l’infortunio di Gosens. Buona comunque la sua partita.

HATEBOER 6: svolge il suo compitino senza però particolari acuti. Sufficiente.

DE ROON 6: in una partita che ha contato seriamente qualcosa per poco meno di un tempo non brilla particolarmente, ma la sua prova è comunque sufficiente.

FREULER 6.5: nell’assalto finale alla ricerca del pari entra in diverse azioni, arriva alla condizione ideale per l’avventura al mondiale russo con la sua Svizzera e poi tornare e dar la caccia ai gironi di Europa Legue con i compagni.

GOSENS 6: la sua partita dura davvero poco, poi l’infortunio lo costringe al cambio (BASTONI 6.5: buona partita per lui, in difesa ma anche in avanti dove si conquista il rigore al novantesimo poi sciupato da Caldara).

CRISTANTE 6: ultima partita stagionale (e forse anche i nerazzurro?) un po’ sottotono per lui senza particolari spunti degni di nota. Detto questo, a questo giocatore scoperto grande anche dalla bravura tattica del mister, va il nostro più sentito grazie per questa splendida stagione che ci ha regalato. In bocca al lupo Bryan! (BARROW 6: in campo per una buona fetta di secondo tempo, è tutto in una conclusione parata facilmente dal portiere. Troppo poco).

ILICIC 6: oggi un po’ intermittente nonostante in campo tutta la partita, alterna momenti con buone giocate importanti e altri in cui scompare dal campo. Benino.

GOMEZ 6.5: forse è stato tra quelli a cui la sconfitta è andata giù meno: e sicuramente è un buon segnale in vista della prossima stagione dove ci si augura di vederlo ancora tra i protagonisti dopo un annata in cui ha vissuto tra alti e bassi. Ma quel gol su punizione a Lione alla prima trasferta europea dopo quasi trent’anni è forse una delle perle più belle della sua carriera in nerazzurro. Grazie Papu!




Europa, (ri)ECCOCI!!! Sconfitta indolore a Cagliari, ora chiamamola ancora EuroAtalanta!

SERIE A, TRENTOTTESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 1-0: DI CEPPITELLI IL GOL-SALVEZZA DEI SARDI

Perdere non piace a nessuno, ma mai sconfitta fu più indolore: l’Atalanta perde nel finale a Cagliari, complice un gol di Ceppitelli, ma chiude settima in classifica e stacca così il pass per i preliminari di Europa League e calcando quindi palcoscenici europei per il secondo anno consecutivo; non sarebbe bastata nemmeno una vittoria ai nerazzurri per evitare un inizio di stagione anticipata in quanto il Milan ha vinto contro la Fiorentina ed ha così conservato il vantaggio su Papu Gomez e compagni. Gara inizialmente molto accesa, con un dubbio episodio da rigore in avvio per i nerazzurri che però il Var non concede, poi i risultati provenienti dai campi interessati ad ambo le squadre fanno calare il ritmo in campo; nella ripresa il Gasp prova ad inserire Barrow per dare spinta in avanti ma il risultato non cambia fino al gol che sblocca la gara a cinque dalla fine; al novantesimo poi Caldara spara alle stelle il rigore del possibile pareggio. Finisce così con i sardi che festeggiano la salvezza e Bergamo che prepara la sua seconda EuroAvventura: chiamiamola ancora EuroAtalanta!

Cagliari: all’ultima curva prima delle meritate vacanze, l’Atalanta cerca in quel di Cagliari la certificazione definitiva dell’ennesimo capolavoro dei ragazzi del Gasp, davvero ad un niente dal centrare una seconda, incredibile qualificazione all’Europa League; resta da capire se le ferie dei nerazzurri saranno più o meno lunghe del previsto a seconda del piazzamento finale di questa stagione: se Papu e compagni riusciranno nel sorpasso sul Milan al sesto posto (ed impegnato a San Siro contro la Fiorentina) l’accesso alla Coppa avverrà direttamente ai gironi, in caso contrario si ripartirebbe dal secondo turno preliminare previsto il 26 di luglio che, se da un lato rappresenta un traguardo comunque prestigioso, dall’altro comporterebbe diversi cambiamenti in ottica di ritiro pre-campionato e preparazione. Per questo i nerazzurri proveranno ad aver la meglio di un Cagliari che si gioca una stagione in questo match: i sardi devono guardarsi alle spalle da Spal e Crotone nella volata per la salvezza ed anche per questo conteranno su un pubblico accorso in massa alla Sardegna Arena questa sera.

GASP IN EMERGENZA: alla fine non recupera nemmeno Mancini e così mister Gasperini si ritrova dietro con l’acqua alla gola senza nemmeno gli squalificati Toloi e Masiello, dovendo arretrar Castagne in difesa dove ci sono Caldara e Palomino mentre in mezzo Hateboer e Gosens preparano lo sprint in fascia e davanti ci sono Ilcici (e non Barrow) dal primo minuto con il Papu Gomez e Cristante a sostegno; cambio anche tra i pali dove tocca a Gollini l’ultima di campionato al posto di Berisha. Sulle ali dell’entusiasmo per il successo di Firenze, il Cagliari conferma la squadra che ha vinto al Franchi con Lopez che recupera ma dirotta inizialmente in panchina l’ex Cigarini mentre è titolare l’altro ex nerazzurro Padoin: in avanti c’è Farias con Pavoletti (a segno all’andata).

IL VAR VEDE (O FORSE NO…): ambiente caldissimo allo stadio oggi strapieno e con i tifosi rossoblu a spingere i propri giocatori ma con oltre quattrocento sostenitori nerazzurri giunti da Bergamo per spingere la Dea in Europa ed il match che inizia con il Var subito protagonista quando Palomino prova la conclusione in area sarda e il pallone pare nettamente toccato da un difensore di casa: consulto al monitor per il direttore di gara che, tuttavia, non è della stessa idea ed il gioco prosegue.

GOLLINI-SUPER!: partita accesissima, con anche i padroni di casa che non rinunciano per nulla a cercare il gol-salvezza ed al quarto d’ora tocca a Gollini far gli straordinari con due parate nell’arco di un minuto: prima sul colpo di testa a colpo quasi sicuro di Farias, poi evitando sul proseguo dell’azione l’autogol per una deviazione di un difensore nerazzurro sulla conclusione verso lo specchio della porta. Piove sul bagnato nell’infermeria atalantina quando, a quattro dalla mezz’ora, Gosens accusa problemi ed è costretto al forfait: entra così a quel punto Bastoni che dirotta a sua volta Castagne in fascia al posto del tedesco. La notizia del vantaggio del Napoli sul Crotone calma gli animi tra i rossoblu in un primo tempo che prosegue così con frequenti ribaltamenti di fronte ma senza reali occasioni fino al fischio del direttore di gara che, dopo due di recupero, manda le squadre al riposo sul risultato di 0-0.

RIPRESA SENZA RITMO: la ripresa inizia subito con l’Atalanta in attacco ed un bel pallone del Papu messo in area per Hateboer che manca di un nulla la deviazione verso la porta di Cragno; la notizia del terzo gol del Milan sulla Fiorentina spegne ogni speranza di accesso diretto in Europa negli animi nerazzurri ed il match prosegue così a fiammate, con i sardi che pungono nelle ripartenze ma senza fare male o creare seri problemi a Gollini e l’Atalanta che comunque ci prova, come al ventesimo con Freuler che sfiora il gol con una gran conclusione deviata in corner con un colpo di reni dall’estremo difensore sardo. Nel frattempo aveva provato ad aumentare il peso specifico la davanti il Gasp inserendo Barrow al posto di Cristante.

CEPPITELLI LA SBLOCCA: nella noia generale di questa ripresa c’è spazio anche per un esordio, quello del giovane Francesco Rossi tra i pali nerazzurri a otto dalla fine quando il Gasp richiama Gollini in panchina per consentire al terzo portiere nerazzurro il suo esordio in serie A che tuttavia non risulterà così felice: pochi minuti dopo infatti, sugli sviluppi di un corner, Ceppitelli di testa anticipa tutti e mette in porta il gol del vantaggio dei sardi.

SCONFITTA INDOLORE, EUROPA (RI)ECCOCI!: la partita a quel punto si accende di nuovo, ed i nerazzurri non ci stanno a perdere e si riversano così nell’area sarda alla ricerca del pari che potrebbe anche arrivare proprio al novantesimo quando proprio Ceppitelli commette fallo su Bastoni in area e stavolta l’arbitro non ha dubbi nel concedere il penalty: tutti spingono Mattia Caldara ad andare sul dischetto per salutare al meglio prima di partire con destinazione Juventus ma il numero tredici nerazzurro spara alle stelle il pallone del possibile 1-1. E’ l’ultimo squillo di una stagione memorabile dei ragazzi del Gasp che, nonostante la sconfitta, chiudono al settimo posto in classifica e si qualificano per i preliminari di Europa League e timbrando il cartellino per l’Europa per il secondo anno di fila. Si ricomincia quindi un po’ prima, ma per l’Europa direi che si può fare questo ed altro. E per adesso non possiamo che dire per l’ennesima volta una sola parola a questi ragazzi, ma molto significativa: GRAZIE!!!!

IL TABELLINO

CAGLIARI-ATALANTA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 42′ s.t. Ceppitelli

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Faragò, Pisacane, Ceppitelli, Lykogiannis; Padoin, Barella, Deiola (26′ st Cigarini); Ionita; Farias (41′ st Cossu), Pavoletti (30′ st Sau) – A disp. Rafael, Crosta, Romagna, Castan, Miangue, Caligara, Han, Giannetti – All.: Lopez

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini (38′ st Rossi); Palomino, Caldara, Castagne; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (27′ pt Bastoni); Cristante (12′ st Barrow); Ilicic, Gomez – A disp.: Berisha, Haas, Mancini, Colpani, Del Prato, Elia – All.: Gasperini

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: gara di andata: Atalanta-Cagliari 1-2 – spettatori 20mila circa – Caldara (A) sbaglia un rigore al 46′ s.t. – ammoniti Barella, Cigarini, Pisacane (C), Castagne (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




L’Europa ci attende: forza Atalanta, a Cagliari per l’ultima curva verso il traguardo

CAGLIARI, ORE 18

EUROATALANTA DA 6a O DA 7a? MA CON IL GASP IN PANCHINA!

Pronti per l’ultimo giorno di scuola? Il campionato di serie A arriva alla giornata conclusiva con ancora alcuni verdetti importanti da emettere in testa ed in coda ed uno di questi riguarda proprio l’Atalanta di mister Gasperini che cerca a Cagliari l’ultimo passo vincente verso il ritorno in Europa ad un solo anno di distanza: il nodo principale da sciogliere è quello che ci dirà se i nerazzurri approderanno in coppa direttamente ai gironi o se dovranno affrontare il cammino dei due turni preliminari ed i playoff previsti da fine luglio; molto tuttavia dipenderà anche dal risultato di San Siro, dove il Milan (sesto e avanti di una lunghezza su Gomez e compagni) affronterà la Fiorentina. L’Atalanta può arrivar sesta solo in caso di un risultato migliore di quello dei rossoneri, nei restanti casi sarà settimo posto, anche con una sconfitta e contemporaneo aggancio in classifica da parte della Fiorentina (tre lunghezze dietro i ragazzi del Gasp) ma a patto che i viola non vincano di goleada a San Siro (con gli scontri diretti in perfetto equilibrio, la differenza reti attuale è +7 a favore dei nerazzurri); risultati a parta, la notizia più bella la si è avuta in settimana quando è trapelata più di una conferma circa la permanenza del tecnico di Grugliasco a Bergamo anche per la prossima stagione. Venendo al match, uomini contati per il Gasp, specialmente in difesa dove sono out per squalifica Toloi e Masiello mentre per il resto è probabile la conferma della squadra che ha pareggiato con il Milan con il solito ballottaggio in avanti tra Barrow ed Ilicic con il primo leggermente favorito sul secondo.

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vivi tutte le emozioni di questo ultimo turno di campionato che vedrà protagonisti i ragazzi del Gasp in quel di Cagliari attraverso la nostra cronaca LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, il racconto della partita (visibile stasera anche sul sito partner Atalantini.com) lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

CAGLIARI (3-5-2): 28 Cragno; 19 Pisacane, 3 Andreolli, 23 Ceppitelli; 16 Faragò, 18 Barella, 8 Cigarini, 20 Padoin, 22 Lykogiannis; 17 Farias, 30 Pavoletti – A disp.: 1 Rafael, 26 Crosta, 12 Miangue, 56 Romagna, 27 Deiola, 21 Ionita, 4 Dessena, 32 Han, 7 Cossu, 9 Giannetti, 25 Sau – All.: Lopez

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 28 Mancini, 13 Caldara, 6 Palomino; 21 Castagne, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 4 Cristante; 10 Gomez, 99 Barrow – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 33 Hateboer, 97 Elia, 95 Bastoni, 78 Del Prato, 32 Haas, 72 Ilicic, 52 Colpani – All.: Gasperini

ARBITRO: Massa di Imperia