Le pagelle di Roma-Atalanta

RIGONI E’ UNA MERAVIGLIA, CASTAGNE DECISIVO

Partita bella e divertente all’Olimpico, l’Atalanta gioca un bellissimo calcio e accende la stellina di Emiliano Rigoni, oggi autore di una doppietta ben assistito in avanti da uno straripante Zapata. In mezzo bene Valzania e Pessina oltre che Adnan ma è Castagne decisivo, sia per il gol del pari quanto per il salvataggio fondamentale nel finale su Kluivert in pieno recupero.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: siamo alle solite, ogni volta ci caschiamo un po’ tutti: alla lettura della formazione iniziale chissà in quanti avranno pensato ad una sorta di passerella inutile in quel dell’Olimpico, invece il mister tira fuori dai suoi ragazzi una prova monstre che lascia persino un briciolo di amaro in bocca per quel pari preso nel finale. Ma va più che bene così, ora la testa va a giovedì ed a quello che è uno snodo molto importante per la stagione della Dea: a Copenaghen ci si gioca l’Europa che questa Atalanta vuole più di ogni altra cosa. Avanti mister!

GOLLINI 6.5: partita strana la sua, in avvio compie la grave leggerezza sul gol di tacco di Pastore, poi salva almeno un paio di occasioni per i giallorossi, però sul gol di Florenzi il pallone finisce per passargli sotto le mani salvo poi riscattarsi alla grande dopo il gol del 3-3 con un grande intervento su Schick. Alti e bassi.

PALOMINO 6.5: gran partita per lui, va un po’ in affanno nella ripresa, complice anche la non perfetta condizione dopo l’infortunio che lo aveva tenuto fuori.

DJIMSITI 7: bravo, anche oggi bene! Stavolta il livello dell’avversario è decisamente superiore al Frosinone, ma lui non si fa spaventare e in mezzo alla difesa tiene spesso ordine con grande disinvoltura.

MANCINI 6.5: ancora titolare dopo il match di giovedì contro i danesi, va un po’ in difficoltà nella ripresa dopo un egregio primo tempo inducendo il mister alla sostituzione (TOLOI 6.5: pezzo grosso inserito la dietro per mettere ordine, aiuta i suoi a non sbandare troppo quando la Roma spinge).

CASTAGNE 8: il gol vale tanto, tantissimo, ma vale doppio quel salvataggio a un minuto dalla fine su Kluivert lanciato a rete che poteva valere una clamorosa quanto immeritata beffa.

CASTAGNE DECISIVO DUE VOLTE: SEGNA L’1-1 E NEL FINALE SALVA SU KLUIVERT LANCIATO A RETE!

PESSINA 7: che partita! Primo tempo di gran qualità in cui non fa per nulla rimpiangere le assenze di Freuler e De Roon! Bravo! (HATEBOER 6.5: dentro per coprir maggiormente durante la ripresa, gli riesce il compito pur con qualche pallone di troppo sprecato.

VALZANIA 7: forse nemmeno lui si aspettava un debitto così, e invece trova una prova maiuscola, di qualità e di personalità. (DE ROON 6.5: dentro nella ripresa, in una situazione diversa dal primo tempo ma in cui riesce a rendersi più che utile alla causa).

ALI ADNAN 7: pareva un oggetto misterioso, e invece in fascia ha qualità e potenza in cross e conclusione che non ti aspetti. Dovrà migliorare, ma l’inizio è sicuramente ben augurante.

PASALIC 7: finisce la sua partita stremato, camminando in campo perchè non ne poteva più dalla stanchezza. Anche oggi ha dimostrato le sue grandi qualità, quando è in palla è davvero tanta roba.

RIGONI 9: mamma mia questo ragazzo! Impressionante: due gol con una facilità estrema sono il biglietto da visita con cui si presenta al calcio italiano, poi è un concentrato assoluto di qualità e classe. Se il buongiorno si vede dal mattino, nelle mani del Gasp questo ragazzo pare un predestinato.

ZAPATA 8: non segna, ma due gol sono al 90% merito suo. Sul gol del sorpasso è impressionante: lascia di sasso Manolas, parte, sterza e crossa per Rigoni che deve a quel punto solo metter nel sacco. Grandissimo!

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Altro che riserve, l’Atalanta da spettacolo a Roma: 3-3 all’Olimpico!

SERIE A, SECONDA GIORNATA

ROMA-ATALANTA 3-3: RIGONI ESORDIO COL BOTTO, DOPPIETTA!

Posticipo spettacolare all’Olimpico, subito sotto con il gol di Pastore, l’Atalanta si scuote e mette alle corde la Roma per tutto il primo tempo segnando tre gol con Castagne e la doppietta di un superRigoni. Nella ripresa la Roma accorcia subito con Florenzi, i nerazzurri non pungono più in contropiede come in precedenza e Manolas nel finale trova il punto del definitivo 3-3 per un match emozionante e giocato alla grande dai nerazzurri con molte seconde linee in campo. E adesso, testa al Copenaghen.

Roma: nella capitale per il secondo posticipo del lunedì di fila in altrettante partite sin qui disputate, l’Atalanta affronta la Roma padrona di casa conscia che il match di importanza “capitale” non è quello di stasera ma lo sarà giovedì in Danimarca nel ritorno del playoff di Europa League contro il Copenaghen che vale un posto ai gironi di coppa. Diventa così un po’ surreale che quella di questa sera (contro una squadra di assoluto spessore e qualità che in estate ha comprato tanto per puntare alla Champions e anche qualcosa in più) diventi quasi una partita secondaria per la truppa del Gasp, e la formazione iniziale lo dimostra ampiamente.

SCATTA L’ORA DI RIGONI: dopo un po’ di pre-tattica della vigilia, il tecnico nerazzurro attua il suo ampio turn-over in vista giovedì lanciando titolari dal primo minuto Rigoni (in coppia con Zapata in avanti), Valzania e Pessina oltre ad Ali Adnan sulla fascia al posto di Hateboer; dietro c’è spazio per Mancini, e Djimsiti con Palomino che recupera; nella Roma i fari sono sul grande ex Cristante, acquistato in estate dai giallorossi che davanti hanno mezzi e qualità per far male con giocatori come Dzeko (titolare) e Kluivert (in panchina).

PASTORE-TACCO, GOLLINI-LISCIO: buona la cornice di pubblico all’Olimpico, con circa una cinquantina di temerari tifosi nerazzurri giunti da Bergamo in un match che inizia e si sblocca dopo nemmeno un minuto quando Under mette in mezzo un pallone in area che Pastore gira col tacco, Gollini battezza la conclusione fuori e invece la palla sbatte sul palo e si insacca portando così avanti la Roma.

SIGNORI, LA DEA SALE IN CATTEDRA: il vantaggio giallorosso fa temere il peggio per un’Atalanta che, priva di molti titolari, è ora chiamata a dover addirittura recuperare: timori che i nerazzurri cancellano via iniziando ad imporre gioco e ritmo ad una Roma che inizia a non capirci più nulla: al sesto Rigoni prende palla e conclude, deviata in corner dalla difesa; poi ci prova anche Djimsiti ma Olsen è reattivo a mettere in calcio d’angolo nuovamente, poi Gollini stavolta è decisivo quando Under va a concludere e stavolta la risposta è pronta. Al ventesimo però l’Atalanta riacciuffa la squadra di casa con una gran giocata di Zapata, conclusione e palo centrato in pieno ma è prontissimo Castagne a mettere nel sacco il punto del meritatissimo 1-1.

RIGONI BUM-BUM, 3-1 ATALANTA!: trovato il pari, l’Atalanta non molla di un centimetro e mette la Roma sempre più all’angolo andando a ribaltare il match tre minuti dopo: Zapata manda al bar Manolas, lo salta e crossa in area per Rigoni che è un fulmine a superare il diretto marcatore e metter nel sacco il suo primo gol in serie A con una incredibile facilità: l’Olimpico rumoreggia, fanno festa solo i tifosi nerazzurri. L’argentino si scatena e, a tre dalla mezz’ora, è ancora lui a intercettare un lancio lento di Olsen, si accentra e fa partire un sinistro a giro fuori di poco. Niente di grave però per l’ex giocatore dello Zenit che continua il suo personalissimo show al minuto trentotto quando viene servito benissimo all’ingresso dell’area giallorossa e fa partire un sinistro imprendibile per il portiere giallorosso che può solo guardar la sfera finire ancora una volta in rete: 3-1 per una Atalanta a dir poco meravigliosa! Prova una timida reazione la Roma, che tuttavia è tutta in un tentativo su punizione di Kolarov dalla distanza che finisce ampiamente sopra la traversa a una manciata di minuti che finisce senza recupero e con i sonori fischi dell’Olimpico ad una Roma sin qui sovrastata da una grandissima Atalanta che chiude avanti 3-1 la prima frazione.

RIGONI ESORDIO DA SOGNO, DUE GOL ALL’OLIMPICO

RIPRESA, FLORENZI ACCORCIA: nessun cambio ad inizio ripresa da parte di mister Gasperini con il match che riprende dopo l’intervallo e con la Roma che prova a spingere da subito, specie dopo l’innesto di Kluivert in campo con il tecnico atalantino che risponde andando ad operare la prima sostituzione al quarto con Pessina che lascia il posto in campo ad Hateboer e, due minuti dopo, inserendo anche De Roon per un bravissimo Valzania oggi al suo esordio da titolare. Ridisegnata nell’intervallo da Di Francesco, la Roma ora preme maggiormente e le difficoltà aumentano per i nerazzurri la dietro ed al quarto d’ora Florenzi si libera bene della marcatura avversaria recuperando palla e poi calciando in porta un pallone che passa sotto le braccia di Gollini e riapre il match: 3-2.

MANOLAS NEL FINALE, 3-3: decide a quel punto di rinforzar ulteriormente gli ormeggi dietro il Gasp che va ad inserire Toloi dietro al posto di uno stremato Mancini; i nerazzurri prendono così le misure in maniera più oculata ad una Roma che resta comunque proiettata in avanti dando ampio spazio alle ripartenze nerazzurre che alla mezz’ora per poco non portano al quarto gol quando la conclusione di Zapata è respinta da Olsen anche se il Colombiano è apparso in posizione di fuorigioco. Il pari della Roma però arriva a sette dalla fine quando, sugli sviluppi di una punizione di Kolarov, Manolas aggira Castagne e trova la zampata che vale il pareggio, 3-3.

CHE SPETTACOLO QUESTA DEA, ORA IL COPENAGHEN: gli ultimi minuti di gara sono con il cuore in gola da ambo le parti, con ognuna delle due contendenti che pare in grado di poter segnare da un momento all’altro, ma invece è nel terzo dei quattro minuti di recupero che Castagne compie un intervento provvidenziale su Kluivert, lanciato a rete, che vale molto più del gol segnato da lui in precedenza. Il fischio finale del direttore di gara è quasi di disturbo ad un bellissimo match che in tanti avrebbero voluto veder continuare ancora. Finisce 3-3, dite quello che volete ma vedere giocare questa Atalanta è oggi uno spettacolo tale che va ben oltre un pareggio che, pur lasciando un pizzico di amaro in bocca, dimostra per l’ennesima volta come la forza di questa squadra non siano i singoli ma un gruppo in cui titolari e cosidette riserve sono in grado di tener testa a chiunque. E ora testa a Copenaghen, sperando che questa meraviglia nerazzurra possa continuare a brillare anche in Europa!

IL TABELLINO:

ROMA-ATALANTA 3-3 (primo tempo 1-3)

RETI: al 2’ p.t. Pastore (R), al 19’ Castagne (A), al 22’ e al 38’ Rigoni (A); al 15’ s.t. Florenzi (R), al 37’ s.t. Manolas (R)

ROMA (4-3-3) Olsen; Florenzi (dal 28’ s.t. Schick), Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante (dal 1’ s.t. Nzonzi), De Rossi, Lo. Pellegrini (dal 1’ s.t. Kluivert); Under, Dzeko, Pastore – A disposizione: Mirante, Fuzato, Juan Jesus, Marcano, Karsdorp, Lu. Pellegrini, Santon, Coric, El Shaarawy – All.: Di Francesco

ATALANTA (3-4-1-2) Gollini; Mancini (dal 19’ s.t. Toloi), Djimsiti, Palomino; Castagne, Valzania (dall’8’ s.t. De Roon), Pessina (dal 6’ s.t. Hateboer), Ali Adnan; Pasalic; Rigoni, Zapata – A disposizione: Berisha, Rossi, Masiello, Reca, Gosens, Freuler, Cornelius, Barrow, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO Fabbri di Ravenna

NOTE: spettatori: 41.725 – ammoniti: Nzonzi per gioco scorretto, Djimsiti e Toloi per gioco scorretto – calci d’angolo: 11-4 per la Roma – Recuperi: 0′ p.t. e 4’ s.t.




Prima Roma, poi l’Europa: l’Atalanta cerca il colpo nella capitale

ROMA, ORE 20.30

CRISTANTE-DEA E’ SUBITO AMARCORD

Inizia questa sera una nuova settimana dalle grandi emozioni per i tifosi nerazzurri: tre partite da oggi a domenica vedranno protagonista l’Atalanta di Gasperini che questa sera approda all’Olimpico per sfidare i giallorossi e l’ex Cristante, acquisto di peso della società capitolina in estate arrivato proprio da Bergamo. Gara che si presenta a tre giorni e poco più dall’importantissima partita di mercoledi in Danimarca contro il Copenaghen dove i nerazzurri si giocano l’accesso ai gironi di Europa League dopo lo 0-0 di Reggio Emilia: sarà quindi molto importante che la testa dei ragazzi del Gasp sia interamente sul match contro una Roma che, dopo i rinforzi estivi, ha le carte in regola per un campionato di alto vertice e che rappresenta quindi un avversario di grande spessore.

FORMAZIONE, TORNA PALOMINO: dall’infermeria Gasperini recupera Palomino, che probabilmente verrà impiegato dall’inizio, mentre Rigoni potrebbe essere lanciato anche lui sin dalle prime battute anche se il tecnico nerazzurro non ha ancora sciolto tutti i dubbi in vista di una gara che dovrà comunque esser ragionata anche in vista della sfida di giovedì contro i danesi. In avanti Zapata potrebbe essere preferito a Barrow in coppia con il Papu Gomez.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

ROMA (4-3-3): 1 Olsen; 24 Florenzi, 44 Manolas, 20 Fazio, 11 Kolarov; 4 Cristante, 16 De Rossi, 27 Pastore; 17 Under, 9 Dzeko, 34 Kluivert – A disp.: 83 Mirante, 2 Karsdorp, 5 Juan Jesus, 15 Marcano, 18 Santon, 19 Coric, 7 Pellegrini, 42 Nzonzi, 14 Schick, 92 El Shaarawy, 8 Perotti – All.: Di Francesco

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 2 Toloi, 23 Mancini, 6 Palomino; 21 Castagne, 11 Freuler, 15 de Roon, 8 Gosens; 22 Pessina; 24 Rigoni, 91 Zapata – A disp.: 91 Gollini, 31 Rossi, 5 Masiello, 33 Hateboer, 19 Djimsiti, 7 Reca, 53 Ali Adnan, 4 Valzania, 88 Pasalic, 99 Barrow, 9 Cornelius, 10 Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna





Le pagelle di Atalanta-Copenaghen

Sfortuna ed imprecisioni sono alla base di questo strano 0-0 del Mapei: da un lato il portiere rimasto praticamente inoperoso, dall’altro un attacco oggi apparso spuntato, con Barrow bravo a metà, Zapata che incide solo in parte col suo ingresso in campo e, di contro, una difesa che invece non ha concesso nulla agli avversari. A Copenaghen servono gol per cercare la qualificazione, mister Gasperini dovrà lavorarci su nei prossimi giorni. E lunedì c’è anche la trasferta a Roma con i giallorossi…

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: quasi una rarità vedere una sua squadra fermata sullo 0-0, eppure stavolta le ha provate un po’ tutte anche lui per cercar di sbloccare il match ma senza successo. Il risultato non è comunque da buttare, al ritorno i suoi dovranno cercare di aver maggior determinazione sotto porta e cercar così di trovare quei gol necessari a prendersi il pass per i gironi di Europa League. 

GOLLINI s.v.: di fatto, inoperoso. Non compie una parata degna di tal nome in tutta la partita. Disoccupato.

MASIELLO 7: bravo e attento, si porta spesso in avanti non avendo particolari impegni con gli avanti danesi.

MANCINI 6.5: sfrutta bene la chance che gli concede nuovamente il mister con una buona prestazione contro avversari che hanno graffiato tuttavia poco in avanti.

TOLOI 7: giganteggia anche lui dietro, provando più volte le incursioni in avanti come visto anche lunedì contro il Frosinone.

HATEBOER 6.5: pimpante nel primo tempo, nella ripresa lo si nota un po’ meno, ma complessivamente buona la sua prova. (CASTAGNE s.v.: un paio di minuti di gara per lui. Ingiudicabile)

FREULER 6.5: detta bene tempi e giocate la in mezzo, provando anche la conclusione da fuori e sfiorando la rete.

DE ROON 6.5: colonna portante del centrocampo, insieme allo svizzero di cui sopra, questa sera ha provato meno la conclusione, come invece visto in altre occasioni. Comuque positivo.

GOSENS 6: non precisissimo, però è anche sfortunato a trovare per l’ennesima volta un portiere che gli nega un gol che pareva già fatto come lunedì contro i ciociari. Sfortunato!

PASALIC 6: un tempo dove si nota per un paio di bei cambi di gioco e poi poco altro; nell’intervallo il Gasp opta per il cambio. (ZAPATA 6: buono l’impatto sul match, ma anche su di lui pesano almeno un paio di occasioni che meritavano sicuramente miglior fortuna. Benino).

BARROW 6: pronti-via ed ha subito la grande chance per cambiare storia al match, poi è un continuo alternarsi di cose buone ad errori talvolta davvero elementari; su questo aspetto il ragazzo ha ancora molta strada da faren Sufficiente. (CORNELIUS s.v.: la mossa dell’ex in campo negli ultimi istanti di gara non porta ahinoi agli effetti desiderati)

GOMEZ 6.5: piedino meno caldo stasera rispetto a lunedì, ma in almeno un paio di circostanze va ad un nulla dal gol e la davanti risulta sempre uno dei pericoli più temuti dai danesi. Bene.

ANCHE QUESTA SERA IL PAPU E’ TRA I MIGLIORI IN CAMPO




Il Copenaghen è un bunker, l’Atalanta non passa: solo 0-0 con i danesi

EUROPA LEAGUE - PRELIMINARI, PLAYOFF: GARA DI ANDATA

ATALANTA-COPENAGHEN 0-0: SI DECIDE TUTTO GIOVEDI’ PROSSIMO

La squadra di Gasperini domina per lunghi tratti la gara ma non riesce a segnare ai danesi, ben chiusi nella propria area e praticamente mai pericolosi in tutto il match: Dea pericolosa subito in avvio con Barrow, (che poi si vede anche annullare un gol per fuorigioco), e che tende a costruire le azioni talvolta in maniera quasi esagerata consentendo agli avversari di aver la meglio. Nella ripresa diverse le occasioni sciupate da Gomez e compagni con anche più di un pizzico di sfortuna quando il portiere ospite nega a Gosens un gol quasi fatto. Tra una settimana in Danimarca si decide tutto: ai nerazzurri restano due risultati su tre, il pari (con gol) o la vittoria.

Reggio Emilia: bella a metà, e l’urlo resta strozzato in gola ai quasi ottomila del Mapei in questa calda serata di fine agosto in cui l’Atalanta non va oltre lo 0-0 contro il Copenaghen, rinviando così ogni discorso di qualificazione a settimana prossima in Danimarca. La squadra del Gasp crea molto, ma non riesce a concretizzare, vuoi per sfortuna, vuoi per demeriti propri, ma anche per un avversario capace di arginare ogni velleità offensiva nerazzurra pur, di fatto, non tirando mai in porta in tutti i novanta minuti.

SFORTUNA E IMPRECISIONE: il tecnico nerazzurro sceglie Mancini in difesa al posto di Djimsiti mentre in mezzo c’è ancora Pasalic a sostegno del duo di attacco formato da Gomez e Barrow (che vince il ballottaggio con Zapata) e la sua Atalanta fa subito sul serio creando quattro nitide occasioni nei primi sedici minuti con un pressing feroce sui portatori di palla avversari, possesso rapido e costante: tuttavia è l’imprecisione a regnare sovrana al momento di fare male ai danesi: Barrow al primo minuto e Gomez al quarto d’ora ne sono la viva testimonianza a cui si aggiungono anche le belle parate di Joronen su Pasalic e Freuler che impediscono ai nerazzurri di passare in vantaggio.

PAREGGIO INGIUSTO PER LA DEA, MA NULLA E’ ANCORA PERDUTO

BARROW-GOL, MA IN FUORIGIOCO: l’Atalanta torna a spingere poco dopo la mezz’ora quando l’urlo di gioia del Mapei rimane strozzato in gola sul tiro del Papu che viene deviato casualmente da Barrow con la palla che entra in rete ma con il giovane attaccante nerazzurro che è in fuorigioco e vanifica quindi il tutto; tensione che sale nel finale di una prima frazione in cui però succede davvero poco altro e si va quindi al riposo dopo un giro d’orologio di extra time con il risultato fermo sullo 0-0.

RIPRESA, ASSALTO STERILE: ad inizio ripresa il Gasp prova una ulteriore mossa offensiva togliendo, un po’ a sorpresa, Pasalic ed inserendo Zapata, spostando così Barrow in corsia e piazzando al mezzo l’ex attaccante della Samp: l’attaccante colombiano è subito protagonista con un assist a Gomez e un tiro debole verso Joronen. Il muro danese resiste nonostante l’Atalanta stringa sempre di più il proprio assedio: al tredici Zapata e Barrow hanno le occasioni giuste per battere a rete ma peccano di imprecisione entrambi, poi tocca ad Hateboer sciupare due discrete opportunità e infine ancora Gomez a metà del secondo tempo accarezza il palo con un destro a giro che fa quasi gridare al gol.

RISULTATO PERICOLOSO, PER ENTRAMBE: nel finale di gara entra anche l’ex Cornelius al posto di uno sfinito Barrow e registriamo la doppia chance ancora per Zapata e, soprattutto, Gosens che, a due minuti dalla fine del tempo regolamentare, si vede deviare in angolo un tiro che pareva indirizzato sotto l’incrocio dei pali. Quattro di recupero da consegnare solo alle statistiche e lo 0-0 è impacchettato: un risultato piuttosto bugiardo rispetto a quanto visto in campo, ma allo stesso tempo può rivelarsi una trappola a doppio risvolto per entrambi; il Copenaghen ora per andare ai gironi di Europa League deve vincere, l’Atalanta può anche pareggiare, purchè con gol per quello che non può che esser definito il migliore dei peggiori risultati. Appuntamento dunque tra una settimana, con la speranza che, nella città della Sirenetta, la favola nerazzurra si trasformi in realtà.

IL TABELLINO

ATALANTA-COPENAGHEN 0-0

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Mancini, Masiello; Hateboer (92′ Castagne), Freuler, de Roon, Gosens; Pašalić (46′ Zapata), Barrow (81′ Cornelius), Gomez – All.: Gasperini

COPENAGHEN (4-4-2): Joronen; Ankersen, Vavro, Bjelland, Boilesen; Skov, Zeca (46′ Kvist), Thomsen, Fischer (80′ Kodro); Sotiriou (76′ Gregus), N’Doye – All.: Solbakken

ARBITRO: Kravolec (Rep. Ceca)

NOTE: serata calda ma ventilata, terreno di gioco in pessime condizioni – spettatori: 7.680 – calci d’angolo: 7-2 per l’Atalanta – ammoniti: Ankersen (C), N’Doye (C), Gosens (A), Kvist (C), Joronen (C) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




EuroAtalanta, stasera si fa sul serio: c’è il Copenaghen tra la Dea e i gironi

REGGIO EMILIA, ORE 20

ASSALTO AI DANESI, IN PALIO IL PASS PER L’EUROPA

Operazione Europa, parte prima: potremmo chiamarla così la sfida di questa sera che è il primo match che mette in palio i gironi di Europa League che l’Atalanta proverà a centrare ad ogni costo cercando di piegare l’ultimo avversario rimasto del suo cammino europeo estivo: il Copenaghen, squadra di un livello decisamente superiore a Sarajevo e Hapoel Haifa ma non insormontabile per Gomez e compagni che arrivano dal bel successo sul Frosinone alla prima di campionato, e vanno alla ricerca questa sera (si gioca alle 20 a Reggio Emilia) di un successo che consentirebbe di preparar con maggior serenità il ritorno del match previsto tra una settimana. Testa, cuore ed un Papu Gomez in stato di grazia devono essere il mix giusto per provare a piegare il Copenaghen, ex squadra del nerazzurro Cornelius, e probabilmente la miglior squadra di Danimarca, che solo due anni fa ha giocato in Champions League nel girone eliminatorio contro la Juventus, riuscendo a fermare sull’1-1 al ritorno i bianconeri e lo scorso anno in Europa League sono usciti ai sedicesimi di finale (come i nerazzurri) contro l’Atletico Madrid, poi vincitore del torneo; un team dunque di livello, da non sottovalutare assolutamente da parte dei ragazzi del Gasp.

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FORMAZIONE, I DUBBI DEL GASP: tante le incognite della vigilia che il tecnico atalantino scioglierà in giornata: dal ballottaggio in porta tra Berisha e Gollini, in difesa con Palomino out, Dijmsiti è favorito su Mancini, in mezzo Pasalic avanti su Pessina e davanti Zapata può aver la meglio su Barrow.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello; Castagne, de Roon, Freuler, Gosens; Pasalic; Gomez, Zapata – All.: Gasperini

COPENAGHEN (4-4-2): Joronen; Ankersen, Vavro, Bjelland, Boilesen; Gregus, Zeca, Skov, Thomsen; N’Doye, Fischer – All.: Solbakken

ARBITRO: Kralovec (Repubblica Ceca)





Le pagelle di Atalanta-Frosinone

In un match quasi a senso unico, sono tante le buone notizie per mister Gasperini: lo strepitoso stato di forma del Papu Gomez: due gol e altrettanti assist che portano alle altre due marcature a cui aggiungiamo il gol di Pasalic che dimostra di essersi integrato negli schemi del mister e il crescendo di Hateboer. Dietro piace Djimsiti ben assistito da Masiello e un mostruoso Toloi

ALL.: GASPERINI 7: voleva tre punti dopo che per due stagioni aveva iniziato con una sconfitta ed è stato accontentato dai suoi con una prova convincente (nonostante le assenze) e una partita vinta con una facilità apparsa quasi disarmante. Ora sotto con il Copenaghen, c’è l’Europa dietro l’angolo!

GOLLINI 6.5: resta di fatto inoperoso per buona parte del match, ma è bravo in un paio di circostanze, una su un tentativo del solito Ciano. Sul palo ringrazia la dea bendata.

TOLOI 7.5: semplicemente mostruoso nel primo tempo, nella ripresa resta più indietro ma lascia solo la polvere ai giocatori del Frosinone. The Wall!

DJIMSITI 6.5: bravo, si assume la responsabilità di ricoprire il ruolo che fu di Caldara lo scorso anno e lo fa con grinta, determinazione e qualche sbavatura che gli si può perdonare.

MASIELLO 7: anche lui la dietro concede le briciole agli avversari.

HATEBOER 7: il ragazzo cresce piano piano, e anche lui dopo aver trovato il gol ad Haifa stasera concede il bis in campionato con una bella botta che Sportiello non vede nemmeno partire.

DE ROON 7: domina la in mezzo dove gli avversari ci capiscono davvero pochino. Padrone assoluto.

FREULER 6.5: la solita quantità e fluidità garantita in mezzo al campo. Nella ripresa prova anche lui a cercare il gol ma senza trovar il bersaglio.

GOSENS 6.5: più pimpante nel primo tempo dove sfiora anche il gol, nella ripresa perde un po’ quota. Comunque bene anche lui. (CASTAGNE s.v.: dentro nel finale anche lui).

PASALIC 7: primo tempo benino con un paio di discrete giocate, poi nella ripresa cresce e va addirittura a segno bissando così il gol segnato ad Haifa nel preliminare di Europa League. (PESSINA s.v.: esordio in serie A per lui negli ultimi minuti di gara)

PASALIC
ESORDIO CON GOL PER IL CROATO

BARROW 6.5: si intestardisce un po’ troppo con il pallone ma quando prova a veder la porta spesso sono dolori per gli avversari. Bene. (ZAPATA 6.5: entra e sfiora anche il gol con un bel pallonetto che Sportiello gli toglie dalla porta con una gran parata).

GOMEZ 9: forma strepitosa, suo il primo gol del campionato atalantino e quello del poker, poi due assist che valgono altrettanti gol da parte dei suoi. Tanta roba davvero.

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