Le pagelle di Atalanta-Sampdoria

DISASTRO HATEBOER E PASALIC, ZAPATA SFORTUNATO 

Prestazione in cui anche oggi non è mancato l’impegno da parte della squadra, tuttavia sul banco degli imputati oggi ci sono anche il mister ed alcune sue scelte discutibili oltre a prestazioni come quelle di Pasalic e Hateboer decisamente insufficienti. Zapata centra il palo ma non riesce a crearsi occasioni degne di nota significative mentre Ilicic e Freuler non incidono. Bene invece Castagne e Toloi oltre a Gollini.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: ci sono colpe anche per lui, dall’azzardo in difesa di un Masiello non ancora in condizione che si fa nuovamente male fino all’insistenza su Pasalic in una posizione non sua con risultati scadenti. La sosta non lo aiuterà molto per via dei tanti convocati in nazionale ma dovrà aiutare a riflettere: con il Chievo non è decisiva ma ci manca davvero poco.

GOLLINI 7: due ottime parate che evitano guai peggiori prima del gol subito nel finale su cui poteva davvero poco. Peccato.

TOLOI 6.5: ultimo a mollare e, paradossalmente, il più pericoloso in attacco costringendo Audero a due ottimi interventi, uno in pieno recupero.

PALOMINO 6: tutto sommato svolge con ordine il suo compitino.

MASIELLO s.v.: sfortunatissimo. Stringe i denti per esserci in una gara così importante e finisce per avere una ricaduta. Quando la sfiga ci vede benissimo (MANCINI 6: non deve compiere interventi prodigiosi, tutto sommato la sua prestazione è sufficiente).

HETEBOER 5: divora un gol già fatto da due passi e non riesce a metter in mezzo un pallone che sia uno degno di considerazione. Non ci siamo.

DE ROON 6.5: bene, la in mezzo garantisce la giusta spinta per tener palla in movimento e mandare in avanti i suoi anche se nella ripresa la sua prestazione cala un pochino di livello.

PASALIC 5: momentaccio che continua anche per lui. Schierato in quella posizione arretrata non riesce a far girare molti palloni se non un paio che però non portano a nulla di particolarmente interessante. Non ci siamo. (ILICIC 5.5: parte subito a mille mandando in porta Zapata con un bel passaggio dei suoi, poi però non riesce a far cambiar marcia ai suoi come probabilmente gli aveva chiesto il mister).

HATEBOER SBAGLIA
UN GOL GIA’ FATTO,
MA ANCHE ZAPATA (POI INFORTUNATO) NON RIESCE AD INCIDERE COLPENDO SOLO UN PALO

CASTAGNE 6.5: buona la sua prestazione, eccezion fatta forse per una conclusione in area finita in fallo laterale. Fa girar palla in corsia e riesce ad arrivar sul fondo e crossare in diverse occasioni ma senza fortuna.

FREULER 5.5: momento così anche per lo svizzero. In posizione più avanzata non riesce a rendere al meglio e così lo ritroviamo più volte anche in zone diverse ma senza fare la differenza di un tempo.

GOMEZ 5.5: un paio di sprint, qualche pallone messo in area interessante (uno dei quali porta al palo colpito da Zapata) ma al momento di dare l’assalto dopo il gol ospite pare non averne più.

ZAPATA 6: centra il palo di testa, fa a sportellate con mezzo mondo per provare ad andar in porta con il pallone ma alla fine gli riesce tutto solamente a metà; e il gol continua a non arrivare. (BARROW 5.5: dentro nella seconda parte della ripresa, un paio di scatti e poco più. Troppo poco).




La Samp certifica la crisi di un’Atalanta sfortunata e sprecona

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

ATALANTA-SAMPDORIA 0-1: LA DECIDE TONELLI NELLA RIPRESA

La maledizione continua: non si può che iniziare così anche oggi, per l’ennesima volta. L’Atalanta perde una partita in cui sciupa ancora una volta l’impossibile, centra anche due pali e poi si arrende ad una Samp ordinata e che conclude in porta tre volte in novanta minuti, trovando il gol-partita con Tonelli alla mezz’ora della ripresa: una beffa, l’ennesima, ma che non toglie i meriti agli ospiti che contengono Papu e compagni e poi fanno male al momento giusto portandosi a casa l’intera posta in palio. Ai nerazzurri restano tanta sfortuna, gli infortuni di Masiello e Zapata da verificare e una classifica preoccupante…

Bergamo: al secondo mini-giro di boa stagionale alla vigilia della nuova sosta per le nazionali, l’Atalanta va alla ricerca della vittoria perduta dalla prima giornata contro il Frosinone: dopo di allora (tra campionato e spareggi per l’Europa League) solo pari e sconfitte per i nerazzurri del Gasp che proveranno a materializzare sul campo con grinta e carattera la rabbia per la sfortunatissima quanto ingiusta sconfitta di Firenze.

FREULER PIU’ AVANZATO: con il pieno recupero di Masiello in difesa, Gasperini propone una formazione simile a quella di Firenze con Castagne in fascia al posto di Gosens e Pasalic più arretrato in mezzo e Freuler avanzato a supporto dell’ex Zapata e il Papu in avanti. Nella Samp mister Giampaolo si affida alla forza di Linetty in mezzo al campo mentre davanti i pericoli per la difesa nerazzurra sono Defrel, Caprari e, ovviamente, Quagliarella.

GOLLINI SUBITO DECISIVO: bella la cornice di pubblico a Bergamo in un match che vede la prima occasione di marca nerazzurra al dodicesimo quando un bel pallone di Toloi trova in area Zapata che da posizione defilata manda fuori. Al diciannovesimo però è Gollini a salvare i nerazzurri quando un colpo di testa in area da buona posizione di Andersen pare destinato in fondo al sacco ma trova la grande respinta con la punta delle dita del portiere atalantino. Mister Gasperini è poi costretto al primo cambio quando il riacutizzarsi del problema che lo aveva tenuto fuori contro la Fiorentina mette nuovamente fuori causa Masiello: entra Mancini al suo posto.

BRUTTA SCONFITTA PER I NERAZZURRI, CHE PERDONO ANCHE MASIELLO E ZAPATA PER INFORTUNIO

IL PALO TRA ZAPATA E IL GOL: l’Atalanta risponde subito all’occasione della Samp andando a divorarsi il gol del vantaggio con Hateboer che, da due passi, manda alto a tu per tu con il portiere sul capovolgimento di fronte. A tre dalla mezz’ora ci si mette anche la sfortuna a negare la gioia del gol alla Dea quando Gomez scappa sul fondo e crossa preciso per la testa di Zapata che colpisce a colpo sicuro ma centra in pieno il palo con la sfera che poi torna in campo.

ANCORA IL PALO E AUDERO A DIRE NO ALLA DEA: l’Atalanta continua a macinare gioco e crear occasioni nella parte finale del primo tempo: a sei dalla fine anche il Papu si iscrive all’elenco di chi ha centrato il legno in questa partita colpendo la parte esterna del palo con una fiammata dall’interno dell’area di rigore. Poi è protagonista al quarantesimo il portiere ospite Audero, che devia di piede in corner una conclusione dall’interno dell’area di Toloi. La fine del primo tempo arriva così dopo un minuto di recupero e con le due squadre ancora ferme sullo 0-0 e con i nerazzurri che nonostante due pali colpiti e due occasioni clamorose sciupate non trovano ancora la via del gol.

RIPRESA, IL COPIONE NON CAMBIA: la ripresa prende il via e l’Atalanta ricomincia la sua rincorsa al gol che i nerazzurri sfiorano ancora all’ottavo quando Pasalic da limite dell’area mette un bel pallone rasoterra su cui Gomez arriva in spaccata in ritardo di un nulla. Tre minuti dopo e il Gasp si gioca la carta-Ilicic con lo sloveno che entra in campo proprio al posto di Pasalic: primo pallone giocato e il numero settantadue nerazzurro manda in porta Zapata che entra in area e viene anticipato di un nulla da un difensore al momento della conclusione e poi Castagne ci prova ma concludendo così male che la sfera finisce in fallo laterale.

ANZHE ZAPATA OUT: la Samp attende ma, al quarto d’ora è ancora pericolosissima con il neo entrato Ramirez che viene servito in area e conclude con Gollini ancora bravissimo a respingere in corner la conclusione del giocatore ospite. Che la fortuna non guardi molto in casa atalantina lo sapevamo, ma nel momento in cui anche Zapata chiede il cambio per un contrasto di gioco in cui accusa problemi la depressione in casa nerazzurra lievita a livelli esponenziali: Barrow entra così in campo al posto del colombiano al minuto venti.

TONELLI, LA BEFFA E’ SERVITA: al terribile mosaico della sfortuna in casa nerazzurra manca solo l’ultimo tassello che, quasi inevitabilmente, arriva alla mezz’ora sugli sviluppi di un corner che la Samp guadagna per un rimpallo con un difensore nerazzurro: la palla arriva in area e Tonelli di testa trova l’angolo giusto per battere Gollini.

TUTTO NERO: è la beffa, l’ennesima per un’Atalanta che aveva dato sin li tutto e provato in tutti i modi a ritrovare il gol perduto che non arriverà nemmeno nell’ultimo quarto d’ora di gioco d’assalto tra poca lucidità e la speranza che un episodio favorevole giri a nostro favore. Anzi, nel primo dei quattro di recupero è ancora Audero a superarsi su una conclusione ancora di Toloi da fuori area. Può bastare così, il conto aperto tra la l’Atalanta e la Dea (quella bendata) continua a rimanere aperto da diverse giornate: il problema è che, adesso, la classifica inizia seriamente a farsi preoccupante quasi quanto l’astinenza da gol. E dopo la sosta si inizia con un mini-ciclo con Chievo, Parma e Bologna in cui capiremo veramente la nostra realtà di un futuro che oggi pare veramente tutto nero.

IL TABELLINO

ATALANTA-SAMPDORIA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 31′ st Tonelli

ATALANTA (3-4-1-2) – Gollini; Toloi, Palomino, Masiello (dal 24′ pt Mancini); Hateboer, Pasalic (dal 12′ st Ilicic), De Roon, Castagne; Freuler; Zapata (dal 21′ st Barrow), Gomez. A disposizione: Berisha, Rossi, Adnan, Djimsiti, Gosens,, Rigoni, Pessina, Valzania, Tumminello. Allenatore: Gian Piero Gasperini

SAMPDORIA (4-3-1-2) – Audero; Bereszynski, Tonelli, Andersen, Murru; Praet, Ekdal, Linetty (dal 38′ st Barreto); Caprari (dal 15′ st Ramirez); Quagliarella, Defrel (dal 41′ st Kownacki). A disposizione: Rafael, Belec, Colley, Ferrari, Rolando, Sala, Tavares, Jankto, Vieira. Allenatore: Marco Giampaolo

NOTE: spettatori: 19mila circa – ammoniti: Andersen, De Roon, Praet, Linetty, Ilicic, Bereszynski – recuperi: 1′ p.t., 3′ s.t.

ARBITRO – Irrati di Firenze




Smaltire la rabbia e ritrovare l’orgoglio: dai Atalanta cerchiamo la vittoria!

BERGAMO, ORE 15

LA SFIDA DI ZAPATA AL SUO PASSATO

Il campionato di serie A arriva alla sua ottava giornata e per i nerazzurri di Gasperini sarà la Samp l’avversario di turno quest’oggi al Comunale; dopo la bruciante ed immeritata sconfitta di Firenze, Papu e compagni proveranno a cercare quella vittoria che manca ormai dalla prima giornata contro il Frosinone; non sarà facile contro una Samp con giocatori di qualità e che viaggia spedita dopo il successo sulla Spal nel posticipo di lunedì. Sarà anche la sfida del grande ex Zapata contro il suo passato blucerchiato: lo scorso anno decise proprio lui il match di Bergamo con un gol nel finale… ci auguriamo ovviamente un medesimo epilogo oggi, ma a parti invertite.

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I DUBBI DEL GASP: con il recupero di Masiello, mister Gasperini può contare sulla piena disponibilità della rosa e quindi ampia abbondanza. I dubbi del mister riguardano come sempre le fasce, con Hateboer favorito su Castagne e chi inserire a supporto delle punte tra Pasalic e Rigoni con l’ex Zapata e il Papu pronti a colpire.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): 91 Golllini; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 8 Gosens; 88 Pasalic; 10 Gomez, 91 Zapata – A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 23 Mancini, 21 Castagne, 19 Djimsiti, 53 Adnan, 4 Valzania, 22 Pessina, 24 Rigoni, 72 Ilicic, 20 Tumminello, 99 Barrow – All.: Gasperini

SAMPDORIA (4-3-1-2): 1 Audero; 24 Bereszynski, 26 Tonelli, 3 Andersen, 29 Murru; 8 Barreto, 6 Ekdal, 10 Praet; 17 Caprari; 92 Defrel, 27 Quagliarella – A disp.: 33 Rafael, 72 Belec, 7 Sala, 22 Tavares, 15 Colley, 18 Leverbe, 25 Ferrari, 14 Jankto, 11 Ramirez, 4 Vieira, 16 Linetty, 95 Rolando – All.: Giampaolo

ARBITRO: Irrati di Pistoia




Le pagelle di Fiorentina-Atalanta

PASALIC SI VEDE POCO, PAPU PIMPANTE MA IMPRECISO

Match in cui è davvero difficile poter esprimere dei giudizi su quanto visto in campo: un’Atalanta comunque che è piaciuta per lunghi tratti ma che conferma per l’ennesima volta la sua difficoltà ad andare a rete, elemento da non sottovalutare se si considera tutti gli attaccanti a disposizione di un Gasperini che le ha provate tutte per rimettere in piedi la partita ma senza successo.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: nel finale inserisce tutto ciò che in attacco aveva in panchina con la sola eccezione di Ilicic ma senza trovare quel gol che i suoi hanno di gran lunga meritato. Punito da un episodio di cui abbiam già detto tutto, la classifica non è delle più rosee ed ora deve essere bravo a tener uniti questi ragazzi e cercare subito riscatto già domenica contro la Samp.

GOLLINI 6: alla fine incassa due gol, in cui può davvero poco. Sul rigore va dalla parte opposta rispetto alla sfera, sulla punizione di Biraghi la devia ma oltre la linea di porta.

TOLOI 6: protagonista sfortunato quanto involontario del “fattaccio” che cambia la partita: evidente dalle immagini tv come non tocchi minimamente Chiesa che cade in area con un tuffo degno dei migliori nuotatori. Peccato.

MANCINI 6: un tempo e mezzo di ordinaria amministrazione vista l’assenza di Masiello. Lascia poi il campo per Rigoni nell’assalto finale senza successo (RIGONI 6: vicinissimo subito al gol, poi nel finale va all’arrembaggio con i compagni ma senza successo).

PALOMINO 6.5: decisivo con un paio di ottimi interventi difensivi nel primo tempo ed in avvio di ripresa che evitano guai peggiori.

IN MEZZO E’ MANCATO UN PO’ FREULER, CHE LO SCORSO ANNO TROVO’ IL PARI AL FRANCHI IN PIENO RECUPERO

HATEBOER 5: purtroppo tutto parte da qui. Si lascia sfuggire Chiesa nell’azione che chiama poi Toloi a dover compiere quell’intervento in area che cambierà tutto quanto. 

DE ROON 6.5: bene in campo dirigendo con ordine le operazioni e con un paio di buone aperture non sfruttate al meglio dai compagni.

FREULER 5.5: decisivo lo scorso anno al Franchi, oggi apparso in ombra, un po’ come nelle ultime sue partite non trovando mai il guizzo giusto per poter metter in mostra le sue qualità (BARROW s.v.: dentro per una decina di minuti nel finale dove non la tocca praticamente quasi mai…).

CASTAGNE 6: discreta la sua partita nel primo tempo, nella ripresa diventa più timido e si vede poco, tant’è che viene sostituito nel finale (ADNAN s.v.: anche lui partecipa all’arrembaggio finale ma senza successo).

PASALIC 5: una partita un po’ da fantasmino per lui: pochi palloni giocati, e si vede pochino anche quando i nerazzurri giocavano comunque un ottimo calcio. Da rivedere.

ZAPATA 5.5: parte subito provando la conclusione in porta, poi si limita spesso a fare lavoro di sponda e al servizio dei compagni ma quasi mai a cercare la porta; ma lui è anche un attaccante…

GOMEZ 6.5: diamogli un premio per il tanto impegno, per la grande occasione che Lafont gli ha mandato in corner quando il pari pareva cosa fatta. Però diciamo anche che spesso si intestardisce sul pallone e ogni tanto dimentica di vedere i compagni in area per poterli servire adeguatamente. Però la sua condizione c’è, e da questo momento buio serve anche il suo aiuto per uscirne tutti insieme!




La Viola vince, ma il Var è in vacanza: Dea, questo è proprio un furto!

SERIE A, SETTIMA GIORNATA

FIORENTINA-ATALANTA 2-0: DECIDE UNA CLAMOROSA SVISTA

Sconfitta davvero incredibile per l’Atalanta a Firenze, dopo una partita giocata molto bene da Gomez e compagni, affondati da un incredibile calcio di rigore concesso al quarto d’ora della ripresa per un fallo di Toloi su Chiesa che risulta inesistente in quanto l’attaccante viola cade palesemente in area nerazzurra; il direttore di gara decide tuttavia di non voler nemmeno consultare il Var e concedere il tiro dagli undici metri alla squadra di casa che Veretout realizza. La Dea non si arrende e sfiora comunque il pari in almeno altre tre occasioni, continuando a dominare la gara ma senza concretizzare e venendo poi punita nel recupero dal raddoppio su punizione di Biraghi

Firenze: la Viola ferita dopo la sconfitta immeritata e con tante polemiche di San Siro e un’Atalanta che pare si sulla strada del recupero ma che ancora non ha ritrovato del tutto lo smalto che l’ha contraddistinta nelle ultime due stagioni; la sfida di questo pomeriggio al Franchi ci dirà se Papu e compagni possono definitivamente rialzare la testa dopo i due pari con Milan e Toro: certo non sarà facile contro la squadra di Pioli che gioca un ottimo calcio e in questo avvio di stagione ha già messo in cascina dieci punti contro i sei dei nerazzurri.

IN DIFESA TOCCA AL MANCIO: senza Masiello infortunato, mister Gasperini sceglie Mancini al suo posto in difesa con Hateboer confermato in fascia con Castagne e Pasalic stavolta a supporto (e non Rigoni) del duo d’attacco composto da Zapata e Papu Gomez. Nei viola Pioli sceglie il tridente con Chiesa, Simeone e Pjaca in una sfida che annuncia gol e spettacolo.

BUON AVVIO DELLA DEA: il match inizia e dopo un minuto la prima conclusione in porta del match è di Zapata, bloccata senza problemi da Lafont. Buon avvio per la Dea che al tredicesimo scappa via con il Papu che si invola verso l’area e poi però sbaglia tentando la conclusione in porta e non vedendo Freuler tutto libero in mezzo all’area di rigore.

IL GOL NON ARRIVA, 0-0 AL 45′: primo tempo tuttavia con poche emozioni ed occasioni significative pari allo zero anche se sono sempre i nerazzurri a farsi preferire: al ventiseiesimo punizione dalla tre quarti battuta da Gomez, bel servizio al centro per Zapata che stacca e tenta il colpo di testa vincente con la palla che però finisce alta. La Fiorentina dal canto suo non riesce quasi mai ad arrivare seriamente dalle parti di Gollini in un primo tempo che va così in archivio dopo due di recupero con il risultato inchiodato sullo 0-0.

RIPRESA, CAMBIA POCO: la ripresa inizia con lo stesso undici in campo scelto dal Gasp e con un tema tattico in campo che non cambia, con l’Atalanta che ci prova di più e la Fiorentina che attende i nerazzurri: al quinto punizione da ottima posizione guadagnata da Zapata che il Papu batte centrando però in pieno la barriera. All’ottavo è ancora l’argentino a scappare via in ripartenza e mettere in mezzo all’area per Zapata, anticipato di un nulla da un difensore della Fiorentina.

MA IL VAR A CHE SERVE?: al quindicesimo però la partita cambia improvvisamente quando Chiesa sfugge a Castagne, entra in area e cade senza essere toccato da Toloi, non per l’arbitro che indica subito il rigore e decide di non consultare nemmeno il Var che avrebbe sicuramente ribaltato la scelta errata del direttore di gara. Va Veretout dal dischetto e segna il gol contestatissimo che porta avanti la squadra di casa. Decisione veramente discutibile da parte dell’arbitro.

GASP VA ALL’ATTACCO: mister Gasperini decide a quel punto di cambiare, al ventiquattresimo dentro Rigoni al posto di Mancini per dare ulteriore peso all’attacco e subito l’argentino va a un nulla dal gol concludendo in diagonale fuori di pochissimo in occasione di una uscita sbagliata di Lafont in area viola. Alla mezz’ora dentro in rapida successione anche Adnan per Hateboer e Barrow per Freuler con l’Atalanta che predispone così l’assalto finale alla ricerca del pareggio.

TANTA AMAREZZA PER UNA PARTITA DECISA DA UN BRUTTO EPISODIO NATO DALLA SIMULAZIONE DI CHIESA

BIRAGHI NEL RECUPERO LA CHIUDE: a sei dalla fine ci si mette anche il portiere di casa a negare il pari alla Dea sulla conclusione in area in diagonale sempre del Papu che il portiere viola salva e smanaccia in corner. L’Atalanta insiste nel suo assalto finale ma manca della lucidità necessaria per trovare il guizzo giusto e, nel finale, arriva anche il raddoppio Viola al secondo dei cinque di recupero concessi con una punizione di Biraghi che Gollini intercetta e devia ma respingendo la sfera oltre la linea. E questo il Var lo ha visto, segnanlandolo subito al direttore di gara… che caso, vien da dire. Che rabbia!

IL TABELLINO

FIORENTINA-ATALANTA 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: Veretout su rig. (F) al 18′ pt, Biraghi (F) al 50′ st.

FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi; Benassi (Fernandes dal 33′ pt), Veretout, Gerson (Laurini dal 36′ st); Chiesa, Simeone, Pjaca (Miraglia dal 9′ st). All. Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Mancini (Rigoni dal 25′ st), Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler (Barrow dal 35′ st), Castagne (Ali Adnan dal 32′ st); Pasalic; Zapata, Gomez. All. Gasperini

ARBITRO: Valeri di Roma

NOTE: spettatori: 25mila circa – ammoniti Hugo (F), Palomino (A), Toloi (A), Gomez (A), Lafont (F), Fernandes (F) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Continua anche a Firenze la ricerca della vera Atalanta

FIRENZE, ORE 15

VIOLA E DEA ALLA PRIMA SENZA IL “MONDO”

Giornata di campionato numero sette e per l’Atalanta di mister Gasperini in programma c’è un impegno di quelli tosti al Franchi di Firenze contro i viola padroni di casa, squadra giovane e pimpante sin dalle prime giornate di questa stagione e reduce della immeritata sconfitta di San Siro contro l’Inter; per i nerazzurri invece, dopo il pareggino di mercoledì contro il Toro ecco un’altra gara-verità che dirà ancora qualcosa di più sul valore di questa Atalanta che ha vinto solo alla prima contro il Frosinone e poi collezionato tre pari e due sconfitte. Fiorentina-Atalanta è anche la prima partita tra le due squadre dopo la scomparsa di Emiliano Mondonico e del bergamasco Davide Astori: uno stimolo in più da ambo le parti per dare il massimo e cercare di fare bene.

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GASP SENZA MASIELLO: la gara con i granata di mercoledì ha lasciato una brutta tegola per il Gasp che dovrà fare a meno di Masiello per la gara del Franchi: Mancini e Djimsiti sono in ballottaggio per un posto così come sulle fasce potrebbe toccare ancora da Hateboer e la novità essere invece Adnan. In avanti, Rigoni è favorito su Pasalic per sostenere il Papu e Zapata la attacco.

LE PROBABILI FORMAZIONI

FIORENTINA (4-3-3): 1 Lafont; 4 Milenkovic, 20 Pezzella, 31 Hugo, 3 Biraghi; 8 Gerson, 17 Vertout, 24 Benassi; 25 Chiesa, 9 Simeone, 10 Pjaca – A disp.: 69 Dragowski, 5 Ceccherini, 2 Laurini, 16 Hancko, 34 Diks, 6 Norgaard, 26 E. Fernandes, 77 Thereau, 14 Dabo, 7 Eysseric, 11 Mirallas, 28 Vlahovic – All.: Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): 91 Gollini; 3 Toloi, 6 Palomino, 23 Mancini; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 53 Adnan; 24 Rigoni; 10 Gomez, 91 Zapata – A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 13 Bettella, 21 Castagne, 19 Djimsiti, 8 Gosens, 4 Valzania, 22 Pessina, 88 Pasalic, 72 Ilicic, 20 Tumminello, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Valeri di Roma




Le pagelle di Atalanta-Torino

PASSI AVANTI PER ZAPATA, INDIETRO PER RIGONI E IL PAPU

Partita con poche indicazioni utili visto il ritmo in campo e le poche emozioni: sicuramente la difesa ha retto bene, senza subire praticamente nulla, ma davanti si è mancati parecchio: pur non brillando è Gomez il più pericoloso mentre Rigoni è tornato in ombra. Ilicic, inserito nella ripresa, ha dimostrato di esser lontano dalla condizione.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6: qualche passo avanti rispetto a Spal e Cagliari, qualcuno indietro rispetto a Milano. La squadra appare comunque meno aggressiva nonostante provi a fare la partita; i cambi in corsa stavolta non cambiano l’andazzo del match.

BERISHA s.v.: ritrova il posto da titolare, ma passa una serata da spettatore non pagante.

TOLOI 6: poco lavoro per lui stasera, ogni tanto concede qualche sbavatura senza però particolari conseguenze.

PALOMINO 6.5: mette i sigilli a Belotti rendendolo inoffensivo, complessivamente buona la sua partita

MASIELLO 6.5: la stanchezza si fa sentire anche per lui nel finale, ma la sua partita è comunque in linea con le aspettative.

HATEBOER 6.5: un paio di discreti palloni in mezzo li mette anche. Qualche scatto in velocità, per il resto compitino anche per lui.

FREULER 6: serata un po’ così: fatica parecchio nel primo tempo, qualche squillo nella ripresa ma senza lode. (PASALIC 6.5: dentro nel finale di partita, fa veder qualche buona cosa).

DE ROON 6.5: nella ripresa prende in mano il controllo della situazione in mezzo e si vede qualcosa di più sotto il punto di vista del gioco.

GOSENS 5.5: palloni recuperati in alcune circostanze, ma anche diversi errori in fase di impostazione e ripartenza piuttosto elementari.

RIGONI 5.5: partenza-sprint, sfiora anche il gol ma poi, improvvisamente, si annebbia nel grigiore generale in campo. Parte lanciato nella ripresa ed in una diversa posizione salvo poi esser sostituito. (ILICIC 5.5: anche per lui la forma migliore è ancora lontana; qualche sprazzo, ma poco altro).

PAPU POCO BRILLANTE STASERA, ANCHE SE E’ TRA I SUOI PIEDI IL PALLONE PIU’ IMPORTANTE DEL MATCH

GOMEZ 5.5: croce e delizia; probabilmente il più pericoloso dei nostri, alla luce dei fatti però si intestardisce troppo con il pallone ai piedi e finisce spesso per perdere la sfera in maniera quasi elementare. Sua nel finale l’occasione che poteva cambiar la gara, parata da Sirigu.

ZAPATA 6.5: porta su la squadra, fa reparto, aiuta i compagni, arretra in difesa. Molto bene, tipico atteggiamento che piace e convince, tuttavia resta un dubbio: e i gol? (TUMMINELLO s.v.: pochi minuti per lui nel finale).