Le pagelle di Udinese-Atalanta

BENE HATEBOER, DE ROON D’ACCIAIO

Inutile dire che l’uomo-copertina di giornata rimane Duvan Zapata, ma volendo approfondire l’analisi del match è importante notare come ormai sia diventato fondamentale il ruolo di Hateboer nei meccanismi del Gasp unito a un centrocampo solido con Freuler e un De Roon dai mille muscoli. Dietro Toloi appare in ritardo sul gol friulano ma disputa comunque una ottima partita.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: stavolta la vince anche lui, rimescolando le carte e inserendo Barrow che, con quel mezzo liscio, spiana la strada a Zapata per il 2-1. La squadra nella ripresa pare più fiacca, lui gli cambia pelle con le sue mosse e alla fine la vince con merito. Bene.

BERISHA 5.5: nel finale ci regala una uscita di quelle da far accapponare la pelle, fortuna sua non provoca particolari danni. Nel complesso è incolpevole sul gol subito ed in occasione del palo di Fofana.

TOLOI 6.5: riscatta il leggero ritardo in occasione del pari bianconero con una prova comunque maiuscola e con ottime chiusure in fase di copertura.

MASIELLO 6.5: gran partita anche per lui, un paio di interventi in avvio subito determinanti anche se poi è “complice” pure lui nell’occasione del momentaneo 1-1 di una lenta chiusura sull’ex D’Alessandro.

PALOMINO 6: svolge con poche sbavature il suo compitino. Sufficiente.

GOSENS 6: oggi fa più fatica del solito a proporre qualcosa di interessante, tutto sommato è utile specie in fase di copertura e nel far ripartire l’azione. (CASTAGNE s.v.: un quarto d’ora per lui).

OTTIMA PROVA ANCHE PER TOLOI NONOSTANTE LA SBAVATURA IN OCCASIONE DEL GOL DI LASAGNA

FREULER 6.5: bene, specie nella parte centrale della ripresa. Fosforo e qualità in mezzo al campo.

DE ROON 7: l’uomo d’acciaio la in mezzo, partita muscoli e qualità che dimostra ancora una volta la sua importanza nel centrocampo nerazzurro.

HATEBOER 7: l’arma in più del Gasp; i suoi proverbiali “ferri da stiro” sono diventati ora l’asso nella manica del mister che lo tiene in campo e lo guida, quasi telecomandato. Bene!

GOMEZ 5.5: anche oggi va un po’ a vuoto, prova qualche spunto dei suoi ma non riesce ad essere decisivo. 

RIGONI 5.5: meglio probabilmente rispetto alla gara con il Napoli, la sensazione è che con il rientro di Ilicic le sue due chance da titolare non se le sia giocate proprio benissimo… (BARROW 6.5: complice con il suo “liscio” di un assist per Zapata che diventa il punto del 2-1; nel finale si divora il quarto gol, l’ennesimo errore che dimostra come il ragazzo debba ancora crescere).

ZAPATA 9: fa reparto da se, si porta a spasso tutta la difesa friulana che prova a disinnescarlo in ogni modo ma lui si dimostra letale con i suoi ex compagni. Tripletta e pallone portato a casa oltre a tre punti importantissimi per i suoi compagni. Questo è probabilmente il vero attaccante di cui la Dea ha bisogno. Avanti così! Grande!

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Un, due, tre… Zapata! Il ruggito del bomber risveglia la Dea: 3-1 a Udine!

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 1-3: RIAPRE IL LUNA-PARK DEA

L’Atalanta si ritrova, lo fa con la determinazione e la grinta di una grande e vincendo una partita sporca, non facile e trascinata dal suo bomber Duvan Zapata, autore di una tripletta conquistando così la vittoria dopo i due stop delle precedenti giornate e salendo nel gruppone delle squadre al sesto posto. Pronti-via e la Dea è subito avanti con un gol dell’ex Udinese sugli sviluppi di un corner; ma la squadra friulana risponde subito e, complice una amnesia difensiva, si fa sorprendere in ripartenza da Lasagna che fissa l’1-1. Tutto invariato fino alla ripresa dove la partita pare farsi sempre più brutta eppure al diciassettesimo Barrow, appena entrato, con un liscio offre proprio a Zapata il pallone del nuovo vantaggio. La Dea stringe i denti, Fofana centra un palo clamoroso per i padroni di casa e, sulla ripartenza successiva ancora Zapata firma il definitivo 3-1. Vittoria da “grande”, perchè sofferta ma alla fine meritata.

Udine: un avversario rognoso, in un periodo certamente non dei più felici. L’Atalanta dopo due sconfitte consecutive prova ad invertire la rotta, orfana del suo miglior giocatore (lo squalificato Ilicic, al suo posto tocca ancora a Rigoni) e contro un’Udinese che ha più volte dato fastidio alla Dea dimostrandosi una brutta gatta da pelare, tant’è che i nerazzurri non vincono al Friuli (ora Dacia Arena) dal 2009. Un risultato positivo oggi darebbe sicuramente una iniezione di fiducia ad un gruppo che ha bisogno di riprendere la sua corsa il prima possibile.

IN DIFESA TORNA TOLOI: mister Gasperini recupera Toloi dopo l’infortunio e lo inserisce così insieme a Palomino e Masiello in un reparto arretrato nerazzurro che nelle ultime partite ha risentito parecchio delle defezioni (cinque gol subiti in due gare) mentre cambia poco in mezzo e davanti dove Rigoni è ancora titolare insieme al Papu e l’ex Zapata. Dopo l’arrivo di Nicola, l’Udinese non ha subito più gol ed ha collezionato quattro punti nelle prime due uscite per il nuovo tecnico che oggi propone tra i titolari l’ex D’Alessandro, uno dei pupilli del Gasp ai tempi del Genoa (Mandragola) con Lasagna unico terminale offensivo.

ZAPATA-LASAGNA, BOTTA E RISPOSTA: splendida la cornice di pubblico alla Dacia Arena, grazie anche ai prezzi popolari proposti in settimana dalla società che hanno richiamato molti tifosi bianconeri allo stadio con il match che prende il via dopo il minuto di raccoglimento in memoria di Gigi Radice scomparso due giorni fa e con l’Atalanta che alla prima azione è già avanti sugli sviluppi di un corner guadagnato da Zapata, è proprio l’ex di turno a trovar palla e concludere a rete e superare Musso portando avanti i nerazzurri. La risposta dei padroni di casa non tarda però ad arrivare, ed ancora una volta il pari arriva al termine di una incredibile disattenzione della difesa nerazzurra che si fa sorprendere da una ripartenza dell’Udinese con l’ex D’Alessandro che se ne va sulla destra, cross preciso per Lasagna che batte Berisha e mette dentro l’1-1 dopo soli undici minuti di gioco.

IL BOMBER COLOMBIANO TRASCINA LA DEA IN UNA VITTORIA IMPORTANTISSIMA PER RILANCIARE LE PROPRIE AMBIZIONI DI CLASSIFICA

POCHE EMOZIONI, BRIVIDO-VAR: dopo un avvio con i fuochi d’artificio, il primo tempo regala davvero poche emozioni, con i nerazzurri che mantengono il pallino del gioco ma senza riuscire a sfondare in zona offensiva e l’Udinese che controlla con ordine non rinunciando a ripartire; a dieci dalla fine fiato sospeso per un controllo al Var di un presunto tocco di mano in area di Freuler poi rivelatosi assolutamente involontario. Più Atalanta nel finale, con Zapata che a due dall’intervallo prova a fare tutto da solo e conclude ma sull’esterno della rete. E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiede così dopo tre di recupero con le due squadre ferme sull’1-1.

SEMPRE PIU’ ZAPATONE, 2-1!: nessun cambio durante l’intervallo e ripresa che prende il via con i medesimi ventidue della prima parte di match con l’Atalanta che pare partir subito forte ma l’Udinese che poi ci prova in un paio di ripartenze finendo però sempre in fuorigioco. All’undicesimo bella la combinazione tra Zapata e Toloi con il primo che offre il pallone al secondo che conclude al volo alto; il Gasp decide poi di cambiare, spazio quindi al ritorno in campo di Barrow al dodicesimo al posto di Rigoni; e proprio il neo entrato giocatore atalantino da il là all’azione che riporta avanti la squadra nerazzurra al diciassettesimo con un vero e proprio liscio in area che però finisce tra i piedi di Zapata che non perdona nuovamente la sua ex squadra mettendo dentro da due passi: 2-1 e festa nello spicchio dedicato agli oltre ottocento giunti in Friuli da Bergamo.

FOFANA-ZAPATA, IL PALO GIUSTO E’ NOSTRO, 3-1: sull’euforia del vantaggio, l’Atalanta è ancora pericolosa dieci minuti più tardi sugli sviluppi di un corner in cui Toloi la mette dritta sulla testa di Masiello che però manda incredibilmente fuori. Ma tutta la bellezza di questo sport la si vive tra il minuto trentasei e quello seguente quando l’Udinese va a un niente dal pari andando a centrare un clamoroso palo con Fofana a Berisha ormai battuto; il tempo di rimettere in gioco il pallone in maniera errata dai friulani e si innesca l’immediata ripartenza della Dea, pallone ancora tra i piedi magici di Zapata che conclude, centra il palo ma stavolta la palla va in rete per la sua tripletta personale e per il 3-1 della Dea.

VITTORIA E SESTO POSTO: il gol che manda in ghiaccio il match consente un finale di gara decisamente più soft per un’Atalanta che si permette anche il lusso di divorarsi con Barrow un gol ormai fatto dopo l’ennesimo, splendido, assist di Zapata. Poco male però perchè da li a poco resteranno solo tre minuti di recupero che scorreranno via senza particolari emozioni prima del triplice fischio finale che sancisce il ritorno alla vittoria di un’Atalanta non entusiasmante ma cinica e determinata che ritrova così i tre punti dopo il doppio passo falso con Empoli e Napoli trascinata da uno Zapata in formato gigante: tripletta per lui e pallone da portare a casa. Non ditelo in giro, ma con questa vittoria siamo nel gruppone delle squadre al sesto posto. Avanti tutta!!!

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-1)

RETI: Zapata (A) al 2’, Lasagna (U) al 12’ p.t., Zapata (A) al 17’ e al 35’ s.t.

UDINESE (3-4-2-1) Musso; Larsen, Ekong, Nuytinck; Ter Avest, Fofana, Mandragora, Pezzella (dal 28’ s.t. Vizeu); D’Alessandro (dal 21’ s.t. Pussetto), De Paul; Lasagna – A disposizione: Scuffet, Nicolas, Opoku, Behrami, Pontisso, Balic, Micin, Machis – All.: Nicola

AMMONITI Larsen per gioco scorretto

ATALANTA (3-4-2-1) Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (dal 33’ s.t. Castagne); Rigoni (dal 13’ s.t. Barrow), Gomez; Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Mancini, Bettella, Adnan, Reca, Valzania, Pessina, Pasalic, Tumminello – All.: Gasperini 

AMMONITI Masiello per gioco scorretto

ARBITRO Calvarese di Teramo

NOTE: spettatori 16mila circa – ammoniti: Larsens (U) e Masiello (A) per gioco scorretto – calci d’angolo: 7-2 per l’Atalanta – recuperi: 3’ p.t., 3’ s.t.




L’Atalanta a Udine: sfatare un tabù per riprendere a correre

UDINE, ORE 15

RIGONI, PAPU E ZAPATA PER DOMARE I FRIULANI

Uscire dal letargo e piazzare un colpo da “Atalanta”: i nerazzurri provano a rialzare la testa dopo i due scivoloni consecutivi con Empoli e Napoli in un campo certamente non dei più facili per Papu e compagni come il Friuli di Udine dove nelle ultime stagioni i nerazzurri hanno sempre faticato a portar a casa risultati positivi. Per questo sarà ancora più importante mantenere la giusta testa e concentrazione contro un avversario ostico che dopo il cambio di allenatore ha inanellato due risultati utili consecutivi e non vorrà certo fermarsi; ma anche la Dea non vuol continuare a perder terreno e riprendere il suo cammino verso le zone che contano della classifica.

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I DUBBI DEL GASP: dopo i recuperi di Toloi e Barrow, per Gasperini sembrano esserci pochi dubbi di formazione: Berisha tra i pali, in difesa col brasiliano ex Roma ci saranno Palomino e Masiello mentre in mediana solita coppia De Roon-Freuler con Hateboer e Gosens sugli out esterni; in avanti con il Papu e Zapata toccherà ancora a Rigoni sostituire Ilicic squalificato.

LE PROBABILI FORMAZIONI

UDINESE (3-5-2): 1 Musso; 19 Larsen, 17 Nuytinck, 5 Troost-Ekong; 18 Ter Avest, 6 Fofana, 38 Mandragora, 10 De Paul, 7 Pezzella; 23 Pussetto, 15 Lasagna. A disp.: 88 Nicolas, 22 Scuffet, 4 Opoku, 21 Pontisso, 98 Coulibaly, 77 D’Alessandro, 11 Behrami, 72 Barak, 99 Balic, 16 Machis, 9 Vizeu. All. Nicola.

ATALANTA (3-4-2-1): 1 Berisha; 23 Mancini, 6 Palomino, 2 Toloi; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 8 Gosens; 24 Rigoni, 10 Gomez; 91 Zapata. A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 13 Bettella, 21 Castagne, 53 Adnan, 5 Masiello, 7 Reca, 88 Pasalic, 4 Valzania, 22 Pessina, 99 Barrow, 20 Tumminello. All. Gasperini.

ARBITRO: Calvarese di Teramo




Le pagelle di Atalanta-Napoli

LA DIFESA BALLA, MA ZAPATA E’ IN CRESCITA

Al di la del risultato finale, la prova con il Napoli conferma le difficoltà di una difesa che già ad Empoli aveva dimostrato di non aver più la sicurezza di un tempo: anche oggi sui due gol incassati sono ampie le responsabilità del pacchetto arretrato nerazzurro le cui lacune pesano in maniera pressochè decisiva sul risultato finale. Davanti invece arriva la nota positiva: Zapata sa tirar sul la squadra in avanti ma anche segnare, e questo è sicuramente un ottimo viatico per il futuro.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5.5: anche oggi ci lascia qualche perplessità con il cambio Rigoni-Valzania, proprio nel momento in cui l’argentino pareva aver carburato ed era reduce da un paio di discrete giocate; la squadra a quel punto arretra ulteriormente e viene poi punita nel finale. 

BERISHA 6: prende due gol, ne salva un terzo nel finale. Tuttavia nell’occasione del secondo gol la difesa ha forti responsabilità ma anche lui non pare impeccabile.

MASIELLO 5: va in bambola su entrambi i gol del Napoli continuando così il suo periodo decisamente poco positivo. Si rifarà.

PALOMINO 5.5: anche per lui diverse responsabilità in occasione del gol decisivo degli ospiti. Purtroppo era a corto di energie e lo si è visto.

MANCINI 5.5: non commette grossi errori ma anche lui non riesce a trovare mai qualche spunto dei suoi anche in fase offensiva (TUMMINELLO s.v.: entra nel finale, non riesce a trovar il guizzo giusto).

GOSENS 6.5: parte dai suoi piedi il cross che poi arriva a Zapata per il momentaneo 1-1. uona complessivamente la sua partita.

FREULER 6: più vivace nella ripresa dopo un primo tempo abbastanza sottotono. Sufficiente.

DE ROON 6.5: bene, prova di personalità e qualità, tra i migliori oggi in campo dei nostri.

HATEBOER 6: fase di spinta minore oggi, un po’ in difficoltà nella prima parte del match, meglio nella ripresa.

RIGONI 6: primo tempo abbastanza apatico, poi nella ripresa mette il turbo in un paio di occasioni ma viene poi sostituito sul più bello. Peccato. (VALZANIA 5.5: ingresso difficile, un po’ spaesato e con un paio di palloni persi decisamente pericolosi. Da rivedere).

GOMEZ 5.5: partita a ritmo alternato, si accende a tratti nella ripresa ma poi cala vistosamente nel finale quando serviva recuperare il match.

ZAPATA 7: senza dubbio il più positivo oggi: gol a parte il suo supporto in attacco è veramente importante, una volta accentrato in area trova anche il punto dell’illusorio 1-1. Bene.




L’Atalanta non fa i conti con Milik: vince il Napoli, la Dea si ferma ancora.

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 1-2: IL POLACCO ENTRA E LA DECIDE NEL FINALE

Niente da fare, l’Atalanta è costretta al secondo stop consecutivo: i nerazzurri cedono nel finale al Napoli per la seconda partita di fila non vanno a punti. Peccato, perchè il match era iniziato subito in salita con il gol a freddo di Ruiz ma i ragazzi del Gasp erano riusciti a rimetterlo in piedi nella ripresa con il gol di Zapata al decimo; poi la partita è calata di intensità e le occasioni sono state davvero poche fino al gol a cinque dalla fine del polacco Milik, appena entrato in campo, che consente agli ospiti di vincere al Comunale. I nerazzurri restano così a quota diciotto punti in classifica e domenica saranno di scena a Udine contro i friulani.

Bergamo: dopo una settimana ricca di (inutili) polemiche finalmente si gioca: e stasera la partita è di quelle importanti perchè il Napoli arriva a Bergamo con l’intenzione di non fermarsi e, di contro, l’Atalanta vuol dimenticar in fretta l’orrenda prova di Empoli e cercare di riprendere il cammino verso le zone nobili della classifica. Comunque andrà ci sarà insomma da divertirsi per un match che si annuncia ricco di emozioni.

L’ORA DEL RAYO: l’assenza di Ilicic per squalifica obbliga mister Gasperini a far affidamento su Emiliano Rigoni che viene inserito in avanti insieme al Papu e Zapata: per il giovane argentino è la grande occasione per dimostrare il suo valore. Dietro invece tocca a Mancini per Toloi con Palomino e Masiello. Nel Napoli occhio al grande stato di forma di Mertens con Insigne in avanti con Albiol che recupera in extremis ed è in campo.

RUIZ LA SBLOCCA SUBITO: splendida la cornice di pubblico all’ingresso delle due squadre in campo, con il match che inizia dopo il minuto di silenzio dedicato all’ex nerazzurro Nielsen recentemente scomparso. Un minuto e spiccioli di gioco e il Napoli passa subito in vantaggio: brutto posizionamento della difesa nerazzurra sulla ripartenza di Insigne che offre un pallone perfetto per Fabian Ruiz che deve solo battere Berisha per portare gli ospiti sull’1-0.

DEA SPUNTANTA, NAPOLI PERICOLOSO: il gol incassato a freddo scombina i piani di un’Atalanta che prova però a reagire: all’undicesimo ci prova Gomez dalla distanza, palla colpita troppo d’esterno: nessun problema per il portiere del Napoli che lascia spegnere la conclusione sul fondo. Sette minuti dopo da un rinvio sbagliato di Ospina, Freuler recupera palla e prova a servire Zapata in profondità: l’attaccante viene anticipato da Mario Rui che recupera la posizione e manda in corner. Al ventesimo occasione da ambo le parti quando da un angolo per i nerazzurri, nasce una mischia, ma nessuno riesce a calciare verso la porta del Napoli che riparte subito ancora con Insigne che serve Fabian Ruiz e stavolta l’attaccante tenta il tocco a sorpresa che non inganna Berisha. 

RIGONI-PAPU, NON VA: ultima parte del primo tempo con ospiti ancora pericolosi con Insigne abile a tagliare completamente la difesa nerazzurra, Berisha esce alla disperata e l’attaccante azzurro manda fuori di poco. A tre dalla fine una bella combinazione tra Rigoni e il Papu manda quest’ultimo alla conclusione ma con mira imprecisa. Ultimi sussulti di un primo tempo che va in archivio dopo un minuto di recupero con gli ospiti avanti di un gol.

ANCORA UNA VOLTA DECISIVI GLI ERRORI DIFENSIVI DI UNA DEA MOLTO INCERTA DIETRO NELLE ULTIME DUE GARE

RIPRESA, CI PENSA ZAPATA: 1-1!: nessun cambio durante l’intervallo da parte del Gasp anche se la sua Atalanta pare entrare in campo con un piglio diverso e al primo minuto Zapata è autore di un’ottima iniziativa con la palla che poi arriva a Freuler che conclude a colpo quasi sicuro ma con la difesa del Napoli che riesce a salvarsi; poi Rigoni dialoga con il Papu ai lmiti dell’area ed il secondo prova la conclusione peccando però di mira e mandando alto. La Dea però pare aver un piglio decisamente diverso e al decimo trova il pari: cross di Gosens in area, testa di Hateboer per Zapata che, a un metro da Ospina, controlla e mette nel sacco il gol del meritato 1-1 dei nerazzurri.

MILIK, CAMBIO DECISIVO: il pareggio rende ancor più alto il ritmo della partita con le due squadre che non nascondono la loro voglia di vincere anche se la stanchezza affiora sempre più da ambo le parti con il passare dei minuti: a cinque dalla mezz’ora il Gasp decide di richiamare Rigoni in panchina inserendo il giovane Valzania in campo; al trentesimo occasione per il Papu che stoppa la palla invece di calciare al volo e si fa anticipare dalla difesa ospite. La partita pare ormai incanalata sulla via del pareggio ma invece è nel finale che il Napoli trova ancora le forze per spingere e trovare il gol-partita a cinque dalla fine quando il neo-entrato Milik manda al bar mezza difesa nerazzurra e trova un bel sinistro che batte Berisha: 2-1 per gli ospiti, i giochi sono fatti.

DEA A TERRA: già, perchè negli scampoli finali che restano del match i nerazzurri non hanno più le forze per tentare un assalto vincente: entra anche Tumminello per Mancini e, nel secondo dei quattro di recupero concessi, proprio l’ex giocatore del Crotone è anticipato di un nulla da un difensore al momento di ricevere un pallone spiovente in area. Troppo poco, alla Dea anche oggi restano solo rimpianti per un match che, con un po’ più di attenzione, si poteva portar a casa con un risultato positivo, e ancora zero punti in cascina per la seconda partita consecutiva. Testa bassa e lavorare, c’è poco altro da aggiungere.

IL TABELLINO:



Arriva il Napoli, dai Atalanta è l’occasione per rialzare la testa!

BERGAMO, ORE 20.30

RIGONI NEL MOTORE PER FERMARE I CAMPANI

Dopo il brutto scivolone di Empoli, è tempo di tornare a giocare: e per l’Atalanta questa sera il banco di prova sarà di quelli importanti contro un Napoli in forma ed affamato di punti. Partita che si annuncia spettacolare stasera al Comunale alle 20.30 al termine di una settimana di veleni e polemiche tanto inutili quanto sciocche che solo il calcio d’inizio del match potrà cancellare. Una partita sicuramente non facile ma in cui il Papu e compagni sono chiamati a dimostrare che la partitaccia di Empoli di domenica scorsa è stata solo un incidente di percorso: oltre al risultato stasera è importante ritrovare soprattutto il bel gioco e ste stess.

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I DUBBI DEL MISTER: senza Toloi infortunato e Ilicic squalificato, mister Gasperini deve variare la sua formazione rispetto domenica ad Empoli: scatta quindi l’ora in avanti per Emiliano Rigoni mentre dietro è Mancini il candidato numero uno per un posto da titolare. In avanti dovrebbe toccar ancora a Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): 1 Berisha; 5 Masiello, 6 Palomino, 23 Mancini; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 10 Gomez, 24 Rigoni; 91 Zapata – A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 19 Djimsiti, 13 Bettella, 53 Adnan 21 Castagne, 4 Valzania, 22 Pessina, 7 Reca, 88 Pasalic, 20 Tumminello – All.: Gasperini

NAPOLI (4-4-2): 25 Ospina; 2 Malcuit, 19 Maskimovic, 26 Koulibaly, 6 Mario Rui; 7 Callejon, 5 Allan, 17 Hamsik, 8 Fabian Ruiz; 14 Mertens, 24 Insigne – A disp.: 27 Karnezis, 1 Meret, 23 Hysaj, 33 Albiol, 13 Luperto, 31 Ghoulam, 42 Diawara, 34 Younes, 30 Rog, 20 Zielinski, 99 Milik – All.: Ancelotti

ARBITRO: Giacomelli di Trieste




Il black-sunday dell’Atalanta: rimontata e sconfitta dall’Empoli

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

EMPOLI-ATALANTA 3-2: LA REMUNTADA TOSCANA AFFONDA LA DEA

Incredibile epilogo della partita del Castellani dove l’Atalanta crolla in pieno recupero al termine di una partita giocata decisamente al di sotto dagli uomini di Gasperini: eppure le cose sembravano mettersi al meglio per i nerazzurri che andavano a caccia della quinta vittoria consecutiva e che tornano invece a mani vuoti dalla trasferta toscana: dopo un avvio in sordina è Freuler a sbloccar il match alla mezz’ora. Poi pochi minuti dopo accade un po’ di tutto: fallo di Masiello in area e (generoso) rigore concesso all’Empoli con il Var che Caputo calcia sulla traversa e, sul capovolgimento di fronte arriva il raddoppio di Freuler. Tutto finito? nemmeno per sogno, a tre dalla fine La Gumina riapre i giochi sfruttando una dormita difensiva dei nostri; segnale che nella ripresa qualcosa potrebbe succedere e i toscani trovano così il pari con un’autorete di Masiello, la Dea perde definitivamente la testa ed Ilicic si fa cacciare scioccamente in un finale dove nel secondo di recupero Silvestre regala il gol-vittoria ai toscani. La Dea torna così a casa a mani vuote e leccandosi le ferite di una partita letteralmente buttata via.

Empoli: partita incredibile. Si, ma vinta meritatamente dall’Empoli che tira tre schiaffoni ad un’Atalanta che si ritrova 2-0 dopo quasi un tempo di gioco e riesce nell’impresa più incredibile: subire tre gol, perdere e dover preparar il match con il Napoli di lunedì prossimo al Comunale sicuramente senza Ilicic (sciocca la sua espulsione nel finale) e probabilmente Toloi (distorsione per lui). Peggio di così era forse difficile immaginarla la trasferta toscana di un’Atalanta che vede così bruscamente interrompersi la striscia di quattro successi consecutivi e riporta i piedi per terra dopo i sogni fatti (forse troppi) nel corso di queste due settimane di sosta per gli impegni delle nazionali.

FREULER E HATEBOER ILLUDONO: pioggia fastidiosa al Castellani che però non impedisce di vivere emozioni a raffica nel primo tempo: inizia il giovane La Gumina, promosso a sorpresa titolare, con una girata in corsa respinta da Berisha in avvio, poi al ventisette è Caputo, ad avere la palla buona di testa ma il portiere dell’Atalanta è ancora una volta molto attento. L’Atalanta non pare nelle sue migliori giornate e invece, tre minuti dopo la mezz’ora è la squadra di Gasperini a rompere l’equilibrio: delizioso colpo di tacco di Ilicic che libera Hateboer sulla corsia di destra sul cui cross dell’esterno arriva Freuler pronto a battere a rete: 1-0 per i nerazzurri. L’Empoli reagisce subito e al trentasettesimo conquista un calcio di rigore per fallo di braccio di Masiello su colpo di testa di Caputo: dopo il controllo al Var il direttore di gara assegna la massima punizione: dal dischetto il destro violento di Caputo centra in pieno la traversa, il pallone arriva a Ilicic che trova Zapata sulla sinistra il quale arriva sul fondo e serve un pallone perfetto per Hateboer che di testa in tuffo realizza porta la squadra del Gasp sul 2-0.

LA GUMINA RIAPRE I GIOCHI: un colpo simile ammazzerebbe anche un elefante, non l’Empoli che riparte a testa bassa e in chiusura di primo tempo riapre la gara con un destro piazzato di La Gumina dopo una respinta corta di Djimsiti; pochi istanti ancora e dopo un minuto di recupero l’arbitro fischia la fine del primo tempo.

RIPRESA, DEA A PICCO: Gasperini opera due cambi durante l’intervallo inserendo Pasalic (cambio che farà molto discutere) e Mancini al posto di Zapata e l’infortunato Toloi. Al decimo l’Atalanta ha una buona opportunità per allungare ma il colpo di testa del nuovo entrato Mancini termina di poco alto. L’Empoli cresce con il passare dei minuti e alza il suo baricentro anche se al ventesimo ancora la Dea è pericolosa dopo una bella verticalizzazione di Ilicic la cui conclusione viene respinta in tuffo da Providel. Sul capovolgimento di fronte un destro di Krunic dal limite termina di poco a lato; preludio al gol che arriva due minuti dopo la mezz’ora: incursione profonda di Pasqual che dal fondo mette al centro, contrasto tra Masiello e La Gumina e il pallone termina in rete.

ILICIC, CHE SCIOCCHEZZA!: la Dea a quel punto si innervosisce ulteriormente ed esce definitivamente di scena anche perchè a dieci dalla fine Ilicic, che aveva sfiorato il nuovo vantaggio pochi istanti prima, viene espulso per proteste rimediando cartellino giallo e rosso nel giro di pochi secondi. Con un uomo in più l’Empoli va all’assalto e completa la rimonta in pieno recupero con un colpo di testa di Silvestre su angolo di Pasqual. Giusto così, perchè nel calcio non sempre il maggior tasso tecnico e giocatori di qualità riescono sempre a fare la differenza e la troppa presunzione talvolta può giocare brutti scherzi: che i tre ceffoni presi da un’Empoli umile e volenteroso possano servire da lezione per un futuro immediato in cui la Dea proverà a rialzarsi il più velocemente possibile. Anche perchè lunedì prossimo arriva il Napoli a Bergamo e gli errori ed i cali di tensione visti oggi non dovranno più ripetersi se si vuole davvero rialzare la testa.

IL TABELLINO

EMPOLI-ATALANTA 3-2 (primo tempo 1-2)

RETI: 32′ pt Freuler (A), 39′ pt Hateboer (A), 43′ pt La Gumina (A), 32′ st La Gumina (E), 46′ st Silvestre (E)

EMPOLI (4-3-1-2): Provedel; Di Lorenzo, Maietta, Veseli, Silvestre; Krunic (26’st Zajc), Bennacer (45′ st Mchelidze), Traoré; Pasqual; La Gumina, Caputo – A disp.: Terracciano, Marcjanik, Ramussen, Untersee, Acquah, Antonelli, Ucan, Capezzi, Brighi, Zajc, Mraz, Mchelidze – All.: Iachini

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi (1’st Mancini), Djimsiti, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens; Ilicic; Gomez, Zapata (1’st Pasalic) – A disp.: Gollini, Mancini, Reca, Palomino, Castagne, Adnan, Pasalic, Pessina, Valzania, E.Rigoni, Bettella, Rossi – All.: Gasperini

ARBITRO: Manganiello 

NOTE: spettatori: 10mila circa – ammoniti: Veseli, Maietta (E), Masiello, Gosens (A) – Espulso per proteste al 38’st Ilicic – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.