Santo Stefano con la… Signora: l’Atalanta coi cerotti cerca la grande impresa contro la Juve

BERGAMO, ORE 15

MEZZA DIFESA OUT, MA BISOGNA PROVARCI

Smaltiti in fretta i bagordi natalizi è già tempo di campionato nel giorno di Santo Stefano con l’Atalanta che, dopo il brutto scivolone di Genova, è chiamata a rialzar la testa contro il peggiore degli avversari: la Juventus di Cristiano Ronaldo. Senza Toloi e Palomino squalificati e De Roon infortunato, quella dei ragazzi del Gasp pare davvero una missione quasi impossibile: tuttavia il calcio insegna che nulla è scontato e le grandi imprese possono nascere spesso dai momenti che appaiono di grandi difficoltà. Spinta dal suo pubblico, la Dea prova così la caccia alla grande impresa.

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LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-3): 1 Berisha; 5 Masiello, 19 Djimsiti, Mancini; 33 Hateboer, 11 Freuler, 22 Pessina, 8 Gosens; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez. A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 21 Castagne, 7 Reca, 13 Bettella, 88 Pasalic, 4 Valzania, 20 Tumminello, 99 Barrow, 78 Del Prato, 44 Kulusevski, 32 Peli. All. Gasperini.

JUVENTUS (4-3-3): 1 Szczesny; 2 De Sciglio, 19 Bonucci, 5 Benatia, 12 Alex Sandro; 30 Bentancur, 5 Pjanic, 23 Emre Can; 10 Dybala, 17 Mandzukic, 11 Douglas Costa. A disp.: 22 Perin, 21 Pinsoglio, 24 Rugani, 3 Chiellini, 37 Spinazzola, 6 Khedira, 7 Ronaldo, 18 Kean. All. Allegri.

Arbitro: Banti di Livorno




Atalanta, sotto l’albero solo tanta amarezza: nerazzurri stesi dal Genoa

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 3-1: POMERIGGIO NERISSIMO PER LA DEA

Ci auguravamo un Natale diverso, e invece è forse il più nero degli ultimi anni: l’Atalanta a Marassi perde male una partita in cui ha avuto anche le chance per portarla dalla sua parte (sprecandola) e dovendo vedersela contro un Genoa combattivo (fin troppo!) che alla fine ha la meglio sui nerazzurri apparsi però a tratti troppo molli e imprecisi. Finisce 3-1, ed il numero tre è proprio protagonista: tre gol subiti, tre punti svaniti e altrettanti giocatori chiave fuori per la gara dell’anno contro la Juve del giorno di Santo Stefano. Già, perchè contro i bianconeri saranno assenti sicuramente Palomino e Toloi per squalifica oltre probabilmente a De Roon, steso dopo un minuto di gioco da Romero. L’Atalanta sciupa alla mezz’ora un rigore con Ilicic, poi il Genoa passa al sesto (sesto!) di recupero del primo tempo con un autogol di Toloi; nella ripresa Zapata pareggia i conti sempre dal dischetto ma poi la Dea esce di scena, così Lazovic e a Piatek la puniscono nuovamente. Più che Babbo Natale, è arrivato il Grinch…

Genova: il passato che torna a bussare sotto l’albero per Genoa e Atalanta che si ritrovano di fronte nella diciassettesima di serie A: mister Gasperini da una parte ha lasciato ricordi indelebili ed il cuore nella “sua” Genova rossoblu, e dall’altra Cesare Prandelli che da sole due partite è subentrato a Juric nel Grifone cercando di invertire la marcia negativa della squadra del presidente Preziosi che, dopo un buon avvio di stagione, è incappata in un momento di buio molto difficile che l’ex giocatore e tecnico atalantino deve provare a risolvere per evitare il peggio.

PALOMINO CE LA FA E GIOCA: con il recupero in extremis di Palomino, è praticamente la stessa formazione che ha vinto con la Lazio quella schierata dal Gasp con Mancini ancora una volta preferito a Masiello e davanti confermatissimo Zapata (quasi un derby per l’ex doriano oggi) con Ilicic ed il Papu. Nel Genoa il capocannoniere Piatek fa coppia con Kuame in avanti mentre Veloso viene preferito a Sandro in cabina di Regia.

SUBITO DE ROON K.O.: si comincia, e per la squadra del Gasp c’è subito la prima tegola dopo poco più di un minuto quando De Roon subisce un brutto fallo a centrocampo da Romero (poi ammonito) ed è costretto al forfait con Pessina che gli subentra in mezzo al campo. Partita tosta, e si vede per l’agonismo in campo: al diciannovesimo l’Atalanta sfiora il gol con una punizione di Ilicic, tocca Toloi e Radu si supera e mette in angolo.

VAR, E RIGORE… SCIUPATO: abbastanza noiosa fin la mezz’ora, la gara si accende al minuto trentuno dopo che Romero tocca in area con un braccio durante un contrasto in area con Mancini: l’arbitro lascia prima correre, poi viene richiamato dalla sala-Var e invitato a rivedere l’azione. Il replay porta al ripensamento del direttore di gara che indica il dischetto; va Ilicic dagli undici metri ma Radu ipnotizza il giocatore sloveno respingendo la sua conclusione.

RADU-SHOW E BEFFA NEL RECUPERO (DEL RECUPERO): nonostante l’occasione sprecata gioca meglio la squadra del Gasp nel finale, sfiorando il gol proprio al quarantacinquesimo quando il Papu riceve palla in area e conclude centrando il palo, poi sulla seconda conclusione dell’argentino è ancora Radu a dire no ai nerazzurri. Iniziano a quel punto i tre minuti di recupero, nuovamente interrotti per un controllo al Var per un presunto fallo di mano in area di Criscito proprio sull’azione del palo del Papu, ma stavolta l’arbitro decide di lasciar correre; il recupero così si allunga, e di molto, e per l’Atalanta diventa fatale: prima Berisha al quarantanove devia in corner un colpo di testa che pareva destinato in rete, poi al sesto di extra-time spunta Piatek su corner di testa (con deviazione decisiva di Toloi) mette dentro il gol del beffardo 1-0 per i rossoblu con un primo tempo che terminerà di li a poco con il medesimo risultato.

ALTRO RIGORE, VA ZAPATA: 1-1!: dopo l’intervallo, l’Atalanta prova ad iniziare con un piglio diverso la ripresa e al primo minuto Zapata riceve un bel pallone in area ma calcia fuori da buona posizione. All’ottavo però la Dea accelera di nuovo: Zapata inventa ai limiti dell’area trovando Freuler pronto a colpire ma steso da Criscito; altro rigore per i nerazzurri ma stavolta con un finale diverso rispetto al primo tempo con Zapata che mette alle spalle di Radu che intercetta ma nulla può stavolta: 1-1.

DEA MOLLE, LAZOVIC LA PUNISCE DI NUOVO: trovato il pareggio, l’Atalanta prova a gestir meglio la gara e mister Gasperini decide al diciassettesimo di inserire davanti anche Rigoni sostituendo Gomez ma la sostituzione non porta le sorti volute dal tecnico in quanto cinque minuti dopo il Genoa passa ancora: cross dalla destra, Hateboer non ci arriva di testa, e palla a Lazovic che fa partire un destro potente e imprendibile che riporta avanti gli uomini di Prandelli.

COME PERDERE TESTA, E PARTITA: per un risultato amaro, il finale diventa ancor peggiore per la squadra del Gasp che, dopo aver provato l’inserimento di Barrow al posto di Zapata, finisce per perdere non solo la partita, ma anche la testa, specie negli ultimi dieci minuti quando viene ammonito per la seconda volta Palomino e, di conseguenza, espulso. Con praterie a sua disposizione concesse dallo sbilanciamento alla caccia del pari, il Genoa trova ampio campo per il contropiede e Piatek prima fallisce il pallone del 3-1 al trentanove, ma poi lo trova a due dal novantesimo con una bella conclusione proprio all’ingresso dell’area di rigore che supera nuovamente Berisha. Nonostante la partita ormai alle ortiche, l’Atalanta decide di farsi male ancora in pieno recupero quando Toloi si fa espellere per fallo da ultimo uomo su Bessa: un fallo inutile, a gara già chiusa dove anche subire un altro gol non avrebbe cambiato nulla. Il fischio finale del direttore di gara è così la fine di un pomeriggio pre-natalizio da dimenticare per la squadra di Gasperini che perde partita e probabilmente tre uomini fondamentali in un colpo solo. Peggio di così? La Juventus mercoledì…. nonostante tutto, buon Natale a tutti i nostri tifosi-lettori!

IL TABELLINO

Genoa-Atalanta 3-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 51’ pt Piatek (G); 10’ st Zapata rig. (A), 22’ st Lazovic (G), 43′ st Piatek (G)

GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Romulo, Hiljemark, Veloso (1’ st Rolon), Bessa, Lazovic (37′ st Pereira); Kouamé (26’ st Sandro), Piatek – All.: Prandelli

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, de Roon (5’ pt Pessina), Freuler, Gosens; Gomez (18’ st Rigoni); Ilicic, Zapata (30’ st Barrow) – All.: Gasperini

ARBITRO: Doveri Danilo di Roma.

NOTE: spettatori: 18mila circa – al 35’ pt Radu (G) respinge un rigore a Ilicic (A) – ammoniti: 2’ pt Romero (G), 12’ pt Palomino (A); 9’ st Criscito (G), 26’ st Rolon (G) – espulsi: 36′ st Palomino (A) per doppia ammonizione, 48′ st Toloi (A) per fallo da ultimo uomo – recuperi: 6′ p.t. e 5′ s.t.




Le pagelle di Genoa-Atalanta

QUASI UNA CAPORETTO, SI SALVANO BERISHA E POCHI ALTRI

Giornata davvero negativa quella di Marassi per i nerazzurri, autori di una prova incolore e sottotono, al di la del risultato negativo finale. Incoraggiano però le belle parate di Berisha, e la discreta prova di Pessina al posto di De Roon oltre al solito Zapata, oggi ancora in gol.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: l’attenuante sta nel fatto che perde subito De Roon, ma ci sono dei cambi nella ripresa che non si è ben capito se siano stati fatti per preservar alcuni giocatori in vista di mercoledì o scelte tecniche abbastanza difficili da capire: su tutte l’uscita di Zapata per Barrow con la squadra sotto di un gol. Era deluso anche lui a fine partita, un po’ come tutti noi oggi.

BERISHA 7: ne prende tre, ma probabilmente ne evita almeno altri due nel corso del match. Tiene a galla i suoi finchè può, poi si deve arrendere anche lui.

TOLOI 4: una follia l’espulsione che va quasi a cercarsi a partita ormai compromessa e per cui un gol in più o in meno non avrebbe cambiato praticamente nulla. Assenza pesantissima anche la sua nel mercoledì contro Cristiano Ronaldo & C..

MANCINI 5.5: partecipa all’azione che porta al rigore poi sciupato da Ilicic ma poi spesso imposta male le ripartenze e sbaglia passaggi in maniera non da lui.

PALOMINO 5.5: con la sua espulsione scende definitivamente il sipario sul match; va anche detto che il secondo cartellino giallo appare molto fiscale. Ma anche lui contro la Juve non ci sarà.

GOSENS 5.5: 

FREULER 6: si conquista in avvio di ripresa il penalty dell’illusorio 1-1. Gara più “normale” del solito anche per lui tuttavia oggi.

DE ROON s.v.: il tempo nemmeno di iniziare a giocare e viene steso da Romero: la buona notizia è che non dovrebbe trattarsi di nulla di particolarmente grave. Forza Marten! (PESSINA 6: in una giornata grigia, la sua partita comunque non dispiace. Sbaglia alcuni passaggi ma complessivamente gioca una prova sufficiente dopo tanto tempo passato in panchina).

HATEBOER 5: viene scavalcato dal cross che poi finisce sui piedi di Lazovic e che vale il nuovo vantaggio per il Genoa. Oggi poco in partita anche lui.

GOMEZ 6: sfortunato quando la sua conclusione centra il palo e, sulla successiva ribattuta, Radu compie l’ennesima prodezza. Poi nella ripresa viene sostituito. (RIGONI 5.5: rileva il Papu in un momento delicato della gara, il nuovo vantaggio del Genoa poco dopo lo complica ulteriormente).

ILICIC 5: altra prova incolore, aggravata dall’errore dal dischetto sul penalty che poteva cambiare completamente la partita.

ZAPATA 6.5: trova ancora il gol, ma stavolta non basta. Tutto sommato è tra i pochissimi oggi a meritare qualcosa di più della sufficienza. (BARROW 5: ci si aspettava un cambio di passo con il suo innesto, si è visto praticamente solo fumo e poco arrosto).




Forza Atalanta, tre punti sotto l’albero per un Natale stellare!

GENOVA, ORE 15

GASP-PRANDELLI, EX CONTRO

Pochi giorni a Natale ed il campionato di serie A disputa oggi la giornata numero diciassette del campionato in cui l’Atalanta del Gasp prova a proseguire la sua striscia vincente nella sfida in casa del Genoa, da un paio di giornate allenato dall’ex nerazzurro Cesare Prandelli. Partita molto importante quindi per Gomez e compagni che vedono l’opportunità di poter confermare, se non migliorare, il sesto posto conquistato grazie al successo di lunedì sulla Lazio: occhio però al Grifone (che tanti bei ricordi evoca al Gasp) che è reduce da una immeritata sconfitta a Roma, frutto anche di decisioni arbitrali molto discutibili.

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LE ULTIME NOTIZIE: con Palomino non al meglio, il dubbio di Gasperini è tra Djimsiti in difesa e Masiello con il primo in vantaggio mentre poco cambia nel resto della formazione con davanti sempre l’intoccabile Zapata (oggi quasi un derby per lui) ed Ilicic e Gomez a supporto.

LE PROBABILI FORMAZIONI

GENOA (3-5-2): 97 Radu; 14 Biraschi, 17 Romero, 4 Criscito; 8 Romulo, 88Hiljemark, 30 Sandro, 24 Bessa, 22 Lazovic; 11 Kouame, 9 Piatek – A disp.: 1 Marchetti, 2 Spolli, 5 Lopez, 87 Zukanovic, 32 Pereira, 25 Vodisek, 26 Dalmonte, 44 Veloso, 40 Omeonga, 19 Pandev, 18 Rolon 39 Favilli – All.: Prandelli

ATALANTA (3-4-3): 1 Berisha; 2 Toloi, 19 Djimsiti, 23 Mancini; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 8 Gosens; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez. A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 21 Castagne, 5 Masiello, 6 Palomino, 20 Tumminello, 7 Reca, 88 Pasalic, 4 Valzania, 22 Pessina, 24 Rigoni, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Doveri di Roma 1




Le pagelle di Atalanta-Lazio

MANCINI D’ACCIAIO, ILICIC RIENTRO OPACO

La partita di questa sera ha dimostrato che questa Atalanta sa anche soffrire al cospetto di un avversario di tutto rispetto, che se avesse trovato il pari non avrebbe sicuramente demeritato; tuttavia i ragazzi del Gasp hanno la bravura e la capacità di resistere, contenere e sapersi rendere pericolosi dopo esser riusciti a sfruttar l’avvio di gara per andar subito a segno. A calcio si vince anche così.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: questa sera la sua Atalanta è costretta ad arretrare un po’, ma allo stesso tempo contiene con ordine concedendo solo un paio di occasioni seriamente pericolose agli ospiti. Nel finale ringrazia anche lui il Var in occasione del gol poi annullato.

BERISHA 7: un paio di interventi importanti, di questi menzioniamo il più bello su immobile in avvio di match: parata importantissima che nega il pari al giocatore biancoceleste solo davanti al portiere.

TOLOI 7: forza e continuità, pochi spazi concessi agli avversari e diverse iniziative per trasformar l’azione da difensiva in offensiva. Bene.

MANCINI 7: lotta, combatte e resiste. Torna titolare e si fa trovare pronto con una prestazione maiuscola. Bravo!

PALOMINO 7: finchè sta in campo gioca una gara di tutto rispetto; il riacutizzarsi di un problema passato lo costringe poi al cambio (DJIMSITI 6.5: dentro per sostituire il compagno infortunato, contribuisce alla vittoria 

GOSENS 6.5: buona la sua spinta in fascia questa sera, qualche pallone perso un po’ ingenuamente nella ripresa. 

DE ROON 7: anche stasera tra i migliori, un autentico leone in campo pronto a dare battaglia su ogni pallone. 

FREULER 7: meno visibile nella ripresa, ma nella prima parte di gara mette in mostra il meglio di se. Bene.

HATEBOER 6.5: in velocità lo battono in pochi, spesso scappa via con il pallone ma in fase di cross a volte è rivedibile.

ILICIC 5.5: delude al rientro; combina davvero poco e finisce con l’essere sostituito (PASALIC 6: dentro nell’ultima parte del match, non ha grande modo di mettersi in mostra ma porta a casa la vittoria con i compagni).

GOMEZ 5.5: fatica, e non poco nel nuovo ruolo “alla Cristante” che il Gasp pare voler costruire per il numero dieci nerazzurro. Da rivedere. (MASIELLO 5: alla fine ci ha pensato il Var, ma in occasione del pari di Acerbi, poi annullato, era stato ampiamente anticipato dal giocatore ospite).

ZAPATA 7: trova ancora il gol, anche stavolta è quello decisivo e inoltre porta su la squadra, offre palloni importanti ai compagni. Momento d’oro per lui, che si riflette sulla squadra. Grande!




Lampo di Zapata e il Var nel finale: l’Atalanta va, Lazio al tappeto

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 1-0: LA DEA A DUE PUNTI DAL QUARTO POSTO

Notte da sogno per i ragazzi del Gasp, che piegano la Lazio al termine di una partita in cui i nerazzurri trovano subito il gol, ancora con Zapata, e poi sono bravi a contenere le sfuriate ospiti e portarsi a casa tre punti importantissimi nonostante il brivido in pieno recupero quando Acerbi pareggia di testa ma viene pizzicato in fuorigioco di mezzo piede dal Var: l’arbitro torna così sui suoi passi ed annulla la rete. Partita molto equilibrata ed a tratti divertente in cui i nerazzurri non rinunciano a rispondere colpo su colpo ai biancocelesti di Inzaghi, pur concedendo qualche offensiva in più agli ospiti ma che Berisha è bravo in un paio di circostanze a sventare. Finisce 1-0, seconda vittoria consecutiva dopo quella di domenica scorsa a Udine; sabato prima di Natale si va a Genova sponda rossoblu.

Bergamo: nella gelida serata del Comunale, l’Atalanta vuol provare a riscaldare a suon di gol ed emozione i suoi tifosi nella sfida alla Lazio con vista Europa per entrambe le squadre che vanno a caccia dei tre punti per rinforzar ulteriormente le proprie ambizioni e con i nerazzurri che vogliono proseguire la propria rincorsa dopo il bel successo di Udine di una settimana fa. 

TORNA ILICIC, MANCINI TITOLARE: un paio di variazioni rispetto alla gara di Udine da parte di mister Gasperini che ritrova Ilicic dopo la squalifica e lo inserisce in avanti insieme al Papu e Zapata mentre dietro tocca oggi a Mancini e non Masiello far reparto con Palomino e Toloi. Nella Lazio Correa vince il ballottaggio con Luis Alberto affiandanco così immobile in avanti e Marusic che trova spazio in mezzo.

PRONTI, VIA… ZAPATA!: il match inizia in una bella cornice di pubblico e l’Atalanta è subito in vantaggio dopo poco più di un minuto di gioco quando Gosens scende dalla sinistra e crossa al centro, rimpallo maldestro della difesa biancoceleste e palla che finisce nel giro d’azione a Zapata con il colombiano si avventa sul pallone e calcia in rete il gol dell’1-0 della squadra del Gasp.

L’ATALANTA VA, DIMOSTRANDO DI SAPER SEGNARE, MA ANCHE SOFFRIRE VINCENDO UNA GARA IMPORTANTISSIMA

BERISHA SUGLI SCUDI: gioca davvero bene la squadra del Gasp in avvio, tant’è che al sesto è ancora a pericolosa dopo una bella discesa del solito Zapata che mette in mezzo palla a terra e Ilicic è anticipato di un nulla in corner dalla difesa ospite con lo sloveno pronto a colpire; poi tocca alla Lazio esser pericolosa all’undicesima quando un errato passaggio del Papu mette in moto la ripartenza ospite che manda Immobile in porta e con Berisha bravissimo ad ipnotizzare l’attaccante e deviarne in corner la sua conslusione. La gara mantiene le attese della vigilia e si mantiene su ritmi alti ed a tratti divertente: a otto dalla fine è ancora Immobile a provarci di testa mandando di poco sopra la traversa; la squadra ospite spinge nel finale, con Milinkovic che colpisce di testa in area e Berisha che la tocca in angolo. Il primo tempo si chiude con un tentativo di Correa respinto dalla difesa nerazzurra e la prima parte del match va così in archivio senza recupero e con la Dea sempre avanti di un gol.

RIPRESA, ZAPATA SFIORA IL BIS: nessun cambio dopo l’intervallo e il match ricomincia e la squadra del Gasp sfiora subito il raddoppio al secondo minuto sugli sviluppi di un corner in cui la sfera arriva a Zapata che, di testa, mette fuori di un nulla. Al terzo gioco fermo e spavento per il portiere Strakosha, rimasto a terra dopo un contatto in area con Zapata in cui il laziale pareva aver perso i sensi: tutto risolto nel giro di poco e il gioco può così riprendere tra gli applausi del pubblico del Comunale. All’undicesimo primo cambio forzato per il Gasp, con Palomino che non ce la fa e con Djimsiti che entra in campo al suo posto.

RITMO CHE CALA: con lo scorrere dei minuti la fatica inizia a farsi sentire ed il match perde in intensità e spettacolo: nella non splendida serata di Ilicic mister Gasperini decide di inserire Pasalic a tre della mezz’ora al posto proprio del numero settantadue nerazzurro. La Lazio prova a spinger di più nell’ultima parte del match ma con la difesa nerazzurra che fa sempre buona guardia e, a sei dalla fine, rinforzata ulteriormente dall’inserimento di Masiello al posto di uno stremato Gomez.

BRIVIDO-VAR, MA E’ VITTORIA!: minuti finali che riaccendono il match con un epilogo da autentico film-giallo: al secondo dei quattro di recupero la Lazio trova il pari con Acerbi su colpo di testa in area anticipanto Masiello, pare la beffa per la Dea ma il Var questa volta arriva in soccorso dei nerazzurri: dal controllo con la tecnologia emerge mezzo piede in fuorigioco del giocatore laziale prima in occasione del cross poi tramutato in gol: due minuti di infinita attesa e l’arbitro viene così invitato a tornare sulla sua decisione facendo esplodere di gioia il Comunale. Un altro paio di giri di orologio ed il triplice fischio finale sancisce la vittoria dei nerazzurri: tre punti pesantissimi che proiettano l’Atalanta al sesto posto, ad un punto dalla stessa Lazio (quinta) e due dal Milan (che però deve ancora giocare). Il Natale spesso ci porta storie da poter raccontare, e questa Atalanta pare davvero voler regalare ai suoi tifosi delle festività da sogno. Avanti tutta!

IL TABELLINO



Arriva la Lazio, dai Atalanta continuiamo a correre!

BERGAMO, ORE 20.30

ILICIC AL RIENTRO PER ABBATTERE I BIANCOCELESTI

La quindicesima giornata di serie A allunga il suo turno di lunedì sera dove è di scena l’Atalanta del Gasp che attende tra le mura amiche del Comunale la Lazio per cercar di proseguire sull’onda della bella vittoria di Udine di una settimana fa. Partita delicata per i nerazzurri, che con un successo si spingerebbero ulteriormente più in alto in classifica, entrando di fatto in piena zona-Europa. Non sarà certo facile contro un avversario tosto che, nonostante le difficoltà degli ultimi tempi rimane sempre un osso duro da combattere in quella che si annuncia una gara ricca di emozioni.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: con il rientro di Ilicic dopo la squalifica, mister Gasperini pare intenzionato a riproporre subito lo sloveno in avanti con Rigoni che torna così in panchina; la davanti confermatissimo Zapata dopo la tripletta di Udine mentre dietro è ballottaggio tra Masiello e Mancini per un posto in difesa.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-3): 1 Berisha; 2 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 8 Gosens; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez. A disp.: 95 Gollini, 21 Castagne, 53 Adnan, 19 Djimsiti, 23 Mancini, 7 Reca, 88 Pasalic, 4 Valzania, 22 Pessina, 24 Rigoni, 99 Barrow, 20 Tumminello. All. Gasperini.

LAZIO (3-5-2): 1 Strakosha; 13 Wallace, 33 Acerbi, 26 Radu; 77 Marusic, 16 Parolo, 32 Cataldi, 21 Milinkovic-Savic, 19 Lulic; 11 Correa, 17 Immobile. A disp.: 24 Proto, 5 Lukaku, 3 Luiz Felipe, 22 Caceres, 15 Bastos, 4 Patric, 25 Badelj, 96 Murgia, 7 Berisha, 8 Basta, 10 Luis Alberto, 20 Caicedo. All. Inzaghi.

ARBITRO: Orsato di Schio