L’Atalanta attende la Roma in un match dal profumo d’Europa

BERGAMO, ORE 15

ZAPATA-DZEKO, LA SFIDA DEL GOL

Dopo tre trasferte consecutive tra campionato e coppa a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno, l’Atalanta di Gasperini inaugura il 2019 casalingo con l’importante sfida alla Roma del grande ex Cristante. Due squadre in gran forma per un match che si annuncia sicuramente divertente e spettacolare, ma che strizza l’occhio anche alle zone importanti della classifica con entrambe le contendenti desiderose di non staccarsi troppo dal gruppo di squadre in corsa per un posto in Europa nella prossima stagione. Partita quindi molto importante per i nerazzurri che cercheranno di confermare il loro ottimo momento di forma e di vena realizzativa, affidandosi soprattutto al solito Zapata che domenica a Frosinone ha realizzato addirittura quattro gol, agganciando Cristiano Ronaldo nella classifica dei marcatori.

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GASPERINI RECUPERA FREULER: il recupero di Freuler dopo l’infortunio è la vera buona notizia per mister Gasperini che può contare comunque su ampia scelta con anche qualche dubbio, in particolare dietro dove Palimino e Djimsiti si giocano un posto in difesa mentre Pasalic dovrebbe partire ancora titolare con davanti i soliti tre con il Papu ad ispirare Ilicic e bomber Zapata in avanti.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): 1 Berisha; 2 Toloi, 6 Palomino, 23 Mancini; 33 Hateboer, 88 Pasalic, 15 de Roon, 21 Castagne; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez – A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 19 Djimsiti, 5 Masiello, 11 Freuler, 22 Pessina, 7 Reca, 8 Gosens, 17 Piccoli, 44 Kulusevski, 99 Barrow – All.: Gasperini

ROMA (4-2-3-1): 1 Olsen; 24 Florenzi, 20 Fazio, 44 Manolas, 11 Kolarov; 4 Cristante, 42 Nzonzi; 22 Zaniolo, 7 Lo. Pellegrini, 92 El Shaarawi; 9 Dzeko – A disp.: 63 Fuzato, 77 Greco, 2 Karsdorp, 15 Marcano, 3 Lu. Pellegrini, 18 Santon, 16 De Rossi, 27 Pastore, 14 Schick, 34 Kluivert – All.: Di Francesco

ARBITRO: Calvarese di Teramo.




I precedenti di Atalanta-Roma

Il bilancio degli incontri disputati a Bergamo tra Atalanta e Roma in campionato registra incredibilmente una quasi perfetta parità. Su 56 confronti andati in scena in serie A infatti, sono 19 le vittorie orobiche, 19 i pareggi e 18 le affermazioni giallorosse.

La prima partita tra le due compagini è datata 2 giugno 1929; si trattava della stagione che fece da apripista alla costituenda serie A a girone unico: in un girone da 16 squadre, dove la Roma si sarebbe classificata terza e l’Atalanta quattordicesima, nel terzultimo turno i capitolini si imposero a Bergamo per 3-1.
I tre incontri più recenti invece hanno visto alternarsi tutti e tre i possibili risultati: 0-1 in favore degli ospiti nell’Agosto 2017 con rete di Kolarov su punizione; 2-1 per i nerazzurri nel Novembre 2016, quinta delle 6 vittorie consecutive da record dell’Atalanta di Gasperini ed infine il 3 -3 nell’Aprile 2016 con pareggio di Totti nel finale. Per molti atalantini la vittoria per 2-1 appena citata è ancora ben scolpita nella mente, probabilmente perché segnava una sorta di cambio di passo nella storia atalantina.
Raramente infatti si era visto a Bergamo un secondo tempo di tale intensità da parte degli orobici contro una “grande”.

La vittoria più larga della Roma in terra bergamasca sono l’1-5 del 1952 e lo 0-4 del 1996.

Dal canto suo l’Atalanta vanta due vittorie per 3-0, nel 1990 e nel 2009, e un 4-1 nel 2012 con tripletta di German Denis.




L’Atalanta non smette di dare spettacolo: cinque gol al Frosinone e la Dea vola!

SERIE A, VENTESIMA GIORNATA

FROSINONE-ATALANTA 0-5: ZAPATA-RECORD, NE FA QUATTRO!

L’Atalanta conferma la sua voglia di viaggiare e di segnare gol a grappoli: la Dea strapazza un Frosinone in disarmo segnando cinque gol allo stirpe e portandosi a casa tre punti importantissimi per salire ancora più su in classifica: mattatore di giornata Duvan Zapata, che segna quattro delle cinque reti messe a segno dai nerazzurri in terra ciociara. Gara senza storia, che la squadra del Gasp è brava a sbloccare subito con un gol di Mancini su assist di Pasalic, controllare e gestire piazzando il colpo del raddoppio a fine primo tempo con Zapata. El “Panterone” nerazzurro si scatena poi nella ripresa segnandone altri tre mandando i padroni di casa al tappeto; giornata di esordio in serie A oggi anche per la stellina nerazzurra Kulusewski, possibile nuova scommessa da vincere di mister Gasperini.

Frosinone: se qualcuno ha qualche suggerimento da darmi, sicuramente è ben accetto: perchè pure la mia capacità di trovare aggettivi e appellativi giusti per descrivere la meraviglia atalantina che il Gasp ha saputo creare anche in questa stagione dai suoi ragazzi ormai è in via di esaurimento. Cinica, prepotente, e a tratti quasi senza pietà, la banda nerazzurra infierisce sul malcapitato Frosinone (squadra magari non irresistibile, ma che sul terreno amico ha fermato squadre come Fiorentina e Milan, facendo faticare anche la Juve) rifilandogli cinque gol e salendo al sesto posto in condominio con il Milan (che però deve ancora giocare). Una dimostrazione di enorme superiorità ma anche di capacità di non staccare mai la spina anche dopo le fatiche di giovedì in coppa a Cagliari; seguire dal vivo questa squadra, come è capitato a me oggi, è un vero piacere per chi è tifoso, ma anche per un amante del bel calcio.

I CROSS DI PASALIC, LA TESTA DEL MANCIO: con l’assenza di Freuler, Pasalic gioca in cabina di regia al posto dello svizzero mentre in difesa c’è Djimsiti e non Palomino mentre nel Frosinone è subito titolare l’ex Valzania con Pinamonti e Campbell davanti. Pronti-via ed è l’Atalanta a prender subito in mano le operazioni: un possesso palla usato come ariete per andare in avanti e far traballare subito il fortino ciociaro: e un primo rischio il Frosinone lo corre già al settimo, quando De Roon raccoglie lo spiovente di Pasalic e appoggia indietro su Zapata che non trova la conclusione verso la porta. Passano però solo quattro minuti e i nerazzurri passano in vantaggio: Gomez ricama al limite dell’area, Pasalic pennella con il goniometro in mezzo per la testa vincente del gigante Mancini sfuggito a Goldaniga: la Dea è già avanti, quinto gol in campionato per il difensore nerazzurro.

DUVAN SI ACCENDE NEL FINALE: colpiti subito, i ciociari provano a scuotersi e producono un assalto orchestrato da Molinaro che trova infine l’opposizione di Castagne che libera l’area di testa. Gara che nella sua fase centrale del primo tempo diventa più equilibrata quando i padroni di casa decidono di alzare un po’ il baricentro e di rendersi più efficaci sulle linee di passaggio altrui, ma l’Atalanta è come un serpente che ti attende nascosto, ti lascia sfogare e poi ti colpisce in maniera letale, ed il finale di tempo è ancora di marca ospite: stavolta è Pasalic ad impegnare con un colpo di testa Sportiello sul cross di Ilicic, poi Zapata improvvisamente si accende a un niente dall’intervallo: il colombiano è lesto ad insaccare di testa su un traversone del solito Pasalic: il 2-0 è una mazzata sul morale del Frosinone.

ZAPATA, ZAPATA E ANCORA… ZAPATA!: a certificazione della piega presa dal match, la ripresa si apre con l’ennesimo epilogo del finale di primo tempo: stavolta Djimsiti è caparbio e testardo ai limiti dell’area a mantenere il pallone, offrire a Zapata che controlla e colpisce ancora: 3-0, match in ghiaccio. Questa Atalanta però ha spesso dimostrato di non sapersi accontentare; e quando il Frosinone prova il tutto per tutto per riaprire il match e decide di giocarla ancor di più a viso aperto la Dea diventa devastante: le occasioni arrivano a grappoli ma è ancora Zapata il più preciso degli uomini del Gasp e capace di fare centro di testa al diciannovesimo e al ventinovesimo correggendo in rete altrettanti palloni spiovuti in mezzo, con la difesa del Frosinone incapace di metterci una pezza. I ciociari, pericolosi solo in un’occasione con Pinamonti che colpisce la parte esterna della rete, non tengono più gli scatenati folletti nerazzurri e nel finale rischiano persino di farsi gol da soli sfiorando un clamoroso autogol: probabilmente sarebbe stato troppo.

CINQUE GOL, TRE PUNTI E SESTO POSTO: i tifosi di casa iniziano così a lasciare gli spalti con anticipo, non certo i quasi mille bergamaschi giunti sin in ciociaria che continuano a cantare ed incitare i propri beniamini fino al triplice fischio finale (e anche dopo): l’Atalanta va, sale al sesto posto in attesa di vedere cosa combinerà domani il Milan, dando l’ennesima dimostrazione di compattezza e forza pur con la consapevolezza di aver affrontato un avversario non certo irresistibile. Roma domenica prossima e la Juve nei quarti di coppa Italia ci diranno qualcosa in più su questa banda di ragazzi terribili che, vada come vada, ci stanno facendo divertire come dei matti da due anni a questa parte in questo fantastico sogno da cui vogliamo tutti svegliarci il più tardi possibile.

IL TABELLINO

FROSINONE-ATALANTA 0-5 (primo tempo 0-2)

RETI: Mancini (A) all’11’, Zapata (A) al 45’ p.t.; Zapata (A) al 2’, al 19’ e al 29’ s.t.

FROSINONE (3-5-2) Sportiello; Brighenti, Goldaniga, Krajnc; Ghiglione, Chibsah, Maiello, Valzania (dal 15’ s.t. Cassata), Molinaro (dal 10’ s.t. Beghetto); Campbell (dal 39’ s.t. Matarese), Pinamonti. A disposizione: Marcianò, Iacobucci, Gori, Sammarco, Salamon, Besea, Verde – Allenatore: Baroni

ATALANTA (3-4-1-2) Berisha; Toloi, Djimsiti (dal 38’ s.t. Reca) Reca, Mancini; Hateboer, De Roon (dal 27’ s.t. Kulusevski), Pasalic (dal 15’ s.t. Pessina), Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata. A disposizione: Rossi, Gollini, Masiello, Palomino, Reca, Gosens, Tumminello, Barrow. Allenatore: Gasperini

ARBITRO Chiffi di Padova

NOTE: gara di andata: Atalanta-Frosinone 4-0 – spettatori: 12.384 – ammoniti: Ghiglione e Matarese (F) – calci d’angolo: 5-2 per il Frosinone – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Le pagelle di Frosinone-Atalanta

PASALIC MOLTO BENE, DJIMISITI UNA SICUREZZA

difficile trovare anche oggi delle note negative nella prova dei nostri in quel di Frosinone: prosegue la crescita di Pasalic che oggi non ha per nulla fatto rimpiangere Freuler mentre Djimisiti è autore di un’ottima prova. Devastante Zapata, Mancini va ancora a segno.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: avanti il prossimo. Asfalta i malcapitati ciociari con una prova di assoluta forza e qualità dei suoi ed ora si prepara alle grandi sfide a Roma e Juve tra campionato e coppa. Avanti tutta!

BERISHA s.v.: una partita da spettatore, patate di ordinaria amministrazione e poco più. 

TOLOI 7.5: lascia le briciole, o forse nemmeno quelle, agli avversari. Un muro.

DJIMSITI 7: in campo al posto di Palomino, gioca una gara attenta e caparbia innescando anche di forza l’azione del terzo gol (RECA s.v.: dentro negli ultimi minuti).

MANCINI 7.5: e anche oggi il Mancio timbra con il gol che apre la partita e spiana la strada alla goleada. Quinto gol in campionato per lui; grande! 

HATEBOER 6.5: discese sempre insidiose sulla fascia e molti palloni pericolosi portati in area ciociara. Bene.

DE ROON 6.5: buon rientro anche per lui, partita su buoni ritmi e con diverse buone giocate (KULUSEWSKI 6.5: il ragazzo ha stoffa da vendere, fa vedere ottime cose. Sarà la nuova scommessa del Gasp?)

PASALIC 7: il ragazzo continua a crescere, anche oggi un’ottima partita con l’assist col contagiri per la testa di Mancini che vale l’1-0 (PESSINA 6: entra e gioca una parte di ripresa più che sufficiente).

CASTAGNE 7: buona anche la sua partita, nel primo tempo è davvero scatenato con diversi palloni conquistati e grande spinta.

GOMEZ 7: il Papu 2.0 è sempre più una chiave di volta di questa Atalanta. Spazia a tutto campo, corre e fa impazzire gli avversari. Molto bene!

ILICIC 6.5: oggi forse nemmeno troppo al top, dopo lo tsunami-Zapata prova anche lui a cercar il gol ma senza successo. 

ZAPATA 10: che altro dire? Oggi ne fa addirittura quattro (una roba mai vista!), raggiunge uno come Cristiano Ronaldo in classifica marcatori e trascina i suoi verso una dilagante vittoria, l’ennesima di questa meravigliosa squadra. El Panterone!! 

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Atalanta, a Frosinone all’ora di pranzo per tenere il passo verso l’Europa

FROSINONE, ORE 12.30

FREULER OUT, TOCCA A PASALIC NELLA SFIDA AI CIOCIARI

Nemmeno il tempo di godersi il bel successo di Cagliari in coppa Italia che per l’Atalanta è già tempo di tornare in campo per la terza trasferta consecutiva tra campionato e coppa; oggi riprende la serie A ed i nerazzurri sono attesi a Frosinone per il lunch-match delle 12.30 contro i ciociari. Gara molto importante per i ragazzi del Gasp, a caccia di un altro successo per migliorare ulteriormente l’ottima classifica con cui si era chiuso il 2018: i diciotto punti che separano Frosinone e Atalanta non devono però ingannare. Nelle partite casalinghe i ciociari di Baroni hanno conquistato pareggi importanti contro squadre del calibro di Fiorentina e Milan; un atteggiamento ed un approccio sbagliato al match da parte dei nostri potrebbe quindi creare più problemi del previsto a Gomez e compagni.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL MISTER: brutta sorpresa nella rifinitura del venerdì per il Gasp che perde Freuler per qualche giorno, al suo posto tocca quindi a Pasalic giocare in mezzo al campo; in difesa c’è Palomino con Mancini e Masiello in panchina. Davanti tocca ai tre tenori Ilicic, Gomez e Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

FROSINONE (3-5-2): 57 Sportiello; 6 Goldaniga, 27 Salomon, 32 Krajnc, 2 Ghiglione, 66 Chisbah; 8 Maiello, 88 Crisetig, 33 Beghetto; 29 Campbell, 89 Pinamonti – A disp.: 22 Bardi, 23 Brighenti, 3 Molinaro, 24 Cassata, 4 Valzania, 31 Besea, 19 Matarese, 21 Sammarco, 10 Soddimo – All.: Baroni

ATALANTA (3-4-3): 1 Berisha; 2 Toloi, 6 Palomino, 23 Mancini; 33 Hateboer, 88 Pasalic, 15 de Roon, 8 Gosens; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez – A disp.: 95 Gollini, 31 Rossi, 19 Djimsiti, 5 Masiello, 22 Pessina, 7 Reca, 21 Castagne, 44 Kulusevski, 20 Tumminello, 99 Barrow – All.: Gasperini

Arbitro: Chiffi di Padova




L’Atalanta inaugura il 2019 con il piede giusto: Cagliari K.O. ai quarti ora la Juve

TIM CUP, OTTAVI DI FINALE

CAGLIARI-ATALANTA 0-2: ZAPATA E PASALIC RISOLVONO NEL FINALE

Con pazienza, sapendo anche soffrire in certi tratti e poi con la forza di una grande: l’Atalanta piega il tabù-Cagliari, vince in casa dei sardi e si prende così i quarti di finale di Coppa Italia dove ad attenderla ci sarà (di nuovo) la Juventus nella gara prevista il prossimo 30 gennaio ad eliminazione diretta a Bergamo. Partita non semplicissima per i nerazzurri che sprecano molte occasioni già nel primo tempo ma devono anche ringraziare Palomino (autore di due salvataggi sulla linea clamorosi) e Gollini. Nella ripresa però la musica cambia ed i nerazzurri spingono in maniera incessante passando però solo a due dalla fine con Zapata e chiudendo i conti con Pasalic pochi istanti dopo nonostante le tantissime occasioni sciupate. Manca anche un clamoroso rigore non visto, nemmeno dal Var, per un fallo di Cragno su Zapata ma poco importa: passa la Dea con pieno merito.

Cagliari: finite le vacanze, si riparte. Non è ancora tempo di campionato (che riprenderà domenica) ma Cagliari e Atalanta si giocano il quarto di finale di coppa Italia contro la Juventus valido che fa sicuramente gola ad ambo le contendenti, vuoi per il prestigio e vuoi perchè perdere non piace mai a nessuno: i nerazzurri arrivano in Sardegna con qualche infortunato di troppo ma con mister Gasperini intenzionato a schierare i migliori.

PESSINA E DJIMSITI TITOLARI: senza De Roon, Gosens e Berisha, il Gasp si affida tra i pali a Gollini mentre Djimsiti gioca al posto di Mancini con Castagne in fascia, Pessina che vince il ballottaggio con Pasalic mentre davanti ci sono tutti i “tre tenori” Gomez, Ilicic e Zapata. Nel Cagliari, Maran non rinuncia neppure lui ai pezzi da novanta come Barella e Pavoletti con gli ex Padoin e Cigarini schierati in mezzo al campo.

PARTITA VIVACE: buona la cornice di pubblico alla Sardegna Arena nonostante l’orario abbastanza indecifrabile per un ottavo di finale di coppa Italia con il match che inizia ed i padroni di casa che cercano di correre di più per metter subito in difficoltà i nerazzurri: al sesto sugli sviluppi di un corner, colpo di testa di Ceppitelli e palla che rimbalza pericolosamente in area piccola con Gollini che blocca e fa ripartire l’azione; sette minuti dopo la Dea va vicina al gol con Castagne che raccoglie una respinta dall’angolo, tenta il destro che viene respinto da un difensore rossoblù.

PALOMINO SALVA DUE GOL!: al ventesimo l’Atalanta va ad un passo dal vantaggio con Ilicic che fa tutto da solo in area e di destro sfiora il palo con la sfera che esce di un nulla. Sette minuti dopo arriva anche la risposta del Cagliari e qui è fondamentale il salvataggio di testa sulla linea di Palomino che manda fuori un colpo di testa di Pavoletti che pareva vincente. Un minuto dopo, sul rovesciamento di fronte, il Papu prova un cross velenosissimo in area che batte sulla traversa e finisce sul fondo. Nel primo dei due di recupero concessi è però ancora Palomino protagonista quando Padoin ci prova dalla distanza, Gollini respinge e l’ex nerazzurro prova il pallonetto che il difensore nerazzurro toglie dalla porta. Ultima emozione di un bel primo tempo che però si chiude senza gol e le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ALLA DEA MANCA UN RIGORE: la ripresa prende il via con i medesimi ventidue della prima parte di gara ed i nerazzurri che però provano a far sul serio per cercare di sbloccare il match: al dodicesimo il Papu batte una punizione dal limite per la testa di Zapata che però spedisce sul fondo; protagonista il numero novantuno nerazzurro anche pochi minuti dopo quando, ben imbeccato da Ilicic in contropiede, arriva a tu per tu con Cragno che gli respinge la conclusione. Poi protestano i nerazzurri al diciassettesimo per un intervento sempre di Cragno su Zapata in area che fa gridare al rigore: l’arbitro (e il Var) non ne vogliono sapere ma le immagini diranno poi come il contatto appare davvero evidente.

CRAGNO-SHOW, NON SI PASSA: l’Atalanta però insiste, e al ventiquattresimo Ilicic prova a tirar fuori dal cilindro una conclusione da fuori che Cragno gli respinge con una grande parata. Portiere sardo ancora sugli scudi pochi minuti dopo quando Freuler entra in area, offre a Zapata il più facile dei gol che però l’attaccante spedisce addosso al portiere che respinge e poi sempre Freuler di testa manda fuori di poco una clamorosa occasione per la Dea. Altri due minuti e dove non arriva il portiere sardo ci pensa la sfortuna a dire di no ai ragazzi del Gasp quando Ilicic fa partire un sinistro dei suoi dall’interno dell’area, palo pieno e palla che torna in campo!

CI PENSA ZAPATA, E PASALIC FA BIS!: la gara pare davvero stregata, ma la maturità di questa Atalanta esce proprio nel finale quando i nerazzurri continuano il loro assedio a testa bassa alla porta rossoblu e stavolta passano a due dalla fine quando Zapata sigla il primo gol atalantino del 2019 con l’attaccante che raccoglie una palla vagante in mezzo all’area e poi sfodera un tuffo di testa vincente. Check al Var (posizione regolare dell’attaccante nerazzurro) e la Dea sblocca finalmente il match. I nerazzurri non consentono nemmeno di poter abbozzar una reazione ad un Cagliari ormai sulle gambe e, al secondo dei tre di recupero concessi, il neo entrato Pasalic (subentrato al Papu pochi minuti prima) raccoglie come meglio non poteva l’assist ancora di Zapata (altra grandissima prova per lui oggi) e mette dentro il gol del 2-0 che chiude i conti.

E ORA (DI NUOVO) LA JUVE: nel giro di due minuti l’Atalanta batte così il tabù-Cagliari (calato vistosamente nella ripresa) e stacca il pass per il quarto di finale contro la Juventus previsto a Bergamo, in gara secca, il prossimo trenta gennaio. Il peggiore degli avversari che si potessero presentare sul cammino della Dea torna, ad un anno di distanza dalla semifinale della scorsa edizione del torneo con la speranza che, stavolta, il finale possa essere diverso. Con questa Atalanta, ormai lo sappiamo bene, nulla è impossibile. AVANTI TUTTA!

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IL TABELLINO:

CAGLIARI-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 88′ Zapata (A), 93′ Pasalic (A)

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Romagna, Padoin; Barella, Cigarini (76′ Bradaric), Faragò; Ionita (76′ Birsa); Joao Pedro, Pavoletti (67′ Farias) – A disp.: Rafael, Aresti, Andreolli, Lykogiannis, Pajac, Lella, Verde – All.: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Pessina, Freuler, Castagne; Gomez (92′ Pasalic); Ilicic, Zapata – A disp.: Carnesecchi, Rossi, Mancini, Colpani, Del Prato, Okoli, Reca, Kulusevski, Tumminello, Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Piccinini di Pistoia

NOTE: spettatori: 10mila circa – ammoniti: Cigarini, Faragò (C), Freuler, Toloi, Djimsiti (A) – calci d’angolo: 7-7 – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, assalto al Cagliari per centrare i quarti di Coppa

CAGLIARI, ORE 17.30

INIZIA IN SARDEGNA L’AVVENTURA DI COPPA ITALIA

Finita la sosta, è tempo di tornare in campo: non si tratta ancora di campionato ma in palio c’è un quarto di finale molto interessante contro l’invincibile Juventus. L’Atalanta in cerca il pass di coppa per ritrovare nuovamente i bianconeri dovrà prima però vedersela con il Cagliari, squadra che nelle ultime stagioni ha dato più di un grattacapo ai nerazzurri (e capaci di vincere a Bergamo anche quest’anno in campionato): mister Gasperini conferma quindi la sua intenzione di schierare i migliori, proprio per cercare di ottenere il massimo su un campo decisamente ostico come quello sardo.

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GASP E LE TANTE ASSENZE: il tecnico nerazzurro dovrà fare a meno dello squalificato Masiello e degli infortunati Berisha (gioca Gollini), Gosens, De Roon – giocano Pessina o Pasalic al suo posto – e Varnier, tanto da aver dovuto convocare ben cinque Primavera: il portiere Carnesecchi, i difensori Okoli e Delprato e i centrocampisti Colpani e Kulusevski.

LE PROBABILI FORMAZIONI

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Pisacane, Padoin; Ionita, Bradaric, Barella; Birsa; Joao Pedro, Pavoletti – Allenatore: Maran

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, Pasalic, Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Piccinini di Forlì