La testa altrove e la riserva accesa: brutta Atalanta, il Toro la incorna e la aggancia

SERIE A, VENTICINQUESIMA GIORNATA

TORINO-ATALANTA 2-0: IZZO E FALQUE STENDONO LA DEA

Qualcosa non va: e purtroppo alla vigilia di una settimana importantissima. L’Atalanta torna con le pive nel sacco da Torino dove i granata superano i nerazzurri per 2-0 e li agganciano anche in classifica. L’onda lunga del K.O. contro i rossoneri di una settimana fa prosegue quindi anche oggi per una Dea in formazione piuttosto sperimentale e con diversi uomini chiave in panchina, ma che non deve assolutamente esser da attenuante ad una squadra che, tutto sommato, gioca un discreto primo tempo creando anche un paio di buone opportunità, ma incassa quel gol nel finale della prima parte del match, complice anche una ingenuità di Berisha, e poi non si rialza più: anche perchè il Toro, dopo l’1-0 pescato da Izzo, ad inizio ripresa concede il bis dopo nemmeno un minuto con Iago Falque e chiude di fatto i giochi. In attesa della semifinale di coppa di mercoledì a Firenze, ci son da leccarsi le ferite di un’altra sconfitta che speriamo non lasci ulteriori segni in un gruppo apparso oggi anche un po’ a corto di fiato.

Torino: certamente il vero vincitore di questa giornata non poteva che essere lui: il Mondo. A quasi un anno dalla sua scomparsa nel prepartita, genera grandi emozioni ad entrambe le tifoserie presenti il momento in cui la signora Clara Mondonico, la figlia di Emiliano, indimenticato tecnico di Torino ed Atalanta, si palesa a bordocampo per ricevere l’omaggio del presidente di casa Cairo dedicato al grande mister che ha fatto la storia di entrambe le società.

AVVIO EQUILIBRATO: archiviati i bei momenti, veniamo ora alle note dolenti: la partita. La squadra del Gasp torna a casa con il secondo k.o. consecutivo, e stavolta deraglia anche in trasferta, solitamente il suo terreno di caccia preferito. In avvio di partita i granata provano a fare la gara e si fanno preferire nella prima parte del primo tempo, l’Atalanta risponde colpo su colpo ed esce sulla distanza. Si gioca sul filo dell’equilibrio, spezzato talvolta dai calci di fermo, come quello di Iago Falque all’ottavo che si ferma sulla barriera, o dagli errori individuali granata non fruttati dai nerazzurri come quando Pasalic non approfitta della falla aperta da Nkoulou e Aina al tredicesimo, o quando Nkoulou perde l’equilibrio e lancia Gosens che conclude in maniera inguardabile e finisce pure con l’infortunarsi: oltre al danno la beffa e il baby Kulusevki che entra in campo al suo posto.

BERISHA PASTICCIA, IZZO NO: ma l’occasione d’oro capita al ventiduesimo a Mancini che non approfitta di un errore di Baselli in disimpegno e sulla cui conclusione Sirigu gli chiude lo specchio, stessa sorte che capita al colpo di testa di Castagne poco dopo. Più Toro nel finale che ci prova con Meité a dieci dalla fine (pallone alto) e sette minuti dopo Izzo la sblocca sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la conclusione di Iago sporcata da un difensore si stampa sul palo, dal mischione emerge Izzo che ribatte in gol con la complice incertezza di Berisha che si rivelerà decisiva. E’ il gol che apre il match e, di fatto, spegne la squadra del Gasp. Un paio di minuti di recupero e l’intervallo arriva a fagiolo per riordinare le idee.

RIPRESA, GARA CHIUSA DOPO UN MINUTO: se dopo la pausa ci si attendeva un avvio dei nostri determinato a riprendere il match, Iago Falque al primo minuto produce la fiammata che invece chiude la gara: bel pallone ricevuto in area, dribbling secco e conclusione precisa all’angolino. L’Atalanta a questo punto accusa il colpo, e si vede: prova a reagire subito con Castagne al sesto ma il tiro si addormenta tra le braccia di Sirigu. Gasperini getta nella mischia a questo punto anche Barrow, richiamando Kulusevski, anche se è ancora Iago Falque al ventesimo e alla mezz’ora a sfiorare la doppietta personale. La Dea si rifà viva nel finale, infatti prima della doccia c’è ancora il tempo di una grande chiusura di Sirigu su Zapata (unica fiammata del colombiano in tutto il match) allo scadere. Troppo tardi, e troppo poco per poter pretendere di riaprire un match già chiuso da tempo. L’Atalanta che perde due gare di fila è già una notizia, il secondo attacco del campionato che non va nemmeno a segno oggi è un altro motivo su cui riflettere e lavorare. Mercoledì si avvicina, e li capiremo se questo secondo campanello di allarme consecutivo sia suonato invano o giusto in tempo per correre ai ripari.

IL TABELLINO

TORINO-ATALANTA 2-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 42′ p.t. Izzo, 1′ s.t. Iago Falque

TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Moretti; De Silvestri, Baselli (48′ st Millico), Lukic, Meité (21′ st Ansaldi), Aina; Falque (36′ st Berenguer), Belotti – A disposizione: Rosati, Ferigra, Ichazo, Parigini, Damascan, Bremer, Zaza – Allenatore: Mazzarri

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Mancini, Djimsiti, Masiello, Hateboer, Freuler, Pasalic, Gosens (18′ pt Kulusevski, 26′ st Barrow)); Castagne (34′ st Reca), Ilicic; Zapata – A disposizione: Toloi, Rossi, Palomino, Ibanez, Gollini, Pessina – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: gara di andata: Atalanta-Torino 0-0 – ammoniti: Nkoulou, Berenguer (T), Castagne (A) – calci d’angolo: 4-3 per il Torino – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Le pagelle di Torino-Atalanta

KULUSEWSKI ACERBO, BERISHA ANCORA INCERTO; BENINO PASALIC

Squadra sulle gambe, momento difficile; non il massimo per la Dea in una delle settimane più importanti della stagione. Oggi la formazione del mister è sicuramente apparsa molto orientata alla semifinale di mercoledì, ma ciò non deve essere un attenuante. Berisha ha commesso ancora un errore importante in occasione del primo gol mentre davanti, orfani del Papu, Ilicic e Zapata non sono risultati pervenuti. 

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5.5: ok il preservare le risorse migliori per mercoledì, ma l’azzardo eccessivo è stato pagato a caro prezzo con l’aggancio in classifica dei granata e con una prova decisamente deludente nonostante un primo tempo tutto sommato sufficiente. 

BERISHA 5: in quella mischia da cui poi è arrivato il gol di Izzo non è apparso sicuro, semmai l’opposto. In una difesa già sperimentale le sue incertezze hanno pesato come macigni.

DJIMISITI 6: francobolla bene Belotti, anche se sul raddoppio di Falque è anche lui abbastanza ingenuo e distratto. 

MASIELLO 5.5: rientra dopo un lungo periodo di panchina e tutto sommato non sfigura in una partita certamente non facile anche se in occasione del raddoppio granata ha qualche responsabilità. 

MANCINI 5.5: s’è visto poco e non ha convinto molto, incerto in fase difensiva e meno propositivo del solito in quella offensiva anche se, va detto, poche sono state le occasioni tramite calcio piazzato oggi per i nostri.

CASTAGNE 5.5: a tratti molle e poco presente nelle azioni importanti, risulta spesso forse in posizione troppo arretrata. (RECA s.v.: un quarto d’ora di gara per lui, troppo poco).

PASALIC 6: spazia un po’ a tutto campo e recupera discreti palloni specie nel primo tempo; sparisce un po’ dalla scena nella ripresa dopo il secondo gol in avvio.

FREULER 5.5: un pelino meno del suo compagno di reparto viste anche le difficoltà accusate nel primo tempo con diversi palloni sprecati in maniera non da lui.

GOSENS s.v: sfortunatissimo, ha la chance da titolare ma si infortuna dopo poco ed è costretto al cambio. (KULUSEWSKI 5: ancora non pronto per il salto in partite come queste; qualche giocata la prova, ma gli errori alla lunga prevalgono; crescerà. BARROW s.v: dentro ormai a giochi fatti, può farci davvero poco).

ILICIC 5: come sempre troppo innamorato del pallone e oggi più che mai inconcludente. Una discreta occasione nel primo tempo sprecata e poco altro.

HATEBOER 5: certo non era in una posizione a lui congegnale, però oggi anche lui ha combinato davvero poco. 

ZAPATA 5: periodo difficile anche per lui. Dopo la gara con il Milan il ragazzo pare meno convinto è un po’ giù di corda. Forza Duvan, abbiamo bisogno anche di te! 




Una corrida con vista Europa: l’Atalanta a Torino per ripartire subito

TORINO, ORE 15

ZAPATA E BELOTTI, BOMBER IN CERCA DI RISCATTO

Dopo la brusca frenata di sabato scorso contro il Milan, l’Atalanta è attesa da un test importante nell’anticipo della venticinquesima giornata di Serie A nella sfida in terra piemontese al Toro di Mazzarri: match dal peso specifico non indifferente per i nerazzurri, tallonati a tre punti proprio dai granata ed in cerca di riscatto per restare in scia delle squadre in lotta per un piazzamento Europeo nella prossima stagione; primo match di una settimana di quelle toste per la Dea, dopo la sfida odierna ai granata il prossimo mercoledì andrà in scena la prima semifinale al Franchi contro la Fiorentina, avversaria nuovamente domenica dei nerazzurri al Comunale. Mettiamoci comodi insomma, ci aspetta una settimana che ci auguriamo ricca di grandi emozioni e, speriamo, soddisfazioni.

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GASP TRA SQUALIFICHE E INFORTUNI: con il Papu ancora non al top dopo la brutta botta rimediata sabato contro il Milan, il Gasp pensa a preservare per la semifinale di andata di mercoledì a Firenze il capitano nerazzurro con l’inserimento del baby-Kulusevski al suo posto e con Pasalic che andrà a sostituire lo squalificato De Roon. Dietro, probabile chance per Masiello, che si gioca un posto da titolare con Mancini.

LE PROBABILI FORMAZIONI

TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, N’Koulou, Djidji; De Silvestri, Lukic, Meité, Ansaldi, Aina; Iago Falque, Belotti – All.: Mazzarri

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler, Pasalic, Castagne; Ilicic; Kulusewski, Zapata – All.: Gasperini




I precedenti di Torino-Atalanta

Non troppe gioie per l’Atalanta nelle trasferte in serie A in casa
del Torino. Soltanto 6 infatti le vittorie dei bergamaschi, contro i
25 successi granata e i 18 pareggi.

Le 6 affermazioni orobiche si collocano
in due fasce temporali relativamente brevi: addirittura 3 nel giro di
4 stagioni, negli anni Cinquanta, anni ovviamente assai difficili per
la società torinese dopo la tragedia di Superga: 2-3 nel Novembre
1952, 1-3 nell’Aprile 1954 e ancora 1-3 nel Febbraio 1956.

Dopo di allora si sono dovuti attendere
quasi 40 anni precisi per rivedere un successo nerazzurro in casa del
Toro: avvenne nel Novembre 1995, 0-1 con rete di Daniele Fortunato.
Le altre 3 vittorie orobiche le ritroviamo nel giro di 12 anni: dopo
quella appena citata, abbiamo l’1-2 del Dicembre 2001 (Doni e Corrado
Colombo rimontarono il goal di Galante) e un altro 1-2 dell’Aprile
2007 ( Bellini – Zampagna e poi Abbruscato). Sono passati pertanto
quasi 12 anni dall’ultima vittoria esterna atalantina.

Delle ultime 4 sfide, 3 sono finite in parità, le due più recenti entrambe per 1-1 (Nkoulou e Ilicic in goal il 2 dicembre 2017, Iago Falque e Petagna il 29 Gennaio 2017).

A Torino è legata anche la peggiore sconfitta esterna di tutta la storia dell’Atalanta: 9-1 il 24 Maggio 1942 (tripletta di Gabetto, doppiette per Ossola e Borel II). Non è però l’unica sconfitta roboante rimediata nel capoluogo piemontese, dato che troviamo anche un 7-0 del 6 Gennaio 1929 e un 6-1 del 4 Dicembre 1966.




Freuler illude, l’Atalanta gioca bene ma il Milan rimonta e vince l’Euro-spareggio

SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 1-3: PIATEK GUIDA LA RIMONTA ROSSONERA

Niente da fare: vince il Milan, in rimonta e l’Atalanta deve così rivedere in parte il suo progetto di assalto al quarto posto ed il suo corrispondente sogno chiamato Champions League. I nerazzurri giocano una discreta partita, la sbloccano con Freuler ma quel gol subito a dieci secondi dalla fine del primo tempo per mano di Piatek (scatenato anche oggi con una doppietta) cambia decisamente i piani di un match che sino a quel momento la squadra del Gasp conduceva con merito. La ripresa si apre infatti con il tentativo di assalto nerazzurro subito stoppato dal gol del sorpasso rossonero di Calhanoglu e dal momento conseguente di difficoltà della Dea che incassa anche il terzo dal bomber polacco. Partita a quel punto in ghiaccio, con i nerazzurri che provano a riaprirla senza successo ma che si prendono gli applausi (meritati) di tutto il pubblico al fischio finale: perchè se qualcuno pensa che questa sconfitta possa cambiare le cose è probabile che si sbagli…

Bergamo: partite di questo genere fino a tre annetti fa erano l’occasione per tentare l’impresa in gare dove solitamente si diceva di “aver poco da perdere”; oggi il match tra Atalanta e Milan è quello tra due squadre che, chi apertamente e chi no, un pensierino ad un posto in Champions League il prossimo anno ce lo sta facendo. Se per il Milan è quasi un obbligo doverlo centrare, per l’Atalanta è l’ennesimo grande sogno che la squadra del Gasp vuol provare a costruire e regalare ai propri tifosi: quello con i rossoneri (in decisa crescita nelle ultime partite) è un banco di prova sicuramente importante per Papu e compagni.

IN DIFESA TORNA DJIMSITI: solo una variazione rispetto al match vinto contro la Spal da parte del tecnico atalantino che inserisce Djimisiti in mezzo alla difesa preferendolo a Mancini mentre invece è tutto confermato in mezzo e davanti con Gomez ed Ilicic ad ispirare Zapata. Negli ospiti, Gattuso l’ha definita una “gara da elmetto” ma punta cmq sulla qualità dei nuovi innesti invernali Paquetà in corsia e Piatek in avanti con l’ex Kessie in mezzo.

L’EX KESSIE PERICOLOSO: splendida la cornice di pubblico al Comunale all’ingresso delle due squadre in campo con il match che prende il via e l’Atalanta è pericolosa dopo pochi minuti con un colpo di testa di Djimisiti sugli sviluppi di un corner ma poi è l’ex Kessie a spaventare i suoi vecchi sostenitori: la prima volta all’undicesimo con una bella incursione in area e conclusione alle stelle, la seconda due minuti dopo con un colpo di testa fuori di un nulla con Berisha a guardare uscir la sfera impotente.

FREULER FA SCAPPARE LA DEA: la partita resta comunque molto bloccata con le occasioni che latitano e le due squadre che si annullano a vicenda; serve quindi un episodio per sbloccar il match e la Dea lo trova tre minuti dopo la mezz’ora quando dopo una grandissima azione sulla destra, Ilicic mette a sedere un paio di avversari, poi mette al centro per Freuler che è bravo a trovare la conclusione vincente che Donnarumma riesce solo a toccare: 1-0 per l’Atalanta.

PIATEK, PRODEZZA A FIL DI SIRENA: l’Atalanta prova a sfruttare il momento positivo dopo il gol e ci prova subito dopo con Gomez, che conclude dalla distanza e manda sul fondo; si è detto della partita degli episodi più che del gioco, e il Milan trova quello vincente a dieci secondi dall’intervallo, nel minuto di recupero concesso, quando Piatek riceve palla in area e trova una girata da fuoriclasse che supera Berisha: l’1-1 a quel punto è davvero una beffa per i nerazzurri ma simbolo di un equilibrio comunque tutto sommato giusto di un primo tempo che finisce così pochi secondi dopo il pari rossonero.

RIPRESA, IL MILAN SCAPPA IN 6′: il match ricomincia dopo il riposo con l’Atalanta che riprende a macinare gioco e mantener il possesso della sfera ma senza rendersi però pericolosa, discorso ben diverso per il Milan che, al primo affondo, mette la freccia complice anche un rinvio sconsiderato di Hateboer che passa la palla a Calhanoglu, il centrocampista fa partire un missile dalla distanza imprendibile per Berisha. Gasperini vede che il Papu non è in serata e allora prova la mossa a sorpresa con l’uscita del capitano (che non la prende bene) e l’ingresso di Kulusewski per tentar di riprendere una partita che invece i nerazzurri vedono scivolar via sei minuti dopo il gol subito quando è ancora Piatek a graffiare andando a segno sugli sviluppi di un corner per i rossoneri e siglare il punto del 3-1.

DEA, NIENTE E’ PERDUTO: la partita si fa a quel punto difficilissima per i nerazzurri che si ritrovano ad dover quasi scalare una montagna a mani nude contro un avversario che acquista maggior fiducia e conferma la sua solidità difensiva che lo ha visto subire pochissimi gol nelle ultime giornate: c’è spazio poi anche per Gosens al posto di Hateboer ed infine anche per Barrow che sostituisce nel finale un oggi piuttosto opaco Zapata: il tempo di un paio di tentativi di Castagne e di Ilicic nell’ultimo quarto d’ora ed una girata di Kulusevski ben parata da Donnarumma e con il quarto minuto di recupero che sta per scadere ed il triplice fischio finale che incombe l’immagine più bella la regala ancora una volta la tifoseria atalantina che inizia ad applaudire i propri ragazzi in questa serata difficile, contro un avversario che oggi gioca un calcio cinico e con un attaccante fortissimo come Piatek che ha fatto la differenza. Niente musi lunghi quindi, semplicemente la conferma che forse il “sogno” Champions è destinato a rimanere tale ma questa squadra può regalarci ancora grandissime soddisfazioni. Forza ragazzi!!

IL TABELLINO:

ATALANTA-MILAN 1-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 33′ Freuler (A), 46′ pt e 16′ st Piatek (M), 11′ st Calhanoglu (M)

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer (25′ st Gosens), De Roon, Freuler, Castagne; Ilicic, Gomez (14′ st Kulusevski); Zapata (33′ st Barrow) – A disp.: Rossi, Gollini, Mancini, Ibanez, Masiello, Reca, Pasalic, Pessina – All.: Gasperini

MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Bakayoko, Paquetà (42′ st Laxalt); Suso (32′ st Castillejo), Piatek (23′ st Cutrone), Calhanoglu – A disp.: A. Donnarumma, Plizzari, Abate, Conti, Bertolacci, Biglia, Mauri, Montolivo, Borini – All.: Gattuso

ARBITRO: Pasqua di Tivoli

NOTE: gara di andata: Milan-Atalanta 2-2 – spettatori: 18mila circa – ammoniti: De Roon (A), Suso, Rodriguez (M) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, ecco il Milan: un big-match dal profumo d’Europa

BERGAMO, ORE 20.45

ZAPATA-PIATEK, SFIDA A SUON DI GOL

Sabato sera con partitissima per la ventiquattresima di serie A che vedrà protagonista l’Atalanta che attende il Milan al Comunale per una partita d’altissima quota tra due squadre entrambe a caccia di un posto in Europa nella prossima stagione: gara molto importante ma ovviamente non decisiva viste le molte giornate che restano ancora da disputare, tuttavia sarà quello contro i rossoneri un banco di prova molto importante per una Dea può, superando il Milan, addirittura salire al quarto posto e provar a fare un pensierino anche ad un piazzamento in Champions League. Sogno o realtà? Lo capiremo un po’ di più stasera in questa partita che annuncia spettacolo in campo e sugli spalti.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: la vera novità che mister Gasperini potrebbe riservare per la sfida ai rossoneri è il rientro in campo di Masiello in difesa dopo una lunga assenza; nonostante il pensiero della mossa a sorpresa da parte del mister prenda sempre più quota, rimane comunque plausibile anche la conferma di Mancini tra i titolari mentre nessuna novità in mezzo e la davanti dove Zapata sarà supportato in attacco da Ilicic e da Gomez che ieri ha festeggiato il suo compleanno.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Ilicic, Gomez; Zapata – A disposizione: Rossi, Gollini, Djimsiti, Gosens, Ibanez, Masiello, Reca, Kulusevski, Pasalic, Pessina, Barrow – All.: Gasperini.

MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Bakayoko, Paquetà; Suso, Piatek, Calhanoglu – A disposizione: A. Donnarumma, Plizzari, Abate, Conti, Laxalt, Bertolacci, Biglia, Mauri, Montolivo, Borini, Castillejo, Cutrone – All.: Gattuso

ARBITRO: Pasqua di Tivoli




Le pagelle di Atalanta-Milan

HATEBOER, ERRORE FATALE; OGGI ZAPATA NON INCIDE

Partita a fasi alterne oggi quella dei ragazzi del Gasp, sempre di grande intensità ma con momenti in cui errori anche banali sono costati carissimi: la disattenzione al momento del cross che ha portato all’1-1 del Milan in pieno recupero del primo tempo tra tutti, ma anche il bruttissimo rinvio di Hateboer che ha regalato palla a Calhanoglu per il gol del sorpasso. Tante cose da rivedere, ma anche da apprezzare in una serata in cui i nostri perdono ma con l’onore delle armi.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5.5: un po’ in difficoltà anche lui stasera. Forse l’innesto di Kulusewski in una gara così è stato un azzardo enorme, perchè non provare con Pasalic? Tuttavia ha giustamente sottolineato come questa sconfitta non cambi nulla nella road-map nerazzurra. Avanti, voltiamo pagina insieme e al più presto!

BERISHA 6: ne prende tre, sul primo paga la grande giocata di Piatek, sul secondo non può nulla sul bolide da fuori area, forse sul terzo non è impeccabile in uscita sempre sul polacco che va a segno ancora.

TOLOI 6: buona partita, specie nel primo tempo, nella ripresa poi si fa un po’ prendere anche lui dalla foga dopo lo svantaggio e sbaglia insieme a tutti sul terzo gol.

DJIMSITI 5.5: dopo aver messo i sigilli a CR7 e Icardi, con Piatek l’impresa gli riesce a metà. Nel primo tempo fino al gol nel finale, poi nella ripresa purtroppo paga dazio anche lui.

PALOMINO 6: partita con poche sbavature, tutto sommato sufficiente.

HATEBOER 5: rovina una gara sin li discreta con uno sciagurato rinvio sui piedi di Calhanoglu che propizia il gol del 2-1 rossonero. Macchia grave. (GOSENS 5.5: dentro nell’ultima parte di gara, non cambia le cose)

DE ROON 5.5: si prende un giallo pesante dopo pochi minuti (salterà la trasferta di sabato a Torino) che condiziona un po’ la sua partita oggi tra luci ed ombre.

FREULER 6.5: il merito (e non solo) di quel gol che ci ha fatto sognare per quasi una ventina di minuti. Un vero peccato sia stato tutto vanificato.

CASTAGNE 6.5: bene, anche dopo lo svantaggio ci prova in almeno un paio di occasioni con conclusioni dalla distanza parate però dal portiere.

ILICIC 6.5: tra i più pimpanti in questa serata, mette a sedere mezza difesa del Milan in occasione del passaggio che porta al gol del vantaggio, poi spesso si innamora a tratti troppo del pallone ma è sempre un piacere vederlo giocare.

GOMEZ 5: non era al meglio stasera, e lo si è visto. Poco in partita, diversi passaggi sbagliati ed una botta subita a fine primo tempo che induce il Gasp al cambio poco dopo l’inizio della ripresa (KULUSEWSKI 5.5: un po’ acerbo, dopo un avvio con diversi palloni sbagliati prende confidenza nel finale andando anche al tiro in un paio di occasioni).

ZAPATA 5: perde, nettamente, la sfida del gol con Piatek. Purtroppo quasi mai in partita, oggi non riesce ad incidere come spesso accaduto in questo periodo d’oro per lui. Si rifarà. (BARROW s.v.: entra nel finale).