Atalanta, ecco la grande occasione: battere il Chievo per salire al quinto posto

BERGAMO, ORE 15

DEA E’ LA GRANDE CHANCE, MA OCCHIO AI CLIVENSI

Le impreviste frenate di Roma e Toro di ieri spalancano le porte ad una incredibile ed inattesa chance per l’Atalanta che questo pomeriggio alle 15 attende il fanalino di coda Chievo Verona al Comunale. Con un successo i ragazzi di Gasperini potrebbero agganciare proprio i giallorossi al quinto posto e staccare i granata: occhio però alla disperazione di un Chievo che, specie nelle ultime partite, ha raccolto solo le briciole a fronte di partite ben giocate e che farà della forza della disperazione di chi non ha nulla da perdere la sua arma in più per provare a giocarsela senza particolari assilli. Testa e concentrazione massima per tentare un Euro-sorpasso clamoroso e arrivare alla grande all’ultima sosta di campionato.

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I DUBBI DEL MISTER: ultimi nodi da sciogliere per mister Gasperini (oggi squalificato, andrà il vice-Gritti in panchina) che deve sicuramente rinunciare ancora a Toloi (se ne riparla dopo la sosta per il difensore brasiliano) con Mancini che trova quindi ancora spazio in difesa con Masiello in vantaggio su Palomino per un posto. In mezzo e davanti non dovrebbe cambiar nulla rispetto alla formazione vittoriosa domenica scorsa a Marassi.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello; Hateboeer, Freuler, De Roon, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – A disposizione: Berisha, Rossi, Reca, Palomino, Castagne, Ibanez, Pessina, Colpani, Kulusevski, Pasalic, Barrow, Piccoli – Allenatore: Gritti (Gasperini squalificato)

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Depaoli, Bani, Barba, Jaroszynski; Leris, Diousse, Hetemaj; Giaccherini; Meggiorini, Stepinski – A disposizione: Bragantini, Semper, Andreolli, Cesar, Frey, Rossettini, Tanasijevic, Burruchaga, Kiyine, Piazon, Djordjevic, Pucciarelli, Pellissier, Vignato – Allenatore: Di Carlo




I precedenti di Atalanta-Chievo Verona

Dalla stagione 2001/2002, la prima che il Chievo ha disputato in serie A nella sua storia, l’Atalanta ha affrontato a Bergamo la formazione veronese per 13 volte nella massima divisione; il bilancio è a favore dei nerazzurri e parla di 8 vittorie contro 3 (più 2 pareggi), ma i clivensi hanno più volte dato filo da torcere alla Dea.

A cominciare dal primo confronto, quello andato in scena il 6 Gennaio 2002, che vide prevalere i gialloblù con un 1-2 in rimonta. Alla rete iniziale di Berretta risposero Marazzina e Federico Cossato. La stagione successiva invece, il 23 Marzo 2003, un goal di Dabo con un gran tiro da fuori area regalò la vittoria agli orobici.
Gli altri due successi dei veronesi risalgono al 1Marzo 2009, 0-2 con reti dell’ex Langella e dell’eterno Pellissier, e al 21 Febbraio 2010, un pesantissimo 0-1, ancora firmato Pellissier, che diede una brutta spallata al tentativo di rincorsa salvezza della squadra allora allenata da Bortolo Mutti.
Le ultime 3 sfide sono sempre terminate per 1-0 in favore dei padroni di casa: storico è il successo di due stagioni orsono, quello del 28 Maggio 2017, ultima giornata di campionato. Con quel successo – goal di Papu Gomez – l’Atalanta concluse al quarto posto in classifica, miglior risultato della sua storia.
I due pareggi sono invece il 2-2 del Maggio 2013 (anche allora si trattava dell’ultimo turno di campionato) e l’1-1 del Gennaio 2015.




Le pagelle di Sampdoria-Atalanta

ILICIC CLASSE PURA, MA OGGI IL GOLLO STACCA TUTTI: CHE PARATE

Bella partita quella di Marassi tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto e senza particolari timori: molto bravi i nerazzurri a portarsi a casa tre punti pesantissimi grazie ancora una volta alle grandi giocate di un ispiratissimo Ilicic, al ritorno al gol di Zapata ed alla perla di Gosens ma, soprattutto, ad almeno tre grandissime parate di Gollini, decisive ai fini del risultato, sia in parità che una volta in vantaggio.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: finalmente vince in casa della Samp per la prima volta dal suo arrivo a Bergamo. Vittoria pesantissima, che tiene i suoi agganciati al treno per l’Europa. Giusta la scelta di Gosens come titolare, bene anche dal punto di vista mentale la gestione del match dei suoi. Grande!

GOLLINI 9: tre parate decisive, la più bella e importante sicuramente quella su Ekdal dove il Gollo va letteralmente a togliere il pallone dalla porta negando il possibile pareggio alla Samp. Due partite, due volte decisivo. Tanta roba davvero!

MANCINI 7: oggi si vede meno in fase offensiva ma è sempre presente ed attento in difesa concedendo davvero poco.

DJIMSITI 7: nel primo tempo è decisivo almeno in un paio di occasioni con chiusure importanti e tempestive.

MASIELLO 6.5: titolare anche oggi, e risponde presente con una prestazione di assoluto valore e spessore.

HATEBOER 6.5: più in vista nel primo tempo rispetto al secondo, tuttavia anche per lui una partita sicuramente più che sufficiente.

DE ROON 7: ringhia in mezzo al campo e ruggisce sugli avversari avviando spesso l’azione in fase di ripartenza.

FREULER 7: trova una ammonizione un po’ assurda nel finale quando viene toccato in area e finisce per esser accusato di simulazione. Una partita comunque anche per lui di grande qualità.

GOSENS 8: bellissimo gol, che rende onore al sfortunatissimo palo colpito a inizio ripresa che meritava miglior fortuna. Stato di forma straripante, si è meritato il ritorno in tra i titolari. (PALOMINO s.v.: dentro nel finale).

GOMEZ 6: qualche bel passaggio dei suoi lo fa vedere, poi ovviamente l’episodio del rigore influisce sulla valutazione. Contatto si? contatto no? Sicuramente bastava cercar di portare fuori dall’area il giocatore doriano e, forse, si sarebbe evitato un rigore non certo chiarissimo. (PASALIC 6: sfiora subito il gol, poi nel finale gestisce non benissimo due facili contropiedi).

ILICIC 7.5: sforna giocate e assist a ripetizione, mette la firma su quello al primo gol, e su quello per Pasalic a cui Audero nega la rete con una grande parata. Una goduria quando gioca così. (CASTAGNE s.v.: pochi minuti per lui, ingiudicabile).

ZAPATA 7: ritrova il gol, ironia della sorte contro la sua ex squadra, dopo aver lottato e fatto a sportellate con mezzo mondo come da prassi ultimamente. Indipendentemente dal ritorno alla rete, anche oggi risulta importante per tenersi addosso almeno 2/3 avversari quando prende palla. Bene!




Atalanta, via un altro tabù: Samp battuta a Marassi, questo è un EuroColpaccio!

SERIE A, VENTISETTESIMA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 1-2: ZAPATA E GOSENS PER L’IMPRESA

Dopo la Viola, anche la Doria: l’Atalanta compie l’ennesimo capolavoro e si impone 2-1 a Marassi nella tana della Samp andando così a staccare dalla corsa all’Europa anche i blucerchiati di Giampaolo che ora distano cinque lunghezze proprio dai nerazzurri al termine di una gara magari non bellissima ma dalle tantissime emozioni nonostante un primo tempo senza particolari occasioni importanti e che faceva pensare ad un match piuttosto bloccato. Nella ripresa però la Dea spinge sull’acceleratore e passa al quinto con l’ex Zapata, pare in controllo del match fino a quando il Papu commette fallo da rigore in area su Ramirez che Quagliarella realizza dopo il consulto al Var del direttore di gara e l’espulsione di mister Gasperini. Tempo dieci minuti ed i nerazzurri sfiorano prima il gol con il neo entrato Pasalic (super-parata di Audero) e poi lo trovano con un gol pazzesco di Gosens, quasi in spaccata. La Samp a quel punto si riversa in attacco ma sbatte due volte contro un gigantesco Gollini che dice di no prima ad Ekdal (parata spettacolare!) e poi a Defrel: finisce così, vince la Dea che vola così a quota quarantaquattro punti in classifica.

Genova: l’Europa chiama, Samp e Atalanta devono e vogliono rispondere. Spartiacque importante quello di Marassi per nerazzurri e blucerchiati che cercano lo scatto giusto: chi per lasciarsi alle spalle un avversario scomodo (la Dea), chi per metter la freccia proprio su una diretta concorrente (la Samp). Gasp contro Giampaolo ed un avversario che lo ha visto sempre battuto sul suo terreno amico da quando è all’Atalanta, Zapata che torna nella “sua” Genova e poi c’è sempre l’eterno Quagliarella pronto a far paura ai nerazzurri: tanti, insomma, gli ingredienti per un match che si annuncia sicuramente divertente.

MASIELLO SI’, PALOMINO NO: dopo la bella prova con la Viola, tocca ancora a Gollini difender la porta nerazzurra con Mancini in difesa al posto di Toloi e Masiello preferito a Palomino mentre in fascia tocca a Gosens giocare al posto di Castagne mentre davanti ci sono sempre quei tre: Gomez, Ilicic e Zapata. Nella Samp, Quagliarella recupera in extremis ed è regolarmente in campo insieme all’ex Gabbiadini la davanti mentre dietro tocca a Sala con Ekdal che ritrova il posto in mezzo al campo.

LA DEA PARTE FORTE: bella la coreografia all’ingresso in campo delle squadre dove colpisce sicuramente il folto numero di tifosi nerazzurri giunti in quel di Genova (quasi duemila) ed il match che inizia così con la squadra ospite a provar a far subito circolare il pallone ed arrivar prima sull’avversario costringendo la Samp ad arretrare anche se le occasioni sono praticamente assenti in avvio di partita.

GOLLINI-SUPER SU LINETTY: poco dopo il quarto d’ora si vede la Samp quando Praet è servito sul filo del fuorigioco e prova il pallonetto al volo di poco alto a Gollini superato. La Dea risponde con una punizione guadagnata e calciata da Ilicic al limite dell’area ma spedita ben oltre la traversa. Ancora una chance per parte a cavallo con la mezz’ora, al ventisei Ekdal si libera dal limite e spara un diagonale che sfiora il palo di destra della porta difesa da Gollini, poi Zapata gira verso la rete un cross dalla destra, facile preda però dell’estremo difensore genovese. A cinque dalla fine però l’Atalanta si affida ancora una volta a Gollini quando Linetty, ben servito in area tira quasi a colpo sicuro con l’estremo difensore nerazzurro che si supera. Ultimo telegramma di un primo tempo che si chiude dopo un solo minuto di recupero e con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, IL RUGGITO DI DUVAN!: il match riprende dopo il riposo senza nessun cambio da parte del Gasp, con la sua Atalanta che riprende con la stessa veemenza in cui aveva iniziando il match, stavolta però creando seri pericoli ad Audero: al secondo minuto Ilicic viene smarcato benissimo in area dal Papu, lo sloveno si invola ma è anticipato di un nulla in uscita dal portiere di casa; un minuto dopo altra discesa del prestigiatore nerazzurro che crossa rasoterra per Gosens che in spaccata centra in pieno il palo. Al quarto minuto però l’assedio nerazzurro trova lo sbocco vincente: ancora Ilicic ad ispirare Zapata che, circondato da due difensori in area, riesce a girarsi e calciare proprio mentre il difensore di casa interveniva e metter così in rete il gol dell’1-0 per l’Atalanta.

LA “TASSA” QUAGLIARELLA: dopo il vantaggio, la partita resta in controllo dei nerazzurri che paiono gestire con la dovuta serenità il vantaggio fino almeno al ventiduesimo quando Gomez interviene male su Ramirez in uscita dalla area di rigore nerazzurra. Contatto si? Contatto no? Pochi dubbi ha il direttore di gara che indica il dischetto del rigore dopo un lungo consulto al Var e l’espulsione di mister Gasperini per proteste. Dal dischetto va Quagliarella che non sbaglia e con ferma la sua tradizione favorevole contro i nerazzurri: 1-1.

LA PERLA DI GOSENS, 2-1!: prova a cambiar qualcosa mister Gasperini dopo il pari della Samp inserendo pochi minuti dopo l’1-1 Pasalic al posto proprio di Gomez e proprio il croato va ad un nulla dal nuovo vantaggio nerazzurro alla mezz’ora quando colpisce di testa a colpo sicuro ma Audero si supera ed evita un gol già fatto. Rete che però arriva due minuti dopo quando Gosens infila da posizione defilatissima , un gol-capolavoro che riporta ancora in avanti la Dea a Marassi.

IL GOLLO BLINDA LA VITTORIA: dopo aver rimesso il muso avanti, l’Atalanta cerca di mantenere per l’ennesima volta un risultato che sarebbe importantissimo in chiave-classifica, e se alla fine potrà arrivar al traguardo festante lo dovrà soprattutto al suo portiere Gollini, che a tre dal novantesimo salva il risultato con una paratona pazzesca su colpo di testa ravvicinato di Ekdal che sembrava davvero destinato in fondo al sacco. Il portiere nerazzurro è poi ancora protagonista nel secondo dei sei minuti di recupero concessi quando esce alla grande in mischia sul neo entrato Defrel impedendogli così di calciare. Tensione alle stelle nei minuti finali di partita, l’Atalanta sciupa anche un paio di contropiedi deliziosi con Pasalic, poi Freuler viene steso in area nell’ultimo minuto del match ma rimedia solamente un cartellino giallo che sa davvero di rabbia, entra in campo anche Palomino al posto di Ilici, ma alla fine è una liberazione al triplice fischio finale: dopo la Fiorentina, l’Atalanta stende anche la Samp e stacca un’altra avversaria nella corsa verso l’Europa restando aggrappata al Toro, oggi corsaro a Frosinone. Altri tre punti pesanti per la banda del Gasp che conferma nuovamente come questi ragazzi abbiano davvero una voglia smisurata di costruire ancora qualcosa di veramente grande tra campionato e coppa. Avanti così!

IL TABELLINO

SAMPDORIA-ATALANTA 1-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 4′ s.t. Zapata (A), 22′ s.t. rig. Quagliarella (S), 32′ s.t. Gosens (A)

SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Sala (14′ s.t. Bereszynski), Andersen, Colley, Murru; Praet, Ekdal, Linetty (39′ s.t. Defrel); Saponara (46′ p.t. Ramirez); Gabbiadini, Quagliarella – All.: Giampaolo

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello; Hateboer, Freuler, de Roon, Gosens (47′ s.t. Palomino); Gomez (27′ s.t. Pasalic); Ilicic (42′ s.t. Castagne), Zapata – All. Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

NOTE: gara di andata: Atalanta-Sampdoria 0-1 – spettatori: 25mila circa – ammoniti al 8′ s.t. Murru, 48′ s.t. Ramirez, 49′ s.t. Zapata e al 50 s.t. Freuler – espulso il tecnico Gasperini al 20′ s.t. per proteste – recuperi: 1′ p.t. e 6′ s.t.




L’Atalanta a Marassi per provare un nuovo scatto verso l’Europa

GENOVA, ORE 15

ZAPATA RITROVA IL SUO PASSATO

Dopo il successo sulla Fiorentina di domenica che ha rilanciato la voglia d’Europa nerazzurra, è tempo di un nuovo test di quelli importanti per i ragazzi del Gasp che saranno questo pomeriggio di scena a Marassi nella tana della Samp. E’ un nuovo euro-spareggio quello che Gomez e compagni si accingono a disputare contro i blucerchiati che sono staccati solo due punti dai nerazzurri: per la Dea è l’occasione per riprendere a marciare anche lontano dal Comunale e tener a distanza un avversario insidioso che, a sua volta, cercherà di operare il sorpasso proprio a danno dei nerazzurri. Un’altra gara, insomma, in cui gol ed emozioni non dovrebbero mancare!

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I DUBBI DEL MISTER: con Toloi ancora out per il problema che già gli aveva fatto saltare il match di domenica contro i viola, mister Gasperini sceglierà uno tra Mancini e Masiello per sostituirlo mentre tra i pali è quasi certa la conferma di Gollini al posto di Berisha. Freuler e De Roon faranno diga in mezzo mentre davanti tocca ad Ilicic, Gomez e il grande ex Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SAMPDORIA (4-3-1-2): 1 Audero; 24 Bereszynski, 15 Colley, 3 Andersen, 29 Murru; 10 Praet, 6 Ekdal, 16 Linetty; 5 Saponara; 23 Gabbiadini, 27 Quagliarella – A disp.: 33 Rafael, 72 Belec, 25 Ferrari, 7 Sala, 26 Tonelli, 4 Vieira, 22 Tavares, 14 Jankto, 11 Ramirez, 20 Sau, 92 Defrel – All.: Giampaolo

ATALANTA (3-4-3): 95 Gollini; 23 Mancini, 19 Djimsiti, 6 Palomino; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 8 Gosens; 72 Ilicic, 91 Zapata, 10 Gomez – A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 7 Reca, 21 Castagne, 5 Masiello, 41 Ibanez, 22 Pessina, 88 Pasalic, 44 Kulusevski, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna




I precedenti di Sampdoria-Atalanta

Bilancio davvero avaro di soddisfazioni per l’Atalanta quello delle trasferte a Genova contro la Sampdoria: soltanto 5 successi in 46 incontri disputati in Serie A, contro le 28 vittorie dei blucerchiati e i 13 pareggi.

La tradizione è negativa anche in questi anni di Gasperini, visto che nei 5 confronti sin qui disputati (tra Genova e Bergamo) in due stagioni e mezzo per ben 4 volte è uscita vincitrice la Samp. Entrambe le sfide disputate nel capoluogo ligure nei due anni passati hanno vinto affermarsi i padroni di casa: 3-1 in rimonta il 15 Ottobre 2017 (in goal Zapata per i doriani) e 2-1 il 28 Agosto 2016. E pensare che i bergamaschi non erano mai riusciti a imporsi nella tana dei blucerchiati fino al 1991; Furono Bianchezi e Caniggia il 20 Ottobre 1991 a sfatare questo lunghissimo tabù, permettendo agli orobici di espugnare per la prima volta il Ferraris – sponda doriana
– per 0-2. Tra l’altro si trattava della Samp neocampione d’Italia. I nerazzurri concessero il bis nella stagione successiva, andando a vincere per 2-3 grazie alla doppietta di Ganz e a una rete di Rambaudi (di Roberto Mancini e Corini le reti dei padroni di casa).
Ma il successo più rocambolesco l’Atalanta lo ottenne il 24 Marzo 1996. Sotto per 2-0 all’intervallo per le reti nel finale di frazione di Balleri e Chiesa, e ad un passo dalla zona retrocessione, i bergamaschi rimontarono nella ripresa con le marcature di Vieri, Morfeo e Fortunato e portarono a casa una preziosissima vittoria.
L’ultima affermazione orobica risale al 4 Novembre 2012: 1-2 con vantaggio di Bonaventura, momentaneo pareggio di Maresca e gol partita di De Luca. Tra i successi più larghi dei liguri troviamo un doppio 4-0 nel 1956 e nel 1959, e un più recente 4-1 nel 1990 (stagione nella quale la Samp vinse poi il titolo).

Citiamo infine anche il primo confronto assoluto tra le due squadre, andato in scena il 16 Marzo 1947, terminato 1-1.




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

GOLLINI IN GRAN SPOLVERO, IL PAPU DA SPETTACOLO

Rimonta spettacolare dei ragazzi del Gasp, che si complicano la vita da soli in avvio ma poi si riprendono un match dominandolo a tratti contro un avversario che non perdeva da sei giornate. Sfrutta al meglio la sua chance Gollini, decisivo almeno in tre circostanze, ma anche Gosens risponde presente con il gol del 3-1 ripagando al meglio la fiducia del Gasp. Ilicic e il Papu la davanti sono uno spettacolo, con Zapata ultimamente più in versione di supporto che goleador.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: non era facile, dopo lo sforzo di mercoledì e soprattutto dopo il suicidio iniziale che regala il gol agli ospiti. Eppure i suoi avevano voglia di vincere da vendere e lo si è visto. Resta in corsa anche in campionato per qualcosa di importante e dimostra, ancora una volta, che i suoi giocano divertendosi. E finchè va così, guai a porsi limiti.

GOLLINI 7.5: che ritorno! Dopo diversi mesi da “eterno secondo” a Berisha, oggi viene gettato nella mischia e regala almeno tre parate fondamentali, la più importante su Chiesa, che evita ai viola il possibile 2-0. Bravissimo!

MASIELLO 5.5: non in perfette condizioni, concede un po’ troppo a Chiesa e deve poi far i conti nella ripresa con il riacutizzarsi dei suoi problemi musolari (PALOMINO 6.5: dentro per quasi un tempo intero, riscatta la brutta prova di coppa con un paio di interventi decisivi proprio su Chiesa).

DJIMSITI 6.5: un po’ disorientato in avvio, poi riesce ad entrar in partita e nel secondo tempo va anche vicinissimo al gol. Bene.

MANCINI 6.5: prova anche a cercar il gol con un colpo “da scorpione” rimpallato dalla difesa Viola. Avesse segnato, veniva giù lo stadio. Per il resto bene, pur con qualche sbavatura in fase di copertura.

GOSENS 7.5: in campo un po’ a sorpresa (nella semifinale di ritorno ci sarà quasi sicuramente vista la squalifica di Hateboer) dimostra anche lui di esser in gran condizione. Condisce la sua ottima prova con il gol che mette in ghiaccio il match.

FREULER 7: gioca condizionato da un cartellino giallo che lo costringe a contenersi, ciò nonostante riesce in più occasioni ad uscirne vincente dai contrasti contro gli avversari. (HATEBOER s.v.: entra nel finale, ingiudicabile)

DE ROON 5: alla fine ci possiamo tranquillamente ridere su, ma quell’errore in avvio di gara è veramente inconcepibile; puntualmente ogni partita ultimamente capitano episodi come questo che complicano tutto quanto. Inspiegabile, specialmente a questi livelli dove ci si gioca veramente tanto con l’avvicinarsi del finale di stagione.

CASTAGNE 6.5: suo il traversone che porta al gol di Gosens che vale il 3-1 in una azione da vedere e rivedere più volte per la sua bellezza.

GOMEZ 8: sbaglia nel finale un gol facilissimo ma ne segna uno fondamentale per mettere il muso davanti ai viola e regala giocate di grande qualità. Finchè il fiato lo sostiene è un piacere vederlo giocare.

ILICIC 8: e dire che non sembrava essere molto la sua partita nelle fasi iniziali; invece regala una magia che vale l’importantissimo pareggio, poi sforna grandi giocate a ripetizione. Anche lui stremato, rallenta solo nei minuti finali di gara.

ZAPATA 6.5: da diverse gare in versione più utile che prolifica, anche oggi non ha grandissime occasioni (tranne una, su cui non trova il contatto con il pallone) però fa un gran lavoro che permette ai suoi di salire e rendersi pericolosi in area ospite (PASALIC 6: una ventina di minuti discreti per lui).