I precedenti di Atalanta-Bologna

Sono 47 gli incontri disputati in serie A tra Atalanta e
Bologna in quel di Bergamo.

La prima sfida nei campionati a girone unico risale al 30
Gennaio 1938: il Bologna, campione d’Italia in carica quell’anno, vinse per 2-1
contro un’Atalanta neopromossa che però avrebbe fatto subito ritorno nella
serie cadetta al termine di quella stagione.

I rossoblù vinsero poi altre due delle successive quattro
sfide (primi anni Quaranta), quindi due volte nei primi anni Cinquanta e una
sesta volta nel 1962. Il trend generale si è però poi decisamente invertito,
visto che i bergamaschi hanno prevalso complessivamente in 25 occasioni, a
fronte dei soli 7 successi degli emiliani. Già, 7 successi: 6 li abbiamo già
citati, e per trovare il settimo dobbiamo andare avanti di ben 47 anni e
arrivare al 28 Gennaio 2009, quando una rete di Volpi all’80’ permise nuovamente
ai felsinei di espugnare l’Azzurri d’Italia.

Tra le vittorie orobiche, storico è il 4-0 del 7 Aprile 1991:
fu la quinta vittoria consecutiva per la formazione allora allenata da Bruno
Giorgi, striscia record in serie A che sarebbe durata per 23 anni (superata dai 6 successi consecutivi di Colantuono nel 2014, a sua
volta eguagliato da Gasperini nel 2016).

Tremendo invece fu l’1-1 del 2 Maggio 2010 che di fatto sancì la retrocessione in serie B della squadra guidata da Bortolo Mutti; squadra che quel giorno giocò una grande e generosa quanto sfortunata partita, segnata dalla malasorte per l’espulsione di Pellegrino al 45° minuto e per l’autogol di Peluso a 10 minuti dal termine che fissò il punteggio sull’1-1 finale.

Da citare anche la statistica che su 5 incontri (3 a Bologna
e 2 a Bergamo) con Gasperini in panchina in queste ultime 3 stagioni, i
felsinei non hanno ancora ottenuto alcun punto; 5 su 5 infatti le vittorie
nerazzurre.




Tre grattugiate di parmigiano lanciano l’Atalanta al quinto posto!

SERIE A, VENTINOVESIMA GIORNATA

PARMA-ATALANTA 1-3: VITTORIA IN RIMONTA PER LA DEA

Vittoria pesantissima e in rimonta per un’Atalanta che sbanca il Tardini e vola temporaneamente al quinto posto in classifica: Dea che, seguita da oltre quattromila tifosi giunti in Emilia da Bergamo, inizia nel peggiore dei modi il match andando sotto a causa di uno svarione di Pasalic che regala a Gervinho il pallone che vale l’1-0 per il Parma; poi la squadra del Gasp inizia a prendere campo, sfiora il pari prima e poi lo trova proprio con lo stesso Pasalic che si fa così perdonare l’erroraccio iniziale. Nel finale di primo tempo Gollini è decisivo due volte con due interventi strepitosi che consentono ai nerazzurri di chiudere in parità la prima frazione. Nella ripresa la musica cambia, Gomez scheggia la traversa in avvio e poi si scatena mettendoci lo zampino in entrambe le azioni che portano al ritorno al gol di Zapata che, con una doppietta nell’ultimo quarto d’ora, stende i ducali e trasforma in una bolgia nerazzurra il Tardini. Tre punti pesantissimi in una settimana molto importante con tre match in sette giorni che inizia nel migliore dei modi.

Parma: l’Atalanta regala una prova di forza e di coraggio, va a prendersi tre punti in trasferta contro il Parma e ribadisce per l’ennesima volta che quel in quel sogno chiamato Europa League i nerazzurri credono, eccome! Pasalic e due volte Zapata ribaltano il risultato, dopo che gli emiliani sono passati in vantaggio con Gervinho proprio su errore del croato nerazzurro in fase di disimpegno. Ma la banda del Gasp non perde la testa e con calma e consapevolezza dei propri mezzi la ribalta, con una ripresa di forza e qualità che manda K.O. i ducali.

I SOLITI INIZI DELLA DEA…: la partita è da subito bella e gradevole, non c’è un attimo di tregua, azioni da una parte e dall’altra: il Parma però proprio in avvio, ha le energie e la volontà di non lasciarsi sopraffare e di ribattere colpo su colpo: e proprio in un’occasione di ripartenza va in vantaggio: Pasalic dorme (ma si riscatterà più tardi), Scozzarella gli ruba il pallone e lo serve immediatamente a Gervinho che vola verso l’area: il tiro è preciso e Gollini non può che inchinarsi.

RISVEGLIO NERAZZURRO: l’Atalanta, tuttavia, è squadra solida, testarda e comincia a costruire trame che mettono spesso in difficoltà gli emiliani: Gomez è a tratti imprendibile (e sarà devastante nella ripresa) mentre il portiere Sepe è bravo a respingere su Zapata e su Hateboer, ma nulla può fare sull’incursione di Pasalic imbeccato proprio dal Papu al minuto ventiquattro è: 1-1.

SUPER-GOLLINI: il Parma, raggomitolato vicino alla propria area, chiude i varchi e lancia lungo e, prima dell’intervallo, sfiora il gol prima di punizione di Bruno Alves su cui Gollini è bravissimo a metterci i guantoni, e poi con un’iniziativa dell’ex Ceravolo che calcia malamente e permette nuovamente al portiere atalantino di intervenire. La Dea si salva e riesce così ad arrivare indenne all’intervallo per poter riordinare le idee.

RIPRESA, PAPU & ZAPATA-SHOW: nella ripresa l’Atalanta spinge con la solita energia sin da subito e sfiora il raddoppio in due circostanze con Gomez (nella prima scheggiando la traversa) mentre il Parma non appare più reattivo come nella prima parte di match. Gasp inserisce Reca per Masiello e poi anche Ilicic per Pasalic per provare a vincerla, e l’onda bergamasca avanza inesorabile: dopo un’occasionissima sprecata da Castagne, Zapata va prendersi il meritato 2-1: azione splendida con il Papu che pesca Castagne, cross sul primo palo del belga e il colombiano irrompe come una furia: 2-1!. A questo punto non c’è più partita, perché il Parma ha finito la birra mentre la Dea prima si divora almeno un altro paio di occasioni clamorose poi nel terzo di recupero decide di evitare sorprese inattese e mette il sigillo con il 3-1 di Zapata, su assist di Gomez (e chi sennò?), mandando in ghiaccio definitivamente un match che la squadra del Gasp si è complicata inizialmente da sola, salvo poi andarselo a riprendere con una prestazione-super che regala un pomeriggio di goduria assoluta ai tanti bergamaschi giunti al Tardini che non vogliono smettere di sognare insieme a questi straordinari ragazzi.

IL TABELLINO

PARMA-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 8′ Gervinho (P), 24′ Pasalic (A), 35′, 45’+4′ st Zapata (A)

PARMA (4-3-3): Sepe; Iacoponi (1′ st Sierralta), Bruno Alves, Bastoni, Gagliolo; Rigoni, Scozzarella, Kucka; Gervinho (20′ st Gazzola), Ceravolo (29′ st Schiappacasse), Siligardi. A disposizione: Frattali, Brazao, Dimarco, Gobbi, Barillà, Dezi, Diakhate, Pepin, Sprocati. All.: D’Aversa

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini (42′ st Djimsiti), Palomino, Masiello (18′ st Reca); Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Pasalic (9′ st Ilicic); Zapata, Gomez. A disposizione: Berisha, Rossi, Gosens, Ibanez, Kulusevski, Pessina, Barrow, Piccoli. All. Gasperini

ARBITRO: Chiffi di Padova

NOTE: gara di andata: Atalanta-Parma 3-0 – spettatori: 19mila circa di cui oltre 4mila provenienti da Bergamo – ammoniti: Scozzarella (P), Castagne (A) – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Le pagelle di Parma-Atalanta

GOLLINI, PARATE SUPER; PASALIC NEL BENE E NEL MALE

Match iniziato non certamente nel migliore dei modi per i ragazzi del Gasp, capaci poi però di imbastire una rimonta vincente grazie anche alle decisive parate di Gollini nel finale di primo tempo. Pasalic regala il pallone dell’1-0 a Gervinho ma si riscatta poi con il gol del pari ed una prova positiva. Bene anche Reca, gettato nella mischia nella ripresa, Zapata è devastante.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: la ribalta con la pazienza e la consapevolezza di avere anche le giuste armi per farlo. Preserva Ilicic per una parte di gara per poi inserirlo nella ripresa insieme a Reca e riesce a ribaltarla portando a casa tre punti pesantissimi.

GOLLINI 8: due parate che valgono l’intera partita; bellissima quella sulla punizione di Bruno Alves, attenta quella in mischia pochi istanti dopo. Decisivo, a dir poco!

MANCINI 6.5: fresco di esordio in nazionale maggiore, buona la sua prova, concendendo poco agli avversari. (DIJMISITI s.v.: dentro nel finale).

PALOMINO 6.5: primo tempo un po’ in difficoltà, poi nella ripresa diventa padrone assoluto dell’area concedendo solo le briciole. Bene!

MASIELLO 6.5: gara anche la sua un po’ sofferta nella prima parte di match, poi in scioltezza dopo. Sostituito nella ripresa (RECA 6.5: il ragazzo cresce ed inizia a veder il campo con maggior minutaglie; buono oggi il suo impatto sulla gara, diverse giocate positive per il polacco).

CASTAGNE 7: sua la firma per l’assist che porta al decisivo gol di Zapata. Buona nel complesso anche la sua prova.

DE ROON 6.5: fa girar bene la palla in mezzo al campo dettando i giusti tempi per cercare (e trovare) la rimonta.

FREULER 6.5: buona anche la sua regia, con diversi palloni importanti recuperati avviando così azioni offensive.

HATEBOER 6.5: forse oggi un po’ meno brillante del solito, ma complessivamente la sua prova non dispiace.

PASALIC 6.5: riscatta l’orrore iniziale non solo con il gol del pari ma con una buona prova. Certamente quella distrazione poteva costare molto caro, per fortuna non è stato così. (ILICIC 6.5: non spacca la partita come al solito ma il suo apporto alla squadra è comunque molto importante).

GOMEZ 7: un po’ evanescente nel primo tempo, sale in cattedra nella ripresa dispensando l’assist per il terzo gol e, soprattutto, avviando con una gran giocata quella del punto del sorpasso decisivo al Parma.

ZAPATA 8: due macigni pesantissimi che stendono i ducali e lanciano i nerazzurri in classifica nella terra dei sogni. Gol fondamentale, proprio quando la partita pareva ormai destinata verso un pareggio che sarebbe sicuramente stato poco soddisfacente. Panterone!




L’Euro-rincorsa ricomincia da Parma: forza Atalanta in 4mila al Tardini per te!

PARMA, ORE 12.30

PARMIGIANO, CULATELLO E… VOGLIA D’EUROPA!

Terra di buon cibo, ma anche teatro (proprio all’ora di pranzo) di un match tra due belle realtà del nostro calcio che promette sicuramente gol ed emozioni: Parma ed Atalanta si affrontano così nel primo anticipo della domenica per la giornata numero ventinove del campionato. Dopo la sosta per le nazionali la Dea torna quindi in campo al Tardini dove cercherà contro i ducali punti pesanti per provare a compiere quel balzo in classifica non riuscito due settimane fa impattando contro il Chievo. Contro un avversario sicuramente non dei più facili da affrontare, Gomez e compagni dovranno tirar fuori il meglio per cercar di strappare un successo che potrebbe rilanciar ulteriormente le già dichiarate ambizioni di Europa della truppa del Gasp sostenuta anche da oltre quattromila tifosi nerazzurri attesi oggi in terra emiliana.

SEGUITE IL MATCH INSIEME A NOI A PARTIRE DALLE 12.30 CON IL RACCONTO-SOCIAL DALLO STADIO TARDINI LIVE SU FACEBOOK E TWITTER

ULTIME SULLA FORMAZIONE: un paio di grattacapi in più per mister Gasperini in queste ore prima del match. Dalla notizia di venerdì del nuovo stop per Toloi (nemmeno convocato) fino ad Ilicic che tiene tutti col fiato sospeso. Lo sloveno si è allenato pochissimo negli ultimi giorni ma è comunque nella lista dei presenti a Parma. Solo all’ultimo il mister deciderà la mossa migliore da compiere.

LE PROBABILI FORMAZIONI

PARMA (4-3-3): 55 Sepe; 2 Iacoponi, 22 Bruno Alves, 28 Gagliolo, 3 Di Marco; 87 Kucka, 32 Rigoni, 21 Scozzarella; 27 Gervinho, 9 Ceravolo, 26 Siligardi – A disp.: 1 Frattali, 31 Brazao, 95 Bastoni, 13 Sierralta, 23 Gazzola, 18 Gobbi, 17 Barillà, 33 Dezi, 8 Diakhate, 10 Schiappacasse, 93 Sprocati, 14 Machin – All.: D’Aversa

ATALANTA (3-4-1-2): 95 Gollini; 23 Mancini, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 de Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 10 Gomez; 72 Ilicic, 91 Zapata – A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 19 Djimsiti, 7 Reca, 21 Castagne, 44 Kulusevski, 41 Ibanez, 17 Piccoli, 22 Pessina, 88 Pasalic, 99 Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Chiffi di Padova




I precedenti di Parma-Atalanta

Su 18 precedenti giocati in serie A al Tardini tra Parma e Atalanta soltanto in due occasioni gli orobici hanno ottenuto il successo. Il più recente è quello del 23 Ottobre 2011: fu una preziosa vittoria nell’annata della penalizzazione di 6 punti; una doppietta di Maxi Moralez nel primo quarto d’ora della ripresa portò i nerazzurri sullo 0-2 e il gol dell’ex realizzato dal cileno Valdès a 10 minuti dalla fine servì solo ad accorciare le distanze.

L’altro successo è il 2-3 del 3 Febbraio 2008, un’Atalanta targata Del Neri: Pellegrino per gli ospiti, pareggio di Lucarelli, Bellini, Floccari e nel finale Gasbarroni per i ducali la successione delle reti.
Nella massima divisione, 9 sono invece le vittorie dei padroni di casa e 7 i pareggi; le due formazioni si sono affrontate anche in Serie B, in serie C1 e in Coppa Italia, e solo in un’altra occasione i nerazzurri sono riusciti ad ottenere il bottino pieno, il 18 Maggio 1975 in Serie B (1-2 il punteggio).

Come detto, c’è anche un precedente in serie C1, nell’unica stagione che i
bergamaschi hanno disputato in questa categoria, il 1981/82. La sfida andò in scena l’8 Novembre 1981 e terminò 0-0.
L’ultima occasione in cui le 2 formazioni si sono incontrate richiama alla mente un momento molto difficile per entrambe, sebbene per motivi diversi: era l’8 Marzo 2015, il Parma tornava in campo dopo 2 partite rinviate per la grave crisi finanziaria di quella stagione, mentre per l’Atalanta era la prima di Reja in panchina, che aveva sostituito l’esonerato Colantuono. Fu un brutto zero a zero con poche emozioni.

Fortunatamente, sia Parma che Atalanta stanno vivendo ora momenti decisamente migliori.




Le pagelle di Atalanta-Chievo Verona

DJIMSITI E GOSENS MALE, ILICIC EVITA GUAI PEGGIORI

Una partita non certo brillantissima quella odierna dei nerazzurri, con diverse evidenze (in negativo) nei giudizi: Djimsiti si lascia completamente sorprendere sul gol ospite così come Gosens (due gol nelle ultime due per lui) è apparso lontano parente del bel giocatore visto ultimamente. Masiello sciupa una occasione colossale, forse la più nitida del match mentre in mezzo De Roon perde spesso i tempi e davanti il buon Ilicic evita una sconfitta clamorosa in una giornata di scarsa vena per Zapata.

LE PAGELLE

ALL.: GRITTI (GASPERINI SQUALIFICATO) 6: se ne serviva una riprova, oggi è arrivata la conferma: se manca anche solo un briciolo di tensione e concentrazione giusta, i guai questa squadra se li costruisce da sola. Vero, l’attenuante di un avversario che non ti lascia mai giocare conta, ma fino ad un certo punto. Trovato il pari nella ripresa, la squadra ha sciupato almeno tre nitide opportunità (di cui una clamorosa) per ribaltarla. Peccato, ma questa partita va definita con le parole del mister: “Occasione persa per quella che era la vigilia, ma per come si era messa è un buon punto”.

GOLLINI 6.5: esce anche con i tempi giusti in occasione del gol, ma nulla può sulla ribattuta di Meggiorini in porta.

MANCINI 6.5: lo si vede più in fase avanzata che difensiva, ma oggi non riesce ad aver anche lui il giusto mordente in zona-gol.

DJIMSITI 5: sorpreso, e colpevole, in occasione del gol del Chievo, dove Meggiorini si fa beffa di lui ed andando poi a segnare. Male.

MASIELLO 5.5: poco da dire dietro, dove oggi non è risultato impegnatissimo ma quell’errore a due passi dalla porta dopo l’assist perfetto di Zapata grida davvero vendetta (BARROW s.v.: dentro nei minuti finali).

HATEBOER 6: soprattutto nella ripresa mette in mostra qualche bella accelerata delle sue e alcune buona giocate. Ma non è nemmeno lui in gran giornata, e si vede.

DE ROON 5: troppi errori, spesso nervoso, passaggi spesso sbagliati e fuori misura. Non era lui, un po’ come tutti oggi i nostri in campo.

FREULER 6: bene per l’assist ad Ilicic che porta al gol dell’1-1, ma fino a quel momento non si era mai visto.

GOSENS 5: brutto passo indietro dopo le due precedenti ottime uscite (con gol). Poco presente, dopo un primo tempo sottotono viene sostituito nella ripresa. (CASTAGNE 6: buon impatto con il match, sicuramente riesce meglio del suo compagno di reparto).

GOMEZ 6: appena prima del gol ospite va lui ad un passo dal vantaggio trovando però l’opposizione del solito Sorrentino in giornata super. Poi si danna parecchio l’anima ma senza trovare una sterzata decisiva. Benino.

ILICIC 6.5: forse il più pimpante in campo sin dalle prime battute. Letteralmente preso di mira dai giocatori ospiti che ricorrono spesso al fallo sistematico per fermarlo, riesce comunque a trovare un gol che evita un K.O. che avrebbe avuto del clamoroso. (PASALIC 6: dentro nel finale, qualche pallone giocato discretamente e poco più).

ZAPATA 6: utile come uomo di movimento ed assist, meno in fase offensiva dove ha un discreto pallone giocabile in tutto il match ma lo spreca un po’ malamente. Offre a Masiello l’assist di testa che il difensore butta alle ortiche.




Atalanta, assalto fallito: solo 1-1 con il Chievo, sfuma il quinto posto.

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA- CHIEVO V. 1-1: ILICIC RISPONDE A MEGGIORINI

L’occasione era di quelle ghiottissime, eppure l’Atalanta conferma anch’essa il trend di un turno di campionato all’insegna delle grandi sorprese, e si fa fermare dall’1-1 sul fanalino di coda Chievo, che passa addirittura in vantaggio nel primo tempo con Meggiorini (forse la prima frazione di gara peggiore dei nerazzurri negli ultimi tempi) e poi viene raggiunto nella ripresa quando in avvio Ilicic trova il pari dopo che i clivensi avevano allestito un vero e proprio bunker davanti ad un Sorrentino anche oggi in grande spolvero; poi l’assalto nerazzurro racconta di un’altra occasione di Ilicic sventata dal portiere ospite ed una clamorosa palla mandata alle stelle da Masiello che poteva valere il quinto posto. Il resto è un po’ di eccessivo agonismo degli ospiti (oltre metà squadra ammonita) in una partita che non resterà certo negli annali. Finisce 1-1 e stacchiamo di un punto il Toro che era con noi a braccetto in classifica: vediamola così. Ora la sosta, l’ultima occasione per ricaricare le pile e prepararsi alla volata finale che inizierà da Parma.

Bergamo: smarcarsi da questa “stranissima” domenica di campionato dai risultati sin qui sorprendenti, dove anche la Juve capolista ha conosciuto la sua prima sconfitta stagionale, e confermarsi così squadra capace di approfittare al meglio dell’errore dell’avversario: dopo i tonfi inattesi negli anticipi di Roma e Toro, l’Atalanta si ritrova una inattesa grande chance di prendere i giallorossi al quinto posto e staccare i granata che hanno sin qui viaggiato a braccetto con i nerazzurri. Per farlo, occorre però il Chievo, ultimo in classifica e con più di un piede in B ma che ultimamente sta giocandosi senza timori reverenziali tutte le ultime cartucce a disposizione per sperare nel miracolo sportivo: Gomez e compagni devono cercar di evitare ogni possibile distrazione e proseguir il loro cammino per arrivare all’ultima sosta stagionale con un sorriso grande così.

GIOCANO GLI STESSI DI GENOVA: con Toloi ancora out, la formazione è la stessa uscita vittoriosa da Marassi con Mancini e Masiello dietro con Djimisiti e Gosens confermato in fascia (due gol nelle ultime due per il tedesco) e davanti i soliti tre Ilicic, Gomez e Zapata; in panchina oggi c’è Gritti vista la squalifica del Gasp. Nel Chievo, il tecnico di Carlo si affida davanti al duo Stepinski-Meggiorini con Giaccherini ad ispirare mentre c’è Andreolli in difesa con l’eterno Sorrentino tra i pali.

RITMI LENTI IN AVVIO: molto bella la cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con quasi ventimila spettatori sugli spalti per un pubblico da grande occasione e dopo un doveroso minuto di silenzio per la scomparsa in settimana di Renato Cipollini (ex portiere nerazzurro) il match può incominciare ma su ritmi decisamente molto bassi e, anzi, con gli ospiti che, ben disposti in campo, si fanno vedere all’undicesimo quando Stepinski si libera bene e conclude in area, palla murata da Djimsiti che libera l’area; risponde la Dea due minuti dopo con un tiro di Gomez in area respinto da Sorrentino.

LA DEA CI PROVA, MEGGIORINI SEGNA: al ventesimo l’Atalanta prova a spingere di più, il Papu mette il turbo e conclude da fuori area con la palla che fa la barba al palo; un minuto dopo Ilicic e Zapata combinano all’interno dell’area con il primo che offre palla al secondo che conclude sull’esterno della rete. La squadra nerazzurra va ad un passo dal vantaggio alla mezz’ora quando ancora il Papu viene servito splendidamente in area e conclude a colpo sicuro ma Sorrentino compie una super-parata e nega il vantaggio alla Dea. Quel che non ti aspetti si metabolizza un minuto più tardi quando Hatemaj lancia Meggiorini che trova il rimpallo giusto sull’uscita di Gollini e segna con un mancino da posizione molto difficile e portando così avanti gli ospiti. L’Atalanta appare sempre più nervosa e fatica a trovare una reazione degna di tal nome negli ultimi minuti che la separano dall’intervallo: vuoi il gioco piuttosto ai limiti del regolamento degli ospiti, vuoi una tranquillità improvvisamente venuta a mancare, ma i nerazzurri non trovano più modo di rendersi pericolosi. L’intervallo arriva dopo un minuto di recupero ed è la giusta occasione per provare a riordinare le idee.

RIPRESA, ILICIC SUBITO TROVA IL PARI!: nessun cambio dopo l’intervallo con il match che riprende così con i medesimi ventidue della prima frazione di gioco e la situazione non sembra mutare particolarmente per i nerazzurri che faticano tremendamente a superare il muro difensivo di un ostico Chievo; all’ottavo cambia qualcosa la panchina di mister Gritti, con Gosens che lascia il campo a Castagne; un minuto dopo e, improvvisamente, si accende la Dea: Freuler trova l’imbucata giusta per Ilicic che si ritrova davanti a Sorrentino e lo supera trovando il gol dell’1-1.

MASIELLO, CHE OCCASIONE!: sull’onda della spinta per aver ripreso il match, l’Atalanta prova a questo punto a spingere ancora ed è di nuovo Ilicic al quarto d’ora a provar il bis con un diagonale dalla distanza che chiama Sorrentino alla respinta in calcio d’angolo. Sette minuti dopo è ancor più clamorosa l’occasione sciupata da Masiello, che viene ottimamente servito in area di testa da Zapata ma il difensore spedisce alle stelle da due passi la ghiotta chance per il sorpasso.

UN PUNTO… E POCO PIU’: i minuti scorrono, e al trentunesimo è anche il turno di Pasalic che entra in campo al posto di uno stremato Ilicic per tentare così l’assalto al fortino clivense che resiste agli assalti dei nerazzurri con anche Barrow che entra a quattro dalla fine al posto di Masiello mentre Andreolli del Chievo è costretto ad uscire in barella dopo un involontario colpo subito alla testa in un contrasto con Zapata. Si arriva al recupero, ma nemmeno nei sei minuti concessi dal direttore di gara la Dea riesce a trovare il guizzo giusto per rompere l’incantesimo e superare gli avversari. Finisce 1-1, fallita quindi la ghiotta occasione di agganciare la Roma al quinto posto, ma con il punto conquistato i nerazzurri si lasciano alle spalle il Toro di una lunghezza in classifica. Un bicchiere mezzo vuoto (o forse quasi del tutto) in una giornata segnata di campionato segnata da grandi sorprese. Ora la sosta, utile per ricaricare le batterie e ripartire da Parma tra due settimane: non sarà un piccolo incidente di percorso a fermare la rincorsa della nostra Atalanta!

IL TABELLINO:

ATALANTA-CHIEVO VERONA 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 32′ p.t. Meggiorini (C), 10′ s.t. Ilicic (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello (42′ st Barrow); Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (10′ st Castagne); Gomez; Ilicic (32′ st Pasalic), Zapata. A disposizione: Berisha, Rossi, Palomino, Piccoli, Pessina, Ibanez, Kulusevski, Colpani, Reca. All.: Gasperini (squalificato)

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Sorrentino; Andreolli (45′ st Frey), Cesar, Barba, Depaoli; Diousse, Hetemaj, Jaroszynski; Giaccherini; Meggiorini (25′ st Pucciarelli), Stepinski (34′ st Djordjevic). A disposizione: Semper, Rossettini, Tanasijevic, Piazon, Burruchaga, Kiyine, Leris, Vignato, Pellissier. All.: Di Carlo

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: gara di andata: Chievo V.-Atalanta 1-5 – spettatori: 20mila circa – ammoniti: De Roon (A), Meggiorini, Dioussé, Hetemaj, Cesar, Andreolli, Depaoli, Giaccherini (C) – recuperi: 1′ p.t. e 6′ s.t.