I precedenti di Atalanta-Udinese

Sono 34 i precedenti in serie A tra Atalanta e Udinese disputati a Bergamo: leggero vantaggio orobico nel computo complessivo, che vede 11 vittorie dei padroni di casa a fronte dei 7 successi friulani e dei 16 pareggi.
Le ultime 3 sfide hanno visto alternarsi i 3 possibili risultati: 1-1 l’8 Maggio 2016, in quella che rimane la storica ultima presenza di Giampaolo Bellini dopo 18 stagioni in maglia nerazzurra: a lui venne affidato il rigore dell’1-1, che pareggiava la rete iniziale di Duvàn Zapata. Il colombiano era una autentica bestia nera per i nerazzurri, tanto che andò in rete anche la stagione successiva, l’11 Dicembre 2016, in un incredibile 1-3 per i bianconeri; incredibile perchè l’Atalanta costruì nel primo tempo una serie impressionante di palle gol, per poi ritrovarsi sotto 0-1 al 45′ al primo affondo degli ospiti. Il punteggio finale fu oggettivamente uno dei risultati più bugiardi che si ricordino a Bergamo negli ultimi anni.

La scorsa stagione invece prevalsero gli orobici per 2-0, il 31 Marzo 2018, con reti di Petagna e Masiello.
Andando indietro nel tempo troviamo alcuni punteggi “pesanti”, da ambo le parti: un 5-0 e un 6-0 in favore dei nerazzurri in due stagioni consecutive, 1953/54 e 1954/55 (tripletta di Rasmussen nella prima occasione, doppiette dello stesso danese e di Bassetto nella seconda) e un più recente 1-5 per i friulani nell’Ottobre 2001 (doppiette di Jorgensen e Muzzi), che mise in seria discussione la panchina di Vavassori, il quale aveva raccolto soltanto 4 punti nelle prime 7 giornate di quella stagione.
A suo modo storico è anche il precedente del 17 Novembre 1996: l’Atalanta lo vinse per 1-0 grazie a… una zolla. Un innocuo retropassaggio di testa di Bertotto, infatti, colpì una zona di campo piena di fango e spiazzò completamente il portiere Battistini.




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

GOLLINI-SUPER, DJIMSITI FA UN PARTITONE, FREULER GIU’

E’ difficile esprimere giudizi di fronte alle mille emozioni di questa storica serata, però ci proviamo come sempre a giudicare la prova dei nostri ragazzi che ancora una volta trovano in Gollini le parate decisive a tener a galla tutto quanto con stasera Djimsiti che parte male ma si riscatta poi con una partita di grande spessore; bene anche Ilicic e il Papu la davanti con Zapata che compie una gara di grande sacrificio mentre Freuler, sostituito da Pasalic nella ripresa, non ha brillato.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: prima parte del capolavoro compiuta, adesso tra una ventina di giorni viene il bello, con quella finale da giocarsi a viso aperto e la possibilità di portare a Bergamo un trofeo che manca dal 1963 e tutti ci auguriamo di cuore che riesca in questa grande impresa!

GOLLINI 8: decisivo, in avvio di primo e secondo tempo con almeno un paio di interventi che tengono a galla i suoi. Non può nulla invece sul gol di Muriel in avvio.

MASIELLO 7: incertezza iniziale a parte sul gol di Muriel, riscatta il tutto con una partita ricca di tanti interventi provvidenziali.

DJIMSITI 7.5: bravo, soprattutto a non abbattersi anche lui dopo quell’avvio di gara un po’ così; prende in mano la situazione e lo si trova in tutte le situazioni complicate come protagonista positivo e decisivo. Applausi!

PALOMINO 6.5: qualche sbavatura di troppo per lui, ma nel complesso senza particolari errori gravi.

CASTAGNE 6.5: sprinta e corre, specialmente nella seconda parte di gara quando gli avversari iniziano ad avere il fiato corto. Offre a Gosens il pallone al bacio che poteva venir sfruttato meglio dal compagno.

FREULER 5.5: non molto in partita, non riesce a trovar le giuste giocate perdendo anche diversi contrasti in mezzo al campo (PASALIC 6.5: dentro in un ruolo non propriamente suo, svolge con ordine il compitino andando anche al tiro nel finale).

DE ROON 7: diga la in mezzo che consente spesso la rapida ripartenza delle azioni dei nostri. Bene.

GOSENS 6.5: buona la sua prova, riesce anche qualche volta ad andar sul fondo e metter in mezzo palloni interessanti. Sfiora anche il gol a fine primo tempo. (PESSINA s.v.: solo un paio di minuti per lui, poi si gode la festa con i compagni)

GOMEZ 8: si procura il rigore che consente di rimetter subito in pista il match dopo il difficile avvio e mette la firma sul gol che vale la finale: difficile pretendere di più…

ILICIC 8: esce stremato e pure mezzo infortunato, ma mette in campo tutta la sua qualità e giocate utili a far volare i suoi in finale. Freddo dal dischetto a realizzare il gol del pari che vale un enorme sospiro di sollievo sugli spalti. (MANCINI s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile)

ZAPATA 7: partita di grande sacrificio per lui, ciò nonostante sfiora anche il gol in almeno un paio di occasioni. Bravo!

LA FESTA A FINE GARA NELLO SPOGLIATOIO NERAZZURRO



Apoteosi-Dea: E’ FINALE! Rimontata la Viola, Bergamo in delirio

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI RITORNO

ATALANTA-FIORENTINA 2-1: ILICIC E IL PAPU CI PORTANO A ROMA

L’Atalanta è in finale: no, non è uno scherzo, non stiamo raccontando nulla di fantascientifico. Papu e compagni staccano il pass per Roma ed il 15 maggio contenderanno il trofeo alla Lazio; per la quarta volta nella sua storia la squadra bergamasca raggiunge la finale di coppa: un successo e due sconfitte nelle due precedenti esperienze, ora la speranza è che questo gruppo possa davvero mettere la ciliegina sulla torta e regalare qualcosa di impensabile ai propri tifosi fino ad un paio di anni fa. Tuttavia stasera non è stata sicuramente una passeggiata, con la Viola determinata a guastar la festa dei ventimila del Comunale e che passa subito con Muriel al terzo e sfiora il raddoppio due volte nei minuti successivi; superata la paura la Dea prende forza ed inizia a spingere e trova il pari dal dischetto al quarto d’ora con Ilicic; la gara resta equilibratissima, nella ripresa Gollini è decisivo in avvio su Chiesa poi i nerazzurri osano di più e Lafont prima salva per due volte la Fiorentina, poi la combina grossa sul tiro di Gomez che si lascia sfuggire e che manda in delirio tutta Bergamo: finisce 2-1, ormai è notte fonda, ma in Città Alta e dintorni la festa continua.

Bergamo: indescrivibile, inimmaginabile, passata da un brivido lungo una decina di minuti in cui tutto pareva compromesso e finito con l’esplosione di gioia di una intera città al triplice fischio finale. L’Atalanta va, si prende la quarta finale di Coppa Italia della sua storia e spera di scriverci anche il lieto fine il prossimo 15 maggio. Intanto però, godiamoci questo ennesimo, incredibile capolavoro che i ragazzi del Gasp hanno costruito iniziando a fine gennaio vincendo a Cagliari, sbarazzandosi poi con un secco 3-0 della Juve e ribadendo questa sera la superiorità sulla Viola dopo il pirotecnico 3-3 dell’andata a Firenze. Si vola in finale e la sensazione è che ci sarà mezza Bergamo o anche più nella capitale per spingere questi ragazzi verso un sogno che tutti vorremmo diventasse realtà.

C’E’ DJIMSITI IN DIFESA: senza Toloi infortunato ed Hateboer squalificato, il Gasp mette Gosens in fascia e lancia Dijmsiti titolare in difesa insieme a Masiello e Palomino con davanti Ilicic pronto ad accendere il Papu e Zapata mentre negli ospiti Montella, invece, in difesa punta sulla coppia Pezzella e Ceccherini che ha tolto il posto a Hugo a occuparsi di Zapata-Ilicic con Muriel e Chiesa davanti pronti a far male in velocità.

MURIEL SPAVENTA SUBITO TUTTI: si comincia nel ricordo di Mino Favini, storico maestro del calcio giovanile nerazzurro (splendido striscione della curva che recita: “Educatore di campioni, con passione e umiltà”) e la partita si fa subito tosta per la Dea: pronti via e la Fiorentina è già avanti quando Chiesa apre per Muriel che sfrutta la doppia indecisione di Masiello e Djimsiti e chiude il contropiede battendo Gollini in uscita.

ILICIC DAL DISCHETTO FA 1-1: l’Atalanta assorbe il colpo a tempo di record anche se rischia veramente grosso quando prima Chiesa sciupa una ghiotta occasione per raddoppiare e poi Gollini sfoggia una paratona su Veretout, ma dopo una decina di minuti pareggia: Ceccherini abbocca alla finta del Papu e lo butta giù in area: calcio di rigore solare, con Ilicic che fa 1-1 dal dischetto. La partita ricomincia in quel preciso momento, lo spavento sembra trasformare l’Atalanta, che inizia a schiacciare i viola nella loro metà campo. In assenza di Zapata, un po’ apatico, sono sempre i soliti noti a trascinare i nerazzurri: Gomez, schierato dietro le punte, arretra molto, più di quello che gli comporterebbero i gradi da trequartista e Ilicic, a destra, è libero di spaziare per non dare punti di riferimento mentre la Fiorentina cerca spazi che il pressing atalantino le chiude quasi sempre: Chiesa, prova un paio di contropiedi ma senza successo e così è la Dea a sfiorar il vantaggio a nove dall’intervallo: cross morbido di Castagne da destra e colpo di testa di Gosens che finisce di poco fuori. Ancora qualche giro d’orologio e dopo un solo minuto di recupero si va al riposo sull’1-1.

GOLLINI IPNOTIZZA BENASSI: inizia la ripresa e la Viola prova ancora a sorprendere la Dea andando vicinissima al vantaggio con Muriel che offre un gran pallone a Benassi che però trova sulla sua strada Gollini, bravo a chiudergli lo spazio in uscita. Poi è Masiello a sbrogliare una situazione pericolosa nei minuti successivi. L’Atalanta fatica a trovar il bandolo della matassa e allora ecco che il Gasp interviene sostituendo Freuler (oggi non la sua gara migliore) e inserendo Pasalic che va a fare la mezzala sinistra.

PAPU-GOL VALE LA FINALE: l’Atalanta si riaccende col passare dei minuti, intanto Ilicic sale in cattedra: assist per Zapata, con la difesa viola che si rifugia in corner. Poi eccolo, al minuto ventitre, il gol che chiude la partita: tiro da fuori del Papu e goffo intervento di Lafont che finisce in porta con il pallone: è il delirio a Bergamo, l’Atalanta piazza il sorpasso.

TUTTI A ROMA!: a Fiorentina a quel punto accusa il colpo, perdono quota tanto Chiesa, che vaga per il campo senza più esser pericoloso, quanto Muriel apparso sfiduciato. I minuti che separano dal fischio finale paiono interminabili per i tifosi del Comunale, ma la gioia può esplodere senza freni al quarto di recupero quando il triplice fischio del direttore di gara fa scatenare la festa in campo e sugli spalti: è tutto vero, andiamo a Roma a giocarci una coppa che questo gruppo ed i suoi tifosi meriterebbero già stasera senza alcun dubbio; invece ci restano ancora novanta minuti che ci separano da un grande sogno che questi ragazzi proveranno in ogni modo a tramutare in realtà. Per il momento grazie, per questa ennesima serata per cuori forti che conserveremo sempre nei nostri cuori di tifosi.

IL TABELLINO:

ATALANTA-FIORENTINA 2-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 3′ Muriel (F), 14′ rig. Ilicic (A), 24′ st Gomez (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Masiello, Djimsiti, Palomino; Castagne, Freuler (13′ st Pasalic), De Roon, Gosens (48′ st Pessina); Gomez; Ilicic (40′ st Mancini), Zapata – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Piccoli, Ibanez, Colpani, Delprato, Cambiaghi, Barrow – All.: Gasperini

FIORENTINA (3-5-2): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini; Mirallas (43′ st Edimilson), Benassi (34′ st Simeone), Veretout, Gerson (20′ st Dabo), Biraghi; Chiesa, Muriel – A disp.: Brancolini, Ghidotti, Vitor Hugo, Laurini, Norgaard, Hancko, Beloko, Graiciar, Vlahovic – All.: Montella

ARBITRO: Calvarese di Teramo

NOTE: gara di andata: Fiorentina-Atalanta 3-3 – spettatori: 20mila circa – ammoniti: Ceccherini, Pezzella, Mirallas (F), Gosens (A) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




La Lazio ci aspetta: dai Atalanta, tutti insieme per centrare la finale di coppa!

BERGAMO, ORE 20.45

NOVANTA MINUTI DA DEA PER VOLARE A ROMA

Ci siamo: novanta minuti e sapremo se l’Atalanta avrà scritto un’altra pagina della sua incredibile favola che negli ultimi tre anni sta appassionando tifosi nerazzurri e non solo. Si riparte dal 3-3 dell’andata al Franchi contro una Fiorentina che si gioca l’ultima ancora di una stagione certamente non all’altezza delle aspettative e che Papu e compagni dovranno essere bravi ad arginare e colpire al momento giusto se vogliono scrivere il loro nome a fianco a quello della Lazio come finalista della coppa Italia. Ai ragazzi del Gasp per staccare il pass per Roma basta non perdere, ma sappiamo benissimo come questi ragazzi sappiano fare bene tutto, tranne che l’essere attendisti e calcolare i rischi: prepariamoci quindi ad una nuova gara di grandissime emozioni che vi racconteremo in diretta da un Comunale che si annuncia gremito per spingere questi ragazzi verso un traguardo che manderebbe in delirio una intera città. FORZA RAGAZZI!!!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: out sicuramente Toloi ed Hateboer, il primo per infortunio ed il secondo per squalifica, mister Gasperini non ha particolari dubbi da sciogliere in vista di questa importantissima partita: Gosens sostituirà l’olandese squalificato in fascia mentre dietro Palomino pare in vantaggio su Dijmsiti per un posto da titolare mentre davanti toccherà ai soliti tre con Ilicic ad ispirare Gomez e Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Palomino, Mancini, Masiello; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Ilicic, Gomez; Zapata – Allenatore: Gasperini

FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini, Biraghi; Benassi, Veretout, Edimilson; Chiesa, Muriel, Simeone – Allenatore: Montella

ARBITRO: Calvarese di Teramo




I precedenti di Atalanta-Fiorentina

Nel match di giovedì 25 Aprile l’Atalanta cercherà di infrangere un tabù: non ha mai eliminato la Fiorentina in Coppa Italia in partite ad eliminazione diretta.

I confronti a Bergamo nella coppa
nazionale tra le due formazioni sono 3: una vittoria per parte e un
pareggio.

La prima sfida venne disputata il 24
agosto 1980: si trattava della seconda giornata del primo turno di
qualificazione, un girone da 5 squadre; la partita terminò 1-1 con
reti di Orlandini per i gigliati e di Lele Messina per gli orobici.
Nonostante il divario tra le due realtà (la Fiorentina aveva vinto
la Coppa Italia proprio pochi mesi prima, l’Atalanta era in serie B e
al termine della stagione sarebbe addirittura retrocessa per la prima
e unica volta in C1) viola e nerazzurri conclusero il girone appaiate
in testa con 6 punti ma al turno successivo (passava solo la prima)
accedettero i toscani in virtù di un goal di vantaggio nella
differenza reti. In quella partita di fine agosto in campo nella
Fiorentina c’erano giocatori del calibro di Giovanni Galli, Antognoni
e Daniel Bertoni.

Il secondo confronto è sicuramente il
più importante: il 18 Maggio 1996 le due formazioni si affrontano
per la finale di ritorno della Coppa Italia 1995/96: i viola si erano
aggiudicati l’andata al Franchi del 2 Maggio per 1-0, e a Bergamo
conquistano il trofeo vincendo per 2-0 con reti nella ripresa di
Amoruso e Batistuta. Si trattava della terza e ultima finale
disputata dai bergamaschi.

Poco più di 2 anni dopo, il 2 Dicembre
1998, ci si ritrova di fronte per l’andata dei quarti di finale, ed è
una delle partite più belle della stagione dell’Atalanta di Bortolo
Mutti, che militava in Serie B. Nel primo tempo gli ospiti vanno due
volte in vantaggio con Edmundo (momentaneo pareggio di Gallo), poi
nella ripresa lo stesso brasiliano si fa espellere e i nerazzurri
rimontano con Fausto Rossini e Carrera che fissano il punteggio sul
3-2. Purtroppo al ritorno basterà una rete di Robbiati per il
passaggio del turno dei toscani.




Le pagelle di Napoli-Atalanta

MASIELLO MONUMENTALE, ILICIC SPACCA LA PARTITA

Una partita incredibile, dai due volti ma incredibile: con i nerazzurri a tratti alle corde nel primo tempo, che rischiano di affondare nella ripresa, resistono e poi prendono la partita in mano e piazzano un uno-due mortale per il Napoli. L’immagine-chiave della partita è il salvataggio sulla linea di Masiello a inizio ripresa: questione di millimetri, ma segnale chiaro che il destino ha voluto dare un’altra chance alla Dea che, con l’ingresso di Ilicic ha sfruttato alla grande.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: allontanato a metà ripresa, non si risparmia nemmeno dalla tribuna dove guida i suoi alla conquista di una vittoria che compensa così la sfortunata gara di lunedì con l’Empoli e alimenta nuovamente le ambizioni Europee di un gruppo che ora può persino sognare l’Europa più importante. E ora, fari puntati su giovedì in coppa Italia, altra gara per provare a scrivere un’altra pagina di storia.

GOLLINI 7: sempre attento sicuro e pure decisivo con un paio di interventi di spessore nel primo e anche nel secondo tempo.

MANCINI 6: rimedia dopo pochissimi secondi una ammonizione che lo condiziona per buona parte della sua gara che finisce con l’intervallo: sfortunato quando devia il pallone che colpisce la chiappa di Mertens e si insacca (PALOMINO 7: entra e da quella sicurezza in più la dietro ai suoi che diventa molto importante ai fini della rimonta).

DJIMSITI 7: avvio difficile per lui, qualche difficoltà di troppo nel primo tempo, ma poi anche lui esce alla grande nella ripresa.

MASIELLO 9: questione di centimetri, anzi millimetri! Quel salvataggio sulla linea a inizio ripresa è la chiave che mantiene a galla i suoi e consente così di riordinare le idee e impostare la rimonta incredibile. Determinante e decisivo, quel pallone salvato vale molto più di un gol.

HATEBOER 7: sfiora il gol in diagonale nella ripresa, poi rischia il pasticcio clamoroso perdendo un pallone ingenuamente ai limiti dell’area ma si riscatta con l’assist a Zapata che vale il pareggio. (GOSENS 6: dentro nell’ultimo quarto d’ora, giusto in tempo per godersi il gol-partita e la festa con i compagni).

DE ROON 7: quando la Dea alza il ritmo, lui inizia a far passar una serie infinita di palloni che mettono in seria difficoltà il Napoli e consentono ai suoi di crescere e credere nella rimonta.

FREULER 6.5: nel negativo primo tempo dei nostri, lui è stato tra i pochi a non sfigurare; nella ripresa poi il mister gli concede fiato in vista di giovedì (ILICIC 8: il suo ingresso è il cambio di passo della squadra: lancia Hateboer per l’azione del pareggio, sfiora il gol peccando di altruismo e infine ci mette lo zampino anche sull’azione che porta al gol-partita di Pasalic. Mostruoso!)

CASTAGNE 6.5: importante il suo contributo, cresce anche lui alla distanza nella ripresa con una prestazione convincente.

GOMEZ 7: nel grigiore del primo tempo arriva da lui la scossa nel finale con quel tentativo da fuori che Ospina respinge coi pugni; poi nella ripresa con l’ingresso di Ilicic è anche lui più a suo agio nel metter pressione all’avversario e cercare la rimonta.

PASALIC 8: ultimamente segna gol di una importanza fondamentale: il pareggio a Parma che ha dato via ad un’altra rimonta, e quello decisivo oggi, che pesa tantissimo in ottica di una classifica mai come stasera ancor di più da impazzire. SuperMario!

ZAPATA 8: un primo tempo timido e a tratti nascosto a cui segue una ripresa importante, con un paio di palloni giocati bene per i compagni e con quel gol che riprende il Napoli e che spariglia le carte. Decisivo anche lui.




Atalanta, una Pasquetta da impazzire: Napoli espugnata, Dea di nuovo quarta!

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

NAPOLI-ATALANTA 1-2: ZAPATA E PASALIC RIBALTANO ANCELOTTI

Straordinaria, pazzesca, incredibile: potremmo sprecare altri aggettivi all’infinito ma rinchiudiamo in questi tre la grandissima vittoria in rimonta dell’Atalanta in quel di Napoli che la proietta nuovamente al quarto posto in classifica insieme al Milan. E dire che le cose non si erano messe bene per Gomez e compagni, troppo remissivi nel primo tempo e che subiscono il gol di Mertens e rischiano almeno in un altro paio di occasioni di veder aumentare il passivo. Nella ripresa, il salvataggio miracoloso sulla linea di Masiello è la chiave che cambia il match: l’ingresso di Ilicic da spinta alla Dea che mette il Napoli all’angolo e lo infila prima con Zapata e poi, a dieci dal termine, completa la rimonta con Pasalic. E’ il delirio per i nerazzurri al San Paolo che vincono così una gara importantissima e si preparano nel migliore dei modi all’appuntamento di giovedì sera contro la Fiorentina per la semifinale di ritorno di Coppa Italia.

Napoli: una Pasquetta insolita per l’Atalanta ed i suoi tifosi chiamati a scender in campo a Napoli nel match conclusivo della trentatreesima di serie A il cui posticipo si è reso necessario per via dell’impegno di Europa League dei campani lo scorso giovedì. Quello di stasera è il primo appuntamento importante di una settimana che annuncia più che mai ricca di emozioni per la Dea che, dopo l’importante gara di stasera contro i partenopei, attende giovedì la Fiorentina nella gara di ritorno della semifinale di coppa Italia che vale il pass per la finale di Roma a metà maggio; quella di stasera vale invece una buona fetta di ambizioni europee dei nerazzurri che devono provar a sfruttar il momento non certo topico di un Napoli ormai certo del secondo posto ma ferito dall’eliminazione europea per mano dell’Arsenal.

PANCHINA PER ILICIC, C’E’ PASALIC: il Gasp opera qualche variazione rispetto alla squadra che ha dominato l’Empoli ma senza riuscire a segnare optando in difesa per Dijmsiti al posto di Palomino e con Pasalic che sostituisce un Ilicic non al meglio che il mister preferisce preservare, almeno inizialmente con Castagne in campo al posto di Gosens. Nel Napoli, Ancelotti si affida a Milik e Mertens davanti con Insigne che parte così dalla panchina confermando Chiriches in difesa e Callejon in mezzo.

DILUVIA, DEA ANNACQUATA: piove a dirotto su Napoli ed il match inizia in un San Paolo semi-deserto ma con i padroni di casa che giocano meglio sin dalle prime battute: all’undicesimo Mertens se ne va per vie centrali, tenta il dribbling su Gollini, uscito alla disperata, e perde l’attimo; il portiere non lo tocca e giustamente l’arbitro non fischia. L’Atalanta fa una enorme fatica ed al ventunesimo rischia ancora  sull’azione personale di Milik: stop e controllo in cerca del varco per colpire e poi tiro potente murato da De Roon.

MERTENS, “SEDERE” VINCENTE: la squadra di casa persiste ed a due dalla mezz’ora passa: bella azione di Callejon che lancia Malcuit, l’esterno francese cross al centro per Mertens: la palla viene toccata da Mancini in chiusura, colpisce lo stesso belga su una chiappa e la sfera finisce in rete. Insiste il Napoli, con l’Atalanta che a dieci dalla fine ringrazia il bell’intervento di Gollini su Zielinski con il portiere nerazzurro già a terra riesce a parare con sicurezza.

SPRAZZI DI DEA NEL FINALE: l’Atalanta guadagna terreno nel finale e conclude finalmente in porta al secondo dei due minuti di recupero concessi dal direttore di gara quando il bel tiro di Gomez che mette in difficoltà Ospina. Il numero 10 recupera palla, crossa al centro e trova Mancini che colpisce di testa, senza la forza necessaria per impensierire il portiere. Ultimo atto di un primo tempo che finisce con la squadra di Ancelotti avanti di un gol.

RIPRESA, MASIELLO SALVA TUTTO: buona notizia dopo l’intervallo, non piove più e Gasperini getta subito nella mischia Palomino in difesa al posto di Mancini (ammonito) ed al quarto Masiello è protagonista di un salvataggio capolavoro sulla conclusione a colpo praticamente sicuro di Milik, ben imbeccato da Mertens sul filo del fuorigioco: questione davvero di millimetri il recupero del difensore nerazzurro è prodigioso! All’ottavo poi ci prova Hateboer a mettere in mezzo, palla che arriva al Papu che prova a concludere, Ospina respinge male e Hateboer prova il diagonale che finisce sul fondo.

ENTRA ILICIC, RUGGISCE ZAPATA, 1-1!: al nono il Gasp butta nella mischia anche Ilicic (fuori Freuler) per tentare di riprendere una partita sin qui piuttosto complicata per i nerazzurri ma che le giocate dello sloveno possono rimettere in piedi: al ventidue grave errore di Hateboer in fase di copertura, palla a Mertens che entra in area e conclude sull’esterno della rete. Due minuti dopo Ilicic riceve un bel pallone in area ma, invece di concludere, tenta un improbabile assist a Zapata e la difesa del Napoli si salva; preludio al pareggio che la Dea trova al ventiquattresimo quando proprio Ilicic apre per Hateboer che riscatta al meglio l’errore precedente crossando rasoterra per l’accorrente Zapata che supera Ospina e firma l’1-1.

SUPERMARIO FIRMA IL SORPASSO!: il pari ricarica di energie la Dea che a quel punto non si accontenta più: mister Gasperini si arrabbia per un brutto fallo subito da Zapata e viene allontanato dal direttore di gara. Alla mezz’ora Atalanta ancora pericolosissima prima con Ilicic poi con De Roon che raccoglie la respinta di Ospina e di destra manda fuori di pochissimo. Due minuti dopo Milik sfiora il gol con un destro dal limite dell’area, che esce di un soffio. Ma a dieci dalla fine l’Atalanta mette la freccia: palla in profondità per Zapata che si libera di due difensori, appoggia una palla d’oro a Pasalic che con il piattone segna il gol del vantaggio della Dea!

PROFUMO DI CHAMPIONS, E GIOVEDI’ LA COPPA: pazzesca davvero la partita di un’Atalanta che nel primo tempo pareva alle corde e nella ripresa ha rischiato di affondare ma, dopo il salvataggio decisivo di Masiello ha iniziato a giocare un’altra partita che la ha portata ad imporsi sul Napoli, metterlo all’angolo e colpirlo in un finale di gara in cui la squadra di Ancelotti non riesce a trovare una reazione degna di nota provandoci più che altro con la forza della disperazione ma senza successo. Tre minuti di recupero sono il lento conto alla rovescia verso un triplice fischio finale che regala all’Atalanta tre punti pazzeschi, di una importanza colossale che proiettano Papu e compagni al quarto posto, nuovamente in compagnia del Milan e respingendo così al mittente l’assalto del Toro che sabato aveva agganciato i nerazzurri vincendo a Genova. Una impresa da grande per un’Atalanta che avrà però poco tempo per festeggiare, giovedì c’è la semifinale di ritorno con la Fiorentina, ed un pass per la finale di Roma da provare a staccare per fare impazzire di gioia una intera città, un po’ come stasera… e voi, la musichetta la sentite? The Champions….

IL TABELLINO:

NAPOLI-ATALANTA 1-2 (primo tempo 1-0)

RETI: 28′ Mertens (N), 69′ Zapata (A), 80′ Pasalic (A)

NAPOLI (4-4-2): Ospina; Malcuit, Chiriches (13′ Luperto), Koulibaly, Hysaj; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski (81′ Verdi); Mertens (77′ Younes), Milik – A disp: Meret, Karnezis, Mario Rui, Ghoulam, Insigne, Gaetano – All.: Ancelotti

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Mancini (46′ Palomino), Djimsiti, Masiello; Hateboer (76′ Gosens), De Roon, Freuler (54′ Ilicic), Castagne; Gomez, Pasalic; Zapata – A disp: Berisha, Rossi, Reca, Delprato, Ibanez, Pessina, Colpani, Barrow, Piccoli – All.: Gasperini

ARBITRO: Daniele Orsato (Schio)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Napoli 1-2 – spettatori: 19mila circa – ammoniti: Hysaj, Koulibaly, Fabian Ruiz (N) Mancini (A) – espulsi: al 70′ mister Gasperini per proteste – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.