Le pagelle di Lazio-Atalanta

GOMEZ E’ UNO SPETTACOLO, CASTAGNE BRAVO BEN OLTRE IL GOL

Ennesima affermazione straripante dei nostri che, ancora una volta, partono subendo gol a freddo ma senza poi scomporsi e ritrovando subito la matassa che vale una rimonta importantissima in chiave Europea. Grande il Papu, supportato da un Ilicic oggi forse non al top come al solito ma sicuramente positivo; dietro invece molto bene Djimisiti con Castagne che, oltre al gol, è anche una spina nel fianco per i laziali.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: ancora una volta conferma di non aver paura di nessuno. Va, non si fa intimorire dal gol preso a freddo, e guida i suoi ad una rimonta di importanza fondamentale per avvicinare l’Europa: che poi sia quella dei “grandi” o meno, questo resta ancora da decifrare. Grandissimo!

GOLLINI 6.5: quasi sorpreso sul diagonale di Parolo in avvio che apre i giochi, ma poi invece è bravo a fermare Immobile una decina di minuti dopo; il resto è una gara di quasi incredibile ordinaria amministrazione.

DJIMISITI 7.5: si francobolla su Caicedo rendendolo praticamente innocuo, in più spunta dal diluvio in occasione del terzo gol obbligando di fatto Wallace a buttarla nella propria porta.

PALOMINO 6: un po’ in difficoltà, specie in avvio di partita ma complessivamente non una prova di quelle maiuscole per lui, tant’è che viene sostituito nell’intervallo (MANCINI 6.5: determinato e attento, concede pochissimo ai biancocelesti nella ripresa. Peccato per l’ammonizione che lo terrà fuori sabato prossimo contro il Genoa).

MASIELLO 6.5: con Toloi fuori per infortunio, ci pensa lui a proporsi spesso in avanti e sparigliare le carte agli avversari. Assenza pesante anche la sua in vista di sabato, ammonizione che gli costa la squalifica.

HATEBOER 6.5: attento e ordinato, la sua partita merita una abbondante sufficienza. Bene!

DE ROON 7: smista palloni, ragiona e fa valere la sua forza nella ripresa, quando sotto il diluvio spinge i suoi alla ricerca del gol per chiudere la partita.

FREULER 6.5: promesso sposo fresco di annuncio nei giorni scorsi (auguri!) nasce da una sua conclusione poco pretenziosa l’azione che Zapata trasforma nel gol del pareggio che cambia la partita. Il resto è una partita ordinata e attenta; manca di un nulla il 2-1 nell’azione in cui poi ci pensa Castagne. (PESSINA s.v.: dentro nel finale).

CASTAGNE 7.5: diverse azioni importanti per lui a portar la squadra in zona offensiva, poi la ciliegina è il gol che spiana la strada verso una vittoria di importanza straordinaria.

ILICIC 6.5: torna dopo il riposo forzato di lunedì e, dopo un avvio un po’ spento, si accende a tratti andandosi anche a divorare una clamorosa occasione nel primo tempo. Comunque positivo. (PASALIC 6: dentro nella parte finale del match, si vede per un colpo di testa in area che meritava miglior sorte).

GOMEZ 7.5: scatenato per larghi tratti del match, mette a disposizione dei compagni palloni d’oro che procurano diversi problemi ai laziali. Bravo nell’azione del raddoppio a rimediare al fatto di non aver calciato subito in porta offrendo l’assist decisivo che Freuler manca, ma Castagne sfrutta al meglio.

ZAPATA 7: sbaglia quasi un rigore in movimento mancando il pari in maniera quasi incredibile ma si riscatta poi trovando il gol pochi minuti più tardi. Nella ripresa fa spesso a sportellate con i difensori di casa riuscendo per lunghi tratti ad aver la meglio.




Pazzesca Atalanta, ribalta anche la Lazio e ora vede persino il terzo posto!

SERIE A, TRENTACINQUESIMA GIORNATA

LAZIO-ATALANTA 1-3: UNA RIMONTA CHE PROFUMA D’EUROPA

Finiti ormai da tempo gli aggettivi, ci affidiamo alla ripetitività per descrivere l’ennesima impresa-capolavoro di un’Atalanta che stravince all’Olimpico contro la Lazio dopo esser (come d’abitudine) andata sotto in avvio per via del gol-lampo di Parolo per i padroni di casa. Superato lo sbandamento, la squadra del Gasp inizia a macinare gioco ed occasioni: Zapata prima sciupa la clamorosa chance del pari e poi lo trova a metà primo tempo intercettando una conclusione di Freuler. La ripresa si apre su ritmi molto blandi ma con il difensore laziale Wallace che la combina grossa regalando al Papu la palla che vale l’azione che Castagne tramuta nel 2-1. La Lazio esce di scena e, sotto un autentico diluvio, la Dea trova il 3-1 sugli sviluppi di un corner che Djimsiti mette in porta trovando la deviazione galeotta ancora di Wallace che mette nella propria porta. Partita a quel punto chiusa, l’Atalanta lascia la stessa Lazio a sette punti di distacco e ne mette cinque tra se ed il Toro in attesa delle partite di Roma e Milan. Finisse così anche tra una decina di giorni…

Roma: si usa solitamente dire che “Tutte le strade portano a Roma”: nel caso dell’Atalanta in questa stagione mai tale detto fu più azzeccato, perchè oggi dalla capitale si capirà ancor di più quanto valgono davvero le ambizioni da Europa “dei grandi” (la chiamiamo così, visto i tanti scaramantici che ci leggono e non vogliono sentir spesso il nome di quella competizione) della Dea mentre tra dieci giorni sapremo se i nostri riusciranno a portar a casa la loro seconda coppa Italia della storia: avversario di turno? Ovviamente sempre lo stesso anche quello, una Lazio altalenante in questa stagione ma per certi versi capace a volte di grandi partite ottenute con lo stesso bel gioco che la banda del Gasp ha quasi sempre messo sul banco per provare vincere i match chiave di questa sua stagione sin qui meravigliosa.

GASP RECUPERA ILICIC: un paio di variazioni rispetto all’undici che ha superato l’Udinese per il Gasp che ritrova davanti Ilicic e lo inserisce a sostegno di Gomez e Zapata mentre dietro tocca a Djimsiti giocare al posto di Mancini; in mezzo c’è Freuler, che vince il ballottaggio con Pasalic. Nella Lazio, con Milinkovic e Lulic out, Inzaghi propone Immobile e Caicedo davanti mentre in corsia tocca a Marusic con Luis Alberto in mezzo.

I “SOLITI” AVVII DELLA DEA, PAROLO FA 1-0: tempo più simile a fine novembre che ad inizio maggio nella capitale, con il match che prende il via e l’Atalanta conferma tutte le sue difficoltà nel gestire gli avvii di partita: al secondo minuto la Lazio è già avanti con una conclusione in diagonale in area di Parolo con Gollini fermo a vedere il pallone che finisce nell’angolino e porta avanti i padroni di casa. Momento di sbandamento per la squadra del Gasp, che subisce l’ennesimo gol a freddo che costringe così i nerazzurri a dover rincorrere: al tredicesimo è bravo Gollini con i pugni sulla conclusione da fuori di Immobile salvando così i suoi dal nuovo pericolo.

ZAPATA, ERRORE E RISCATTO, 1-1!: con il passare dei minuti però la squadra nerazzurra prende campo ed inizia a macinare gioco ed occasioni: al diciassettesimo Gomez combina con Castagne che offre un pallone d’oro a Zapata che calcia alle stelle un rigore in movimento. Il colombiano avrà però modo di rifarsi circa cinque minuti dopo quando una conclusione di Freuler abbastanza debole finisce in area e arriva tra i piedi del numero novantuno nerazzurro che fa 1-1 da due passi.

OCCASIONISSIMA-ILICIC: è la squadra del Gasp a questo punto a giocare meglio e va addirittura ad un passo dal gol del vantaggio al minuto ventotto quando Ilicic è servito splendidamente da Gomez in area e prova il tiro incrociato che però si spegne clamorosamente sul fondo. Il sole fa capolino tra la pioggia all’Olimpico mentre il ritmo ora cala in campo ed il match si trascina così fino all’intervallo che arriva dopo due minuti di recupero e con le due squadre ferme sull’1-1.

RIPRESA, ENTRA MANCINI: via alla ripresa con subito una novità nell’undici nerazzurro: Palomino lascia posto a Mancini in difesa e l’Atalanta sfiora subito il gol dopo una manciata di secondi quando Ilicic prova la gran giocata in area e conclude, Strakosha vola e salva la Lazio con la difesa che poi si rifugia in corner.

CASTAGNE PER IL SORPASSO!: la partita pare non voler più decollare rispetto alla prima parte di gara, ma al dodicesimo ha dell’incredibile l’errore di Wallace, che in un goffo tentativo di rinvio regala palla al Papu che si ritrova un’autostrada verso la porta, si decentra, crossa in mezzo dove Freuler non ci arriva ma c’è Castagne che insacca in diagonale il gol facile facile che porta la Dea avanti all’Olimpico.

WALLACE SBAGLIA PORTA NEL DILUVIO, 3-1!: la Lazio non reagisce al colpo subito e l’Atalanta resta in controllo del match mentre nel frattempo si scatena un autentico nubifragio sull’Olimpico con la pioggia che cade a secchiate ed i nerazzurri che affondano così il colpo alla mezz’ora sugli sviluppi di un corner dove spunta Djimsiti che pare deviare in rete il punto del 3-1 che in realtà è toccato in maniera decisiva da Wallace: poco cambia comunque per un’Atalanta che mette in ghiaccio il match con i padroni di casa letteralmente alle corde.

LA DEA NON MOLLA IL QUARTO POSTO: l’ultimo quarto d’ora diventa a quel punto pura accademia per i ragazzi del Gasp mentre la pioggia lentamente inizia a diminuire e mister Gasperini decide di inserire nei minuti finali anche Pessina al posto di uno sfinito Freuler. I tre minuti di recupero concessi (poi divenuti quattro) sono così un dolcissimo conto alla rovescia per i circa sessanta tifosi giunti nella capitale da Bergamo pronti a scatenare la festa al triplice fischio finale. La Dea vince, conferma ancora una volta che questo quarto posto vuole tenerselo stretto il più possibile ed ovviamente spera che un risultato di questo genere sia anche quello del match previsto tra una decina di giorni con gli stessi attori protagonisti in palio. Questa “prova generale” in vista della finale di Coppa può dirsi superata a pieni voti!

IL TABELLINO:

LAZIO-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 3′ Parolo (L), 22′ Zapata (A), 58′ Castagne (A), 76′ aut. Wallace (A)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, Acerbi, Bastos (78′ Neto); Romulo, Parolo, Leiva (78′ Badelj), Luis Alberto, Marusic; Caicedo (55′ Correa), Immobile – A disp: Proto, Guerrieri, Alia, Luiz Felipe, Durmisi, Kalaj, Zitelli, Cataldi, Jordao – All.: S. Inzaghi

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Palomino (46′ Mancini), Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler (85′ Pessina), Castagne; Gomez, Ilicic (65′ Pasalic); Zapata – A disp: Berisha, Rossi, Ibanez, Reca, Gosens, Colpani, Delprato, Piccoli – All.: Gasperini

ARBITRO: Gianpaolo Calvarese (Teramo)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Lazio 1-0 – spettatori: 25mila circa – ammoniti: Bastos, Caicedo, Leiva, Correa (L) Masiello, Gomez, Mancini (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




La strada dei sogni passa sempre da Roma: forza Atalanta, la Lazio vale un pezzo di Europa

ROMA, ORE 15

LAZIO-DEA ATTO PRIMO: OGGI PER LA CHAMPIONS, POI PER LA COPPA

Un “antipasto” di quel che sarà il ricco menù del 15 maggio sera, ma di importanza comunque non indifferente nemmeno oggi: Lazio ed Atalanta si ritrovano oggi per la prima delle due puntate di un romanzo che scriverà molto da qui a metà mese per ambo le squadre, oggi per la volata in chiave Europea, tra dieci giorni invece per assegnare la vincente della Coppa Italia. Partiamo però da questo pomeriggio dove i nerazzurri del Gasp sono chiamati a difendere i loro quattro punti vantaggio proprio sui biancocelesti cercando un risultato positivo che consoliderebbe ulteriormente le ambizioni europee di Gomez e compagni. Certo, con un successo, la Dea vedrebbe davvero avvicinarsi il sogno di un posto in Champion’s Legue: roba da non crederci! Non sarà certo facile contro una Lazio che si gioca anch’essa una buona fetta di speranze europee in questo match tutto da vivere tra due squadra a cui piace giocare a calcio: il divertimento insomma è assicurato.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL MISTER: un paio di novità probabili nella formazione del Gasp rispetto alla gara di lunedì sera: se da un lato è quasi certo il rientro di Ilicic a sostegno di Gomez e Zapata, dall’altro la novità più importante potrebbe riguardare il centrocampo con Pasalic in campo per far rifiatare Freuler almeno dall’inizio.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

LAZIO (3-5-2): 1 Strakosha; 3 Luiz Felipe, 33 Acerbi, 15 Bastos; 27 Romulo, 16 Parolo, 6 Leiva, 10 Luis Alberto, 77 Marusic; 20 Caicedo, 17 Immobile – A disp.: 24 Proto, 23 Guerrieri, 4 Patric, 13 Wallace, 14 Durmisi, 66 Jordao, 19 Badelj, 11 Correa, 32 Cataldi, 30 Neto – All.: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): 95 Gollini; 23 Mancini, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 21 Castagne; 10 Gomez; 72 Ilicic, 91 Zapata. A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 8 Gosens, 7 Reca, 41 Ibanez, 19 Djimsiti, 22 Pessina, 88 Pasalic, 17 Piccoli, 70 Colpani, 78 Delprato – All.: Gasperini

ARBITRO: Calvarese di Teramo




I precedenti di Lazio-Atalanta

Sono 50 i precedenti in serie A tra Lazio e Atalanta disputati nella capitale.
I padroni di casa ne hanno vinti 21, mentre i bergamaschi se ne sono aggiudicati 12; 17 sono stati i pareggi.
Il bilancio si è spostato in favore dei biancocelesti soprattutto negli ultimi 27 anni, da quando cioè la formazione capitolina occupa stabilmente o quasi i piani alti della classifica.
Il primo confronto assoluto tra le due squadre risale addirittura agli anni Trenta del secolo scorso: era il 19 Dicembre 1937, secco 4-0 per i laziali, con doppietta di Silvio Piola, tuttora il miglior marcatore della storia biancoceleste, con 143 reti complessive in serie A. Quindici anni dopo, il 20 Aprile 1952, al decimo tentativo troviamo la prima vittoria orobica in quel di Roma: si giocava allo stadio Flaminio, la partita finì 2-1 con goal decisivo di Jeppson a 5 minuti dalla fine.
Al Flaminio l’Atalanta vincerà ancora nella stagione 1989/90, quando l’Olimpico era inagibile per i lavori di Italia 90, con un 1-2 in rimonta grazie a una doppietta di Evair nel giro di 3 minuti.
Due volte la Lazio ha rifilato 5 reti all’Atalanta: il 25 Marzo 1951, 5-0 (doppietta di Sentimenti V) e, più recentemente, il 23 Dicembre 1995, 5-1 con doppiette di Winter e Signori). In serie A la Lazio è rimasta a digiuno di vittorie in casa tra il 1973 e il 1992, anche se, in quel lasso di tempo, le due formazioni, si sono trovate di fronte in 3 occasioni in serie B (1980, 1983 e 1987) con altrettante vittorie dei padroni di casa.
La vittoria più recente degli orobici risale al 9 Marzo 2014, 0-1 grazie a Maxi Moralez, mentre l’ultima sfida si è disputata quasi nella stessa data di questa stagione, il 6 Maggio 2018 (1-1, a segno Barrow e Caicedo).




Le pagelle di Atalanta-Udinese

DE ROON, FREDDEZZA DAL DISCHETTO, PASALIC COME UN DIESEL

Partita che ad un certo punto pareva compromessa e destinata all’ennesimo pareggio-delusione per i nostri che invece hanno avuto il merito di andar oltre la fatica e cercar con forza la vittoria, anche a costo di rischiare di perderla: determinante la freddezza di De Roon dal dischetto sul rigore procurato da Masiello così come Zapata oggi non segna ma offre a Pasalic l’assist del raddoppio.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: ribalta la sua Atalanta in tutti i modi fino a trovare la giusta chiave per prendersi vittoria e quarto posto. La mossa-Piccoli in avvio di ripresa pare un azzardo, invece tutto sommato paga per la ricerca di un episodio per svoltare un match che pareva bloccato.

GOLLINI 6: poco impegnato, non può nulla quando De Paul centra il palo, rischia quando non controlla un pallone per terra abbastanza agevole e quando si fa sorprendere fuori dai pali da Lasagna.

MANCINI 6: gioca un primo tempo senza particolari sussulti, poi durante all’intervallo lascia posto ad un attaccante nella ripresa. (PICCOLI 6.5: si ritrova un tempo intero in campo e, dopo qualche difficoltà iniziale, gioca discretamente e offre anche un assist preciso che Zapata non sfrutta di un nulla. Bene così!)

PALOMINO 6.5: chiude bene gli spazi e spesso è decisivo con interventi fondamentali quando l’Udinese prova a sorprendere i nostri in contropiede.

MASIELLO 7: determinante, sia in fase difensiva, sia quando va a prendersi il rigore che è la chiave di volta del match e spiana la strada al successo della squadra.

HATEBOER 6.5: primo tempo un po’ incerto, nella ripresa fa valere la maggior freschezza non avendo giocato in coppa giovedì per squalifica.

FREULER 6.5: dopo la prova un po’ così in coppa, oggi si riscatta con una discreta prestazione, poi lascia il campo stremato nel finale (DJIMSITI s.v.: gioca l’ultimo quarto d’ora, ingiudicabile).

DE ROON 8: pesantissima la responsabilità che si assume andando a calciare quel rigore che vale il quarto posto in classifica. Determinante!

GOSENS 6.5: parte velocissimo, poi alla distanza si perde un po’ e non risulta più incisivo. Sfiora anche il gol, salvato dall’intervento di Musso (CASTAGNE 6.5: poco meno di mezz’ora per lui, utile alla causa).

PASALIC 7: l’avvio è sempre di quelli lenti, tanti passaggi sbagliati e poca lucidità; poi cresce, diventa incisivo quando il Gasp lo arretra in mezzo e trova anche il gol che chiude i giochi. Il ragazzo è un diesel.

GOMEZ 7: senza Ilicic, oggi è lui a dover creare ed inventare, ci riesce anche a tratti ma senza però trovare il guizzo decisivo ed andando a sbattere contro la serata di grazia di Musso.

ZAPATA 6.5: sciupa anche un paio di discrete occasioni, ma è utile spesso in fase di costruzione; offre un pallone delizioso a Pasalic per il gol che vale il 2-0.




L’Atalanta completa la sua settimana da… Dea! Udinese al tappeto e quarto posto.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 2-0: DE ROON E PASALIC PIEGANO I FRIULANI

L’Atalanta va, piega l’Udinese nel finale di una partita rognosa e per nulla semplice e si issa solitaria al quarto posto in classifica confermando la sua voglia da cannibale di prendersi tutto, e subito; dopo la finale di coppa conquistata giovedì, i nerazzurri ora sono quarti ed in piena corsa per un posto in Europa che va dalla Champions alla Europa League. Un primo tempo con il portiere Musso protagonista di almeno due grandi parate e con gli ospiti che sfiorano il gol con Lasagna nel finale mentre nella ripresa Gasperini osa il baby-Piccoli sin da subito e l’Atalanta cresce ma rischia ancora quando De Paul centra il palo in contropiede. Poi, l’episodio del rigore conquistato da Masiello e realizzato da De Roon spiana la strada al successo, arrotondato da Pasalic pochi minuti dopo. E’ ancora festa, nell’ultima partita di quest’anno al Comunale dove domani inizieranno i lavoro di abbattimento e ricostruzione della Curva Nord: un saluto degno di tal nome al cuore pulsante del tifo nerazzurro, che mai come oggi sta vivendo momenti indimenticabili.

Bergamo: dopo un weekend di delirio post conquista della storica finale di coppa Italia, l’Atalanta si rituffa nel campionato e prova a farlo con la giusta determinazione per cogliere la grande occasione che i risultati di giornata offrono a Papu e compagni: con un successo sull’Udinese i nerazzurri volerebbero al quarto posto solitario. Bisogna però superare l’ostacolo friulano che arriva a Bergamo con assoluta necessità di far punti, anche se la sconfitta dell’Empoli mantiene comunque i bianconeri a distanza dal terz’ultimo posto. Servirà quindi una prova importante dei nostri per regalarsi così un’altra serata da sogno.

ILICIC IN TRIBUNA: alla fine il Gasp sceglie di preservare Ilicic (che va addirittura in tribuna insieme a Barrow, anch’esso acciaccato) con Pasalic chiamato a sostituirlo in campo a supporto del Papu e Zapata mentre dietro si rivede dal primo minuto Mancini e Hateboer torna in fascia dopo l’assenza per squalifica di giovedì in coppa. Negli ospiti, privi di Ekong e Fofana, c’è l’ex D’Alessandro in corsia con De Paul in mezzo a sostenere Lasagna e Pusseto la davanti nell’undici di Tudor.

MUSSO LE PRENDE TUTTE: buona cornice di pubblico al Comunale con il match che prende il via ed i nerazzurri che provano a spingere sin delle prime battute anche se il primo brivido lo portano gli ospiti quando Gollini non è precisissimo nel recupero di una palla ormai fuori e per poco non manda Lasagna in rete. Poi la Dea inizia a spingere: al diciassette colpo di testa di Gosens che trova la pronta risposta di Musso che due minuti dopo blocca facile un colpo di testa di Zapata da ottima posizione. Il portiere ospite è ancora poi grande protagonista al ventiseiesimo sul destro al volo di De Roon bellissimo per potenze e coordinazione ma altrettanto bella è la risposta di Musso che manda in angolo.

BRIVIDO-LASAGNA: i minuti passano e l’Udinese prende coraggio mettendo a tratti anche in difficoltà i nerazzurri che però sono ancora pericolosi al trentasei quando Gomez fa fuori due avversari, crossa al centro per Pasalic che stacca di testa e manda a lato di un soffio. Poi tre minuti dopo anticipo provvidenziale di Samir su Zapata in area bianconera. Nell’ultimo minuto del primo tempo però è la squadra di Tudor a sfiorare il gol con Lasagna che contrasta Mancini e prova a sorprendere Gollini (fuori dai pali) con un bel pallonetto fuori di poco. Nel minuto di recupero concesso Gosens crossa in mezzo per Pasalic che manda alto da buona posizione per l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ENTRA PICCOLI!: il Gasp sorprende tutti dopo l’intervallo tentando di cambiare volto ai suoi ed inserendo il giovanissimo Piccoli dal primo minuto al posto di Mancini ed andando così a rinforzare l’attacco con Pasalic che arretra in mezzo ed a sua volta Hateboer che scala dietro. Ci prova il Papu dalla distanza all’undicesimo ma con mira ampiamente da rivedere. Al diciottesimo è il turno anche di Castagne, che prende in campo il posto di Gosens mentre il match fatica a decollare.

DE PAUL CENTRA IL PALO!: ci prova il Papu ad accendere la Dea quando a metà ripresa calcia in porta ma Musso è ancora una volta bravissimo a intercettar il pallone che poi arriva a Zapata che tira e la sfera passa vicinissimo alla riga di porta senza che nessuno riesca a deviarla in rete. Al ventiseiesimo è però pericolosissima la squadra ospite quando in contropiede De Paul entra in area e conclude colpendo in pieno il palo e facendo scorrere un brivido ai tifosi allo stadio. L’Atalanta risponde subito con Gomez che offre un bel pallone a Piccoli che mette in mezzo per Zapata che è anticipato all’ultimo momento da un difensore che impedisce così al colombiano di colpire verso la porta.

MARTEN, 11 METRI PER SOGNARE: al trentaduesimo mister Gasperini ri-avanza De Roon in mezzo ed inserisce Djimisiti dietro rinunciando a Freuler e la Dea prova l’assalto alla vittoria che varrebbe il quarto posto trovando l’episodio giusto per sbloccarla a dieci dalla fine Samir sgambetta Masiello in area: un suicidio per il difensore friulano sotto gli occhi dell’arbitro che indica senza indugio il dischetto. Fiato sospeso al Comunale, va De Roon dal dischetto e spiazza Musso e porta la Dea in vantaggio.

SUPERMARIO LA CHIUDE: con il vantaggio in tasca si fa tutto in discesa per un’Atalanta che non perde tempo per chiudere il discorso quattro minuti dopo il gol dal dischetto trovando il raddoppio con Pasalic, che concretizza al meglio l’assist di Zapata e fa partire un sinistro potente e batte nuovamente Musso: 2-0, e adesso è festa davvero al Comunale che si gode con maggiore serenità la manciata di minuti che restano al novantesimo oltre ai tre minuti di recupero aggiunti dal direttore di gara.

UNA SETTIMANA… DA DEA!: l’Atalanta si prende tutto, in una settimana che le regala le vittorie su Napoli e Udinese in campionato intervallata dal successo sulla Fiorentina in coppa che è valsa la finale di cui abbiam già parlato a lungo. Tre successi fondamentali, che rilanciano ancor di più la fame di successi di un’Atalanta vincente, ma col fiatone e che ha saputo stringere i denti e gettar il cuore oltre l’ostacolo la dove non ci arrivava più la gamba e la lucidità. L’ennesimo capolavoro regalato dal Gasp e dai suoi che domenica, a Roma con la Lazio si giocheranno un’altra fetta di sogno europeo in quella che, oltretutto, è anche una sorta di prova generale per la finale di coppa Italia del prossimo 15 maggio: un finale di stagione da vivere insomma partita per partita e che, comunque vada, non potrà che valere il nostro infinito grazie alle mille emozioni che questi ragazzi ci stanno regalando.

IL TABELLINO:

ATALANTA-UDINESE 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 37′ st rig. De Roon, 40′ st Pasalic

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini (1′ st Piccoli), Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler (33′ st Dijmsiti), De Roon, Gosens (19′ st Castagne); Pasalic; Gomez, Zapata – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Ibanez, Cambiaghi, Pessina, Ilicic, Barrow – All.: Gasperini

UDINESE (3-5-2): Musso; Larsen, De Maio (27′ st Nuytinck), Samir; D’Alessandro (39′ st Okaka), Mandragora (29′ st Badu), Sandro, De Paul, Zeegelaar; Lasagna, Pussetto – A disp.: Nicolas, Perisan, Hallfredsson, Wilmot, Micin, Teodorczyk – All.: Tudor

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: gara di andata: Udinese-Atalanta 1-3 – spettatori: 18mila circa – ammoniti: Zeegelaar e Samir (U) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, caccia ad un’altra serata da sogno: battere l’Udinese per prendere il quarto posto!

BERGAMO, ORE 19

DOPO LA GLORIA IN COPPA, ORA TESTA AL CAMPIONATO

Smaltire in fretta l’estasi della finale di coppa Italia conquistata giovedì e ripartire subito in campionato, perchè l’occasione è più che ghiotta, quasi colossale: l’Atalanta che si rituffa nella serie A attende l’Udinese al Comunale questa sera consapevole di aver in mano il proprio destino in chiave europea. I risultati di ieri mettono in condizione Papu e compagni di issarsi al quarto posto solitario con un successo contro i friulani: testa e concentrazione a mille per provare a regalar a se stessi, ed ai tifosi l’ennesima notte da sogno facendo molta attenzione a non ripetere gli errori già commessi nello stadio amico contro avversari recenti quali Chievo ed Empoli che hanno fermato quasi incredibilmente la corsa della banda del Gasp. Senza frenesia e con la giusta determinazione quindi per provare ancora una volta a stupire per una squadra a cui ormai la parola “favola” inizia davvero a calzare stretto. Forza ragazzi!!!

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: mister Gasperini potrebbe far rifiatare qualche elemento dopo la sfida che ha provocato un grande dispendio di energie come quella di giovedì scorso. In difesa probabile il rientro di Mancini con Djimsiti al centro e Masiello a sinistra mentre in mezzo Castagne pare in vantaggio su Gosens e davanti il dubbio è rappresentato da Josip Ilicic, uscito anzitempo contro la Fiorentina con Pasalic che potrebbe giocar sulla trequarti al posto dello sloveno.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Mancini, Djimsiti, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Castagne; Pasalic, Gomez; Zapata – A disposizione: Berisha, Rossi, Reca, Palomino, Gosens, Ibanez, Pessina, Barrow, Kulusevski – Allenatore: Gasperini

UDINESE (3-5-2): Musso; Stryger, De Maio, Samir; D’Alessandro, De Paul, Sandro, Mandragora, Zeegelaar; Lasagna, Pussetto – A disposizione: Nicolas, Perisan, Wilmots, Nuytinck, Badu, Ingelsson, Micin, Teodorczyk, Okaka – Allenatore: Tudor

ARBITRO: Giacomelli di Trieste