Le pagelle di Atalanta-Torino

LA DIFESA MANCA, MA ANCHE IN MEZZO QUALCOSA NON VA

Le sconfitte si analizzano troppo spesso andando incontro ai singoli errori, tuttavia le incertezze difensive nerazzurre hanno probabilmente radici anche in un centrocampo sin qui non più diga insormontabile come lo era nella scorsa stagione: e con maggior palloni concessi agli avversari i rischi aumentano esponenzialmente. Tuttavia in una serata così negativa, sicuramente il ritorno al gol e alle grandi giocate di Zapata lascia ben sperare.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5.5: ad un certo punto, dopo il 2-2 granata, osa addirittura Muriel in ruolo di Pasalic, azzardando forse un po’ troppo e accorciando ulteriormente la già corta coperta tra centrocampo ed una difesa incerta. Chiaro, nella vita chi non risica non rosica e questa squadra non sa mantenere i risultati ma gioca sempre per ottenere il massimo. Però questa mossa poteva a mio avviso esser provata un po’ dopo. In partite del genere è una roulette russa capire come vanno a finire. Uno stop che potrà servire da lezione.

GOLLINI 6.5: ne piglia tre, ma è attento in almeno un paio di situazioni piuttosto pericolose per i suoi.

TOLOI 5.5: rientro non dei migliori, viene saltato in pieno da Bonifazi in occasione del primo gol granata e da Berenguer sul secondo: non ha ancora il passo giusto.

DJIMSITI 5: anche oggi non bene, spesso in difficoltà e con marcature approssimative sugli avversari.

MASIELLO 5: si fa saltare almeno un paio di volte in maniera quasi imbarazzante.

HATEBOER 5: oltre agli errori in fase di ripiegamento, ha sulla testa il possibile pallone del 3-3 nel recupero che manda abbondantemente alto.

DE ROON 5.5: poco filtro in mezzo, parecchie difficoltà in fase di impostazione. Anche lui soffre parecchio questa situazione.

PASALIC 6: sufficiente, più che altro per una discreta seconda parte di primo tempo, poi viene sostituito nella ripresa (MURIEL 5.5: oggi non riesce a colpire come accaduto a Ferrara ma, a onor del vero, non riceve nemmeno palloni meritevoli di tentar la conclusione a rete).

GOSENS 5: saltato completamente da Izzo (che non è alto due metri) in occasione del gol-partita dei granata. Non ci siamo. (ARANA s.v.: dentro nel finale, va detto che mostra anche qualche buona giocata ma è difficile davvero esprimere un giudizio sul nuovo arrivato).

GOMEZ 5.5: oggi poche fiammate degne di nota per lui, prova in qualsiasi modo a mettersi in luce ma spesso senza successo (MALINOVSKY 6: benino, nel finale porta anche in area qualche pallone interessante ma senza fortuna).

ILICIC 6: a tratti irritante, ma capace anche di alcune giocate veramente importanti e che lo rendono quasi imprendibile, ma la bilancia pende molto dalla parte della imprecisione stasera. Sufficiente.

ZAPATA 7.5: praticamente ribalta da solo la partita, dimostra una forma in costante crescita e mette a segno la sua prima doppietta stagionale. Un raggio di luce dirompente in una serata piuttosto cupa.




Sorpasso e contro-sorpasso: la difesa non va proprio, e il Toro ribalta la Dea

SERIE A, SECONDA GIORNATA

ATALANTA-TORINO 2-3: SUPER ZAPATA NON BASTA

Le partite con tanti gol sono sempre belle e divertenti, ma chi ne esce sconfitto deve poi saper riflettere: e stavolta tocca all’Atalanta, superata dal Toro in una partita incredibile che i nerazzurri devono (come al solito) rincorrere dopo la rete di Bonifazi e riescono a ribaltare tra fine primo tempo e avvio di ripresa con una splendida doppietta di Zapata, ma che si fanno nuovamente e incredibilmente sfuggire di mano consentendo al Toro di pareggiare con Berenguer e poi di vincerla con Izzo, tutti gol giunti su incredibili amnesie difensive della retroguardia atalantina. Con il portiere ospite Sirigu tra i migliori in campo lo spettacolo non manca in campo, ma l’imprecisione sottoporta di Papu e compagni unita alle follie della retroguardia nostrano alcuni, importanti limiti di questa squadra che la rimonta di Ferrara aveva nascosto. Primo stop quindi per la Dea, la sosta arriva forse al momento giusto per poter provare a trovar le giuste contromisure in campo e, magari, sul mercato.

Parma: nello stadio dove circa un mesetto e mezzo fa la primavera ha conquistato lo scudetto, l’Atalanta torna oggi per il suo primo impegno casalingo della stagione in “trasferta” al Tardini di Parma in attesa che la ristrutturazione della Curva nord del vecchio Comunale sia completata e provando ad arrivar alla prima sosta stagionale di questo campionato il più in alto possibile di classifica ma senza soffrire di vertigini; di contro c’è un Toro ferito dopo l’eliminazione dal playoff per l’Europa League ma sicuramente motivato e voglioso di rialzare la testa.

PASALIC SI, FREULER NO: rispetto a Ferrara mister Gasperini ritrova Ilicic dopo la squalifica e conferma Pasalic, stavolta arretrato in mezzo al posto di Freuler che parte dalla panchina, dietro tocca Toloi al posto di Palomino mentre davanti ci sono Zapata ed il Papu. Nel Toro, out Zaza e panchina per il neo arrivato Laxalt, davanti c’è Berenguer con Belotti.

PARTITA SUBITO DIVERTENTE: bella la cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con quasi settemila bergamaschi giunti in terra emiliana e con il match che prende il via ed al secondo è subito brivido per i nerazzurri quando De Silvestri crossa (con il pallone uscito oltre la linea di fondo) e Berenguer calcia sul palo una occasione colossale con la palla che passeggia lungo tutta la linea di porta e poi l’arbitro ferma il gioco. La Dea risponde al sesto con una conclusione di Ilicic che Sirigu blocca in due tempi e poi un minuto dopo con sempre lo sloveno che pesca bene il Papu in area e conclude ma Zapata non arriva di un nulla alla deviazione. La partita non si sblocca ma è sicuramente gradevole: al sedicesimo Gollini è provvidenziale in uscita coi pugni su De Silvestri pronto a colpire di testa poi, sulla ripartenza, Ilicic sciupa in area concludendo in diagonale troppo centrale e facile per Sirigu.

BONIFAZI-ZAPATA, BOTTA E RISPOSTA: il Toro sembra all’angolo e tra invece lo spunto dal momento di difficoltà per piazzare la zampata al ventitreesimo sugli sviluppi di un corner dove Bonifazi di testa anticipa tutti e buca la porta di Gollini portando avanti i granata di Mazzarri. L’Atalanta accusa un po’ il colpo ed il Toro inizia a far girar la palla di più dei nerazzurri che appaiono disorientati e si affidano solo a lanci lunghi di dubbia utilità tornando però a premere sull’acceleratore dopo la mezz’ora ed andando a prendersi il pari al minuto trentasette quando Zapata in ripartenza finalizza al meglio l’ottimo pallone ricevuto con un pallone che si insacca alle spalle di Sirigu e rimette le cose a posto: 1-1. Il Panteron nerazzurro prova poi a fare il bis qualche minuto dopo il gol del pari ma chiudendo troppo l’angolo e con il pallone che finisce sul fondo di un nulla facendo la barba al palo in quella che è di fatto l’ultima azione interessante di un bel primo tempo che si chiude con le due squadre in parità con un gol per parte.

EL PANTERON PER IL SORPASSO: il match riprende dopo il riposo senza cambi da parte dei due tecnici e con la Dea subito pericolosa al secondo minuto con un bel colpo di testa di Toloi in area che Sirigu disinnesca con una parata provvidenziale. La squadra del Gasp vede il sorpasso, che arriva all’ottavo quando Zapata fa tutto da solo: ripartenza, sterzata in area e conclusione che finisce sotto le braccia di Sirigu che vale il 2-1 atalantino.

BERENGUER-IZZO, CONTROSORPASSO!: nemmeno il tempo di pregustare il vantaggio che la Dea mostra tutte le sue lacune difensive quando, tre minuti dopo la rete di Zapata, è Berenguer a partire dal limite dell’area nerazzurra e far un po’ quel che vuole: ingresso, controllo e tiro che spiazza Gollini: 2-2. Il Gasp si gioca la carta Muriel ma la partita è sempre più folle ed a piazzare il controsorpasso è il Toro al diciassettesimo: enneima punizione in area che spiazza la retroguardia nerazzurra, colpo di testa di Izzo con Gosens in ritardo ed i granata sono avanti, 3-2.

PRIMO STOP PER LA DEA: di nuovo costretta a recuperare, il Gasp si gioca la carta Malinovsky in ruolo di uno stremato Gomez ma le azioni della sua Atalanta sembrano non più lucide e precise come in precedenza con il Toro che, pur soffrendo, non sembra aver difficoltà nella gestione della gara. A dodici dalla fine tocca anche al neo arrivato Arana entrar in campo al posto di Gosens con il nuovo arrivato che ha anche un paio di accelerazioni importanti ma che non portano a risultati in termini realizzativi. A quattro dalla fine Sirigu piazza l’ennesimo prodigio sulla conclusione da fuori di Ilicic, poi nel primo dei tre di recupero Hateboer manda alto di testa un bel cross di Malinovsky: finisce così, con il Toro che festeggia e si siede al tavolo delle grandi in testa alla classifica, due settimane di riflessione invece per un’Atalanta che dovrà capire il prima possibile come non sempre si possono portar a casa punti subendo gol a grappoli e dovendo sempre rincorrere.

IL TABELLINO

ATALANTA-TORINO 2-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 24′ p.t. Bonifazi (T), 38′ p.t. e 9′ s.t. Zapata (A), 12′ s.t. Berenguer (T), e 21′ s.t. Izzo (T)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello; Hateboer, De Roon, Pasalic (st. 18′ Muriel), Gosens (st. 35′ Arana); Gomez (st. 22′ Malinovskyi); Ilicic, Zapata – A disp.: Rossi, Sportiello, Palomino, Freuler, Guilherme, Ibanez, Barrow – All.: Gasperini

TORINO (3-5-1-1): Sirigu; Izzo, Djidji, Bonifazi; De Silvestri; Meite, Baselli (st. 33′ Lukic), Rincon, Aina; Berenguer (st. 37′ Laxalt); Belotti – A disp. Rosati, Gemello, Singo, Millico, Parigini, Bremer, Rauti – All.: Mazzarri

ARBITRO: Doveri di Roma

NOTE: serata calda – spettatori: 7mila circa – ammoniti: pt. 21′ Berenguer (T), st. 20′ Hateboer (A), 31′ De Roon (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, c’è un Toro ferito sulla strada per restare in alto

PARMA, ORE 20.45

CON UN ILICIC IN PIU’ NELLA CORRIDA CONTRO I GRANATA

Dopo la vittoria in rimonta della prima giornata sulla Spal, l’Atalanta si prepara al suo esordio casalingo di questa stagione (che in realtà vede come dimora temporanea lo stadio Tardini di Parma in attesa del completamento dei lavori al vecchio Comunale) contro il Toro di Mazzarri: con il morale alto (e con un Ilicic in più) i nerazzurri proveranno a bissare i tre punti conquistati domenica scorsa a Ferrara, magari con meno sbandate a livello difensivo. Attenzione però all’orgoglio granata, con Belotti e compagni reduci dalla bruciante eliminazione dal playoff di Europa League di questo giovedì che ha impedito al Toro di accedere alla fase ai gironi e che cercheranno in ogni modo un immediato riscatto.

LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: con il rientro di Ilicic dalla squalifica, il Gasp cambierà qualcosa rispetto a domenica scorsa inserendo proprio lo sloveno con Zapata davanti ed il Papu ad inventare portando Pasalic in panchina; probabile cambio anche dietro con Toloi in campo probabilmente al posto di Masiello con Djimsiti in campo nonostante le incertezze viste contro la Spal.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – ALL.: Gasperini

TORINO (3-5-1-1): Sirigu; Izzo, Djidji, Bonifazi; De Silvestri, Baselli, Rincon, Meite, Aina; Berenguer; Belotti – All.: Mazzarri

ARBITRO: Doveri di Roma




Atalanta, ci sono City, Shakhtar e Dinamo Zagabria nell’avventura di Champions!

L’attesa era tantissima in casa nerazzurra per il sorteggio che avrebbe svelato in quale girone della prossima Uefa Champions League sarebbero capitati Papu Gomez e compagni. Ebbene, l’urna di Monaco regala ai nerazzurri un girone con una grandissima del panorama europeo, gli inglesi del Manchester City, e altre due squadre con cui sicuramente i ragazzi del Gasp proveranno a dire la loro: i croati della Dinamo Zagabria e gli ucraini dello Shakhtar Donetsk.

L’Atalanta dovrà giocare con uno squadrone, il Manchester City allenato da Pep Guardiola, che vince da due anni la Premier League inglese ed è una delle favorite per vincere la Champions League, anche se in questa competizione per tradizione non è mai andata troppo avanti.

Le altre due squadre, gli ucraini dello Shakhtar e i croati della Dinamo Zagabria, non sono da sottovalutare perché giocano in Champions in più occasioni, ma sono allo stesso tempo tra le più “deboli” (se così si può dire) compagini della seconda e della terza fascia, che potrebbe consentire ai nerazzurri di provare a sognare un incredibile passaggio agli ottavi di Champions, o al limite al terzo posto che significherebbe passare in Europa League, nell’altra manifestazione continentale.

Ecco il quadro completo di tutti i gironi di Champions League:

GIRONE A: Psg (Fra), Real Madrid (Esp), Bruges (Bel), Galatasaray (Tur)

GIRONE B: Bayern Monaco (Ger), Tottenham (Eng), Olympiacos (Gre), Stella Rossa (Srb)

GIRONE C: Manchester City (Eng), Shakhtar Donetsk (Ukr), Dinamo Zagabria (Cro), ATALANTA (ITA)

GIRONE D: JUVENTUS (ITA), Atletico Madrid (Esp), Bayer Leverkusen (Ger), Lokomotiv Mosca (Rus)

GIRONE E: Liverpool (Eng), NAPOLI (ITA), Salisburgo (Aut), Genk (Bel)

GIRONE F: Barcellona (Esp), Borussia Dortmund (Ger), INTER (ITA), Slavia Praga (Cze)

GIRONE G: Zenit San Pietroburgo (Rus), Benfica (Por), Lione (Fra), Lipsia (Ger)

GIRONE H: Chelsea (Eng), Ajax (Ned), Valencia (Esp), Lille




Le pagelle di Spal-Atalanta

PER MURIEL ESORDIO DA SOGNO, ZAPATA SFORTUNATO

Primi giudizi di questo campionato che viaggiano sulla falsa riga di quelli della stagione passata: un attacco che, specie con l’innesto di Muriel, pare davvero sempre più atomico e pronto a far male, di contro una difesa che evidenzia le medesime difficoltà dello scorso anno. Il solo Masiello rasenta la sufficienza dietro questa sera mentre in mezzo Freuler non ha brillato come ci aveva abituati. Davanti, oltre a Muriel, va premiato il sacrificio del Papu e la costanza di Zapata.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: la cambia tutta lui, nella ripresa; quando magari in molti lo avranno preso per matto nell’inserire insieme Malinovsky e Muriel togliendo Masiello dietro, e invece la rimonta passa tutta da li con il colombiano che poi si scatena, e la ribalta. Certo, i vecchi problemi in avvio di gara dello scorso anno sono ancora li, ma c’è tempo per trovare il giusto rimedio. Oggi si gode tre punti impensabili dopo mezz’ora di match.

GOLLINI 6.5: bravo in un paio di occasioni e sicuro. Incolpevole invece sui due gol della Spal.

DJIMSITI 5.5: Di Francesco è un osso duro lo soffre tantissimo; in generale non trova mai la quadratura del cerchio in una partita complicata per il reparto arretrato nerazzurro.

PALOMINO 5.5: nel complesso non da mai l’idea di dare sicurezza ad una difesa già di suo abbastanza tentennante questa sera.

MASIELLO 6: molte difficoltà anche per lui in avvio dove pesa anche l’incertezza su Igor nell’azione del 2-0 della Spal, poi riesce a ritrovare più di altri la dietro la giusta misura e nella ripresa è anche autore di un paio di ottimi interventi. (MURIEL 8.5: si presenta così: bum-bum, e la Spal va al tappeto. L’uomo che forse mancava a questa Atalanta è arrivato: capace di sbrogliare matasse complicate e decidere una partita da solo. La grande sfida per lui è ora trovare quella continuità che in passato è spesso mancata. Ne vedremo delle belle se seguirà il Gasp ed i suoi consigli…)

HATEBOER 7: velocità e cross non gli mancano mai, bellissimo il fraseggio con il corrispondente di fascia Gosens in occasione del gol che riapre il match.

DE ROON 6.5: parte molto incerto e rimedia una ammonizione nelle prime battute ma poi cresce nella ripresa e contribuisce anche lui alla rimonta nerazzurra.

FREULER 6: si vede solamente con quella conclusione a fine primo tempo che l’ex Berisha sventa con una gran parata e che poteva valere il possibile pareggio. Poi poco altro. (MALINOVSKY 6.5: qualche giocata la fa subito vedere nelle prime battute, tuttavia non è ancora del tutto a suo agio nei meccanismi di una squadra e di un campionato che sono per lui cosa completamente nuova. Diamogli tempo).

GOSENS 7: bellissimo il gol di testa del panzer nerazzurro che capitalizza al meglio l’assist al bacio di Hateboer. Ottima nel complesso la sua partita.

PASALIC 6.5: prima da vice-Ilicic, poi più accentrato con l’ingresso di Malinovsky, ma il croato non sfigura in questa sua prima uscita da titolare quest’anno. Bene.

ZAPATA 6.5: un po’ ingabbiato questa sera nella difesa della Spal, ma nonostante ciò riesce anche a centrare una clamorosa traversa di testa sul finire del primo tempo. Buona prova per lui. (TOLOI 6.5: lasciato fuori perchè non ancora al meglio, entra nel finale e tiene ordine la dietro dove stasera si era inizialmente sbavato un po’ troppo).

GOMEZ 6.5: qualche fiammata, un gol negato dall’ex compagno di squadra Berisha e molto sacrificio anche in fase difensivo. Questo Papu magari offende di meno ma piace per spirito e derterminazione.

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Riapre il luna-park Atalanta: rimontona alla Spal, la Dea ricomincia da tre!

SERIE A, PRIMA GIORNATA

SPAL-ATALANTA 2-3: GOSENS E MURIEL-SHOW A FERRARA

Chi si aspettava che qualcosa fosse cambiato rimarrà deluso: l’Atalanta di questa prima giornata di campionato è ancora quella della scorsa stagione. Una squadra tra l’assurdo e il magnifico, tra l’incomprensibile ed il sublime che va sotto 2-0 nel giro di mezz’ora a Ferrara e pare relegata ad un esordio da dimenticare e che, invece, risponde con una rimonta incredibile che la porta a conquistare la prima vittoria di questo campionato. Già, perchè i nerazzurri subiscono le reti di Di Francesco e dell’immancabile ex Petagna ma decidono di far finta che nulla fosse successo e ricominciano a giocare una partita che provano a riprendere con il gol di Gosens nel finale di primo tempo e conquistano nella ripresa con gli innesti di Malinovsky e, soprattutto, Muriel che con la sua doppietta ribalta il match per i nerazzurri del Gasp firmando la prima, pazzesca rimonta di questa stagione che vale anche i primi tre punti in campionato per Papu e compagni.

Ferrara: la Dea vuole dimostra che non è più una sorpresa e che la sua favola ormai è una realtà consolidata, la Spal invece vuole si confermarsi dopo la salvezza in scioltezza della scorsa stagione cerca uno storico tris di permanenze in serie A con una squadra zeppa di tantissimi ex nerazzurri. Il mix giusto per divertirsi questa sera a Ferrara pare esserci, la parola passa ora al campo.

GASP SENZA VOLTI NUOVI: per l’esordio ufficiale di questa stagione, mister Gasperini punta su giocatori già e conosciuti con tutti i nuovi che partono inizialmente in panchina: Skrtel, Muriel e Malinosky non trovano spazio nell’undici titolare dove Djimisiti vince il ballottaggio con Toloi dietro con Masiello e Palomino mentre tocca a Pasalic il difficile ruolo di vice-Ilicic a supporto del Papu e Zapata la davanti. Nella Spal, sono veramente tanti gli ex atalantini in campo: da Berisha tra i pali fino a Kurtic, D’Alessandro e Petagna (tutti in campo oggi) ma anche Floccari che parte dalla panchina.

LA “SOLITA” DEA; SPAL SUBITO AVANTI: bella la cornice di pubblico allo stadio Mazza con circa milletrecento tifosi giunti da Bergamo a sostenere la Dea che vuole confermar sin da subito le abitudini del passato e, dopo poco più di cinque minuti, va subito sotto: bel lavoro di Petagna in ripartenza con l’assist per Di Francesco che ha di se una autostrada verso Gollini: 1-0 per la Spal. Primo quarto d’ora difficile per i nerazzurri che sono spesso in balia del pressing della Spal.

BERISHA-PETAGNA, EX AL POTERE: al diciannove ci prova Gosens con una conclusione però imprecisa, poi due minuti dopo il Papu prova a far il numero, ne salta due e conclude ma Berisha fa valere la legge dell’ex e nega il pari alla Dea che, sul capovolgimento di fronte, incassa di nuovo: Igor fa il bello ed il cattivo tempo con la difesa nerazzurra e crossa rasoterra per Petagna che, tutto solo, deve solo spingere dentro il gol del raddoppio, il quarto gol per l’ex ariete nerazzurro contro i suoi vecchi compagni dopo l’addio della scorsa stagione.

GOSENS SCUOTE I SUOI, 2-1: sotto di due gol in poco meno di mezz’ora, la Dea inizia a quel punto a giocare la sua partita e prova a riaprire i giochi, operazione che riesce al minuto trentatre quando la combinazione tra esterni, Hateboer per Gosens porta il panzer tedesco al bel colpo di testa che dimezza lo svantaggio e riporta la squadra del Gasp in partita.

ZAPATA TROVA LA TRAVERSA: a gara si fa sempre più bella, prima Gollini salva su un colpo di testa di Valoti tre minuti dopo il gol, poi Zapata centra la traversa di testa sugli sviluppi di un corner e ancora l’ex Berisha a quattro dall’intervallo nega il pari a Freuler; emozioni a raffica in questo finale di un divertente primo tempo che però l’Atalanta chiude sotto per 2-1 dopo il minuto di recupero concesso dal direttore di gara.

RIPRESA, ECCO MURIEL E MALINOVSKY: il match riparte dopo il riposo con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima frazione di gioco fino all’ottavo quando è il momento degli esordi ufficiali in nerazzurro per Malinovsky e Muriel che entrano in campo al posto di Freuler e Masiello con il Gasp che cambia così assetto per una Atalanta decisamente offensiva. Al sedicesimo proprio Muriel prova la conclusione potente all’ingresso dell’area di rigore e Berisha ancora una volta respinge a terra e ferma i suoi ex compagni.

MURIEL BUM-BUM, RIBALTONE DEA!: ma il portiere albanese non potrà nulla al minuto venticinque quando proprio l’ex attaccante della Fiorentina fa partire un potentissimo rasoterra appena fuori l’area di rigore che si infila nell’angolino e consente all’Atalanta di trovare il pareggio al venticinquesimo. Ma la Dea a questo punto non vuole accontentarsi, e Muriel decide di rendere sempre più da sogno il suo esordio con la maglia nerazzurra ed alla mezz’ora riceve un altro pallone che controlla e infila nuovamente dove Berisha non ci può arrivare. L’Atalanta l’ha fatto davvero: è rilbaltone, 3-2!

PRIMA HURRA’ PER LA DEA!: ora è la Spal che nel finale prova a riprendere una partita che parava sua e che è sfuggita via col passare dei minuti contro un’Atalanta che sfiora anche il quarto gol, ancora con Muriel che viene fermato a tre dal novantesimo da Berisha. I padroni di casa non ne hanno più, e ci provano solo con una conclusione di un altro ex, Floccari al secondo dei quattro di recupero che non basterà. L’Atalanta si prende così i primi tre punti di questa stagione nella maniera più incredibile e con una rimonta che risponde un po’ a tutti coloro che credevano questa squadra potesse soffrire della sindrome da “pancia piena” dopo i grandi risultati dell’anno scorso. Ricomincio da tre, e se il buongiorno si vede dal mattino, ci divertiremo anche quest’anno!

IL TABELLINO:

SPAL-ATALANTA 2-3 (primo tempo 2-1)

RETI: 7′ p.t. Di Francesco (S), 27′ p.t. Petagna (S), 34′ p.t. Gosens (A), 26′ s.t. Muriel (A), 31′ s.t. Muriel (A)

SPAL (3-5-2): Berisha, Cionek, Vicari, Felipe, Igor (33′ s.t. Floccari), D’Alessandro (27′ s.t. Tomovic), Valoti (20′ s.t. Murgia), Missiroli, Kurtic, Di Francesco, Petagna – All.: Semplici

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti, Palomino, Masiello (9′ s.t. Muriel), Hateboer, de Roon, Freuler (9′ s.t. Malinovskyi), Gosens, Pasalic, Zapata (36′ s.t. Toloi), Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo (Rocca, Muto; Baroni)

NOTE: spettatori: 13mila circa – ammoniti: 43′ p.t. De Roon (A), 16′ s.t. Valoti (S), 48′ s.t.  Cionek (S) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, adesso si fa sul serio: inizia da Ferrara il campionato dei nerazzurri

FERRARA, ORE 20.45: SI COMINCIA!

LA SPAL DEI TANTI EX MISURA LE AMBIZIONI DELLA DEA

L’estate è (quasi) un ricordo per tutti, ed è proprio questo il segnale che il campionato di serie A riapre i battenti: su il sipario, con i due anticipi di ieri è ripreso il torneo che coinvolge milioni di tifosi con gol, emozioni e polemiche che condizioneranno la nostra quotidianità per i prossimi dieci mesi. Stagione storica quella che sta per prendere il via per un’Atalanta che, reduce dal fantastico terzo posto della scorsa stagione, dovrà vedersela con la sua prima volta in Champions League e dovrà provare a confermare che questa splendida favola che i tifosi nerazzurri vivono da ormai tre anni è da considerarsi una realtà. Primo ostacolo di stagione è la Spal dei tantissimi ex (su tutti il bomber Andrea Petagna ed il portiere Berisha) contro cui Papu e compagni inizieranno a misurare la loro fame di punti e vittoria di questo campionato.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: senza Ilicic squalificato nell’ultima di campionato della scorsa stagione, Gasperini proverà uno tra Muriel e Malinovsky (entrambi arrivati nel mercato estivo) per provare a confermare quello che la scorsa stagione è stato il miglior attacco della serie A mentre dietro ballottaggio per un posto tra Skrtel e Masiello con De Roon e Freuler in mezzo a guidare il centrocampo.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SPAL (3-5-2) : Berisha; Cionek, Vicari, Felipe; D’Alessandro, Murgia, Missiroli, Kurtic, Di Francesco; Petagna, Floccari – Allenatore: Semplici

ATALANTA (3-4-1-2) : Gollini; Toloi, Skrtel, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Muriel, Zapata – Allenatore: Gasperini