La Viola per dimenticare Zagabria: dai Atalanta, rialziamoci!

PARMA, ORE 18

MURIEL SFIDA I SUOI EX COMPAGNI

Rialzare la testa: è la parola d’ordine in casa nerazzurra da giovedì mattina, dopo l’incredibile esordio negativo in Champions League con il poker subito dalla Dinamo Zagabria da un’Atalanta che deve dimostrare oggi di essersi già messa alle spalle il suo mercoledì nero. E contro la Fiorentina non sarà certo facile: i viola, ad un solo punto in classifica, hanno sempre ben figurato sotto l’aspetto del gioco in questo avvio di stagione pur raccogliendo davvero poco. Una partita quindi dove servirà ritrovare alla svelta il vero carattere da Atalanta per restare in alto in campionato e mettersi quanto prima alle spalle la tremenda serata croata.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: dopo il brutto scivolone in Champions, mister Gasperini pensa ad un’Atalanta diversa per dar fiato anche a chi ha giocato di più in queste prime gare della stagione; in mezzo dovrebbe toccare quindi a Pasalic mentre è ballottaggio tra Arana e Gosens per un posto in fascia con Castagne dall’altra parte. Davanti potrebbe toccare a Malinovsky e Muriel con il Papu e Zapata inizialmente in panchina.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello; Castagne, De Roon, Pasalic, Arana; Malinovskyi, Ilicic; Muriel – All.: Gasperini

FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Lirola, Castrovilli, Badelj, Pulgar, Dalbert; Chiesa, Ribery. – All.: Montella




Le pagelle di Dinamo Zagabria-Atalanta

SOLO MALINOVSKY SUFFICIENTE IN UNA SERATA DA DIMENTICARE

Purtroppo è davvero difficile trovare qualche aspetto positivo in questa brutta serata di coppa, tuttavia qualche buona notizia arriva soprattutto nella ripresa quando Malinovsky ha un impatto positivo sul match con diverse giocate propositive e interessanti. Dietro le difficoltà difensive di inizio stagione sono ingigantite dalla serata difficile di tutta la squadra mentre in mezzo un po’ meglio De Roon di un opaco Freuler (sostituito nell’intervallo); davanti Gomez va solo a sprazzi ed Ilicic si libera della gabbia degli avversari troppo tardi.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: tante cose clamorose in una sola partita. La sua squadra non gioca il calcio che vorrebbe, non impone il ritmo ma lo subisce, non ha mai la testa in una partita dove gli stimoli non mancavano sicuramente e non va nemmeno a segno. Tutti gli episodi negativi gli remano contro in 90 minuti terrificanti che trasformano in musi lunghi la grande gioia per il traguardo conquistato la scorsa stagione. Ma guai ora ad abbattersi, possa questa lezione essere salutare per il proseguo di coppa ma anche per il campionato appena iniziato.

GOLLINI 5.5: ne piglia quattro, ne salva uno sulla conclusione dello scatenato Orsic. Poco altro da dire.

MASIELLO 5: gioca un tempo in estrema difficoltà, lui come tutti i suoi compagni di squadra. (MALINOVSKY 6: beh qualcosa di buono lo fa sicuramente vedere, un paio di bei lanci e il giusto carattere nonostante entri a gara ormai andata).

TOLOI 5: un naufragio anche per lui, poche certezze, tantissime imprecisioni.

DJIMSITI 5: Olmo e compagnia paiono delle montagne insormontabili anche per lui. Poco da dire.

HATEBOER 5.5: in bambola completa nella prima parte del match, nella ripresa porta in area 2-3 cross interessanti ma senza fortuna.

FREULER 5: opaco ed impalpabile per tutto il primo tempo, lascia il posto a Pasalic durante l’intervallo. (PASALIC 5.5: anche un paio di tentativi che meritavano miglior fortuna per lui, sicuramente fa meglio del compagno).

DE ROON 5.5: lotta e di danna l’anima, mostra qualcosa di meglio nella ripresa ma, alla fine, la sostanza non cambia di molto nemmeno per lui.

GOSENS 5: esce allo scoperto solo nel finale con un paio di ottime azioni ed una conclusione, ma a partita ormai abbondantemente chiusa.

GOMEZ 5: ti aspetti tanto da lui, sempre. Figuriamoci in champions: e invece non riesce a decollare, fatica tremendamente anche se è il primo a concludere in porta, dopo quasi un tempo intero…

ILICIC 5.5: braccato dalla difesa croata fa molta fatica ad imporsi, ma nella seconda parte del match riesce a giocar qualche pallone in più ed offrire anche un paio di ottimi palloni che meritavano miglior sorte. Troppo poco però… (BARROW s.v.: dentro nel finale, assaggia la Champions nel giorno peggiore).

ZAPATA 5.5: resta isolato in mezzo al deserto per diverso tempo, ma quando riceve palloni costruisce le due occasioni più ghiotte del match per i nostri; la prima parata dal portiere, la seconda fuori di pochissimo. Ma anche da lui ci si aspettava qualcosa di più.




Atalanta, una “prima” in Champions da incubo: la Dinamo cala il poker

CHAMPIONS LEAGUE, PRIMA GIORNATA

DINAMO Z.-ATALANTA 4-0: ORSIC NE FA TRE, DEA AL BUIO

Fa male, ma il calcio è anche questo: l’esordio tanto atteso si trasforma in un incubo per la Dea che ne prende quattro a Zagabria in un match in cui i nerazzurri non entrano quasi mai in partita subendo per larghi tratti la vivacità dei croati che hanno in più circostanze dimostrato freschezza e quella spensieratezza che a Gomez e compagni stasera è mancata. Ne esce un 4-0 pesante per via delle reti di Deovaz e la tripletta di Orsic che mette subito in vertiginosa salita il cammino dei ragazzi del Gasp in coppa. Poco importa però l’immagine più bella è il sostegno e gli applausi a fine gara degli oltre tremila giunti da Bergamo in Croazia per non perdersi questo esordio che resterà comunque difficile da scordare.

Zagabria: è già magico così, il fatto di poter essere qui a questa tastiera ed un domani poter dire alla gente “io quella sera l’ho vista e raccontata”. Tutto vero, niente Playstation, questa sera l’Atalanta fa il suo esordio in Champions League, la coppa delle “big” europee si prepara così ad accogliere tra le sue partecipanti anche la Dea di mister Gasperini pronta ancora una volta a provare a stupire tutta Europa. Dopo la fantastica cavalcata di Europa League di due stagioni fa, Papu Gomez e compagni ci riprovano, stavolta nella competizione più blasonata di tutte. L’obiettivo? Fare bene e, magari, scrivere nuove pagine magiche e storiche della società del presidente Percassi. Primo avversario per i nerazzurri sarà la Dinamo Zagabria, squadra giovane e con diversi giocatori di talento che dopo aver superato i turni preliminari è approdata in Champions finendo nel girone con la Dea, lo Shaktar ed i colossi del Manchester City. Una gara quindi subito con un avversario molto simile per i nerazzurri che cercheranno sin da subito di trovar i primi storici punti e gol in coppa per lanciar un messaggio chiaro ai naviganti: esordiente si, cenerentola no.

GASP CON LA FORMAZIONE-TIPO: per la sua prima in Champions, mister Gasperini si affida agli stessi uomini che hanno vinto a Genova in pieno recupero con la sola eccezione di Pasalic, dirottato in panchina per lasciar posto a De Roon in mezzo con dietro Masiello, Toloi e Djimsiti mentre davanti c’è il Papu ad ispirare Ilicic e Zapata. La Dinamo allenata dall’ex tecnico dello Spezia Bjelica propone anche vecchie conoscenze del nostro calcio come Pektovic inserito in un tridente con Olmo e Orsic.

DEOVAZ LA METTE SUBITO IN SALITA: trentunomila persone sugli spalti a Zagabria tra cui quasi tremila tifosi giunti da Bergamo a sostenere la Dea con il match che inizia ed i padroni di casa partono subito forte con i nerazzurri che paiono subir molto anche l’emozione dell’esordio in coppa. Dopo un tentativo di Ilicic al sesto che accarezza la traversa, i croati spingono e all’ottavo sono pericolosi con una conclusione di Ademi in mischia che finisce fuori di poco e poi al decimo passa con Deovaz che mette in rete da pochi passi il bel cross di Stojanovic mettendo subito in salita il match dei ragazzi del Gasp.

ORSIC MANDA A PICCO LA DEA: l’abitudine a subire gol e doverli rimontare solitamente scuotono la squadra nerazzurra che tuttavia non esce dal proprio guscio se non in qualche sporadica e timida occasione continuando a subire le iniziative dei croati più pimpanti ed in palla dei padroni di casa che alla mezz’ora trovano il raddoppio: gran giocata di Olmo per Orsic che da fuori conclude e supera Gollini: 2-0, la Dea in campo non c’è, e purtroppo la situazione, già pesante di suo, si fa ancor più grigia a due dalla fine quando ancora Orsic timbra di testa e mette alle spalle di Gollini: 3-0 e per i nerazzurri è davvero notte fonda. Nei tre minuti di recupero concessi arriva il primo tentativo dei ragazzi del Gasp con una conclusione potente di Gomez, troppo facile per impensierire però il portiere di casa per quello che è il sussulto finale di uno dei più brutti primi tempi sin qui disputati dalla squadra del Gasp negli ultimi anni.

RIPRESA, GASP CAMBIA, ORSIC CALA IL POKER: la ripresa prende il via con gli ingressi di Pasalic e Malinovsky al posto di Freuler e Masiello con Gasperini che prova il tutto e per tutto per provare a cambiare qualcosa con i suoi che al nono fanno vedere qualcosa con una bella azione avviata proprio da Malinovsky per Hateboer che apre per Pasalic la cui conclusione finisce sul fondo. Poi tocca a Gollini al dodicesimo evitare la tripletta di Orsic con una bella parata che salva la Dea. Nulla però potrà al ventitreesimo l’estremo difensore nerazzurro quando ancora Orsic scatta sul filo del fuorigioco e infila in diagonale la porta della Dea: 4-0, un passivo pesantissimo che spegne definitivamente ogni veemente speranza di rimonta di una squadra oggi davvero irriconoscibile.

DELUSIONE E SPERANZA: i minuti scorrono, i nerazzurri provano a cercare almeno il gol della bandiera ma prima il portiere nega a Zapata il gol, poi ancora Pasalic manda fuori di un nulla ed infine è ancora Zapata a venir lanciato da Ilicic ad una manciata di minuti dalla fine a mandar fuori di pochissimo a tu per tu con l’estremo difensore croato. Nel finale tocca anche a Barrow far il suo esordio in Champions League al posto di uno stremato Ilicic, ma la sostanza ovviamente non cambierà. Quattro minuti di recupero e poi può scendere il sipario su una delle notte europee più grigie di un’Atalanta che vede trasformarsi il tanto atteso esordio in Champions in un vero e proprio incubo. 4-0, l’Atalanta questa sera la ha fatta la Dinamo, il pane della coppa dalle grandi orecchie è veramente duro.

IL TABELLINO

DINAMO ZAGABRIA-ATALANTA 4-0 (primo tempo 3-0)

RETI: al 10′ Leovac, al 31′,al 41′ e al 23′ Orsic

DINAMO ZAGABRIA (4-3-3): Livakovic; Stojanovic, Theophile-Catherine, Peric, Leovac; Dilaver, Ademi, Moro (dal 27′ st Gojak); Olmo, Petkovic (dal 37′ st Gavranovic), Orsic – All.: Bjelica

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello (dal 1′ st Malinowski); Hateboer, Freuler (dal 1′ st Pasalic), De Roon, Gosens; Gomez; Ilicic (daò 42’st , Zapata – All.: Gasperini

NOTE: spettatori 31mila circa di cui 3mila provenienti da Bergamo – ammoniti: Djimsiti, De Roon, Theopile, Moro, Gosens – recuperi: 3′ p.t. e 4 s.t.




Atalanta, l’attesa è finita: parte da Zagabria l’avventura in Champions League!

ZAGABRIA, ORE 21: DEA, ECCOTI LA CHAMPIONS!

E VOI, SIETE PRONTI A SENTIRE LA MUSICHETTA? “THE CHAMPIONS!!!”

L’attesa è finita: una nuova pagina di storia sta per essere scritta. Alle 21 di questa sera, il fischio d’inizio a Zagabria segnerà lo storico esordio in Champions League dell’Atalanta in una avventura nell’Europa delle grandi che, comunque andrà a finire, regalerà grandi emozioni a tutti i tifosi della Dea. Un traguardo impensabile sino a pochi anni fa, che Gomez e compagni ora cercheranno di onorare al meglio provando ancora una volta a stupire tutti in un girone che, Manchester City a parte, mette i nerazzurri di fronte a squadre con cui potranno provare a dire la loro. Si inizia questa sera con la sfida nella tana della Dinamo Zagabria, squadra giovane ed abituata a platee europee che misurerà le ambizioni di un’Atalanta che vuol provare ad entrare all’università del calcio europeo nel migliore dei modi. E tutti siamo pronti a spingere i nostri ragazzi verso l’ennesima grande impresa!

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LA VIGILIA DEL GASP: con un Muriel in più (recuperato in extremis ma che sicuramente partirà dalla panchina) a disposizione, il tecnico nerazzurro pare intenzionato a confermare buona parte della formazione che ha vinto a Genova con l’unica probabile variazione prevista con l’innesto di De Roon e il ritorno in panchina, almeno inizialmente, di Pasalic. Poche novità dietro e davanti con Toloi con Masiello e Djimsiti dietro mentre Zapata agirà da punta con il Papu e Ilicic a supporto.

LE PROBABILI FORMAZIONI

DINAMO ZAGABRIA (4-3-3): Zagorac; Ivo Pinto, Théophile-Catherine, Peric, Leovac; Gojak, Moro, Majer; Kadzior, Petkovic, Orsic – All.: Bjelica

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Toloi, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens; Ilicic, Gomez; Zapata – All. Gasperini




Le pagelle di Genoa-Atalanta

MURIEL SPACCA IL MATCH, ILICIC E GOMEZ COSI’ COSI’…

La sensazione più importante di questa partita è comunque la maggior solidità che la truppa del Gasp pare aver dimostrato in difesa, correndo anche molti rischi in meno rispetto alle precedenti due partite. Poi è inutile dilungarsi su Muriel e Zapata, potenzialmente un attacco capace di far invidia a tante big di Italia ed Europa ed anche oggi decisivo: il primo con il gol-partita, il secondo con l’ingresso in campo decisivo ed il rigore che sblocca il match.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: la sua Genova stavolta è dolcissima a differenza di un anno fa; la squadra pare più matura e capace di gestire anche situazioni di difficoltà quando il Genoa prova a spingere in avvio dei due tempi e nel finale. Bene così, adesso testa a Zagabria dove ci aspetta la storia.

GOLLINI 7: non molto impegnato ed incolpevole sul rigore di Criscito ma deciviso in avvio di ripresa con la bella parata su Kuame.

TOLOI 6.5: bene, recupera a tempo-record e riscatta anche la prova opaca di Parma contro il Toro di due settimane fa.

DJIMSITI 6: è protagonista suo malgrado dell’episodio del rigore, in realtà è innocente per tutti tranne il direttore di gara (e il Var guasto al momento dell’analisi dell’episodio) che vede il suo fallo su Kuame. Nel primo tempo invece un intervento decisivo importante per lui.

MASIELLO 6.5: bene, anche lui oggi pare aver aggiustato la misura e soffre decisamente meno che in altre occasioni.

HATEBOER 6.5: partenza a rilento per lui, poi nella ripresa riesce a crescere anche lui insieme ai compagni.

PASALIC 6: ha subito una grande occasione di testa che però sciupa abbastanza clamorosamente, poi per il resto non riesce ad incidere come gli riesce solitamente. Sostituito nella ripresa. (DE ROON 6.5: oggi a riposo inizialmente, poi con il suo ingresso in campo spinge e si rende utile c

FREULER 6.5: bene anche lui al rientro dopo la partita vissuta in panchina contro il Toro. Tiene botta in mezzo e spesso vince i contrasti con gli avversari.

GOSENS 6.5: qualche centimetro di troppo gli negano la gioia di un gol che avrebbe anche meritato. Comunque positiva la sua prova.

ILICIC 5.5: pochi spunti, idee intermittenti e meno in palla rispetto ad altre occasioni. Da rivedere oggi. (MURIEL 8: ancora una volta entra e spacca la partita: va e segna con freddezza il rigore del vantaggio. Si infortuna nel finale, speriamo non sia nulla di grave.)

GOMEZ 5.5: anche lui appare troppo spesso isolato e incapace di proporre qualche giocata in grado di accendere il match. Così così oggi…

ZAPATA 9: mostruoso il gol con cui cambia volto al match ed alla giornata di tutti noi tifosi per un pari che aveva davvero il sapore della beffa. Inoltre si procura il penalty che permette a Muriel di sbloccare la gara. Tanta roba davvero.

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L’Atalanta ha un Panteron last-minute: sbancata Marassi, Genoa K.O.!

SERIE A, TERZA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 1-2: ZAPATA AL 95′ FA GODERE LA DEA

Pareva un finale scritto, e invece l’Atalanta ha uno Zapata in più che tira fuori dal cilindro al minuto novantacinque una conclusione imprendibile per chiunque e consente ai nerazzurri di prendersi tre punti pesantissimi a Marassi e di arrivar con il morale a mille alla vigilia dello storico esordio in Champions League di mercoledì a Zagabria. Bella partita quella di Genova con i padroni di casa che non si tirano certo indietro e nel primo tempo la gara è molto equilibrata anche se nel finale la Dea pare crescere. Nella ripresa Gollini salva su Kuame in avvio poi il Var vede il rigore il contatto in area che il cugino Cristian commette su Duvan Zapata e il neo entrato Muriel timbra il gol del vantaggio nerazzurro. Dea che controlla comunque il match fino al finale che diventerà infuocato quando l’arbitro concede un altro rigore, stavolta molto dubbio al Genoa che Criscito realizza al primo dei cinque di recupero ma poi ecco Zapata con quel gioiello a pochi secondi dalla fine che rende giustizia, e tre punti, ai ragazzi del Gasp.

Genova: la Champions può attendere, c’è il Genoa. L’Atalanta riparte dopo la sosta di campionato e vuol subito invertire la rotta dopo lo stop interno contro il Toro di due settimane fa; nell’appuntamento dell’ora di pranzo c’è il Grifone per la Dea, squadra che con Andreazzoli in panchina e l’arrivo di diversi giocatori di buona qualità ha fermato la Roma e sconfitto la Fiorentina in questi due primi match di campionato, un avversario dunque da non sottovalutare, specie nel fortino di Marassi.

TOLOI ABILE E ARRUOLATO: il Gasp recupera in extremis Toloi e lo manda in campo con Masiello e Djimsiti in difesa mentre in mezzo torna Freuler ma non De Roon a cui è preferito Pasalic con il Papu, Ilicic e Zapata davanti. Nel Genoa, sfida in famiglia con il difensore Cristian Zapata che se la dovrà vedere con il cugino Duvan sul fronte opposto mentre davanti c’è Kuame insieme a Pinamonti.

AVVIO VIVACE, MEGLIO IL GENOA: l’avvio del match è favorevole ai padroni di casa che spingono ed al sesto Criscito crossa in area un pallone velenoso, la difesa atalantina mette provvidenzialmente in angolo. A ridosso del quarto d’ora si vede l’Atalanta con l’ottima combinazione da Ilicic per Pasalic all’interno dell’area con il croato che manca di un niente la deviazione a tu per tu con Radu. Al ventesimo poi  i nerazzurri iniziano a farsi vedere con più insistenza dalle parti di Radu con Djimsiti manca la deviazione di testa per un soffio.

DOPO LA MEZZ’ORA SI VEDE LA DEA: a due dalla mezz’ora Larager tira dal limite trovando però la fondamentale deviazione in corner di Djimisiti; da quel momento l’Atalanta inizia a uscir sempre più dal guscio ed a stringere le redini intorno all’area dei padroni di casa: Zapata con una percussione potente e veloce, fa tutto il campo e crossa in mezzo trovando però la difesa genoana pronta a deviare in angolo. Al trentottesimo bel triangolo in velocità tra Zapata-Ilicic e Pasalic che conclude ma Radu blocca il pallone per quello che è uno degli ultimi telegrammi di un primo tempo che va così in archivio con il risultato fermo sullo 0-0.

RIPRESA, VAR E MURIEL: DEA AVANTI!: la ripresa prende il via senza cambi da parte del Gasp e con un copione simile a quello del primo tempo, con i padroni di casa a spingere con insistenza e Gollini che al secondo è provvidenziale a metter in corner una conclusione potente di Kuame e salvar così i suoi. Poi l’Atalanta prova ad uscire dalle difficoltà un po’ come avvenuto in precedenza, all’ottavo Ilicic in area da buona posizione si fa anticipare da Radovanovic al momento di concludere. Il Gasp a quel punto inserisce a stretto giro De Roon per Pasalic e Muriel per Ilici con il match che svolta poco dopo il quarto d’ora quando l’arbitro è richiamato al Var dopo un intervento di Cristian Zapata sul cugino Duvan; l’arbitro rivede così la sua decisione iniziale con l’ausilio delle immagini video e concede il tiro dal dischetto ai nerazzurri: va proprio Luis Muriel dagli undici metri e segna con freddezza il gol del vantaggio della Dea.

FINALE INFUOCATO, ALTRO RIGORE E CRISCITO FA 1-1: acquisito il vantaggio, l’Atalanta sfiora anche il raddoppio poco dopo con Zapata lascia sul posto il suo omonimo e calcia con Radu che si supera mettendo in angolo. A otto dalla fine poi,  Gosens mette in rete ma la sua posizione è irregolare al momento della partenza; posizione di fuorigioco confermata anche dal Var. La Dea pare in controllo e invece l’episodio è dietro l’angolo all’inizio dei cinque di recupero concessi dall’arbitro quando Kuame è fermato in area di rigore al momento di concludere: episodio molto dubbio, non per il direttore di gara che non cambia la propria opinione. Criscito va dal dischetto e spiazza Gollini; è 1-1.

ZAPATA, TIRO DA TRE AL 95′, 2-1!: tutto finito? No, se in squadra hai giocatori come Duvan Zapata che, al quinto di recupero riesce ad inventarsi un gol pazzesco dal limite dell’area che sbatte sulla traversa e finisce alle spalle di Radu: è il delirio per i circa mille nerazzurri giunti in liguria, la Dea con il suo attacco pesante sbanca Marassi e riscatta al meglio il passo falso di due settimane fa contro il Toro salendo a sei punti in classifica. E adesso si, possiamo iniziare in maniera più che serena ad iniziare a pensare a mercoledì. La Champions ci attende, buon sogno a tutti!

IL TABELLINO

GENOA-ATALANTA 1-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 64′ rig. Muriel (A), 90′ rig. Criscito (G), 94′ Zapata (A)

GENOA (3-5-2): Radu; Romero, C. Zapata, Criscito; Ghiglione (82′ Ankersen), Schone, Radovanovic (70′ Saponara), Lerager, Barreca (82′ Pandev); Pinamonti, Kouamè – A disposizione: Marchetti, Jandrei, Goldaniga, Sanabria, El Yamiq, Biraschi, Jagiello, Favilli, Pajac – All.: Andreazzoli

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello; Hateboer, Freuler, Pasalic (56′ de Roon), Gosens; Gomez, Ilicic (60′ Muriel); D. Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Palomino, Arana, Malinovskyi, Castagne, Ibanez, Barrow – All.: Gasperini

ARBITRO: Fabbri della sezione di Ravenna

NOTE: spettatori: 23mila circa – ammoniti: 31′ Romero, 44′ Masiello, 45’+2′ Ilicic, 48′ Hateboer, 63′ C. Zapata, 91′ Criscito – espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t. e 5′ s.t.




Atalanta, il Genoa all’ora di pranzo per cercare la ripartenza

GENOVA, ORE 12.30

OBIETTIVO RISCATTO, ASPETTANDO LA CHAMPIONS…

Riecco il campionato: dopo la pausa della scorsa settimana per gli impegni delle nazionali, la Serie A riprende il suo cammino e per l’Atalanta di Gasperini c’è l’impegno nella tana del Genoa prima di iniziare a concentrarsi sull’esordio di Champions League mercoledì prossimo a Zagabria. Partita importante per Gomez e compagni che vogliono riscattarsi dopo il passo falso interno con il Toro di due settimane fa e ricominciare a macinare punti preziosi per la classifica; non sarà facile tuttavia contro un Genoa ben organizzato da Andreazzoli e reduce da un ottimo avvio di stagione e dal successo sulla Fiorentina prima della sosta che conferma come il campo di Marassi sia ostico per chiunque.

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I DUBBI DEL GASP: con Palomino e Toloi recuperati in extremis, il primo pare indiziato a giocare mentre per il secondo è probabile un inizio dai box; in mezzo dovrebbe tornare Freuler al posto di Pasalic mentre in fascia toccherà ad Hateboer e Gosens con Ilicic e Zapata davanti con il Papu a supporto.

LE PROBABILI FORMAZIONI

GENOA (3-5-2): Radu; Romero, C. Zapata, Criscito; Ghiglione, Schone, Radovanovic, Lerager, Barreca; Pinamonti, Kouamé – All.: Andreazzoli

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Palomino, Djimsiti, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, D. Zapata – All.: Gasperini