L’agenzia viaggi Atalanta non si ferma più: poker al Sassuolo, la Dea resta terza!

SERIE A, SESTA GIORNATA

SASSUOLO-ATALANTA 1-4: MATCH SENZA STORIA AL MAPEI

Avanti tutta, a suon di record: l’Atalanta vince, anzi stravince in casa del Sassuolo e centra la quarta vittoria esterna stagionale consecutiva in questo avvio di stagione oltre che consolidare il suo terzo posto, indipendentemente dai risultati delle altre di domani. Vittoria netta e mai in discussione per i nerazzurri che sbancano Reggio Emilia in meno di quarantacinque minuti, quanto basta alla Dea per andar a segno con Gomez (doppietta), Gosens e Zapata chiudendo così i giochi già all’intervallo. Nella ripresa il Sassuolo trova il gol della bandiera con Defrel ma poco cambia. La Dea vince e convince con la speranza di potersi ripetere anche martedì contro lo Shaktar.

Reggio Emilia: a caccia di un nuovo record e di ulteriori conferme: l’Atalanta reduce dalla splendida vittoria di Roma torna in campo questa sera contro il Sassuolo in quella Reggio Emilia dove i nerazzurri proveranno ad allungar ulteriormente la serie dei bei ricordi con un’altra prestazione importante per cercar di mantenere il terzo posto confermato mercoledì ed arrivar al meglio al martedì di Champions dove con lo Shaktar la sfida sarà già di quelle molto importanti.

TRA I PALI C’E’ SPORTIELLO: cambi in vista in casa atalantina a cominciare dal portiere dove Sportiello gioca la sua prima partita ufficiale in maglia nerazzurra e trova davanti a lui Toloi, Djimsiti e Masiello mentre in mezzo tocca a Pasalic al posto di De Roon con Gomez a sostegno di Ilicic e Zapata davanti. Nel Sassuolo, c’è Berardi insieme a Defrel e Boga in avanti ma non Caputo nel tridente di De Zerbi con gli ex Consigli e Peluso presenti entrambi.

SUPER-GOMEZ E GOSENS, 2-0 IN 13′!: sono circa un migliaio i tifosi bergamaschi giunti in quel di Reggio Emilia al seguito della Dea con il match che inizia ed i nerazzurri subito pronti ad imporre il ritmo già al primo minuto quando il Papu riceve palla in area e conclude con la palla che viene deviata in corner in maniera decisiva dalla difesa del Sassuolo. Poco male, perchè il numero dieci nerazzurro avrà modo di rifarsi cinque minuti dopo quando si inventa una giocata pazzesca partendo quasi da metà campo ed arrivando fino all’area neroverde e freddando l’ex Consigli e portando la Dea subito sull’1-0. Il Sassuolo continua a non reggere l’urto e l’Atalanta va, e al tredicesimo trova già il raddoppio: Gosens mette in rete dopo un’altra azione corale iniziata con l’assist di Ilicic nel cuore dell’area che trova il guizzo del tedesco: Dea arrembante e già sul 2-0.

URAGANO-DEA, PAPU FA BIS E FIRMA IL TRIS: nemmeno il raddoppio ferma però l’inarrestabile ascesa dei ragazzi del Gasp, che continuano a metter all’angolino il malcapitato Sassuolo che subisce senza riuscire a reagire: al ventidue Gosens si libera ancora in area, ma Consigli si oppone, sulla ribattuta gran tiro da fuori di Zapata di un soffio sopra la traversa. Due minuti dopo ancora il Panteron nerazzurro sfiora il gol quando Chiriches liscia il passaggio di Gomez che arriva sui piedi del colombiano che fallisce a tu per tu con Consigli un rigore in movimento. Ma la piena nerazzurra straripa alla mezz’ora quando il tris porta ancora la firma di Gomez che scambia in area stretto con Zapata e poi conclude con un tiro pregevole d’esterno.

C’E ANCHE ZAPATONE PER IL POKER: tutto finito? No, perchè al taccuino dei marcatori manca proprio lui, Duvan Zapata che, sei minuti dopo il terzo gol timbra il poker con un colpo di testa vincente su cross preciso di Hateboer. Dopo lo tzunami, il Sassuolo prova a metter il muso fuori e al quarantesimo anche Sportiello ha il suo da fare andando a mettere in angolo un tiro di Berardi dal limite destro dell’area. Ultimo sussulto in un primo tempo di “Atalanta-totale” che si chiude con i nerazzurri avanti di quattro gol.

RIPRESA, DEFREL ACCORCIA: il match riprende dopo il riposo senza alcun cambio in casa nerazzurra e con ritmi decisamente più blandi rispetto allo show nerazzurro del primo tempo. Al quarto d’ora Sportiello è ancora una volta bravo sulla conclusione da fuori di Berardi deviata in tuffo dal portiere nerazzurro. Il Sassuolo insiste di più in questo secondo tempo, complice anche i minor numero di giri messi in campo dal motore nerazzurro e così al diciottesimo Duncan parte sul filo del fuorigioco e riesce a superare Sportiello: gol in un primo momento annullato dal direttore di gara e poi invece confermato dal Var. Un minuto dopo e Duncan prova la conclusione a giro da fuori che esce di un nulla: si resta sul 4-1 per i ragazzi del Gasp che nel frattempo aveva inserito Arana al posto di Gosens.

POKER, RECORD E TERZO POSTO!: il tecnico nerazzurro con il passare dei minuti inizia a pensare sempre più alla sfida di champions di martedì e quindi lasciano il campo nell’ordine prima il Papu per Malinovsky e, successivamente, Zapata per Barrow. Nel finale è ancora bravo Sportiello a dieci dalla fine a respingere la conclusione centrale ma potente di Berardi da fuori, poi tocca a Consigli rispondere sul fronte opposto con un provvidenziale intervento sulla conclusione di Hateboer a colpo quasi sicuro. Quattro minuti di recupero da iscrivere alla storia di questo match che però è, di fatto, durato poco meno di un tempo, quanto è bastato all’Atalanta per segnare quattro gol al Sassuolo ed archiviare la pratica confermando il suo terzo posto in classifica. E adesso, testa alla Champions, con la speranza di poter continuare questo magico momento anche martedì sera.

Papu Gomez festeggiato dopo il gol dai compagni
IL TABELLINO

SASSUOLO-ATALANTA 1-4 (primo tempo 0-4)

RETI: 6′ e 29′ Gomez, 12′ Gosens, 34′ Zapata, 62′ Defrel

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Chiriches, Ferrari, Peluso (46′ Tripaldelli); Duncan (82′ Magnanelli), Obiang, Bourabia (46′ Traorè); Berardi, Defrel, Boga – A disposizione: Pegolo, Marlon, Caputo, Muldur, Raspadori, Romagna, Mazzitelli, Locatelli, Kyriakopoulos – All.: De Zerbi

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi,Masiello, Djimsiti; Hateboer, Pasalic, Freuler, Gosens (61′ Arana); Gomez (71′ Malinovskiy); Ilicic, Zapata (74′ Barrow) – A disposizione: Gollini, Rossi, Castagne, Ibanez, Kjaer, Palomino, De Roon – All.: Gasperini

ARBITRO: Valeri di Roma

NOTE: serata calda – spettatori: 12mila circa – ammoniti: Berardi, Ferrari, Toloi, Malinovskiy – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




L’Atalanta, contro il Sassuolo caccia ad un avvio da record in trasferta

REGGIO EMILIA, ORE 20.45

A REGGIO EMILIA E’ QUASI COME SENTIRSI A CASA

Dopo il capolavoro di Roma, c’è poco tempo per festeggiare in casa atalantina: campionato prima e Champions poi incombono nuovamente ed i nerazzurri di Gasperini iniziano questa sera al Mapei Stadium contro il Sassuolo (che ha sin qui vinto tutte le gare interne di questo inizio stagione) la prima gara di una settimana molto impegnativa: in uno stadio molto caro ai nostri colori, che ha ospitato le gare di Europa League due anni fa e l’indimenticabile partita proprio contro i neroverdi di De Zerbi che è valso il pass per la Champions ed un terzo posto che questa sera Papu e compagni vorrebbero provar a confermare per restare nella scia di Inter e Juve la davanti oltre che per far sognare i propri tifosi.

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I DUBBI DEL GASP: con la partita di Champions di martedì alle porte, mister Gasperini ha i suoi bei grattacapi a cui pensare tra un terzo posto da provar a difendere stasera e una gara contro lo Shaktar che è già decisiva dopo lo scivolone con la Dinamo. Probabile comunque il rientro dal primo minuto di Zapata con la conferma di Freuler e De Roon. In difesa probabile rientro di Djimsiti.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Muldur, Chiriches, Ferrari, Peluso; Traore, Obiang, Duncan; Berardi, Caputo, Defrel. All.: De Zerbi

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – All.: Gasperini




Le pagelle di Roma-Atalanta

ZAPATA SPACCA IL MATCH, KJAER GRANDE ESORDIO, TOLOI SUPER

Partita praticamente perfetta per i ragazzi del Gasp, che soffrono poco e si affidandosi anche alle grandi parate di Gollini, imponendo per lunghi tratti il loro gioco alla Roma. Malinovsky convince ancora alla sua seconda da titolare, Toloi riscatta le sue precedenti uscite poco convincenti mentre Kjaer piace alla sua prima da titolare.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: rinuncia alle punte affidandosi al Papu ed Ilicic la davanti ed ottiene quel che voleva: mette sotto dal punto di vista del gioco la Roma e, quando capisce che il momento è quello giusto, inserisce Zapata che sblocca un match sin li veramente bloccato. Terza vittoria su tre in trasferta in questo avvio di stagione: la sua Dea è una agenzia di viaggi!

GOLLINI 8: almeno due grandissimi interventi decisivi. Bellissima soprattutto la parata del primo tempo su Dzeko che colpisce quasi a colpo sicuro ma trovando la grande risposta del portiere nerazzurro.

TOLOI 8: non segna, ma compie almeno 2-3 interventi decisivi che evitano guai peggiori ai suoi compagni di reparto. Che riscatto! Bravo!

KJAER 7: l’ammonizione in avvio di gara non lo fa intimorire, si francobolla prima a Pellegrini poi anche a Dzeko e la Roma fa così una fatica tremenda a creare occasioni. Buona la prima!

PALOMINO 6.5: nella ripresa Zaniolo gli scappa via e la squadra rischia su quella disattenzione, ma complessivamente anche lui oggi appare nettamente più sicuro di se come tutti i suoi compagni di reperto.

HATEBOER 7: scappa via in più occasioni e mette in seria difficoltà la Roma nel tentativo di arginarlo.

DE ROON 7.5: gran partita anche per lui, con ciliegina finale del gol del raddoppio che evita patemi inutili nel finale di partita.

FREULER 7: torna titolare e fa finalmente sentire tutte le sue qualità; bellissimo l’assist a Zapata che vale il gol che sblocca la partita.

CASTAGNE 7: oggi non va a segno, ma dal suo rientro la sensazione è che su quella fascia il padrone sia solo e soltanto lui.

MALINOVSKY 7: il “colonnello” anche oggi si conferma dettando tempi e ritmi di gioco e disputando una egregia partita. (GOSENS s.v.: dentro nel finale)

ILICIC 7: quanto sia temuto dalla Roma è dimostrato dal numero di giocatori avversari che gli ruotano intorno quando è in possesso di palla: semina il terrore in area giallorossa. (ZAPATA 8: entra, sblocca la partita e colpisce anche un palo. Il suo ingresso è semplicemente devastante e spariglia definitivamente i piani della Roma. Mostruoso!)

GOMEZ 6.5: primo tempo poco convincente e con troppi passaggi spesso imprecisi e a tratti leziosi, nella ripresa però ci mette la firma col passaggio al bacio per Freuler che apre a Zapata la via del gol. Non è il miglior Papu, ma per oggi è bastato. (PASALIC 6.5: pochi minuti per lui, il tempo di spizzar di testa la punizione che poi finisce a De Roon per il raddoppio).

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Si, l’Atalanta gioca ancora da grande: Dea-super all’Olimpico, Roma al tappeto!

SERIE A, QUINTA GIORNATA

ROMA-ATALANTA 0-2: ZAPATA E DE ROON GIUSTIZIANO I GIALLOROSSI

Che meraviglia! L’Atalanta esce con la forza del gruppo e con la qualità dei suoi giocatori dal momento difficile e si prende lo scalpo a domicilio di una Roma che sin qui non aveva mai perso in questo inizio di stagione: dopo un primo tempo avaro di emozioni, nella ripresa il Gasp inserisce Zapata che spacca la partita a ridosso della mezz’ora; la Roma reagisce, ma oggi la difesa nerazzurra (e Gollini) è super e ferma ogni tentativo giallorosso e, nel finale, De Roon firma il gol del definitivo 2-0 che lancia la Dea a nove punti in classifica al terzo posto aspettando le partite della sera.

Roma: due attacchi che hanno sin qui divertito e altrettante difese piuttosto da brivido in questo avvio di stagione: Roma-Atalanta si presenta con questo biglietto da visita e due formazioni che difficilmente fanno annoiare che si ritrovano di fronte nell’anticipo del turno infrasettimanale di campionato desiderose entrambe di ribadire le proprie ambizioni sin qui messe in mostra a ritmi alternati in questo avvio di stagione. Dopo il pari acciuffato in extremis con la viola, la squadra del Gasp prova ad allungare la mini-serie positiva e confermare la tradizione positiva all’Olimpico (sponda romanista) dove la Dea non perde da diverse stagioni.

ESORDIO PER KJAER: mister Gasperini prova una nuova soluzione in una difesa che sta subendo decisamente troppi gol in questo avvio di stagione: dentro dunque il danese Kjaer con Palomino e Toloi mentre in mezzo torna Freuler e davanti Zapata riposa, il Papu e Ilicic avanzano con Malinovsky dietro ad ispirarli. Nella Roma ci sono subito gli ex Spinazzola e Cristante in campo mentre manca Mancini oggi squalificato con Dzeko davanti sostenuto da Pellegrini e Florenzi.

RITMI LENTI, MEGLIO LA DEA: nonostante l’orario, è buona la cornice di pubblico all’Olimpico con circa 140 tifosi giunti nella capitale da Bergamo ed il match che inizia su ritmi piuttosto bassi ma con l’Atalanta che prova ad imporre il proprio gioco sin dalle prime battute impedendo così alla Roma di poter metter in azione il proprio potenziale offensivo molto pericoloso: al sesto la palla arriva a Gomez che da buona posizione manda a lato, un tiro a metà tra cross e conclusione a rete. Cinque minuti dopo altra opportunità per gli ospiti con Malinosvkyi che lancia per Ilicic in area ma lo sloveno cerca un dribbling che non riesce il pallone tra le mani di Pau Lopez.

GOLLINI SALVA SU DZEKO: al diciottesimo si vede anche la Roma, l’ex Spinazzola fa fuori mezza difesa atalantina, ma il suo tiro è bloccato da De Roon con il corpo. I giallorossi dopo la mezz’ora provano ad aumentare i giri e per poco non passano al trentunesimo quando Gollini è super su Dzeko andando a prendere un pallone che sembrava già destinato in rete. L’Atalanta risponde pochi minuti dopo con un tentativo al volo di Ilicic su assist di Malinovsky che però finisce fuori misura per quello che è l’ultimo sussulto di un primo tempo in cui la vera notizia è che entrambe le difese non hanno subito gol: 0-0 a metà gara.

RIPRESA, TOCCA A ZAPATA: nessun cambio durante l’intervallo con le due squadre che riprendono il match dopo il riposo con i nerazzurri che prendono subito il controllo delle operazioni ma la sensazione è che tuttavia la davanti manchi qualcosa senza uno tra Zapata e Muriel. Al tredicesimo però è la Roma pericolosissima quando Zaniolo manda al bar Palomino e si invola verso l’area nerazzurra, salta Gollini ma trova sulla sua strada un monumentale Toloi che salva capra e cavoli e la difesa atalantina può respirare; un minuto dopo entra Zapata al posto di Ilicic con il Gasp che prova a metter più peso in attacco.

GRAFFIA EL PANTERON, 1-0!: l’ingresso di peso la davanti si fa subito sentire per la Dea che continua a spingere sempre più: al ventiquattro Palomino riceve un cross in area e, tutto solo, manda clamorosamente fuori di testa. L’appuntamento con il gol per i nerazzurri è però solo solo rimandato di pochissimo: al venticinquesimo il Papu offre un bel pallone a Freuler che imbecca Zapata in area che conclude e buca la rete giallorossa portando in vantaggio l’Atalanta.

DE ROON CHIUDE I CONTI AL 90′: la Roma prova a scuotersi, Fonseca getta nella mischia Kalinic che prova a lasciare il segno alla mezz’ora quando conclude in spaccata ma Gollini è ancora una volta super a dire di no ai giallorossi. Entra anche Gosens per Malinovsky mentre i giallorossi attaccano con la forza della disperazione, la Dea invece quando offende fa male: a tre dal novantesimo ancora Zapata, servito da un ottimo Hateboer, calcia da buona posizione la palla scheggia il palo e va fuori. Con l’uscita del Papu per Pasalic, sembra destinata ad un finale col fiato sospeso la squadra del Gasp ed invece proprio al novantesimo il neo entrato croato tocca di testa un calcio di punizione e la palla arriva a De Roon che insacca facile facile il gol del 2-0 che fa saltare di gioia i tifosi nerazzurri giunti nella capitale.

COLPO DA GRANDE ATALANTA: in un colpo solo quindi l’Atalanta non subisce gol, infligge la prima sconfitta stagionale alla Roma e si impone su un campo ostico contro un avversario di spessore giocando una egregia partita e mettendosi definitivamente alle spalle il brutto esordio in Champions. L’ennesima dimostrazione che questa squadra, se convinta e determinata, può temere ben pochi avversari e questa sera conquista la terza vittoria consecutiva in trasferta in altrettante giocate in questo avvio di stagione; ah, aspettando le altre partite siamo anche terzi in classifica!

IL TABELLINO:

ROMA-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 70′ Zapata (A), 90′ De Roon (A).

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola (58′ Jesus), Smalling, Fazio (75′ Kalinic), Kolarov; Cristante, Veretout; Zaniolo (64′ Mkhitaryan), Pellegrini, Florenzi; Dzeko – A disposizione: Antonucci, Diawara, Fuzato, Kluivert, Mirante, Pastore, Santon – Allenatore: Fonseca.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Kjaer, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuleur, Castagne; Malinovskyi (78′ Gosens); Ilicic (60′ Zapata), Gomez (87′ Pasalic) – A disposizione: Arana, Barrow, Djimsiti, Ibanez, Masiello, Rossi, Sportiello – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Irrati di Pistoia.

NOTE: spettatori: 35mila circa – ammoniti: Zaniolo, Jesus (R); Kjaer (A) – calci d’angolo: 5-1 per la Roma – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




A cena con la Dea: all’Olimpico per una sfida all’insegna dello spettacolo

ROMA, ORE 19

ZAPATA E DZEKO, DUELLO TRA BOMBER

Dopo l’iniezione di fiducia per il pareggio strappato in extremis alla Fiorentina domenica, è già tempo di nuovi esami per l’Atalanta che questa sera alle 19 sarà in campo a Roma contro i giallorossi di Fonseca in una sfida che si annuncia sicuramente ricca di gol ed emozioni, vista anche la fragilità difensiva di ambo le squadre in questo avvio di stagione. Per Gomez e compagni è sicuramente un banco di prova importante contro un avversario che presenta anche diversi ex tra le sue fila: da Cristante e Spinazzola fino allo squalificato Mancini che non sarà della sfida contro il suo recente passato. Una gara che, pur solo alla quinta giornata, profuma già un po’ di Europa.

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LA VIGILIA DEL GASP: senza Muriel a casa con la tonsillite, mister Gasperini cerca comunque qualche cambio rispetto alla formazione vista domenica con la Fiorentina; potrebbe tornare Freuler in mezzo al posto di Pasalic così come Ilicic e Gomez sono indiziati di partire dal primo minuto davanti con Zapata. Dietro potrebbe toccare nuovamente a Toloi con Djimsiti in panchina.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Florenzi, Fazio, Smalling, Kolarov; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko – All.: Fonseca

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic, Zapata – All.: Gasperini




Le pagelle di Atalanta-Fiorentina

MALINOVSKY CONVINCE, PER PALOMINO UNA SERATACCIA

La rimonta da morale, ma anche oggi l’Atalanta subisce due gol: se il primo è un po’ frutto anche della sfortuna, il secondo è l’ennesima amnesia difensiva che stavolta capita a Palomino. Inaccettabile che una squadra che vuol lottare al vertice subisca ancora così tanti gol. Meglio le cose in mezzo dove Gosens gioca bene e Castagne rientra col botto oltre a Malinovsky che convince alla sua prima da titolare.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: osa nella ripresa, rischia il tutto per tutto mettendo dentro i suoi assi nella manica ed alla fine è proprio Ilicic a riaccendere la speranza per la rimonta nel finale trovando un pari che, ripetiamo, vale più per il morale che per il comunque buon punto in classifica.

GOLLINI 6: ne prende due in una partita dove subisce praticamente altrettanti tiri nello specchio della porta. Per il resto, ordinaria amministrazione.

MASIELLO 6.5: discreta la sua partita, è richiamato in panchina nella ripresa quando il mister si gioca il tutto per tutto. (ILICIC 8: subito grandi numeri, quando pare tutto finito lui la riapre con una giocata da campione. Da applausi).

PALOMINO 4.5: purtroppo oggi il buon Josè ha sulla coscienza un errore che poteva davvero costare carissimo: grave la leggerezza che consente a Chiesa di ripartire e lanciare a Ribery il pallone del 2-0. Imperdonabile leggerezza. Sfortunatissimo inoltre sul gol di Chiesa deviando involontariamente in porta il pallone.

DJIMSITI 6.5: oggi poche sbavature, gara tutto sommato sufficiente del difensore albanese.

CASTAGNE 8: torna dopo l’infortunio e pesca anche il jolly nel finale da fuori che fa esplodere il Tardini ed evita una sconfitta che avrebbe fatto molto male, soprattutto nel morale. Gol che vale triplo.

DE ROON 6.5: specialmente nel finale aumenta i giri del motore e aiuta la squadra all’assalto che porta all’incredibile rimonta. Nel finale probabilmente sfiora con un braccio il pallone che vale il primo pareggio annullato dal Var.

PASALIC 6: condizionato subito da una ammonizione che pesa sulla sua prestazione, trova anche il gol poi annullato dalla tecnologia.

GOSENS 6.5: mostra i muscoli contenendo prima e ripartendo poi andando spesso a conquistare molti palloni preziosi. (ARANA s.v.: dentro nel finale).

MALINOVSKY 7: anche quando i suoi sono sotto di due gol era comunque tra i più positivi in campo fino a quel momento. Gioca la sua prima partita da titolare e dimostra grandi qualità.

ZAPATA 6: oggi meno devastante del solito, conquista comunque palloni importanti senza però riuscire mai a trovare la porta e divorandosi anche la clamorosa occasione del pari subito dopo il primo gol viola. Non da lui.

MURIEL 6: al momento è più uomo da partite in corso piuttosto che dal primo minuto. Fatica un po’ contro i suoi ex compagni. (GOMEZ 6: solo negli ultimi dieci minuti si fa notare con qualche scatto giusto e degno delle sue qualità. Un po’ stanco).




L’Atalanta butta il cuore oltre la paura: Viola ripresa nel finale, 2-2!

SERIE A, QUARTA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 2-2: ILICIC E CASTAGNE, VIOLA RIPRESA

Presa a sberle e nell’angolino, tira fuori la classe dei suoi leader e un cuore grande così per riprendere la viola e confezionare forse la rimonta più importante di questo inizio stagione, nonostante valga solo un punto in classifica ma molti di più in termini di morale. L’Atalanta si riprende la Fiorentina nel finale, dopo aver visto le streghe e rischiato di sprofondare e invece pareggia una partita incredibile dopo che i gol di Chiesa nel primo tempo e Ribery nella ripresa parevano aver chiuso; invece a cinque dalla fine Ilicic la riapre con un colpo di classe e al 94′ Castagne la pareggia all’ultimo respiro alla faccia del Var che aveva strozzato due minuti prima il gol di Pasalic per un fallo di male di De Roon. Sospiro di sollievo per la Dea, anche se la difesa continua a far paura.

Parma: il primo obiettivo è sicuramente voltare pagina, magari nel modo migliore possibile. L’Atalanta che si lecca ancora le ferite della scoppola rimediata a Zagabria all’esordio in Champions League si trova però di fronte al ritorno del campionato che la mette di fronte oggi ad una Fiorentina a sua volta affamata e vogliosa di conquistare punti che sin qui sono stati davvero pochi (uno soltanto) a fronte di quanto mostrato in campo. Pericolo dunque doppio per i ragazzi del Gasp, da quello mentale a quello di un avversario rognoso e ostico, ma forse l’ideale per cercare la giusta ripartenza della Dea.

MURIEL E MALINOVSKY DAL 1′: mister Gasperini cambia parecchio rispetto alla gara con la Dinamo, Palomino va in mezzo alla difesa per Toloi, Castagne in fascia al posto di Hateboer e Pasalic al posto di Freuler e davanti grandi cambiamenti con Zapata e Muriel in coppia dal primo minuto con Malinovsky a sostengo. Nella Fiorentina occhio davanti a Chiesa e Ribery, mentre tra i pali c’è un certo Dragowsky che lo scorso anno parò tutto in Atalanta-Empoli.

BUONA DEA MA PASSA LA VIOLA: bel colpo d’occhio al Tardini all’ingresso delle squadre in campo, quasi 10mila i tifosi nerazzurri giunti da Bergamo sfidando la pioggia per quella che in teoria è l’ultima in esilio prima del completamento dei lavori della nuova Curva Nord dello stadio di Bergamo in un match che inizia con una bella punizione guadagnata da Zapata dopo circa trenta secondi che però Muriel spedisce alle stelle. La partita è gradevole, la squadra del Gasp prova a comandare le operazioni e giocare di più nell’area di rigore viola anche se non riuscendo tuttavia a rendersi mai seriamente pericolosa; cosa che invece riesce benissimo alla Fiorentina alla prima occasione al minuto ventiquattro sugli sviluppi di un corner con Chiesa che conclude da fuori, Palomino tocca involontariamente ma quanto basta a spiazzare Gollini: ci si mette pure la sfortuna, ma la Dea va sotto.

ZAPATA SI DIVORA IL PARI: non passa nemmeno un minuto e Zapata ha subito sul piede la grande occasione per il pari ma il colombiano angola troppo al venticinquesimo e manda incredibilmente fuori. Il match a quel punto perde di intensità e le due squadre lottano prevalentemente a centrocampo senza veder sorgere nuove occasioni da gol in un primo tempo che può andar così in archivio dopo tre minuti di recupero con gli ospiti avanti di un gol.

GASP METTE I BIG, LA VIOLA FA 2-0: la ripresa inizia senza cambi ma con la panchina nerazzurra che già si scalda in massa e al decimo il Gasp getta l’artiglieria pesante in campo inserendo Ilicic e Gomez al posto di Muriel e Masiello lanciandosi al disperato assalto alla ricerca del pari e stringendo l’assedio alla metà campo avversaria. Ma come successo nel primo tempo, l’Atalanta paga cara la prima sbavatura della ripresa: grave ingenuità di Palomino che regala palla a Chiesa che fa partire un cross al bacio per Ribery che si ritrova davanti a Gollini e mette dentro il gol del 2-0 per i Viola e fa scendere il gelo al Tardini.

ILICIC RIACCENDE LA SPERANZA: l’Atalanta pare all’angolo, chiusa nelle sue paure e impietrita di fronte ad un avversario che, col minimo sforzo, sta ottenendo il massimo. Invece la squadra del Gasp continua comunque a costruire le sue trame di gioco quasi facendo finta che la partita fosse ancora sullo 0-0: serve quindi l’intuizione di un fuoriclasse per riaccendere la speranza, e Ilicic la trova a sei dalla fine controllando in maniera divina il pallone che gli arriva in area e calciando alle spalle di Dragowsky il punto che dimezza lo svantaggio.

VAR PRIMA, CASTAGNE DOPO, E’ 2-2!!!: il Gasp inserisce a quel punto anche Arana al posto di Gosens per dare maggior spinta offensiva nel finale con la Dea che a questo punto ci crede e va all’assalto e nei cinque minuti di recupero concessi succede di tutto e di più: al primo di recupero la palla in area viene toccata da De Roon per Pasalic che mette dentro ma il Var pizzica un tocco con la mano dell’olandese al momento del passaggio al croato che vanifica tutto. Pare tutto finito, non per il cuore formato gigante dell’Atalanta che al quarantanovesimo batte un corner con persino Gollini in area, la difesa viola respinge e arriva Castagne da fuori e la mette li, dove nessuno ci può arrivare: è 2-2, stavolta tutto regolare e il Tardini diventa una bolgia, il mister si fa mezzo campo di corsa e la squadra festeggia questo pareggio incredibile come fosse la vittoria di una finale, perchè la sensazione è che, al di la del punto prezioso per la classifica, conti molto di più l’iniezione di fiducia per il morale di una squadra che pareva sull’orlo del baratro e che ha saputo ritrovare in dieci minuti lo spirito giusto per confezionare l’ennesima rimonta incredibile.

IL TABELLINO

ATALANTA-FIORENTINA 2-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 24′ p.t. Chiesa (F), 21′ s.t. Ribery (F), 39′ s.t. Ilicic (A), 50′ s.t. Castagne (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Palomino, Masiello (12′ s.t. Ilicic), Castagne, de Roon, Pasalic, Gosens (40′ s.t. Arana), Malinovskyi, Muriel (12′ s.t. Gomez), Zapata – All.: Gasperini

FIORENTINA (3-5-2): Dragowski, Milenkovic, Pezzella, Caceres, Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert (41′ s.t. Venuti), Chiesa (32′ s.t. Vlahovic), Ribery (23′ s.t. Boateng). All. Montella.

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: spettatori: 10mila circa – ammoniti: 1′ p.t. Pezzella (F), 8′ p.t. Pasalic (A), 1′ s.t. Lirola (F), 8′ s.t. Milenkovic (F), 43′ s.t. Boateng (F), 45′ s.t. Dragowski (F) – espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t. e 5′ s.t.