Le pagelle di Sampdoria-Atalanta

BENE LA DIFESA E PASALIC, GIU’ MURIEL E MALINOVSKYI

In una partita spesso spezzettata e priva di grandi emozioni, la Dea conferma il momento positivo del suo reparto arretrato che, dopo la bella prova col City oggi si conferma con una Samp comunque poco pericolosa. Bravo anche Pasalic in mezzo, tra i migliori del reparto centrale nerazzurro. Note dolenti infine per Muriel, apparso troppo lento ed isolato e Malinovskyi che, espulsione a parte, non incide sul match.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: fa quel che può con una squadra stanca e con diversi giocatori-chiave non in condizione oppure non disponibili. La sosta arriva al momento giusto per riordinare le idee e prepararsi per l’assalto finale prima di Natale.

GOLLINI 6.5: poco impegnato, ma sempre attento. Nella ripresa esce tempestivamente su Ekdal Lanciato a rete.

TOLOI 6.5: non che la Samp faccia cose trascendentali, ma lui è sempre attento e concede davvero poco.

PALOMINO 6.5: bravo, la super-partita con il City pare averlo galvanizzato e ritrovato. Ora la strada da seguire è questa.

DJIMSITI 6.5: rende nullo Quagliarella per tutto il tempo in cui resta in campo. Buona prova anche per lui.

HATEBOER 6: paga anche lui le fatiche di coppa. Partita che rasenta la sufficienza. Sostituito nella ripresa. (ARANA 6: nella mischia dopo qualche mese in naftalina, tutto sommato non dispiace. Benino).

DE ROON 5.5: qualche pallone di troppo perso in maniera sciocca. Ultimamente ha davvero le energie al limite e spesso non trova la giusta determinazione.

PASALIC 6.5: sicuramente tra i più positivi e propositivi, gioca una partita di spessore nonostante avesse addosso le fatiche di mercoledì. Bravo, crescita costante per il ragazzo.

CASTAGNE 6: svolge senza particolari acuti il suo compitino. Benino.

MALINOVSKYI 5: partita di per se non esaltante, condita infine dalla sciocca espulsione per doppia ammonizione rimediata nel finale. Una ingenuità che si poteva evitare.

GOMEZ 6: oggi il Gasp lo manda un po’ da tutte le parti, ma probabilmente risente sia della fatica di mercoledì che dell’assenza contemporanea di Ilicic e Zapata che non lo portano ad incidere.

MURIEL 5: vuoi che è risultato molto isolato la davanti, vuoi una condizione non certo brillante, ma la sua prova oggi è stata decisamente poco positiva (BARROW 6: non combina chissà quali cose, però trova l’azione in cui Ferrari commette fallo su di lui da espulsione e non da ammonizione).




La stanchezza della Dea, la paura della Samp: inevitabile 0-0 a Marassi

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 0-0: POCHE EMOZIONI AL FERRARIS

Benedetta sosta! Già, perchè questa volta la pausa per gli impegni delle nazionali (l’ultima di questo 2019 prima del rush finale fino a Natale) farà sorridere anche mister Gasperini dopo che la sua Atalanta con il fiatone si porta a casa uno 0-0 bruttino ma che comunque vale un punticino da non buttare contro una Samp che ha badato più a non perderla questa partita piuttosto che vincerla contro una Dea che, a sua volta, ha evidenziato di aver le pile un po’ scariche. Giusto così, insomma: se ne riparla dopo la sosta quando ci attenderà la Juve al Comunale.

Genova: con le fantastiche immagini della grande impresa di mercoledì con il City in coppa, l’Atalanta si rituffa nel campionato nell’ultimo appuntamento prima della sosta per gli impegni delle nazionali che mai come in questa occasione cadrà a fagiolo, consentendo di tirar il fiato ai ragazzi del Gasp. Prima però c’è la Samp a Marassi, ostacolo da non sottovalutare per la truppa atalantina che se vuol restare in alta quota dovrà portar a casa necessariamente punti contro i blucerchiati di Ranieri che arrivano dalla vittoria di Ferrara, magari non bellissima dal punto di vista del gioco ma fondamentale per ricaricare un gruppo a terra dopo il disastroso avvio di stagione unito ai problemi societari trascinati dall’estate.

GASP E LA DEA COI CEROTTI: con Ilicic out per squalifica e Zapata ancora ai box, mister Gasperini deve far i conti anche con Freuler, Gosens e Malinovskyi non al meglio con i primi due che partono dalla panchina e il terzo che stringe i denti e gioca alle spalle del Papu e Muriel in attacco mentre dietro c’è la difesa che ha fermato il City mercoledì. Nella Samp, Ranieri recupera Quagliarella, in attacco insieme a Bonazzoli mentre l’ex Rigoni parte dalla panchina.

PASALIC, SUBITO UNA OCCASIONE: buona la cornice di pubblico a Marassi, con circa milleduecento tifosi giunti da Bergamo a sostenere una Dea che inizia il match prendendo subito il possesso della sfera e sfiorando il gol con una conclusione di Pasalic al sesto che viene deviata all’ultimo e finisce sull’esterno della rete; la Samp però risponde un minuto dopo con una veloce ripartenza che manda palla in area ad Ekdal che prova anche lui il tiro con Gollini in uscita e la sfera va sul fondo. Partita tuttavia molto bloccata, con la Samp che attende per poi ripartire ma senza però rischiare nulla, e l’Atalanta che senza Ilicic e Zapata fa certamente più fatica del solito a rendersi pericolosa.

AUDERO FERMA MALINOVSKYI NEL FINALE: alla mezz’ora Toloi riceve palla appena fuori dall’area di rigore e prova a concludere con la sfera che sorvola l’incrocio dei pali e finisce sul fondo. Pochi davvero gli appunti per il cronista in un primo tempo che ha di marca atalantina l’ultimo sussulto nel primo dei tre minuti di recupero concessi quando Malinovskyi ci prova su punizione ma Audero è bravo a respingere la conclusione dell’ucraino in una prima parte di match che si chiude (inevitabilmente) con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, GARA SEMPRE BLOCCATA: senza cambi prende il via la ripresa a Marassi e Gollini deve subito intervenire dopo pochi secondi con una tempestiva e preziosa uscita su Jankto lanciato a rete. La Samp pare averne di più e allora i Gasp prova ad inventarsi qualcosa al quarto d’ora inserendo Arana al posto di Hateboer e, pochi minuti dopo, Barrow al posto di un poco convincente Muriel. La gara è sempre più spezzettata con il nervosismo in campo che sale con il passare dei minuti: a tre dalla mezz’ora Audero blocca con facilità una punizione di Malinovskyi conquistata da Barrow che subisce fallo da Ferrari quasi da ultimo uomo.

DEA IN DIECI NEL FINALE, MA POCO CAMBIA: al trentesimo Malinovskyi commette fallo e viene ammonito per la seconda volta lasciando così la Dea in dieci nell’ultimo quarto d’ora e coronando così una partita poco convincente. Tuttavia la Samp non vuole rischiare nonostante l’uomo in più e l’Atalanta ci prova a sua volta ma con le batterie ampiamente scariche. Ne esce un finale di gara specchio di una partita davvero bruttina e cui scaturisce il risultato più ovvio al termine dei quattro di recupero: uno 0-0 che consente all’Atalanta di arrivar comunque alla sosta da imbattuta in trasferta e che la mantiene in alto in classifica; e senza contemporaneamente Zapata ed Ilicic in campo e con diversi giocatori non al meglio, va più che bene così.

IL TABELLINO

SAMPDORIA-ATALANTA 0-0

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Murru; Depaoli, Ekdal, Vieira (dal 37′ s.t. Bertolacci), Jankto; Bonazzoli (dal 13′ p.t. Caprari), Quagliarella (dal 25′ s.t. Ramirez). A disposizione: Falcone, Augello, Chabot, Linetty, Barreto, Rigoni, Thorsby, Murillo, Gabbiadini. Allenatore: Ranieri.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer (dal 14′ s.t. Arana), de Roon, Pasalic, Castagne; Malinovskyi; Gomez, Muriel (dal 18′ s.t. Barrow). A disposizione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Masiello, Gosens, Freuler, Piccoli, Da Riva, Ibanez, Traoré. Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: spettatori: 25mila circa – ammoniti al 21′ p.t. Castagne, a 21′ s.t. Depaoli, al 22′ s.t. Gomez e al 27′ s.t. Ferrari – espulso al 29′ s.t. Malinovskyi – recuperi: 3′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, c’è la Samp: serve testa giusta e determinazione per riprendere il cammino

GENOVA, ORE 15

UNA DEA COI CEROTTI RITROVA L’EX RIGONI

L’ultima curva prima di una sosta mai così attesa: l’Atalanta dopo un tour de force di partite tra campionato e coppa si prepara oggi all’importante match di Genova contro la Sampdoria che precede l’ultima sosta dell’anno per gli impegni delle nazionali. Gara delicata per i ragazzi del Gasp quella di Marassi contro una Samp rivitalizzata dopo il successo all’ultimo respiro a Ferrara contro la Spal ed anch’essa affamata di punti per provar ad uscire il prima possibile dai bassifondi della classifica. Per la Dea invece, trovare punti ogni significherebbe puntellar ancora al meglio una classifica già prestigiosa e confermar ulteriormente (semmai ve ne fosse ancora bisogno) le ambizioni di alta classifica di Papu e compagni.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: il tecnico nerazzurro Gasperini deve far i conti con assenze forzate (Ilicic per squalifica) e giocatori non al top oltre che con le fatiche di coppa: Gosens è convocato ma partirà quasi sicuramente dalla panchina mentre Freuler e Malinoskyi stringeranno i denti e saranno quasi certamente in campo con l’ucraino avanzato ad ispirare il Papu e Murie la davanti. Dietro la difesa è la stessa che ha ben figurato con il City.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Depaoli, Ferrari, Colley, Murru; Rigoni, Ekdal, Bertolacci, Linetty; Quagliarella, Bonazzoli – Allenatore: Ranieri

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Malinovskyi, Gomez; Muriel – Allenatore: Gasperini




Atalanta, finalmente una serata da campioni: Pasalic ferma il City, primo punto per l’EuroDea!

CHAMPIONS LEAGUE, QUARTA GIORNATA

ATALANTA-MANCHESTER C. 1-1: A STERLING RISPONDE SUPERMARIO

Servirà a poco? Può essere, ma ce lo teniamo stretto stretto il primo, storico punto che l’Atalanta conquista in Champions League fermando il City di Guardiola sull’1-1 a San Siro in un match rocambolesco in cui gli inglesi dominano in lungo e in largo il primo tempo, passano con il solito Sterling in avvio, sfiorano il gol più volte e sprecano il rigore del raddoppio fallito da Gabriel Jesus e nella ripresa subiscono la riscossa di un’Atalanta che butta il cuore oltre l’ostacolo, pareggia subito con Pasalic e sfiora in diverse occasioni il punto del sorpasso mancandolo di un niente. Finisce quindi in pareggio, come anche il match tra Dinamo e Shaktar (incredibile 3-3 in Croazia) prossime avversarie che l’Atalanta, per continuare a sperare di continuare il suo cammino europeo, dovrà quasi obbligatoriamente battere.

Milano: quasi una liberazione: eccolo il primo punto in Champions League dell’Atalanta, che cancella lo zero in classifica e si prende il lusso di fermare sul pari i campionissimi del Manchester City e continuare a sperare di poter cavar qualcosa di buono in una classifica comunque ancora molto complicata a due giornate dal termine. Match dal doppio volto per i nerazzurri, che rischiano l’imbarcata nel primo tempo ma sembrano accendersi nel momento in cui Gabriel Jesus fallisce il rigore del raddoppio nel finale di primo tempo: da li l’Atalanta cambia pelle e nella ripresa pareggia con Pasalic, sfiora il raddoppio con Djimsiti di testa e nel finale costringe il City sulla difensiva dopo l’espulsione del portiere Bravo per fallo da ultimo uomo su Ilicic lanciato a rete e con Guardiola senza estremi difensori da poter inserire (giocherà Walker gli ultimi minuti tra i pali).

GASP ANCORA SPUNTATO: tutto confermato in casa Atalanta, con Gasperini che ufficializza l’undici provato nella rifinitura di ieri. Indisponibili Gosens e Zapata, Malinovskyi e Muriel vanno inizialmente in panchina (entrambi dentro alla fine); spazio a Pasalic e Gomez alle spalle di Ilicic “falso nueve”. Dall’altra parte Guardiola, propone un solo cambio rispetto alla formazione ipotizzata alla vigilia: dietro fuori Stones, accanto a Otamendi arretra Fernandinho mentre davanti c’è Gabriel Jesus e non Aguero.

AVVIO ILLUSORIO, POI DOMINIO INGLESE: parte forte la Dea, al quarto il Papu inventa sulla sinistra servendo Hateboer sul secondo palo che calcia male al volo e la palla finisce fuori. Fuoco di paglia però quello nerazzurro perchè al settimo il City è già avanti: Bernando Silva avanza sulla sinistra, filtrante per Jesus che meravigliosamente serve di tacco Sterling, pronto alle sue spalle a metterla dentro con un piattone preciso che batte Gollini. Match in salita, l’Atalanta non crea pericoli dalle parti di Ederson, ospiti padroni del campo grazie a un palleggio perfetto e vicini al raddoppio in almeno quattro occasioni: a cinque dalla mezz’ora quando sbaglia in uscita di Djimsiti sulla sinistra, Mahrez anticipa Pasalic, ma il tiro-cross non trova nessuno in mezzo. Cinque minuti dopo e De Bruyne offre un gioiello a Sterling, pronto al limite dell’area piccola: provvidenziale la spaccata di Hateboer a salvare in corner. Poi è super Gollini a dieci dalla fine, sempre su Mahrez che da fuori cerca l’angolino con il mancino.

GABRIEL JESUS CI GRAZIA, LA DEA SI RISVEGLIA: il finale di primo tempo vede protagonista due volte la Var: prima per correggere un rigore inizialmente assegnato per un fallo di Toloi su Sterling che però è fuori area; punizione sui cui sviluppi Ilicic in barriera tocca con il braccio: zero dubbi con l’ausilio del monitor per il direttore di gara, è rigore: Jesus però chiude troppo e la palla va fuori. Nel finale l’Atalanta è più viva dopo lo spavento del possibile colpo del K.O. e si va negli spogliatoi con gli ospiti avanti di un gol.

RIPRESA, SUPERMARIO FA SUBITO 1-1: mentre nell’intervallo Guardiola cambia il portiere, Gasperini si affida al medesimo undici della prima parte di gara e l’Atalanta cambia pelle al rientro in campo ed al quarto arriva il gol che fa esplodere San Siro: Palomino recupera palla nella propria metà campo, dentro per Gomez sulla sinistra, bravissimo poi a servire Pasalic in mezzo all’area con un cross perfetto per il croato che non può sbagliare di testa: 1-1 e si riparte.

DJIMSITI SFIORA IL SORPASSO: gli inglesi accusano il colpo, la Dea alza clamorosamente il ritmo e al 17’ sfiora il sorpasso con l’inzuccata di testa di Djimsiti su angolo del Papu dalla destra. Gli ospiti si rivedono al ventesimo con il filtrante di Fernandinho per Sterling, che però arriva lungo e spreca l’assist per Jesus, da solo davanti a Gollini.

FINALE CALDO, PUNTO STORICO: col passare dei minuti l’Atalanta mantiene ritmo e il possesso cercando di bucare Bravo, che viene espulso a dieci minuti dal termine: steso Ilicic in uscita, inevitabile il rosso per chiara occasione da gol. Senza più portieri, Guardiola in porta ci va Walker (out Mahrez), ma il risultato non cambia più nemmeno dopo i sette di recupero concessi: la Dea porta a casa il primo, storico punto in Champions League, lo fa meritatamente regalando ai propri tifosi una serata che ricorderanno per sempre, per capire poi il peso specifico di questo punto conquistato contro una delle squadre più forti d’Europa non resta che attendere le prossime due giornate di Champions. Per ora, grazie ragazzi!

IL TABELLINO

ATALANTA-MANCHESTER CITY 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 7′ p.t. Sterling (M), 4′ s.t. Pasalic (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler (39′ st Malinovskyi), Castagne (47′ st Muriel); Pasalic, Gomez; Ilicic – A disp.: Sportiello, Kjaer, Masiello, Arana, Barrow – All.: Gasperini

MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson (1′ st Bravo); Cancelo, Fernandinho, Otamendi, Mendy; Gundogan, De Bruyne, Bernardo Silva; Mahrez (43′ st Walker), Sterling, Gabriel Jesus (28′ st Aguero) – A disp.: Stones, Angelino, Garcia, Doyle – All.: Guardiola

ARBITRO: Kulbakov (Bielorussia).

NOTE: gara di andata: Manchester C.-Atalanta 5-1 – al 43′ pt Gabriel Jesus (M) ha sbagliato un calcio di rigore – espulso al 43′ st Bravo (M) per gioco falloso – ammoniti: Djimsiti, Ilicic, Toloi, Castagne (A); Fernandinho, Mendy, Bernardo Silva (M) – recuperi: 1′ p.t. e 7′ s.t. 




Le pagelle di Atalanta-Manchester City

SUPERMARIO SUONA LA CARICA, ILICIC RIPRESA SUPER

Dopo un primo tempo che faceva temere il peggio, l’Atalanta tira fuori gli artigli nella ripresa e mette alle corde il City. Pasalic segna un gol storico per la Dea con il Papu ed Ilicic sugli scudi. Bene anche la difesa con Palomino protagonista.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: sceglie la via del falso nueve e stavolta viene premiato dopo un primo tempo sofferto e anche un pizzico fortunato. Nella ripresa chiede e ottiene il meglio dai suoi. 

GOLLINI 7: un paio di uscite tempestive e comunque si mostra sempre sicuro di se. 

TOLOI 7: resiste stoicamente nel finale quando non si reggeva più in piedi dopo una ottima partita, sofferta e combattuta.

DJIMSITI 6.5: mostra i muscoli nella ripresa e va anche vicino al gol. 

PALOMIMO 7: bravo, una ottima partita dopo alcune prestazioni in ombra. Il riscatto del guerriero nella gara più importante. 

HATEBOER 6.5: fa molta fatica nel primo tempo dove ha subito anche una buona opportunità, poi scaccia la paura e cresce.

DE ROON 6.5: dopo alcuni palloni persi che gridano vendetta, trova la forza di reagire e di imporsi nella seconda parte del match.

FREULER 6.5: diga in mezzo al campo che argina la forza dirompente degli ospiti (MALINOVSKYI s.v.: dentro nel finale).

CASTAGNE 6.5: nella ripresa spinge in maniera costante mandando in difficoltà spesso e sovente i campioni del City (MURIEL s.v.: solo pochi minuti di gara per lui, ingiudicabile).

PASALIC 8: gol storico, perché consente ai suoi di ottenere il primo punto in coppa ma anche di poter sperare ancora nel secondo o terzo posto. SuperMario!

GOMEZ 7: fatica ad accendersi durante il difficile primo tempo dei suoi, poi nella ripresa si scatena anche lui e per il City diventa tutto incredibilmente più complicato.  

ILICIC 7.5: scatenato nel secondo tempo, fa segnare e provoca l’espulsione del portiere avversario. Sale in cattedra e la squadra viene trascinata da lui a sfiorare una incredibile impresa. 




Riecco il City, dai Atalanta illuminiamo San Siro!

MILANO, ORE 21

DEA, SERVONO PUNTI PER POTER SPERAR ANCORA

Rieccoli, ancora loro. L’inizio del girone di ritorno del gruppo C di Champions League mette l’Atalanta nuovamente di fronte ai campioni del Manchester City: stavolta si gioca a San Siro, stavolta è la Dea a giocar in casa e a dove provare una reazione d’orgoglio dopo il 5-1 di due settimane fa e per provare a cancellare quello zero alla voce punti nella classifica del girone che consentirebbe ai nerazzurri di provar almeno a sperare in un possibile (ma difficile) aggancio al terzo posto che vale almeno l’Europa League. Certo, non sarà facile, la squadra inglese arrivi anch’essa a San Siro a caccia di punti decisivi per archiviare già la pratica qualificazione ma dovrà comunque vedersela con un’Atalanta capace di metterla in seria difficoltà per almeno mezz’ora nel corso del match di Manchester. Attese quasi trentacinquemila persone per spingere la Dea verso un’impresa che sarebbe quasi storica: proviamoci!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: out ancora Zapata, il tecnico atalantino Gasperini deve far i conti anche con il forfait di Gosens: scelto obbligate in fascia quindi con Hateboer e Castagne mentre in mezzo dovrebbe rientrare De Roon mentre in avanti ci sarà Muriel con Ilicic e Gomez arretrato ad ispirare i due. Dietro probabile l’impiego di Palomino.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Palomino, Kjaer, Djimsiti; Castagne, De Roon, Freuler, Hateboer; Gomez, Ilicic; Muriel – Allenatore: Gasperini.

MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Cancelo, Fernandinho, Stones, Mendy; Gundogan, Silva, De Bruyne; Bernardo Silva, Sterling, Gabriel Jesus – Allenatore: Guardiola




Le pagelle di Atalanta-Cagliari

MALINOVSKYI POSITIVO, MA PERCHE’ TOGLIERE IL PAPU?

Poche buone notizie dopo una prestazione come quella odierna, tuttavia è sicuramente l’ingresso nella ripresa di Malinovskyi a vivacizzare un po’ un’Atalanta comunque spesso in difficoltà. Ci si chiede semmai come il mister abbia sacrificato il Papu (tra i migliori nel primo tempo) e non qualcun altro per l’ucraino. Poco da dire su Ilicic, sciocchezza clamorosa commessa dallo sloveno in occasione dell’espulsione.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: ci capisce poco anche lui. Vero che in campo scendono i giocatori e non il tecnico, ma rinunciare subito al Papu ad inizio ripresa è stata una scelta un po’ discutibile a nostro avviso. Giornata storta ma da farne tesoro per ripartire al meglio.

GOLLINI 7: nel grigiore generale evita almeno un paio di gol ulteriori per gli ospiti. Bravo.

DJIMSITI 6: un paio di ottimi interventi e uno decisivo, è forse tra i meno colpevoli.

TOLOI 5.5: più utile in fase di spinta nell’assalto tentato nella ripresa che in copertura.

PALOMINO 5: soffre molto la velocità di Simeone, specie in avvio quando lo salta subito. Complessivamente non trasmette mai sicurezza.

CASTAGNE 5: polveri bagnate anche per lui, non riesce a dare corsa e ritmo come fa solitamente.

FREULER 5.5: primo tempo piuttosto grigio, nella ripresa prova ad osare di più anche lui ma senza successo.

PASALIC 5.5: giornata faticosa e anche sfortunata per lui: fatale il suo tocco sulla punizione ospite che porta all’1-0.

GOSENS 5: gioca solo un tempo, in maniera piuttosto grigia come il cielo oggi sopra Bergamo. Sostituito (HATEBOER 5.5: sciupa anche una discreta occasione ma non cambia di molto le cose.

GOMEZ 6.5: probabilmente l’unico a dimostrare qualcosa nel brutto primo tempo dei nostri; centra anche una traversa incredibile che solo la sfortuna (e la schiena del portiere avversario) evitano che si tramutasse in gol. Sostituito durante l’intervallo. (MALINOVSKYI 6.5: ha i numeri e li mostra subito, vivacizza una squadra in difficoltà e con un uomo in meno e sfiora anche il gol, negato dalla grande parata di Olsen. Nota positiva).

ILICIC 4: croce e delizia. Ormai lo ripetiamo da tempo: oggi purtroppo rovina tutto con una reazione sciocca che mette così anche in difficoltà tutta la squadra (come se ce ne fosse ulteriormente bisogno…). Peccato, queste sue debolezze fanno davvero arrabbiare.

MURIEL 5: si vede poco e senza mai riuscire a rendersi seriamente pericoloso. Oggi non era giornata nemmeno per lui (BARROW s.v.: dentro nel finale, ha pure una discreta chance messa in corner dalla difesa ospite).