Incredibile match nel terzo turno di Coppa Italia: i nerazzurri escono subito di scena per mani del Gubbio che rifila quattro gol alla squadra di Colantuono. Nerazzurri subito sotto per una autorete di Padoin ma le reti di Moralez (il primo con la maglia nerazzurra) e Tiribocchi ribaltano il punteggio in chiusura di primo tempo ma nella ripresa, le troppe distrazioni difensive portano il Gubbio a segnare due gol in dieci minuti, Tiribocchi viene espulso, Gabbiadini segna la rete che riporta l’Atalanta in parità e intravede la possibilità dei supplementari ma è Raggio Garibaldi per gli ospiti a segnare la rete, a quattro dalla fine, che elimina i nerazzurri dalla Coppa e rende amaro il primo esordio stagionale in gare ufficiali.
Serata bollente: la savana del Comunale accoglie il match inedito tra Atalanta e Gubbio valido per il terzo turno di Coppa Italia: nota alle vicende per la recente promozione in serie B, la cittadina umbra (famosa tra l’altro per aver ospitato le registrazioni della serie tv Don Matteo con Terence Hill) affronta la squadra di Colantuono in un match davvero curioso ma dove non bisognerà certo scherzare, in palio c’è l’accesso al quarto di Coppa contro la vincente tra Cesena ed Ascoli.
Manfre tra gli applausi: scrosciano dagli spalti all’ingresso in campo gli applausi per Thomas Manfredini, riabilitato dalla sentenza di secondo grado dopo la iniziale squalifica di tre anni per la vicenda del calcioscommesse che ha contraddistinto l’estate del calcio italiano.
Spinta nerazzurra: parte bene la squadra di Colantuono che mette subito un discreto ritmo all’incontro con la velocità dei piccoletti Moralez e Marilungo che crea qualche grattacapo ad un Gubbio ordinato che riesce a chiudersi con ordine e ripartire. Buona occasione per Bonaventura all’ottavo quando da una bella combinazione tra Moralez e Tiribocchi arriva l’assist che Jack spedisce altissimo da buona posizione ma in sospetto fuorigioco. Tiribocchi conclude bene al decimo ma la palla viene deviata in corner su cui sviluppi Peluso manderà alto. Punizione deliziosa di Moralez che non trova di un nulla al quarto d’ora la testa di Marilungo per la deviazione vincente.
Padoin sbaglia porta: in un primo tempo che andava via via galleggiando, al minuto ventidue accade l’imprevisto che manda in salita la partita per i ragazzi di Colantuono: una bella ripartenza del Gubbio fa nascere un cross dal limite destro dell’area che trova pronta la testata di Padoin che, involontariamente, infila la porta di Consigli e manda avanti il Gubbio.
A testa bassa: rabbiosa la reazione nerazzurra che, un minuto più tardi, trova un bello spunto di Bonaventura la cui conclusione è prima respinta dalla difesa ospite e poi deviata sulla parte alta della traversa. Il portiere del Gubbio Donnaruma è protagonista poco più tardi con una bella parata su un pericoloso colpo di testa in area ospite.
Il Moralez torna alto: l’assedio nerazzurro diventa vincente al ventinovesimo quando dal proseguio di un batti e ribatti in area di rigore arriva il traversone di Bonaventura che Donnaruma devia sui piedi di Maxi Moralez ed il piccolino nerazzurro segna il suo primo gol con la maglia dell’Atalanta e riporta il punteggio in parità.
Il Tir mette la freccia: sulla foga per il pareggio ottenuto, la squadra nerazzurra prosegue con la sua insistente manovra che mette in difficoltà la difesa umbra che fatica ad arginare le avanzate nerazzurre: prima Marilungo manca la deviazione vincente di un soffio, poi trova il guizzo che ribalta il match in dieci minuti: combinazione veloce tra Bonaventura e Tiribocchi con passaggio del primo per il Tir libero in area di colpire e mettere a segno il gol del 2-1 atalantino. Brividi pochi istanti dopo per una punizione dal limite di Ragatzu per gli ospiti che lambisce la traversa. Di li a poco si giungerà poi alla conclusione di un primo tempo che l’Atalanta riesce a chiudere in vantaggio un primo tempo in cui si era inizialmente complicata la vita ma con bel gioco e qualità è riuscita a ribaltare.
La difesa dorme, Giannetti no: avvio choc della ripresa per i nerazzurri che al secondo minuto si concedono una distrazione che risulterà fatale: ripartenza veloce per il Gubbio e cross in area per il neo entrato Giannetti che mette dentro da due passi sfruttando anche la dormita colossale di Masiello in marcatura: 2-2 e tutto da rifare per i nerazzurri.
Autogol atto secondo: sarà anche calcio estivo ma è davvero incredibile quello che succederà da li a poco con i nerazzurri che finiscono addirittura sotto nel giro di sette minuti dall’avvio della ripresa: dopo un contropiede velocissimo che sembrava sventato, Peluso perde un contrasto in area e Giannetti è libero nuovamente di andare a segno nonostante l’inutile l’autorete finale di Carmona nel tentativo di salvare in extremis.
Rosso-Tir: si fa sempre più complicata la rincorsa nerazzurra in questo secondo tempo da incubo. Il caldo e la fatica iniziano a farsi sentire e nel momento in cui i nerazzurri sfiorano il 3-3 ecco il fattaccio che complica ancor di più le cose: traversone delizioso di Schelotto in area per Tiribocchi che manda la palla a sbattere contro il palo e nell’andare alla ricerca della palla entra in maniera scomposta sull’avversario e viene così espulso dall’arbitro Gava.
Manolo salvaci tu: pur andando incontro ai contropiedi avversari, la squadra di Colantuono continua nella sua ricerca del pareggio e ci prova inizialmente con la conclusione da fuori del neo entrato Caserta (parata dal portiere) per continuare nella sua azione insistita che sfocia poco dopo la mezz’ora con Gabbiadini che è lesto a raccogliere una palla sbucciata in area da Caserta ed infilare la porta di Donnaruma per il gol del pareggio atalantino.
Garibaldi ci ha ferito: lo sforzo dei nerazzurri prodotto con l’uomo in meno non permette alla squadra di Colantuono di riuscire a puntare nuovamente la porta ospite ed, anzi, sono gli uomini di Pecchia a provare a spingere nuovamente e, a quattro dal termine, producono l’ennesima doccia gelata sul Comunale: sull’ennesimo cross dalla sinistra che trova stavolta Raggio Garibaldi libero di infilare in rete per la quarta volta in questa serata.
Bye bye Tim Cup: con la squadra ormai sulle gambe il match si trascina sino ai quattro minuti di recupero decretati dall’arbitro in cui le emozioni saranno davvero poche sino al triplice fischio finale dell’arbitro che decreta l’impresa del Gubbio che rifila quattro gol ad un’Atalanta sbadata e disattenta in difesa, specialmente nella ripresa, che termina sin da subito la sua corsa in Coppa Italia con una uscita di scena sicuramente nella maniera non certo migliore. Una sana lezione in vista dell’imminente avvio di campionato la prossima domenica ed in serie A gli avversari non sono sicuramente del calibro del Gubbio…