SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA: gol e spettacolo a Firenze nell’anticipo tra viola e nerazzurri – Passa subito la squadra di Delio Rossi con la rete di Gilardino al decimo, i ragazzi di Colantuono appaiono in difficoltà a costruire azioni pericolose per tutto il primo tempo per poi cambiare marcia nella ripresa quando, dopo una buona chance fallita da Denis, tocca a Masiello segnare il gol del pareggio e, pochi minuti dopo, Denis mette dentro il gol del sorpasso ma il sogno del colpaccio dura due minuti quando Jovetic rimette subito la partita in parità su quello che sarà il definitivo 2-2 finale.
Firenze: l’ultima trasferta dell’anno per l’Atalanta non è decisamente delle più agevoli per i ragazzi di Colantuono che dovranno vedersela con una Fiorentina che al Franchi ha centrato quattordici dei suoi sedici punti conquistati nonostante non tiri certamente aria buona a Firenze dove Delio Rossi (che l’Atalanta la conosce bene…) ha rilevato Sinisa Mihaijlovic qualche settimana fa ed è reduce dalla sconfitta contro l’Inter. Cerca dunque continuità alla sua striscia positiva la banda atalantina che arriva dal pareggio un po’ bruttino contro il Catania di domenica scorsa.
No al razzismo: un minuto di silenzio osservato dalle due squadre prima dell’inizio del match (preceduto anche da un videomessaggio del giocatore viola Babacar) in ricordo dei due senegalesi uccisi questa settimana, proprio a Firenze, dalla follia un omofobo che ha ucciso i due per poi togliersi la vita. Storie di cui non si vorrebbe mai parlare ma che purtroppo succedono ancora al giorno d’oggi.
Gila a freddo: avvio di gara piuttosto difficile per i nerazzurri che, dopo soli otto minuti, si ritrovano già a dover rincorrere; nasce tutto da un cross da sinistro di Vargas e Gilardino, in agguato sul primo palo, brucia sul tempo Lucchini e d’esterno destro beffa Consigli portando in vantaggio la Fiorentina e per l’ex giocatore di Parma e Milan è la seconda rete stagionale in campionato.
Reazione cercasi: l’Atalanta, colpita a freddo, prova a reagire provando a mettere in moto la velocità di Moralez ed andando alla ricerca del colpo di genio del solito Denis ma finisce nella trappola viola che riesce a chiudere bene gli spazi e ripartire come al tredicesimo quando un traversone basso da destra di Jovetic, trova la deviazione ancora di Gilardino che stavolta però è impreciso. I nerazzurri si fanno vedere poco dopo il ventesimo con una bella punizione dal limite di Cigarini che esce non di molto, sibilando vicino all’incrocio. Come contro il Catania, appare evidente la difficoltà dei nerazzurri a creare azioni pericolose degne di tal nome.
Finale piatto: va alla conclusione l’ex Lazzari alla mezz’ora (su assist di Salifu) con palla abbondantemente alta, stessa sorte per la conclusione di Jovetic a pochi minuti dall’intervallo di un match che perde di intensità nelle fasi finali del primo tempo; poco o nulla da segnalare anche nei due minuti di recupero concessi dall’arbitro e si va dunque all’intervallo con i padroni di casa avanti 1-0 ed un’Atalanta che dovrà esser ben diversa nella ripresa per cercare di provare a cambiare destino ad un match finito su un brutto binario.
Buona volontà: parte, senza cambi, il secondo tempo del Franchi con i nerazzurri alla ricerca di una maggior pericolosità per provare a rimettere in piedi la partita. L’Atalanta appare più in palla nei primi minuti, guadagna un paio di corner senza esito e riesce a chiudere i viola nella propria metà campo e guadagna punizione dal limite al quarto che Moralez batte e Schelotto colpisce di testa mandando alta la buona opportunità capitatagli sulla zucca. La risposta viola è in una bella zione di Jovetic che conquista calcio d’angolo dopo una mezza gaffe di Lucchini. Cambio all’undicesimo per Colantuono che inserisce Marilungo per Padoin in mezzo al campo.
Denis di un nulla: quando Schelotto scende sul fondo a crossare, i primi pericoli l’Atalanta riesce a crearli alla difesa viola. E’ il caso che capita al decimo quando il cross dell’ex giocatore del Catania trova la testa di Denis che manda fuori di un nulla con il portiere Boruc apparso immobile.
Giallo si, giallo no: contorta la direzione dell’arbitro Peruzzo che grazia in un paio di circostanze Lazzari dopo due falli decisamente poco delicati su giocatori nerazzurri e va ad ammonire Cigarini in occasione di un fallo decisamente di minore cattiveria agonistica…
Dentro anche Jack: ci prova anche Moralez poco dopo il quarto d’ora ma il suo tiro-assist viene intercettato da Boruc in uscita. In occasione di un fallo da dietro su Moralez l’arbitro grazia anche Berhami (già ammonito) da una eventuale ammonizione. Dentro anche Bonaventura al ventesimo per Moralez con Colantuono che varia le sue scelte in fase di attacco. Velenoso cross di Masiello al ventiduesimo con nessun attaccante nerazzurro in area che riesce a raccogliere l’invitante pallone.
I Consigli del palo: dopo alcuni minuti di calma, la Fiorentina prova a chiudere il match e ci va vicina con Behrami al ventottesimo con la conclusione dello svizzero che Consigli devia con una prodezza e manda il pallone sul palo per poi rimbalzare in campo. Con una sola azione in tutta la ripresa i padroni di casa hanno creato più di quanto fatto dal lungo possesso palla dei nerazzurri, dato abbastanza impietoso per un’Atalanta generosa ma ancora poco pungente in attacco.
Jolly-Masiello: grande percussione di Schelotto poco dopo la mezz’ora con chiusura in affanno della difesa viola in corner: dalla bandierina la difesa della Fiorentina respinge corto con Masiello che recupera palla dal limite e fa partire una gran botta che finisce nel sacco e riporta in parità l’Atalanta a dieci minuti o poco più dalla fine con la prima rete dell’ex giocatore del Bari.
Altre insidie: al trentanovesimo l’Atalanta si rende ancora pericolosa con la punizione dal limite guadagnata da Bonaventura che trova la deviazione di testa pericolosa di Kharja che manda in corner ma l’arbitro non vede la deviazione.
Schelo-Denis, magia!: i nerazzurri continuano a macinare il loro gioco e provano addirittura a cercare quel che pochi minuti prima sembrava impensabile e talvolta, si sa, sono i sogni più impossibili a diventare realtà. Minuto quaranta, magia di Schelotto che mette un incredibile pallone in mezzo per l’accorrente Denis che salta il diretto avversario e mette dentro il gol del ribaltone nerazzurro che si materializza in una manciata di minuti.
Uno Jo-Jo di troppo: non passano nemmeno due minuti ed i sogni di colpaccio nerazzurri vengono riportati a terra dalla squadra di Rossi che riesce a materializzare alla prima occasione la sua rincorsa ai nerazzurri: al quarantatreesimo cross da destra di De Silvestri, sul filo del fuorigioco, e al centro c’è incredibilmente da solo Jovetic in acrobazia mette dentro il gol del 2-2 rendendo così infuocato il finale del Franchi.
Recupero monstre: sei minuti di recupero vengono concessi dal direttore di gara, decisione abbastanza opinabile. Fortunatamente non vi sono brutte sorprese per Denis e compagni che, nonostante qualche sofferenza finale, portano a casa un pareggio che è un vero e proprio mix di emozioni racchiuso negli ultimi dieci minuti di un match diventato spettacolare nel finale.
La morale: buona, complessivamente, la prova di un’Atalanta non pervenuta nel primo tempo ed in ripresa nella ripresa dove ha preso campo e misure agli avversari, ha trovato con merito il pareggio ed ha addirittura sognato il colpaccio per una manciata di minuti prima di subire il gol del definitivo 2-2: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Non tocca certamente a chi scrive sentenziare, il pareggio appare comunque il sunto esatto di quanto visto in campo anche se è logico che, una volta ribaltato il match, la voglia di colpaccio in casa nerazzurra è stata davvero tanta. Prendiamoci l’ennesimo pareggio, decisamente più gustoso di quello ottenuto contro il Catania.