SERIE A, TRENTASEIESIMA GIORNATA
ATALANTA-GENOA 2-1: BARROW E CASTAGNE ACCENDONO LA DEA
Il miglior modo possibile per arrivare all’attesissima finale di mercoledì: l’Atalanta piega il Genoa nella ripresa e si prende il terzo posto almeno fino a lunedì quando l’Inter affronterà il Chievo. Una enorme iniezione di fiducia per i nerazzurri che, privi per squalifica del Papu, Mancini e Masiello, hanno la meglio sui rossoblu che tengono discretamente un tempo ma si arrendono nella ripresa quando Barrow sblocca il match dopo pochissimi secondi coincisi con il suo ingresso in campo e Castagne fa il bis sei minuti dopo; nel finale il gol di Pandev mette un pizzico di pepe agli ultimi minuti di gara dove però non succede più nulla e la Dea può festeggiare la sua ennesima impresa.
PRIMO TEMPO EQUILIBRATO: senza Toloi, Mancini, Masiello e Gomez, Gasperini arretra Hateboer e chiede fantasia a Pasalic che all’ottavo trova l’imbucata per Castagne: dribbling e tiro del belga respinto da Radu e tap-in vincente di Gosens ma con Zapata in fuorigioco; tutto da rifare. Al diciottesimo lo stesso colombiano scatta un filo in fuorigioco e segna, stessa sorte della rete precedente: annullata. Ci si aspetta l’arrembaggio dell’Atalanta e invece il Genoa è bravo a contenere anche perché i nerazzurri solo raramente alzano il ritmo. Così gli ospiti si vedono a due dalla mezz’ora con Lapadula (colpo di testa alto) e poi con Veloso, che calcia fuori da lontano. Il primo tiro valido dell’Atalanta arriva al trentatre, ma la conclusione di Ilicic è fuori dallo specchio. Sono invece ancora gli ospiti a farsi vedere nel finale della prima frazione: prima con Lapadula che manda sul fondo un bel cross di Kouame, poi a fil di sirena Gollini devia in angolo un tiro pericoloso di Veloso.
BARROW-CASTAGNE, TUTTO IN 7′: nell’intervallo mister Gasperini cerca di dare la scossa inserendo a inizio ripresa un’altra punta: Barrow sostituendo un sin li evanescente Pasalic e Ilicic arretra sulla trequarti e la mossa porta subito i risultati attesi: passano quarantuno secondi, perfetto lancio di De Roon, Barrow prende il tempo a Zukanovic e batte Radu. La partita a questo punto cambia cambia e i nerazzurri la chiudono all’ottavo sono già sul 2-0 riversandosi quasi in massa nell’area avversaria: Zapata trova Gosens, che scarica a Djimsiti il cui cross trova Castagne libero nell’area piccola per il punto del raddoppio nerazzurro. Sfortunatissimo poi lo stesso Barrow che prende un brutto colpo ed è costretto ad abbandonare dopo una ventina di minuti dal suo ingresso e lasciar il posto a Pessina.
DAL SOGNO-CHAMPIONS ALLA COPPA: il Genoa fatica a reagire e l’Atalanta controlla così quasi con sorprendente facilità una gara che scivola via velocemente senza particolari sussulti: solo nel finale la Dea si rilassa, complice forse anche l’uscita di Ilicic per Ibanez, cominciando forse a pensare alla Coppa Italia; così Romero a sette dalla fine impegna Gollini di testa e poi, a due dal novantesimo, smarca Pandev per la rete che cambia il punteggio ma non la storia di un match che porta sempre più su i ragazzi del Gasp che continuano a sognare e giovedì proveranno a riportare a Bergamo un trofeo che nella ultracentenaria storia della società nerazzurra manca dal 1963. C’è una intera città che non aspetta altro.
IL TABELLINO
ATALANTA-GENOA 2-1 (primo tempo 0-0)
RETI: 46’ Barrow (A) , 53’ Castagne (A), 89’ Pandev (G)
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Hateboer, Djimsiti, Palomino; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic (46′ Barrow, 64′ Pessina), Ilicic (89′ Ibanez); Zapata. A disp: Berisha, Rossi, Reca, Colpani, Del Prato, Piccoli – All.: Gasperini
GENOA (4-3-3): Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic (56′ Pereira), Criscito; Lerager (50′ Pandev), Radovanovic, Veloso; Bessa, Lapadula, Kouamé (73′ Sanabria) – A disp: Marchetti, Jandrei, Gunter, Pezzella, Rolon, Dalmonte, Lakicevic, Schafer – All.: Prandelli
ARBITRO: Irrati di Pistoia
NOTE: gara di andata: Genoa-Atalanta 3-1 – spettatori: 16mila circa – ammoniti: Palomino (A) Veloso, Pandev, Romero (G) – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.